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Parte 4

Equazioni dierenziali alle


derivate parziali
Indice
CAPITOLO 1
Classicazione e metodi risolutivi
Per semplicit`a di notazioni, ci occuperemo di equazioni alle
derivate parziali (nel seguito P.D.E., che sta per Partial Dier-
ential Equations) in due variabili.
`
E facile rendersi conto che
non c`e, in linea di principio, alcun problema nel considerare
P.D.E. in pi` u variabili.
Intendiamo cio`e dire che ssiamo un dominio R
2
, ed indichi-
amo con u(x
1
, x
2
) una qualunque funzione u : R. Di tale
funzione possiamo calcolare le derivate parziali (o direzionali) di
primo ordine
u
x
1
=
u
x
1
u, u
x
2
=
u
x
2
,
le derivate parziali di secondo ordine
u
x
1
x
1
=

2
x
1
2
, u
x
2
x
2
=

2
u
x
2
2
u, u
x
1
x
2
=

2
u
x
1
x
2
, u
x
2
x
1
=

2
u
x
2
x
1
,
e, perche no, quelle di ordine superiore; ad esempio, le derivate
di ordine n saranno tutte e sole quelle che scriviamo come

n
u
x
p
1
x
q
2
, con p + q = n.
Definizione 1.1. Diciamo equazione alle derivate parziali una
qualunque scrittura del tipo
(1.1) F
_
x
1
, x
2
, u, u
x
1
, u
x
2
, u
x
1
x
1
, ,

n
u
x
p
1
x
q
2
_
= 0,
3
4 1. CLASSIFICAZIONE E METODI RISOLUTIVI
per ogni (x
1
, x
2
) , dove F `e una funzione a valori reali.
Lordine dellequazione alle derivate parziali `e lordine pi` u alto
delle derivate di u che compaiono nelluguaglianza (??).
Ad esempio,
u
x
1
u
x
2
+ (u
x
1
)
4
= 0
e unequazione di ordine 1, mentre
u
x
1
x
2
u
x
2
u
x
1
+ u
x
1
x
1
x
2
= 0
e unequazione di ordine 3 e
u
x
1
x
2
|u
x
1
|
sin x = 0
e unequazione di ordine 2.
Una soluzione (classica) di (??) `e una funzione u : R di
classe C
n
(se n `e lordine dellequazione) che soddisfa luguaglian-
za
(1.2)
F
_
x
1
, x
2
, u(x
1
, x
2
), u
x
1
(x
1
, x
2
), ,

n
u
x
p
1
x
q
2
(x
1
, x
2
)
_
= 0
in ogni punto (x
1
, x
2
) di .
Vedremo negli esempi successivi che spesso pretendere che
u sia derivabile n volte (e con derivate continue) `e eccessivo, e
chiariremo di volta in volta cosa intendiamo per soluzione non
regolare. Grossolanamente, possiamo pensare che u sia deriv-
abile quasi dappertutto, e che luguaglianza (??) valga in ogni
punto in cui esistono le derivate che vi compaiono.
Una classe particolare di equazioni alle derivate parziali `e cos-
tituita dalle cosiddette equazioni lineari, che possiamo scrivere
come
(1.3) a
1
u
x
1
+ a
2
u
x
2
+ bu + c = 0,
1. CLASSIFICAZIONE E METODI RISOLUTIVI 5
nel caso di ordine 1, o
(1.4)
a
11
u
x
1
x
1
+ a
12
u
x
1
x
2
+ a
21
u
x
2
x
1
+ a
22
u
x
2
x
2
+b
1
u
x
1
+ b
2
u
x
2
+ cu + d = 0,
nel caso di ordine 2, e cos via. Chiaramente, i coecienti a, b,
c, d potranno essere a loro volta funzioni di x
1
, x
2
(coecienti
variabili), ma non dovranno dipendere dalla funzione u ne dalle
sue derivate. Per chiarirci, lequazione
u
x
1
x
1
+ sin x
2
u
x
2
= 0
`e lineare (a coecienti variabili), mentre lequazione
u
x
1
x
1
+ sin u
x
2
= 0
non lo `e. La principale propriet`a delle P.D.E. lineari `e che lin-
sieme delle loro soluzioni forma uno spazio vettoriale, cosa non
vera, in generale, per tutte le P.D.E. Lasciamo al lettore la ver-
ica di questa proposizione, che `e completamente analoga alla
propriet`a corrispondente per le equazioni dierenziali ordinarie.
Proposizione 1.1 (Principio di sovrapposizione). Se u e v
sono due soluzioni di una stessa P.D.E. lineare e A, B sono due
numeri reali, allora Au+B v `e a sua volta soluzione della stessa
P.D.E.
Fra laltro il Principio di sovrapposizione mette in luce che
non ci possiamo aspettare che una P.D.E. ammetta, cos` come,
una sola soluzione. Cos come per le equazioni ordinarie doveva-
mo assegnare il valore della soluzione in un punto (o in un certo
numero di punti), per le equazioni alle derivate parziali dovremo
assegnare il valore della soluzione su una curva (o su un certo
numero di curve). Parleremo in tal caso di dato al contorno o
dato al bordo o anche dato iniziale, quando una delle due variabili
rappresenta il tempo.
6 1. CLASSIFICAZIONE E METODI RISOLUTIVI
Le P.D.E. lineari di secondo ordine possono essere ulteriormente
classicate. Se in (??) sostituiamo formalmente la derivata rispet-
to a x
1
con una nuova variabile y
1
e la derivata rispetto a x
2
con
una nuova variabile y
2
, otteniamo
a
11
y
2
1
+ a
12
y
1
y
2
+ a
21
y
2
y
1
+ a
22
y
2
2
+b
1
y
1
+ b
2
y
2
+ c = 0.
Questa (per ogni (x
1
, x
2
) ssato, nel caso i coecienti siano vari-
abili) rappresenta una conica nel piano delle (y
1
, y
2
), che pu`o
essere classicata a seconda del determinante della matrice
A =
_
a
11
a
12
a
21
a
22
_
.
In modo analogo, diremo che la P.D.E. `e
ellittica: se det A > 0.
Il prototipo `e la matrice
A =
_
1 0
0 1
_
, ,
cui corrisponde lequazione di Laplace
u = u
xx
+ u
yy
= 0
(per tradizione, si indica x
1
con x e x
2
con y) .
parabolica: se det A = 0.
Il prototipo `e la matrice
A =
_
1 0
0 0
_
,
cui corrisponde lequazione del calore
u
t
u
xx
= 0
(per tradizione, si indica x
1
con x e x
2
con t) .
1. CLASSIFICAZIONE E METODI RISOLUTIVI 7
iperbolica: se det A < 0.
Il prototipo `e la matrice
A =
_
1 0
0 1
_
,
cui corrisponde lequazione delle onde o di DAlembert
u = u
tt
u
xx
= 0
(per tradizione, si indica x
1
con x e x
2
con t) .
Cerchiamo ora qualche metodo euristico per determinare le
soluzioni di equazioni dierenziali alle derivate partiali . Pre-
senteremo essenzialmente due metodi diversi, il metodo di sepa-
razione delle variabili e il metodo di Laplace. In alcuni casi, cercher-
emo anche delle soluzioni con una forma particolare, suggerita
dalla struttura stessa dellequazione.
Prendiamo un esempio particolare
(1.5)
_
_
_
U
t
(x, t) = 2U
xx
(x, t) per ogni 0 < x < 3 e t > 0,
U(x, 0) = 3 sin(2x) per ogni 0 < x < 3,
U(0, t) = 0 = U(3, t) per ogni t > 0.
e proviamo ad usare entrambi i metodi.
Separazione delle variabili. Cerchiamo una soluzione
del tipo
U(x, t) = X(x)T(t).
Per soddisfare lequazione dovr`a valere
_
_
_
X(x)T

(t) = 2X

(x)T(t) per ogni 0 < x < 3 e t > 0,


X(x)T(0) = 3 sin(2x) per ogni 0 < x < 3,
X(0)T(t) = 0 = X(3)T(t) per ogni t > 0.
Riordinando la prima equazione otteniamo
T

(t)
T(t)
= 2
X

(x)
X(x)
per ogni 0 < x < 3 e t > 0.
8 1. CLASSIFICAZIONE E METODI RISOLUTIVI
Poiche il membro di sinistra dipende solo da t, mentre quello di
destra dipende solo da x, lunica possibilit`a `e che in eetti tutto
sia uguale ad una costante, cio`e
T

(t)
T(t)
= 2
X

(x)
X(x)
= .
Possiamo ora risolvere separatamente le due O.D.E.
T

(t)
T(t)
= e
X

(x)
X(x)
=

2
.
Applicando la separazione delle variabili ad una P.D.E. otteni-
amo due O.D.E. (una nella variabile t e nellincognita T(t), e
una nella variabile x e nellincognita X(x)), che risultano ac-
coppiate mediante un parametro , che andr`a scelto opportu-
namnete.
La prima equazione mi d`a
T(t) = c
1
e
t
,
mentre la soluzione della seconda dipende dal segno di . Se
> 0 otteniamo
X(x) = c
2
e

2
|x
+ c
3
e

2
|x
,
mentre se < 0 otteniamo
X(x) = c
2
sin
_
|

2
| x + c
3
cos
_
|

2
| x.
In sostanza, la soluzione di (??) potr`a essere o del tipo
U(x, t) = k
1
e

