t2 = {, aX}
t3 = {, bX}
t4 = {, a, b, X} la topologia discreta
Esercizio 2. Sia (X, t) uno spazio topologico tale che t = {, X, A, B}. Quali
condizioni devono soddisfare A e B?
A B = e dunque A B = X, cio B = {A
A B = A e quindi A B
A B = B e quindi B A.
(V3 ) A (x) x A
20
Soluzione. Dimostriamo innanzitutto che (X, t) uno spazio topologico. t
banalmente, e poich x X e A (x), per (V1 ) X t. Se A1 . . . An t,
\n
sia x Ai . Allora si ha x Ai i = 1, . . . n e quindi Ai (x). Per
1
n
\ [
(V2 ) A := Ai (x). Infine se x Ai con Ai t, esiste j I tale
1 iI
[ [ [
che x Aj Ai e per (V1 ) Ai (x), cio Ai t. Sia ora I(x)
i i i
linsieme degli intorni di x in (X, t).
a) () =
b) AP(X) A (A)
c) =
d) (A B) = (A) (B).
Sia C = {A P(X) | (A) = A} e sia t = A P(X), {A C . Mostrare
che X t C, t C e che t una topologia su X per la quale A = (A).
21
Soluzione. Gli assiomi che definiscono una topologia sono facili da verificare.
Mostriamo che coincide con la chiusura.
A B = , A B 6= , A B 6=
Soluzione.
\ sufficiente mostrarlo
[ per gli aperti della base Bd = {[x, +)
\ | x X}.
Dunque [xi , +) = [x, +) un aperto. Siano Ui aperti: Ui =
\ [ iI xxi iI
[\ Y iI
( Ai,k ) = Ai,i dove L := Ki e Ai,i Bd . Dunque
iI hKi L iI iI
\ \ [
Ai,i = B un aperto e Ui = B aperto. Lo stesso ragio-
iI iI L
namento vale per ts . Ovviamente le due topologie td e ts sono meno fini
di quella discreta. Sia allora t0 una topologia pi fine di td e ts : x X si
ha [x, +) td dunque [x, +) t0 ; (, x] ts quindi (, x] t0 ; se
ne deduce che x = (, x] [x, +) t0 . Ci prova che t0 = t, topologia
discreta.
22
Esercizio 9. Sia R munito della topologia t generata dalla base di aperti
B = {[x, y)}. Si dimostri che (R, t) separabile e N 1.
23
[
base, x Bnx Vix . Dunque X = Bnx , e da questo ricoprimento aperto
xX
posso estrarre un ricoprimento numerabile {B }L con L N[numerabile
e con B = Bnx . Detto i I lindice per cui B Vi , X = Vi e tale
L
ricoprimento numerabile.
c) Si consideri R con la topologia euclidea: chiaramente di Lindelf. Il
sottospazio [0, 1) non chiuso, ma anchesso di Lindelf.
24
che per ipotesi un insieme infinito. Assurdo.
Notiamo che se X fosse finito, la topologia cofinita coinciderebbe con la
topologia discreta poich x X{{x} sarebbe un insieme finito.
Soluzione.
25
Soluzione. C = X \ U un chiuso che non incontra f 1 (y). Segue che f (C)
un chiuso che non contiene y. Sia V tale che V f (C) = e y V . Allora
f 1 (V ) f 1 (C) = , C f 1 (C) f 1 (V ) U .
Esercizio 26. Sia R munito della topologia i cui aperti sono della forma
[a, b). Allora R2 con la topologia prodotto omeomorfo a C con la topologia
e la relazione dordine a + ib c + id se a c e b d.
26
Soluzione. Lomeomorfismo dato dallapplicazione ovviamente bigettiva
f : R2 C
(x, y) 7 x + iy
e si ha: f 1 ([a + ib, c + id)) = [a, c) = [b, d) e f ([a, c)) = f ([b, d)) =
[a + ib, c + id).
27
Soluzione. Se X numerabile certamente s: infatti per ogni punto x X il
complementare un sottoinsieme numerabile e quindi chuso. Ne segue che
{x} aperto e la topologia quella discreta. Se invece X ha cardinalit pi
che numerabile, ***
Esercizio 32. Sia X uno spazio T0 . Ogni sottoinsieme finito e non vuoto di
X ha un punto isolato. Se invece X non ha punti isolati, ogni aperto di X
infinito.
cof = {A X | X \ A finito} {}
Esercizio 34. Sia X uno spazio T2 e localmente compatto. Allora ogni punto
possiede un sistema fondamentale di intorni compatti.
