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IL SISTEMA
SOLARE
Ebook per la scuola italiana
Il Sistema Solare
Indice
Il Sistema Solare - .focusjunior.it
Caratteristiche dei pianeti
Il Sole sapere.it
Struttura interna
Attivit solare
La Luna -sapere.it
Origine della Luna
Superficie della Luna
Struttura interna
I movimenti della Luna
Le fasi lunari
Eclissi di Sole e di Luna
Le Maree-astrosurf.com
La Terra- treccani.it
Un pianeta in movimento
Rotazione e rivoluzione
Cambiamenti millenari
Forma e dimensioni
L'interno della Terra
Una struttura sorprendentemente dinamica
Una continua evoluzione
La geotermia
La Terra che ruota sotto i nostri occhi
Campo magnetico
Il Sistema Solare
Il Sistema Solare l'insieme di corpi celesti costituito dal SOLE , la stella che ci
riscalda e ci d luce, dai PIANETI che orbitano, cio si muovono, intorno ad esso,
dai loro satelliti (per esempio, la nostra Luna) e da una miriade di granelli pi o
meno grandi di roccia e ghiaccio, tra cui alcuni di cui probabilmente avrete gi
sentito parlare: gli asteroidi e le comete (gigantesche palle di neve ghiacciate, che
vediamo brillare nel cielo con una lunga "coda" luminosa).
Le dimensioni del Sistema s. sono dunque dellordine di 1/20 della distanza che
separa il Sole dalla stella pi vicina (Proxima Centauri).
I pianeti si possono dividere in due grandi gruppi. Quelli pi vicini al Sole (o "
interni "), pi piccoli, pi caldi e composti prevalentemente di roccia e metalli, sono
detti pianeti terrestri e sono: Mercurio, Venere, Terra e Marte .
Quelli pi lontani dal Sole (o " esterni "), grandi e freddi, e composti
prevalentemente di gas, sono chiamati pianeti giganti o giganti gassosi e sono:
Mercurio
appare lunico
pianeta che ospiti
forme di vita per
come la intendiamo
noi, ovvero quella
Venere
Marte
Giove il pianeta pi grande del Sistema e la sua massa maggiore della somma
di quella degli altri pianeti. Dopo il Sole, la Luna e Venere il corpo celeste pi
chiaramente visibile a occhio nudo della volta celeste. Alla vista presenta delle
bande, in corrispondenza di zone dellatmosfera, composta principalmente da
idrogeno e elio, con velocit di rotazione e composizione diverse. Giove possiede
la grande macchia rossa, ovvero un grandissimo ciclone che persiste in una
determinata zona dellatmosfera. Possiede molte lune, attualmente si parla di
almeno 67, fra cui i 4 satelliti medicei Io, Europa, Ganimede e Callisto, scoperti da
Galileo.
Saturno
Le comete e le meteore
Oltre ai pianeti, per, bisogna sapere che esistono migliaia, milioni o forse anche
miliardi di altri corpi che ruotano intorno ad esso. Questi sono naturalmente corpi
minori, oggetti di piccole dimensioni, ma di natura diversa. I principali sono:
asteroidi, comete, meteore e meteoriti. Le scienze si impegnano continuamente
per studiare questi corpi e per scoprirne sempre di
nuovi.
Le comete sono costituite da una massa solida di
poche decine di chilometri di diametro e tale massa
definita "nucleo", contenente acqua ed anidride
carbonica congelate, frammenti rocciosi e metano.
Proprio grazie alle componenti di cui fatta, una
cometa in gergo astronomico definita anche
Cometa
come "una palla di neve sporca". Quando le comete si trovano abbastanza vicine al
Sole diventano visibili ad occhio nudo e la motivazione che l'elevata temperatura
di cui esse sono composte causa l'evaporazione di una parte dei materiali che le
costituiscono, con la formazione di una "chioma" luminosa intorno al nucleo e di
una "coda" lunga milioni di chilometri, disposta sempre dalla parte opposta
rispetto al Sole a causa dell'influenza del vento solare.
Le meteore sono conosciute pi frequentemente come "stelle cadenti" e sono un
fenomeno luminoso provocato dall'impatto con l'atmosfera di frammenti di comete o
asteroidi che si incendiano per l'attrito, consumandosi completamente.