2
|x+t
+ k
2
e

2
|x+t
,
o del tipo
U(x, t) = k
1
sin
_
|

2
| xe
t
+ k
2
cos
_
|

2
| xe
t
,
1. CLASSIFICAZIONE E METODI RISOLUTIVI 9
con k
1
e k
2
costanti da determinare, imponendo i dati al con-
torno. Cominciamo con i dati al bordo
U(0, t) = 0 =
_
(k
1
+ k
2
)e
t
k
2
e
t
se > 0,
se < 0,
U(3, t) = 0 =
_
_
_
_
k
1
e
3

2
|
+ k
2
e
3

2
|
_
e
t
k
2
cos
_
3
_
|

2
|
_
e
t
se > 0,
se < 0.
Vediamo che, se > 0, lunica possibilit`a per soddisfare i dati al
contorno `e k
1
= k
2
= 0. Invece, se < 0, otteniamo k
2
= 0, ma
non abbiamo nessuna condizione su k
1
. Andiamo ora ad imporre
il dato iniziale
U(x, 0) = 3 sin(2x) =
_
0 se > 0,
k
1
sin
_
|

2
| x se < 0.
Allora dobbiamo escludere la possibilit`a che > 0 e scegliere
k
1
= 3, k
2
= 0 e < 0 in modo che
_
|

2
| = 2, ovvero = 8
2
.
Riassumendo abbiamo ottenuto la soluzione
U(x, t) = 3 sin(2x)e
8
2
t
.
Laplace. Poniamo
u(x, s) = L(U(x, t))(s) =
_
+
0
e
st
U(x, t)dt.
Osserviamo che
L(U
t
(x, t))(s) = s u(x, s) U(x, 0) = s u(x, s) 3 sin(2x),
L(U
xx
(x, t))(s) = u
xx
(x, s),
mentre
L(U(0, t))(s) = u(0, s), L(U(3, t))(s) = u(3, s).
10 1. CLASSIFICAZIONE E METODI RISOLUTIVI
Di conseguenza, applicando la trasformata di Laplace (rispetto
alla variabile t!) alla P.D.E. (??) otteniamo
(1.6)
_
s u(x, s) 3 sin(2x) = 2u
xx
(x, s) se 0 < x < 3,
u(0, s) = 0 = u(3, s).
Applicando la trasformata di Laplace (rispetto alla variabile t)
ad una P.D.E. otteniamo una O.D.E. (rispetto alla variabile x)
nella nuova incognita u(x, s) = L(U(x, t))(s). La s ora gioca il
ruolo di un parametro, perche non appaiono derivate rispetto a
questa incognita.
Possiamo ora risolvere la O.D.E. (??). Cominciamo col cercare
una soluzione particolare dellequazione non omogenea:
2u
xx
(x, s) s u(x, s) = 3 sin(2x).
La cerchiamo del tipo u(x, s) = Asin(2x): dovr`a valere
8A
2
sin(2x) As sin(2x) = 3 sin(2x).
ovvero A =
3
8
2
+ s
. Si noti che A `e costante rispetto a x, ma
pu`o dipendere dal parametro s!
A ben vedere, questa `e gi`a la soluzione che stavamo cercando,
perche soddisfa le condizioni
u(0, s) =
3
8
2
+ s
sin 0 = 0, u(3, s) =
3
8
2
+ s
sin(6) = 0.
Pertanto possiamo ricostruire la soluzione della P.D.E. di parten-
za calcolando
U(x, t) = L
1
(u(x, s)) (t) = L
1
_
3
8
2
+ s
sin(2x)
_
(t).
Ricordiamoci che stiamo antitrasformando rispetto a s, cio`e ora
x `e un parametro ssato e dunque
U(x, t) = 3 sin(2x)L
1
_
1
8
2
+ s
_
(t) = 3 sin(2x)e
8
2
t
.
1. CLASSIFICAZIONE E METODI RISOLUTIVI 11
Esercizio 4.1. Determinare la soluzione di ordine esponen-
ziale di
(1.7)
_
Y
x
(x, t) Y
t
(x, t) = 1 e
t
per ogni x > 0 e t > 0
Y (x, 0) = x
svolgimento
Esercizio 4.2. Determinare la soluzione di ordine esponen-
ziale della P.D.E.
(1.8)
_

_
Y
tt
= 4Y
xx
se x > 0 e t > 0,
Y (x, 0) = 0, Y
t
(x, 0) = 1 cos x se x > 0,
Y (0, t) = sin(2t) se t > 0.
svolgimento
Esercizio 4.3. Risolvere la P.D.E.:
(1.9)
_

_
U
t
= 3U
xx
se 0 < x <

2
e t > 0,
U(x, 0) = 30 cos(5x) se 0 < x <

2
,
U
x
(0, t) = 0, U
_

2
, t
_
= 0 se t > 0.
svolgimento
Esercizio 4.4. Risolvere la P.D.E.
(1.10)
_
_
_
U
t
= U
xx
4U se 0 < x < e t > 0,
U(x, 0) = 6 sin x 4 sin(2x) se 0 < x < ,
U(0, t) = 0, U(, t) = 0 se 0 < x < .
svolgimento
Esercizio 4.5. Risolvere la P.D.E.:
(1.11)
_
_
_
U
t
= kU
xx
se x > 0 e t > 0,
U(x, 0) = 0 se x > 0,
U(0, t) = U
o
se t > 0,
12 1. CLASSIFICAZIONE E METODI RISOLUTIVI
dove k e U
o
sono costanti assegnate, con k > 0.
svolgimento
Esercizio 4.6. Risolvere la P.D.E.:
(1.12)
_
_
_
U
t
= kU
xx
se 0 < x < 1 e t > 0,
U(x, 0) = U
o
se x > 0,
U
x
(0, t) = 0, U(1, t) = U
1
se t > 0,
dove k, U
o
e U
1
sono costanti assegnate, con k > 0.
svolgimento
Esercizio 4.7. Risolvere la P.D.E.
(1.13)
_
_
_
U
t
= U
xx
se x > 0 e t > 0,
U(x, 0) = U
o
(x) se x > 0,
U(1, t) = 0, U(1, t) = 0 se t > 0,
dove U
o
`e la funzione cos` denita:
U
o
(x) =
_
x + 1 se 1 < x < 0,
x 1 se 0 < x < 1.
svolgimento
Qui troverete altri esempi.
Complementi
Svolgimento dellesercizio ??.
Metodo di Laplace. Poniamo y(x, s) = L(Y (x, t))(s) e applichi-
amo la trasformata di Laplace allequazione (??). Otteniamo la
O.D.E.
(1.14) y
x
(x, s) s y(x, s) + x = L
_
1 e
t
_
(s) =
1
s

1
s + 1
ovvero
y
x
(x, s) s y(x, s) =
1
s

1
s + 1
x.
Cerchiamo prima una soluzione particolare del tipo
y
o
(x, s) = Ax
2
+ Bx + C;
si deve avere
2Ax + B Asx
2
Bsx Cs =
1
s

1
s + 1
x
da cui
_
_
_
As = 0
2A Bs = 1
B Cs =
1
s

1
s+1
ovvero
_
_
_
A = 0
B =
1
s
C =
1
s(s+1)
Concludendo, una soluzione particolare di (??) `e data da
y
o
(x, s) =
x
s
+
1
s(s + 1)
.
13
14 COMPLEMENTI
Per ottenere la soluzione generale, dobbiamo sommargli la soluzione
generale dellomogenea asoociata y
x
(x, s) s y(x, s) = 0, ovvero
d
dx
log (y(x, s)) =
y
x
(x, s)
y(x, s)
= s =
d
dx
(sx)
da cui
y(x, s) = c e
sx
.
Riassumendo, la soluzione Y (x, t) della P.D.E. (??) ha come
trasformata di Laplace una funzione del tipo y(x, s) = c e
sx
+
x
s
+
1
s(s+1)
, dove c `e una costante da determinare. Poiche vogliamo
che Y sia di ordine esponenziale, il Teorema 1.4 (Parte 3) ci dice
che necessariamente lim
s+
y(x, s) = 0 per ogni x. Ne segue che
lunica scelta lecita `e c = 0, e inne
Y (x, t) = L
1
_
x
s
+
1
s(s + 1)
_
(t) = xt +L
1
_
1
s

1
s + 1
_
(t)
= (x + 1)t e
t
.
Separazione delle variabili. Cerchiamo una soluzione di (??) del
tipo Y (x, t) = X(x)T(t). Si dovr` a avere
X

(x)T(t) X(x)T

(t) = 1 e
t
ovvero
X

(x)
X(x)

T

(t)
T(t)
=
1 e
t
X(x)T(t)
.
Poiche lequazione non `e omogenea, non riusciamo a separare
le variabili.
...torna su
COMPLEMENTI 15
Svolgimento dellesercizio ??.
Separazione delle variabili. Cerchiamo una soluzione nella forma
Y (x, t) = X(x)T(t).
Per risolvere lequazione dovr` a valere:
T

(t)
T(t)
= 4
X

(x)
X(x)
=
2
,
da cui ricaviamo due possibili classi di soluzioni:
T(t) = a cos(t) + b sin(t) e X(x) = c cos

