Sei sulla pagina 1di 46

L’universo

A PICCOLI PASSI
L’osservazione del cielo a occhio nudo
Guardando il cielo in
un giorno sereno, in
qualsiasi direzione
vedremo
un’immensa volta
azzurra in cui si
muove il Sole
L’osservazione del cielo a occhio nudo

Guardando il cielo
notturno, invece, avremo
l’impressione di trovarci
sotto una volta scura
intervallata da una
miriade di punti
luminosi, dai più
splendenti a quelli
appena visibili, le stelle.
La sfera celeste.... è una sfera immaginaria, di raggio arbitrario
sulla cui superficie sono proiettati tutti gli astri.

Il suo raggio si definisce


arbitrario perché, oltre una
certa distanza, non siamo più
in grado di valutare
visivamente la lontananza dei
corpi. Quindi, gli astri ci
appaiono tutti alla stessa
distanza.
ASTRI: tutti gli oggetti naturali
visibili nel cielo, al di fuori
dell’atmosfera: pianeti,
satelliti, comete, asteroidi
..Osservando le stelle di notte, abbiamo
l’impressione che queste si muovano tutte
insieme (in senso antiorario) attorno a noi.
La sfera celeste sembra quindi ruotare su sè
stessa attorno a un asse. In realtà, noi
sappiamo, che è la Terra a ruotare in senso
contrario (senso orario) a quello apparente
della Sfera celeste, compiendo in un
periodo di 24 ore una rotazione completa
attorno ad un asse ideale che passa per i
poli terrestri e si prolunga nello spazio in
direzione dei poli nord e sud celesti.

Il moto degli astri è quindi un moto


apparente
La sfera celeste è ancora utile
per descrivere l’Universo.

Noi vediamo solo metà della


sfera: perchè ci troviamo
nell’emisfero settentrionale.

Il piano che separa la parte


visibile da quella invisibile si
chiama orizzonte celeste.
Nell’emisfero meridionale, il moto
apparente della sfera celeste è in
senso orario.
Polo nord e sud celesti
L’asse celeste è il prolungamento dell’asse di rotazione della Terra. Le
stelle compiono un moto apparente intorno
all’asse celeste, ma in realtà è la Terra a
ruotare.
I Poli celesti sono gli unici punti del cielo che
appaiono fissi.

Polo Nord Celeste Stella Polare


Polo Sud Celeste Croce del Sud
Le costellazioni
Le stelle più brillanti nel cielo
sono state associate in gruppi,
anche se lontanissime tra loro
e indipendenti.

Sono indicate con nomi di


fantasia.

Una costellazione è un gruppo


di stelle che formano una linea o
una figura immaginaria sulla
sfera celeste. Tipicamente
rappresenta un animale, una
persona mitologica o una
creatura, un dio o un oggetto
inanimato.
Lo zodiaco
Fascia di cielo costituita da
12 costellazioni
“attraversate” dal Sole in un
anno.
Le stelle che compongono
queste costellazioni fanno
da sfondo al movimento del
Sole.
In un anno il Sole percorre
un’orbita apparente che
attraversa le costellazioni,
come conseguenza del
moto di rivoluzione della
Terra.
Orione
Si vede da ogni parte del
pianeta.

Conosciuta anche come il


Cacciatore, la costellazione
di Orione si trova lungo
l’equatore celeste ed è
quindi visibile a tutte le
latitudini della Terra.

E’ identificabile
dall’allineamento di tre
stelle che formano la
cintura di Orione, mentre
la sagoma dell’eroe è
delineata da nove stelle.
Orsa
maggiore
Questa costellazione copre
un’ampia area del cielo in una
regione prossima al Polo Nord
Celeste. Dentro la sua figura è
contenuto il Grande Carro,
forse la rappresentazione
celeste più famosa.

La possiamo individuare nel


cielo grazie alle sue 7 stelle
principali che, secondo la
nostra cultura, rappresentano
un grande carro (da qui appunto
il nome della costellazione).

Non tutti, in queste sette stelle ci


vedono un carro, alcuni le
paragonano a una padella, chi a
un cucchiaio, chi a un aratro.
Orsa
Minore
Stella polare
=
Polo Nord
Celeste
Croce del Sud
Pur essendo la meno estesa
delle costellazioni, la Croce del
Sud risulta una delle più brillanti
del cielo serale dell’emisfero
australe.

Così come la Stella Polare


del Carro permette di
individuare il Polo Nord
celeste, la Croce del Sud
permette di individuare il
Polo celeste Sud.
Gli strumenti per lo studio dell’universo:

1) lo studio delle onde (o radiazioni)


elettromagnetiche emesse o riflesse dagli oggetti
celesti caratteristiche (la composizione).

LUCE
VISIBILE
Strumenti per rilevare i diversi tipi di onde
elettromagnetiche:
Telescopio spaziale Hubble: IR e UV
Telescopio spaziale Spitzer: IR

Satellite

Pallone sonda

Telescopio radiotelescopio
2) Le distanze astronomiche: Per esprimere le distanze dei corpi
Nuove unità di misura celesti molto lontani si usa l’anno luce
(al): distanza percorsa in un anno dalla
Per le distanze nel Sistema solare si usa l’unità luce nel vuoto ed equivale a circa 9460
astronomica (UA), che corrisponde alla distanza media
miliardi di km.
Terra-Sole cioè a 149,6 milioni di km.

