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Equazioni Differenziali Versione 6.

01
2023-02-17

Equazioni Differenziali

1. Introduzione
Lo studio delle equazioni differenziali risale al XVII secolo, dopo che Newton e Leibniz svilupparono
il calcolo differenziale e, conseguentemente, il calcolo integrale.
Le equazioni differenziali sono uno degli strumenti più importanti e utili che la Matematica mette a
disposizione delle discipline scientifiche: Fisica, Chimica, Biologia, Ingegneria, Antropologia,
Virologia, etc. Vengono classificate in vari modi e purtroppo non è sempre facile risolverle: in alcuni
casi si riesce solo a trovare alcune soluzioni speciali!

2. Definizione e Problemi di Cauchy


Un’equazione differenziale è un’equazione che ha per incognita una funzione y nella variabile x e
, y( ) .
n
che stabilisce una relazione tra x , y e almeno una delle derivate y ', y '',

(
Quindi è un’equazione del tipo F x; y; y '; y ''; ; y(
n)
) =0.
Nella risoluzione delle equazioni differenziali è compresa la ricerca di primitive, che per definizione
sono definite in intervalli: pertanto la funzione y deve avere per dominio un intervallo.
L’ordine di un’equazione differenziale è l’ordine massimo delle derivate che compaiono nell’equazione.

Ad esempio y − 5 y ''+ 3 x = 0 è un’equazione differenziale del 2° ordine.

Ogni funzione che è soluzione dell’equazione differenziale è chiamata soluzione integrale


dell’equazione, e il suo grafico curva integrale.
Risolvere un’equazione differenziale significa determinare tutte le sue soluzioni, che in generale sono
infinite: l’insieme di tutte le soluzioni è chiamato integrale generale.
Ad esempio l’integrale generale di y ''− 12 x = 0 è y = 2 x3 + cx + d , c, d  .
Infatti se y = 2 x3 + cx + d , allora y ' = 6 x 2 + c e y '' = 12 x , quindi 12 x − 12 x = 0 è verificata.
y ''

 y ( 0 ) = −1 c = +3
Se aggiungo le condizioni iniziali (o al contorno)  , ottengo che  , cioè
 y ' ( +1) = +9 d = −1
l’integrale particolare y = 2 x3 + 3x − 1 .

Le condizioni iniziali vanno interpretate così:


• y ( 0 ) = −1 significa che la curva integrale (cioè il grafico della soluzione) passa per il punto

( 0; −1) ;

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• y ' ( +1) = +9 significa che nel punto di ascissa +1 la tangente alla curva integrale ha coefficiente
angolare +9 .

Risolvere un’equazione differenziale con condizioni al contorno significa risolvere un Problema di


Cauchy: in generale se n è l’ordine dell’equazione differenziale, allora per determinare un suo
integrale particolare sono necessarie n condizioni iniziali, una per ogni ordine di derivazione da 0 a
n − 1. Sotto certe condizioni la soluzione y di un problema di Cauchy è unica (teorema di Cauchy-
Lipschitz), ad esempio la funzione y deve avere per dominio un intervallo.

Esempio:
 1
y' =
1)  x
 y ( −1) = +3

1
Le primitive di sono le funzioni ln ( x ) + c se x  0  ln ( − x ) + c se x  0 . Distinguo queste
x
due famiglie di primitive perché la primitiva cercata è unica solo se ha per dominio un intervallo,
e la famiglia di primitive y = ln x + c non soddisfa questa richiesta.
Siccome la condizione al contorno riguarda x = −1 , allora devo considerare la seconda famiglia
di primitive:

 y = ln ( − x ) + c

  + 3 = ln − ( −1)  + c +3 = ln ( +1) + c c = +3 y = ln ( − x ) + 3

 y ( −1) = + 3
Per maggior chiarezza: se ignoro che la primitiva abbia per dominio un intervallo, perdo l’unicità.
ln ( − x ) + 3 se x  0

Infatti la funzione y =  è soluzione c  !

ln ( x ) +c se x  0
A questo proposito si vedano anche gli esempi 11, 12 e 17.