2
x + d sin

2
x,
se scegliamo il segno , oppure
T(t) = ae
t
+ be
t
e X(x) = ce

2
x
+ de

2
x
,
se scegliamo il segno +. Imponendo il dato di bordo otteniamo
nel primo caso
sin 2t = Y (0, t) = c [a cos t + b sin t] ,
da cui
= 2, a = 0, e b = 1;
mentre nel secondo caso
sin(2t) = Y (0, t) = (c + d)
_
ae
t
+ be
t

non pu`o essere soddisfatta. Cerchiamo dunque di determinare c


e d in modo tale che
Y (x, t) =
1
c
sin(2t) [c cos x + d sin x]
risolva anche i dati iniziali di (??). Facendo i calcoli risulta
Y (x, 0) = 0 per ogni scelta di c e d, mentre
Y
t
(x, 0) =
2
c
[c cos x + d sin x] = 1 cosx
non pu`o mai essere soddisfatta! Insomma, non siamo stati ca-
paci di trovare una soluzione con il metodo di separazione delle
16 COMPLEMENTI
variabili.
Metodo di Laplace. Introduciamo la funzione ausiliaria y(x, s) =
L(Y (x, t))(s). Utilizzando i dati iniziali di (??) calcoliamo
L(Y
t
(x, t)) (s) = sy(x, s) Y (x, 0) = sy(x, s),
L(Y
x
(x, t)) (s) = y
x
(x, s), L(Y
xx
(x, t)) (s) = y
xx
(x, s),
L(Y
tt
(x, t)) (s) = s L(Y
t
(x, t)) (s) Y
t
(x, 0)
= s
2
y(x, s) 1 + cos x,
mentre dalla condizione di contorno otteniamo
y(0, s) = L(Y (0, t)) (s) = L(sin(2t)) (s) =
2
s
2
+ 4
.
Riassumendo, la funzione Y risolve (??) se y risolve la O.D.E. di
secondo ordine (accoppiata con un solo dato di Cauchy)
(1.15)
_
s
2
y(x, s) 1 + cos x = 4y
xx
(x, s), se x > 0,
y(0, s) =
2
s
2
+4
.
Per risolvere (??), cominciamo con lo scrivere una soluzione
particolare dellequazione non omogenea del tipo
y
o
(x, s) = A + B cos x.
Sostituendo otteniamo
As
2
+ Bs
2
cos x 1 + cos x = 4B cos x,
da cui
_

_
As
2
1 = 0 A =
1
s
2
,
Bs
2
+ 1 = 4B B =
1
s
2
+ 4
,
cio`e
y
o
(x, s) =
1
s
2

1
s
2
+ 4
cos x.
COMPLEMENTI 17
Si noti che questa y
o
non risolve (??), perche non soddisfa il dato
in x = 0. Per ottenere la soluzione di (??), dovremo sommare
ad y
o
la soluzione generale dellomogenea associata:
s
2
y(x, s) 4y
xx
(x, s) = 0, da cui y(x, s) = ae
s
2
x
+ be

s
2
x
,
dove a e b sono costanti arbitrarie. Poi, cerchiamo a e b in modo
che y(x, s) = ae
s
2
x
+ be

s
2
x
+
1
s
2

1
s
2
+4
cos x
soddis la condizione di Cauchy contenuta in (??), pre-
cisamente
2
s
2
+ 4
= y(0, s) = a+b +
1
s
2

1
s
2
+ 4
a+b =
1
s
2
+ 4

1
s
2
,
sia la trasformata di Laplace della soluzione di (??), e
dunque (per il Teorema 1.4 - Parte 3)
0 = lim
s+
_
ae
s
2
x
+ be

s
2
x
+
1
s
2

1
s
2
+ 4
cos x
_
a = 0.
Possiamo dunque concludere che la soluzione che cercavamo di
(??) `e
y(x, s) =
_
1
s
2
+ 4

1
s
2
_
e

sx
2
+
1
s
2

1
s
2
+ 4
cos x.
Inne otteniamo la soluzione di (??) antitrasformando
1
Y (x, t) = L
1
__
1
s
2
+4

1
s
2
_
e

sx
2
+
1
s
2

1
s
2
+4
cos x
_
(t)
= H
_
t
x
2
_
L
1
_
1
s
2
+4

1
s
2
_
_
t
x
2
_
+ t
1
2
sin 2t cos x
=
_
1
2
sin
_
t
x
2
_

_
t
x
2
_
_
H
_
t
x
2
_
+ t
1
2
sin 2t cos x.
1
Qui abbiamo utilizzato la II propriet`a di traslazione per lantitrasfor-
mata. Con H abbiamo indicato la funzione di Heavy-syde H(y) =
_
0 se y < 0,
1 se y > 0.
18 COMPLEMENTI
Volendo, possiamo anche scrivere la soluzione come
Y (x, t) =
_

_
1
2
_
x + sin
_
t
x
2
_
sin 2t cos x
_
se x < 2t,
t
1
2
sin 2t cos x se x > 2t,
Soluzioni in forma particolare. Cerchiamo soluzioni del tipo
Y (x, t) = f(x + t),
dove e f sono, rispettivamente, una costante e una funzione
da determinare. Sostituendo nellequazione di (??) si ottiene

2
f

(x + t) = 4f

(x + t).
Vediamo cos` uninteressante propriet`a: ogni funzione del tipo
Y (x, t) = f(x 2t)
risolve lequazione, indipendentemente da come `e fatta f! Sic-
come poi (??) `e lineare, otteniamo una sorta di soluzione gen-
erale:
Y (x, t) = f
1
(x 2t) + f
2
(x + 2t).
Questo ci suggerisce di provare a determinare le due funzioni
f
1
e f
2
in modo che siano soddisfatte le condizioni iniziali e di
contorno di (??). A tal scopo calcoliamo
sin 2t = Y (0, t)
= f
1
(2t) + f
2
(2t)
f
1
(z) = sin z f
2
(z),
0 = Y (x, 0) = f
1
(x) + f
2
(x) f
1
(z) = f
2
(z),
1 cos x = Y
t
(x, 0)
= 2f

1
(x) + 2f

2
(x)
f

1
(z) = f

2
(z)
1
2
(1 cos z)
COMPLEMENTI 19
per ogni z > 0. Integrando la terza relazione otteniamo
f
1
(z) = f
2
(z)
1
2
(z sin z) per ogni z > 0.
Uguagliando questa relazione con la seconda si ha
f
2
(z) =
1
4
(z sin z) per ogni z > 0,
e dunque
f
1
(z) =
1
4
(sin z z) per ogni z > 0.
Riprendendo ora la prima uguaglianza vediamo che
f
1
(z) = sin z
1
4
(z sin z) =
1
4
(z + 5 sin z)
per ogni z > 0, ovvero
f
1
(z) =
1
4
(z 5 sin z) per ogni z < 0
Si noti che non ci serve conoscere f
2
(z) per z < 0, poiche x + 2t
`e sempre positivo quando x e t sono positivi. Mettiamo ora
assieme le informazioni n qui ottenute. Se x < 2t si ha
Y (x, t) =
1
4
[x 2t 5 sin(x 2t)] +
1
4
[x + 2t sin(x + 2t)]
=
x
2
sin(x 2t)
1
4
[sin(x 2t) + sin(x + 2t)]
=
x
2
sin(x 2t)
1
2
sin x cos 2t
=
x
2
sin x cos 2t + sin 2t cos x
1
2
sin x cos 2t,
mentre se x > 2t si ha
Y (x, t) =
1
4
[sin(x 2t) (x 2t)] +
1
4
[x + 2t sin(x + 2t)]
=t
1
2
sin 2t cos x.
...torna su
20 COMPLEMENTI
Svolgimento dellesercizio ??.
Separazione delle variabili. Cerchiamo una soluzione della forma
U(x, t) = T(t)X(x). Sostituendo dentro lequazione si ottiene
T

(t)X(x) = 3T(t)X

(x) da cui
T

(t)
T(t)
=
X

(x)
X(x)
=
2
,
dove `e, per ora, una costante arbitraria. Integrando separata-
mente lequazione per T e per X si ha
T(t) = e

2
t
, X(x) = a cos
_

3
x
_
+ b sin
_

3
x
_
,
dove a e b indicano nuove costanti arbitrarie. Imponendo le
condizioni al contorno otteniamo
0 = U
x
(0, t) = e

2
t
b

3
b = 0,
0 = U
_

2
, t
_
= e

2
t
a cos

2

3
= (1 + 2n)

2
,
cio`e =

3(1 + 2n) per qualunque numero intero n. Inne,


imponendo la condizione iniziale otteniamo
30 cos 5x = U(x, 0) = a cos (1 + 2n)x n = 2 e a = 30.
Riassumendo, la soluzione di (??) `e
U(x, t) = 30e
75t
cos 5x.
Metodo di Laplace. Introduciamo la funzione ausiliaria u(x, s) =
L(U(x, t))(s) e calcoliamo
L(U
t
(x, t)) (s) = su(x, s) U(x, 0) = su(x, s) 30 cos 5x,
L(U
x
(x, t)) (s) = u
x
(x, s), L(U
xx
(x, t)) (s) = u
xx
(x, s),
u
x
(0, s) = L(U
x
(0, t)) (s) = L(0) (s) = 0,
u
_

