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d2v/dx2= - M(x)/EJ
Invertendo l’asse positivo delle y o il momento flettente nella dimostrazione
della linea elastica, il segno della derivata seconda è positivo.
Ricordando la relazione dv/dx = tanθ ≈ θ che rappresenta la rotazione della
generica sezione 1 rispetto all’orizzontale, possiamo dedurre che integrando
una volta l’equazione della linea elastica otteniamo la funzione delle rotazioni
delle sezioni:
x x
d 2v Integrando una seconda volta, si
EJ ∫ 2 dx = − ∫ M ( x)dx + C1 ottiene la funzione delle frecce in
0 dx 0 ogni punto
x
dv
EJ = − ∫ M ( x)dx + C1
dx 0
x x
EJv( x) = − ∫ ∫ M ( x)dx + C1 dx + C 2
0 0
Ricordando il rapporto tra il momento, il taglio e il carico distribuito mediante
le relazioni dM/dx = T e dT/dx = - p
Differenziando due volte entrambi i membri dell’equazione della linea elastica,
si ottiene
d 2v M che stabilisce che con le convenzioni as-
= − sunte, la linea elastica di una trave caricata
dx 2 EJ
3
con un carico distribuito, è definita da una e-
d v 1 dM T
= − = − quazione differenziale lineare del quarto or-
dx 3 EJ dx EJ dine.
d 4v 1 dT p
= − = d 3v
dx 4 EJ dx EJ EJ 3 = −T ( x) = ∫ p ( x)dx + C1
dx
Integrando successivamente- d 2v
mente l’equazione differenzia- EJ 2 = − M ( x) = ∫ dx ∫ p ( x)dx + C1 x + C 2
dx
le del quarto ordine si ottengo- dv 1
no tutte le caratteristiche delle EJ = EJθ ( x) = ∫ dx ∫ dx ∫ p ( x)dx + C1 x 2 + C 2 x + C 3
dx 2
sollecitazioni oltre i parametri 1 1
geometrici. EJv( x) = ∫ dx ∫ dx ∫ dx ∫ p ( x)dx + C1 x 3 + C 2 x 2 + C 3 x + C 4
6 2
Le costanti naturalmente dipendono dalle condizioni al contorno della trave.
Esercizio n. 39
Così per esempio, per la trave a mensola posta accanto, dove sono
riportate anche le condizioni al contorno per determinare le costanti
C1 e C2, esprimendo l’equazione del momento
M(x) = - ql2/2 + qlx - qx2/2 e integrando si ottiene
x x l/2
d 2v 1 2 1 2 ql MA= ql2/2
EJ ∫ 2 dx = − ∫ ( − ql + qlx − qx )dx + C1
0 dx 0
2 2
dv 1 1 1 MA
EJ = + ql 2 x − qlx 2 + qx 3 + C1
dx 2 2 6 RA RA= ql
1 2 2 1 1
EJv( x) = ql x − qlx +
