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MALINCONIA Sottile malinconia elegiaca Che sovrasta vittoriosa la nostra vita Fatta di umiliazioni e di sconfitte Riparo e conforto contro

tutti gli affanni Ci indica la strada da seguire.. I sensi ci trascinano nella paralisi Le passioni nel baratro della follia.. La superiore, dolce e riflessiva malinconia, Tuttavia, tutto ci vince e soggioga Rendendoci al tempo stesso Dominanti e dominati Sopraffatti e vittoriosi. L UOMO INFAME Spinge all odio l uomo infame Capace solo di privare tutto del buon senso.. Nichilista e distruttore Essendo procreatore di una razza dannata, Non riesce a trovare il giusto legame fra le cose E impazzisce nella sua follia Marcisce nel suo odio.. LACRIMAS PROFUNDERE Dolce affanno mi consuma e mi tormenta.. Chiuso in me stesso Non trovo che la disperazione Nera come la pece Inutile scavare.. Inutile cercare.. Tuttavia solo nella mia interiorit Posso trovare la triste quiete Il piacevole e amaro sogno del riscatto. SOTTOMISSIONE Nel nostro sguardo si cela la triste condanna In esso ha dimora la luttuosa corruzione L infausta infezione che grava su di noi.. La libera espansione tenuta prigioniera Dall impulso carnale Mai sar svelato un simile inganno.. La perenne legge della passiva sottomissione Non pu essere decifrata per non essere infranta.. O noi, Povere e pietose bestioline da soma Che cercano di scappare dalla tana della funesta dannazione! Possibilit non abbiamo di saziare la nostra sete Di placare la nostra misera appetenza.. ANGOSCIA Arida iniezione, impura contaminazione Distrugge il nostro corpo Inarrestabile disfacimento Opprime il nostro spirito.. Torbida e oscura malinconia Genera la perenne solitudine.. Ambigue sensazioni, illusorie impressioni Cullano la nostra angoscia Mancanza di controllo

Alimenta il nostro dolore. ESTREMO SPEZZATO Nel freddo e buio inverno sembrano riecheggiare le mie tristi illusioni Il vento pungente brucia la mia anima L aria gelida scuote la mia coscienza sofferente Il vuoto profondo e oscuro distrugge i miei sogni amari Sprazzi repentini di luce fioca infrangono la mia dolente meditazione Il lento incedere dei miei passi si oppone al veloce battito del mio cuore Sento le mie membra intorpidirsi insieme alla mia mente L atmosfera tetra e opprimente annebbia le mie facolt sensitive.. Sto per cadere in un sonno profondo Tutto intorno a me perde i suoi contorni e la sua gi apparente chiarezza Spero di star per trovare finalmente la suprema quiete E invece ricado nuovamente nella triste ruota senza speranza Nell ingannevole e meschino circolo della vita umana.. VIAGGIO NOTTURNO Notte affascinante e silenziosa, sempre accetta sei Con il tuo infinito manto nero Avvolgi e proteggi la mia coscienza distrutta Dai riposo e sollievo alle mie fragili ossa Sembri, nella tua immobile e imperscrutabile veste, Parlare in segreto alla mia anima Con le tue stelle Mi offri una vaga e labile percezione dell immenso.. Il rifugio della dispersione cosmica Mette calma e pace soave nel mio cuore Fa da eco agli abissi del mio io Che, misteriosamente, si sente parte dell infinito.. IMMOBILE CAMMINO Ancestrali e recondite visioni Si sovrappongono nell immaginario della mia mente Sbiaditi e labili ricordi Affollano le mie solinghe riflessioni Le fredde lande desolate fanno da sfondo Alle mie incessanti alienazioni Le remote valli non turbano minimamente Il mio silenzioso e confuso tormento L impercettibile calma della natura indifferente Rivela l armonia degli elementi Neanche i suoi apparenti contrasti Sono paragonabili ai miei contorti dissidi interiori. DEA La tua pelle liscia e dorata Sfiora il mio corpo tremante I tuoi occhi ammalianti e oscuri Mi guardano, pur essendo persi nel vuoto I tuoi lunghi e neri capelli, mossi dal vento, Accarezzano languidamente il mio collo Le tue splendide mani, toccando il mio petto, Sono cos dolci Da bloccare in un attimo eterno il mio respiro I loro lenti e soavi movimenti Sembrano fondersi con i battiti del mio cuore Le tue labbra,

Fulcro della tua droga letale e benefica Che, invisibile, emanata dal tuo meraviglioso simulacro Candido a tal punto Da rimanere in bilico fra sogno e illusione, Richiamano il mio vivo e fecondo desiderio I tuoi puri e armoniosi lineamenti Pur risultando ai miei occhi vagamente definiti Fan s che Io vagheggi l eterno e incorruttibile amore Tanto sacro per me quanto irraggiungibile Il soffio del tuo spirito vivificatore Culla e seduce i miei sensi Il tuo tondo seno, cos ben tornito Attrae il mio sguardo, casto solo verso te La mia anima Nella sua incontrastata e sublime catarsi Di nulla pasce all infuori di te Il suo sofferente lamento nobilitato dal suo sommo sacrificio Ogni speranza, con te, Diventa tanto pi cara Quanto pi aumenta Il buio fondo e opprimente dell insana passione alleviato dalla tua immensa fonte di luce e calore Che sola pu salvare il mio io dalla perdizione Il tuo blando e luminoso candore Ispira la mia coscienza Sottomessa all eterna disillusione La tua quasi impalpabile e divina aura Rivela quanto sia fragile l esistenza mia Di colui che prostrato ai piedi del dolore Che stramazza innanzi alla crudel sorte Che arranca e supino cede Dinanzi alla sua inarrestabile e fatal giostra Il tuo forte ma non accecante lume Ha squarciato le oscure tenebre del pianto Gli umidi e grigi lidi del peccato, fin ora incupiti, Si rivestono di una nuova positiva energia La tua incomparabile entit Riempie e avvolge di amore perpetuo Il desolato ambiente circostante L intimo e intrinseco legame che ci unisce Mi infonde un piacevole senso d immortalit Il forte contrasto venuto dall ombra vinta e soggiogata Si tramuta in una beata fede nella causa suprema Che lotta contro l inarrestabile processo di disfacimento La tua incontaminata belt l essenza stessa dell equilibrio universale.. O magnifica e stupenda dea Regina e governatrice della mia misera vita Colore e arte del suo ammasso informe e abnorme Non mi abbandonare Perch la tua scomparsa sar la mia rovina! PARALISI Estasi intensa sconvolge le nostre anime deliranti Gli antri pi ignoti e tenebrosi dell io Avvinghiano e stritolano la nostra lucidit Nella segreta morsa della dolente paralisi Non riusciamo ad afferrare il senso dell antitesi Nella latente placidit della perenne discordia

Ogni lungimiranza si rivela caduca ed evanescente Nel denso e tenebroso fascino della notte infernale L improvvisa scintilla dell utopica e astratta chimera Folgora e brucia la nostra debole coscienza.. THE FIGUREHEAD Nell angolo buio di un anonimo vicolo Una strana figura vidi.. Non appariva a me chiaramente la sua forma Mi salut e, Senza permettermi di scorgere bene i suoi lineamenti, A me si present, dicendo : << Sono il docile e astuto vicario dell ideale bellezza Giro per i tristi luoghi di questo piccolo mondo Senz avere un nome preciso; Alcuni mi chiamano Amore Altri mi chiamano Pace Altri ancora mi danno il nome di Felicit Senza sapere, in fondo, cosa io sia veramente. Girano intorno alla mia segreta identit Vagheggiando assurde e irreali dimensioni. Noto che tutti gli esseri bipedi di questo pianeta Vogliono trovare un senso alla loro deprimente insipienza Attraverso l avvilente e ossessivo materialismo Attraverso la folle smania di possesso Attraverso l insensata illusione.. E, con il loro avido egoismo, Degno nemmeno di una ridicola mandria di porci, Quanto pi pensano di avvicinarsi a me Tanto pi si allontanano >>. Ci detto, ad un tratto scomparve Sentii sulla mia pelle una leggera brezza di vento Che sembr toccare vivamente la mia anima Procurandomi un indefinita e vaga distrazione Che permeava in me tutto, nel mio corpo e nel mio spirito, Assai simile ad un inconscia e nichilista repulsione.. Vagabondando per pi deserti e tranquilli sentieri, Cerco di osservare, nei loro pi minuziosi dettagli, Gli arcani ed inesplicabili rapporti naturali, Sforzandomi di trovare un elemento Che sia in sintonia con le complesse divagazioni della mente umana.. Mentre nel mio animo si produce un insanabile frattura Mi sembra di percepire chiaramente l inconciliabilit delle due istanze Non riuscendo a valicare i confini estremi della contaminazione.. L industrioso e imperturbabile equilibrio fisico Mi induce a chiedermi se la nostra idea di Bene Possa mai coincidere con l inevitabile necessit universale S che Si elimini l esasperato dualismo fra le due dimensioni dell essere.. Ma sento che la dissoluzione dello struggente e tormentoso rimpianto Provocherebbe in me lo sterile e arido stato di apatia Che non sa guardare con meraviglia Lo sterminato orizzonte o l impenetrabile cielo stellato. QUOD QUID EST ERAT ESSE Addentrandomi nei policromatici quadri Di un immaginaria e mistica ascesi

Vedo dall alto i lenti e maestosi giri dei corpi celesti Inseriti nel superbo spettacolo dell etere Posso lambire dolcemente e contemplare I molteplici e variegati frammenti stellari Come in una danza surreale Scorgo l incessante perpetuarsi delle orbite Unito ad un suono rarefatto ed evocativo.. Ecco l interminabile secolo della palingenesi cosmica L indistruttibile e sconfinato sito Del Tutto evidente e indeterminato In cui racchiuso l eterno evolversi della potenza in atto. REQUIEM PER IAN CURTIS Nello spaventoso e tragico abisso dell esistenza Hai trovato la forza per lasciare ai posteri uno splendido saggio Delle tue emozioni, delle tue esperienze, dei tuoi affanni Il magico alone di dolorosa disperazione Che traspare dalle tue opere sublimi Rimarr per sempre nella mia coscienza. REQUIEM PER KURT COBAIN Il circolo vizioso e incontrollabile degli eventi Ti ha stritolato nella sua morsa come un serpente Senza che tu fossi capace di contrastarlo Gli altri hanno voluto per te quello che tu non volevi Portandoti al consumo estremo del corpo e dell anima Facendoti scrivere canzoni memorabili. DEVASTAZIONE APOCALITTICA L Apocalisse Finale Talvolta auspica il mio cuore spaventato Il suo impeto distruttivo e travolgente Provoca in me paura ed eccitazione al tempo stesso cos strana e perfetta l incontrastata rabbia Della Natura indifferente Che tutto demolisce e non lascia alcun superstite. RICHIAMO Nel cuore della notte, al chiaro di luna, Si d inizio alla caccia demoniaca La schiera dei dannati, ignara, Si culla negli ozi e nei piaceri Non sospettando di incorrere in un cos infausto destino.. La loro rovina ha origine dalle loro stesse anime corrotte Destinate ad essere richiamate nella loro fissa dimora Nell apparente placidit del dolce oblio I dannati non immaginano minimamente che ad attenderli C una triste e funesta sorte.. Ormai vicina la fine del tempo, il tempo vitale tanto caro a loro E subentreranno le buie tenebre dell Immobile. HELP ME TO ESCAPE FROM THIS EXISTENCE Desiderio di morte Dettato dal profondo egoismo Che pervade la natura umana Mi opprime, mi stritola e mi tormenta.. L entusiastico compiacimento della Voluptas Dolendi

