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Forze o Interazioni fondamentali

In natura esistono 4 tipi di forze fondamentali (dette anche


interazioni fondamentali) ciascuna delle quali relativa ad una specifica
caratteristica dei corpi sui quali agiscono:

✓ FORZA GRAVITAZIONALE: generata dalla massa dei corpi

✓ FORZA ELETTROMAGNETICA: generata dalla cariche elettriche

✓ FORZA NUCLEARE FORTE: lega i quark che compongono protoni e neutroni


all’interno del nucleo

✓ FORZA NUCLEARE DEBOLE: interviene in alcuni processi nucleari, come ad


es. il decadimento del neutrone in protone + elettrone + neutrino

In questo corso ci occuperemo soltanto delle prime 2


Interazioni a distanza
❑ L’interazione meccanica (urto) tra due corpi è una semplificazione
dovuta alla nostra impossibilità di vedere le reali interazioni a livello
microscopico. La meccanica classica è un’utile semplificazione,
funziona perfettamente per la maggior parte delle nostre esperienze
quotidiane, o per la costruzione di edifici, strade, ponti, ecc…

❑ In realtà, il “contatto tra i corpi” è un’astrazione mentale: TUTTE


LE INTERAZIONI AVVENGONO A DISTANZA: un corpo genera forze
nello spazio circostante che agiscono a distanza su corpi aventi la
stesse caratteristica.

❑ Due esempi di esperienza comune sono la forza magnetica


esercitata da una calamita su oggetti di ferro, e la forza di gravità
esercitata da corpi che hanno massa su altri corpi che hanno massa.
La forza gravitazionale

❑ Newton ha un’intuizione straordinaria: la forza che causa la


caduta di una mela sulla Terra è la stessa forza che mantiene i
pianeti in orbita attorno al Sole, e la Luna attorno alla Terra !!

❑ Nel libro Philosophiae Naturalis Principia Mathematica,


del 1687, egli enuncia la Legge di Gravitazione Universale
FORZA GRAVITAZIONALE
 
M1 F F M2
R
M 1M 2
F =G
R2
✓ Dati due corpi di massa M1, M2, essi si attraggono con una forza F
direttamente proporzionale al prodotto delle loro masse, ed
inversamente proporzionale al quadrato della loro distanza
✓ La forza gravitazionale è sempre diretta lungo la retta
congiungente i due corpi
✓ Il verso della forza è sempre attrattivo: la forza agisce in modo da
avvicinare i corpi
✓ La forza è sempre applicata nel centro di massa del corpo; dunque
la distanza R che compare nell’espressione della forza è la distanza
dai due centri
FORZA GRAVITAZIONALE
 
M1 F F M2

R
M 1M 2
F =G 2
R
✓ Notiamo che la forza con cui il corpo M1 è attratto verso M2 è
uguale in modulo e direzione ma opposta in verso alla forza con cui il
corpo M2 è attratto da M1; ovvero ciascuno dei due attrae l’altro con
forza uguale in modulo e direzione, ma contraria in verso
✓ Dunque la forza gravitazionale soddisfa 3° principio della dinamica
(principio di azione e reazione)
Dipendenza della forza dal quadrato della
distanza tra i corpi
Consideriamo F come una
funzione della distanza tra i
R=1 m, F=10 N
corpi, ovvero F(R); la
10
formula di Newton ci dice

F (Newton)
che la forza gravitazionale è
inversamente proporzionale
al quadrato della distanza
5
Nel grafico scriviamo i valori di
R sull’asse x e di F sull’asse y; 2.5
supponiamo che per R = 1 m
1.1
la forza sia F = 10 N;
troviamo i valori di F per R =
0 1 2 3 4
2 m, R =3 m, R=4 m
R (metri)

