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La Terra

La terra è uno dei nove pianeti che compongono il sistema solare, solo terzo a
partire dal sole dopo Mercurio e Venere.È il luogo primigenio degli esseri umani
ed, essendo l'unico corpo planetario del sistema solare adatto a sostenere la vita
come da noi concepita e conosciuta, è anche l’unico luogo nel quale vivono tutte
le specie viventi conosciute.

Il sistema solare si trova in una parte periferica della via lattea, una galassia a
spirale di forma discoidale che contiene milioni di stelle con altrettanti pianeti che
vi orbitano intorno. E’ un corpo solido, di forma sferica, con una massa piccola e
densa poiché è costituito in prevalenza da elementi pesanti.

Si muove intorno al Sole su un orbita quasi circolare, ed è accompagnato da un


solo satellite: la luna. Terra e Luna si attraggono reciprocamente, formando un
vero e proprio sistema binario.

Grazie alla presenza della Luna, l’asse di rotazione della Terra ha mantenuto
un’ inclinazione stabile.

La posizione della Terra nel sistema solare è di notevole importanza


soprattutto per la temperatura superficiale del nostro pianeta, che è
condizionata da 3 fattori principali:

- dalla distanza dal sole, adatta a creare un clima mite, nè troppo caldo come
Mercurio, nè troppo freddo come i pianeti gioviali.

- dalla composizione dell’atmosfera

- dal calore interno

Ovviamente non è costante in ogni punto della terra, e in ogni momento


dell’anno, ma il suo valore medio è circa 15 gradi.

La terra inoltre possiede un campo magnetico bipolare, generato dai


movimenti delle masse fluide e metalliche presenti al suo interno. Questo
campo si estende anche all’esterno della terra: la regione di spazio che
circonda la terra in cui si risente l’ azione del campo magnetico è detta
Magnetosfera.

Grazie ad essa i raggi cosmici provenienti dallo spazio ed i venti solari


vengono deviati e pertanto essa funge da scudo protettivo per la Terra, la
quale atmosfera, in assenza del campo magnetico, si riscalderebbe.

La storia in breve
Gli scienziati da secoli effettuano ricerche volte a ricostruire la storia della Terra.
Secondo le ipotesi più aggiornate la Terra e gli altri pianeti del Sistema Solare si
formarono 4,54 miliardi di anni fa. Inizialmente liquefatto, il pianeta gradualmente
si raffreddò formando una crosta terrestre sempre più di tipo granitico, simile
all'odierna. La Luna si formò subito dopo, probabilmente a causa dell'impatto tra
la Terra e un protopianeta conosciuto come Theia, grande quanto Marte e avente
circa il 10% della massa della Terra.Nell'urto tra i due corpi un po' della massa di
questo piccolo corpo celeste si unì alla Terra e una porzione fu espulsa nello spazio
e abbastanza materiale sopravvisse per formare un satellite orbitante.

Struttura della Terra


La terra non ha una forma perfettamente sferica, infatti è classificata come un
Geoide, ovvero una sfera leggermente schiacciata ai poli. La sua struttura è
composta principalmente da tre strati: la Crosta, ovvero lo strato più esterno che è
a sua volta composto da lastre chiamate placche tettoniche, che “galleggiando” su
uno strato di roccia sottostante semifuso, si muovono urtandosi tra loro
provocando lo spostamento dei continenti che stanno sopra di esse. Il secondo
strato è il Mantello, uno strato di roccia allo stato solido che contiene al suo
interno l’ultimo strato che compone il pianeta, ovvero il Nucleo: la parte esterna
del nucleo si può ritrovare allo stato liquido e che è in una situazione di continuo
movimento. La parte interna invece si trova allo stato solido ed è costituita da due
elementi: ferro e nichel.

E’ proprio la grande presenza di ferro nella parte centrale del nostro pianeta che fa
in modo che la terra abbia un proprio campo magnetico, come se nella parte
centrale vi fosse un’enorme calamita.
L’atmosfera terrestre è un fattore essenziale per la vita sulla terra. Essa ha la
funzione di regolare la temperatura del nostro pianeta, ricicla l’acqua sotto forma
di precipitazioni ed evita che i detriti che viaggiano nello spazio si schiantino sulla
terra fondendoli e bruciandoli prima che tocchino il suolo. Inoltre l’atmosfera è
composta da uno strato di ozono che evita che i raggi ultravioletti arrivino a noi in
quanto nocivi all’essere umano.

I moti della Terra


La terra compie una rotazione completa sul proprio asse circa ogni 24 ore, ovvero
un giorno. Questo moto è chiamato "Moto di Rotazione". Una rotazione diversa
che compie la terra è invece quella che compie intorno al sole. La terra compie un
giro completo intorno al sole una volta ogni 365 giorni circa, ovvero un anno.
Questa rotazione è definita Moto di Rivoluzione.I moti di rotazione e di rivoluzione
della Terra sono responsabili di alcuni fenomeni facilmente osservabili da tutti:

l'alternarsi del dì e della notte;

la diversa durata del dì e della notte;

il succedersi delle stagioni.

L'alternarsi del dì e della notte

Il moto di rotazione terrestre, che si compie nell'arco di 24 ore, periodo a cui si dà


il nome di giorno solare, provoca l'alternarsi del dì (periodo di luce) e della notte
(periodo di buio). I raggi del Sole arrivano sulla Terra paralleli fra loro e, a causa
della sfericità terrestre, in ogni momento illuminano solo la metà della superficie
terrestre rivolta verso il Sole (dì), mentre l'altra metà è al buio (notte). Il circolo
massimo che divide la parte rischiarata da quella in ombra è detta circolo di
illuminazione e si sposta continuamente durante il moto di rotazione.