Apre a me inaspettati e vasti orizzonti In cui destinato a rimaner celato, nell eternit, il Supremo Senso del Dolore. IN ABSENTIA La tetra e umida atmosfera Il monotono battito dell orologio L incessante e irritante scrosciare della pioggia Mi spingono ad andare in cerca di sconosciute dimensioni. Cerco l irraggiungibile stato dell indolente beatitudine O forse cerco un semplice angolo in cui riporre e conservare Le mie pi segrete illusioni La sciocca preoccupazione dell errata visione dell uomo Grava sulla nostra debole e indifesa coscienza. E trovo il rifugio e la pur precaria salvezza Nell intensa e insondabile distrazione dell io Nella vaga e allucinata assenza della mente Assai simile alla condizione di colui che erra Senza guida, senza consiglio e senza meta Nella sperduta e immensa valle dell oblo Fuggendo invano dalla sofferenza e dal dolore. SENZA TITOLO Il sublime estetismo della decadenza pervade e domina i miei sogni Nella nichilista staticit dell assenza di ogni concreta fede Si affaccia preponderante il puro e peccaminoso gusto del regresso L insaziabile avidit del doglioso parto interiore Muove e accarezza le mie mortali e caduche mani, intente a scrivere poetici versi Adorna e macchia i confusi spazi del mio accanito cimento Nel monocromatico dipinto del dinamico e soffocato agire umano. LO SPETTRO DEL PIANTO In una giornata grigia e uggiosa Mentre mi cullavo nelle mie angosce e nei miei tormenti Sentii bussare alla porta Mi mossi per andare ad aprire Ma sulla soglia nessuno si present ai miei occhi E fui improvvisamente investito da un impetuosa colata di vento Che fece cadere a terra il mio corpo stanco e intirizzito Una strana sensazione, allora, ebbi A tal punto che, una volta caduto, non riuscii a rialzarmi E il mio animo, parimenti, fu invaso da un ondata di triste malinconia In me si concentrarono tutti i pianti e i pi cupi lamenti Le loro lacrime dense e sanguigne riempirono il mio cuore Conducendomi all impotente paralisi Intorno a me tutto divenne scuro e invisibile Le membra, nel loro molle sostegno, cedettero E rimasi l, disteso a terra, inerme e immobile Del tutto vinto dall invasato sbigottimento inefficiente Mentre il mio pensiero si blocc Alla pietosa condizione dei piangenti. ANNEGAMENTO PERENNE Il giro delle vite non raggiunger mai l epilogo Che l inizio del nulla.. Nell affrontare le ostiche vie del peccato Posso assaporare le complesse distorsioni della coscienza I supplichevoli e penosi strascichi del delirio

Stimolano e saturano la mia mente e il mio animo Rendono degni di contemplazione i miei gesti Cos come essi precipitano repentinamente nel burrone della dimenticanza Le torbide emozioni senza fondo Generano in me incomprensibili quanto suggestive visioni.. Immerso nelle placide e buie acque dello Stige Sono assalito da nervosi spasmi e brividi di freddo Accavallandosi in me gli impetuosi torrenti delle sensazioni Mi contorco affannosamente nei moti esagerati Esasperato dagli strascichi evidenti della sofferta condanna La scarsit dell istanza positiva non basta A procurarmi equilibrio e compostezza interiori E non fa altro che acuire la mia depressione. AFFASCINANTE E INDEFINITO VAGHEGGIAMENTO NEL VUOTO SPAZIALE Le acque cristalline riflettono la mia immagine sbiadita Le vibranti onde, espandendosi, si disperdono Rompendo dolcemente i miei traumatici ricordi I miei sospiri appesantiscono l atmosfera Mentre si approssimano ingannevoli i demoni dell oscurit L onnipresente Luna, con la sua tenue luce, Lambisce trasversalmente gli intricati rami delle piante.. Le mie velleitarie speranze si frantumano Nella fosca nebbia, sovrastante gli specchi trasparenti, Simili a piani paralleli, della superficie del lago.. Chiudo gli occhi Anelando bramosamente all incontaminata contemplazione Mentre invece si avvicina l amaro giorno del rimpianto Nel lento addensarsi delle nuvole La mie tenue speme si assopisce Il vuoto violentemente si impadronisce della mia anima Alzo gli occhi e il mio sguardo si incrocia con una stella Il mio vuoto riempito da un altro vuoto Incolmabilmente e insanabilmente affascinante Nel momento culminante dell umano stupore La mia vista si concentra e paralizza in un sol punto E cos vorrebbe rimanere per l eternit Rifuggendo l affannosit del movimento dinamico.. La mia vita, immersa nell ignoto Prima di raggiungere il suo triste epilogo Cerca un piccolo cantuccio in cui raccogliere I benevoli venti dell evasione, desiderosa di libert Come rari e preziosi schizzi Che rendono un quadro incomparabile e originale.. Il bisogno trascendentale, Pur non accordandosi con l infima condizione terrena, Mi pu talvolta regalare magici momenti Inscritti e impressi nell incommensurabile libro dell infinito. NUNC ME FLUCTUS HABET VERSANTQUE IN LITORE VENTI Profonda ossessione venuta con me al mondo Accompagnandomi costantemente nei viscidi labirinti dell incubo reale Ora l ultima pagina si sta finalmente chiudendo E il mio corpo dolente sta per perdere ogni stimolo percettivo Le mie gialle ossa saranno trasportate per ogni dove Dal vento, dall acqua, e dalle incontrastate forze naturali Esse verranno lentamente assorbite dalla terra E si rimescoleranno di nuovo con l elemento universale Tornando alla loro giusta dimora

Che quella dell indifferenziato.. Mentre grondo di sudore freddo Esaurisco definitivamente le mie ultime energie vitali Ormai il buio, che era prima della mia nascita, mi richiama E allo stesso tempo io cerco ardentemente lui Con una misteriosa e inspiegabile intesa reciproca Si chiude l ultimo capitolo della mia breve esistenza. FULSERE QUONDAM CANDIDI TIBI SOLES In principio il neonato in fasce Cos bello e innocente pare Che mostra quasi essere destinato All eterna beatitudine. Il suo riso vispo e solare Ispira la sublime ascesi catartica.. E invece in lui gi nascosto e insito Il funesto germe della corruzione Che lo porter, non molto lontano, All infimo peccato E alla luttuosa commiserazione. SCONFITTA VITTORIOSA Vinto dall esito della sventura Cerco la mia miserrima consolazione in una sperduta radura Nel confuso dispiegarsi degli avvenimenti Osservo, immobile, i drammi cruenti Durante le acute esasperazioni Vengono pian piano alla luce persistenti opposizioni Nella dolorosa alternanza di ombre e luci Al dolce desiderio spezzato mi induci.. Attraversando i soleggiati e ampi spazi di un fertile campo Chiudo gli occhi e vedo nella fervida memoria il tuo stampo La brezza autunnale mi accarezza, mi penetra il profumo dei fiori Posso gustare della natura gli infiniti sapori Per un momento lascio alle spalle tutto il passato E mi immergo in un beato e inesistente futuro Correndo, ansimante, verso le ombre di un orizzonte sicuro. PERPETUUS SOPOR Da un angolo angusto si proietta nei miei occhi Il punto zero della dispersione Il vuoto dell ambiente circostante Arreca al mio animo splendide e illusorie alienazioni. Il mio sguardo, fisso nel buio profondo, Sembra intento a raggiungere l eterna indolenza.. Attraverso la penetrazione dello stato di consapevolezza Cerco di arrivare al raggiungimento del torpore eterno Ma, nella mia limitata condizione, So di avere bisogno della luce del sole Che tutte le cose illumina nel triste giorno. SOAVIT AMENA Stando seduto all ombra di una folta quercia Mi sento avvolto dai fiori del prato che mi circonda Mossi dolcemente dal vento primaverile E lambiti dai caldi raggi del sole Che sparge un manto dorato sulla terra E l ombra sottostante gli ampi arbusti

Fa da compenetrante contrasto alla luce Una farfalla dalle ali variopinte Si appoggia sulle mie ginocchia rilassate.. Contemplandola Vengo rapito dalle sue insolite sfumature cromatiche Tutt intorno stormi di uccelli svolazzano qua e l Non trascurando un sereno equilibrio nel movimento collettivo Il verso calmo e disteso di un upupa Accompagna i miei allegri sorrisi Rivolti alla gentil grazia della natura Su in cielo appare un chiaro arcobaleno Che decora armoniosamente la veste azzurra del cielo Un piccolo pettirosso, appoggiato ad un fragile ramo Prima che questo si spezzi, si alza in volo verso una nuova meta.. Cullato da tutte queste soavi dolcezze Mi addormento, imperturbato da alcuna nascosta visione. SENZA TITOLO Inquietanti bagliori emergono repentinamente Dai profondi abissi dell inconscio Divorato perennemente dalle indocili bestie dell ignoranza. L ignobile lacerazione della serenit Provocano in me le luttuose illusioni I pavidi e stravaganti sgomenti Fanno da eco alle mie pi sincere repulsioni E alle mie pi nere condizioni di equilibri infranti Le vergognose calunnie dei simili Mi spingono ad intraprendere tragitti inesistenti Arrancando nelle spine di rose pungenti. PALLIDA ACCIDIA In una giornata grigia e piovosa Le nuvole addensate nel cielo Sembrano riflettere la mia accidia. Gli ingannevoli e vaghi punti dello spazio Fanno concentrare la mia attenzione sul nulla. La stanchezza fisica e spirituale dell io Sembra legata all arido stato della natura. CULMINE ACUTO La perenne e placida preservazione della persona Non potr mai eguagliare La condizione di confuso tormento Di straziata estasi nei momenti di delirio. TENEBRARUM ORATORIUM Militando negli sperduti e intricati anfratti Di una buia selva Mi lascio avvolgere dalla magica atmosfera Della notte al chiaro di luna Mentre ascolto con letizia il verso dei lupi Mi appoggio lentamente sul tappeto di muschio Ai piedi di un imponente arbusto E sogno.. Penetro nell insieme dei miei ricordi E vedo piccole e grandi delusioni Speranze lievi e azzardate.. Nella meditazione delle tenebre

