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La Terra e la Luna

Il pianeta Terra
1 • La Terra nello spazio
La Terra fa parte di un raggruppamento di corpi celesti
chiamato sistema solare.
La Terra nello spazio
I corpi celesti del sistema solare
si attraggono reciprocamente a causa di una forza
detta forza di gravità.

Tutti i corpi del sistema solare


subiscono l’attrazione gravitazionale del Sole
che li costringe a ruotare attorno ad esso
lungo traiettorie dette orbite.

Il moto di rotazione dei corpi celesti attorno al Sole


è detto rivoluzione.

I corpi celesti possiedono anche un moto che avviene


attorno ad un asse passante per il proprio centro
detto rotazione.
La Terra nello spazio
Il moto di rivoluzione della Terra si svolge
in un arco di tempo definito anno.

Il moto di rotazione della Terra si svolge


in un arco di tempo definito giorno,
suddiviso in ventiquattro ore.

A causa del moto di rotazione,


a un osservatore sulla superficie terrestre sembra
che i corpi celesti ruotino intorno alla Terra;
in realtà si tratta di un moto apparente.

Il moto si definisce apparente perché


è l’osservatore che si muove e non corpo stesso.
I poli e l’equatore
L’asse attorno al quale ruota la Terra
è l’asse di rotazione terrestre.

Polo nord

Asse di
rotazione

Polo sud

I poli (nord e sud) sono i punti in cui l’asse di rotazione


interseca la superficie terrestre.
I poli e l’equatore
L’equatore è la circonferenza massima della sfera terrestre
i cui punti sono equidistanti dai poli.

Emisfero
boreale

Equatore

Emisfero
australe

L’equatore divide la Terra in due emisferi:


l’emisfero boreale (o settentrionale) a nord,
l’emisfero australe (o meridionale) a sud.
Forma e dimensioni della Terra
La Terra non ha una forma perfettamente sferica,
ma è lievemente schiacciata ai poli.
Circonferenza

6357 km
Raggio
minore
6378 km Ellisse

Raggio
maggiore

Il raggio equatoriale è più lungo del raggio polare


di circa 21 km.
Forma e dimensioni della Terra
In prima approssimazione, la forma della Terra
può essere paragonata a un ellissoide di rotazione.

L’ellissoide di rotazione è un solido che si ottiene


dalla rotazione di un’ellisse attorno al suo asse minore.
Forma e dimensioni della Terra
La forma reale della Terra è meglio rappresentata
da un solido non geometrico detto geoide.

Il geoide ha una superficie rigonfia in corrispondenza


dei continenti e depressa in corrispondenza degli oceani.
Forma e dimensioni della Terra
La Terra è costituita da materiali differenti che esercitano
una diversa forza di gravità a seconda dei luoghi.

Il geoide è un solido irregolare, la cui superficie


è perpendicolare in ogni suo punto alla forza di gravità.
Angolo di incidenza dei raggi solari
Il diametro del Sole è circa 100 volte quello della Terra;
la distanza Terra-Sole equivale a circa 100 diametri solari
oppure a circa 10000 diametri terrestri.

A causa di queste dimensioni,


i raggi solari che raggiungono la superficie terrestre
possono essere considerati paralleli tra loro.
Angolo di incidenza dei raggi solari
L’angolo di incidenza è l’angolo che si forma
tra la direzione dei raggi solari e la superficie terrestre.

Per via della forma sferica della Terra,


l’angolo di incidenza varia in funzione della latitudine:
è massimo all’equatore e minimo ai poli.
Angolo di incidenza dei raggi solari
Dall’angolo di incidenza dipende il riscaldamento
della superficie terrestre.

Maggiore è l’angolo di incidenza,


minore è la la porzione di superficie terrestre irradiata
e maggiore è il riscaldamento.

Equatore Tropici Circoli polari


angolo di incidenza 90º angolo di incidenza 66º 33′ angolo di incidenza 0º
raggi perpendicolari raggi quasi tangenti
riscaldamento massimo riscaldamento minimo
Il reticolato geografico
l reticolato geografico è una rete di linee immaginarie,
dette meridiani e paralleli, che permette di definire
la posizione di punti e aree sulla superficie terrestre.