28
di spazio regolare. Dunque ora sappiamo che x ha un sistema fondamentale
di intorni compatti in K, ed essendo lo stesso K un intorno di x, questo un
sistema fondamentale di intorni anche in X.
29
Esercizio 41. Uno spazio finito X non pu avere la seguente propriet:
a X tale che X non localmente connesso in a.
Esercizio 43. Sia X uno spazio topologico localmente compatto. Per ogni
x X consideriamo Kx un suo intorno compatto. Allora {Kx }xX un
ricoprimento fondamentale.
30
4.2 Esercizi su spazi connessi e spazi compatti
Teorema 4.1. Sia X uno spazio compatto di Hausdorff. Allora X T4.
Esercizio 46. Sia X uno spazio T compatto, U X un aperto e {Ci }iI una
famiglia di chiusi in X tale che Ci U . Allora c un numero finito di
chiusi della famiglia la cui intersezione contenuta in U .
S
Soluzione. Consideriamo il ricoprimento i (X \ Ci ) U = X. Possiamo
estrarne un sottoricoprimento finito (X \ C1 ) (X \ Cs ) U = X. Allora
lintersezione C1 Cs U come volevamo.
Esercizio 47. Sia X uno spazio di Hausdorff e sia {An }nN una famiglia
T
di compatti connessi tali che Ak+1 Ak k N . Allora lintersezione n An
connessa.
31
T
T Se n An non
Soluzione. T fosse connessa,
T allora U, V aperti disgiunti di X
tali che An U V e An 6 U, An 6 V . Quindi esistono An1 , . . . , Ans
tali che la loro intersezione An1 Ans U V [per
T lesercizio precedente]
e quindi possiamo supporre An1 Ans U An U .
Esercizio 48. Sia X uno spazio compatto, connesso e T2 , e sia A X.
Chiamata F : = {Y X | Y compatto, connesso A Y }, si provi che F
possiede elementi minimali.
Soluzione. Basta provarlo per le catene {Yi } linearmenteT ordinate per in-
clusione e applicare il lemma di Zorn. Sappiamo che Yi 6= perch
lintersezione contiene A, edTessendo intersezione di compatti connessi
compatta e connessa. Allora Yi F ed minimale.
32
dove v w indica il prodotto scalare standard in Rn , e dunque, considerando
la prima equazione, si ha per ogni i
Esercizio 51. Quali sono i sottospazi connessi di uno spazio topologico dotato
della topologia discreta?
Soluzione. I singoli punti {x}. Infatti ogni singoletto {x} aperto e chiuso
nella topologia discreta, quindi ogni insieme che contenga almeno due punti
risulta sconnesso.
p,q,v : [0, 1] Rn
t 7 (1 t)p + tq + t(1 t)v
33
e prendendo il prodotto scalare per q:
tq = sq t = s
v=w
e sia G : C T2 definita da
p
x2 + y 2 R z
x y
G(x, y, z) = p ,p , , .
x2 + y 2 x2 + y 2 r r
34
che G F = IT , dove IC e IT sono rispettivamente lidentit sulla superficie
a ciambella e lidentit sul toro.
Esercizio 58. Sia {Ai | i I} una famiglia di sottospazi non vuoti e connessi
di uno spazio topologico X. Si dimostri che:
35
Soluzione. Dimostriamo entrambe le implicazioni per assurdo. Supponiamo
X compatto. Se Cn una famiglia di chiusi tale che verifica la propriet
dellintersezione finita e n Cn = , allora n {Cn un ricoprimento aperto
di X, da cui, essendo X compatto, posso estrarre un sottoricoprimento finito:
X = {Ci1 Cim . Ma allora m k Cik = contro lipotesi. Viceversa,
se X non fosse compatto, allora esisterebbe un ricoprimento {Ui }iI di X
che non amette un sottoricoprimento finito. Ma allora i complementari di
ogni {Ui }iI sono tali che ni Ci = ma ogni sottofamiglia finita di essi ha
intersezione non vuota, quindi avremmo una famiglia di chiusi con la propriet
dellintersezione finita a intersezione vuota, e questo d lassurdo.
Soluzione. Osserviamo che le due definizioni sono equivalenti solo sotto lipo-
tesi aggiuntiva che Y sia uno spazio T2 e localmente compatto (in particolare
non vale limplicazione 1 2).
