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q La Geodesia studia:
q La Geodesia definisce:
Per i pianeti che ruotano nello stesso senso della loro rivoluzione
intorno alla stella, il giorno solare è più lungo del giorno siderale.
MOTO DI RIVOLUZIONE
RIFERIMENTO CARTESIANO
ORTOGONALE TRIMIDENSIONALE
SISTEMA GEOCENTRICO
C.I.O.
Conventional International Origin
ü C.I.O. è stato definito utilizzando le latitudini di cinque stazioni ILS (International Latitude Service):
Carloforte, Gaithersburg, Kitab, Mizusawa e Ukiah.
ü 1967 - Il polo di riferimento del Bureau International de l'Heure (BIH) è stato aggiornato e corretto.
ü 1983 - Nel tempo sono avvenuti ulteriori aggiornamenti grazie allo studio di nuove tecnologie in campo
geodetico; SLR (satellite laser ranging), LLR (lunar laser ranging), VLBI (very long baseline interferometry) e
al progetto MERIT (Monitor Earth’s Rotation and Intercompare Techniques of observation and analysis).
ü 1985 - terrestrial reference frame (TRF) solution called BIH (Bureau International de l’Heure) Terrestrial
System 1984, BTS84), coordinate delle stazioni sono state derivate dalla geodesia spaziale (Boucher and
Altamimi 1985)
ü 1988 - L'evoluzione delle tecniche geodetiche spaziali ha portato ad un altro cambiamento attraverso la
creazione dell'International Earth Rotation Service (IERS).
ü 2003 - creazione della International Earth Rotation and Reference Systems Service.
ü 2005 - Stima del baricentro con osservazioni GPS (Vicente, R., Wilson, C. 2005).
Conventional International Origin (C.I.O.)
2000
1967-1973
1955-1960
2005
DIFETTI SISTEMA GEOCENTRICO
ü poco si presta all’esecuzione di rilievi in ambito ristretto
ü difficilmente materializzabile in sede locale
La filosofia che è stata seguita (approccio classico) sia per definire la FORMA DELLA TERRA che
per definire sistemi di riferimento su di essa, è basata sullo studio del CAMPO GRAVITAZIONALE
TERRESTRE: La direzione della GRAVITA’è una realtà fisica ben precisa, materializzabile in ogni
punto della Terra
r
GRAVITA’
L’accelerazione di gravità g nel punto P è la
accelerazione relativa iniziale di un corpo di massa
unitaria abbandonato in quiete in P, all’azione del
campo gravitazionale terrestre, con velocità iniziale
nulla
g = g ( x, y, z ) = FN + FC
g vettore GRAVITA’
verticale (direzione del filo a piombo) FORZA DI ATTRAZIONE NEWTONIANA
dm = r (x ,h , q ) × dxdhdq
r = distanza dell’elemento dm dall’elemento di massa
La forza centrifuga
Fc sull’unità di massa è
dovuta alla rotazione della
Terra intorno all’asse
polare Z, rotazione che
avviene con la velocità
angolare
w =7.3 * 10-5 rad/sec
g(P) = FN + Fc
Le forze FN Fc ammettono POTENZIALE perché possono essere espresse come
gradiente di quel potenziale
F N = grad (VN )
ü Potenziale dovuto alla forza centrifuga
F C = grad (VC )
ü W = potenziale totale
F W = grad (W )
Potenziale di attrazione (Normale)
r
d FN = G × dm 3
FN forza infinitesima r
r = r pq = (x - x )i + (h - y ) j + (q - z )k
r = (x - x )2 + (h - y )2 + (q - z )2
(d FN )x = G × (x -3 x ) dm
r
(d FN )y = G×
(h - y ) dm
r3
1 (q - z ) dm
V = G × dm × (d FN )z = G×
FN = grad (VN )
r r3
1 1
VN = ò G × × dm = ò G × r × dxdhdq
T
r T
r
Potenziale della FORZA CENTRIFUGA
w2
VC = × (x2 + y2 ) Potenziale della f. centrifuga
2
POTENZIALE DELLA GRAVITA’
Il potenziale di gravità W contiene tutte le possibili informazioni sul campo di gravità della Terra
W = VTOT + VC
1 w2
W ( x, y, z ) = VTOT + VC = ò G × r × dxdhdq + × (x + y )
2 2
T
r 2
cm3
r medio @ 5.5 g
3
r nucleo = incognita cm
L’INTEGRALE NON E’ RISOLVIBILE
POTENZIALE DELLA GRAVITA’
W ( x, y, z ) = VTOT + VC = W0 = cos t
Il potenziale di gravità W contiene tutte le
possibili informazioni sul campo di gravità
della Terra
SUPERFICIE EQUIPOTENZIALE DI
GRAVITÀ
(o di livello o geopotenziale) è una
superficie
sulla quale il potenziale di gravità è
costante.