3
qx 4 + C1
4 6 24
Per xA = 0 C1=0 e la funzione degli
spostamenti per ogni sezione si riduce
1 2 2 1 1
EJv( x) = ql x − qlx +
3
qx 4 vale a dire
4 6 24
2
qx
v( x) = (6l − 4lx + x )
2 2
24 EJ
per xB= l vB= ql4/(8EJ)
Esercizio n. 40
Per la trave appoggiata posta accanto, dove sono riportate anche le
condizioni al contorno per determinare le costanti C1 e C2, esprimen-
do l’equazione del momento
M(x) = qlx/2 - qx2/2 integrando due volte si ottiene
x 2 x
x
d v 1 1 ql
EJ ∫ 2 dx = − ∫ ( qlx − qx 2 )dx + C1 1
EJv( x) = − qlx +
12
1
24
3
qx 4
+ C1 x + C 2
0 dx 0
2 2
qx
dv 1 1 3
EJ = − qlx + qx + C1
2
dx 4 6
1 1
EJv( x) = − qlx +
3
qx 4 + C1 x + C 2 Per xA = 0 e xB= l vA = vB = 0
12 24
e pertanto C2= 0
1 4 1 4
0=− 𝑞𝑙 + 𝑞𝑙 + 𝐶1 𝑙 C1= ql3/24
12 24 qx
v( x) = (−2lx 2 + x 3 + l 3 )
1 1 1 3 24 EJ
EJv( x) = − qlx 3 + qx 4 + ql x
12 24 24
𝑑2 𝜐 𝑀(𝑧)
2
=−
𝑑𝑧 𝐸𝐸
Condizioni ai limiti
z=0 z=a 𝜐 ′ 1 = 𝜐 ′2 z=l
𝜐1 = 0 ν1 = ν2 ν2 = 0
Calcolo delle costanti attraverso l’applicazione delle condizioni ai limiti
Dalla terza del tratto AC per z = 0 C2 = 0
1 𝑃𝑙 3 1 3 1 2 3 2 3
𝐶4 = 𝑙 − 𝑃𝑙 + 𝑃 𝑙 − 𝐶3 𝑙 = 𝑃𝑙 − 𝐶3 𝑙
18 𝑙 6 2 3 9
Dalla seconda e terza dei due tratti per z=a
1 𝑃𝑃 2 1 𝑃𝑃 2 1 1
− 𝑎 + 𝐶1 = − 𝑎 + 𝑃𝑎2 − 𝑃𝑎2 +𝐶3 𝐶1 = − 𝑃𝑎2 +𝐶3
2 𝑙 2 𝑙 2 2
1 1 1 1
− 𝐴𝑎3 + 𝐶1 𝑎 = − 𝐴𝑎3 + 𝑃𝑎3 − 𝑃𝑎3 + 𝐶3 𝑎 + 𝐶4
6 6 6 2
Sostituendo C1 e C4 nella precedente
1 3 1 3 1 3 2 3 1 3
2 2
− 𝑃𝑎 + 𝐶3 𝑎 = 𝑃𝑎 − 𝑃𝑎 + 𝐶3 𝑎 + 𝑃𝑙 − 𝐶3 𝑙 𝑃𝑎 + 𝑃𝑙 = 𝐶3
2 6 2 9 6𝑙 9
Da cui sostituendo C3 nelle altre e ponendo a=2l/3, si ottiene
1 2 22 2 1 4 2 2 3 4
𝐶3 = 𝑃𝑎 3 + 𝑃𝑙 2 = 𝑃𝑙 𝐶1 = − 𝑃𝑎 2 +𝐶3 = 𝑃𝑙 𝐶4 = 𝑃𝑙 − 𝐶3 𝑙 = − 𝑃𝑙 3
6𝑙 9 81 2 81 9 81
′
1 4 4 ∙ 20 ∙ 103 ∙ 62 ∙ 106
𝐸𝐸𝜈1 = − 𝐴𝑧 2 + 𝐶1 ′
ν1 0 = 𝛾𝐴𝐴 =
81𝐸𝐸
2
𝑃𝑙 =
81 ∙ 6,25 ∙ 10 14
= 0,569 ∙ 10−4
2
1 3
𝐸𝐽𝜐1 = − 𝐴𝑧 + 𝐶1 𝑧 + 𝐶2
6
𝑃𝑙 3 1 𝑃𝑃 3 4 ∙ 𝑃𝑙 2 20 ∙ 103 ∙ 63 ∙ 109 8 8
ν1 𝑎 = − 𝑎 + 𝑎 = − + =
6,25 ∙ 1014 6 𝑙 81 6,25 ∙ 1014 486 243
8
ν𝑚𝑚𝑚 = −6,912 = 0,114𝑚𝑚
486
E per il tratto CB
′
1 2 1 2
𝐸𝐸𝜈2 = − 𝐴𝑧 + 𝑃𝑧 − 𝑃𝑃𝑧 + 𝐶3
2 2
1 1 2 22 −27+81−108+44
EJν’(l) = − 6 𝑃𝑙 2 + 2 𝑃𝑙 2 − 3 𝑃𝑙 2 + 81 𝑃𝑙 2 = 81∙2
𝑃𝑙 2
20 ∙ 103 ∙ 62 ∙ 106 ∙ 10 −4
𝛾𝐵𝐵 =− = −0,711 ∙ 10 rad.
