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La forma della

Terra
Le antiche civiltà (mesopotamici, primi filosofi Greci) ritenevano che la Terra fosse
piatta.

Le prime testimonianze della sfericità terrestre ci arrivano da filosofi greci:


-Pitagora (VI-V secolo a.C.)
-Parmenide (V secolo a.C.)
-Aristotele (384 a.C.-322 a.C.) portò le prime dimostrazioni
-infine Eratostene (274 a.C.-196 a.C.) fece le prime misurazioni.

1) La Terra ha la forma di una SFERA LEGGERMENTE SCHIACCIATA AI POLI (per via


della deformazione derivante dal movimento di rotazione e dal fatto che è
costituita da materiali non omogenei)
Prove della sfericita’ terrestre

Analogia con gli altri pianeti


Eclissi lunare
2) ELLISSOIDE DI ROTAZIONE

raggio equatoriale (=semiasse


maggiore) è 43 km > del raggio
polare (=semiasse minore)

raggio medio =6371 Km


3) GEOIDE

E’ il modello teorico che più si avvicina alla


forma della Terra.
Un geoide è una superficie perpendicolare in
ogni punto alla direzione della forza di gravità.

Le maggiori deviazioni locali sulla superficie sono: il Monte Everest, con 8850 m (sopra il
locale livello del mare) e la Fossa delle Marianne, con 10 924 m (sotto il locale livello
marino).
Le coordinate geografiche
Sulla superficie terrestre è tracciato idealmente un RETICOLATO che consente di localizzare
qualsiasi oggetto sulla Terra (sistema di riferimento universale).

Il reticolato geografico è costituito da piani che tagliano


immaginariamente la Terra. A seconda dell’orientamento
si dividono in paralleli e meridiani

MERIDIANI

Dall’intersezione con il
globo di piani passanti
per l’asse di rotazione
CIRCONFERENZE TUTTE
UGUALI FRA LORO E
PASSANTI PER I POLI.
In realtà si dividono in
meridiani e corrispettivi
antimeridiani sul lato
opposto. Quindi i
meridiani sono
SEMICIRCONFERENZE
PARALLELI

Dall’intersezione con il globo di piani PERPENDICOLARI all’asse di rotazione


CIRCONFERENZE DI DIVERSE DIMENSIONI FRA LORO PARALLELE.

la circonferenza massima (piano passante per il centro della Terra) è l’EQUATORE


Riferimento
meridiani MERIDIANO DI GREENWICH
Si è scelto un m. e un p. di
riferimento per il sistema
di coordinate

paralleli EQUATORE

Numero
meridiani di grado 360 (semicirconferenze)=
Essendo linee 180 E (Greenwich) +180 O
immaginarie, m. e p. sono
in numero infinito, ma per
convenzione si contano paralleli di grado 180 (Equatore escluso)=
quelli a distanza di 1 90 N (Eq) + 90 S (Eq).
grado l’uno dall’altro Ai poli i paralleli si
riducono ad un punto
Le COORDINATE GEOGRAFICHE identificano un punto sulla superficie terrestre attraverso:

LONGITUDINE : Est/Ovest LATITUDINE :Nord/Sud


La longitudine di un qualsiasi punto P della superficie La latitudine di un qualsiasi punto P della
terrestre è data dall’angolo compreso superficie terrestre è data dall’angolo compreso
tra il piano che contiene il meridiano passante per P tra il piano che contiene il parallelo passante per
e il piano che contiene un meridiano preso come P e il piano che contiene il parallelo di
riferimento riferimento (Equatore)
=Angolo (arco di parallelo) che esprime la distanza da =Angolo (arco di meridiano) che esprime la
Greenwich distanza dall’Equatore
IL MERIDIANO DI RIFERIMENTO

Greenwich è un distretto della città di Londra,


noto per essere il posto in cui nel XIX secolo fu
convenzionalmente stabilito il punto in cui passa il
meridiano fondamentale, chiamato
successivamente meridiano di Greenwich
meridiano primo o zero, ha longitudine pari a
zero.

Da qui si iniziano a contare ore e fusi orari in tutto


il mondo.