Trovo il mio meritato riposo nel buio. INTELLIGENZA INESISTENTE All uomo l atto divinatorio per nulla si conf Dovendo egli necessariamente Rimanere avvinghiato, supino, alla sporca terra Inutili sono i sacrifici da lui fatti Ripiegando il suo spirito sull atto naturale, per corromperlo, E allo stesso tempo innalzandolo verso un astratta entit. La forza del superiore generata dalla sua ignoranza Che vuole a tutti i costi postulare l esistenza Di un iperuranico e invisibile essere. INGENUO CAMMINO Forma sensuale colpisce e trattiene i miei occhi Nell affascinante e sofferto tragitto di questa breve esistenza Ogni colore si moltiplica in diverse e ammalianti sfaccettature Che, direttamente e indirettamente, stordiscono e confondono i nostri sensi. L interminabile e polverosa strada Affiancata, da entrambi i lati, da un arido deserto l emblema della romantica quanto ingenua avventura dell uomo Che va sempre alla ricerca di nuove esperienze Senza sapere che di nuovo non c mai nulla.. AL MIO MAESTRO Umiliato da numerose delusioni L uomo del sottosuolo Cerca l estrema quanto tragica sortita In un azione di cui nemmeno lui percepisce un chiaro senso.. Cresciuto nelle paranoiche distorsioni della satura coscienza Si allontanato volontariamente dal mondo intero Restando a contatto diretto solo con i meandri Della sua grigia e umida dimora E tuttavia, in tal modo, si sente ancor pi vicino A tutti gli altri esseri umani. SENZA TITOLO Niente incoraggia il mio cuore A seguire i tuoi desideri Niente spinge il mio cuore A fidarmi dei tuoi consigli Niente incoraggia il mio cuore A renderti partecipe delle mie pi segrete illusioni Niente spinge il mio cuore A raccontarti le mie pi nere e torbide storie Niente incoraggia il mio cuore Ad affrontare il peccato insieme a te Niente spinge il mio cuore A condividere i miei pi infimi e sublimi momenti con te.. PULVIS ET UMBRA SUMUS O Poesia, dolce e aromatica alleviazione dei nostri tormenti In tutti i miei pi neri momenti nel tuo accogliente grembo mi ricaccio Esplorandone le vie pi lugubri e spettrali Sperimentandone i modi pi inconsueti e venali. Ridestandomi dal freddo sopore del tedio

Entro nei caldi e familiari ambienti del lirico assedio In cui ogni pi disperata immaginazione prende forma E si volatilizza ogni ragionevol norma. Le caduche reminescenze dell innocente levit Si frantumano nel torbido uragano delle iperboliche velleit Che sembrano trafiggere di spine il mio cuore palpitante Che sotterrano del mio animo qualsivoglia istanza esultante. Nella sepolcral cripta dei ricordi S inseriscono delle parole i dissonanti accordi E le sottili trame della loro sulfurea patina estetica Riempiono d inane fecondit la mia brama aedica. SOFFRO.. Soffro, soffro, e continuo a soffrire.. Senza saperne il motivo, soffro.. Il mio sguardo perso si posa Ora sull una, ora sull altra cosa Senza che nulla riesca a mutare Dell animo il nero umor.. Soffro, soffro, e continuo a soffrire.. Inspiegabilmente, senza saperne il motivo, Soffro.. TORBIDA MACCHIA Per quanto tempo ancora potr penetrare fecondamente Nei torbidi anfratti della mia coscienza? Nemmeno le sconfinate frontiere che si perdono nellorizzonte Riescono a schiarirli.. IMPRESSIONE NEL VUOTO La goliardica e stridente folla di maschere indistinte ed eventi Diventa come una massa di fantasmi Che si perde, evanescente, nel buio della notte.. Si allontana lentamente dai miei occhi Per far posto alle vaste forme del buio Alle sagome del vago disegno Che si disperdono nelle cullanti visioni senza segno Nei viaggi di ritorno Verso le originarie dimensioni dellio Nelle esplorazioni penetranti di dissolvimento contingente Oltre gli estremi della solitudine Lanima avvolta dallaccogliente grembo dellimmenso Dallincosciente ed errante sogno eterno Che rimarr impresso nel vuoto. SENZA TITOLO Il sottile e fragile ramo si spezza Un uccello si posa sullestremo dei suoi resti Ha inizio la mia ricerca della caduta. SENZA TITOLO Laria calda accompagna la brezza del meriggio In lontananza una barca irrorata dalla luce del sole I silenziosi e pacati tumulti del mio irrequieto oblio Non hanno forma.

SENZA TITOLO La carcassa di un cane giace sulla strada Il mio sguardo devitalizzato proiettato verso lorizzonte Non che il principio del sudore. SENZA TITOLO Le indomite lingue infuocate lambiscono i solchi del legno Il vino imbratta indelebile la mia coscienza Lattimo divora la mia anima. RESPIRO DIO Il fulgido verde dei rami ricurvi incorniciato dal chiaro del cielo Laria vivificatrice attraversa pestilenziando i miei polmoni Morendo ogni giorno, respiro Dio. SOVVERSIONE DISSOLUTIVA Materia e spirito fu il principio sovversivo Lesistenza la loro congiunzione Penetro nei meandri pi desolati Dellordine naturale Tutto qui sta il mio corso declinante Nellapprofondire ed esasperare lo strazio Del progressivo disfacimento Pura esaltazione del dolore Mosse sempre lanimo delluomo Fino alla morte. SPERANZA DEL VUOTO Seducente catastrofe si percepisce nellaria Ampi squarci si aprono fra le grigie nuvole Incorniciate dalloscurit avvolgente del cielo La pallida luce del Sole in declino Sottilmente si dirada allorizzonte Al calar delle tenebre Cresce la nicchia protettiva del mio spirito Che si nutre della speranza del vuoto. IMPIETOSA NENIA Impietosa nenia Del mio meschino stato febbrile Rasentante lorlo dellabisso Per ora non ti va di volgere altrove I tuoi marci e striduli squarci sonori Che fanno da ronzante eco Ai singhiozzanti sussulti della mia anima. EPPURE Quella triste e composta cavalcata sognante Dellio sospeso in vaghi ricordi In una notte passata nellanfratto casalingo A mirare il chiaroscuro del suolo Sovrastato dalla pallida e densa oscurit del cielo Non voleva essere goccia speciale Dellinfinito oceano.. Eppure..

MANIPOLATRICE DI SENSI Languida e turgida manipolatrice di sensi Silenziosa e strisciante plasmatrice di estetiche condizioni Sarai risucchiata, come tutto, nel buco nero Dellera sempre e mai esistita Nel neutro e assillante punto zero del non ritorno. IL GRIDO DELLA VERGOGNA Un deforme grido odo dipanarsi Negli ampi scenari del nostro vivere Un grido che sovrasta ogni mormorio Prolungato ed immediato Nel suo indefinito punto Che non ha inizio n fine.. Il supremo grido della docile ribellione Un grido in sordina Un grido cos enfaticamente estatico Ed umilmente prostrato.. ..E avvilito, al cospetto Del suo inerme dominio.. Il grido della vergogna Spalanca le sue accoglienti e soffocanti porte E si apre alla coscienza comune Avvolgendola nelle sue sadiche spire. INETTITUDINE ETERNA Cos disposto ad elevarmi Nellinconsueto e placido soggiorno dellimperturbabilit Sono portato al mio costante rammarico Ritentando insistentemente di riprendere Lillusorio tracciato continuamente abbandonato Mi proietto felicemente nellinettitudine eterna. PENOSE LACRIME Ahim, quelle lacrime salate Che scivolavano gi per il tuo pallido viso Comerano penose! Comerano lente e gelide Nella loro discesa! Ogni loro impercettibile spostamento Aveva lo stesso effetto di una lama affilata Nel mio debole cuore! E tu, calando lievemente la testa Mi sussurravi allorecchio melliflue e sconnesse parole Simili a note stonate di un violino scordato Che una tremula mano fa delirare ansiosamente Arrancando ininterrottamente sui suoi fili sottili. ABBRACCIO COMPLETO Anche lultimo argine si sta sgretolando E percepisco gi la sua completa estinzione Scandendo meticolosamente i miei faticosi movimenti Abbraccio intensamente il mio disappunto Correndo per la tetra selva Inciampo talvolta Strusciando supino sullumida terra.. Mi rialzo.. Non oso spalancare gli occhi

Prigionieri di palpebre tremanti E senza voler fermare il flusso vitale Che attraversa furibondo la mia anima Accolgo gioiosamente la tempesta del fato.. Sto piangendo, e sto ridendo Spalanco la bocca per permettere allaria Di entrare abbondantemente nei miei polmoni E tiro di tanto in tanto lunghi e corposi respiri.. Sto gridando.. Sto bisbigliando.. La natura continua imperturbata Il suo consueto ritmo.. Nella mia incontrollata corsa Mi fermo talvolta Bruscamente Per raschiare la mia morbida pelle Contro i ruvidi tronchi degli alberi Finch non sento bruciarla Come su un bollente asfalto E sento fuoriuscire lentamente Qualche goccia Del mio tiepido sangue.. Allungo la bocca e lecco le ferite E sento che la mia pelle Brucia ancora di pi.. Non c modo di lenire lacuto dolore Dellattimo.. Impresso nelleterno fluire dei sensi E tanto pi godo.. Tanto pi il mio tormento diventa delizia.. ED IO SUPPLICAVO ME.. DI NON SUPPLICARE TE.. I tuoi aneliti erano ben diversi.. Le tue visioni ben lontane.. Il tuo sguardo assorto Era proiettato altrove.. I miei eccitati ed affranti brividi Non ti solleticavano minimamente.. Non ti incuriosivano nemmeno. Ed i tuoi pensieri erano altrove E le ali spezzate della tua fantasia Cercavano altre lande incontaminate.. Ed io supplicavo me di non supplicarti Silenziosamente di deviare leggermente La strada del tuo esistere Cosicch si potesse incontrare Una buona volta Con quella mia.. ANCORA.. Loscuro e denso ciel Si stagliava al di sopra di me Ormai il suo manto azzurro Era frammisto alla tinta tetra Che delineava vagamente Buie cime di alberi. Brusche raffiche di vento Accompagnavano le mie immerse visioni Le intente posizioni dei miei occhi Su lontani lampioni Sfumati punti di luce tremolavano

Sullindefinita massa nera dei pendii. Il grigio dei pali in chiaroscuro si appesantiva A contatto con latmosfera plumbea. Il mio sguardo ora si concentrava Su un cerchio di luce velato e scoperto Dai rami di un ulivo. Il passivo richiamo attonito Da me condiviso con lambiente Prendeva ogni attimo forma diversa. Plastiche fantasie si plasmavano Nel mio flusso interiore Rifuggendo e varcando senza posa La soglia fra le due dimensioni Del mio vitale reagire Rimembranze rimescolando di continuo E assommando ininterrottamente Nuove altre cornici Nuove altre scaglie. NETTARE MARCIO Succhia, tremenda arpia, Il nettare prezioso della mia anima Quel nettare pur cos maledetto.. Conducimi allo strisciante spasimo Viscida creatura, immagine speculare Della mia putrefazione.. Mai il mio spirito penetr In simile rottura dellessere.. Ansimante disfacimento Pervade tutti i punti del mio sentire E lentamente sale il consumo Che nutre il mio decorso vitale Avviandomi agli incoscienti luoghi delloblio. CANCRENA Fiore appassito delleterna giovent Virgulto ingobbito dalla fatica usuale Torcimi profondamente gli arti Lievemente piegati.. Schiaccia spietatamente I gi depressi solchi Della mia anima in cancrena.. Affonda i tuoi aridi artigli Nella mia pelle morbida E fa toccar loro il mio stomaco. ENTUSIASMO FERALE Languidi versi decrepiti Colmate di entusiasmo ferale I vuoti spazi del mio solingo incedere Del mio dimesso e vano vagabondare. FLUIDA TETRAGGINE Potevo riprodurmi dolcemente Lo scrosciare della pioggia In un triste giorno di novembre.. Lumidit dellaria che entrava Nei fragili spazi della mia anima..