[2 1]. Sia y K Y . Esiste un aperto U tale per cui la fibra f 1 (y) U
e quindi X \ U un chiuso. Allora f (X \ U ) un chiuso e y Y \ f (X \ U )
36
che un aperto. Al variare di y in K, gli aperti di questo tipo formano un
ricoprimento di K da cui posso estrarre un sottoricorimento finito. Questo
implica che tali aperti sono immagine di solo un numero finito di aperti Ui di
X e pertanto f 1 (K) compatto in X.
[1 2]. Sia F X un chiuso. Per ogni y Y Ky 3 y intorno compatto di y.
Allora f 1 (Ky ) compatto e lintersezione F f 1 (Ky ) un chiuso in un com-
patto, quindi compatto in f 1 (Ky ). Limmagine f (F f 1 (Ky ) = f (F ) Ky
un compatto in Ky che T2 , dunque un chiuso in Ky . Sappiamo che al
variare di y Y , i Ky formano un ricoprimento fondamentale, quindi f (F )
chiuso in Ky se e solo se chiuso in Y , e questo d la tesi.
Esercizio 65. Siano r ed s due rette distinte del piano proiettivo reale P2 (R).
Gli spazi topologici r e r s sono omeomorfi? Quante sono le componenti
connesse di P2 (R) \ (r s)?
Esercizio 66. Siano Ia,b = {(x, y) R2 | x > a, y > b}. Dimostrare che:
1. B = {Ia,b | a, b R} una base per la topologia meno fine di quella
euclidea su R2 .
37
1. Si vede che R2 = nZ In,n e che Ia,b Ic,d = Im,n con
S
Soluzione.
m = max(a, c)n = max(b, d). Inoltre ogni Ia,b aperto nella topologia
euclidea perch unione n (a, n) (b, n).
2. Lo spazio connesso perch due aperti non sono mai disgiunti. Non
compatto poich il ricoprimento In,n non ammette sottoricoprimento
finito. Non pu essere di Hausdorff per lo stesso motivo che verifica la
connessione.
Esercizio 67. Sia X uno spazio topologico e Y = {a, b} dotato della topologia
discreta. Allora X connesso se e solo se ci sono esattamente due funzioni
continue da X in Y .
f propria f semipropria;
38
f semipropria f chiusa;
f : R2 D2
(
x
kxk / D2
sex
x 7
x sex D2
S. Supponiamo per assurdo che f (X) non sia chiuso, allora il suo
complementare Y \ f (X) non aperto, e preso y Y \ f (X) si ha
che ogni intorno U di y (che possiamo supporre compatto) tale che
U f (X) 6= . Ma allora V := U f (X) un compatto e riesco a
separarlo con un aperto da y. Infatti, z V , prendo un intorno aperto
Vz e questi sono un ricoprimento aperto di V , da cui posso estrarre
un sottoricoprimento finito. Allora per ogni Vz del sottoricoprimento
trovo un intorno Uz 3 y tale che Uz Vz = e lintersezione Uz
unintorno di y disgiunto da f (X), il che d lassurdo.
39
Esercizio 71. Dimostrare se X Rn compatto se e solo se ha la proppriet
che ogni funzione continua f : X R limitata.
f : X R
1
y 7
d(y, x)
f : X R
x 7 kxk
Esercizio 72. Sia X uno spazio topologico localmente connesso per archi.
Sia X un aperto connesso. Allora connesso per archi.
40
infatti a U p(C), allora b tale che (a, b) C ma poich b appartiene
a qualche aperto del sottoricoprimento, (a, b) Ux Vy X Y \ C per
qualche intorno fuori da C, il che assurdo.
41
4.3 Esercizi su spazi metrici
Esercizio 74. Sia d una metrica su un insieme finito X. Allora d
topologicamente equivalente alla metrica discreta.
Esercizio 76. Siano (X, d) uno spazio metrico ed un numero reale positivo.
Chiameremo -cammino in (X, d) una succesione finita x0 , . . . , xn X tal
che d(xi1 , xi ) < 2 per ogni i = 1, . . . , n; in tal caso diremo che gli estremi
x0 e xn sono -collegati. Dimostrare che:
42
tra loro. Considero il minimo indice k per cui xk A e xk+1 B.
Allora d(xk , xk+1 ) < 2 < m il che assurdo. Dunque non potrebbe
esistere un -cammino tra un punto in A e un punto in B. Allora
A = oppure B = e X connesso.