Per costruirlo si usano come punti di riferimento


i due poli e la linea dell’equatore.
Il reticolato geografico
I paralleli sono circonferenze parallele all’equatore
cosiddetti poiché si trovano su piani paralleli tra loro.

Convenzionalmente si contano 90 paralleli per ogni emisfero


oltre all’equatore che è considerato il parallelo 0.
Il reticolato geografico
I meridiani sono semicirconferenze che congiungono i poli.

La semicirconferenza opposta a ogni meridiano


prende il nome di antimeridiano.
Convenzionalmente si contano 360 meridiani.
Il reticolato geografico
I meridiani hanno tutti la medesima lunghezza.

Per convenzione si è deciso di considerare


il meridiano di Greenwich come primo meridiano,
o meridiano fondamentale.
Le coordinate geografiche
Ciascun punto della superficie terrestre è identificato
da una coppia di coordinate geografiche:
la latitudine e la longitudine.

I valori delle coordinate geografiche corrispondono a misure angolari


e si esprimono perciò in gradi, primi e secondi.
2 • Le coordinate geografiche
La latitudine di un punto P della superficie terrestre
è la sua distanza in gradi dall’equatore.

L’equatore è il parallelo di riferimento e ha latitudine pari a 0º.


La latitudine può variare fra 0º e 90º N e fra 0º e 90º S.
Le coordinate geografiche
La longitudine di un punto P della superficie terrestre
è la sua distanza in gradi dal meridiano di riferimento.

Il meridiano di Greenwich ha longitudine pari a 0º.


La longitudine può variare fra 0º e 180º E e fra 0º e 180º W.
Le coordinate geografiche

David L. Moore - UK / Alamy Stock Photo

La linea del meridiano di riferimento è tracciata


davanti alla facciata dell’osservatorio di Greenwich.
Le coordinate geografiche

L’Italia si estende tra 47º 05′ 29″ N e 35º 29′ 26″ N in latitudine
e 6º 37′ 32″ E e 18º 31′ 13″ E in longitudine.
Le coordinate geografiche
Poiché la superficie terrestre ha rilievi e depressioni,
la posizione esatta di un punto è definita anche
dall’altitudine o quota,
cioè la sua altezza rispetto al livello medio del mare.

La misura della quota si effettuata con il GPS o l’altimetro


ed è riportata spesso sui cartelli turistici e stradali.
Le coordinate geografiche
Oggi le coordinate geografiche si determinano
con il GPS (Global Positioning System),
un sistema composto da 24 satelliti orbitanti.

Il GPS si basa sul calcolo del tempo che impiega un segnale


a percorrere la distanza tra un satellite e lo strumento ricevitore.
I fusi orari
Per determinare l’ora di un luogo
si considera il momento in cui il Sole è in culminazione
che viene definito mezzogiorno.
A causa della rotazione terrestre
il mezzogiorno è contemporaneo solo per località
che si trovano sullo stesso meridiano.
Per località poste su meridiani diversi
il mezzogiorno avviene in momenti differenti:
precedenti a est e successivi a ovest.
Località poste sullo stesso meridiano
hanno la medesima ora locale,
località poste su meridiani diversi
hanno ore locali differenti.
I fusi orari
La superficie terrestre è stata divisa convenzionalmente
in 24 fusi orari, di 15 meridiani ciascuno.
I fusi orari
Tutti i luoghi di un fuso hanno la stessa ora civile,
che è quella del meridiano centrale del fuso.
I fusi orari
Tra un fuso e quello adiacente
la differenza è di un’ora.
I fusi orari
Il fuso di riferimento (fuso 0)
ha per meridiano centrale il meridiano di Greenwich.
I fusi orari
A est del fuso 0 bisogna spostare avanti
le lancette dell’orologio, viceversa ad ovest.
I fusi orari
I confini dei fusi non seguono sempre l’andamento
dei meridiani, ma spesso i confini degli stati.
I fusi orari
Alcuni stati adottano l’ora di un fuso diverso dal proprio,
atri adottano frazioni di ora.
I fusi orari
L’antimeridiano di Greenwich, a metà del dodicesimo fuso,
rappresenta la linea del cambiamento di data.
I fusi orari
L’attraversamento della linea del cambiamento di data
comporta il cambiamento della data, ma non dell’ora.