W(x,y,z)=cost
GEOIDE
Realizzazione fisica di una parte di una superficie di livello è data dalla
superficie media degli oceani:
La superficie libera della massa liquida tende a disporsi secondo una
superficie equipotenziale del campo per motivi di equilibrio idrostatico
In pratica: sup. eq. che passa per un DETERMINATO punto del mare medio
ü Da un punto di vista ingegneristico, le quote ortometriche non sono le più indicate perché due
superfici di livello, se la gravità è diversa per fattori locali e lungo ciascuna delle quali l’acqua
non scorre, possono avere quota ortometrica identica
Rilievo Altimetrico
q ALTEZZA o QUOTA di un punto sulla superficie fisica del geoide:
ü segmento di linea di forza del campo della gravità passante per tale punto e
compreso tra esso e il geoide
QUOTA
ORTOMETRICA
LIVELLAZIONE
MAREOGRAFO
Per tutte le stazione della rete mareografica RMN, dal mese di Gennaio 2010
al completamento dell'attività di aggiornamento e potenziamento, il
parametro di livello idrometrico pubblicato viene monitorato con un nuovo
sensore di livello a microonde (radar) con precisione millimetrica.
- 18.000 km livellazione
- poligoni di parecchie 100ia km
- quote riferite al mareografo GE
- monografie
Monografia di un caposaldo di LIVELLAZIONE
ALTRE SUPERFICI DI RIFERIMENTO
Il GEOIDE, per quanto abbia una forma assai più regolare della superficie fisica
della TERRA, è ancora una superficie troppo COMPLESSA per l’esecuzione di molti
calcoli geodetici.
Schiacciamento
a -b 1
a= »
a 300
ELLISSOIDE TERRESTRE DI ROTAZIONE
ü Si dicono MERIDIANI le sezioni piane (ellissi tutte uguali) ottenute
secando l’ellissoide con piani passanti per l’asse polare
RETICOLATO GEOGRAFICO:
r=
(
a 1- e 2
) MERIDIANO (raggio curvatura minimo)
1° sez.normale principale determinata
(1 - e 2
sin j
2
)
3
2
sull’ellissoide dal piano meridiano
Gran Normale
a cos j
r= PARALLELO
1 - e 2 sin 2 j
AZIMUT a di B su A
q Curva
ü Curva di eq. parametriche x=x(s); y=y(s); z=z(s)
ü Coseni direttori della Normale Principale (n) alla curva in P :
d 2x
R 2 = cos(u , i )
ds
d2y
( )
R 2 = cos u , j
ds
d 2z
R 2 = cos(u , k )
ds
R = raggio del cerchio osculatore alla curva nel
punto dove si calcolano le derivate
q Superficie
ü Superficie di eq. F(x,y,z)=0
ü Coseni direttori della normale (n) alla superficie in un punto P :