6,25 ∙ 2 ∙ 81 ∙ 1014
1 3 1 3 1
𝐸𝐸ν2 = − 𝐴𝑧 + 𝑃𝑧 − 𝑃𝑃𝑧 2 + 𝐶3 𝑧 + 𝐶4
6 6 2
4 4 3 4 3 44 3 4 3
𝐸𝐸ν2 𝑎 = − 𝑃𝑙 3 + 𝑃𝑙 − 𝑃𝑙 + 𝑃𝑙 − 𝑃𝑙
243 81 27 243 81
4 ∙ 20 ∙ 103 ∙ 63 ∙ 109
ν2 𝑎 = = 0,114𝑚𝑚
243 ∙ 6,25 ∙ 1014
Metodi energetici:Teorema di Castigliano
“Nella deformazione di un solido elastico dovuta all’azione di un dato siste-
ma di forze, lo spostamento del punto di applicazione d’una forza P nella
direzione di essa è uguale alla derivata parziale del lavoro di deformazione
rispetto alla forza medesima”
Naturalmente per forza è da intendersi un’azione esterna, cioè una forza
vera e propria o una coppia o una pressione idrostatica e corrisponden-
temente lo spostamento è da intendersi come il parametro geometrico su
cui la forza compie lavoro e cioè rispettivamente uno spostamento vero e
proprio o una rotazione angolare o una variazione di volume del corpo.
Praticamente se U è l’energia di deformazione e P è una forza del sistema
che sviluppa quella energia, la freccia f nella sua direzione è data da
f = δU/δP
Questo teorema discende dalla relazione lineare fra spostamento e forza ed
è quindi applicabile solo per sistemi lineari o elastici.
Può essere applicato calcolando l’espressione dell’energia di deformazione
N2 M 2f χT 2 M 2f
U =∫ dx + ∫ dx + ∫ dx + ∫ dx
2 EA 2 EJ f 2GA 2GJ t
e poi eseguendo la derivata, oppure nella forma in cui la derivata compare nella
funzione integranda
∂U N (∂N / ∂P) M f (∂M f / ∂P) χT (∂T / ∂P) M t (∂M t / ∂P)
∂P ∫
= dx + ∫ dx + ∫ dx + ∫ dx = f
EA EJ f GA GJ t
χ = 6/5 per sezioni rettangolari = 1 per sezioni circolari
Esercizio n. 45
Caso degli spostamenti: Si vuole calcolare lo spostamento
verticale della trave in figura a sezione rettangolare tenendo
conto sia del momento che del taglio
𝐿/2 𝐿
L/2
M2
L
3T 2 𝑃2 2 3 𝑃2 1
U =2 ∫
0
2 EJ f
dx + ∫
0
5GA
dx = 2 �
0 8𝐸𝐽𝑧
𝑥 𝑑𝑑 + �
0 5 4 𝐺𝐺
𝑑𝑑 =
𝑃2 𝐿/2 2 3 𝑃2 1 𝐿 𝑃2 𝐿3 3𝑃2 𝐿
= � 𝑥 𝑑𝑑 + � 𝑑𝑑 = +
4𝐸𝐽𝑧 0 5 4 𝐺𝐺 0 96𝐸𝐽𝑧 20𝐺𝐺
𝑑𝑑 𝑃𝐿3 3𝑃𝑃
𝛿= = +
𝑑𝑑 48𝐸𝐽𝑧 10𝐺𝐺
Esercizio n. 46
Caso delle iperstatiche: Si vuole calcolare lo spostamento verticale della
trave in figura a sezione rettangolare tenendo conto del momento
y
Ro - P + X = 0 Ro = P - X
-Mo + Pl/2 – Xl = 0
X = P/2 – Mo/l Ro = P/2 + Mo/l
𝑃 𝑀𝑜 𝑃 𝑀𝑜
𝑀𝑂𝑂 𝑧 = −𝑀𝑜 + 𝑅𝑜 𝑧 = −𝑀𝑜 + 𝑧 + = −𝑀𝑜 − 𝑧 + 𝑧