In alcuni periodi dell'anno la Terra entra in zone dello spazio in cui sono presenti
sciami di
della notte di San Lorenzo, il 10 Agosto, durante cui diventa visibile lo sciamo delle
Perseidi. Vi sono, poi, le meteoriti, che hanno la medesima origine delle meteore,
ma non bruciano completamente e quindi riescono a raggiungere il suolo, al
contrario delle meteore.
Meteorite
Il Sole
Il Sole, collocato al centro del sistema planetario, si presenta come una gigantesca
sfera di gas ionizzati (plasma) che irraggia energia sotto forma di radiazioni
elettromagnetiche
e corpuscolari. Da
essa deriva la
maggior parte
dell'energia che si
manifesta e che
viene utilizzata sulla
Terra.
Il Sole una stella
della sequenza
principale, di tipo
spettrale G2 (quinta
classe di
luminosit), quindi di
colore giallo. Ha un raggio di circa 696 500 km (pari a 109 volte il raggio della Terra)
e una massa di 1,99 x 1030 kg (equivalente a circa 330 000 volte la massa
terrestre e a 750 volte la massa di tutti i corpi del sistema solare). La densit media
solare di 1,41 g/cm3, 1/4 della densit media della Terra. La temperatura
superficiale di circa 5700 C. L'accelerazione di gravit sulla superficie 28 volte
quella terrestre
Struttura interna
Come le altre stelle, il Sole una sfera di gas ad altissima temperatura, la cui
materia tenuta insieme dall'attrazione gravitazionale . Si distingue una parte
interna, non visibile, e una parte esterna (atmosfera solare).
Nella parte interna si ipotizza la presenza di un nucleo, in cui avvengono le
La Luna
La Luna, unico satellite naturale della Terra, ci appare in cielo come un disco con
diametro circa uguale a quello del Sole, equivalente a circa 1/4 di quello della
Terra .
densit della Luna e della Terra sono molto diversi, fatto che indica una
composizione complessiva differente, difficile da giustificare ipotizzando l'originaria
formazione dallo stesso aggregato materiale.
In base alla teoria della cattura, la Luna potrebbe essere un intruso proveniente
dal sistema solare, che giunto in vicinanza della Terra stato attratto dal suo
campo gravitazionale. L'insieme di circostanze concomitanti necessarie per il
verificarsi di questo fenomeno appare poco probabile, anche se questa teoria
giustificherebbe la diversa composizione della Luna e della Terra.
Secondo la teoria dell'accrescimento, la Luna si sarebbe formata in seguito
all'aggregazione di particelle e polveri gi orbitanti intorno alla Terra. l' ipotesi
ritenuta pi plausibile.
La superficie della Luna
La materia che costituisce la crosta lunare ha composizione chimica simile a
quella della crosta terrestre (nelle rocce lunari portate sulla Terra, tutte di
composizione basaltica, sono stati trovati solo tre nuovi minerali).
Si tratta di giganteschi crateri di asteroidi riempiti dalla lava fuoriuscita dagli strati
pi profondi dopo l'impatto. La genesi di origine vulcanica stata scartata, poich i
crateri lunari sembrano disposti a caso, mentre solitamente i vulcani terrestri si
addensano e si allineano in regioni ben definite; le dimensioni sembrano poi troppo
grandi perch vengano considerati edifici vulcanici.
Analizzando il moto dei satelliti messi in orbita intorno alla Luna, si sono rilevate, in
corrispondenza dei mari pi circolari, anomalie di gravit, espresse da valori pi
elevati che dimostrano la presenza di forti concentrazioni di massa, battezzate
mascon (mass concentration), probabilmente determinate da grossi meteoriti
metallici che hanno originato i mari medesimi.
La Luna non possiede atmosfera, che si dispersa a causa della debole
attrazione esercitata sulla materia gassosa dalla gravit lunare. Tale circostanza
comporta alcune conseguenze:
la temperatura della superficie lunare presenta oscillazioni assai pronunciate
(di circa 270 C nell'arco di un giorno lunare, da massimi di 120 C a minimi
di 150 C durante la notte);
i fenomeni di erosione sulla superficie lunare sono assenti;
i fenomeni acustici non possono prodursi;
osservate dalla Luna, le stelle presentano un aspetto pi lucente e
puntiforme (la loro immagine non soggetta a fenomeni di "tremolio", dovuti
a movimenti dell'aria).