Esercizio 80. Sia (X, d) uno spazio metrico numerabile con almeno due
punti. Si dimostri che:
43
2. Siano a, b X due punti distinti e sia r0 = d(a, b). Consideriamo la
famiglia {Br } con r (0, r0 ) dove Br = {x X | d(a, x) = r}. Se non
esistesse (0, r0 ) tale che B = , allora ci sarebbe unapplicazione
iniettiva di (0, r0 ) in X, il che assurdo, essendo X numerabile. Allora
si considerino A = {x X | d(a, x) < } e B = {x X | d(a, x) > }.
Chiaramente si ha A B = , A B = X e i due insiemi A e B sono
aperti. Dunque X non pu essere connesso.
44
4.4 Esercizi su quozienti topologici
Osservazione Se X T2 non detto che il quoziente sia T2 : G = R \ {0},
lazione di G su R data da
GRR
(g, r) 7 gr
2. {g G | g(A) A 6= } finito,
allora X/G separato.
45
Esercizio 82. Si consideri il quoziente topologico R/Z. Detta : R R/Z
la proiezione al quoziente, denotiamo con := (Z). Si dimostri che non
ammette un sistema fondamentale di intorni numerabile.
2. x, y [1, 2];
46
verifica che Ux Uy = , e questo d la tesi per il primo punto. La risposta
al secondo punto anchessa affermativa: X e Y sono omeomorfi tramite
: X Y definita come
x
se x [0, 1)
(x) = 1 se x [1, 2]
x 1 se x (2, 3]
x y {x = y x, y (0, 1)}
47
Dimostrazione. Osserviamo che una circonferenza sconnette R2 . Se tale
circonferenza non tocca a e b, quindi se i punti di A sono esterni alla cir-
conferenza, le componenti connesse rimangono disgiunte quando proiettate
al quoziente. Se invece prendiamo una circonferenza in modo che a o b si
trovino al suo interno, la relazione di equivalenza identificando i due punti,
unisce le componenti sconnesse nel quoziente. Un altro modo considerare
il segmento che unisce a e b in R2 : questo omeomorfo ad S 1 , e cos la sua
immagine, tuttavia questultima non sconnette X poich un segmento non
sconnette R2 .
: X X/G aperta;
48
unapplicazione q : I/{0, 1} R/Z indotta da q che iniettiva, continua
e chiusa. Inoltre se p(x) R/Z, esiste n Z tale che y = x + n I e
p(x) = p(y) = q(y) = q (y), e questo d la surgettivit, dunque q un
omeomorfismo.
Esercizio 89. Provare che per ogni n > 0, il quoziente Rn /GL(n, R) non
di Hausdorff.
fz
S 2 /G
49
Esercizio 93. Sia la relazione di equivalenza su R data da: x y
x y Q. Mostrare che la topologia quoziente su R/ coincide con la
topologia banale.
Soluzione. Sia U un aperto del quoziente. Questo sar del tipo US= {x + Q |
x I R}. Allora, detta la proiezione al quoziente, 1 (U ) = xI (x+Q)
ed un aperto in R. Se U = 6 R/ allora esiste y + Q R/ \U contenuto
1
in R \ (U ), chiuso in R. Dunque ho trovato un chiuso denso in R e ci
significa che 1 (U ) = U = . Questo implica che la topologia su R/
quella banale.
50
4.5 Esercizi sullomotopia
Esercizio 96. La proiezione sghemba H : Pn \ H K con H K =
, dimK + dimH = n 1 una retrazione per deformazione e K un retratto
per deformazione di Pn \ H.
Soluzione. Poniamo h = dimH e k = dimK, h + k = n 1. Possiamo
scegliere un riferimento proiettivo P0 , . . . , Pn , U tale che P0 , . . . , Ph H e
Ph+1 , . . . , Pn K. Allora H = {[x0 , . . . , xn ] | xh+1 = = xn = 0} e
K = {[x0 , . . . , xn ] | x0 = = xh = 0}. Se P
/ H, almeno una coordinata di
P tra xh+1 , . . . , xn diversa da 0. Allora H (P ) = [0, . . . , 0, xh+1 , . . . , xn ]
Pn \ H ed ben determinato perch le coordinate non sono tutte nulle.