2
, s
_
= L
_
U
_

2
, t
__
(s) = L(0) (s) = 0.
COMPLEMENTI 21
Pertanto, se Y `e la soluzione di (??), allora y deve risolvere la
O.D.E. (rispetto a x)
(1.16)
_
su(x, s) 30 cos 5x = 3u
xx
(x, s) se 0 < x <

2
,
u
x
(0, s) = 0, u
_

2
, s
_
= 0,
per ogni s per cui y `e denita (cio`e per ogni s nel dominio
della trasformata di Y ). Cerchiamo dapprima una soluzione
particolare della O.D.E. non omogenea (??), del tipo u(x, s) =
A(s) cos 5x. Sostituendo nellequazione si ha
sA(s) cos 5x 30 cos 5x = 75A(s) cos 5x A(s) =
30
s + 75
.
Controlliamo se, per fortuna, u(x, s) =
30
s + 75
cos 5x soddisfa i
dati di Cauchy di (??):
u
x
(0, s) =
150
s + 75
sin 0 = 0, u
_

2
, s
_
=
30
s + 75
cos
5
2
= 0.
Dunque u(x, s) =
30
s + 75
cos 5x `e la soluzione di (??), e risaliamo
alla soluzione di (??) calcolando
Y (x, t) = L
1
_
30
s + 75
cos 5x
_
(t) = 30e
75t
cos 5x.
...torna su
22 COMPLEMENTI
Svolgimento dellesercizio ??.
Separazione delle variabili. Cerchiamo una soluzione della forma
U(x, t) = T(t)X(x). Sostituendo dentro lequazione si ottiene
T

(t)X(x) = T(t)X

(x) 4T(t)X(x)
da cui
T

(t)
T(t)
+ 4 =
X

(x)
X(x)
=
2
,
dove `e, per ora, una costante arbitraria. Integrando separata-
mente lequazione per T e per X si ha
T(t) = e
(
2
+4)t
, X(x) = a cos x + b sin x,
dove a e b indicano nuove costanti arbitrarie. Imponendo le
condizioni al contorno otteniamo
0 = U(0, t) = e
(
2
+4)t
a a = 0,
0 = U(, t) = e
(
2
+4)t
b sin = n, cio`e = n
per qualunque numero intero n.
`
E evidente che, se prendiamo
semplicemente U(x, t) = e
(n
2
+4)t
b sin n per un certo numero
intero n e un certo numero reale b, non riusciamo a far s` che
u(x, 0) soddis la condizione iniziale di (??). Ora per`o, poiche
lequazione `e lineare, possiamo sommare fra loro soluzioni di
questo tipo e otteniamo ancora una soluzione. Proviamo allora
a prendere
U(x, t) =

nN
e
(n
2
+4)t
b
n
sin n
e a determinare i coecienti b
n
in modo tale che sia soddisfatta
la condizione iniziale di (??). Precisamente
6 sin x 4 sin 2x = U(x, 0) =

nN
b
n
sin n
COMPLEMENTI 23
e dunque b
1
= 6, b
2
= 4, b
n
= 0 se n = 3, 4, . Concludendo,
abbiamo ottenuto la soluzione
U(x, t) = 6e
5t
sin x 4e
8t
sin 2x.
Metodo di Laplace. Introduciamo la funzione ausiliaria u(x, s) =
L(U(x, t))(s) e calcoliamo
L(U
t
(x, t)) (s) = su(x, s) U(x, 0) = su(x, s) 6 sin x + 4 sin 2x,
L(U
x
(x, t)) (s) = u
x
(x, s), L(U
xx
(x, t)) (s) = u
xx
(x, s),
u(0, s) = L(U(0, t)) (s) = L(0) (s) = 0,
u(, s) = L(U(, t)) (s) = L(0) (s) = 0.
Pertanto, se Y `e la soluzione di (??), allora u deve risolvere la
O.D.E. (rispetto a x (0, ))
(1.17)
_
su(x, s) 6 sin x + 4 sin 2x = u
xx
(x, s) 4u(x, s),
u(0, s) = 0, u(, s) = 0,
per ogni s nel dominio della trasformata di Y . Cerchiamo dap-
prima una soluzione particolare della O.D.E. non omogenea (??),
del tipo u(x, s) = Asin x + B sin 2x. Sostituendo nellequazione
si ha
sAsin x + sB sin 2x 6 sin x + 4 sin 2x
= Asin x 4B sin 2x 4Asin x 4B sin 2x
e dunque
_

_
sA 6 = 5A
sB + 4 = 8B

_
A =
6
s + 5
B =
4
s + 8
.
`
E immediato vericare che u(x, s) =
6
s+5
sin x
4
s+8
sin 2x soddis-
fa anche i dati di Cauchy di (??). Inne calcoliamo la soluzione
24 COMPLEMENTI
di (??)
Y (x, t) = L
1
_
6
s + 5
sin x
4
s + 8
sin 2x
_
(t)
= 6e
5t
sin x 4e
8t
sin 2x.
...torna su
COMPLEMENTI 25
Svolgimento dellesercizio ??.
Separazione delle variabili. Cerchiamo una soluzione del tipo
U(x, t) = X(x)T(t); dallequazione dierenziale si ha
T

(t)
kT(t)
=
X

(x)
X(x)
=
2
,
dunque
T(t) = e
k
2
t
e X(x) = a cos(x) + b sin(x).
Imponendo la condizione di bordo otteniamo
U
o
= U(0, t) = e

2
t
a,
da cui deduciamo che
= 0, a = U
o
,
mentre su b non c`e nessuna restrizione.
`
E evidente che la funzione U(x, t) = e
0t
U
o
cos 0 = U
o
non
`e soluzione di (??), perche non verica la condizione iniziale
U(x, 0) = 0. Possiamo per`o sommare a questa soluzione tutte
le funzioni del tipo be
k
2
t
sin(x) che desideriamo, perche la
linearit`a dellequazione e i calcoli appena fatti ci mostrano che
otterremo ancora una soluzione dellequazione dierenziale che
in pi` u verica la condizione di contorno U(0, t) = U
o
. Dovremmo
allora determinare una famiglia di parametri e di coecienti
b() in modo tale che
0 = U(x, 0) = U
o
+

b() sin(x) o, eventualmente


= U
o
+
_
b() sin(x)d.
In sostanza, vogliamo sviluppare la funzione U
o
in serie di
Fourier (di tipo seno) o, eventualmente, in integrale di Fouri-
er (ancora di tipo seno), sulla semiretta x > 0. Ora, la funzione
U
o
`e pari , e dunque il suo sviluppo di Fourier contiene solo
26 COMPLEMENTI
termini di tipo coseno. Inoltre essa non `e neppure assolutamente
integrabile. Dunque neanche questa strada `e percorribile.
Metodo di Laplace. Poniamo u(x, s) = L(U(x, t)) (s) e calcol-
iamo:
L(U
t
(x, t)) (s) = su(x, s) U(x, 0) = su(x, s),
L(U
xx
(x, t)) (s) = u
xx
(x, s),
u(0, s) = L(U(0, t)) (s) = L(U
o
) (s) =
U
o
s
.
Dunque se U risolve (??), allora u risolve
(1.18)
_
su(x, s) = ku
xx
(x, s) se x > 0,
u(0, s) =
U
o
s
,
per ogni s nel dominio della trasformata di U. La soluzione
generale della O.D.E. si scrive come
u(x, s) = ae

s
k
x
+ be

s
k
x
,
in cui scegliamo subito a = 0 per il Teorema 1.4 (Parte 3).
Imponiamo poi la condizione
U
o
s
= u(0, s) = b,
e otteniamo u(x, s) =
U
o
s
e

s
k
x
, da cui
U(x, t) = U
o
L
1
_
1
s
e

s
k
x
_
(t)
= U
o
x
2
k
L
1
_
k
x
2
s
e

x
2
s
k
_
(t)
= U
o
L
1
_
1
s
e

s
__
kt
x
2
_
.
COMPLEMENTI 27
Il calcolo di questa antitrasformata `e tuttaltro che banale. Noi
lo faremo in un modo molto indiretto: calcoleremo con un ar-
ticio la soluzione U(x, t) di (??), e dunque ricaveremo questa
antitrasformata di conseguenza.
Soluzioni particolari. Cerchiamo una soluzione di (??) del tipo
U(x, t) = f
_
x
2

kt
_
,
dove f `e una funzione da determinare. Calcoliamo
U
t
(x, t) =
x
4t

kt
f

_
x
2

kt
_
,
U
x
(x, t) =
1
2

kt
f

_
x
2

kt
_
, U
xx
(x, t) =
1
4kt
f

_
x

kt
_
,
U
o
= U(0, t) = f(0), 0 = U(x, 0) = lim
z
f(z).
Sostituendo nellequazione otteniamo

x
4t

kt
f

_
x

kt
_
= k
1
4kt
f

_
x

kt
_
,
ovvero
2zf

(z) = f

(z) per ogni z > 0.