2 𝑙 2 𝑙
𝑧 𝑃
𝑀𝑂𝑂 𝑧 = 𝑀𝑜 − 1 + 𝑧 0 ≤ z ≤ l/2
𝑙 2
𝑙 𝑃 𝑀𝑜 𝑙
𝑀𝐴𝐴 𝑧 = −𝑀𝑜 + 𝑅𝑜 𝑧 − 𝑃 𝑧 − = −𝑀𝑜 + 𝑧 + 𝑧 − 𝑃𝑃 + 𝑃
2 2 𝑙 2
𝑧 𝑃
𝑀𝐴𝐴 (𝑧) = 𝑀𝑜 −1 + 𝑙−𝑧 0≤z≤l
𝑙 2
𝑙/2 𝑙
1 ∂U M f (∂M f / ∂P)
� 𝑀2 𝑂𝑂 𝑑𝑑 + � 𝑀𝐴𝐴 2 𝑑𝑑
∂P ∫
𝑈= = dx = f
2𝐸𝐸 0 𝑙/2 EJ f
𝑙/2 𝑙
𝜕𝑈 1 𝜕𝑀𝑂𝑂 𝜕𝑀𝐴𝐵
= 2 � 𝑀𝑂𝑂 𝑑𝑑 + 2 � 𝑀𝐴𝐵 𝑑𝑑 = 0
𝜕𝑀𝑜 2𝐸𝐸 0 𝜕𝑀 𝑜 𝑙/2 𝜕𝑀 𝑜
𝑙/2 𝑙
2 𝑧 𝑃 𝑧 𝑧 𝑃 𝑧
� 𝑀𝑜 − 1 + 𝑧 − 1 𝑑𝑑 + � 𝑀𝑜 − 1 + 𝑙 − 𝑧 − 1 𝑑𝑑 = 0
2𝐸𝐸 0 𝑙 2 𝑙 𝑙/2 𝑙 2 𝑙
dz=0
X = P/2 – Mo/l Ro = P/2 + Mo/l
MOA(0)= -3Pl/16
𝑧 𝑃 11P/16 +
𝑀𝐴𝐴 (𝑧) = 𝑀𝑜 −1 + 𝑙−𝑧 5P/16
𝑙 2 -
𝑧 𝑃 -
𝑀𝐴𝐴 (𝑙/2) = 𝑀𝑜 − 1 + 𝑙 − 𝑧 = 5𝑃𝑃/32 +
𝑙 2
𝑧 𝑃
𝑀𝐴𝐴 (𝑙) = 𝑀𝑜 −1 + 𝑙−𝑧 =0
𝑙 2
Esercizio n. 47
Mo Si vuole determinare lo spostamento
Ho
x nel punto di applicazione della forza P
della struttura in figura.
Poiché lo spostamento avviene se-
Ro condo una direzione qualunque nel
piano xy, scegliamo di calcolarne le
y componenti nelle direzioni x e y. Così
Partendo da sinistra nella direzione y, applichiamo una
Ho = -P forza fittizia Q e calcoliamo le reazioni
-Mo + Ql + Ph = 0 Ro = Q e il diagramma di momento, trascu-
rando il taglio.
Mo = Ql+Ph
Mcb(x)= -Mo+Qx = -Ql-Ph+Qx Mba(y) = -Ph+Py = P(y-h)
Ncb = -P Nba = Q h
M (∂M ba ∂Q) M (∂M bc ∂Q)
l
δ y = ∫ ba dy + ∫ bc dx +
0
EJ 0
EJ
N (∂N ba ∂Q) N (∂N bc ∂Q)
h l
+ ∫ ba dy + ∫ bc dx
0
EA 0
EA
Mcb(x)= -Mo+Qx =
= -Ql-Ph+Qx
Ncb = -P Nba = Q
Nel piano xy il pilastro è incernierato per via delle piastre lisce che impedisco-
no l’estremità A di uscire dal piano di simmetria.
La lunghezza libera è dunque Le=0.7L mentre il raggio di inerzia sarà dato da
1 3
Jz = ba
12
rz2 = J z / A = ba 3 / 12ab = a 2 / 12
λ xy = 0.7 L /(a 12 )
Nel piano xz il pilastro è libero di sbandare e quindi la sua lunghezza libera è 2L
1
J y = b3a
12
ry2 = J y / A = b 3 a / 12ab = b 2 / 12
λ xz = 2 L /(b 12 )
a) La situazione migliore è quella per la quale le tensioni critiche
sono uguali nei due piani di sbandamento.
Dall’espressione della tensione critica appare che ciò accade 0.7 L 2L
quando sono uguali le snellezze efficaci. Pertanto uguagliando =
a / 12 b 12
b) La progettazione Pcr =2,5.P = 56,25 kN a 0.7
𝐿𝑒 2𝐿 3464 = = 0.35
= = 𝑃𝑐𝑐 𝜋2𝐸 b 2
𝑟𝑦 𝑏/ 12 𝑏 = 𝜎𝑐𝑐 = 2
𝐴 𝐿𝑒 ⁄𝑟𝑦 a = 0.35b
56,25 ∙ 103 𝜋 2 ∙ 70 ∙ 103 56,25 ∙ 34642
= 𝑏4 = = 279 ∙ 104 𝑚𝑚4
0,35𝑏 2 1212/𝑏 2 2
0,35 ∙ 𝜋 ∙ 70
b= 40.87 mm a=14.3 mm