La forza gravitazionale diminuisce col quadrato della


distanza dai corpi: è una diminuzione molto rapida
Costante di Forza Gravitazionale
✓ G è detta costante di forza gravitazionale o costante di
gravitazione universale; è esattamente la stessa per tutti i corpi dotati
di massa, siano essi grandi come stelle o piccoli come granelli di sabbia
✓ dalla formula della forza ricaviamo l’unità di misura di G:
2
M 1M 2 m
F =G G = 6.7 10−11 N
R2 Kg 2
✓ Per definizione, G rappresenta la forza gravitazionale tra due masse di
peso unitario (1Kg) poste a distanza unitaria (1 m):
 
F F 1Kg 2 −11
1 Kg 1 Kg F =G 2
= 6.7  10 N
1m 1m
✓ Questa è una forza piccolissima !! si consideri che 1 N è la forza peso di
un oggetto di 100 g, ad esempio una mela.
✓ Se le due sfere fossero poggiate su un tavolo non potrebbero muoversi
mai, poiché anche un minimo attrito col suolo sarebbe sufficiente a
contrastare ed annullare questa piccola forza
✓ la forza gravitazionale è la più debole delle 4 forze fondamentali della
natura, è importante solo se almeno uno dei due corpi che interagiscono
ha una massa enorme, come un corpo celeste ad esempio; altrimenti è
del tutto irrilevante
Accelerazione (campo) gravitazionale
 
M1 F F M2 M 1M 2
F =G
  R2
a1 R a2
✓ Dalla forza calcoliamo facilmente l’accelerazione della massa M1 utilizzando
il 2° Principio della dinamica:
F M 1M 2 M2
F = M 1a1  a1 = =G 2
=G 2
M1 M1R R

✓ L’accelerazione gravitazionale di M1 dunque NON DIPENDE da M1 !! essa


dipende da M2 e dalla distanza R:
M2
a1 = G 2
R
✓ La formula ci dice che qualunque corpo posto a distanza R da M2
subisce la stessa accelerazione gravitazionale generata da M2
✓ in altri termini, l’accelerazione è una proprietà del corpo che
GENERA l’attrazione gravitazionale, non del corpo che la subisce
Accelerazione (campo) gravitazionale
 
M1 F F M2 M 1M 2
F =G
  R2
a1 R a2
✓ Applico lo stesso procedimento per calcolare l’accelerazione di M2

F MM M
F = M 2 a2  a2 = = G 1 22 = G 21
M2 M 2R R

✓ L’accelerazione gravitazionale di M2 dipende soltanto dalla massa


M1 e dalla distanza R, dunque è una proprietà della massa M1 che
GENERA l’attrazione gravitazionale, non di M2 che la subisce
✓ In base a questa osservazione, possiamo riformulare l’interazione
gravitazionale tra due masse nel modo seguente: ogni massa genera
attorno a sé un campo di accelerazione proporzionale alla massa e
inversamente proporzionale al quadrato della distanza; quando un
secondo corpo entra nel campo di questa massa, ne subisce
l’attrazione dovuta al campo gravitazionale
Il campo di accelerazione
gravitazionale
✓ L’accelerazione di gravità generata da un corpo di massa M nello spazio
circostante è anche detta campo di accelerazione gravitazionale della
massa M, o più semplicemente campo gravitazionale
✓ Possiamo immaginare il campo gravitazionale come un cono o una rete
generata dalla massa M nello spazio circostante; se un’altra massa passa
vicino ad M, essa finisce nel suo cono attrattivo e viene catturata

✓ In un punto P distante R
dal centro di massa M, il P
campo gravitazionale
generato dalla massa M
R
vale:
M
a=G 2
R
M

✓ il campo è tanto più intenso quanto più R è piccolo, ovvero quanto più
siamo vicini alla massa M che genera il campo
✓ il campo è tanto più forte quanto più grande è M
Il campo gravitazionale
Supponiamo che una massa più piccola m arrivi con velocità v nel
campo gravitazionale generato da M; in qualsiasi punto distante R dal
centro di massa di M il campo di gravità vale:
M
a=G 2
R
La forza subita da m è data dalla Legge della Dinamica:
mM
F = ma = G 2
R
m v

M Cosa succede alla massa m ?