Un sole ormai offuscato dietro Le grigie nuvole.. Il debole pettirosso appoggiato Sul ramo secco dellabete Si alzava in volo faticosamente.. Un vago senso di rigenerazione E di rinnovamento circolava Nellatmosfera di fluida tetraggine. IN CIMA ALLA VETTA Gli inviolabili ceppi attorcigliati Al mio calcagno Continuavano ad esercitare Il loro impietoso dominio Ad offuscarmi lanima Ad accecarmi, a spiaccicarmi al suolo.. Ascendendo per un ripido monte Altro non facevo Che rimanere avvinghiato alla madre terra. Laria sempre pi fredda mi investiva Attraversava i miei ampi polmoni Non cos ampi tuttavia Per un respiro liberatorio. Con le narici inalavo aria Per sentirmi pi vivo Pi attivo.. Ed infine giunsi in cima alla vetta Dellalto monte.. Osservavo il vasto panorama Che si presentava al mio sguardo E non cera nulla che potesse sfuggire Alla mia fantasia Tutto poteva venir filtrato Nel fulcro immaginifico del mio spirito. E forgiandomi magnifiche sorti Nella nera sventura Continuavo ad inalare fredda aria Nei miei polmoni. UMANIT Laria assolata mi Abbatteva cos languidamente.. Il sudore che scorreva gi Per il mio collo E si asciugava sulla mia maglia Stava l a ricordarmi La mia umanit.. Di fermarmi.. di mollare tutto.. Intenzione non avevo.. Almeno non ancora.. SENSO COSMICO Sentimenti cosmici investono il mio spirito.. Il cielo diventa cos limpido prima dellimbrunire.. In lontananza una stella si staglia nitida Sul manto azzurro della volta celeste Mentre il vento tagliente e impetuoso Si sfrega sulla mia pelle.. Entra dentro di me..

INELUTTABILE SPERIMENTAZIONE Hai iniettato nel mio cuore freddo e lugubre odio Dalla prima volta che ti ho conosciuta Che ho sperimentato il tuo fascino maligno Che sono entrata nel tuo ordine di cose.. Mi hai fatto gustare ineluttabilmente Il triste fascino della tua ininterrotta tenaglia Della tua morsa tenace.. Il dolce inganno dellattesa.. Il cinereo manto che la avvolge.. FRAGORE DELLANIMA Roventi desideri Tracciano le mie interiora Confusa speme di tormento Attanaglia il mio essere Quegli attimi di intenso Fervore.. tremore.. fragore Dellanima Si perdono nel caos delle stagioni.. ATTIMO SOSPESO Limmobile sospensione di quellattimo Percepita e colta istantaneamente Dai sensi Incuteva placido sfogo onirico Al mio ego.. E gi era svanita Rotta dal minimo Ed impercettibile Movimento delle foglie Dallaria pi irrequieta Battito del cuore Rimane isolato Nellinarrestabile delirio universale. SGUAIATA VITALIT Il pallore del suo volto consunto Rivelava lo sguaiato urlo della sopravvivenza La sua pelle tracciata in profondi tormenti Suggeriva uninedita vitalit in decomposizione I suoi occhi sbarrati e sanguigni Proiettavano scenari di inquietante allucinazione I suoi deliri verbali Nascondevano oscuri dolori.. nere storie di sangue.. ARCANA SOLITUDINE Sogni brillanti Attraversano questo frangente del mio spirito.. Mi rapporto allarcano mistero naturale Con soave leggerezza E profonda malinconia.. La chiave dellequilibrio universale Sembra disvelarsi per un solo attimo Al mio animo sbigottito.. Gioia e dolore si intrecciano

Nellinspiegabile solitudine Dellessere.. Sento lunivocit della mia meta.. La sua approssimazione.. Come un gran dono e Una triste condanna insieme. VAGHI SOGNI INFRANTI Lunga giornata immersa nella noia.. Cielo grigio e plumbeo Incombe sui nostri esseri in bilico Fra lincertezza e la solitudine.. Penso a vaghi sogni infranti Di una vita mai vissuta. AVVOLGENTE SENSO DI DISTRUZIONE Indocile e inquieto senso di distruzione Avvolge latmosfera circostante Ognuno si prepara rassegnatamente Al proprio triste destino. GENEROSO INCHINO Mi inchino generosamente Dinanzi allignoto e inesorabile Momento del riscatto Che inghiotte Assaporo in anticipo le sue Spire impietose I suoi crudeli ammicchi. ATMOSFERA SERALE Aria calma, immobile Nuvole che si incrociano Con il cerchio lunare Sfumando in vari trapassi La fervida e soave luce Da esso emanata Stelle perse nel cielo tinto Di calde tonalit serali Coperte sotto il suo Ambiguo manto Si pregusta il sapore Del dolce traguardo Irraggiunto Languisco in tenui E malinconici fremiti Pensando ai mie intensi Attimi passati E mai pienamente vissuti Grido silenziosamente Verso lo spazio aperto Incapace di sfondarne I pi intimi segreti Non in grado di coglierne I pi stretti richiami Di unificarne I vuoti elementi.

TEMPO IMMOBILE Nessuna dinastia regale Potr mai colmare il vuoto Lasciato dal tempo Il triste soggiorno ramingo Delle altalenanti stagioni.. E lontano si intravede Sempre lorizzonte impassibile Ai sofferti richiami delle Creature della terra. META IGNOTA Immoto flusso Della giostra del destino Penetra nelle mie vene Pervade ogni angolo Del mio corpo Si insinua negli accessi Pi reconditi del mio spirito Mi lascia ammirare instancabilmente La meta ignota delle nostre Raminghe e solitarie anime in pena. CARCERE IMMONDO Profondo disprezzo Per questo carcere immondo Che mi sta offuscando Il senso della vita. DAMMI Dammi la forza di cui ho bisogno Per rompere queste dure catene Dammi il calore di cui ho bisogno Per affacciarmi al nuovo orizzonte Dellamore Dammi lattenzione di cui ho bisogno Per riacquistare la sicurezza Di un nuovo approdo Dammi il sussurro di cui ho bisogno Per poter sognare innocentemente In alcuni momenti Dammi laria di cui ho bisogno Per poter respirare profondamente Nel segno di una rinnovata E sana sete di vita. AZZURRO MARINO Fervore di inondazione Attraversa il mio animo Di fronte a tanto immenso spettacolo.. Cerco nellora mosso, Ora calmo, Ora spumeggiante Azzurro marino, Il silenzio dellinfinito.. La cullante brezza del meriggio Sembra rincorrere Le dolci note del fluttuare

Incessante.. Eco che rimbomba Nei miei polmoni Colmi di ossigeno.. Ogni respiro porta con s Il profumo di un brillante Slancio vitale.. NUVOLE Ogni forma possono assumere Incastrandosi le une nelle altre E dando una vaga voce Di indefinita espressione Al manto limpido del cielo Arricchendo il suo sconfinato sottofondo Di inesauribile purezza. CUORE IN LETARGO E gli spari lucenti dei razzi Sembravano voler sfondare I meandri del mio cuore in letargo.. TEMPO E ci dibattiamo Impotenti Di fronte al tempo Che scorre inesorabile. INSONDABILI SPOGLIE Fermenti di struggente accasciamento Serpeggiano negli angoli del mio Agonizzante spirito Segni di sotterranea inquietudine Affluiscono a mostrarne I pi fragili afflati.. E il gelo palpitante Che mi circonda Di massa indefinita Aggredisce i suoi solinghi strascichi Di confusa calma.. Ossa rotte e rilucenti In un mare di deserto inesplorato Ricoprono qua e l Le insondabili spoglie Di una stirpe mai nata.. IL FANTOCCIO Irriverente maschera Si agita dinanzi al tuo celato squallore Opprime e copre I pi desolanti e tristi Vizi del tuo spirito E le tue ineffabili virt Di disumano degrado.. Mi parli di sgargianti Colori Mi parli di ringhianti

Umori Di astuti Sentori Di luminescenti Chiarori Di brillanti Amori Nei tuoi innumerevoli Fetori Di insistenti malori. AMMANTO STANTO Insalubre respiro di assuefazione quotidiana Manierato ed esteriore approccio di tendenza Incorniciano i miei pi impercettibili gesti Incavi di tronchi spenti E foglie smorte Ammantano i miei Offuscati sguardi di resina grigia. INSANA VIGILANZA Insonnia infingarda Balugino ferale Mi perseguitano incessantemente In questa notte irreale Accessi di melanconico ardore Seguitano il ritmo rallentato Stampando riflessi di concitato tremore. PLENILUNIO Luna piena.. sguardo di cera.. Manto di ghiaccio.. Invadi il mio spirito ormai Sulla via del cedimento.. Culli i miei intensi Pensieri di morte fittizia.. Dondoli sui miei roventi Spiragli di rivolta immobile.. Luce cristallina Si specchia inesauribile Nella sua stessa riflessione Intangibilmente sparsa Su sagome di masse plumbee.. Su tetre proiezioni Di caduche figure.. INSEPARABILE PESO Nuova lacuna dellanima.. Nuovo spruzzo di irriempito Fragore.. I tetti delle case si reggono ormai A fatica.. Sottile polvere iridescente Copre i loro precari scheletri.. I pilastri Sofferenti cuori inesausti Sostengono crepanti Linseparabile peso sovrastante..