A volte ci si riferisce al meridiano nazionale: per


l’Italia il meridiano di riferimento è il meridiano di
Monte Mario (Roma), posto a 12° 27ʹ 08,400″ ad est
di Greenwich.
Latitudine e longitudine si misurano come tutti gli angoli: in gradi e frazioni di gradi
(gradi, primi e secondi).
Esempio: Roma : Latitudine 41°53ʹ35″N
Longitudine 12°28ʹ58″E
I MOTI DELLA TERRA

PRINCIPALI: MILLENARI:
-MOTO DI ROTAZIONE -Precessione degli equinozi: è il risultato del
movimento doppio-conico dell'asse terrestre per
-MOTO DI RIVOLUZIONE l'azione gravitazionale della Luna e del Sole e per
la rotazione terrestre.
-Precessione anomalistica: movimento
dell'orbita terrestre causato dall'attrazione
esercitata dagli altri pianeti.
-Variazione dell'eccentricità dell'orbita
-Variazione dell'inclinazione dell'asse terrestre

http://www.raiscuola.rai.it/articoli/la-terra-rotazione-e-rivoluzione/8813/default.as
px
il moto di rotazione terrestre

La Terra ruota (su sé stessa) attorno ad un asse passante per i Poli (asse terrestre)

Verso: antiorario (se osservato dal Polo nord celeste)

Periodo di rotazione: un giorno sidereo= 23 h, 56 min e 4 sec


circolo
Conseguenze d’illuminazione

1 ALTERNARSI DEL DI’ (illuminazione) E DELLA NOTTE


(oscurità) in ogni parte della Terra.
Tra il dì e la notte: CREPUSCOLI: mattutino(prima
del sorgere del Sole) e serale (dopo la discesa del
sole sotto l'orizzonte) in cui la luce del Sole è visibile
solo tramite la diffusione indiretta da parte
dell'atmosfera.
2 SCHIACCIAMENTO DELLA TERRA AI POLI.

La velocità lineare cambia con la latitudine: è max


all’Equatore, 0 ai Poli.
All’Equatore è max anche la forza centrifuga il
globo si deforma
3 la forza di Coriolis

La forza di Coriolis è una forza apparente


introdotta per giustificare gli effetti dovuti alla
rotazione terrestre.

Un oggetto libero di muoversi liberamente sulla


superficie terrestre partendo dai poli devia
-verso destra nell’emisfero settentrionale
-verso sinistra nell’emisfero meridionale
perché, pur conservando la propria velocità
lineare di rotazione, attraversa zone con velocità
lineare di rotazione decrescente verso i Poli.
il moto di RIVOLUZIONE terrestre

velocità 29.3 velocità 30.3


km/s km/s

distanza media Terra-Sole: 149,600,000 km


velocità media: 29 km/s
orbita totale: circa 940,000,000 km
durata: 1 anno
ZENIT

lo zenit è il punto di intersezione tra la linea perpendicolare


al piano dell'orizzonte passante per l'osservatore con la
superficie dell'emisfero celeste visibile

=punto immaginario che sta esattamente sopra la testa


dell'osservatore.

Il punto diametralmente opposto allo zenit invece, è detto


nadir. Zenit e nadir sono anche chiamati poli dell'orizzonte.

Un esempio pratico del suo uso è quando il sole si trova allo


zenit rispetto a un osservatore terrestre, un fenomeno che
avviene soltanto a mezzogiorno all'equatore durante gli
equinozi, o ai rispettivi tropici durante i solstizi.
il moto di RIVOLUZIONE terrestre
Le stagioni si alternano grazie al moto di rivoluzione terrestre e all’inclinazione
costante dell’asse terrestre
SOLSTIZIO D’ESTATE: EMISFERO
BOREALE più illuminato e più
riscaldato Dì> NOTTE.

h12: Sole è allo Zenit del Tropico


del Cancro (23°27’N).

Circolo di illuminazione è
tangente
a due paralleli:
-CIRCOLO POLARE ARTICO (66° linea degli
linea dei equinozi
33’N): a Nord il dì dura 24h
solstizi
-CIRCOLO POLARE ANTARTICO
(66°33’S): a Sud la notte dura 24h

EQUINOZIO D’AUTUNNO:

h12: Sole è allo Zenit dell’


Equatore (lat. 0°).