La data deve essere ridotta di un giorno attraversando la linea da W a E


e aumentata di un giorno procedendo nel verso opposto.
I fusi orari
La linea del cambiamento di data
si trova quasi esclusivamente sull’Oceano Pacifico.

In alcuni tratti, è stata opportunamente modificata


per evitare che attraversi terre emerse abitate.
I fusi orari
In alcuni Paesi, tra cui l’Italia,
nel periodo estivo viene adottata l’ora legale.

L’orologio viene spostato avanti di un’ora


rispetto all’ora civile del proprio fuso.

Questa operazione consente di sfruttare al massimo le ore di luce


riducendo i consumi elettrici.
La Terra e i suoi moti
Durata e velocità del moto di rotazione
La Terra ruota attorno al proprio asse da ovest a est.

La durata di una rotazione completa della Terra


può essere definita giorno solare.
Il giorno solare dura 24 ore,
cioè il tempo che intercorre tra il passaggio del Sole
in un dato punto e il passaggio successivo.
Durata e velocità del moto di rotazione
La velocità angolare di rotazione è data dal rapporto
tra l’angolo descritto da un punto in rotazione e il tempo t
necessario per compiere lo spostamento.
Il punto P sulla superficie,
trascorso un tempo t,
si trova nella posizione P′.
La velocità angolare
si ottiene dividendo
l’ampiezza dell’angolo α
per il tempo t.
La velocità angolare è identica
per tutti i punti che ogni giorno
compiono un giro completo
attorno all’asse terrestre
e vale: 360º / 24h = 15º / h.
Durata e velocità del moto di rotazione
La velocità lineare di rotazione
varia al variare della distanza del punto considerato
rispetto all’asse di rotazione.

Nello stesso tempo


tutti i punti della Terra
descrivono lo stesso angolo α,
ma i 3 percorsi AB, A′B′, A′′B′′
hanno diversa lunghezza.

La velocità lineare è massima


all’equatore (1670 km/h)
e diminuisce verso i poli,
dove è nulla (0 km/h)
poiché il polo coincide
con l’asse di rotazione.
Conseguenze del moto di rotazione
Lo schiacciamento polare

Così come la velocità di rotazione terrestre,


anche la forza centrifuga decresce dall’equatore ai poli;
gli effetti sono un rigonfiamento all’equatore
e uno schiacciamento ai poli.
Conseguenze del moto di rotazione
L’alternanza del dì e della notte

Il moto di rotazione terrestre provoca il passaggio


di ogni punto della superficie della Terra
nella zona buia e nella zona illuminata,
determinando l’alternarsi fra notte e dì.
Conseguenze del moto di rotazione
L’alternanza del dì e della notte
Il confine tra la parte illuminata e la parte buia della Terra
è detto circolo di illuminazione.

Per effetto della


diffusione dei raggi solari
prodotta dall’atmosfera,
il circolo d’illuminazione
è una fascia in cui
il passaggio dalla luce
al buio è graduale.

Nell’area corrispondente al circolo di illuminazione


si verificano i crepuscoli: alba e tramonto.
Conseguenze del moto di rotazione
Moto apparente degli astri nella volta celeste
La volta celeste sembra muoversi da est verso ovest
ruotando attorno a un punto che, nel nostro emisfero,
coincide approssimativamente con la stella Polare.

Si tratta di un
moto apparente perché
non sono le stelle
a muoversi ma è la Terra
a ruotare su se stessa
da ovest verso est.

La volta celeste
è la parte a noi visibile
dell’intera sfera celeste.
Conseguenze del moto di rotazione
Moto apparente degli astri nella volta celeste
Anche il Sole partecipa al moto apparente
della volta celeste:
ma metà del suo percorso si sviluppa sotto l’orizzonte.
I MOVIMENTI APPARENTI
DEGLI ASTRI SULLA SFERA
CELESTE