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3. Equazioni Differenziali “Immediate”


Un’equazione differenziale è immediata se si presenta nella forma F x; y ( ) = 0 o equivalentemente
n
( )
y ( ) = g ( x ) , cioè se in essa compaiono solo la variabile indipendente x e la derivata di ordine n
n

della funzione y , allora il procedimento risolutivo è semplice: isolo la derivata y ( n ) e poi integro
ambo i membri n volte, avendo cura di aggiungere una nuova costante (c, d, e, etc) alla primitiva ad
ogni nuova integrazione. Quindi alla fine l’integrale generale dipenderà, oltre che da x , anche da n
costanti.

Esempi:
2) y '− sin x = 0 y ' = sin x  y ' dx =  sin x dx y = − cos x + c
1
3) y ''+ e3 x = 0 y '' = −e3 x  y '' dx =  −e y ' = − e3 x + c
3x
dx
3
 1  1
 y ' dx =   − 3 e + c  dx y = − e3 x + cx + d
3x

 9
4) y '''− 15 x 2 + 2 x = 0 y ''' = +15 x 2 − 2 x

 y ''' dx =  (15x − 2 x ) dx y '' = 5 x 3 − x 2 + c


2

 y '' dx =  ( 5x − x 2 + c ) dx
5 4 1 3
3
y' = x − x + cx + d
4 3
5 1  1 1
 y ' dx =   4 x − x3 + cx + d  dx y = x 5 − x 4 + cx 2 + dx + e
4

3  4 12

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4. Equazioni Differenziali del 1° Ordine a Variabili Separabili


Un’equazione differenziale del primo ordine è a variabili separabili quando può essere scritta nella
forma y ' = g ( x )  h ( y ) , con g ( x ) e h ( y ) funzioni continue rispettivamente solo in x e in y .

dy
Si risolvono riscrivendo y ' come , “separando le variabili x e y ” e integrando rispetto a y dalla
dx
parte di y e rispetto a x dalla parte di x . Teoricamente le variabili si separano come segue.
f '( x )
y ' = g ( x)  h( y) con y = f ( x )  f ' ( x ) = g ( x )  h  f ( x )  = g (x)
h  f ( x ) 

f '( x )
Integro rispetto a x da entrambe le parti, ottenendo  h  f ( x ) dx =  g ( x ) dx .
 
Se y = f ( x ) , allora dy = f ' ( x ) dx ; quindi posso sostituire nell’integrale a primo membro con
 f ( x ) → y 1

 f ' ( x ) dx → dy
, ottenendo  h  y  dy =  g ( x ) dx .

Se nella fase di separazione delle variabili devo dividere per h ( y ) , bisogna controllare se la funzione
y che annulla h ( y ) è soluzione, (spesso è y = 0 ) ed eventualmente aggiungerla all’insieme S delle

soluzioni. Infatti nel procedimento risolutivo ho diviso per h ( y ) e quindi l’ho automaticamente
esclusa, ma essa potrebbe ancora essere una soluzione.

Esempi:

5) y ' = ( 4 x − 1) (1 + y 2 ) = ( 4 x − 1) (1 + y 2 )
dy
non ci sono funzioni da controllare
dx
g ( x) h( y )

y = tan ( 2 x 2 − x + c )
dy dy
= ( 4 x − 1) dx  1+ y =  ( 4 x − 1) dx arctan y = 2 x 2 − x + c
1+ y2 2

variabili separate: y a sinistra, x a destra

sostituendo
6) y '− 5 y = 0 y' = 5  y y = 0  y' = 0  0=0 y = 0S
g ( x ) h( y )

1 1
y
dy = 5 dx  y dy =  5 dx ln y = 5 x + c y = e5 x + c y = e5 x  e c
c1  0
variabili separate: y a sinistra, x a destra

y =  c1  e5 x y = c2  e5 x , c2  0
c2  0

Quindi le soluzioni sono y = c2  e5 x , c2  0  y = 0 . Osservo che la soluzione particolare y = 0

risulta da y = c2  e5 x se c2 = 0 . Quindi posso “unificare” le soluzioni: y = c2  e5 x , c2  .