La struttura interna
Le informazioni raccolte dalle missioni Apollo e dagli studi con sonde senza
equipaggio hanno portato alla definizione di un modello attendibile della struttura
interna della Luna. Lo strato superficiale, formato da sabbia e polvere (regolite),
raggiunge in alcuni punti anche 20 m di spessore. La profondit della crosta in
media di 60 km; al di sotto di essa si trova il mantello, che si estende a circa 1000
km di profondit. Procedendo ulteriormente verso l'interno, si incontra una zona
parzialmente fusa (astenosfera). La parte pi interna il nucleo lunare,
presumibilmente del diametro di circa 1000 km, ricco di ferro, probabilmente allo
stato liquido e con temperature di circa 1500 C. I sismometri lasciati sul suolo
lunare nel corso di differenti missioni hanno registrato terremoti di tipo sia
superficiale, sia profondo. Gli eventi sismici sono dovuti alla caduta di meteoriti e a
sommovimenti che hanno luogo all'interno della Luna stessa. Questi ultimi sono pi
frequenti quando la Luna si trova pi vicina alla Terra e sono pertanto attribuibili
all'azione gravitazionale esercitata dal nostro pianeta.
I movimenti della Luna
La Luna compie tre movimenti principali: il moto di rivoluzione intorno alla terra, il
moto di rotazione intorno al proprio asse e il moto di traslazione, insieme alla Terra,
intorno al Sole.
giorni, 7 ore, 43 minuti e 12 secondi (mese sidereo); nel secondo, il periodo risulta
maggiore di altri due giorni, per la precisione 29 giorni, 12 ore, 44 minuti e 3
secondi (mese sinodico): infatti, mentre la Luna compie la sua orbita, la Terra si
sposta lungo l'eclittica di un certo angolo e, affinch la Luna possa presentarsi nella
stessa posizione rispetto all'allineamento Terra-Sole (per esempio, nella fase di
Luna nuova, vedi oltre), deve, alla scadenza del mese sidereo, percorrere un
angolo corrispondente sulla sua orbita (ci richiede oltre 2 giorni e 12 ore) (fig. 3.2).
Il moto di rotazione della Luna intorno al proprio asse avviene nello stesso
senso della rotazione terrestre (cio da ovest a est) e, ci che pi interessante,
ha la stessa durata (circa 27 giorni e un terzo) del periodo di rivoluzione (siderea)
intorno alla Terra; di conseguenza, la Luna volge verso la Terra sempre la stessa
faccia, cio lo stesso emisfero (il lato nascosto della Luna si potuto osservare
solo grazie alle missioni spaziali).
Il moto di traslazione si compie nello stesso senso e con la stessa velocit con cui
la Terra effettua il suo moto di rivoluzione intorno al Sole. Rispetto al Sole, la curva
descritta dalla Luna non pi un'ellisse, ma una traiettoria complessa detta
epicicloide (una sorta di ovale sinuoso che taglia l'orbita terrestre in pi punti a
intervalli regolari).
Altri movimenti della Luna sono le librazioni. Sono leggere oscillazioni (od
ondeggiamenti) che subisce la parte visibile della Luna come conseguenza delle
caratteristiche dei suoi moti di rotazione e rivoluzione intorno alla Terra: come
risultato, la porzione di superficie lunare effettivamente osservabile dal nostro
pianeta superiore al 50% (corrispondente all'emisfero che sempre rivolto verso
la Terra); in effetti, ci possibile scorgere circa il 58% della superficie lunare. Ci
dovuto, in particolare, a due circostanze:
l'asse di rotazione della Luna inclinato (di oltre 6) rispetto al piano della
sua orbita, per cui dalla Terra noi vediamo alternativamente, nel corso della
rivoluzione lunare, un po' pi del suo emisfero settentrionale e un po' pi del
suo emisfero meridionale (librazione in latitudine);
mentre la Luna ruota intorno al proprio asse con velocit uniforme, nel moto
Le fasi lunari
Nel corso della sua rivoluzione intorno alla Terra, la Luna splende di luce solare
riflessa e perci pu essere illuminata solo la met lunare rivolta al Sole; tuttavia,
eccetto che per breve tempo nel corso di ogni mese, la met illuminata non la
stessa che sta di fronte alla Terra, ma cambia ogni giorno, passando, nel corso di
circa due settimane, da una condizione di totale oscurit a una condizione di totale
illuminazione; nelle due settimane successive avviene il contrario. Questi
cambiamenti giornalieri nell'aspetto della Luna, vista da un osservatore terrestre,
sono chiamati fasi lunari .