 A causa del moto della volta


celeste, nel nostro emisfero le
stelle visibili descrivono in
cielo delle circonferenze
concentriche intorno alla stella
polare, che resta immobile.
Le stelle sorgono sulla
destra (a est del Polo) e
tramontano a sinistra (a
ovest). Se potessimo vedere il
Polo Sud celeste ruoterebbe
nella direzione opposta.
I MOVIMENTI APPARENTI DEGLI ASTRI SULLA SFERA
CELESTE
 A causa del moto della volta celeste, nel nostro emisfero le stelle visibili
descrivono in cielo delle circonferenze concentriche intorno alla stella
polare, che resta immobile.
Il movimento è di circa due ore. Le stelle sorgono sulla
destra (a est del Polo) e tramontano a sinistra (a ovest).
Conseguenze del moto di rotazione
L’effetto Coriolis
I corpi in libero movimento sulla Terra in direzione N-S
sono deviati dalla loro traiettoria per l’effetto Coriolis
indotto dalla rotazione terrestre.

Nell’emisfero nord la deviazione avviene verso destra,


nell’emisfero sud avviene verso sinistra.
Altezza del Sole
L’altezza del Sole è l’angolo compreso
tra il piano dell’orizzonte e la retta che congiunge
il punto di stazionamento con la posizione del Sole.

Lo zenit
è il punto
della sfera celeste
che si trova Il piano
sulla verticale dell’orizzonte è
del punto il piano tangente alla
di stazionamento. superficie terrestre
nel punto
Il punto di di stazionamento.
stazionamento
è il punto
in cui si trova
l’osservatore.
Effetto di Coriolis

http://web.booktab.it/BooktabWeb/?idOpera=8C1E8FAF7BAF48A7C1257B670024119C#/9788808335098/9788808335098/A1/0-6-12
Altezza del Sole
Durante il dì l’altezza del Sole aumenta gradualmente
fino al valore massimo in culminazione, quindi decresce.

CULMINAZIONE

La culminazione si verifica quando il Sole transita


in corrispondenza del meridiano locale dell’osservatore.
Durata e velocità del moto di rivoluzione
La Terra si muove intorno al Sole lungo un’orbita
che ha la forma di un ellisse.

PF + PF′ = costante

Sull’asse maggiore dell’ellisse giacciono i fuochi.


La somma delle distanze dai due fuochi
è costante per tutti i punti dell’ellisse.
Durata e velocità del moto di rivoluzione
Il Sole occupa uno dei fuochi dell’ellisse.

Linea degli apsidi


Perilelio Afelio

Il punto di minima distanza dell’orbita dal Sole


è detto perielio, il punto di massima distanza afelio.
Perielio e afelio sono congiunti dalla linea degli apsidi,
che coincide con l’asse maggiore dell’ellisse.
Durata e velocità del moto di rivoluzione
L’orbita terrestre è prossima a una circonferenza,
dato che la differenza tra afelio e perielio è solo del 3%.

147 000 000 km

Perilelio Afelio

152 000 000 km

Guardando il pianeta dal polo nord,


la Terra percorre la sua orbita in verso antiorario.
La velocità angolare del moto di rivoluzione è 360º / 365 giorni,
la velocità lineare è di oltre 107 000 km/h.
Durata e velocità del moto di rivoluzione
La durata di una rivoluzione completa
della Terra attorno al Sole è definita anno solare
e vale 365 giorni, 5 ore, 48 minuti e 46 secondi.

L’anno civile adottato dal nostro calendario


dura esattamente 365 giorni, quasi 6 ore in meno.

Ogni 4 anni si accumula circa un giorno di ritardo


dell’anno civile rispetto a quello solare di quasi 24 ore.

Per evitare lo sfasamento, ogni 4 anni nei calendari


è stato introdotto l’anno bisestile di 366 giorni.

Inoltre, non tutti gli anni secolari sono bisestili,


ma solo quelli divisibili per 400.
 Ellisse;
Afelio/Perielio; Distanza media Terra/Sole;
Linea degli apsidi; Eclittica.
Conseguenze del moto di rivoluzione
Durante un anno solare si susseguono ciclicamente
fasi climatiche diverse, le stagioni:
J.Hagelüken / Wikimedia Commons

una primavera una estate un autunno un inverno


fresca calda mite freddo

Le differenze fra le quattro stagioni dipendono da:


diversa durata del dì e della notte;
diversa inclinazione dei raggi solari.
Conseguenze del moto di rivoluzione
Durante il moto di rivoluzione,
l’asse di rotazione terrestre si mantiene parallelo a se stesso
con un’inclinazione di 66º 33′ rispetto al piano dell’eclittica
e di 23º 27′ rispetto alla perpendicolare a tale piano.
Conseguenze del moto di rivoluzione

