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IL MOTO DI ROTAZIONE DELLA TERRA

La terra svolge una rotazione sul proprio asse e il periodo di rotazione terrestre è denominato giorno
sidereo ha una durata di 23 h 56 m e 4 s, circa un giorno. I punti della superficie terrestre hanno una
velocità di rotazione differente. La velocità di rotazione diminuisce man mano che cresce la latitudine (è
massima all’equatore e diminuisce avvicinandoci ai poli). Tutti i corpi che si trovano sulla Terra sono soggetti
alla FORZA CENTRIFUGA, cioè subiscono una spinta verso l’esterno. La forza centrifuga è il motivo per il
quale la Terra non è una sfera perfetta, ma schiacciata un po' sui poli.

La rotazione terrestre è un movimento che non percepiamo direttamente, ma ci accorgiamo delle


conseguenze del suo movimento.

La rotazione terrestre, infatti, è responsabile di 3 fenomeni:

1) Alternanza di luce e buio che formano il DI’ E LA NOTTE, il dì è il periodo di luce e la notte è il
periodo di buio. In qualsiasi momento, durante la rotazione, la Terra ha metà della sua superficie
rivolta verso il Sole e l’altra metà non è illuminata e quindi è al buio. Il circolo di illuminazione è la
“linea” che divide la zona illuminata da quella in ombra. Il periodo in cui il cielo è parzialmente
illuminato si chiama crepuscolo. Questo fenomeno del Dì e della Notte è presente su tutti i pianeti e
satelliti che girano intorno al Sole.
2) MOVIMENTO APPARENTE DELLE STELLE: ogni giorno le stelle sembrano girare in senso orario ma in
realtà è la terra che gira. La posizione delle stelle è quasi sempre regolare, nell’emisfero boreale le
stelle visibili creano circonferenze intorno alla Stella Polare che si trova allo zenit per chi si trova al
Polo Nord. Dalla Stella Polare è possibile calcolare la latitudine del luogo di osservazione.
3) MODO APPARENTE DEL SOLE DI GIORNO: anche il Sole sembra muoversi in senso orario. Tuttavia
la posizione del sole cambia nel corso dell’anno e completa il suo giro apparente in 24 ore, tempo
con il quale si definisce il giorno solare.
Il movimento del sole dipende anche dal MOTO DI RIVOLUZIONE TERRESTRE.

IL MOTO DI RIVOLUZIONE TERRESTRE


La terra compie anche un moto di rivoluzione intorno al SOLE descrivendo un’orbita ellittica di 365
giorni, periodo chiamato ANNO SIDEREO. Durante questo movimento cambia la distanza tra TERRA
e SOLE sia la velocità della Terra. Abbiamo così 2 posizioni:
1) AFELIO – La Terra si trova a 152 milioni di km (più lontana) dal Sole e si muove più lentamente
2) PERIELIO – La Terra si trova a 147 milioni di Km (più vicina) e si muove più velocemente

La Terra si muove intorno al Sole ma ruota anche su se stessa e questo comporta che l’asse terrestre
e l’Equatore siano inclinati rispetto al piano dell’orbita. L’asse terrestre è inclinato di 66°33’ (66 gradi
e 33 primi, il piano dell’Equatore di 23° 27’.

IL GIORNO SOLARE E LO ZODIACO

Il giorno solare dura 24 ore, cioè 4 minuti in più rispetto al giorno sidereo. Questo dipende dal
moto di rivoluzione, in quanto la Terra ogni giorno si sposta di 1 grado sulla sua orbita e per
compiere questo grado di spostamento per tornare al punto di partenza impiega 4 minuti in più
rispetto al giorno sidereo (rotazione su sé stessa). Il Sole così sembra restare “indietro” rispetto alle
stelle se lo osserviamo. Lo sfondo delle costellazioni lungo il quale il Sole si muove nel corso
dell’anno si chiama ZODIACO.
EQUINOZI, SOLSTIZI E STAGIONI ASTRONOMICHE

L’inclinazione e la direzione dell’asse terreste restano costanti, ma il giro sull’orbita intorno al Sole
comportano che sulla superficie terrestre non ci siano sempre le stesse condizioni di illuminazione,
motivo per il quale avremo 2 EQUINOZI, 2 SOLSTIZI E 4 STAGIONI ASTRONOMICHE.

Gli equinozi sono i punti dell’orbita in cui il circolo di illuminazione passa per i POLI (il 20 marzo
equinozio di primavera e il 22 settembre equinozio di autunno). Nell’equinozio il dì e la notte
durano esattamente 12 h (abbiamo le stesse ore di giorno e di notte).

I solstizi sono i due punti dell’orbita in cui il circolo di illuminazione è alla massima distanza dai Poli
ed è tangente ai due paralleli che si trovano a 66° e 33’ a Nord (Circolo polare Artico) e a Sud
(Circolo Polare Antartico). I solstizi avvengono il 21 giugno solstizio d’estate e il 22 dicembre solstizio
d’inverno). Il Sole nel solstizio d’estate si trova allo ZENIT sul TROPICO DEL CANCRO: il polo nord è
illuminato mentre il polo nord è totalmente al buio.

Nel solstizio d’inverno il sole è allo ZENIT sul TROPICO DEL CAPRICORNO, Il polo nord è al buio per
tutto il giorno mentre il polo nord è sempre illuminato.

Il periodo compreso tra i 2 equinozi e i 2 solstizi è detto ANNO SOLARE, mentre i 4 periodi dell’anno
che si trovano tra un equinozio e un solstizio si chiamano STAGIONI ASTRONOMICHE e non
coincidono con le stagioni metereologiche.

LE ZONE ASTRONOMICHE

Le stagioni astronomiche hanno effetti diversi a seconda delle zone, per questo sul globo terrestre sono
state definite 5 zone astronomiche:

- 1 zona tra i due Tropici e divisa a metà dall’Equatore

- 2 zone temperate comprese tra il Tropico al Circolo Polare

- 2 calotte polari, una artica e una antartica


CARATTERISTICHE DELLE ZONE ASTRONOMICHE

Nella zona tra i due tropici (zona intratropicale) la durata del dì varia poco durante l’anno. Il sole è sempre
alto all’orizzonte per cui il riscaldamento è molto intenso (fa sempre molto caldo e il cambio stagione non è
percepito).

Nelle zone temperate la durata del dì e della notte varia a seconda delle stagioni e della latitudine. Il sole
cambia la sua posizione molte volte durante l’anno e questo comporta stagioni molto diverse tra loro con
diverse condizioni climatiche.

Nelle due calotte polari il Sole non è mai molto alto e per lunghi periodi dell’anno non sorge o non
tramonta. Il riscaldamento è scarso per questo fa molto freddo in queste zone.

Ogni stagione meteorologica inizia il primo giorno del mese in cui cade il solstizio o l’equinozio che segnano
l’inizio della stagione astronomica: il primo giorno d’estate non è caldissimo come durante la stagione che
va da giugno a settembre.

L’ITALIA si trova nella zona temperata e per questo le stagioni astronomiche sono ben differenziate tra loro:
le giornate si allungano durante l’inverno e la primavera e iniziano ad accorciarsi durante l’estate e
l’autunno. Il solstizio d’estate il dì è il più lungo dell’anno (21 giugno) mentre nel solstizio d’inverno il dì è il
più corto (21 dicembre).

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