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sostituendo
7) y '+ ( y − 1) = 0 y ' = −1  ( y − 1) y =1  y' = 0  0=0 y = 1 S
3 3

g ( x)
h( y )

1 1 1 1
( y − 1)
3
dy = −1 dx  ( y − 1) 3
dy =  −1 dx −
2 ( y − 1)
2
= −x + c
2 ( y − 1)
2
= x+c

variabili separate: y a sinistra, x a destra

1 1 1 1
( y − 1) = y −1 = y −1 = y= +1
2

2x + c 2x + c  2x + c  2x + c
1
Quindi le soluzioni sono y = +1  y = 1 .
 2x + c

x 1
8) y ' = y' = x  non ci sono funzioni da controllare
9y −3 g( x) 9y −3
h( y )

9 2 x2
( 9 y − 3) dy = x dx  ( 9 y − 3) dy =  x dx y − 3y = + c 9 y2 − 6 y = x2 + c
2 2
variabili separate: y a sinistra, x a destra

9 y 2 − 6 y + 1 −1 = x2 + c ( 3 y − 1) −1 = x2 + c ( 3 y − 1) = x2 + c
2 2

 x2 + c + 1
3 y −1 = x2 + c 3 y −1 =  x2 + c y=
3

ey 1 y
9) y ' = y' = e non ci sono funzioni da controllare
x x h( y )
g( x)

1 1
e − y dy = e dy =  dx
−y
dx
x x
variabili separate: y a sinistra, x a destra

1 1  1 
−e − y = ln x + c = − ln x + c ey = y = ln  
ey − ln x + c  − ln x + c 

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5. Equazioni Differenziali del 1° Ordine Omogenee


Un’equazione differenziale del primo ordine è omogenea quando può essere scritta nella forma
A ( x; y )
y'= con A ( x; y ) e B ( x; y ) polinomi omogenei di grado n .
B ( x; y )

y
Si risolvono utilizzando la variabile ausiliaria t ( x ) = , tramite la quale l’equazione differenziale
x
omogena può essere riscritta come un’equazione differenziale a variabili separabili.
y
Notiamo che t ( x ) =  y = x t ( x)  y ' = t ( x) + x t '( x) .
x
Esempi:

x2 + y 2  y = xt x 2 + x 2t 2 x 2 (1 + t 2 )
10) y ' = sostituisco usando   t + xt ' = t + xt ' =
xy  y ' = t + xt ' x  xt x2  t
1+ t2 1+ t2 1+ t2 − t2 1 dx
t + xt ' = xt ' = −t xt ' = xt ' = t  dt =
t t t t x
1
 t dt =  x dx
t2
2
= ln x + c t 2 = 2  ln x + c t =  2  ln x + c (
y = x  2  ln x + c )

 x + 2y
y' =
11)  x
 y ( −2 ) = −10

x + 2y  y = xt x + 2 xt
y' = sostituisco usando   t + xt ' = t + xt ' = 1 + 2t
x  y ' = t + xt ' x
1 1
xt ' = 1 + t  1 + t dt =  x dx ln 1 + t = ln x + c
Il dominio di ln x è 0 , che non è un intervallo: devo scegliere tra −;0 e 0; + .
Poiché la condizione al contorno è relativa a x = −2 , allora scelgo come dominio l’intervallo
−;0 , e quindi ln x = ln ( − x ) :
ln 1 + t = ln ( − x ) + c, x  0 1 + t = eln ( − x )+c 1 + t = ec  eln ( − x )
1 + t = c1  ( − x ) , c1  0 1 + t = c1  ( − x ) , c1  0 1 + t = c2  ( − x ) , c2  0
t = c2  ( − x ) − 1, c2  0 y = x c2  ( − x ) − 1 , c2  0 y = −c2 x 2 − x, c2  0, x  0
y
Siccome prima ho diviso per 1 + t , devo controllare se t = −1 cioè = −1  y = − x è una
x
x − 2x
soluzione: y = − x y ' = −1 −1 = −1 = − 1 vero  y = − x è una soluzione .
x
Osservo che se in y = c2 x 2 − x pongo c2 = 0 ottengo proprio y = − x .

Quindi l’integrale generale è y = −cx 2 − x, c  .