Il dì e la notte
Il dì ha durata massima hanno la stessa durata
nell’emisfero nord e
minima nell’emisfero sud Equinozio di primavera
(19/20/21 marzo)
Solstizio d’estate
(20/21 giugno) La durata del dì
La durata del dì aumenta
aumenta

Sole
Afelio Perielio
(2 luglio) (3 gennaio)

La durata del dì
diminuisce
La durata del dì Solstizio d’inverno
diminuisce (21/22 dicembre)

Equinozio d’autunno Il dì ha durata minima


(22/23 settembre) nell’emisfero nord e
massima nell’emisfero sud
Il dì e la notte
hanno la stessa durata
Conseguenze del moto di rivoluzione

Equinozio di primavera
(19/20/21 marzo)
Solstizio d’estate
(20/21 giugno)

PRIMAVERA

Sole INVERNO
Afelio Perielio
(2 luglio) (3 gennaio)
ESTATE

AUTUNNO

Solstizio d’inverno
(21/22 dicembre)

Equinozio d’autunno
(22/23 settembre)
Conseguenze del moto di rivoluzione
Agli equinozi il circolo di illuminazione passa per i poli
tagliando esattamente a metà tutti i paralleli.

La durata del dì e della notte


sono di 12 ore in tutti i punti della Terra.
Conseguenze del moto di rivoluzione
Ai solstizi il circolo di illuminazione
raggiunge la massima distanza dai poli ed è tangente
al circolo polare artico e al circolo polare antartico.
Poiché il circolo d’illuminazione taglia tutti i paralleli (tranne l’equatore)
in due porzioni diseguali, la durata del dì e della notte differiscono
(tranne che per i punti sull’equatore).

Al solstizio d’estate il dì ha Al solstizio d’inverno il dì ha


durata massima nell’emisfero N durata minima nell’emisfero N
e minima in quello S. e massima in quello S.
Conseguenze del moto di rivoluzione
Quando il Sole è in culminazione, i suoi raggi sono
perpendicolari in corrispondenza di un unico parallelo,
che varia durante il corso dell’anno.

Agli equinozi i raggi solari


giungono perpendicolari all’equatore.
Conseguenze del moto di rivoluzione
Quando il Sole è in culminazione, i suoi raggi sono
perpendicolari in corrispondenza di un unico parallelo,
che varia durante il corso dell’anno.

Al solstizio d’estate i raggi solari Al solstizio d’inverno i raggi solari


giungono perpendicolari giungono perpendicolari
al parallelo a latitudine 23º 27′ N al parallelo a latitudine 23º 27′ S
(tropico del Cancro). (tropico del Capricorno).
Conseguenze del moto di rivoluzione
Durante il solstizio d’estate (e durante l’estate),
nelle zone a nord del circolo polare artico
il Sole non tramonta mai nelle 24 ore,
dando luogo al «sole di mezzanotte».

Lo stesso accade a sud del circolo polare antartico


nel solstizio d’inverno.
Conseguenze del moto di rivoluzione
L’angolo di incidenza dei raggi solari varia tra 90º e 0º
e influenza il riscaldamento della superficie terrestre.
Il riscaldamento aumenta
man mano che l’angolo di incidenza si avvicina a 90º.

Dove l’angolo d’incidenza è basso Dove l’angolo di incidenza è alto


un fascio di raggi un fascio di raggi
investe una superficie ampia, investe una superficie ristretta,
e il riscaldamento è lieve. e il riscaldamento è intenso.
PER SAPERNE DI PIÙ

Energia solare e superficie irraggiata


Per avere un’idea della relazione tra irraggiamento
di una data superficie e il suo riscaldamento
analizziamo la situazione in tre località a diversa latitudine.
Conseguenze del moto di rivoluzione
I circoli polari e i tropici delimitano cinque fasce della Terra,
dette zone astronomiche,
caratterizzate da un differente grado di riscaldamento.