Il passaggio dal dì alla notte avviene gradualmente, per la presenza intorno alla
Terra dell'atmosfera, che diffonde, riflette e rifrange la luce solare: si originano
così l'alba (periodo durante il quale la luce del Sole comincia a diffondersi prima
che esso sia visibile sopra l'orizzonte) e il crepuscolo (periodo durante il quale la
luce diminuisce d'intensità dopo che il Sole è sceso sotto l'orizzonte).

La diversa durata del dì e della notte

Se l'asse terrestre fosse perpendicolare al piano dell'orbita, il circolo


d'illuminazione passerebbe sempre per i poli e taglierebbe esattamente in due
parti uguali tutti i paralleli; quindi, per tutto l'anno e in ogni punto della Terra, il dì
e la notte avrebbero la stessa durata, cioè 12 ore ciascuno. Ma, poiché l'asse
terrestre è inclinato di 66°33' sul piano dell'orbita, e inoltre si mantiene parallelo a
se stesso durante il moto di rivoluzione intorno al Sole, nel corso dell'anno il
circolo d'illuminazione non passa sempre per i poli e ciò determina la diversa
durata del dì e della notte e anche, come si vedrà di seguito, l'alternarsi delle
stagioni.

Il succedersi delle stagioni

A causa dell'inclinazione dell'asse terrestre, nel corso dell'anno non varia solo la
durata del dì e della notte, ma anche l'inclinazione con cui i raggi solari giungono
sulla superficie terrestre e quindi il riscaldamento che ne deriva; più
precisamente, il riscaldamento è massimo quando i raggi solari formano un angolo
retto con il piano tangente alla superficie terrestre in un punto, mentre è minore
se il valore di questo angolo si riduce: a ciò si deve dunque l'alternarsi di periodi
caldi e periodi freddi, cioè il succedersi delle stagioni.

L'inizio e la fine delle stagioni astronomiche, intervalli di tempo fra un solstizio e


l'equinozio successivo, o fra un equinozio e il solstizio successivo.

Nell'emisfero boreale:

la primavera dura dal 21 marzo al 21 giugno. Il 21 marzo il sole culmina (i raggi


solari giungono perpendicolari) sull'equatore; l'energia solare trasmessa è
massima all'equatore e diminuisce procedendo verso i poli. Il flusso di energia si
modifica nel tempo avvicinandosi al solstizio estivo;

l'estate dura dal 21 giugno al 23 settembre. Nel solstizio estivo l'energia trasmessa
è massima al Tropico del Cancro (i raggi sono perpendicolari a questo parallelo); il
polo Nord è illuminato, mentre il polo Sud è in ombra (il flusso energetico è
maggiore nell'emisfero boreale rispetto a quello australe);

l'autunno dura dal 23 settembre al 21 dicembre. Nell'equinozio autunnale si


ripetono le condizioni di quello primaverile, che si modificano via via che si
avvicina il solstizio invernale;

l'inverno dura dal 21 dicembre al 21 marzo. Al solstizio invernale l'energia


trasmessa è massima al Tropico del Capricorno, dove i raggi, a mezzogiorno, sono
perpendicolari sull'orizzonte. Il polo Sud è illuminato, mentre il polo Nord è in
ombra (il flusso energetico è maggiore nell'emisfero australe rispetto a quello
boreale).

Le stagioni astronomiche non coincidono del tutto con le stagioni meteorologiche,


cioè con il reale andamento del tempo meteorologico. Ciò è dovuto al fatto che
l'atmosfera, l'idrosfera e la litosfera assorbono la radiazione solare e cedono
calore con un certo ritardo, impedendo di percepire subito gli effetti sul clima
dovuti alle variazioni dell'inclinazione dei raggi solari.

Influenza della Luna

L'attrazione gravitazionale della Luna causa la maggior parte delle maree terrestri.
La stessa azione porta a un lentissimo rallentamento della rotazione della Terra su
sé stessa, dell'ordine di un'ora ogni parecchie centinaia di milioni di anni (più
precisamente, la lunghezza del giorno terrestre aumenta di 0,0016 secondi ogni
secolo). Terra e Luna, a causa delle forze gravitazionali reciproche sono in
rotazione sincrona. Infatti la Luna ruota attorno al proprio asse in un periodo
identico a quello di rivoluzione attorno alla Terra presentando quindi sempre la
stessa faccia verso il pianeta. Inoltre a causa dell'interazione tra i due campi
gravitazionali la Luna si allontana di circa 38 mm ogni anno.

Clima
La Luna potrebbe essere stata fondamentale per la comparsa della vita sulla Terra,
causando un clima più moderato di quanto altrimenti sarebbe avvenuto.
Infine il clima sulla terra è molto variegato. L’asse terrestre è leggermente inclinato
rispetto al sole e una linea immaginaria posizionata al centro del pianeta,
chiamata equatore, indica la fascia più calda del pianeta. Tutte le zone equatoriali
presentano un clima caldo e mite. Più ci si allontana verso i poli e più le
temperature diventano rigide e la vita più complicata. Altri fattori che
determinano il clima sono la presenza del mare e l’altitudine.

La grande varietà di climi ha fatto sì che si creasse una grande varietà di ecosistemi
diversi: dai deserti gelati vicino ai poli, alle foreste tropicali vicino le zone
equatoriali; dalle foreste di conifere alla fredda tundra nordica.

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