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Ora applico la condizione iniziale y ( −2 ) = −10 del Problema di Cauchy all’integrale generale

per determinare quello particolare:


 y = −cx 2 − x, c 
 −10 = −4c − ( −2 ) −10 = −4c + 2 C = +3 y = −3x 2 − x, x  0
 y ( −2 ) = −10

N.B.: cosa sarebbe successo se avessi ignorato la questione degli intervalli e avessi usato ln x ?
ln x + c
ln 1 + t = ln x + c, x  0 1+ t = e 1 + t = ec  e
ln x

1 + t = c1  x , c1  0 1 + t =  c1  x , c1  0 1 + t = c2  x , c 2  0
t = c2  x − 1, c2  0 y = x c2  x − 1 , c2  0

e aggiungendo y = − x l’integrale generale è y = x ( c  x − 1) , c  .

Con la condizione al contorno trovo −10 = −2 ( 2c − 1) da cui come prima c = +3 e quindi

l’integrale particolare y = x ( 3 x − 1) . Questa funzione coincide con la soluzione corretta

y = −3x 2 − x per x  0 , ma è definita anche per x  0 !


In pratica ignorando gli intervalli, ho trovato un’altra funzione soluzione del problema di Cauchy
dato.

−3x − x
2
se x  0
Ma c’è di peggio: tutte le funzioni y =  2 sono soluzioni!
cx − x, c 
 se x  0

 x4 + y 4
 y ' =
12)  xy 3 C.E.: y  0
 y ( −1) = +2

x4 + y 4  y = xt x4 + x4 t 4 1
y' = sostituisco usando   t + xt ' = t + xt ' = +t
xy 3  y ' = t + xt ' x4 t 3 t3
1 1 t4 condizione t4
t 3t ' =  t dt =  x dx
3
= ln x + c  = ln ( − x ) + c t 4 = 4 ln ( − x ) + c
x 4 al contorno
x =−1
4

t = 4 ln ( x 4 ) + c t =  4 ln ( x 4 ) + c y =  x 4 ln ( x 4 ) + c

Osservo che se sostituisco a x un valore negativo allora y = + x 4 ln ( x 4 ) + c risulta positiva.

Ma la condizione al contorno fa corrispondere al valore x = −1 negativo il valore y = +2

positivo. Quindi devo cercare la soluzione particolare tra le funzioni y = − x 4 ln ( x 4 ) + c :

 y = − x 4 ln ( x 4 ) + c

  + 2 = − ( −1) 4 ln ( +1) + c +2 = 4 c c = +16 y = − x 4 ln ( x 4 ) + 16
 y ( −1) = +2

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6. Equazioni Differenziali del 1° Ordine Lineari Omogenee e Complete


Un’equazione differenziale del primo ordine è lineare quando può essere scritta nella forma
y ' = a ( x ) y + b ( x ) con a ( x ) e b ( x ) funzioni note e continue in un opportuno intervallo. Si dicono

lineari perché l’incognita y compare elevata alla prima.

• Se b ( x ) = 0 l’equazione si dice lineare omogenea e diventa y ' = a ( x ) y , che è a variabili

separabili.

Esempi:

13) y ' = y  cos x


dy 1
dx
= y  cos x  y dy =  cos x dx ln y = sin x + c y = esin x +c y = c  esin x , c  0

y = 0

Controllo se y = 0 è soluzione:  y ' = 0  0 = 0 vero  y = 0 è una soluzione .
 y ' = y  cos x

Quindi l’integrale generale è y = c  esin x , c  .

 y ' = y  ( 2 x − 1)

14) 
 y ( +1) = −3

dy 1
= y  ( 2 x − 1)  y dy =  ( 2 x − 1) dx ln y = x 2 − x + c y = e x − x+c
y = c  ex −x
, c0
2 2

dx
y = 0

Controllo se y = 0 è soluzione:  y ' = 0  0 = 0 vero  y = 0 è una soluzione .
 y ' = y  2x −1
 ( )
−x
Quindi l’integrale generale è y = c  e x , c .
2

Cerco l’integrale particolare: −3 = c  e1 −1 −3 = c 1 c = −3 y = −3  e x −x


2 2

• Se b ( x )  0 l’equazione si dice lineare completa. Come possiamo trovarne l’integrale generale?

