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STRUMENTI PER RAPPRESENTARE LA TERRA

Descrivere la terra e localizzare con precisione i luoghi è possibile grazie all'utilizzo di


strumenti; i geografi hanno perciò tracciato sul mappamondo linee immaginarie
chiamate meridiani e paralleli. I PARALLELI sono circonferenze orizzontali e parallele,
ognuna di diversa lunghezza. L'equatore è la circonferenza più lunga ed è il parallelo
numero 0; divide il Globo in due mezze sfere, detti emisferi, l'emisfero Nord o
boreale e quello Sud o australe. Il polo nord e il Polo Sud sono i paralleli numero 90,
ridotti ad un punto. In totale sono stati disegnati 180 paralleli, 90 a nord e 90 a sud
dell'equatore. I MERIDIANI sono semicirconferenze verticali, tutte di uguale
lunghezza, che passano per i poli e si contano a partire dal meridiano di Greenwich
(località nei pressi di Londra) che è il numero 0, procedendo verso Est e verso Ovest;
in totale sono 360,180 a Est e 180 a ovest. I meridiani e i paralleli, incrociandosi,
formano il RETICOLATO GEOGRAFICO; grazie ad esso è possibile ricavare le
coordinate geografiche di un punto sulla superficie terrestre, cioè la sua latitudine e
longitudine. La LATITUDINE è la distanza di un punto dall'Equatore e si misura in
gradi, suddivisi in primi e secondi; se la località si trova nell'emisfero boreale si parla
di latitudine nord, se si trova in quello australe si parla di latitudine Sud. La
LONGITUDINE è la distanza di un luogo dal meridiano di Greenwich, il numero zero;
per questo motivo una località può avere longitudine est o ovest a seconda della sua
posizione rispetto al meridiano zero.
I FUSI ORARI: in ogni località è mezzogiorno quando il Sole culmina sul relativo
meridiano, mentre è mezzanotte quando il Sole culmina sul relativo antimeridiano;
in ogni momento, dunque, sul Pianeta esistono innumerevoli ore differenti. Alla fine
dell’800 una convenzione internazionale regolò l’ora su scala planetaria: la superficie
terrestre è stata divisa in 24 fasce chiamate fusi e delimitate da meridiani distanti
15° di longitudine l’uno dall’altro; ad ogni fuso corrisponde un’ora diversa: se in un
fuso è mezzogiorno, in quello accanto spostandoci verso ovest sono le 11, mentre in
quello a est sono le 13. Le località che si trovano entro lo stesso fuso hanno tutte
l’ora del meridiano centrale del fuso e questa ora è detta civile. L’ora adottata nel
primo fuso orario, incentrato sul meridiano di Greenwich, è detta Tempo Universale.
LE CARTE GEOGRAFICHE: la carta geografica è una rappresentazione grafica che
descrive la Terra; essa ha sempre un titolo e tre caratteristiche precise: essa è infatti
RIDOTTA, APPROSSIMATA e SIMBOLICA. La carta è una rappresentazione ridotta
dello spazio geografico perché è impossibile rappresentare su carta un territorio alla
sua grandezza naturale; si usa perciò una scala di riduzione con la quale la realtà
viene rimpicciolita di un certo numero di volte. Le scale sono approssimate perché
possono solo avvicinarsi ad una riproduzione fedele della realtà, ma mai
raggiungerla completamente, perché risulta impossibile descrivere su una superficie
piana le forme della Terra che è curva. Esse sono infine simboliche perché i diversi
elementi dello spazio geografico terrestre sono rappresentati sulla carta attraverso
dei simboli racchiusi in una legenda che ne spiega i significati. Le carte geografiche, a
seconda del contenuto, si distinguono in:
1) FISICHE: se rappresentano monti, fiumi, mari ecc..
2) POLITICHE: se rappresentano confini, città e vie di comunicazione
3) FISICO-POLITICHE: se li rappresentano entrambi
4) TEMATICHE: se rappresentano particolari caratteristiche relative a quel
territorio.
In base alla dimensione del territorio che rappresentano distinguiamo:
1) PIANTE o MAPPE, se descrivono una parte di territorio piuttosto piccola con
scale che vanno da 1:2000 a 1:10000
2) CARTE TOPOGRAFICHE, rappresentano superfici un po’ più grandi con scale
che vanno da 1:10000 a 1:100000 e vengono utilizzate per il turismo, il
trekking o per scopi militari
3) CARTE GENERALI, rappresentano territori di superficie assai varia con scale da
1:100000 a 1: 1000000.
La costruzione di una carta geografica ha inizio con il rilevamento che un tempo si
faceva a mano, poi dal XIX secolo con la fotografia a terra e, più di recente, con le
riprese fotografiche da aerei, elicotteri e droni che permettono di riprendere spazi
molto ampi, da diverse angolazioni e da diverse altezze. Da qualche decennio si è poi
affermato il telerilevamento, si tratta di immagini costruite dal computer utilizzando
le informazioni rilevate da sensori montati a bordo di satelliti artificiali in orbita
intorno alla Terra. L’utilizzo di questi sistemi geografici GIS permette di raccogliere
informazioni geografiche e gestirle in modo da dar vita a carte geografiche molto
dettagliate. Le stesse informazioni fornite dai satelliti artificiali vengono utilizzate
pure per l’orientamento, grazie al GPS, un sistema di calcolo delle coordinate
geografiche di un punto sulla superficie terrestre.

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