Dunque U risolve (??) se, e solo se, f risolve lequazione ordi-
naria con dati di Cauchy
(1.19)
_
2zf

(z) = f

(z) se z > 0,
f(0) = U
o
, lim
z
f(z) = 0.
Integrando la O.D.E. abbiamo
d
dz
log |f

(z)| =
f

(z)
f

(z)
= 2z =
d
dz
_
z
2
_
da cui f

(z) = ce
z
2
,
dove la costante c ha lo stesso segno di f

(z). Integrando ancora


otteniamo
f(z) = k + c
_
z
0
e
u
2
du.
28 COMPLEMENTI
Imponiamo poi le condizioni di Cauchy:
U
o
= f(0) = k
0 = lim
z+
f(z) = k + c
_
+
0
e
u
2
du = k +
c

2
,
cio`e c =
2k

=
2U
o

, s` da ottenere
f(z) = U
o
_
1
2

_
z
0
e
u
2
du
_
= U
o
erfc (z)
e dunque
U(x, t) = U
o
erfc
_
x
2

kt
_
.
Osservazione 1.2. Confrontando il secondo e il terzo meto-
do di risoluzione dellEsercizio ?? si ottiene
L
1
_
1
s
e

s
_
(z) = erfc
_
1
2

z
_
.
...torna su
COMPLEMENTI 29
Svolgimento dellesercizio ??.
Separazione delle variabili. Cerchiamo una soluzione del tipo
U(x, t) = X(x) T(t). Dallequazione ricaviamo
T

(t)
kT(t)
=
X

(x)
X(x)
=
2
,
da cui
T(t) = e
k
2
t
, X(x) = a cos(x) + b sin(x).
Imponiamo poi le condizioni di bordo
0 = U
x
(0, t) = e
k
2
t
b b = 0,
U
1
= U(1, t) = e
k
2
t
a cos
_
_
_
a = U
1
se = 0,
a qualsiasi se =
(1+2n)
2
con n intero. Abbiamo cos` ottenuto che, comunque scelti i
coecienti a
n
, la funzione
U(x, t) = U
1
+
+

n=0
a
n
e
(1+2n)
2 kt
2
cos
(1 + 2n)x
2
x
risolve lequazione dierenziale e le condizioni di contorno di
(??). Andiamo ora a determinare i coecienti a
n
in modo tale
che sia vericata la condizione iniziale
U
o
= U(x, 0) = U
1
+
+

n=1
a
n
cos
(1 + 2n)x
2
.
Se U
o
= U
1
, `e suciente scegliere a
n
= 0 per ogni n. Altrimenti,
dovremo sviluppare la funzione costante U
o
U
1
in serie di coseni
nellintervallo (0, 1):
U
o
U
1
=
+

m=1
a
m
cos
mx
2
30 COMPLEMENTI
dove
a
m
= 2(U
o
U
1
)
_
1
0
cos
mx
2
dx
=
4(U
o
U
1
)
m
_
sin
mx
2
_
x=1
x=0
=
4(U
o
U
1
)
m
sin
_
m

2
_
=
_
_
_
0 se m = 2n,
4(U
o
U
1
)(1)
n
(1 + 2n)
se m = 1 + 2n.
Deduciamo allora che la condizione iniziale `e soddisfatta se
a
n
=
4(U
o
U
1
)(1)
n
(1 + 2n)
,
ovvero che la soluzione di (??) `e
U(x, t) = U
1
+
4(U
o
U
1
)

n=0
(1)
n
1+2n
e
(1+2n)
2 k
2

2
2
t
cos
(1 + 2n)x
2
.
Metodo di Laplace. Poniamo u(x, s) = L(U(x, t)) (s) e calcoliamo
L(U
t
(x, t)) (s) = su(x, s) U(x, 0) = su(x, s) U
o
,
L(U
xx
(x, t)) (s) = u
xx
(x, s),
L(U
x
(0, t)) (s) = L(0) (s) = 0,
L(U(1, t)) (s) = L(U
1
) (s) = U
1
/s.
Pertanto se U risolve (??), allora u risolve
(1.20)
_
su(x, s) U
o
= ku
xx
(x, s) se 0 < x < 1,
u
x
(0, s) = 0, u(1, s) = U
1
/s.
`
E chiaro che u(x, s) =
U
o
/
s `e una soluzione particolare delle-
quazione non omogenea, ma non soddisfa le condizioni di Cauchy.
COMPLEMENTI 31
Dovremo allora sommare la soluzione generale dellomogenea
associata
su(x, s) = ku
xx
(x, s) da cui u(x, s) = ae

s
k
x
+ be
s
k
x
.
Ora, la soluzione generale dellequazione non omogenea si scrive
come
u(x, s) = ae

s
k
x
+ be
s
k
x
+ U
o
/s;
andiamo a determinare a e b in modo che siano soddisfatte le
condizioni di Cauchy:
0 = u
x
(0, s) = a
s
k
+ b
s
k
a = b
e dunque
u(x, s) = 2a cosh
s
k
x +
U
o
s
.
Poi
U
1
s
= u(1, s) = 2a cosh
s
k
+
U
o
s
a =
U
1
U
o
2s cosh
s
k
.
Abbiamo dunque
u(x, s) = (U
1
U
o
)
cosh
s
k
x
s cosh
s
k
+
U
o
s
,
e pertanto
(1.21)
U(x, t) = L
1
_
(U
1
U
o
)
cosh
s
k
x
s cosh
s
k
+
U
o
s
_
(t)
= (U
1
U
o
)L
1
_
cosh
s
k
x
s cosh
_
s
k
_
(t) + U
o
.
Calcoliamo lultima antitrasformata rimasta usando la formula
di inversione complessa. A tal scopo, consideriamo (per x e t
sono ssati) la funzione
f(s) =
e
st
cosh
__
s
k
x
_
s cosh
_
s
k
s C.
32 COMPLEMENTI
f ha evidenemente un polo semplice in s = 0, con residuo
e
0t
cosh
_
0
k
x
_
cosh
_
0
k
_ = 1.
Ci sono anche altri poli: infatti, se z = z
1
+ iz
2
`e un numero
complesso,
cosh z =
1
2
_
e
z
+ e
z
_
=
1
2
_
e
z
1
(cos z
2
+ i sin z
2
) + e
z
1
(cos z
2
i sin z
2
)
_
= cosh z
1
cos z
2
+ i sinh z
1
sin z
2
.
Dunque
cosh(z) = 0 se
_
cosh z
1
cos z
2
= 0
sinh z
1
sin z
2
= 0
cio`e
_
z
2
= (1 + 2n)

2
con n intero
z
1
= 0
ovvero z = i(1 + 2n)

2
con n intero. Ne segue che f(z) ha un
polo in ogni
s
n
C tale che
_
s
n
k
= i(1+2n)

2
, cio`e s
n
= (1+2n)
2
k
2

2
4
.
Per determinare la molteplicit`a del polo, scomponiamo
(s s
n
)f(s) =
_
cosh
_
s
k
s s
n
_
1
e
st
cosh
_
s
k
x
s
,
COMPLEMENTI 33
dove la seconda funzione `e olomorfa. Per quel che riguarda la
prima funzione, cosh
_
s
k
`e olomorfa e
lim
ss
n
cosh
_
s
k
s s
n
=
d
ds
cosh
_
s
k

s=sn
=
sinh
_
s
n
k
2

ks
n
=
sinh
i(1+2n)
2
i(1 + 2n)k
=
2 sin
(1+2n)
2
(1 + 2n)k
=
2(1)
n
(1 + 2n)k
= 0,
dunque
cosh

s
k
ss
n
`e olomorfa e non nulla in s
n
. Ne segue che
_
cosh

s
k
ssn
_
1
`e olomorfa in s
n
, e dunque f ha un polo di ordine
1 in s
n
con residuo
lim
ssn
(s s
n
)e
st
cosh
_
s
k
x
s cosh
_
s
k
= lim
ssn
s s
n
cosh
_
s
k
lim
ssn
e
st
cosh
_
s
k
x
s
= (1)
n
(1 + 2n)k

2
e
(1+2n)
2 k
2

2
4
t
cosh
i(1+2n)x
2
(1 + 2n)
2
k
2

2
4
=
4(1)
n
(1 + 2n)k
e
((1+2n)k)
2
t/4
cos
(1 + 2n)x
2
.
Segue allora dal Corollario 2.8 (Parte 3) che
L
1
_
cosh
s
k
x
s cosh
_
s
k
_
(t) =
1
4
k
+

n=0
(1)
n
1+2n
e
(1+2n)
2
k
2

2
t/4
cos
(1+2n)x
2
.
Inne, sostituendo in (??) otteniamo la soluzione di (??):
U(x, t) = U
1
+
4(U
o
U
1
)
k
+

n=0
(1)
n
1+2n
e
((1+2n)k)
2
t/4
cos
(1+2n)x
2
.
34 COMPLEMENTI
Soluzioni particolari. Cerchiamo una soluzione di (??) del tipo
U(x, t) = f
_
x
2

kt
_
,
dove f `e una funzione da determinare. Calcoliamo
U
t
(x, t) =
x
4t

kt
f

_
x
2

kt
_
,
U
x
(x, t) =
1
2

kt
f

_
x
2

kt
_
,
U
xx
(x, t) =
1
4kt
f

_
x

kt
_
,
U(x, 0) = lim
z

f(z),
U
x
(0, t) =
1
2

kt
f

(0), U(1, t) = f
_
1
2

kt
_
.
Vediamo allora che, imponendo la condizione di bordo U(1, t) =
U
1
, otteniamo f U
1
, che chiaramente non pu`o essere la soluzione
di (??), a meno che non sia U
o
= U
1
= 0!. Dunque in questo
caso non `e possibile determinare la soluzione in questa forma
particolare!
...torna su
COMPLEMENTI 35
Svolgimento dellesercizio ??.
Separazione delle variabili. Cerchiamo una soluzione del tipo U(x, t)
= X(x)T(t). Procedendo come nellEsercizio ?? ricaviamo
U(x, t) = [a cos x + b sin x] e