Questo
risultato si
ottiene
considerando
che la
Velocità della
luce: 300 mila
Km/s
3) Costruzione di modelli e teorie

Alcuni fenomeni astrofisici non sono osservabili direttamente, per questo


motivo vengono prodotte teorie o modelli matematici che rimangono validi
fino a che non si scopre qualcosa che li rende non più validi. A questo punto, si
costruisce un nuovo modello sulle basi delle nuove conoscenze acquisite.

ESERCIZI PAG. 18 (da 1 a 6)


Le stelle
Le stelle sono sfere costituite da gas ad altissima temperatura, soprattutto
idrogeno ed elio, che emettono energia sotto forma di luce e calore.
Nel nucleo stellare le temperature sono molto elevate (superiori a 10-12 milioni di
K) e la materia si trova
allo stato di plasma.
Le reazioni di fusione termonucleare
Nel nucleo avvengono le reazioni di fusione termonucleare che liberano
moltissima energia, la quale si propaga
nello spazio sotto forma di luce e altre
radiazioni elettromagnetiche.

L’atomo di elio ha massa minore rispetto


alla somma della massa di 4 atomi di
idrogeno parte della massa (materia)
si è trasformata in energia
La classificazione delle stelle
Le stelle possono essere classificate in base alla loro luminosità, che dipende
dalle dimensioni e dalla temperatura superficiale (caratteristiche fisiche).

In base alla luminosità si definisce la magnitudine. Più una stella è luminosa, più il
suo valore di magnitudine è basso.

La luminosità assoluta di una La luminosità apparente è


stella è l’energia che emette in influenzata anche dalla distanza dalla
un’unità di tempo e dipende Terra. Le stelle possono “apparire” più
dalle dimensioni e dalla o meno luminose perchè sono più o
temperatura superficiale. meno distanti da noi.
La classificazione delle stelle

Le stelle hanno colori diversi, che dipendono dalla loro temperatura superficiale.

Le stelle di colore rosso sono le più fredde, al contrario, le stelle blu sono le più
calde.
La vita delle stelle
La vita delle stelle si suddivide in tre fasi.
Fase iniziale: una stella nasce da una nebulosa, nubi costituite da polveri finissime e gas freddi (90% H),
che inizia a contrarsi per effetto dell’attrazione gravitazionale.
Per effetto della contrazione e dell’aggregazione della materia, la temperatura interna della nube gassosa
aumenta e il calore è emesso come radiazione infrarossa e calore. La futura stella diventa visibile ed è
detta protostella.
Fase di stabilità (90% della vita): quando il nucleo interno di una protostella raggiunge temperature
intorno ai dieci milioni di gradi K, hanno inizio le reazioni di fusione termonucleare che producono grandi
quantità di energia.
Ha inizio la fase più lunga e stabile della stella.

In questa fase si stabilisce un equilibrio tra due forze contrastanti:


-la forza di gravità che tende a far collassare i gas verso il centro ;
- la forza legata all’energia emessa dalle reazione di fusione termonucleare che tende a far espandere i
gas.
La vita delle stelle

Fase finale: quando la maggior parte dell’idrogeno si è trasformato in elio, il


nucleo della stella comincia a contrarsi. Ciò provoca un aumento della temperatura
interna, che a sua volta causa l’espansione degli strati esterni della stella e
innesca nuove reazioni di fusione nucleare durante le quali l’elio si trasforma in
carbonio. Quando gli strati esterni si raffreddano, la stella diventa una gigante
rossa.
La vita di una stella
Dopo aver raggiunto la fase di gigante rossa, il destino della stella dipende dalla sua massa iniziale.
1. Se la massa della stella è di poco inferiore a quella del Sole, il suo nucleo continua a contrarsi e collassa fino a
diventare una nana bianca, stella di piccole dimensioni e poco luminosa destinata a raffreddarsi lentamente
trasformandosi in un corpo freddo e oscuro chiamato nana nera.
2. Se la massa iniziale è simile a quella del Sole la stella può espellere gli strati gassosi più esterni dando origine a
una nebulosa planetaria oppure esplodere in una nova.
3. Se la massa iniziale della stella è almeno 10 volte superiore a quella del Sole, il nucleo collassa ed esplode
generando un’esplosione di supernova, gran parte del materiale è disperso nello spazio.
Il suo destino finale dipende dalla massa del materiale rimasto:
• se la massa è fino a tre volte quella del Sole diventa una stella di neutroni,(pulsar, protoni ed elettroni si
fondono trasformandosi in neutroni. talvolta queste stelle ruotano così velocemente su se stesse emettendo
rapidi impulsi di onde radio che si diffondono come i lampi di un faro - radiosorgente pulsante);
• se è maggiore può formare un buco nero.
I buchi neri
tale corpo non è mai stato osservato direttamente.