Zona polare artica

Zona temperata boreale

Zona torrida

Zona temperata australe

Zona polare antartica


Conseguenze del moto di rivoluzione
Zona torrida
zona molto calda,
angolo di incidenza dei raggi solari sempre molto elevato,
stagioni poco differenziate per temperatura e durata del dì,
escursione termica annua inferiore ai 10 ºC.
Zone temperate
angolo di incidenza dei raggi solari a mezzogiorno
variabile da 0º (circoli polari) a 90º (tropici),
durata del dì variabile durante l’anno,
stagioni differenziate con stagioni intermedie definite.
Zone polari
angolo di incidenza dei raggi solari inferiore a 23º 27′,
durata del dì fortemente variabile (fino a 6 mesi ai poli),
escursione termica annua ridotta,
temperatura media annua inferiore ai 10 ºC.
I Tropici
I tropici sono i paralleli di latitudine
23°27' nord (Tropico del Cancro)
23°27' sud (Tropico del Capricorno)
I Circoli Polari
I circoli polari sono i paralleli di latitudine
66°33' nord (Circolo Polare Artico)
66°33' sud (Circolo Polare Antartico)
Il sole di mezzanotte
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I MOTI MILLENARI

• Precessione lunisolare/moto doppio-conico


dell’asse;

• Variazione dell’inclinazione dell’asse terrestre;

• Variazione dell’eccentricità dell’orbita.


Moti millenari della terra
La precessione degli equinozi

La precessione degli equinozi consiste in


un lento spostamento del punto , da est
verso ovest, causata dall’attrazione
gravitazionale del Sole e della Luna, detta
lunisolare. La Terra ruotando su se stessa
con una notevole velocità angolare e
procedendo intorno al Sole, si comporta
come una trottola.
L’attrazione delle masse del Sole e della
Luna, situate sul piano dell’eclittica, agisce
sul rigonfiamento equatoriale terrestre e
provoca una lenta rotazione dell’asse
terrestre in senso orario, cioè in senso
opposto alla rotazione del pianeta. L’asse
terrestre non viene così ad occupare in
tempi successivi posizioni tutte
esattamente parallele fra loro, ma descrive
lentamente una figura doppio - conica
attorno alla perpendicolare all’eclittica,
che si completa in circa 25.800 anni.
Moti millenari della terra
La precessione degli equinozi
e il moto doppio conico dell’asse

La rotazione dell’asse intorno alla


perpendicolare al piano dell’orbita fa si che
venga descritto un doppio cono con i vertici
rivolti al centro della Terra.
Il moto che avviene in senso orario fa
anticipare ogni anno equinozi e solstizi di
circa 20 minuti (20 minuti e 23 secondi).

Un giro completo si svolge incirca 26.000


anni

Attualmente la stella verso la quale punta


l’asse di rotazione terrestre, l’unica stella
fissa in cielo, è la stella polare, ma non sarà
sempre la stessa, a metà del ciclo punterà
verso la stella Vega che diventerà la nuova
stella del Nord.
La precessione luni-solare.
Movimenti millenari della terra

Le nutazioni

Alla variazione nell’orientamento


dell’asse terrestre si accompagna
una piccola oscillazione periodica
nella sua inclinazione (nutazione)
provocata dall’attrazione della Luna
che viene a trovarsi ora sopra, ora
sotto il piano dell’eclittica.

Il periodo di tale fenomeno è di


circa 19 anni (18,6 anni).
L’effetto combinato dei due moti
conici (precessione e nutazione)
porta l’asse terrestre a muoversi
secondo una superficie conica
ondulata.
Moti millenari della terra
L’avanzamento della linea degli apsidi

Apside o abside è una parola derivante dal greco


che significa curvatura o botte. Gli apsidi, in
astronomia, sono il perielio e l’afelio. La linea che li
congiunge è detta linea degli apsidi.
Nell’orbita ellittica della Terra, ma anche di tutti gli
altri pianeti, la linea degli apsidi non si mantiene
ferma rispetto ad un riferimento fisso, ma ruota.
Nel caso della Terra ruota da ovest verso est,
spostandosi di 11,65” l’anno.
Dividendo: 360°/11,65”= 1.296.000”/11,65” =
111.244,63 anni
Il fenomeno viene chiamato anche avanzamento
del perielio, è causato dall’attrazione gravitazionale
solare sul rigonfiamento equatoriale terrestre.
La lenta rotazione dell’orientamento dell’orbita
nello spazio produce il fatto che i pianeti non
ritornano al perielio dopo un giro completo.
Precessione degli equinozi.
Moti millenari della terra
In particolare la Terra ritorna al perielio
un po’ dopo e i punti di massima vicinanza
e lontananza dal Sole cambiano nel
Tempo.
Attualmente la Terra si trova al
perielio il 3 gennaio e all’afelio il 4 luglio.
Poiché il perielio si sposta in senso
opposto allo spostamento del punto , di
11.6” l’anno, e il punto  di 50.3”, lo
spostamento del perielio rispetto al punto
 vale: 50.3” + 11.6” = 61.9”