2
t
,
dove a, b e sono parametri da determinare. Poiche il dato
iniziale U
o
(x) `e una funzione dispari (infatti, se x > 0, U
o
(x) =
x + 1 = U
o
(x)), `e suciente considerare solo i seni, cio`e
scegliere n dallinizio a = 0. Imponiamo poi le condizioni di
bordo
0 = U(1, t) = b sin()e

2
t
= n
0 = U(1, t) = b sin e

2
t

per qualunque intero n. Vediamo cos` che, per ogni scelta dei
coecienti b
n
, ogni funzione della forma
U(x, t) =
+

n=1
b
n
e
n
2

2
t
sin nx
verica sia lequazione che i dati di contorno di (??). Andiamo
allora a scegliere i coecienti b
n
in modo da vericare anche la
condizione iniziale
U
o
(x) = U(x, 0) =
+

n=1
b
n
sin nx.
Non dobbiamo fare altro che sviluppare in serie di seni la fun-
zione U
o
(x) nellintervallo (1, 1): ci`o `e possibile perche U
o
`e
eettivamente dispari. Dunque, combinando le formule (1.21) e
36 COMPLEMENTI
con quanto visto nella Proposizione 1.12 (Parte 2) abbiamo
b
n
= 2
_
1
0
U
o
(x) sin nx dx = 2
_
1
0
(x + 1) sin nx dx =
I P
= 2
_

x + 1
n
cos nx +
1
n
2

2
sin nx
_
1
0
=
2
n
((1)
n
+ 1) =
_
0 se n `e pari,
4
n
se n `e dispari.
Concludendo, la soluzione di (??) `e
U(x, t) =
4

n0
1
2n + 1
e
(2n+1)
2

2
t
sin nx.
...torna su
COMPLEMENTI 37
Esempio 1.1. Si consideri il seguente problema:
(1.22)
_

_
9u
xx
+ 16u
yy
= 0
u(, y) = u(0, y) = 0
u(x, 0) = f(x)
u(x, ) = g(x)
(x, y) [0, ] [0, ]
a: Risolvere lequazione (??) per f, g generali.
b: Trovare la soluzione esplicita nel caso f(x) = sin x e
g(x) = 0.
Esempio ??.a. Poiche il dominio della funzione u `e [0, ]
[0, ], nessuna delle variabili varia su un intervallo del tipo [0, +)
o (, +); pertanto non `e applicabile (in modo naturale) n`e
la trasformazione di Laplace, n`e quella di Fourier. Il metodo elet-
tivo, tra quelli elementari, `e dunque la separazione delle variabili.
Poniamo pertanto u(x, y) = X(x) Y (y); lequazione diviene
9X

(x) Y (y) + 16X(x) Y

(y) = 0,
ossia
9
X

(x)
X(x)
= 16
Y

(y)
Y (y)
= k =costante,
ossia, ancora
_
9
X

(x)
X(x)
= k
16
Y

(y)
Y (y)
= k
o, il che `e lo stesso
_
9X

(x) k X(x) = 0
16Y

(y) + k Y (y) = 0
Per risolvere ora lequazione per separazione delle variabili, con-
sideriamo le prime due condizioni al bordo (quelle omogenee,
ossia con gli zeri) u(, y) = u(0, y) = 0 che divengono
X() Y (y) = X(0) Y (y) = 0.
38 COMPLEMENTI
Pertanto, escludendo il caso banale Y (y) = 0 ( a cui corrisponde
la soluzione banale u = 0), occorre imporre X(0) = X() =
0. La prima equazione ottenuta per separazione delle variabili
diviene cos`
_
_
_
9X

(x) kX(x) = 0
X(0) = 0
X() = 0.
La soluzione non banale pu`o esistere solo per k < 0 (gli altri
casi si possono trattare a parte, per ogni buon ne); in tal caso
(k < 0), si ha infatti:
_
_
_
X(x) = A cos(

k
3
x) + B sin(

k
3
x)
X(0) = 0
X() = 0
e quindi
_
_
_
X(x) = A cos(

k
3
x) + B sin(

k
3
x)
A = 0
X() = 0,
ossia
_
X(x) = B sin(

k
3
x)
B sin(

k
3
) = 0,
sicch`e, escludendo, naturalmente, il caso banale B = 0, sin(

k
3
) =
0 o, il che `e lo stesso

k
3
= n (n intero, necessariamente pos-
itivo, giacch`e lo `e

k
3
) o k = 9n
2
. La soluzione per X `e per-
tanto X( x) = B sin(

9n
2
3
x) = B sin(nx). In corrispondenza,
la soluzione per Y `e data da
16Y

(y) + kY (y) = 16Y

(y) 9n
2
Y (y) = 0
ossia,
Y (y) = Ce
3ny
4
+ De

3ny
4
COMPLEMENTI 39
o, meglio, per tenere conto della dipendenza dei parametri da n,
_
X(x) = B
n
sin(nx)
Y (y) = C
n
e
3ny
4
+ D
n
e

3ny
4
Le soluzioni ottenute per sovrapposizione (somma) sono dunque
del tipo
u(x, y) =

n=1
sin(nx)
_
C
n
e
3ny
4
+ D
n
e

3ny
4
_
dove, naturalmente, si `e inglobata la costante B
n
nelle costanti
C
n
, D
n
.
A questo punto si `e tenuto conto delle condizioni
_
9u
xx
+ 16u
yy
= 0
u(, y) = u(0, y) = 0.
Per tenere conto delle altre due condizioni (al bordo)
_
u(x, 0) = f(x)
u(x, ) = g(x),
imponiamole alla soluzione ora trovata. Si ha, ponendo appunto
y = 0 e y = , rispettivamente:
_

n=1
sin(nx) (C
n
+ D
n
) = f(x)

n=1
sin(nx)
_
C
n
e
3n
4
+ D
n
e

3n
4
_
= g(x)
Pertanto, se gli sviluppi di f(x) e g(x) sono
_
f(x) =

n=1
F
n
sin(nx)
g(x) =

n=1
G
n
sin(nx),
dove, come `e noto dagli sviluppi in serie di seni in mezzo inter-
vallo (per prolungamento dispari sullintero intervallo( , )),
i coecienti dello sviluppo sono dati da:
_
F
n
=
2

0
f(x) sin(nx) dx
G
n
=
2

0
g(x) sin(nx) dx
40 COMPLEMENTI
basta richiedere che:
_

n=1
(C
n
+ D
n
) sin(nx) =

n=1
F
n
sin(nx)

n=1
_
C
n
e
3n
4
+ D
n
e

3n
4
_
sin(nx) =

n=1
G
n
sin(nx),
ossia:
_
C
n
+ D
n
= F
n
C
n
e
3n
4
+ D
n
e

3n
4
= G
n
ossia, risolvendo il sistema di equazioni (per ogni n), ad esempio
con la regola di Cramer
_

_
C
n
=

F
n
1
G
n
e

3n
4

1 1
e
3n
4
e

3n
4

=
e

3n
4
F
n
G
n
e

3n
4
e
3n
4
D
n
=

1 F
n
e
3n
4
G
n

1 1
e
3n
4
e

3n
4

=
G
n
e
3n
4
F
n
e

3n
4
e
3n
4
,
ossia, cambiando segno (per comodit`a, ma inessenziale) a tutti i
numeratori e denominatori (il denominatore `e infatti ovviamente
negativo nella precedente formulazione):
_

_
C
n
=
e

3n
4
F
n
+ G
n
e
3n
4
e

3n
4
D
n
=
e
3n
4
F
n
G
n
e
3n
4
e

3n
4
In sintesi, la soluzione `e cos`:
u(x, y) =

n=1
sin(nx)
_
C
n
e
3ny
4
+ D
n
e

3ny
4
_
COMPLEMENTI 41
con C
n
, D
n
dati dalle formule precedenti e
_

_
F
n
=
2

_

0
f(x) sin(nx) dx
G
n
=
2

_

0
g(x) sin(nx) dx
Lespressione esplicita `e ovviamente troppo complessa perch`e
valga la pena sostituire i valori di F
n
, G
n
nelle espressioni per
C
n
, D
n
e queste nella serie che fornisce il valore di u(x, y). Le
ultime tre formule costituiscono cos` la soluzione del problema.
Per completezza, facciamo vedere che la soluzione non banale
pu`o esistere solo per k < 0 . Per k > 0 si ha infatti, per il
problema (gi`a risolto sopra per il caso k > 0):
_
_
_
9X