1 ¶F 1 ¶F
= cos(n, j )
1 ¶F
= cos(n, i ) = cos(n, k )
M ¶x M ¶y M ¶z
1
éæ ¶F ö 2 æ ¶F ö 2 æ ¶F ö 2 ù 2
M = êç ÷ + çç ÷÷ + ç ÷ ú
êëè ¶x ø è ¶y ø è ¶z ø úû
EQUAZIONI DELLE GEODETICHE
x = x(s )
q CURVA y = y (s )
z = z (s )
dx
= cos(t , i )
dy
ds
( )
= cos t , j
dz
= cos(t , k )
ds ds
d 2x d2y
R 2 = cos(u , i ) R 2 = cos u , j
ds
( ) d 2z
R 2 = cos(u , k )
ds
ds
R = raggio del cerchio osculatore alla curva nel punto dove si calcolano le derivate
EQUAZIONI DELLE GEODETICHE
q SUPERFICIE
f(x,y,z) = 0 z = z(x,y)
1 ¶F
= cos(n, i )
M ¶x
1 ¶F
M ¶y
( )
= cos n, j
1
1 ¶F éæ ¶f ö æ ¶f ö æ ¶f ö ù
2 2 2 2
= cos(n, k ) M = êç ÷ + çç ÷÷ + ç ÷ ú
M ¶z
êëè ¶x ø è ¶y ø è ¶z ø úû
EQUAZIONI DELLE GEODETICHE
La GEODETICA di una superficie è quella curva, generalmente sghemba,
che gode della proprietà di avere in ogni suo punto la normale principale
alla curva coincidente con la normale alla superficie
1
éæ ¶f ö æ ¶f ö æ ¶f ö ù
2 2 2 2
M = êç ÷ + çç ÷÷ + ç ÷ ú
êëè ¶x ø è ¶y ø è ¶z ø úû
GEODETICHE
La GEODETICA di una superficie è quella curva, generalmente sghemba,
che gode della proprietà di avere in ogni suo punto la normale principale alla
curva coincidente con la normale alla superficie:
¶F ¶F ¶F
¶x = ¶y = ¶z = MR
2 2 2
d x d y d z
2 2 2
ds ds ds
Sistema di equazioni alle derivate parziali non sono 3 relazioni indipendenti!!
Le GEODETICHE sull’ELLISSOIDE di ROTAZIONE
Eq. di una superficie di rotazione con asse di rotazione = con l’asse delle z
;
F ( x, y , z ) = x2 + y 2 - f ( z ) = 0
¶F 2x 2y
sostituendo = 2
= 2x nell’eq. delle 2
d x d y
¶x geodetiche
ds 2 ds 2
¶F
= 2y 2 2
¶y d y d x
x 2 -y 2 =0
ds ds
Eq. differenziale delle Geodetiche
dy dx
x -y = C1
ds ds
Integrale 1° dell’eq differenziale delle geodetiche
Le GEODETICHE sull’ELLISSOIDE di ROTAZIONE
ed essendo
r = raggio del parallelo relativo a un
punto P qualsiasi della geodetica
l = longitudine del piano meridiano per
P rispetto al piano meridiano origine
x = r cos l
y = r sin l
Le GEODETICHE sull’ELLISSOIDE di ROTAZIONE
dy dx
x -y = C1
ds ds
derivandole rispetto a s
x = r cos l
dx dr dl
y = r sin l = cos l - r sin l
ds ds ds
dy dr dl
= sin l + r cos l
ds ds ds
Le GEODETICHE sull’ELLISSOIDE di ROTAZIONE
dr dl dr dl
r cos l sin l + r 2 cos 2 l - r sin l cos l + r 2 sin 2 l = C1
