Che cos’è la geografia? La geografia è la scienza che studia la distribuzione e la connessione spaziale
dei fatti e dei fenomeni nelle loro cause e nei loro effetti.
Un fatto è il singolo avvenimento mentre un fenomeno è l’insieme di più fatti. La geografia è una
scienza, non una disciplina, questo perché si basa sul metodo scientifico, è fatta di regole
dimostrate, provate, documentate e scritte da studiosi. Essa si divide in varie aggettivazioni (es,
geografia sociale) in base a ciò che ci si vuole concentrare. La geografia ci studia anche a vivere più
responsabilmente, tenendo conto del fatto che un nostro atto ha ripercussioni sul resto del pianeta
e sulle generazioni future, il più delle volte permettendoci pure di prevedere un evento. Ci permette
di capire come mai molte culture e religione hanno determinate traduzioni al posto di altre e
soprattutto non sapremmo dove avvengono i fatti che ci circondano (vedi guerra in Ucraina). Grazie
ad essa capiamo anche come mai in certi parti del mondo c’è un determinato clima.
30 settembre 2022
Per assicurarci un equilibrio sul nostro pianeta è necessario un altrettanto equilibrio tra questi tre
fattori:
Un tempo era impensabile un dominio dell’uomo sulla natura (determinismo) ma con il passare del
tempo si è capito che di fatto poteva agire sul territorio (possibilismo).
Ormai la programmazione e la previsione di come si evolve la realtà non sono messe in pratica, ad
esempio durante la pandemia si credeva che il covid non sarebbe mai potuto arrivare in Europa... ma
come è possibile questo in un mondo così globalizzato? Siamo noi però con le nostre scelte che
possiamo migliorare la situazione, come facciamo però a capire quale scelta è migliore? Possiamo
capirlo andando a riprendere i 3 fattori e assicurarci di prendere in considerazione il contesto e
valutando tutte le variabili. La migliore delle ipotesi sarebbe anche quella di permettere uno
sviluppo. (sviluppo=/=crescita).
Circolo di illuminazione: linea che segna i punti di tangenza dei raggi solari con la superficie terrestre
e separa i 2 emisferi
Ed inoltre c’è il movimento di rivoluzione. Il fatto che la terra sia inclinata rispetto al piano dell’orbita
durante la sua rivoluzione fa sì che nei diversi unti del pianeta la durata del giorno e e della notte
abbia diverse caratteristiche. Lungo l’equatore non abbiamo la distinzione delle stagioni, proprio
perché abbiamo questo fenomeno di insolazione. Abbiamo ad esempio venti costanti. Tutti i punti
compresi tra i circoli abbiamo tutte le 24 ore più o meno ore di luce. Nei punti sopra ai circoli polari
abbiamo dei periodi più o meno lunghi durante i quali il sole non sorge sull’orizzonte, quindi
abbiamo la notte che dura più di ventiquattro ore e la situazione estrema la verifichiamo nei 2 punti
polo in cui abbiamo 6 mesi di luce e 6 mesi di buio. Il moto di rotazione ha anche la conseguenza del
moto apparente degli astri e del sole sulla volta celeste con direzione est-ovest. Apparente
spostamento di direzione die corpi non vincolati alla superficie terrestre lungo i meridiani. Questo
fenomeno era già stato descritto da Hadley nel 1753 e dimostrato nel 1859 dal meteorologo Ferrel.
La traiettoria di ogni corpo libero di muoversi sulla superficie terrestre, qualunque sia la direzione
inziale del suo movimento, per effetto della rotazione terrestre risulta deviata a destra nell’emisfero
boreale e a sinistra in quello boreale.
IL MOTO DI RIVOLUZIONE è il moto che la terra come gli altri pianeti e second le leggi di Keplero
compie intorno al sole in 365 giorni 5 ore 48 minuti e 46 secondi (anno tropico) procedendo in senso
antiorario e descrivendo una traiettoria definita orbita forma ellittica di cui il sole occupa uno dei
due fuochi. Poi queste 5 ore ecc. Fanno sì che ogni 4 anni si aggiunga un giorno (29 febbraio). Ma
ogni 100 anni non si ha l’anno bisestile. Nel suo moto di rivoluzione intorno al sole la Terra percorre
un’orbita ellittica, secondo la prima legge di Keplero. L’orbita giace sul pino dell’ellittica, sul quale i
sole compie il suo apparente moto annuale.
Leggi di Keplero:
1) I pianeti compiono intorno al sole un’orbita ellittica di cui il sole occupa uno dei due fuochi.
2) Le aree descritte dai raggi vettori sono proporzionali ai tempi impiegati per percorrerle. Aree
uguali in tempi uguali
3) I quadrati dei tempi di rivoluzione sono proporzionali ai cubi dei semiassi delle orbite.
Di venti abbiamo 3 tipi, costanti periodici e i venti non periodici. I periodici sono 2 principalmente, i
monsoni e le brezze. Ma perché abbiamo il vento? L'atmosfera può avere 2 caratteristiche: 1) essere
calda/fredda 2) Asciutta o umida.