Il campo gravitazionale
Possono verificarsi 4 diversi casi:
a) I due corpi sono troppo distanti, per cui il campo gravitazionale di M non
è sufficientemente grande per attrarre m, che prosegue indisturbato
b) m sente l’attrazione gravitazionale di M, ma non è così vicino da venirne
intrappolato; in tal caso m devia dalla traiettoria originale e si riallontana
proseguendo di moto rettilineo uniforme
c) m subisce l’attrazione gravitazionale di M; se si muove con un’opportuna
velocità può essere catturata in una traiettoria chiusa, iniziando ad
orbitare indefinitamente attorno ad M
d) m è talmente vicino da precipitare su M
m
a)
b)
c) Il caso c) è il più
interessante:
d) studiamo più in
dettaglio il moto
orbitale

M
Moto circolare uniforme
✓ Il moto dei corpi celesti che orbitano attorno a corpi molto più grandi
(come nel caso Terra-Luna o Sole-Terra) può essere approssimativamente
raffigurato come un moto circolare uniforme: la Luna percorre un cerchio
attorno alla Terra ferma nel centro (in realtà nella maggior parte dei casi le
traiettorie sono ellittiche, ma per semplicità trascuriamo questo aspetto)
✓ Il moto circolare uniforme è un moto ACCELERATO, in cui velocità e
accelerazione sono entrambe COSTANTI in modulo, mentre la loro
direzione cambia nel tempo
✓ Ad ogni istante la velocità è sempre diretta
tangenzialmente alla traiettoria circolare;
v
l’accelerazione è sempre diretta verso il centro del aC
cerchio, e per questo è detta centripeta (ac)
✓ Nel moto circolare uniforme, abbiamo una relazione T
che lega accelerazione centripeta, velocità, e
raggio dell’orbita: R
v2
ac =
R
✓ Affinché un corpo resti in orbita attorno ad un centro di gravità, la
velocità, l’accelerazione e la distanza dal centro di gravità devono soddisfare
questa relazione
Esercizio: moto orbitale della Luna
✓ Calcoliamo l’accelerazione centripeta a cui è sottoposta la Luna,
ovvero il campo di gravità generato dalla Terra a distanza Terra-Luna
✓ massa della Terra: MT=6×1024 Kg; distanza Terra-Luna: RTL=3.8×105 Km
MT −11 m2 6 1024 Kg 6.7  6 1013 m −3 m
aC = G 2 = 6.7 10 N =  16 2 = 2.8  10 2
RST Kg ( 3.8 10 Km )
2 5 2
3.8 2
10 s s

✓ Conoscendo l’accelerazione, utilizzando la formula fondamentale del moto


circolare uniforme, possiamo facilmente ricavare la velocità della Luna:

2
v2 −3m 6 m
aC =  v = aC RTL = 2.8  10 2  3.8  10 m = 10 2
2 8
RTL s s
2 v
m 3 m Km Km
v = 10 2 = 10
6
=1 = 3600 aC
s s s h

La Luna viaggia attorno alla Terra ad una velocità


T
che è circa il triplo della velocità del suono !! RTL
Esercizio: moto orbitale della Luna
✓ Dalla formula del perimetro del cerchio ricaviamo la circonferenza orbitale,
ovvero la distanza percorsa dalla Luna in un giro completo attorno
alla Terra:
C = 2 RTL = 6.28  3.8 105 Km = 2.4 106 Km
✓ Muovendosi alla velocità tangenziale di 1 Km/s, in quanto tempo la
Luna compie un giro completo attorno alla Terra ? Ricordiamo che la
velocità è il rapporto tra spazio percorso e tempo impiegato, per cui, se
indichiamo con T il periodo di rivoluzione della Luna:

C
v=
T
✓ Dalla formula inversa ricaviamo il periodo T:

C 2.4 106 Km
T= = = 2.4 106 s
v Km
1
s
✓ In un giorno ci sono 86400 s; la Luna compie un giro completo attorno
alla Terra in 2.4 milioni di secondi, corrispondenti a 27 giorni, 7 ore e 43
minuti
The dark side of the moon
✓ La Luna è un caso di rotazione sincrona: il suo periodo di
rivoluzione attorno alla Terra è uguale a quello di rotazione attorno
al proprio asse. Conseguenza di ciò è che la Luna mostra alla Terra
sempre la stessa faccia !!
✓ La rotazione sincrona si verifica quando la distanza del corpo dal
centro di gravità è piccola, ed è causata da complessi effetti
gravitazionali. Quasi tutti i satelliti ruotano attorno ai rispettivi
pianeti con rotazione sincrona

the dark side


of the moon
Orbita della Luna attorno alla Terra
❑ Il moto della Luna attorno alla Terra non è esattamente circolare
uniforme: la vera orbita lunare attorno alla Terra è l’ellisse
❑ Ne segue che Terra e Luna non sono sempre alla stessa distanza;
la distanza è minima al perigeo (dal greco ‘eri’ = intorno),
massima all’apogeo (dal greco ‘ao’ = lontano da)
❑ La distanza Terra-Luna, la velocità tangenziale, e l’accelerazione
centripeta non sono quindi esattamente costanti in modulo; i valori
considerati in approssimazione di moto circolare uniforme sono la
MEDIA dei valori variabili ottenuti durante il moto
Orbita della Terra attorno al Sole
❑ L’orbita terrestre attorno al Sole è un ellisse, dunque Sole e Terra non
sono sempre alla stessa distanza; la distanza è minima al perielio,
massima all’afelio
❑ L’asse terrestre NON è perpendicolare al piano dell’ellisse, ma
inclinato di circa 23°: conseguenze di questa inclinazione sono:
✓ L’esistenza delle stagioni
✓ La differente durata del giorno e della notte durante l’anno
Solstizio d’Estate (21 giugno) la Equinozio di Primavera
durata del giorno è massima a (21 marzo) giorno e notte
Nord e minima a Sud hanno stessa durata

2 luglio 3 gennaio
152 106 Km 147  106 Km

Equinozio d’Autunno (21


settembre) giorno e notte Solstizio d’Inverno (21 dicembre) la
hanno stessa durata durata del giorno è massima a Sud e
minima a Nord
Le stagioni
EQUINOZI SOLSTIZIO D’ESTATE SOLSTIZIO D’INVERNO

✓ Equinozi: (21 marzo inizio della primavera e 21 settembre, inizio


dell’autunno): i raggi solari sono perpendicolari all’Equatore; giorno e
notte durano entrambe esattamente 12 ore in tutti i punto della Terra
✓ Solstizio d’estate (21 giugno, inizio dell’estate): i raggi sono
perpendicolari al 23° parallelo di latitudine Nord (il Tropico del Cancro); il
giorno raggiunge la massima durata nell’emisfero Nord, e la minima
durata nell’emisfero Sud (fa eccezione l’equatore, dove giorno e notte
durano 12 ore in tutti i giorni dell’anno)
✓ Solstizio d’inverno (21 dicembre, inizio dell’inverno): i raggi sono
perpendicolari al 23° parallelo Sud (Tropico del Capricorno); il giorno ha la
minima durata nell’emisfero Nord e la massima durata nell’emisfero Sud
Reciprocità dell’attrazione
gravitazionale
✓ L’interazione gravitazionale tra Terra e Luna è reciproca: la forza
con cui i due corpi si attraggono è la stessa
✓ nonostante ciò, possiamo supporre la Terra ferma rispetto alla Luna,
e la Luna in orbita attorno alla Terra; perché ?

