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1. Interpolando il grafico relativo alla legge oraria con un polinomio di secondo grado
si ottiene la
seguente relazione: y =0.55 + 2.33 x + 0.64 x ^2, dove x rappresenta il tempo (in
secondi) e y la
distanza dall’origine (in metri). L’accelerazione del sistema risulta pari a:
(1 Point)
1.28 m/s^2
2.33 m/s
2.33 m/s2
-0.32 m/s2
2. Data una massa m che oscilla in verticale sotto l’azione di una molla di costante
elastica k, il periodo di oscillazione:
(1 Point)
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10J
-10J
0J
15 J/s
15 N m/s
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15 Kg m/s
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nulla
è nulla
è diretta orizzontalmente
è diretta verticalmente
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11. Autovalutazione
Mi ritiro
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19.01.21 Appello Fisica I – Parte 2 Domande Aperte
1)
Due corpi di massa m1 = 1 kg e m2 = 2 kg poggiano su
una guida curvilinea (in figura) e liscia nella parte µs, µd z µs, µd
inferiore al di sotto della quota h = 1.5 m, e rettilinea, h
h
inclinata di un angolo θ= 30° e scabra al di sopra (con v'1
coefficienti di attrito statico μ_s= 1 e dinamico μ_d = θ m1 m2 θ
0.5). Nel punto più basso della guida il corpo di massa h h x
m1 (inizialmente in moto con componente lungo l’asse h
x della velocità pari a v1' = 10 m/s) urta elasticamente il corpo di massa m2 (inizialmente fermo).
a) Determinare le componenti v1'' e v2'' delle velocità dei due corpi lungo l’asse x, immediatamente dopo
l’urto;
b) Determinare se l’altezza massima raggiunta da ciascuno dei due corpi è superiore ad h.
c) Discutere lo stato di moto dei due corpi negli istanti seguenti il raggiungimento dell’altezza massima.
2)
a) Si dia la definizione di lavoro termodinamico.
All’interno di un cilindro di sezione A = 10 cm^2 si trovano n = 0.4 moli di gas perfetto. Il cilindro ha la
superficie laterale adiabatica, mentre la base è in contatto termico con un termostato a temperatura T = 300
K.
All’interno del cilindro il volume del gas può essere variato mediante un pistone anch’esso adiabatico.
Inizialmente il gas si trova alla pressione p1 = 1 atm, in equilibrio con l’ambiente esterno. Successivamente
sul pistone viene posta una massa M = 1 Kg.
Si calcoli:
b) la quantità di calore Q scambiata dal gas durante la trasformazione che lo porta verso la nuova condizione
di equilibrio;
c) la variazione di entropia ΔS dell’universo durante la stessa trasformazione. Si commenti il risultato
ottenuto.
Soluzioni:
Quesito 1
a) Nell’urto elastico si conservano la quantità di moto e l’energia cinetica dei due corpi
= + ;
( ) = ( ) + ( ) ,
= = -3.33 m/s;
= = 6.67 m/s.
b) Se la guida fosse completamente liscia, le altezze massime h1 e h2 raggiunte dai due corpi sarebbero le
seguenti, ottenute applicando il principio di conservazione dell’energia meccanica:
( ) = ℎ ⇒ ℎ = = 0.566 m < h;
( ) = ℎ ⇒ ℎ = = 2.27 m > h;
Da questi risultati deduciamo che soltanto il corpo di massa m2 raggiunge la zona scabra della guida.
Il problema non lo richiede, ma si osservi che si può calcolare l’altezza massima raggiunta dal corpo di
massa tenendo conto del lavoro della forza di attrito dinamico, non conservativa, che provoca una
variazione Δ dell’energia meccanica del corpo tra l’istante finale in cui raggiunge la quota massima ℎ
e quello subito dopo l’urto:
ℎ = = 1.91 m
c) Il primo corpo si ferma nella zona liscia della guida e accelera nuovamente verso il basso sotto l’azione
della forza di gravità e della reazione normale della guida.
Il secondo corpo, una volta fermatosi, è sottoposto anche alla forza di attrito statico e accelera nuovamente
solo se il modulo della componente parallela alla guida della forza di gravità, θ = 9.81 N è
superiore alla massima forza di attrito statico = µ cos θ = 17.0 N (ovvero se l’angolo θ è
superiore all’angolo critico θ = arctan µ = 45°. Poiché θ < θ , il secondo corpo rimane fermo.
Quesito 2
a) Il lavoro compiuto da un sistema termodinamico è pari al lavoro delle forze esercitate dal sistema sul
suo ambiente (ne consegue che esso è positivo quando il sistema cede energia meccanica all’ambiente).
b) La trasformazione descritta nel testo è una compressione isoterma irreversibile. La temperatura viene
mantenuta costante dal termostato e la pressione esterna sul pistone viene bruscamente cambiata
aggiungendo il peso di massa = 1 Kg. Considerando stati iniziali e finali si ha:
= = = 300 K
= = 9.88 × 10 m = = 8.89 × 10 m
Il lavoro svolto sul sistema sarà uguale allo scambio di calore con il termostato (essendo isoterma e quindi
Δ = 0)
= = − = 1– = −98.7 J
Dove abbiamo sfruttato la definizione di lavoro svolto dall’ambiente a pressione costante pf sul sistema (non
possiamo calcolare il lavoro con la formula della trasformazione isoterma poiché è irreversibile)
c) La variazione di entropia dell’universo è data dalla somma delle variazioni del sistema (gas) e
dell’ambiente (termostato) e quindi si ha:
Δ = ln = ln = −0.307 J/K
Δ = − = 0.322 J/K
La variazione di entropia dell’universo è maggiore di zero poiché stiamo effettuando una trasformazione
irreversibile.