Con il termine Luna nuova (o
novilunio) si indica il momento
in cui essa si trova in
congiunzione, cio tra il Sole e
la Terra. Durante il novilunio la
Luna non visibile, perch ci
mostra tutta la met in ombra;
inoltre, sorge e tramonta
contemporaneamente al Sole.
Le fasi lunari
Quando la Luna, nel suo moto, si interpone tra il Sole e la Terra, in modo tale che si
abbia un allineamento Sole-Luna-Terra, il cono d'ombra della Luna investe una
parte della superficie terrestre e si verifica un'eclissi di Sole (quest'ultimo viene
cio occultato alla vista dalla Terra).
d'ombra della Luna non copre interamente il Sole o quello della Terra non oscura
completamente la Luna.
La condizione perch si verifichi un'eclissi (di Sole o di Luna) che la Luna venga a
trovarsi in esatta corrispondenza (eclissi totale) o nelle vicinanze (eclissi parziale) di
uno dei due nodi: se in fase di congiunzione (novilunio), si verificher un'eclissi di
Sole; se in fase di opposizione (plenilunio), si verifica un'eclissi di Luna. Un caso
particolare l'eclissi anulare, che avviene quando la Luna in apogeo e il vertice
del suo cono d'ombra non riesce a raggiungere la superficie terrestre. Sul disco
solare si vedr allora, proiettata centralmente, l'ombra della Luna. Poich il disco
lunare ha un diametro inferiore a quello del Sole, esso apparir circondato da un
anello brillante.
Le maree
Le maree sono l'effetto pi tangibile dell'influenza esercitata dal Sole e dalla Luna
sul nostro pianeta, e sono quindi causate in maniera diretta dalla forza di
gravitazione universale che vuole due qualsiasi corpi attrarsi in maniera reciproca
in funzione della propria massa e della distanza che li separa.
La Luna esercita infatti una forza di attrazione sulla Terra che maggiormente si
ripercuote sulla massa liquida perch questa, a differenza di quella solida, pi
soggetta alle deformazioni.
La Terra
Da sempre il pianeta in cui viviamo oggetto di studio. Il dibattito sui suoi moti
astronomici ha alimentato fondamentali dispute filosofiche e lo studio della sua
forma e della sua struttura ha impegnato diverse discipline scientifiche, spesso
promuovendone lo sviluppo. Oggi, forse ancor pi che nel passato, i processi
planetari rappresentano un campo di sfida aperto per la conoscenza. La
consapevolezza che la Terra costituisce un sistema complesso richiede alla scienza
un modello globale in cui comprendere vari fenomeni che interagiscono tra loro.
Un pianeta in movimento
La consapevolezza che la Terra uno dei pianeti del Sistema Solare, in rotazione
sul proprio asse polare e in orbita intorno al Sole, unacquisizione relativamente
recente. Soltanto dopo la cosiddetta rivoluzione copernicana si afferm
definitivamente lidea della Terra come pianeta mobile. Lastronomo polacco Nicola
Copernico pubblic le sue speculazioni astronomiche nel 1543 in un libro intitolato
Le rivoluzioni delle sfere celesti. A fare accettare che la Terra fosse un pianeta in
movimento contribuirono in maniera fondamentale sia le tre leggi di Keplero sul
movimento dei pianeti, di circa mezzo secolo posteriori al lavoro di Copernico, sia
laffermazione della legge di gravitazione universale, proposta da Newton, che
forniva la causa per quei movimenti (la gravitazione).
anche al preciso scopo di farci sapere se lUniverso ruota mentre la Terra sta ferma
oppure la Terra gira mentre lUniverso sta fermo. Tuttavia successivamente si era
Rotazione e rivoluzione
La Terra sottoposta simultaneamente a diversi movimenti nello spazio. Alcuni
producono effetti in tempi relativamente brevi (moto di rotazione e moto di
rivoluzione), altri in tempi molto pi lunghi (moti millenari). Altri ancora sono
associati ai movimenti del Sole nella Galassia e della recessione della Galassia
nellespansione dellUniverso, e non comportano conseguenze al momento note.
Gli effetti prodotti dalle brevi periodicit dei moti di rotazione e rivoluzione sono a
tutti conosciuti: la costanza della velocit di rotazione intorno allasse polare
determina la durata del giorno, circa 24 ore, e lalternanza del giorno e della notte;
la permanenza dellasse di rotazione parallelo a s stesso nel compimento
dellorbita della Terra intorno al Sole, inclinato di 2327' rispetto al piano di
rivoluzione, causa il susseguirsi delle stagioni durante lanno.