: [0, 1] Pn \ H Pn \ H
t, [x0 , . . . , xn ] 7 [tx0 , . . . , txh , xh+1 , . . . , xn ]
tale che per t = 0 = H e per t = 1 = id. Possiamo ricoprire
[n
n
P \H = Ui con Ui = H {xi = 1} con {xi = 1} iperpiani di
i=h+1
Kn . Su Uj xj 6= 0 dunque possiamo riscrivere le coordinate [x0 , . . . , xn ] =
x
[ xx0j , . . . , xxhj , h+1 xn
xj , . . . , 1, . . . , xj ]. Chiamando t (P ) : = (t, P ) si ha che
x
t (P ) = [t xx0j , . . . , t xxhj , h+1 xn
xj , . . . , xj ] continua: il punto P si muove sulla
retta che lo unisce alla sua proiezione. Essendo t continua in Uj per ogni j,
e coincidendo sulle intersezioni, continua su Pn \ H.
Esercizio 97. Ogni retratto di uno spazio di Hausdorff chiuso.
Soluzione 1. Sia Y X un retratto dello spazio topologico di Hausdorff
X. Sia r : X Y una retrazione. Se Y = X, la tesi banalmente vera.
Supponiamo quindi Y 6= X e sia x X \ Y . Poich X di Hausdorff, x e
r(x) hanno intorni aperti disgiunti U e V . Essendo r continua, possiamo
trovare un intorno aperto U0 di x tale che r(U0 ) V . Ma questa inclusione
implica in particolare che r(y) 6= y se y U0 , cio U0 Y = . Quindi X \ Y
intorno di ogni suo punto, perci aperto e quindi Y chiuso.
Soluzione 2. Linsieme dei punti fissi tramite unapplicazione continua un
chiuso in quanto luogo di zeri dellapplicazione g(x) := f (x) x, dunque {x
X | f (x) = x} = g 1 (0). Basta osservare che la retrazione continua.
Esercizio 98. Dimostrare che uno spazio Y omotopicamente equivalente a
uno spazio connesso X anchesso connesso.
Soluzione. Supponiamo Y = A B unione di due aperti disgiunti. Siano
f : X Y e g : Y X tali che f g idY e gf idX . Allora o g(A)g(B) =
e quindi X = gf (X) = g(A B) = g(A) g(B) il che assurdo, oppure
x g(A) g(B). Allora f (x) = f g(y) per qualche y Y in A B,
assurdo.
51
Esercizio 99. Uno spazio topologico contrattile connesso per archi.
Dimostrazione. Sia F : X I X unomotopia tra lidentit su X e
unapplicazione costante. Allora, per ogni coppia di punti x, y X,
(
F (x, 2t) se t [0, 1/2]
(t) =
F (y, 2 2t) se t [1/2, 1]
definisce un cammino continuo che congiunge x a y.
Esercizio 100. Il bicchiere vuoto un retratto per deformazione del bicchiere
pieno.
Soluzione. In termini tecnici dobbiamo mostrare che Y = D2 {0} S 1 I
retratto per deformazione di X = D2 I. Basta considerare R : X I Y
data da (x, t) 7 tx + (1 t)yx dove yx un punto dipendente da x, perch
la funzione sia ben definita si pu prendere come il punto di intersezione di
Y con la retta che passa per x e un punto P = (0, 0, h) R3 fissato con
h > 1.
Esercizio 101. Ogni applicazione continua non surgettiva f : X S 2 , dove
X uno spazio topologico qualsiasi, omotopa a costante.
Soluzione. Sappiamo che y0 S 2 tale che @x Xf (x) = y0 . Allora
(1t)f (x)ty0
poniamo F : X I S 2 F (x, t) = k(1t)f (x)ty0 k che ben definita in quanto
il denominatore sempre diverso da 0 ed continua. Essendo F (x, 0) = f (x)
e F (x, 1) = y0 , F lomotopia cercata.
Esercizio 102. Gli spazi topologici X = S 1 e Y = S 1 [1, 2] 0 sono
omotopicamente equivalenti ma non omeomorfi.
Soluzione. Per vedere che non sono omeomorfi, basta osservare che togliendo
il punto (1, 0), X risulta connesso, mentre Y no. Le applicazioni i : X Y e
g : Y X definite dallinclusione e da
(
x se x S 1
g(x) =
(1, 0) se x [1, 2] 0
sono equivalenze omotopiche.
Esercizio 103. X = S 3 \ S 1 ha lo stesso tipo di omotopia di S 1 .