ds ds ds ds
à r2
dl
= C1 dl
ds
poiché r = sin a
ds
d2y d 2x
x 2 -y 2 =0
ds ds
r sin a = C1 Eq. differenziale delle Geodetiche
Teorema di Clairaut
dy dx
In ogni punto di una geodetica tracciata x -y = C1
su una superficie di rotazione, è costante
il prodotto del raggio del parallelo per il
ds ds
seno dell’azimut nel punto considerato Integrale 1° dell’eq diff. delle
Geodetiche
GEODETICHE
r sin a = C1
SUPERFICI DI ROTAZIONE PARTICOLARI
CILINDRO:
casi particolari:
a = 0°
meridiani
a = 180°
à sin a = 0 à C1 = 0
paralleli
a = 90° à sin a = ±1 à C1 = ± r
a = 270°
caso generale:
se
à C1 > 0 à sin a ³ 0 0° £ a £ 180° OàE
Poiché r > 0
se
à C1 < 0 à sin a £ 0 180° £ a £ 360° EàO
GEODETICHE sull’ELLISSOIDE DI ROTAZIONE
Una geodetica sull’ellissoide, che non sia un meridiano, non potrà mai
invertire il suo cammino sulla superficie e procederà sempre o verso Est o
verso Ovest
- a £ C1 £ a
1 cos 2 a sin 2 a
Formula di Eulero = +
Ra R1 R2
1 cos 2 a sin 2 a
Raggio Curvatura Geodetica = +
Ra r N
GEODETICHE
s2 æ d 2x ö s3 æ d 3x ö sn æ d n x ö
æ dx ö
( )
x = x(0 ) + sç ÷ + çç 2 ÷÷ + çç 3 ÷÷ + ... + çç n ÷÷ + o s n +1
è ds ø 0 2 è ds ø 0 3! è ds ø 0 n! è ds ø 0
s2 æ d 2 y ö s3 æ d 3 y ö sn æ d n y ö
æ dy ö
( )
y = y (0 ) + sç ÷ + çç 2 ÷÷ + çç 3 ÷÷ + ... + çç n ÷÷ + o s n +1
è ds ø 0 2 è ds ø 0 3! è ds ø 0 n! è ds ø 0
s2 æ d 2z ö s3 æ d 3z ö sn æ d n z ö
æ dz ö
( )
z = z (0 ) + sç ÷ + çç 2 ÷÷ + çç 3 ÷÷ + ... + çç n ÷÷ + o s n +1
è ds ø 0 2 è ds ø 0 3! è ds ø 0 n! è ds ø 0
Espressione approssimata delle geodetiche:
SVILUPPI DI PUISEUX-WEINGARTEN
1. Per l’ipotesi sul sistema di riferimento: x0 = y 0 = z 0 = 0
Calcoliamo i coefficienti delle successive potenze dell’arco s che figurano
negli sviluppi
2. Derivate prime: Coseni direttori della tangente t alla geodetica nel punto 0:
æ dx ö æ dy ö æ dz ö
ç ÷ = cos(a ) ; ç ÷ = sin (a ) ; ç ÷ = 0
è ds ø 0 è ds ø 0 è ds ø 0
3. Derivate seconde:
d 2x
R 2 =0 d 2x
ds 2
=0
ds
Rα è il raggio di prima curvatura della geodetica nel
d2y d2y
R 2 =0 =0
punto considerato
ds ds 2
d 2z d 2z 1
R 2 =1 =
ds ds 2 Ra
4. Derivate successive:………………..
Espressione approssimata delle geodetiche:
SVILUPPI DI PUISEUX-WEINGARTEN
s 3 sin a s4 e2
y = s sin a - + * senj cos j cos a sin a + ...
6 NRa 3N Ra 1 - e
2 2
s2 s3 e2
z= + * senj cos j cos a + ...