Moto di rivoluzione
Meno noto invece ci che accade quando si considerano questi moti cos familiari
su intervalli di tempo molto pi lunghi. Lo sviluppo di orologi ad altissima precisione,
basati sulle vibrazioni specifiche di alcuni atomi o molecole, ha permesso per
esempio di misurare che la rotazione della Terra rallenta, di un valore per molto
piccolo (pari a 2 millesimi di secondo per secolo), probabilmente a causa dellattrito
provocato dalle maree.
Cambiamenti millenari
Anche il moto di rivoluzione subisce variazioni millenarie. Infatti lasse di rotazione
della Terra compie un movimento doppio conico con fulcro nel centro della Terra,
detto di precessione luni-solare perch causato dallattrazione gravitazionale
esercitata dal Sole e dalla Luna, soprattutto sui rigonfiamenti equatoriali terrestri.
Inoltre lasse maggiore dellorbita terrestre si muove in senso antiorario, facendo
perno sul Sole. I due moti si compongono insieme in modo che ogni duemila anni
circa le tradizionali costellazioni (cielo e costellazioni) di riferimento dei vari periodi
dellanno (segni zodiacali) slittano di un posto verso quella precedente; gli astrologi
non sanno che le loro attribuzioni zodiacali, stabilite nel 6 secolo a.C., non
corrispondono alle attuali posizioni reciproche di Terra, Sole e astri! Lorbita
terrestre sottoposta ad altri due moti millenari: la variazione di eccentricit, che in
Forma e dimensioni
Losservazione della Terra dallo spazio permette di visualizzarne la forma.
Limpressione che ne deriva quella di un pianeta sferico. In realt non
esattamente cos: la Terra infatti tende a una forma assolutamente specifica, non
identificabile con solidi geometrici, che denominata geoide. Essa definita da tutti
i punti della superficie terrestre rispetto ai quali la forza di gravit diretta
perpendicolarmente verso il centro della Terra. Se il mare occupasse
completamente la superficie del globo, avremmo la forma perfetta del geoide. La
forma della Terra la risposta macroscopica allazione delle forze di gravit e
centrifuga, che si compongono collocando la materia in posizioni di equilibrio. Il
risultato non comunque molto distante da un ellissoide di rotazione, con asse
polare leggermente pi corto dellasse equatoriale (12.713,56 km contro 12.756,32
km), da cui il geoide si discosta al massimo per 120 m.
Lo schiacciamento polare della Terra non cos grande da offuscare la sua
apparente sfericit dinsieme. La geodesia, la scienza che si propone di misurare
forma e dimensioni del pianeta, dispone di metodi di calcolo e tecnologie di misura
avanzati (geologia e geodinamica), ma bisogna riconoscere agli antichi il merito di
aver saputo calcolare la circonferenza della Terra con sorprendente
approssimazione rispetto al valore che oggi consideriamo pi attendibile. Nel 3
secolo a.C., il greco Eratostene di Cirene con semplici calcoli geometrici stabil che
questa grandezza dovesse essere di 39.375 km, un valore molto vicino alla
lunghezza della circonferenza equatoriale e del circolo meridiano (40.076,594 e
40.009,152 km rispettivamente).
La geoterma
La geoterma una curva che rappresenta come varia la temperatura nella Terra
con la profondit. La temperatura aumenta rapidamente nella litosfera, fino a
raggiungere la temperatura di fusione delle rocce (circa 1.200 C) alla profondit
dellastenosfera (litosfera). A profondit superiori, la temperatura aumenta in modo
meno marcato, ma costantemente, fino al centro della Terra (dove risulta superiore
ai 4.000 C). interessante sottilineare che anche nel nucleo esterno la
temperatura superiore a quella di fusione della materia costituente.
La geoterma scaturisce dal modello della struttura interna del nostro pianeta,
risultato degli studi multidisciplinari nel campo delle scienze della Terra.
Campo magnetico
La Terra circondata da un campo magnetico che si estende nello spazio
circostante, la cui origine si trova nei flussi di ferro fuso presenti nel nucleo esterno
fluido del Pianeta. Il ferro un buon conduttore di elettricit e i suoi movimenti,
dalle complesse linee spiraliformi, sono in grado di dare luogo a un campo
geomagnetico che si autoalimenta. Questo modello viene chiamato geodinamo, e