INQUIETUDINE CROMATICA Riflessi inquietanti Di colori sgargianti Brulicano nel sommesso tramite Di un vetro appannato.. Ecco che allorizzonte oscuro Sembra apparire lentamente La punta della nave immensa Appoggiata sullorlo dellabisso.. Il lento moto crocifigge Le tue entusiasmanti gioie Di ruvida cartapesta.. Inesorabile si appressa Alle sanguinanti arterie Del tuo isterico cuore E invita i tuoi esilaranti istinti Verso magmatici E pressanti odori Di acuto rammento Di sibilante rincorsa Nel sudicio tugurio Di melmose acque stagnanti. ECO NATURALE Leco musicale della natura Mai muore nello spazio fecondo Dellanima malleabile Il suo perenne rimbombo Mai abbandona Le inesauste suggestioni Del vagabondante spirito. AUTENTICO ORGASMO Ego tormentato Da agghiaccianti staticit Taciturno amplesso di vanificazione Sotterra la creativa fiamma Del furore Con cumuli di sottoprodotti urbani.. Linsaziabile catena del regresso Toglie agli sguardi delle annoiate creature La ribelle insurrezione E limpeto incondizionato Della loro primitiva vitalit.. Attonite pose di cartone E di materia plastificata Le rendono insulse Ed avide.. Le grinze livide e tumefatte Della loro fantasia schiacciata Dalle false note Di unammiccante e grigia sinfonia Ritratti spersonificati e irriconoscibili A se stessi Svaniscono nellaffollato quartiere Dellimitazione.. Nei meandri di una massa amorfa Assopiscono le loro stordite velleit

Spalmando gustose marmellate Di servili menzogne E disperdendo, per sempre, Le benedette vie Dellautentico orgasmo. EVANESCENTI ALLORI Fredda sospensione nel vuoto Incorona di evanescenti allori La cavalcante orda Di accecanti lame dacciaio.. Insano sacrificio Viscido come lolio Scivoloso come il sapone Da cui non si alza in volo mai Il tuo falco rapace Confortevolmente irretito.. Il tuo tintinnante raptus divino La tua collerica foga Di impennanti e orgiastiche Prostituzioni.. di isteriche ossessioni.. I tuoi intirizziti traumi troncati Dal dispotico regno della pace Assillante e nefasta Inveiscono indomiti Sullinnocente e flebile sbadiglio Della tua bocca asciutta. TRAUMA INCONSCIO Il tuo insonne volto del tradimento Penetra nei miei occhi reclinati Ti lancio contro disperate imprecazioni Miseri oltraggi di collera Rapito dalla vorticosa temperie Del buio.. Sentendo il mio stesso rimpianto Rosicchiare e spolpare i miei interni Lasciare in fondo al suo corrosivo attacco Un vuoto stato di trauma inconscio. FRIGHT Diseased and morbid imagination Rules your darkest hours of desolation In your darkened room You think about your doom On this sleepless night The only emotion you can feel is fright. FIAMME NELLOSCURIT Squarcio di riflesso cosmico Si apre timido alla mia Spezzata contemplazione.. Tuttintorno le guizzanti ed impalpabili Luci notturne Lacerano i miei occhi vulnerabili.. Assomigliano a danzanti Fiamme ardenti Avvolte da unimpietosa oscurit

Decorate da affilati artigli Di sporco cristallo A saettanti lingue infuocate Che si agitano crudelmente Negli antri di uno spazio inviolato.

VISIONI DI ASSOLUTO Fuori si sente soffiare Il vento impetuoso.. Rinchiuso nella mia calda stanza Mi illudo di potermi riparare Dalle aggressive ondate Di distruzione naturale Dalle gelide invasioni Dellinconscio.. Nulla a volte sembra poter sanare I profondi buchi inferti dal vuoto Nei pallidi e atonali incroci Di casuali elementi insensati Ritrovandoti a riflettere Su sbornie abissali Ed inaccessibili sentieri sotterranei Dove il blu profondo Si converte in nero pece Ed esige impavido Le tue pi immediate e furibonde Visioni di assoluto Le tue pi incontrollate Ed illogiche associazioni Di dilatazione magica E di infernale incanto. INCASTRO Incastro i lucidi rammenti Con grattugianti strappi dellanima sonnecchiante.. SARDONICO LOGORIO Decodificando false esuberanze millantatorie Mi immergo nel pieno della mia acre solitudine A cui forse solo possono dar magro conforto Le deboli note di lontane melodie notturne Cariche di triste bellezza Che aleggiano intorno al mio spirito abbattuto E irrompono fragili e delicate nellatmosfera silente Infrangendosi soavemente nelle mie orecchie. Larbitrario sentiero che conduce dalla realt al sogno Viene imboccato per essere al pi presto smarrito E non vi farmaco efficace a liberarti definitivamente Dal pesante fardello dellusuale.. Nessuna corda che lo riesca a tirare agevolmente Nessun grido che lo possa far evaporare e svanire.. Il suo rancido aroma sale continuamente nelle narici Penetrando nel nucleo sensitivo Avvezzo ai suoi scialbi inviti Sottomesso ai suoi richiami ammuffiti Ed incline ad accoglierne il sardonico logorio.

PIOGGIA Lo scrosciare sensuale della pioggia anima laria fresca In questo quieto idillio atmosferico Al cui principio si offre un cielo macchiato di sporco E pur arioso nella sua maculata e biancastra veste.. Quanti caldi accenti poetici precipitano dallalto del suo manto A saziare i miei inquieti desideri devasione E ad esaudire le mie inconsapevoli e malinconiche Preghiere strascicanti Che cozzano con i propositi di arresa del mio eccentrico umore E portano con s insiemi di timide sillabe.. evanescenti parole Che ricercano affannosamente una loro concreta forma Nel grembo di quella poesia celestiale e immensa.. La sua vivida luce vuol spazzar via Gli influssi negativi della mia intima e crudele congiura. Ora le gocce di pioggia Assomigliano pi a tanti sottili aghi Che innocuamente si posano sullumido e fertile suolo Fecondandolo di seducente ritmo naturale Ed alleggerendo, quasi, le sue spesse e solide basi Con una salmodiante e crepuscolare cantilena Con grezzi e litanianti accordi di primitiva musicalit In cui per un solo attimo sembra ridestarsi incontaminato Il primigenio e delizioso amplesso panico dei sensi Che travalicano il fangoso e sciatto squallore Dellesistenza prostituita. ANGUSTIANTE DISTILLAZIONE Forse gli insulsi prodigi della tua angustiante distillazione Non penetrano nelle invisibili crepe della tua annerita corteccia Nei microscopici buchi del tuo esecrabile scrigno Di opachi e spenti gioielli. ABULA Le superfici marmoree e levigate Di quellimpassibile scultura Si rosolavano sotto lacceso sole In unindolente atmosfera estiva.. Scrutando le sue voluminose e solide forme Inseguivo invano il punto di incontro Con la sua apatica inerzia. SONO Sono il caos che mi compone Il disordine che mi ordina Il caso che mi destina Il segno che traccia il mio indefinito profilo La confusione che mi chiarisce La bufera che mi culla La tormenta che mi trasporta placidamente Il vuoto che mi riempie.. Io sono.. Sono il nulla che mi devasta. MOLLICCIA STASI Oscuro diniego tempra la tua molliccia stasi Stanotte.. Laria ferma e calda

Saccoppia con le gocce di sudore Avvolge lastioso manto della tua presenza Di sottile e beffarda inquietudine. RIESUMAZIONE Scorazzando entro miti dogni sorta Evoco il suo volto inesistente E vedo librarsi in volo il nero uccello Del mio malore.. Riesumando pallide memorie Da tempo seppellite Mi sento investito dal vizioso attacco Dei loro morsi. TRAMA INSOLUTA Fra disimpegnati schiamazzi e tristi sbornie Intravidi nel buio infittito di inquietanti cespugli La fragile sagoma del suo scheletro Che giaceva immersa in un sonno senza tempo E sembrava parlare indirettamente Al profondo della mia compromessa coscienza Per liberarla dai falsi elogi delledulcorata giovinezza E indurla verso laccecante abbaglio Dellabisso senza fondo Caricandola di cupe attese E amari nodi di una trama insoluta Che essa stessa tesse inconsapevole.. E nel vederla mi lasciavo avvolgere Dal fascino dellinveterata speranza Che nulla promette E non mostra via di scampo Nello scenario di un fumoso orizzonte di carbone. RURALE LIBERT Mi nutro di sibillini sussurri E scorgo nel generoso sguardo dei tuoi occhi Il vasto e sconfinato chiarore che invade Alluscita da una profonda e remota spelonca.. Cavalco infinite e limpide arie Che profumano di rurale libert E sento il caldo abbraccio di puri aneliti Di serenit quotidiana In spensierati e bianchi aromi Di immediata e sempreverde virt. OSSESSIVA E CASTA DANNAZIONE Scruto avido in terrificanti e turbinose immagini Dai simboli sconosciuti.. Mi addentro sperdendomi nella terra ghiacciata Del cosmo immenso.. Non trovo nel suo abbacinante specchio La mia dimora.. E continuo a tormentare la mia sete di conoscenza Perpetuando la mia ossessiva e casta dannazione. VORAGINE Trapunto da mille diamanti

Una voragine da lass mi guarda.. Scruto la piatta profondit del blu intenso Verso il nero ormai tende la sua pura natura.. Scavando in tetri abissi Raffreddati da un sangue senza vena Emerge un angoscioso enigma In cerca del mio corpo lanima. Spedisco al cielo con collerica foga Le mie pi sovversive e letali pulsioni E riaccendo le tracce di ferite remote L.. a coprire la mia ruvida pelle Solitaria osserva lultima lacrima lunare. Dono alla notte vibrante e guardinga Gli ultimi attimi del mio tedioso affanno Prima che le tenebre del sonno Coprano di spessa patina la mia vista. (Alfredo Caputo e Francesco Flavio)

HAIKU LIBERI (SOTTOSEZIONE) La vidi silenziosa Attraversare la strada. Notte onirica. Il suo volto si rosolava Pigramente al sole. Fronde al vento. Luccello sparato Cadde a picco dal cielo. Fruscii di foglie secche. Un grigio palo immobile Era abbagliato dalla luce rovente. Muri bianchi di case. Scogli di alghe melmose Si bagnano con lacqua. Orizzonte rosso. Si odono dipanarsi Grida di madri disperate. Cielo plumbeo. Vermi consumano Le foglie verdi. Terra bruciata. Nuova aurora. Fusione eterea Di imprevisti colori.

Il logoro vessillo Emerge dal suolo. Ghiaccio gelido. Mi lascio cullare Dalla brezza estiva. Tappeti derba. Soffiava forte Il vento. Pensieri sciolti. Estrema solitudine. Il guscio copre la lumaca Dalle intemperie. In lontananza stormi duccelli Si librano in volo. Convulsioni darti tremanti. Il verde e il blu delle montagne Si fondono. Ricordi senza peso. Mi sussurravi delicatamente Allorecchio. Suoni di campane. Il fondo della strada Si smaterializzava alla mia vista. Luci di vetrine. Carri storti Corrono per la discesa. Profumo dincenso. Muli stremati Trainano il carico. Rumore donde. La sua pelle morbida Mi deliziava. Estasi damore. Bianchi spruzzi Punteggiavano il cielo. Pianto in sordina. Il vino stordiva La mia volutt.

Slanci euforici. Un gran rogo Ardeva nel campo. Scintille guizzanti. Il tuo volto impassibile Mi annichiliva. Scrosci dalta marea. Camminando a passo lento Mi fermo dimprovviso. Esplosioni di tuoni. Bevo seduto al tavolo Della vecchia taverna. Esalazioni di vissuto. Ingerisco senza sosta Respiri di circostanze. Luccichii di gemme preziose. La mia concentrazione Si rivers sulla carcassa. Pezzi di corda. Mi meravigliai Del suo prevedibile aspetto. Sentiero polveroso. Pacate tinte di terracotta Calmavano le mie pupille. Fiori dacanto. Intingolo miscellaneo Di passioni mi assale. Scenario brumoso. Stuolo di case Non vuole morire. Valli verdeggianti. Unautovettura sfreccia Al mio lato. Asfalto di fuoco. Il calore sparge I suoi deliri. Corpi in ebollizione.

Drogati sniffano Strisce di cocaina. Aria condizionata. Le spire di due serpenti Si abbracciano. Rocce muschiate. Il leone affamato Emise un grido di guerra. Tronchi bucati. Donavo i miei sensi Al ritmo della risacca. Chiaro di luna. Miriadi di stelle sovrastavano La piatta superficie del mare. Atmosfera cosmica. Tiepidi aneliti Irroravano lo spirito della natura. Vegetazione inerpicante. Effervescenti vapori Salgono al cielo. Resti di un fal fumante. Profondi solchi segnavano La sua ruvida cute. Tramonto color arancio. Plenilunio senza tempo. Il disordinato agitarsi degli ulivi Disegnava effimere forme nel bosco. Notte insonne. I crateri del disco lunare Si estendono senza soluzione. Il toccante ululare del lupo Ruppe latmosfera silente. Grotte oscure. Il violento temporale Si estinse di colpo. Umidi sapori dinverno. Ad ogni tuo sguardo Il mio sentire si rinnova.