Campo di gravità della Terra a distanza Terra-Luna: MT


MT −3 m
aC = G 2 = 2.8 10 2
RTL s RTL
Campo di gravità della Luna a distanza Terra-Luna:
ML −5 m
aC = G 2 = 3.4 10 2
RTL s ML
✓ La massa della Luna è circa 100 volte minore di quella della Terra,
per cui il campo di gravità generato dalla Luna è circa 100 volte più
piccolo di quello Terrestre
✓ Quando la differenza delle masse è così grande, possiamo considerare,
in prima approssimazione, il corpo più pesante come fermo, e
quello più leggero in moto circolare uniforme attorno al primo
Moto orbitale e centro di massa
Masse molto
Masse uguali Masse simili diverse

✓ Il moto orbitale generato dalla reciproca attrazione gravitazionale di due


corpi non coinvolge mai soltanto un corpo: entrambi i corpi ruotano in
sincrono attorno al centro di massa (baricentro) del sistema
✓ Se i corpi hanno uguale massa, il baricentro è esattamente a metà tra i
due corpi; tanto maggiore è la differenza tra le masse, tanto più il
baricentro tende a spostarsi verso la massa grande
✓ Un esempio di masse non troppo differenti è Plutone col satellite Caronte:
https://www.youtube.com/watch?v=fnvRXH__nqo
✓ per quanto abbiano masse diverse, anche il sistema Terra-Luna ruota
attorno al comune baricentro; esso si trova all’interno del globo
terrestre, a circa 1700 Km sotto la superficie terrestre
https://www.youtube.com/watch?v=uGBANgbRkws
Moto orbitale e centro di massa

✓ A rigore, non è esatto dire che i pianeti girano intorno al Sole; in realtà, il
Sole e tutti i pianeti con i loro satelliti girano intorno al comune
baricentro del Sistema Solare
✓ il baricentro del Sistema Solare è vicino al Sole, avendo esso massa
immensamente maggiore di tutti i pianeti del Sistema Solare, ma non
coincide col centro del Sole:
https://www.youtube.com/watch?v=1iSR3Yw6FXo&t=65s
✓ La massa del sole è 300,000 volte maggiore di quella della Terra, per cui
l’attrazione esercitata dalla Terra sul Sole è insignificante rispetto a quella
del Sole sulla Terra; di contro la massa del Sole è ‘appena’ 1000 volte
maggiore di quella di Giove: dunque la gravità di Giove è in grado di
produrre qualche effetto significativo sul Sole
Campo di gravità generato dalla Terra
sul suolo terrestre
✓ Descriviamo la Terra come una sfera di raggio RT = 6370 Km;
chiaramente è un valore medio, poiché la Terra è più schiacciata ai poli;
consideriamo inoltre come suolo terrestre il livello del mare
✓ Consideriamo un punto P posto ad un’altezza h dal suolo; il campo di
gravità nel punto P è:
MT
a=G 2
R
P R è la distanza tra P ed il centro della Terra:
RT = 6370 Km h
R = RT + h
Però in pratica h è così piccola rispetto ad
RT che possiamo certamente trascurarla;
dunque invece di usare la formula esatta:
M T = 61024 Kg MT
a=G
( RT + h )
2

Poniamo: h=0 R RT
Campo di gravità generato dalla Terra
sul suolo terrestre
✓ Con quest’approssimazione, calcoliamo l’accelerazione di gravità al
suolo (che indichiamo con g per distinguerla dalla generica accelerazione
indicata con a):
MT −11 N m
2
6 1024 Kg m
g = G 2 = 6.7 10 = 9.8 2
RT Kg ( 6.4 10 m )
2 6 2
s