Circolo di illuminazione passa per


i Poli. la durata del dì è la stessa a
tutte le latitudini.
Ai Poli il sole non si alza mai
rispetto all’orizzonte: ruota
attorno all’osservatore
EQUINOZIO DI PRIMAVERA:

h12: Sole è allo Zenit dell’


Equatore (lat. 0°).

Circolo di illuminazione passa per


i Poli. la durata del dì è la stessa a
tutte le latitudini.

SOLSTIZIO D’INVERNO: EMISFERO


AUSTRALE più illuminato e più
riscaldato Dì> NOTTE.

h12: Sole è allo Zenit del Tropico


del Capricorno (23°27’S).

Circolo di illuminazione è
tangente
a due paralleli:
-CIRCOLO POLARE ANTARTICO
(66°33’S): a Sud il dì dura 24h
-CIRCOLO POLARE ARTICO
(66°33’N): a Nord la notte dura
24h
Le stagioni non sono determinate dalla distanza della Terra dal Sole, ma dipendono dal
grado di illuminazione che ne determina un diverso riscaldamento.
• Estate periodo più caldo in cui dì> notte
• Inverno periodo più freddo in cui notte>dì
• Autunno e primavera periodo con temperature intermedie e dì è circa = a notte
alternanza delle stagioni= alternanza di periodi più caldi, periodi intermedi e periodi più
freddi.
Le stagioni sono invertite nei due emisferi.
Data Posizione Zenit Circolo Durata Durata 24H di luce
Terra d’illuminazion max dì max
e notte

Solstizio 21 giugno + vicina Tropico Tangente a Emisfero Emisfero A N del


d’estate all’afelio del Circolo polare boreale australe Circolo
Cancro(23 artico e circolo polare
°27’N) polare antartico artico
Equinozio di 23 «intermedia» Equatore Passa 12h dì e 12h notte in
autunno settembre esattamente entrambi gli emisferi
per i Poli
Solstizio 22 + vicina al Tropico Tangente a Emisfero Emisfero A S del
d’inverno dicembre perielio del Circolo polare australe boreale Circolo
Capricorn artico e circolo polare
o(23° polare antartico antartico
27’S)
Equinozio di 21 marzo «intermedia» Equatore Passa 12h dì e 12h notte in
primavera esattamente entrambi gli emisferi
per i Poli
https://www.youtube.com/watch?v=u
https://www.youtube.com/watch?v=TpOywo-lNlQ C19lzOMLBA (Zanichelli: la durata del
VIDEO ZANICHELLI LE STAGIONI NEI DUE EMISFERI dì e della notte)
Cosa succederebbe se l’asse terrestre non fosse inclinato?

CONDIZIONI DI EQUINOZIO COSTANTI:


• non esisterebbero le stagioni astronomiche, in quanto l'esposizione al calore e
alla luce in una data porzione del pianeta sarebbe costante durante l'anno.

• Max insolazione all'equatore (sole perennemente allo zenit).

• I poli sarebbero sempre freddi, con il sole costantemente sulla linea


dell'orizzonte;

• le temperature sarebbero determinate solo dalla latitudine e non dal periodo


dell'anno;

• la durata della notte sarebbe uguale a quello del dì in qualsiasi punto della Terra,
eccezione fatta per i poli.
ZONE ASTRONOMICHE
Tropici e circolari polari dividono la Terra in 5 aree:
1. calotta polare artica i raggi solari sono sempre molto inclinati. Si alternano ai
2. calotta polare antartica poli circa 6 mesi di luce (gran dì) e 6 mesi di buio (gran
notte)

3. zona temperata boreale i raggi solari sono sempre obliqui. variabilità max della
4. zona temperata australe durata del dì e della notte durante l’anno
i raggi solari sono perpendicolari 2 volte l’anno all’Equatore
5. zona intertropicale (equinozi) e 1 volta ai tropici (solstizi).
Differenza tra durata dì e notte è nulla all’Equatore, debole
ai tropici

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