Foglie di menta. La corsa frenetica Oramai terminata. Ecco la tua croce. Alluomo piaceva Restare nellombra. Suoni di flauti. Sinistre melodie Giungevano al mio orecchio. Falce di luna coperta di nuvole. La cima dellalbero Danzava nellaria. Canti corali. Imponenti cipressi Circondano passati martiri. Odore di resina. Contemplando il vuoto Cerco il mio nirvana. Farmaci sparsi. Musica si dissolve In lontananza. Ebbrezze in comunione. Inebrianti liquori Attraversano la mia gola. Luci basse. Cala il sipario Nel mezzo dellopera. Incombenze di Venere. Sculture immote Si rovinano. Spari di razzi. La sua lingua sfior Le mie labbra. Petali di rose nere. Un vecchio si accascia Sulla soglia di casa. Cespugli allombra.

I miei occhi si incrociano Con i fluttuanti riflessi del lago. Aria soffusa di latte. Dalla brace quasi spenta Emanano accascianti odori. Cadono fiocchi di neve. Una volta la immaginai Morta sul letto. Tristi note dorgano. Passionali accordi Di ancestrale beatitudine. La bestia dorme. Il sacerdote del tempio Si mise in preghiera. Turbini di detriti. La sibilla invasata Correva per il declivio. Gruppi di ebbri. Sono solo io. Un cane smunto Abbaiava. Cerco universi paralleli Nel mio io. Sensi di colpa. Inseguo invano Linesistente spiraglio. Forza di coesione. Ventate di sofferenza Lo tenevano alzato. Frinire di grilli. Cataste di libri Piegavano il legno. Abbagli di lampi. In te ripongo Tutto il mio senso. Spirali discendenti. Accolsi le sue Pietose suppliche.

Risveglio di marzo. Mi condannasti Alleterno oblio. Spazi stellari. Era accasciato In una nicchia. Crepe nel soffitto. Mi tirasti Nel tuo baratro senza fondo. Polline primaverile. Catene e relitti Erano posati sulla battigia. Fuoco dinverno. Un pettirosso si posa Sul bordo del vaso. Cataste di pneumatici. Ti guardavo intenta A cucinare deliziose pietanze. Ceste di limoni. Il sole declina Nellintensa brace dellorizzonte. Laghi azzurri e verdi colline. Ambasciata di non ritorno Stuzzica i miei aneliti cosmici. Stelle cadenti. Frenetica corsa Mi occupa ora. Campi di fiori. Cercavo invano Il tuo conforto. Tiepido sole dautunno. Mi porgesti La tua fragile mano. Freddo di dicembre. Ti urlavo contro Bestiali parole. Bicchieri di whiskey sul tavolo.

Calzavi semplici sandali Quel giorno. Riflessi di raggi solari. Alluscita caddi Frastornato. Orgia di colori. Gente imbellettata Attraversa i viali. Rigurgiti di fogna. Invitanti ammicchi Attirarono la preda. Silenzio di tomba. Coronasti La tua frivolezza. Verdi sfumature di discarica. Gettasti la tua dignit Al vento. Pagine di giornali in disordine.

HAIKU LIBERI (2) Mi ricordi dolci Notti di furore impavido. Profumo derba. Fuori infuria selvaggia La rissa degli elementi. Respiro di pietra. Ti crogiolavi Sudando al vento. Sabbie immobili. Sei laspetto soave Della mia triste venuta. Conversazione inquieta.

ATTINGERE INVANO Siamo figli dellomert E padri della vergogna. Ci piace contemplare stolidamente esempi magniloquenti Non appartenenti alla nostra realt Esempi di virt e di belt Estranei ai nostri tempi contingenti..

Giacciamo ebbri nella nostra meticolosa apologia Rimanendo sordi ai nostri autentici desideri E ci spaventiamo dinanzi alla carestia Non trovando riparo nei nostri morti pensieri. Attingiamo invano a sorgenti Che sgorgano da una lontana terra irraggiungibile E ci allietiamo frementi Al temporaneo riposo di questo mondo irascibile. DRAW IN VAIN We are sons of silence, We are fathers of shame. We like to stare in an obtuse way At inflated models Which dont belong to our own reality, Paragons of virtue and beauty But no part of the present.. We lie euphoric with our obsessive apology While being deaf to our real desires, And we get scared of famine, Finding no shelter in our dead thoughts. We draw in vain from springs Flowing out from a remote and unreachable valley. We rejoice quiveringly At the fleeting rest of this furious world. SENZA TITOLO Il cielo fremente Sabbatte su di noi. La pioggia danza. Incautamente inciampo Nella sua rovina. Il mio sguardo Si perde in lontananza. Fiori inzuppati. Una luce opaca Squarcia le nuvole. Timidamente Le impregna di vacuit. Respiri bloccati. Ti chiedo stanco Di interagire con me. Anche le foglie lacerano. NO TITLE A trembling sky Falls down on us. The rain dances. Rashly I run Into its ruin. My eyes get lost In the distance. Wet flowers. A lustreless light Rips the clouds. Timidly

Fills them with emptiness. Dead breaths. I beg you tired To give me something. Even leaves tear apart. SENZA TITOLO Tappeti di vernice Intorbidano laria. Forme ansimanti Si piegano al tempo. Percepisco strappi di vele. Leco della tua voce Non ritorna pi. Dispero nelle ore Senzaroma alcuno. Mi do a dimessi sibili. Cercai di risvegliarmi Al sorgere del sole. Aspettavo solo la notte. I suoni si diradano Nel buio circostante. Sorgente diafana. NO TITLE Shrouds of varnish Cloud the air. Trembling shapes Bend down in time. Feel tearing sails. Your voice echo Doesnt come back To me anymore. Desperation in the Faded hours. Emitting faint hisses. Strove to awaken At daybreak. Only awaiting night. Sounds dispersing In the surrounding dark. Diaphanous springs. SENZA TITOLO Elevatore dellanima Si inchina dinanzi al tuo ego Sentendosi grato. Ci muoviamo sinuosi Allombra dei salici. Decisi a non guardarci Per non soffrire. Mai trovavo

Parole di conforto Per la tua anima. Cercasti di indicarmi la strada In questi sentieri senza traccia. Volto cosparso di lacrime. Mi implorasti sprezzantemente Di riunirmi a te. Amare illusioni cadono. SVEGLIARSI AL MATTINO Svegliarsi al mattino E lasciarsi avvolgere Dai raggi del sole. Nientaltro poteva Rendermi di nuovo vivo. Abbracciato Da fulgente amist Mi riaffioravano Dolci ricordi passati. Ti legavo al mio cuore. La tua innocenza Allietava il mio animo. Montagne di luce. I tuoi semplici sorrisi Mi procuravano gioia. Abbondanti vigneti. VERIT UMANA Seguendo l'alta marea Delle mie emozioni Scopro nel pieno d'esse La mia insostituibile ed esclusiva Verit umana.. Verit d'assenza e d'egoismo Che si culla sulle timide note Della solitudine. Una verit amara Che si rivela lentamente A prezzo dell'irreparabile perdita Dei pezzi del puzzle Che forma il mio cammino di vita E di cui subisce ineluttabilmente L'infausta distruzione. Alle volte l'amore fa capolino In questa ruota priva di ingranaggi Per lasciarvi la sua scia Di sconfitta e rassegnazione. Questa la mia verit.. Una verit umana Che si tempra a forza Di deludenti corsi Di irrequiete rievocazioni E di sconfortanti aspettative.

QUALCOSA Voglio creare Qualcosa che ti dica: Sei speciale. Qualcosa che ti dica: Non sei sola. Torni da lavoro Stanca e abbattuta. Il tuo volto distratto Mi comunica resa. Morbidi divani. Mi abbracci Senza guardarmi. Affetto trasversale. Ti ricordo delicatamente La mia premura. Abbaglio di luce artificiale. PERFIDIA Taglia le mie vene congelate E scruta il sangue che non c Non questa la parte migliore di me Ti accorgi nelle tue vittorie bramate. Scendevi per il sentiero silente Con qualche vago pensiero nella mente Dalla vita alla morte il passo breve Te ne accorgevi s, portando la tua croce greve. Sotto un cielo cosparso di cenere Cercasti di invocare il mio perdono E capisti che non vi era nulla su cui premere. Mi insegnasti a reprimere le mie generose emozioni La mia disgrazia per te era il pi gran dono Mi tirasti nel baratro delle tue oscure ossessioni. MI DUOLE.. A volte mi riaffiora La mia negligenza verso te.. E mi duole, sai.. Mi duole Essermi dimenticato Per un po di te.. Per un po Averti negato il mio calore. (A mio nonno.) CASTIGO Non trovi coraggio Per dire quello che vorresti E non trovi coraggio In ci che dici. Corresti lungo largine Ormai in via di rottura.

Disperasti languidamente Nelle ore del non perdono. Mi richiamasti invano a te Nel tempo del castigo. SANO VIVERE Senso di costruzione vitale Mi fa amare questaltro giorno E sorridere a quello di ieri, Da me tanto disprezzato. Con parsimonia instillo al mio animo Tocchi di luce E abbagli di carezze. Torno al mio sano vivere. QUIETE Un sorso di gin E lorizzonte del mare Con una barca in lontananza.. Un piangente jazz in sottofondo.. Branchi di pesci Che balzano fuori dallacqua.. Questo il mio Intimo momento Che sento di poter Preservare dallo sciacallaggio altrui.. Linconsistenza del suo trapasso Non turba i miei Caldi pensieri.. Mentre altrove regna Il caos incontrastato Io mi ritaglio una nicchia di quiete. Lo spazio illusorio dellimmaginazione Accompagna il mio fervido Senso di pace. SENZA TITOLO Dammi suoni di silenzio Che non mi hai dato mai E tingi i miei gesti di vivo colore Donandomi caldi tremori Incastonati in lividi grigiori quotidiani. Procurami sussulti di gioia Ed infondimi teneri abbracci Di sentimento Che consegnino per un attimo Alloblio i miei affanni. CADUTA IMMOBILE Nessun pur flebile sussurro Odo venirmi incontro Per salvarmi Fuori dai momenti Di nera ossessione. E nessuna via di fuga Intravedo irrigidendomi E cadendo ripetutamente Immobile

Con limpietoso trascorrere Delle ore. Vorrei gridare, Ma dallinterno stremato Non escono che Impotenti spasmi.. Parole spezzate Che rivelano la mia afasia. ANGINA PECTORIS La mancanza di ossigeno Si fa sentire Negli ansanti momenti Di strenua lotta. E alla mente riluttante Nessun caldo pensiero sovviene. Il gelido fuoco del tormento La pervade tutta. Nemmeno il ricordo Dei teneri abbracci Pu scuoterne lirretitudine. E mi assicuro disperato Di non cadere a precipizio Nellancestrale baratro Dei violenti impulsi Prefiguranti la morte. A TE, MADRE A te, che soffristi le doglie Portandomi in grembo Per nove mesi.. A te, che mi donasti la vita.. A te, che piangesti di gioia Al momento del mio concepimento.. A te, che mi rivolgesti amorosamente Le prime parole.. A te, che mi allattasti Al tuo generoso seno.. A te, che mi crescesti con tanta premura.. A te, che mi guidasti nei principi Del mio avverso sentiero.. A te, che mi trasmettesti giorno per giorno Il tuo vitale calore materno.. A te, che sempre mi amasti E mi ami ancora.. A te, madre, offro Queste mie riconoscenti parole. COME LA MAREA.. Cerco qua e l un insano sfogo Che mi tramortisca Come una letale dose di morfina, Un attacco che mi annichilisca Come la marea che con i suoi Frangenti scaglia contro Gli aguzzi e ruvidi scogli Affacciati sugli abissi.