E il suo periodo di rotazione, sempre


rispetto al punto  è 360°/61.9” =
1.296.000/61.9” = 20.937
Che rappresenta la rotazione completa
dell’asse maggiore rispetto al punto
dell’equinozio di primavera. Cioè ogni
21.000 anni circa punto  e perielio
coincidono.
L’asse terrestre
asse
23°27’
equatore

Piano eclittica

• L’asse terrestre passante per il centro, emergente ai Poli,


è inclinato rispetto alla perpendicolare al piano
dell’eclittica in media di 23°27’

• L’inclinazione varia nel medio-lungo periodo


Movimenti millenari della terra

Variazione dell’inclinazione dell’asse


di rotazione

Il valore dell’inclinazione dell’asse di


rotazione terrestre è attualmente di
23°27' rispetto alla verticale;

In 41.000 anni l'inclinazione varia da


un minimo di 21°55' a un massimo di
24°36'.

Questo fenomeno influenza il clima


nelle diverse stagioni, perché
dall'inclinazione dell'asse terrestre
dipende l'angolo di incidenza dei
raggi solari sulla Terra
La variazione dell’inclinazione dell’asse terrestre.
Movimenti millenari della terra

Variazione dell’eccentricità dell’orbita

L’eccentricità dell’orbita terrestre ha


attualmente il valore di: e = 0,01675
(ricordiamo che l’eccentricità di un’orbita è il
rapporto tra la distanza fra i fuochi e l‘asse
maggiore).

Per effetto delle perturbazioni planetarie


questo valore diminuisce di 0,000042 per
secolo.
Seguendo un periodo di 92.000 anni, l’ellisse
dopo aver raggiunto un minimo ricomincerà ad
aumentare, facendo variare di alcuni milioni di
chilometri la distanza tra afelio e perielio.
La variazione dell’eccentricità dell’orbita terrestre.
La variazione dell’eccentricità dell’orbita terrestre modifica l’intensità
delle oscillazioni climatiche dovute alla precessione degli equinozi.
L’ultima glaciazione.
La teoria di Milankovitch

Milutin Milankovitch, ingegnere e matematico


serbo (1879 – 1958) fu il primo a supporre una
relazione fra le variazioni delle caratteristiche
orbitali della Terra e l’avvicendarsi delle
glaciazioni. Come abbiamo visto l’eccentricità
dell’orbita, l’inclinazione dell’asse di rotazione
terrestre e l’orientamento della stessa rispetto al
punto g variano ciclicamente con periodi di
100.000, 40.000 e 21.000 rispettivamente.
Secondo Milankovitch i vari effetti
combinandosi provocano effetti climatici
periodici: la Terra attraversa periodi glaciali
della durata di circa 90.000 anni seguiti da
periodi interglaciali di 10.000 – 15.000 anni.
La teoria di Milankovitch
Perché si instauri un periodo glaciale le
migliori condizioni sono estati lunghe e
fresche ed inverni brevi e miti: questo
accade se la Terra si trova nella
condizione di passare all’afelio quando è
estate nell’emisfero boreale, quando la
sua orbita ha alta eccentricità e quando
l’inclinazione dell’asse è minima in modo
che ci sia poca differenza di insolazione
tra estate e inverno.
La teoria di Milankovitch presenta alcune
discrepanze con gli studi più recenti sul
clima del passato, studi effettuati su
carotaggi prelevati dai fondi oceanici. In
effetti, anche a non considerare il fattore
antropico, sono moltissime le variabili
che entrano in gioco nei cambiamenti
climatici e non tutte perfettamente
conosciute.

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