Sia A ( x ) una primitiva di a ( x ) : A ( x ) =  a ( x ) dx .

y ' = a ( x) y + b ( x) y '− a ( x ) y = b ( x )
− A( x )
moltiplico per e
− a ( x ) ye = b ( x) e
− A( x ) − A( x ) − A( x )
y 'e
Ricordando che y è una funzione di x , la derivata di y  e− A( x) è

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D  y  e
− A( x )
 = y ' e − A( x ) + y  e − A( x )  − a ( x )  = y ' e − A( x ) − a ( x ) y  e − A( x )

Allora, tornando all’equazione differenziale, osservo che il 1° membro è proprio la derivata di
− A( x )
y e :
− a ( x ) ye = b ( x) e
− A( x ) − A( x ) − A( x )
y 'e Integro da entrambe le parti rispetto a x
− A( x ) 
D  y e 

− A( x )
 dx = b ( x ) e − A( x ) dx − A( x )
=  b ( x)e
− A( x )
 D  y  e   y e dx + c

y = e    b ( x ) e  dx + c 
a ( x ) dx a ( x ) dx
  b ( x ) e
A( x ) − A( x )
y=e dx + c 
   

Dunque per risolverla devo seguire il seguente procedimento risolutivo:


1. individuo le funzioni a ( x ) e b ( x ) ;

2. determino una primitiva A ( x ) di a ( x ) : A ( x ) =  a ( x ) dx ;

3. calcolo subito e  =e ( ) e e 
a ( x ) dx − a ( x ) dx
=e ( );
A x −A x

4. calcolo  b ( x ) e− A( x) dx ;

5. inserisco quanto calcolato nella formula finale: y = e ( )    b ( x ) e ( ) dx + c  .


A x −A x

Esempi:
15) y ' = xy − x
x2 x2
x2 −
a ( x) = x A ( x ) =  a ( x ) dx =  x dx =
A( x ) − A( x )
e =e 2
e =e 2
2
x2 x2
− −
b ( x) = −x  b ( x ) e
− A( x )
dx =  − x  e 2
dx = e 2
+c

 −x
x2 
2
x2
y = e e 2 + c 
2
y = ce + 1 2
 
 

y  1
16) y '+ − ex = 0 y =  −  y + ex
x  x
1
Dovendo integrare la funzione − devo distinguere i due intervalli x  0 e x  0 :
x
1 1
x0 a ( x) = − A ( x ) =  a ( x ) dx =  − dx = − ln x = − ln x
x x
A( x ) 1 − A( x )
e = e − ln x = e = e ln x = x
x
per
1
b ( x ) = ex  b ( x ) e dx =  e x  x dx = e x ( x − 1) + c  e x ( x − 1) + c  , x  0
− A( x )
y=
Parti x

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1 1
x0 a ( x) = − A ( x ) =  a ( x ) dx =  − dx = − ln x = − ln ( − x )
x x
A( x ) − ln ( − x ) 1 − A( x ) ln ( − x )
e =e =− e =e = −x
x
per
1
b ( x ) = ex  b ( x ) e dx =  e x  ( − x ) dx = − e x ( x − 1) + d y = −   −e x ( x − 1) + d 
− A( x )
Parti x
1
y=  e x ( x − 1) + d  , x  0
x 
Quindi la soluzione è data dalla stessa funzione, ma definita in intervalli diversi. Per
evidenziare la differenza si è scelto di chiamare in modo diverso la costante additiva.

 2
y' = − y + x
3

17)  x
 y ( +1) = 0

2 2 condizione
a ( x) = − A ( x ) =  a ( x ) dx =  − dx = −2  ln x = − 2  ln x
x x al contorno
x =+1

A( x ) 1 − A( x )
e = e −2ln x = e = e 2ln x = x 2
x2
x6 1  x6 
b ( x ) = x3  b ( x ) e
− A( x )
dx =  x 3  x 2 dx = +c y= 
2 
+c
6 x  6 
 1  x6 
y = 2  + c  1 1 1  x6 1  x6 − 1
 x  6  0= +c c=− y=  −  y=
 y +1 = 0 6 6 x2  6 6  6 x2
 ( )

 y ' = y − x +1

18) 
 y ( +1) = +1

1
a ( x ) = +1 A ( x ) =  a ( x ) dx =  1 dx = x
A( x ) − A( x )
e = ex e = e− x =
ex
1− x per
x  x 
b ( x) = −x +1  b ( x ) e
− A( x )
dx =  dx = x +c y = ex   x + c  y = x + ce x
e 
x
e Parti e

 y = x + ce x
 +1 = +1 + ce x ce x = 0 c=0 y=x
 y ( +1) = +1

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