TERRA DOLENTE Le nostre pi acri lacrime debano Non scendono per il volto Mentre ci consumiamo affranti In spinose dolenze. Ormai privi di speme alcuna Entriamo in contatto alle volte Trovandoci poi ancor pi distanti. Consunti e raggelati Paralizzati in un inebriante Dolore di sangue. Il vitale ardore oramai s spento, Giacciamo ebbri ed incoscienti Nella grigia terra dolente Bagnata da pianti di aridi spiriti. Vieni pi vicino, Appoggia la tua guancia sul mio petto E addormentati soavemente Col battito del mio cuore, Accarezzata dalle mie mani piagate. VORTICI Vortici di stordente precariet Lo trascinavano in qualunque direzione Egli non potesse conoscere. Dimmi, quando termin la sua agonia? INVERNO Miriadi di barbari esseri Gremivano le vie Nei desolati giorni dinverno. Io me ne stavo a respirare La mia disgrazia ventura Cullando i miei notturni pensieri Su tristi suoni di pianto Che echeggiavano da non so qual dolce strumento Toccato da delicate e pietose mani. SE NE ANDAVA.. Se ne andava, persa nel suo tedio Lasciandosi trasportare Dal grigio silenzio del giorno.. Lorizzonte di fuoco Non poteva riscaldare la sua anima tetra. Nei crudeli venti dellabisso Sadagiava segretamente la sua mestizia. I luoghi di solitudine ed i vagheggiamenti onirici Per lei erano fatti. SENZA TITOLO E la fragile tela rovina Nellintristita sfera di sonno Dei nostri caduchi giorni.. NO TITLE And the fragile woof falls During our fleeting days

Made of a languishing circle of sleep. LEI Le sfavillanti gote del suo tiepido volto Erano per me liscia carta vetrata. Tentennavo sdegnoso Nei perversi attimi Che lei mi gettava come un nefasto dono Ed inghiottivo ansimante Tutte le dolci parole Che lei mi rivolgeva smaniosa e lugubre. N i brillanti astri del firmamento N il sole luminosissimo Accendevano il suo affetto di ghiaccio. SENZA TITOLO Le tue ambigue pupille, Le tue labbra fuggenti, I tuoi amorosi ammicchi, I tuoi labili umori I tuoi lenti gesti, I tuoi mesti sussurri, La tua chioma sciolta, La tua morbida pelle I tuoi introversi frangenti, Le tue segrete paure, Le tue intime debolezze, La tua insulsa indifferenza LONTANO Nellaltrui spirto Sapre lantro della mia Oscura sorte, Quandinfine sarroventa e scompiglia Laffamato letargo dei miei Pavidi sensi. Un cesto davide emozioni Mi si sbatte in faccia Con gratuita imperiosit. I miei candidi ed ingenui sorrisi Gi appartengono ad un tempo lontano Che eternamente si nutrir Di bianco ed infinito vuoto. MUTO DOLORE Granelli di polvere al vento Avvolgono corpi stanchi In cerca di un tiepido giaciglio. Mille suoni di sale Ed immagini di vetro Illudono pupille distratte. Deboli pianti e sommessi gemiti Nel lungo giorno stigmatizzano Il muto dolore. Tanti volti spenti Rintanati in dimore serrate In attesa della notte

Portatrice di oblio E di conflitto sopito Rivolgono i loro umili pensieri Ad un molle credo Di acido zenzero. POESIA DELLA NOIA I margini dei gesti quotidiani Si fanno sempre pi tremuli Appannati da una fitta nebbia di tedio. Il naufragio e il disastro Mi sovvengono distrattamente In certi attimi di inetta noia. Cerco svogliatamente di accogliere Salvifici frammenti di una remota redenzione, Quandinvece mi trovo assalito Da voraci fantasmi mondani, Appassiti scheletri di carne E variopinti mostri di scadente materia. O MISER UOMO O miser uomo Ozioso e comatoso Che cerchi continuamente di ricucire Gli incessanti tagli del vissuto, Ognora senti la sorte Scivolarti di dosso, E nulla far puoi Per fermarne il decorso. PRIMA PAGINA Vivevo immerso in un libro Eternamente fermo alla prima pagina. WASTELAND Youre walking alone on a never-ending wasteland Full of nothing. You look at the sky sometimes You cant see anything but crooked lines. You are in the fabulous world Of infinite dopes, Youre screaming aloud, Youve given up all your hopes. You wish you could shake somebodys hand But you know you are in a no mans land. BRAVE MAN You bore the cross Of your huge pain But the flesh didnt Mean anything to you. You reached the highest pitch Of human pride, in sorrow. You joyed in your suffering And never complained About your fate.

HOLY WHORE You showed me how to live, Told me how to give Something I dont move for For I dont get any score. Oh, this is a real war And you seem to be a holy whore. You cannot kick off your habits Cause they allow you to rule the planet, N I dont want you to do it Cause it makes me feel fit. I always wanted a girl like you To find out something new. You showed me all now I live for, You know you are my vital core. Oh, this is a real war But you dont seem to be any sore. You wish you could stop it all But you know you cant break down this wall, N I dont want you to do it Cause I really like this funny shit. You told me how to move on, By now all regret is gone. You chose me cause I was so grateful, I chose you who were so sinful. I love your naughty imagination, You cant resist my absolute adoration. I really like when youre going down on me, You melt when Im shedding tears into your sea. VOGLIO CANTARE.. Voglio cantare una nenia irriverente In segno di ribellione incandescente. Che nessuno tenti di fermare la mia azione Perch stavolta non v alcuna soluzione. Voglio cantare una filastrocca nera Per sputar fuori la mia repulsione pi sincera. E che nessuno mi venga a dire Che non io ho avuto lardire Di cacciare ci che ho dentro Perch stavolta credo proprio di aver fatto centro. Voglio cantare la mia cruda avversione Per ogni falsa passione, Voglio cantare il mio astio viscerale Per ogni credo maniacale, Ma voglio in special modo cantare La mia somma ostilit Per il desiderio di padroneggiare, Per legoismo imperante E lindifferenza schiacciante. E che nessuno mi dia del bugiardo O del meschino infingardo, Perch stavolta ho deciso di erigere lo stendardo. Che gli ipocriti si facciano pure avanti A scimmiottare i miei accesi canti, Ma che dopo siano anche disposti A perdere i loro comodi e caldi posti,

E che non si lamentino della mia impertinenza Che ha smascherato la loro finta coerenza, Non piangano per la mia sfacciataggine Che ha fatto scempio della loro fatiscente immagine. TENEBRE DACCIAIO Perch obietti la mia venuta? Assapora e goditi dolcemente Queste tenebre dacciaio Che ti palpano fin nel profondo. STRASCICHI Dati di percorso si dissolvono Aggrovigliati in un microuniverso Odorante di trapasso. Disfacimento atomico E disintegrazione impazzita di corpi bramosi Sinnalzano a costruzione unica di senso. Le porte spalancate hanno accolto per sempre Sperduti ed incoscienti spiriti Nel fossato dimentico. Procedono a strascichi Di carne e sangue. SOCIET DI FARISEI Luomo, vostro simile, colpite, Scagliando contro voi stessi La vostra barbara invettiva. Per nulla vi curate Dellaltrui sentimento, Sciacalli imbellettati e gonfi. Divorate il cibo offerto Come ingordi avvoltoi. Nemmeno le iene, forse, Agirebbero cos crudelmente. COME UN UCCELLO SBATTUTO DAL VENTO Come un uccello sbattuto dal vento Vivo la mia rovina. Come il suo pietoso resistere e oscillare Mi faccio strada a fatica. Come la sua caparbia lotta di sopravvivenza Mi apro un sentiero frammentato. I momenti di quiete, sai, sono pochi, E cercarli rende ancor pi affannoso Il mio tragitto senza meta. E a volte le lacrime Son dolci come il miele, In un mare di sale, In un deserto di nebbia. STRACCI DI VERSI I miei mendaci stracci di versi Poco valgono in confronto Al sacro silenzio dellassoluto.

SENZA TITOLO Inferiamo ebbri dinanzi Alle lacere porte dellinferno. Eppure resistiamo vili. MADRE DI STRAZIO Madre del mio insulso ed ignorante Strazio.. cuci di grazia, se puoi, Le molte ferite che mi sono procurato Via facendo. SAPORE DI SCONFITTA Quella scala non vuole proprio uscire, Aspetto invano un colore di picche. Faccio full, ma a nulla mi serve Se il mio avversario lo tiene pi alto. Poche chips mi rimangono ormai, Dopo aver giocato Alcune buone mani iniziali Altre azzardate nel mezzo Ed altre ancora sfortunate alla fine. Credevo di poter cavarci Un minimo di soddisfazione Da questo gioco, Ma niente, la sconfitta mi perseguita.. Ho imparato a masticarne sin da subito Lamaro sapore. E poi, per, mi dico sempre: Su, dai, non crucciarti. In fondo, pur sempre un gioco. INNEGGIARE Lalcool inneggia allesaltazione Tormentosa.. E tu.. Tu, viscida esistenza Di cristallo scalfito Ed appassiti petali, Tu inneggi alla morte. TEMPESTA INTERIORE Il Mondo di cani ringhiosi Avvinghiati alla carne deperibile Procede verso la devastazione. Ombre nel vento violento Assalgono con i loro onirici abbagli Di materia Avviandosi verso lo spazio vuoto Dellorizzonte estremo. Schiere danime dannate Affollano il gran progetto Del Signore supremo e celeste Nel giorno santo del Nulla. Tu mi cullasti a morte Negli attimi liberi Del tuo maligno singulto E della tua sadica maledizione. Origlio i richiami lontani