2 Ra 2 NRa 1 - e 2
1 1 1 1 1 cos 2 a sin 2 a
dove si è posto : = ; = e dove = +
R1 r R2 N Ra r N
Soluzioni approssimate per la superficie di riferimento
CRITERIO:
stabilire quali termini della serie conservare, quali trascurare e quando ciò sia lecito,
CONFRONTANDOLI con le più piccole quantità che è possibile apprezzare con
gli strumenti di misura durante le operazioni pratiche di rilievo
1° termine trascurato
Misure lineari 10 -6 rad
Dx -6
Misure Angolari
-6
10 rad £ 10 rad
s
Misure di dislivello 10 -6 rad
errore relativo strumentale
errore teorico (precisione relativa max conseguibile)
Prima approssimazione
x = s cos a
s 3 cos a y = s sin a
PLANIMETRIA £ 10 -6 s
6 rRa
z=0
2
s 3 cos a 1 6 rRa
* £ 10 -6 à s 2 £ 10 -6 à se a = 0 ® cos a = 1 à s 2 £ 10 -6 6 rRa
6 rRa s cos a
s 2 £ 10 -6 × 6 × (6.4 ) × 10 6 à s £ 6.4 6 » 15 Km
2
à s MAX » 15Km
s2
ALTIMETRIA £ 10 -6 s
2 Ra
ALTIMETRIA
sMAX » 110km
Interpretazione geometrica
CAMPO TOPOGRAFICO
x = s cos a
y = s sin a
z=0
s3 cos a
x = s cos a -
6 r Ra
s3 sin a
y = s sin a -
6 NRa
s2
z=
2 Ra
R = rN
Troncare gli sviluppi di P.W. al secondo termine equivale a considerare il punto,
anziché sull’ellissoide, sulla SFERA LOCALE tangente ad esso nell’origine del
sistema di riferimento
NE CONSEGUE che, per una zona di 100 (altimetria) – 150 (planimetria) km di
raggio nell’intorno dell’origine si potrà assumere la sfera locale nel punto stesso
come superficie di riferimento
e=a+b+g-p a = a/R
b = b/R
g = c/R
Teorema di Cavalieri
Sp
e=
R2
S(km) 20 40 60 80 100
j = j (s )
l = l (s )
a = a (s )
1° Teorema:
2° Teorema:
Hayford (1909) 6378388 6356912 297.0 U.S.A., adottato a livello Internazionale nel
1924.
Krassovsky (1948) 6378245 6356863 298.3
Russia, Paesi Orientali.
I.U.G.G. (1967) 6378160 6356775 298.25
Adottato internazionalmente.
WGS72 (1972) 6378135 6356750 298.26
Calcolato da dati di geodesia spaziale
WGS84 (1984) 6378137 6356752 298.257 (orbite di satelliti).
Calcolato da dati di geodesia spaziale
(orbite di satelliti).
Scelta e definizione dell’ellissoide di riferimento
Scelta e definizione dell’ellissoide di riferimento
DATUM
punto di emanazione
F=f
L = l nel punto di emanazione
N = un certo valore (per es. 0 o xx m)
- orientamento sul vertice di I ordine di Monte Mario (RM), con valori delle
coordinate geografiche posti pari a quelle rilevate astronomicamente:
- direzione della geodetica da Monte Mario a Monte Soratte con azimut pari a:
α Mte Mario -->Mte Soratte = 6° 35’ 00.88”
- ellissoide : Hayford
Ellissoide Locale
SISTEMI DI COORDINATE
Sistemi GLOBALI
geocentrico X,Y,Z
ellissoidico (o geografico) j, l, h
coord. Astronomiche o naturali F, L, H
Sistemi LOCALI
sistema geodetico locale n, e, h
sistema euleriano x, y, z
sistema di coordinate geodetiche polari s, a
sistema di coordinate geodetiche ortogonali X, Y
Sistemi CARTOGRAFICI
rappresentazione X,Y
carta N, E
SISTEMI DI COORDINATE
q GEOCENTRICO X,Y,Z
ü Origine nel centro geometrico
dell’ellissoide;
ü Asse Z diretto secondo l’asse di
rotazione dell’ellissoide;
ü Assi X intersezione del meridiano
di Greenich e del piano
equatoriale;
ü Asse Y disposto in modo da
formare una terna destrorsa
(regola della mano destra).