(x) kX(x) = 0
X(0) = 0
X() = 0
la soluzione
_

_
X(x) = A e

k
3
x
+ B e

k
3
x
X(0) = 0
X() = 0
e quindi
_

_
X(x) = A e

k
3
x
+ B e

k
3
x
A + B = 0
A e

k
3

+ B e

k
3

= 0
e, giacche questultimo `e un sistema di Cramer, con determinante

1 1
e

k
3

e

k
3

= e

k
3

e

k
3

= 0,
la sua sola soluzione `e quella nulla, A = B = 0, e quindi X( x) =
0, u(x, y) = 0.
42 COMPLEMENTI
Lo stesso vale per il caso k = 0 (ossia, lunica soluzione ottenuta
per separazione delle variabili `e, per k = 0, u(x, y) = 0).
Esempio ??.b. Poiche, in questo caso, f(x) = sin x e g(x) = 0,
`e chiaro anzitutto che G
n
= 0. Daltronde, poich`e, in questo
caso lo sviluppo di f `e ovviamente f(x) = sin x, (sin x `e tra
le soluzioni ottenute per separazione delle variabili, anche senza
sovrapposizione), si ha che tutti gli F
n
= 0 tranne che per n = 1,
quando F
n
= F
1
= 1. Dunque,dai calcoli appena svolti, si hanno
tutti i coecienti nulli, tranne che che per n = 1, quando si ha:
_

_
C
n
=
e

3n
4
F
n
+ G
n
e
3n
4
e

3n
4
=
e

3
4
1 + 0
e
3
4
e

3
4
=
e

3
4
e
3
4
e

3
4
D
n
=
e
3n
4
F
n
G
n
e
3n
4
e

3n
4
=
e
3
4
1 0
e
3
4
e

3
4
=
e
3
4
e
3
4
e

3
4
u(x, y) = sin x
_
e

3
4
e
3
4
e

3
4
e
3y
4
+
e
3
4
e
3
4
e

3
4
e

3y
4
_
= sin x
e

3
4
e
3y
4
+ e
3
4
e

3y
4
e
3
4
e

3
4
= sin x
e
3y
4

3
4
+ e

3y
4
+
3
4
e
3
4
e

3
4
= sin x
e

3
4
(y)
+ e
3
4
(y)
e
3
4
e

3
4
= sin x
2 sinh
_
3
4
( y)
_
2 sinh
_
3
4
_
= sin x
sinh
_
3
4
( y)
_
sinh
_
3
4
_ .
La soluzione `e dunque
u(x, y) = sin x
sinh
_
3
4
( y)
_
sinh
_
3
4
_
Si verica (passo utile, ma non indispensabile) subito che la fun-
zione trovata verica le condizioni al bordo richieste e che `e
COMPLEMENTI 43
soluzione dellequazione data; ad esempio
_

_
u(, y) = sin
sinh
(
3
4
(y)
)
sinh
(
3
4
)
= 0
u(x, 0) = sin x
sinh
(
3
4
()
)
sinh(
3
4
)
= sin x
Si pu`o inne osservare che le semplicazioni ora svolte su u(x, y)
sono utili ma non indispensabili (ossia, la prima espressione per
u(x, y) `e gi`a per s`e corretta e suciente)e che la soluzione trova-
ta in questo caso poteva essere ottenuta direttamente per sep-
arazione delle variabili (ossia, senza sovrapposizione). Peraltro,
tale soluzione non `e esattamente esponenziale nella variabile y,
sicch`e il vantaggio della separazione delle variabili diretta non
sarebbe particolarmente immediato.
Esempio 1.2. Si risolva il seguente problema ( > 0):
(1.23)
_
_
_
u
t
u
xx
= 0
u(x, 0) = sin x
u(0, t) = 0, u(2, t) = 0
(x, t) [0, 2] [0, +)
Poiche il dominio della funzione u `e [0, 2] [0, +), solo la
variabile t varia su un intervallo del tipo [ 0, +) o (, +);
pertanto non `e applicabile (in modo naturale) la trasformazione
di Fourier , ma solo quella di Laplace rispetto alla variabile t.
Come si pu`o rammentare, per`o, tale metodo ha lo svantaggio di
dover ricorrere, per trovare la soluzione, alla antitrasformazione,
che `e agevole solo per dati particolarmente semplici. Si possono
svolgere a parte i calcoli per vericare quando (in dipendenza
dal parametro ) la trasformazione di Laplace sia di uso agevole
(caso peraltro gi`a trattato a lezione). Per sicurezza di risul-
tati (non vi `e il problema della antitrasformazione), resta ovvia-
mente applicabile la separazione delle variabili. Poniamo pertanto
44 COMPLEMENTI
u(x, t) = X(x) T(t); lequazione diviene
X(x) T

(t) X

(x) T(t) = 0
ossia
X

(x)
X(x)
=
T

(t)
T(t)
= k =costante
ossia, ancora
_
X

(x)
X(x)
= k
T

(t)
T(t)
= k
o, il che `e lo stesso
_
X

(x) kX(x) = 0
T

(t) kT(t) = 0
Per risolvere ora lequazione per separazione delle variabili, con-
sideriamo le seconde due condizioni al bordo (quelle omogenee,
ossia con gli zeri) u(2, t) = u(0, t) = 0 che divengono
X(2) T(t) = X(0) T(t) = 0
Pertanto, escludendo il caso banale T(t) = 0 ( a cui corrisponde
la soluzione banale u = 0), occorre imporre X( 0) = X(2) =
0. La prima equazione ottenuta per separazione delle variabili
diviene cos`
_
_
_
X

(x) kX(x) = 0
X(0) = 0
X(2) = 0
come al solito, la soluzione non banale pu`o esistere solo per k < 0
(gli altri casi si possono trattare a parte, per ogni buon ne,
come visto nello svolgimento dellesercizio precedente); in tal
caso, infatti si ha
_
_
_
X(x) = A cos(

kx) + B sin(

kx)
X(0) = 0
X(2) = 0
e quindi
COMPLEMENTI 45
_
_
_
X(x) = A cos(

kx) + B sin(

kx)
A = 0
X(2) = 0
ossia
_
X(x) = B sin(

kx)
B sin(

k2) = 0
sicch`e, escludendo, naturalmente, il caso banale B = 0, si
deve avere sin(

k2) = 0 o, il che `e lo stesso

k2 = n
(n intero, necessariamente positivo, giacch`e lo `e

k2) o k =

n
2

2
4
.
La soluzione per X `e pertanto X( x) = B sin(
_
n
2

2
4
x) =
B sin(
nx
2
). In corrispondenza, lequazione per T `e data da
T

(t) kT(t) = T

(t) +
n
2

2
4
T(t) = 0
ossia,
T(t) = Ce

n
2

2
t
4
o, meglio, per tenere conto della dipendenza dei parametri
da n,
_
X(x) = B
n
sin(
nx
2
)
T(t) = C
n
e

n
2

2
t
4
Le soluzioni ottenute per sovrapposizione (somma) sono dunque
del tipo
u(x, t) =

n=1
C
n
sin(
nx
2
)e

n
2

2
t
4
dove, naturalmente, si `e inglobata la costante B
n
nella costante
C
n
. A questo punto si `e tenuto conto delle condizioni
46 COMPLEMENTI
_
_
_
u
t
u
xx
= 0
u(0, t) = 0
u(2, t) = 0
Per tenere conto dellaltra condizione (iniziale) u(x, 0) =
sin x imponiamola alla soluzione ora trovata. Si ha, ponendo
appunto t = 0:

n=1
C
n
sin(
nx
2
) = sin x
Notiamo (e vi si faccia attenzione) che, in generale, sin x
non `e del tipo sin(
nx
2
) (questo non `e, ad esempio, il caso per
= 1). Pertanto, bisogna applicare il metodo generale:
se lo sviluppo di sin x `e
sin x =

n=1
F
n
sin(
nx
2
)

n=1
C
n
sin(
nx
2
) =

n=1
F
n
sin(
nx
2
)
basta richiedere che C
n
= F
n
.
Ora, come `e noto dagli sviluppi in serie di seni in mezzo
intervallo di lughezza L (per prolungamento dispari sullintero
intervallo[L, L]: in questo caso `e L = 2)
F
n
=
2
L
_
L
0
f(x) sin(
nx
L
) dx =
2
2
_
2
0
sin x sin(
nx
2
) dx =
_
2
0
sin x sin(
nx
2
) dx
che, per le formule di prostaferesi e Werner, si pu`o scrivere:
COMPLEMENTI 47
F
n
=
1
2
_
2
0
_
cos
_
x
nx
2
_
cos
_
x +
nx
2
__
dx =
=
1
2
_
2
0
_
cos
_
x(
n
2
)
_
cos
_
x( +
n
2
)
__
dx =
=
1
2
_
sin
_
x(
n
2
)
_

n
2

sin
_
x( +
n
2
)
_
+
n
2
_
x=2
x=0
=
=
1
2
_
sin
_
2(
n
2
)
_

n
2

sin
_
2( +
n
2
)
_
+
n
2
_
In sintesi, la soluzione `e cos`:
u(x, t) =

n=1
sin(
nx
2
) C
n
e

n
2

2
t
4
con C
n
= F
n
dati dalle formule :
C
n
= F
n
=
1
2
_
sin
_
2(
n
2
)
_

n
2

sin
_
2( +
n
2
)
_
+
n
2
_
Lespressione esplicita `e ovviamente troppo complessa perch`e
valga la pena sostituire i valori di F
n
= C
n
nelle espressioni
precedenti. Le ultime due formule costituiscono cos` la soluzione
del problema. Osserviamo che, a rigore, le formule preceden-
ti non si applicano quando =
n
2
(ovviamente, in tal caso si
avrebbe una divisione per 0 nlle formule per C
n
= F
n
). Quan-
do per`o =
n
2
, come abbiamo osservato allinizio, di fatto lo
sviluppo di sin x `e proprio il solo termine sin(
nx
2
) = sin x.
Tale caso particolare `e dunque addirittura pi` u semplice di quello
generale.
Volendo (ma non `e aatto necessario), si potrebbe semplicare
48 COMPLEMENTI
lespressione ottenuta, al modo seguente (ricordando che sin(t +
n) = (1)
n
sin(t)):
F
n
=
1
2
_
sin (2 n))

n
2

sin (2 + n))
+
n
2
_
=
=
1
2
_
sin (2 n)

n
2

sin(2 + n)
+
n
2
_
=
=
1
2
_
(1)
n
sin(2)

n
2

(1)
n
sin(2)
+
n
2
_
=
=
1
2
(1)
n
sin(2)
_
1

n
2

1
+
n
2
_
=
=
1
2
(1)
n
sin(2)
_
+
n
2
+
n
2
_

n
2
_ _
+
n
2
_
_
=
=
1
2
(1)
n
sin(2)
_
n
_

n
2
_ _
+
n
2
_
_
Esempio 1.3. Si risolva il seguente problema (c > 0)
(1.24)
_

_
u
tt
c
2
u
xx
= 0
u(0, t) = u(, t) = 0
u(x, 0) = 0
u
t
(x, 0) = f(x)
(x, t) [0, ] [0, +)
dove f `e la funzione
f(x) =
_
x x
2
, se x [0,