E’ una piccola porzione di spazio che si trasforma in un vortice gravitazionale che deforma lo spazio e risucchia
qualsiasi particella entri nel suo cammino d’azione.

Neanche la luce può uscirne.


Immagine reale
del buco nero
Buchi bianchi
Esplosione
di una
supernova
Pulsar
Lezione 2

Le galassie e l’Universo lontano


Le galassie
Nel 1930, Edwin Hubble scoprì l’esistenza di un numero enorme di galassie in movimento
rispetto alla nostra.
Le stelle fanno parte di sistemi
complessi chiamati galassie.

In una galassia sono presenti


miliardi di stelle, sistemi planetari,
polveri e gas (questi ultimi formano la
materia interstellare).

Come mai questi corpi celesti sono


così distribuiti? A causa della forza
gravitazionale che ciascuna stella
esercita sulle altre, attraendole a sè.
Come sono fatte le galassie
Hubble le classifica in base alla forma:
La nostra galassia: Diametro circa 100 mila anni luce

la Via Lattea
La Terra, il Sistema solare e tutte le
stelle che vediamo a occhio nudo si
trovano all’interno di una galassia
chiamata Via Lattea.

Forma di disco con nucleo


allungato da cui partono bracci a
spirale.

Tutte le stelle (oltre 100 miliardi) dei


bracci ruotano attorno al nucleo
centrale della Galassia.
Braccio di Orione

A circa 30.000 anni luce da


centro della Galassia.

Il Sole con tutto il Sistema


solare impiega 225 milioni di
anni per fare un giro completo
intorno al centro della
Galassia
Galassie: ammassi e
superammassi
Esistono circa 100 miliardi di galassie.

Nello spazio, per effetto dell’attrazione


gravitazionale, le galassie sono riunite in ammassi
che ne possono contenere molte centinaia.

La Via Lattea fa parte del gruppo locale, una trentina


di galassie nel raggio di 3 milioni di anni luce. Alcune
con caratteristiche simili (Andromeda), altre più
piccole.

Gli ammassi sono a loro volta riuniti in


superammassi, circondati da enormi spazi vuoti.
Questo raggruppamento delle Galassie in ammassi e
superammassi, sembra essere dovuto a delle
interazioni di natura gravitazionale.
Interazione tra Galassie
Quando due Galassie sono abbastanza vicine da risentire della reciproca attrazione
gravitazionale, si mettono in orbita l’una attorno all’altra e
man mano cominciano a
deformarsi e disgregarsi
reciprocamente.
In alcuni casi le due Galassie
possono fondersi dando
origine a una galassia più
grande e generalmente con
una forma diversa.
Via Lattea si
scontrerà con
Andromeda
La vicina Galassia Andromeda (2,5
milioni di anni luce) è destinata a
scontrarsi con la Via Lattea tra circa
4 miliardi di anni.

La Via Lattea è destinata a ridistribuirsi


completamente dopo l’impatto, ed è
molto probabile che il Sole verrà
sbalzato in una nuova regione della
nostra galassia, anche se la nostra
Terra e il Sistema Solare non
correrebbero il rischio di essere
distrutti nell’impatto.

Ci vorranno altri due miliardi di anni


dopo l’incontro perché le due galassie
interagenti possano fondersi
completamente e rimodellarsi in una
singola galassia ellittica
Quasar: quasi stellar radiosource

Oggetti celesti simili alle stelle ma che emettono onde


elettromagnetiche diverse dalla luce, emettono onde radio ad
altissima intensità. Si trovano, generalmente, al centro di alcune
galassie isolate e risucchiano grandi quantità di materia ed energia in
quanto generati da buchi neri.
Lezione 3

L’origine dell’Universo
La Cosmologia
Scienza che studia l’origine e l’evoluzione dell’Universo.
- si basa su ipotesi scientifiche che non possono essere validate da
verifiche sperimentali -

ipotesi più accreditata per l’origine dell’Universo:


La teoria del Big Bang
partendo dall’osservazione dell’espansione dell’Universo
L’espansione dell’Universo
Nel 1929, Edwin Hubble scoprì l’esistenza di un numero enorme di galassie in movimento
rispetto alla nostra, e osservò che le galassie si allontanano una dall’altra con una velocità
proporzionale alla distanza.
(legge di Hubble).
Ciò accade perchè
l’Universo è in espansione,
cioè si sta progressivamente
la Legge di Hubble ha permesso di
dilatando. stimare l’età dell’Universo

Le Galassie che ne fanno


parte si stanno, a loro volta,
allontanando tra loro.
Il big Bang
La scoperta di questo moto di recessione o recessione galattica ha
portato gli astronomi a formulare nuove ipotesi, in cui l’Universo si espande
in tutte le direzioni e ha avuto un momento di inizio.
Alla fine degli anni Quaranta del secolo scorso Gamow propose la teoria
del Big Bang, secondo cui l’Universo sarebbe nato circa 13, 8 miliardi di
anni fa da una specie di esplosione di una massa superconcentrata e
caldissima, che ne causò l’espansione che continua ancora oggi.
4 miliardi di
anni

Potrebbero piacerti anche