✓ E’ molto importante notare che, a differenza del generico campo di gravità


che dipende dalla distanza dal centro di gravità, g è una costante
universale, poiché dipende soltanto da 3 costanti: G, massa e
raggio della TERRA
✓ Consideriamo un corpo di massa M sulla
M superficie terrestre; la forza di gravità
RT = 6370 Km
esercitata su M è, per la legge di Newton:
M MT
F =M g =G
RT 2
M T = 61024 Kg
✓ Questa forza è comunemente definita come
‘FORZA PESO’ o semplicemente ‘PESO’
FORZA PESO
Si definisce FORZA PESO la forza esercitata dal campo gravitazionale
terrestre sugli oggetti. Per un qualunque massa M presente sulla
superficie terrestre, la forza di gravità con cui esso è attratto verso il
centro della Terra è data dall’espressione:
F =M g
Poiché l’accelerazione di gravità g è la stessa per tutti i corpi, la forza
di gravità è identificata unicamente dalla MASSA del corpo.
Calcoliamo la forza peso relativa ad 1 Kg materia:
m
F = 1Kg  9.8 2 = 9.8 N
s
In realtà la bilancia che misura la forza peso converte la scala da
Newton a Kg dividendo la forza per g, per cui indica direttamente la
massa:
F
=M
g
Perciò comunemente si dice che la massa di 1 Kg ‘pesa 1 Kg’ e non
che ‘pesa 9.8 N’ come a rigore si dovrebbe dire.
Esercizio: Gravità sull’Everest
Andiamo sulla cima dell’Everest, la cui altezza h
h dal livello del mare è uguale a 8848 m;
l’accelerazione di gravità diminuisce, poiché ci
allontaniamo dal centro della Terra; di quanto
RT diminuisce rispetto a g?
MT
a=G
MT (RT + h )2
Calcoliamo il rapporto tra il campo di gravità a
sulla cima dell’Everest e g:

( 6370 Km )
2 2
a MT 1 RT
=G  = = = 0.997
( RT + h ) G M T2 ( RT + h ) ( 6370Km + 8.848Km )
2 2 2
g
RT
a = 0.997  g
Sulla cima dell’Everest, l’accelerazione di gravità è diminuita rispetto
all’accelerazione di gravità terrestre al suolo g dello 0.3% = 3‰
Esercizio: Gravità sull’Everest
Consideriamo un uomo di massa M=100 Kg. Se si
pesa a livello del mare ottiene (la bilancia riscala il
valore della forza per g):

F
= M = 100 Kg
g
L’uomo va poi sulla cima dell’Everest con la bilancia,
si pesa di nuovo e ottiene:

F = M a = M g  0.997
Ovviamente la bilancia, tarata per funzionare a livello del mare,
segna:
F
= M  0.997 = 99.7 Kg
g
L’uomo appare dimagrito di 3 etti, ma ovviamente è un dimagrimento
finto: se calcoliamo F/a si trova sempre la stessa massa; ciò che è
diminuito in cima all’Everest è la gravità, ovvero la forza peso
Gravità della Luna
✓ Calcoliamo il campo di gravità generato dalla Luna
✓ massa della Luna: ML=7.3×1022 Kg RL
✓ Raggio della Luna: RL=1740 Km

ML −11 N m 2
7.3  10 22
Kg m
g L = G 2 = 6.7 10 = 1.6 2
RL Kg (1.74 106 m )
2 2
s

Poiché la gravità sulla Terra è 9.8 m/s2, il loro rapporto è:

gL 1

g 6
✓ l’accelerazione di gravità sulla Luna è circa 6 volte minore di quella
terrestre, per cui di un uomo di massa M = 100 Kg sulla Luna
avverte una forza peso di (100/6) Kg = 16.6 Kg; ovviamente la
sua massa è sempre la stessa, ma è diminuita enormemente la
gravità rispetto al suolo terrestre.
Caduta dei gravi: Galileo contro Aristotele
MT
g =G 2
RT
✓ Galileo ribalta ancora una volta l’idea di Aristotele, per
il quale se due corpi di diverso peso vengono lasciati
cadere da uguale altezza, il corpo più pesante deve
cadere più velocemente al suolo; Galileo intuì che
Aristotele aveva torto un secolo prima che Newton
formulasse la Legge di gravitazione universale
✓ Infatti, poiché il campo di gravità NON dipende
dalla massa del corpo accelerato, se lasciamo
cadere due corpi diversi da una stessa altezza,
essi subiranno la stessa accelerazione di gravità
✓ di conseguenza, istante per istante i due corpi
avranno anche stessa velocità e spostamento, e
dunque giungeranno simultaneamente al suolo,
indipendentemente dalla loro massa !!
✓ Ciò è vero però in assenza di altri disturbi come vento
e resistenza dell’aria, per cui al tempo di Galileo era
difficile da dimostrare in pratica; oggi basta far cadere
i corpi all’interno di una pompa a vuoto per verificare
che Galileo aveva ragione
La Torre di Pisa, tra leggenda e realtà
Vincenzo Viviani, discepolo e segretario negli ultimi
anni di vita di Galileo, ne trascrisse i ricordi, le
elucubrazioni e gli sfoghi polemici, scrivendo infine la
prima biografia di Galileo. Il libro è un appassionato
rendiconto degli esperimenti del maestro, condito da
numerose leggende, tra cui quella della torre di Pisa. Galileo Galilei
Pisa 1564 – Arcetri 1642