Soluzione. X = {(z1 , z2 ) C2 | kz1 k2 + kz2 k2 = 1} \ {(z, 0) | z S 1 } si
retrae per deformazione su S 1 = {(0, z) | z S 1 } tramite lomotopia
H : X I S1
z2
q
((z1 , z2 ), t) 7 (tz1 , 1 tkz1 k2 )
kz2 k
52
Esercizio 104. Sia f : S n X continua. Se esiste g : Dn+1 X che
estende f , allora f omotopa a costante.
F : S n I Dn+1
(z, t) 7 zt
53
Soluzione. Basta poco:
x
g : Rn+1 S n x 7 kxk retrazione per deformazione; lomotopia
x
(x, t) 7 tx + (1 t) kxk .
Esercizio 111. X ' {p} se e solo se idX ' c, dove c denota unapplicazione
costante.
54
Soluzione. Considerare rispettivamente linclusione i : S 1 R e la mappa
g : [1, 1] S 1 .
F : I 2 G
(s, t) 7 (s)(t)
Esercizio 115. Sia X uno spazio topologico connesso per archi, e sia-
no x, y X. Detti 1 , 2 : I X cammini continui tra x e y, e det-
to # : 1 (X, x) 1 (X, y) definito da [] 7 [i()], si dimostri che
1# = 2# [2 i(1 )] Z(1 (X, x)).
55
Soluzione. Chiamiamo Y = F (S 1 , 2) e Z = S 1 (S 1 \ {(1, 0)}). La funzione
f: Y Z
(a, b) 7 (a, ba1 )
Soluzione. Il disco a cui sono stati tolti i tre dischetti (Y ) si retrae per
deformazione su un wedge di 3 circonferenze, il cui gruppo fondamentale
Z Z Z. Invece il gruppo fondamentale del cilindro "piegato" con le
circonferenze del bordo attaccate a un punto, omotopicamente equivalente a
un toro senza un punto, che ha gruppo fondamentale ZZ. Infine lintersezione
dei sottospazi considerati il wedge di due circonferenze che ha gruppo
fondamentale Z Z. Per il teorema di van Kampen, risulta quindi 1 (X) =
((Z Z Z) (Z Z))/(Z Z) = Z Z Z.
56
Soluzione. Tale sottoinsieme ottenuto facendo ruotare attorno allasse z la
porzione di semipiano X = {(r, z) R2 | r > 0, (r, z) 6= (1, 0)}. Allora il suo
gruppo fondamentale 1 (X S 1 ) = 1 (X) 1 (S 1 ) = Z Z.
57
4.6 Esercizi su rivestimenti
Esercizio 121. Sia p : E X un rivestimento. Provare che se X di
Hausdorff anche E di Hausdorff.
p(e1 ) = p(e2 ) S
= x e allora esiste un aperto banalizzante V 3 x tale
che p1 (V ) = Ui ed esistono due indici tali che e1 Ui1 e e2 Ui2 ,
altrimenti la restrizione p : Ui V non sarebbe iniettiva. Poich gli Ui
sono a due a due disgiunti, ho la tesi.
58
del toro sarebbe finito. Anche (c) falsa, altrimenti R2 sarebbe omeomorfo
ad R. Infine (d) vera perch possiamo proiettare T sul primo fattore S 1 ,
e proiettare a sua volta S 1 sullintervallo [1, 1] per proiezione ortogonale.
Si ottiene cos una mappa continua e suriettiva q : T [1, 1] ' [0, 1], e la
topologia naturale di [1, 1] quella quoziente, perch q anche chiusa, in
quanto mappa continua tra spazi di Hausdorff compatti.
a) R/Z2 compatto.
b) R/Z2 di Hausdorff.
2. C /G omeomorfo a C .
59
Soluzione. Sappiamo che p unapplicazione aperta, ed essendo tra uno
spazio compatto e uno spazio T2 anche chiusa. Allora p(E) aperta e
chiusa, pertanto p surgettiva. Preso x X, p1 (x) discreta e chiusa in
un compatto di Hausdorff, pertanto finita. Per ogni e p1 (x), esistono
U 3 e, V 3 x aperti tali che la restrizione p : U V un omeomorfismo. S
Possiamo suppore gli aperti U disgiunti al variare di e. Il chiuso C = E \ U
tale che laperto X \ p(C) banalizzante ed un intorno di x.
60
4.7 Esercizi vari sui teoremi di Borsuk, Brouwer
Esercizio 128. Sia f : S 2 R2 unapplicazione continua tale che f (x) =
f (x) per ogni x S 2 . Allora esiste x S 2 tale che f (x) = 0.