Dellaffannoso scenario immenso Imprecando furente il nome Di Giuda il traditore E di colui che non mi am. DOLCE CARNAIO Mille baci di morte dispens La sua esistenza di pietra, Lasciando arrancare di disperazione I suoi simili in rivolta. Il dolce carnaio dell uman mondo Si estendeva festoso dinanzi Ai suoi occhi profondi. URLO SCHIAVIZZANTE DELLA LIBERAZIONE Appoggio i miei roventi e mesti pensieri Sul tuo scuro volto di ferro Mentre dentro emetto sguaiato Lurlo schiavizzante della liberazione, Rassegnatamente soggetto a Questo folle mondo di Ombre minacciose. LOLIMPO DEI POETI Baudelaire mi riempie Di demoniaca vitalit Incitandomi ai paradisi artificiali E ai versi superiori. Artaud mi lancia dallalto Le sublimi invettive Dei suoi onirici e barbari scenari Pieni di angosciosa goduria E dimpeto fremente. Lorca minquieta e affascina Con le oscure atmosfere, Le devastanti E dolci immagini Di sangue e morte Delle sue Gazzelle. Campana mi scuote Con il dionisiaco turbinio Delle sue visioni supreme. Oh, grandi e sommi poeti, Nutritemi ogni giorno Con i vostri magnifici E superbi componimenti, E non abbandonatemi Allaridit di un mondo Privo di poesia. MORTE PRESENTE Ho scorto in un attimo gelato Il lento ed inesorabile Rintocco della mia parte lontana Da questo presente accidioso E assolato. Sono sceso negli antri abissali, Nei meandri profondi

Del mio ricorrente tedio, Trovandovi spessi strati Di catartica alienazione Da queste insane Ed insensate occorrenze, Dallaccidentale turbinio Degli sconvolgimenti sciocchi E nefasti. L ho intravisto lesistenza Pacificata, immersa Nella quiete perpetua Del conflitto benefico. La magica, calma Agonia. BOLLENTE ISTERIA Ti diverte, a tuo dire, Giocherellare Con linsistita forma Della tua crudelt, Manipolarne le fameliche E grevi assurdit. Mi stupisco ogni volta Al ricevere senza averlo Chiesto Il lancinante turbinio Della tua bollente E torrida isteria, La tua pulsante E salina follia. Un amaro bagno Di sangue Non potr mai rendere Pi rosso Il tuo corpo ruvido E fremente. NATURA = ANTICRISTO La tua fervente infedelt Al verbo della Natura E dei suoi euforici movimenti Per sempre sar punita Con le privazioni Dellinnaturale delirio, In eterno sar stigmatizzata Con aspirazioni soffocate Dalloppressivo culto Del vuoto cosmico, Dalle forzate E falsamente lenitive Autoimposizioni. E godi pure per il resto Dei tuoi spenti giorni Del nulla ingodibile: Da solo gi ti sei inflitto La terribile punizione! ATROCE IMMOBILIT Tutto immobile

Ed atroce si riversa La staticit dello spazio circostante Sul mio animo. Fotogramma impietoso Dun sogno infranto, Vivida e pallida istantanea Di un desiderio mortale, Le calme parvenze del naturale L fuori stanno a martoriare Il mio angoscioso e tremulo Gesto interiore. ESISTENZA CELESTE Un miliardo di cristalli taglienti Piovono dal cielo ombroso Che con i le sue nubi grumose Nasconde il sole etereo. Giammai vidi loscura sorte A cui siamo segnati Adombrata anche solo lontanamente Nel misterioso e barbaro caos Dellesistenza celeste. PAVIDI ABBAGLI Pavidi abbagli di tristi reminiscenze Sincastrano nellinfuocato E arido decorso dei nostri Giorni cinerei. Minclino assorto sulla scia Della bestiale catena Degli eventi. SILENZIO Il tuo rigoglioso ed oscuro sembiante Timido aleggia nella mia mente nuda. Strane rimembranze saccavallano E intrecciano intorno ad esso E non mi liberano dalla tua Onnipresente, insistente persona. Resto raggelato a volte Pensando alla morte che in te, A te che vivi la morte, Allimpenetrabile buio Che si ciba della tua anima. E i silenzi restano irrisolti Nella notte fonda, Mentre sto a guardare il cauto E minaccioso firmamento Chiuso nel mio giaciglio onirico, Nel minuscolo anfratto dei miei Sogni deliranti. ASSENZA Nel cielo che ci avvolge In questa sera piena Daromi e dolci odori Avverto un lieve scarto Del cuore..

Tu che sei cos lontanamente Inesistente ed assente Mi procuri una sottile E pungente angoscia. Voglio porgerti Invano le lacrime Che non scendono Dal mio volto. NOTTURNO VAGABONDARE Il mio notturno vagabondare In stanze calde e silenziose lercio e traboccante Di peccato. Covo dolore e sfogo represso In anonimi momenti Di stordita allucinazione. SILENZIO CHIASSOSO Dinanzi al mio stordimento Sapre un soffice scenario Di silenzio chiassoso. DEVASTO Devasto e distruggo gli argini Del mio immondo scorrere. Fuori spira un vento crudele Pieno dinsane passioni E umidi dolori, Un avverso clima Dacri follie E turpi nefandezze. NUOVA ESTASI Agognata tortura Di baci velenosi E tocchi serpentini, Pervadi tutto il mio essere Stritolato e martirizzato Da una formidabile pressa Dillusioni, Riempilo di sfoghi tremendi, Con brillanti sfuriate Fallo scatenare. Regala al mio spirito Nuove e mai ascoltate Note destasi, Contaminalo di febbrile euforia, Riempilo di fervente eccitazione, Portalo in alto, attraverso La Scala Maestra, verso il Paradiso Dei sogni trafugati ed impazziti. Un universo di dannazione Rovin il mio sonno eterno E cos, ugualmente, porter La mia anima alla salvezza, Immergendola nuovamente Nellimmenso Lago dellOblio.

TALAMO DI MORTE Insensati orpelli si susseguono Nel grigiore evanescente. Il vecchio sagita ed esalta Follemente nel suo talamo Di morte. INFELICIT La spasmodica nevrosi Savvinghia alla carne, Tremenda la fa tutta vibrare Di grida e sussulti. Divoro ogni attimo che passa, Infelice. SENZA TITOLO Punti sparsi nello spazio Si bruciano dinanzi ai pavidi spiriti Che ricercar non osano Le loro fitte trame, Camminar non osano Neglinfiniti sentieri del sogno. FORESTIERA STIRPE Il tuo pianto maccora Come una malinconica E inoffensiva brezza estiva. A non fidarmi della Forestiera stirpe ho imparato, Perchella, al pari dellignoto E delloscurit pesta, Nuocerti pu impunemente. LIVORE Il cielo plumbeo mi domina Col suo scialbo e grigio livore. Gli sprazzi di luce Di cui sono intermezzate Qua e l le nubi Sono per i miei occhi Come fastidiose saette Di torbido rancore. SPIRITO LIBERO Se potessi infervorare e Far spiccare il volo Al mio selvaggio alter ego Libero da meschine forme Di richiami collettivi E convenzionali.. Se potessi togliere le catene Al mio spirito non schiavizzato, In comunione Con pietre e terra, Con sabbia e mare..

Quello spirito pieno di primitiva E indomita passione che Solo vagamente e Lontanamente fa capolino Al guardare estasiato i cipressi Dei morti. FLESH AND NO REDEMPTION The flesh is the swine And I wanna be damned forever In earthly Hell.. SENZA TITOLO Verbo marcio, Mal espulso e fagocitato, Denutrito e cadaverico, Nemesi di ogni avversit, Calamita seducente dogni Rovina IL VIZIO Il Vizio contamina il mondo, Intriso di dolcezza e peccato. Le sue labbra attraenti Sfiorano ogni comune mortale. Il rischio del degrado prima del Natural disfacimento, Della morte prima della Natural morte Minaccia e contamina l'umana stirpe. BLACK CHRISTMAS WITH WHITE DUST La recita scolastica di Natale E l'impacchettamento notturno di droga. Un prete in chiesa regala Un pacco ad un uomo Con dentro preservativi Pieni di polvere bianca. Superfici luccicanti e riflettenti, Belle e pulite, impeccabilmente Lussuose e sfarzose, Marce dentro, Nascondono uno strisciante E pur palpabile degrado. Il mondo sta per essere divorato Dal verme del Male. (Ispirata al film "R-Xmas", 2001, regia di Abel Ferrara) DROWN WITH ME Why dont you drown with me? We can reach unexplored worlds together, We can try raw emotions together, And finally we can die together in utter squalor. MARTYRS AND VICTIMS

You dont know whether You are a martyr or victim Until you feel the deep, Painful ecstasy which Rends your fragile flesh, As to attain the holy, Sacred dimension of bliss. World full of victims, Poor in martyrs: Formers cry and suffer in vain, Latters turn their agony Into supreme joy. ABANDON Ethereal visions not found In a bleak and gloomy regret. Skies burning and falling apart Above my head: Thats the infernal and hot Price of mortal coil. The absent abandon Shall end in bitter and dark tears. FOG Ive been through this Grim nightmare Of grey leaves and Rotten boles. Frowning shades Dancing all around In a liquid soul dimension. Some blazes in the Darkened surroundings, Silence overlooked by Monstrous tops. Ive been through a Scary, unfathomable valley, Shrouded in fog. VIOLENZA Violenza strisciante Nei solchi vitali. Violenza palpitante Nelle viscere dellumano seme. Violenza strabordante Nelle rappresentazioni collettive. Violenza urlante Nelle immagini dellesistente. VIOLENCE Violence creeping Through the vital scores. Violence beating In the bowels of human seed. Violence spurting In the collective representation. Violence screaming In the existential images.

CHAIN Youre like a dark lullaby In my ears. Youre like a gloomy dirge Inside my soul. In times you pierce My eyes instead With your bleak look, Making me wander Obscure and dim sensations. Youre like the unknown Chain which obligates my flesh, Like.. Youre like the primitive Legacy which binds my shadow. SCARED Dismal horizons Covered by a gloomy silence Pierce my weak, Unprotected eyes. I do get scared Of freezing dark: Everywhere feel assailed. Cant escape from Ubiquitous ground. Devastated by Burning lights, Throwing out my fire, I wear with my grief. SCURE Impugno avvilito la scure Della mia vendicativa autocompassione; Arma affilata dal taglio Dolorosamente netto recide Il mio io, la sua placida sede Esistenza in sordo tonfo Di perdita evanescente, di Vuoto massiccio e sensibile. HATCHET I have the hatchet in my hand, The hatchet of a revengeful And ruthless self-compassion; A sharp weapon that Severs my self, With such a clean and painful cut Ravages its placid nature A hollow thud echoes In my mortal path with Evanescent loss, With massive and perceptible void. SCHIANTO Il tempo si schianta, Collassa piatto su se stesso. Nei minuti contati

Del coma esistenziale Percepisco il peso Dellautodistruttiva Rivolta interiore. CRASH Time imploding And collapsing into itself. During numbered minutes Of existence coma I feel whole weight Of a self-destroying, Inward insurrection. AT THE GATES Corrosion under our skin, Reptile slavery inside our belly, Creeping sorrow in our flesh, We are seeking for the final realm Of unreserved grace. We have bordered on the point Of no return, We have plumbed the depths Of human sin, We have seen the end Of a wilful decadence, We have verged on the funeral Of our soul, Now we are making a desperate endeavour To come up again. We have found ourselves Diving into the black hole Of decay, Plunging into the abysm Of ruin, Wandering through the shadow zones Of mankind, We have looked over into the bottom Of our devastated, branded body, Now we are pleading for The ultimate forgiveness, We are crawling after redemption. We are miserable, And yet empty of low desires, Free from carnal addiction: We have been purified through suffering. Now we are on our bended knees Before the unequivocal way, We are burning inside At the cleansing gates of deliverance.

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