2
]
0, se x [

2
, ]
e R.
Poiche il dominio della funzione u `e [0, ] [0, +), solo la
variabile t varia su un intervallo del tipo [ 0, +) o (, +);
pertanto non `e applicabile (in modo naturale) la trasformazione
di Fourier , ma solo quella di Laplace rispetto alla variabile t.
COMPLEMENTI 49
Come si pu`o rammentare, per`o, tale metodo ha lo svantaggio di
dover ricorrere, per trovare la soluzione, alla antitrasformazione,
che `e agevole solo per dati particolarmente semplici. Si possono
svolgere a parte i calcoli per vericare quando (in dipendenza
dal parametro ) la trasformazione di Laplace sia di uso agev-
ole. In questo caso, per`o, ci`o non si verica mai (per alcun valore
del parametro ). Daltra parte, giacch`e la soluzione ottenuta
per separazione delle variabili conduce in generale ad una serie,
non ci si pu`o aspettare che la soluzione (ottenuta per antitrasfor-
mazione) sia semplice.
Per sicurezza di risultati ( non vi `e il problema della antitrasfor-
mazione), resta ovviamente applicabile la separazione delle vari-
abili. Poniamo pertanto u(x, t) = X(x) T(t); lequazione diviene
X(x) T

(t) c
2
X

(x) T(t) = 0
ossia
X

(x)
X(x)
=
T

(t)
c
2
T(t)
= k =costante
ossia, ancora
_
X

(x)
X(x)
= k
T

(t)
c
2
T(t)
= k
o, il che `e lo stesso
_
X

(x) kX(x) = 0
T

(t) c
2
kT(t) = 0
Per risolvere ora lequazione per separazione delle variabili, con-
sideriamo le seconde due condizioni al bordo (quelle omogenee,
ossia con gli zeri) u(0, t) = u(, t) = 0 che divengono
X(0) T(t) = X() T(t) = 0
Pertanto, escludendo il caso banale T(t) = 0 ( a cui corrisponde
la soluzione banale u = 0), occorre imporre X( 0) = X() = 0.
50 COMPLEMENTI
Come al solito, la soluzione non banale pu`o esistere solo per k < 0
(gli altri casi si possono trattare a parte, per ogni buon ne, come
visto nello svolgimento dellesercizio 1); in tal caso, infatti si ha
_
_
_
X(x) = A cos(

kx) + B sin(

kx)
X(0) = 0
X() = 0
e quindi
_
_
_
X(x) = A cos(

kx) + B sin(

kx)
A = 0
X() = 0
ossia
_
X(x) = B sin(

kx)
B sin(

k) = 0
sicch`e, escludendo, naturalmente, il caso banale B = 0, si deve
avere sin(

k) = 0 o, il che `e lo stesso

k = n (n intero,
necessariamente positivo, giacch`e lo `e

k) o k = n
2
. La
soluzione per X `e pertanto X( x) = B sin(

n
2
x) = B sin(nx).
In corrispondenza, lequazione per T `e data da
T

(t) kT(t) = T

(t) + c
2
n
2
T(t) = 0
ossia,
T(t) = C cos(cnt) + D sin(cnt)
o, meglio, per tenere conto della dipendenza dei parametri da n,
_
X(x) = B
n
sin(nx)
T(t) = C
n
cos(cnt) + D
n
sin(cnt)
Le soluzioni ottenute per sovrapposizione (somma) sono dunque
del tipo
u(x, t) =

n=1
sin(nx) (C
n
cos(cnt) + D
n
sin(cnt))
COMPLEMENTI 51
dove, naturalmente, si `e inglobata la costante B
n
nelle costanti
C
n
, D
n
. A questo punto si `e tenuto conto delle condizioni
_
_
_
u
tt
c
2
u
xx
= 0
u(0, t) = 0
u(, t) = 0
Per tenere conto delle altre condizioni (iniziali)
_
u(x, 0) = 0
u
t
(x, 0) = f(x)
imponiamole alla soluzione ora trovata. Si ha, ponendo appunto
t = 0:

n=1
C
n
sin(nx) = 0
Da cui si ha subito C
n
= 0. Inoltre, per quanto concerne la
derivata rispetto a t, si ha in generale
u
t
(x, t) =

n=1
sin(nx) (cnC
n
sin(cnt) + cnD
n
cos(cnt))
e, ponendo di nuovo t = 0:

n=1
cnD
n
sin(nx) = f(x)
Se lo sviluppo di f(x) `e
f(x) =

n=1
F
n
sin(nx)
si ha:

n=1
cnD
n
sin(nx) =

n=1
F
n
sin(nx)
e basta richiedere che cnD
n
= F
n
, ossia.
D
n
=
F
n
cn
52 COMPLEMENTI
Ora, come `e noto dagli sviluppi in serie di seni in mezzo intervallo
di lughezza L (per prolungamento dispari sullintero intervallo[L, L]:
in questo caso `e L = )
F
n
=
2
L
_
L
0
f(x) sin(
nx
L
) dx =
2

_

0
f(x) sin(nx) dx
che, ricordando lespressione di f(x) :
f(x) =
_
x x
2
, se x [0,

2
]
0, se x [

2
, ]
si pu`o scrivere:
F
n
=
2

_
2
0
_
x x
2
_
sin(nx) dx +
_

2
0 sin(nx) dx =
=
2

_
2
0
_
x x
2
_
sin(nx) dx
Integrando per parti col fattore dierenziale sin(nx) dx = d(
cos(nx)
n
)
si ha:
F
n
=
2

_
2
0
_
x x
2
_
d(
cos(nx)
n
) =
=
2

_
_
x x
2
_
_

cos(nx)
n
__
x=

2
x=0

_
2
0
( 2x)
_

cos(nx)
n
_
dx =
=
2

__

2

_

2
_
2
__

cos(n

2
)
n
__
+
2

_
2
0
( 2x)
cos(nx)
n
dx =
=
2

__

2
2

2
4
__

cos(n

2
)
n
__
+
2
n
_
2
0
( 2x) cos(nx) dx =
=
2
n
__

2
4
( 2)
_
_
cos(n

2
)
_
_
+
2
n
_
2
0
( 2x) cos(nx) dx =
=

2n
( 2) cos
_
n

2
_
+
2
n
_
2
0
( 2x) cos(nx) dx
COMPLEMENTI 53
Integrando nuovamente per parti col fattore dierenziale cos(nx) dx =
d(
sin(nx)
n
) lultimo integrale diviene:
=
2
n
_
2
0
( 2x) d(
sin(nx)
n
) =
=
2
n
_
( 2x)
_
sin(nx)
n
__
x=

2
x=0

2
n
_
2
0
( 2)
_
sin(nx)
n
_
dx =
=
2
n
_
_
2

2
_
_
sin(n

2
)
n
__
+
4
n
2
_
2
0
sin(nx) dx =
=
2
n
2
_
(1 )
_
sin(n

2
)
__
+
4
n
2
_
cos(nx)
n
_
x=

2
x=0
=
=
2
n
2
(1 ) sin(n

2
) +
4
n
2
_
cos(n

2
) + 1
n
_
=
=
2
n
2
(1 ) sin(n

2
) +
4
n
3
_
1 cos
_
n

2
__
e si ha cos`:
F
n
=

2n
( 2) cos
_
n

2
_
+
2
n
_
2
0
( 2x) cos(nx) dx =
=

2n
( 2) cos
_
n

2
_
+
2
n
2
(1 ) sin(n

2
) +
+
4
n
3
_
1 cos
_
n

2
__
In sintesi, la soluzione `e cos`:
u(x, t) =

n=1
sin(nx) (C
n
cos(cnt) + D
n
sin(cnt))
con C
n
= 0 e D
n
dati dalle formule :
D
n
=
F
n
cn
dove F
n
ha lespressione precedente. Lespressione esplicita `e
ovviamente troppo complessa perche valga la pena sostituire i
54 COMPLEMENTI
valori di F
n
nelle espressioni precedenti. Le ultime tre formule
costituiscono cos` la soluzione del problema.

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