Soluzione. Per il teorema di Borsuk esiste almeno un punto tale che f (x) =
f (x) = f (x).
f : S 2 R2
dA1 (x) dA2 (x)
x 7 ,
dA1 (x) + dB1 (x) dA2 (x) + dB2 (x)
che ben definita perch i denominatori non si annullano per ipotesi. Allora
esiste x tale che f (x) = f (x) ma si ha che x
/ A1 e x
/ A2 altrimenti avrei
un assurdo. Perci x A3 e di conseguenza anche x A3 .
61
5 Implicazioni
Riporto di seguito una tabella con le imlicazioni tra le varie propriet
topologiche in uno spazio (le righe implicano le colonne).
Piccola legenda:
reg = regolare
norm = normale
metr = metrico
cmpt = compatto
Lcmpt = localmente compatto
conn = connesso
Lconn = localmente connesso
P conn = connesso per archi
N 1 = primo numerabile
N 2 = a base numerabile
sep = separabile
Lind = Lindelf
parac = paracompatto
62
parac convesso cmpt Lcmpt conn Lconn Pconn
parac
convesso
cmpt
Lcmpt
conn
Lconn
Pconn
63
La topologia prodotto la meno fine tra quelle che rendono le proiezioni
continue.
Un compatto in un T2 chiuso.
64
X T2 , G Omeo(X), allora X/G T2 K = {(x, gx) | x
X, g G} chiuso in X X.
Normale ed N 2 metrizzabile.
65
Ogni applicazione f : D2 D2 ha almeno un punto fisso.
66
Tabella dei principali gruppi fondamentali
S1 R S1 S1 R2
Bottiglia di Klein R2
7
8
9
0
67
Gianluca Occhetta - Elisa Tasso
Esercizi di Geometria
IV unita didattica
a a a
P
b b R
R R R R
a a b
Universita di Trento
Dipartimento di Matematica
Via Sommarive 14
38050 - Povo (TN)
Indice
1 Topologia generale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1
2 Topologia algebrica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7
3 Temi desame . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13
21 novembre 2002 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13
6 febbraio 2003 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18
14 aprile 2003 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22
23 giugno 2003 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 25
14 luglio 2003 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28
17 settembre 2003 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31
1
Topologia generale
Z W
c) Sia h : I Z definita da h(t) = (0, a), se t 6= 1, mentre sia h(1) = (0, b).
Lapplicazione h risulta essere continua, sia infatti B Z un aperto dato da
B = (V A) Z, con V aperto di R. Se 0 / V allora h1 (B) = , altrimenti
1
h (B) = I e h e pertanto un cammino in Z tra i punti (0, a) e (0, b).
3) Si consideri R con la topologia i cui aperti non banali sono gli intervalli
(a, a) a > 0. Sia I lintervallo [0, 1] dotato della topologia euclidea, e sia J lo
stesso intervallo con la topologia indotta da ; sia infine Q = I J con la topologia
prodotto.
a) Si dimostri che J e compatto.
b) Lapplicazione f : J S1 definita ponendo f (t) = (cos(2t), sin(2t)) e
continua?
c) Sia g : Q R una funzione continua non costante; si provi che g(Q) e un
intervallo chiuso e limitato di R.
d) Sia la relazione di equivalenza su J che identifica 0 con 1; si descriva la
topologia quoziente su J/ .
(0, min{hx , hy }) T .
Mostriamo ora che (S, 0 = ) non e compatto provando che (T, ) non
e compatto. Ogni aperto non banale di T sara del tipo (k, 5] T per k > 0. Il
ricoprimento aperto di T dato da {( n1 , 2) [3, 5]}n1 non ammette sottoricopri-
menti finiti.
d) Definiamo due cammini in (S, 0 ), il primo tra i punti (0, 1) e (1, 1), il secondo
tra i punti (1, 1) e (1, 4). Il cammino prodotto tra i due costituira il cammino
cercato.
Sia f : (I, ) (S, 0 ) : t (t, 1). Per la proprieta universale dei prodotti
f e continua (la prima componente e lidentita, la seconda e unapplicazione
costante), inoltre f (0) = (0, 1) e f (1) = (1, 1).
Sia g : (I, ) (S, 0 ) lapplicazione definita da
(1, 2t + 1) t [0, 1/2)
g(t) =
(1, 2t + 2) t [1/2, 1]
1) Sia X lo spazio ottenuto dai due quadrati in figura per identificazione dei lati
con lo stesso nome.
