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u (x + Δx ) = u (x ) + Δx u ' (x ) + Δx 2 u '' (x ) + Δx 3 u ''' (x ) + ....
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u (x − Δx ) = u (x ) − Δx u ' (x ) + Δx 2 u '' (x ) − Δx 3 u ''' (x ) + ....
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( )
u(x + Δx ) − u(x ) = Δx u ' (x ) + Θ Δx 2
da cui supponendo nullo il residuo che contiene termini di ordine due e superiori
( )
u(x ) − u(x − Δx ) = Δx u ' (x ) + Θ Δx 2
da cui supponendo nullo il residuo che contiene termini di ordine due e superiori
Solitamente si risolve
tale sistema per tutti i
punti di una riga j,
anche se la scrittura
può essere adattata per
il trattamento di un
insieme qualsiasi di
punti di calcolo.
Problemi legati all’implementazione di una procedura di calcolo alle differenze
finite sono legate all’accuratezza e alla stabilità dello schema.
Nello schema più semplice, le derivate parziali al nodo (i, j + 1) sono stimate
utilizzando i valori delle quantità in punti adiacenti (i - 1, j), (i, j) e (i + 1, j)
come segue:
(a11a23 − a21a13 )⎛⎜ dy ⎞⎟ − [(a11a24 − a21a14 ) + (a12 a23 − a22 a13 )]⎛⎜ dy ⎞⎟ + (a12 a24 − a22 a14 ) = 0
⎝ dx ⎠ ⎝ dx ⎠
Dalla precedente equazione deriva che:
(a) le curve caratteristiche soddisfano un’equazione differenziale del primo
ordine in cui sono presenti i coefficiente aij ma non i termini noti bi;
La grandezza c=ds/dt delle due direzioni caratteristiche in una data posizione del
piano s – t fornisce il valore della celerità di propagazione in quel punto.
Nel caso di equazioni del moto le due radici hanno sempre segno opposto (una
positiva ed una negativa). Queste celerità sono proprietà intrinseche del mezzo in
cui si genera il fenomeno qualora le direzioni non dipendono dalle funzioni u e v. In
generale si osserva che onde ascendenti e discendenti si propagano con differente
celerità.
Le linee caratteristiche nel caso di de Saint Venant
In prima approssimazione, si consideri il sistema costituito dalle equazioni di
continuità e del moto per alveo rettangolare, stimando trascurabili gli effetti della
pendenza di fondo e del termine di resistenza (i=0 e J=0), per cui si ha:.
⎧ ∂h ∂V ∂h
⎪⎪V ∂s + h ∂s + ∂t = 0
⎨
⎪ ∂V + V ∂V + g ∂h = 0
⎪⎩ ∂t ∂s ∂s
Dal punto di vista matematico, il sistema è lineare rispetto alle derivate delle
variabili in esame (V ed h) ed è di tipo iperbolico.
Il problema di Chauchy viene così formulato: note su una curva Γ del piano s – t
le funzioni h e V continue e con derivate prime continue, occorre trovare una
coppia di soluzioni V(s, t) e h(s, t) del sistema che assuma su Γ i valori assegnati.
⎧ ∂V ∂V
⎪⎪ dV = ds + dt
∂s ∂t
⎨
⎪dh = ∂h ds + ∂h dt
⎪⎩ ∂s ∂t
che le soluzioni h e V devono soddisfare per incrementi ds e dt corrispondenti
ad una variazione dΓ lungo la curva Γ.
⎡∂V ⎤
⎡ h 0 V 1 ⎤ ⎢ ∂s ⎥ ⎡ 0 ⎤
⎢ V 1
⎢ g 0 ⎥⎥ ⎢ ∂V ∂t ⎥ ⎢⎢ 0 ⎥⎥
⎢ ∂h ⎥ =
⎢ds dt 0 0 ⎥ ⎢ ⎥ ⎢dV ⎥
⎢ ⎥ ⎢ ∂s ⎥ ⎢ ⎥
⎣ 0 0 ds dt ⎦ ∂h
⎢⎣ ∂t ⎥⎦ ⎣ dh ⎦
L’annullarsi del determinante della matrice dei coefficienti rende indeterminato il
problema di Chauchy per cui la condizione
h 0 V 1
V 1 g 0
=0
ds dt 0 0
0 0 ds dt
rappresenta quindi l’equazione delle curve caratteristiche. Questa si riduce a:
2
⎛ ds ⎞ ds
⎜ ⎟ − 2V ( )
+ V 2 − gh = 0
⎝ dt ⎠ dt
ds
le cui soluzioni sono:
dt
( )
= V ± V 2 − V 2 − gh = V ± gh = V ± c
Moltiplicando l’equazione di continuità per g e sapendo che c2=gh si ha che :
⎧ ∂h ∂V ∂h ⎧ ∂gh ∂V ∂gh ⎧ ∂c 2 2 ∂V ∂c 2
⎪⎪V ∂s + h ∂s + ∂t = 0 ⎪⎪V ∂s + gh ∂s + ∂t = 0 ⎪⎪V ∂s + c ∂s + ∂t = 0
⎨ ⇒ ⎨ ⇒ ⎨
⎪ ∂ V ∂V ∂h ∂ V ∂V ∂h ∂ V ∂V ∂c 2
+V +g = 0 ⎪ +V +g =0 ⎪ +V + =0
⎪⎩ ∂t ∂s ∂s ⎪⎩ ∂t ∂s ∂s ⎪⎩ ∂t ∂s ∂s
da cui differenziando che :
⎧ ∂c 2 ∂V ∂c ⎧ ∂c ∂V ∂c
⎪⎪2 cV + c + 2 c = 0 ⎪ 2V + c + 2 =0
∂s ∂s ∂t ⎪ ∂s ∂s ∂t
⎨ ⇒ ⎨
⎪ ∂V ∂V ∂ c ⎪ ∂V + V ∂V + 2c ∂c = 0
+V + 2c = 0
⎪⎩ ∂t ∂s ∂s ⎪⎩ ∂t ∂s ∂s
⎧ ∂(V + 2c ) ∂(V + 2c )
⎪⎪ ∂t + (V + c ) =0
∂s
⎨
⎪ ∂(V − 2c ) + (V − c ) ∂(V − 2c ) = 0
⎪⎩ ∂t ∂s
Dalla definizione di differenziale
∂u ∂u
du = ds + dt
∂s ∂t
si ha che:
ds
per =V ±c si ha che d (V ± 2C ) = 0
dt
⎧ ∂h ∂V ∂h
V
⎪⎪ ∂s + h + =0
∂s ∂t
⎨
⎪ ∂V + V ∂V + g ∂h = 0
⎪⎩ ∂t ∂s ∂s
∂V ∂V ∂h ⎛ ∂h ∂V ∂h ⎞
+V + g + λ ⎜V +h + ⎟ = g (i − j )
∂t ∂s ∂s ⎝ ∂s ∂s ∂t ⎠
Riordinando i termini ∂V ∂V ⎡ ∂h ⎛ g ⎞ ∂h ⎤
+ (V + λh ) + λ ⎢ + ⎜V + ⎟ ⎥ = g (i − j )
∂t ∂s ⎣ ∂t ⎝ λ ⎠ ∂s ⎦
Quindi che ⎧ dV g dh
⎪⎪ ± = g (i − J )
dt h dt
g ds g ⎨
λ=± ⇒ =V ± h = V ± gh ⎪ ds = V ± gh
h dt h
⎪⎩ dt