Viviani racconta che Galileo salì sulla cima del campanile pendente dì Pisa e,
« con l'intervento delli altri lettori e filosofi e di tutta la scolaresca » e « con
replicate esperienze » mostrò che « le velocità de' mobili dell'istessa materia,
disegualmente gravi, movendosi per un istesso mezzo, non conservano
altrimenti la proporzione delle gravità loro, assegnatagli da Aristotele, anzi
che si muovon tutti con pari velocità »

Nei suoi libri Galileo non menziona la Torre, ma riferisce dì esperimenti


all'aperto con palla da cannone e una palla da moschetto, trovando come
regola generale che esse cadono a terra nello stesso tempo. Che sia andato o
meno sulla Torre, ciò che importa veramente fu la rivoluzione concettuale che
condusse Galileo a ribaltare l’idea Aristotelica secondo cui la velocità dei
corpi indotta dalla gravità terrestre dipende al loro peso
Moto parabolico
✓ Il moto parabolico è un moto uniformemente accelerato.
Esempio: un cannone posto ad un’altezza h dal livello del mare
spara colpi con velocità vx parallela al suolo; il proiettile è
sottoposto all’accelerazione di gravità g diretta verticalmente verso
il basso
✓ La velocità v è quindi la somma vettoriale di due componenti: la
componente orizzontale vx e la componente verticale vy dovuta alla
gravità
✓ Trascurando la resistenza
dell’aria, vx resta invariata
lungo tutto il tragitto

✓ g = -Dvy/Dt, inoltre la
vx
velocità iniziale lungo y è ay = g
nulla, per cui Dvy=vy; h vy v
abbiamo quindi vy =-g Dt
✓ La traiettoria percorsa
dall’oggetto risultante da v y = − g Dt
queste due componenti è
la parabola blu in figura
Il Cannone di NewtonvL
Per comprendere il moto orbitale utilizziamo
un argomento detto il ‘cannone di Newton’.
Dalla cima di una montagna spariamo palle di
cannone in orizzontale con velocità di lancio
vL crescente (trascuriamo l’attrito dell’aria)
➢ A bassa vL, la palla è attratta verso il
centro dalla Terra e cade nel punto A con
moto parabolico
➢ Aumentando ulteriormente vL la palla cade
in punti via via sempre più distanti, fintanto
che, per un dato valore di vL, a causa
dell’incurvatura terrestre la palla non riuscirà
più a precipitare al suolo, percorrendo quindi
un’orbita chiusa circolare C.
➢ Per una data distanza dal centro della Terra, c'è una specifica velocità di
lancio che produce un'orbita circolare uniforme. Un corpo in orbita è un corpo
in caduta libera che, a causa della velocità di lancio elevata e della curvatura
terrestre, cade indefinitamente senza mai raggiungere il suolo
➢ Aumentando ancora vL si ottengono orbite ellittiche come la D
➢ Aumentando ancora (caso E) si raggiunge la velocità di fuga: adesso la
palla è troppo veloce per essere catturata in un’orbita chiusa; la gravità si
limita a deviare la traiettoria della palla, che poi prosegue libera
allontanandosi nello spazio

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