SISTEMI DI COORDINATE
q ASTRONOMICHE O NATURALI F, L, H
SISTEMI DI COORDINATE
q ELLISSOIDICO (O GEOGRAFICO) j, l, h
SISTEMI DI COORDINATE
q GEODETICO LOCALE n, e, h
SISTEMI DI COORDINATE
q EULERIANO x, y, z
SISTEMI DI COORDINATE
q SISTEMA DI COORDINATE GEODETICHE POLARI
xs = r cos l , y s = r sin l
xs = N cos j cos l ,
Teorema di Meusnier
poiché r = N cos j y s = N cos j sin l
raggio vettore che unisce il centro del sistema di z s = N (1 - e 2 ) sin j
riferimento con il punto S
vettore che dà
la posizione del
punto P x P = x s + u ×hP
xP = N cos j cos l + hP cos j cos l ,
u x = 1 × cos j cos l ,
y P = N cos j sin l + hP cos j sin l
u y = 1 × cos j sin l
z P = N (1 - e 2 ) sin j + hP sin j
u z = 1 × sin j
xP = ( N + hP ) cos j cos l ,
y P = ( N + hP ) cos j sin l
[
z P = N (1 - e 2 ) + hP sin j ]
TRASFORMAZIONI TRA SISTEMI DI COORDINATE
ELLISSOIDICO j, l, h GEOCENTRICO X,Y,Z
xs = N cos j cos l ,
Le equazioni parametriche dell'ellissoide: y s = N cos j sin l
z s = N (1 - e 2 ) sin j
Per un generico punto P situato a una quota ellissoidica h rispetto alla superficie
ellissoidica, le equazioni si modificano come segue:
xP = ( N + hP ) cos j cos l ,
y P = ( N + hP ) cos j sin l
[ ]
z P = N (1 - e 2 ) + hP sin j
TRASFORMAZIONI TRA SISTEMI DI COORDINATE
GEOCENTRICO X,Y,Z ELLISSOIDICO j, l, h
æ ö
ç ÷
Z 1
j = arctanç * ÷
çr e N ÷
2
ç 1- ÷
è N +h ø
æY ö
l = arctanç ÷
èXø
X 2 +Y2
h= -N
cos j
TRASFORMAZIONI TRA SISTEMI DI COORDINATE
æ ö
ç ÷
Z 1
j = arctanç * ÷
çr e N ÷
2
ç 1- ÷ GEOCENTRICO X,Y,Z
è N +h ø
æY ö
l = arctanç ÷ ELLISSOIDICO j, l, h
èXø
X 2 +Y2
h= -N
cos j
TRASFORMAZIONI TRA SISTEMI DI COORDINATE
GEOCENTRICO X,Y,Z ELLISSOIDICO j, l, h
Procedimento iterativo
1. Consideriamo il punto sulla superficie dell’ellissoide anziché nello spazio generico (h=0)
æ ö
ç ÷
Z 1
j = arctanç * ÷
æZ 1 ö
çr e N ÷
2
j = arctanç *
ç 1- ÷ 2 ÷
è N +h ø è r 1- e ø
æY ö æY ö
l = arctanç ÷ l = arctanç ÷
èXø èXø
X 2 +Y2
h=0
h= -N
cos j
éDn ù éDX ù
ê De ú = R (l , j )ê DY ú
ê ú 0 ê ú
êëDh úû êë DZ úû
ROMA40
ellissoide: Hayford
punto emanazione: Roma Monte Mario
direzione geodetica: Monte Mario-Monte Soratte
ED50
ellissoide: Hayford
punto emanazione: Potsdam (Germania)
orientamento: medio europeo
Si noti che il centro dell’ellissoide orientato non coincide
con il baricentro terrestre.
WGS84
geocentrico
origine nel baricentro terrestre
asse Z lungo asse rotazione
piano XZºpiano meridiano di riferimento
……..catasto…
Rete trigonometrica del I ordine
Rete di livellazione nazionale
Rete IGM95