Q c P Q c P
a a d d
P b Q P b Q
a) Si calcoli il gruppo fondamentale di X.
b) X e una superficie topologica?
P b Q P b Q Q Q
d d d d d d e
e e
Q P P Q
Q P
c P b Q
a a a a a a
P b Q P b Q P b Q
8 2 Topologia algebrica
Q e Q Q e Q e Q
Q
e b e e f
f f
Q P Q Q Q
a a a a
f
P Q
P b Q b P Q
a
P Q
a
f
Q
Q e Q e
Q Q
e f
e f
Q
Q
a P
a f
Q Q
f
Q
a
P
b
P
c c
P b P
a a
P b P
10 2 Topologia algebrica
P b P
c
a a
x0 c
P b P
Siano U1 = X \ c, U2 = X \ {a, b}, allora U1 , U2 e U1 U2 sono aperti non vuoti e
connessi per archi.
Laperto U1 ha come retratto forte di deformazione il bordo esterno del poligono
percio
(U1 , x0 ) =< , | >
dove = i a, = i b e i e lisomorfismo tra il gruppo fondamentale del bordo
esterno di X e quello di U1 .
La curva c e un retratto forte di deformazione di U2 quindi
P
2 Topologia algebrica 11
i
a) In generale, si ha che se un sottospazio A T e un retratto allora, preso un
punto x0 A, la mappa i : (A, x0 ) (T, x0 ) e iniettiva.
Il gruppo fondamentale (, P ) e generato dalla classe del cammino , e i []
non e altro che la classe del cammino in (T, P ). Poiche in T il cammino e
contraibile, si ha i [] = [P ], quindi i non e iniettiva e non e retratto di T ,
e quindi non e neppure retratto di deformazione.
b) Possiamo identificare la circonferenza con un sottospazio di T del tipo S1
{y}; la mappa r : T che manda (x, y) in (x, y), continua per la proprieta
universale dei prodotti, e una retrazione.
Poiche il segmento che unisce (x, y) a r(x, y) e contenuto in T per ogni (x, y),
e un retratto di deformazione di T .
c) Il disco D non e un retratto di deformazione di T in quanto il gruppo
fondamentale del disco e banale, mentre quello di T e isomorfo a Z.
Il disco e un retratto di T , come si puo vedere utilizzando come retrazione
la proiezione sul secondo fattore seguita da un omeomorfismo tra D2 e D =
{x} D2 .
3
Temi desame
21 novembre 2002
1) Sia I lintervallo [0, 1] con la topologia euclidea, e sia J lintervallo [0, 1] con
la topologia i cui aperti non banali sono gli intervalli [0, k) con 0 < k 1. Sia
X = J I con la topologia prodotto.
a) Stabilire se X e di Hausdorff.
b) Fornire un esempio di sottoinsieme infinito di X che sia compatto, ma non
chiuso.
c) Dimostrare che Z = {0, 1} I e connesso per archi.
d) Dimostrare che W = J {0, 1} non e connesso.
D1 D2
1
P P
P P
P P
6 febbraio 2003
1) Sia X la retta reale con la topologia euclidea, e sia Y la retta reale con la
topologia i cui aperti non banali sono gli intervalli (a, a) con a > 0 e sia Z =
X Y con la topologia prodotto. In Z si considerino i seguenti sottospazi con la
topologia indotta:
D1 = {(x, y) Z | (x + 1)2 + y 2 < 1}
D2 = {(x, y) Z | x2 + (y 2)2 < 1}
D3 = {(x, y) Z | (x 1)2 + y 2 < 1}
I = [1, 1] {3}
= {(x, y) Z | y = x}.
a) Si stabilisca se qualcuno dei sottospazi U1 = D1 D2 , U2 = D1 D3 , U3 =
D2 D3 e connesso.
b) Il sottospazio D2 e compatto? Il sottospazio D2 I e compatto?
c) Il sottospazio e chiuso? Quale topologia e indotta su dalla topologia di Z?
a) U1 e connesso. Supponiamo infatti per assurdo che non lo sia, allora si avrebbe
U1 = A B, con A e B aperti non vuoti e disgiunti di U1 . Allora D1 =
(AD1 )(B D1 ) e una decomposizione di D1 in aperti disgiunti. La topologia
euclidea su R2 e piu fine della topologia di Z quindi Id : R2 Z e continua
ed essendo D1 R2 connesso, D1 Z e connesso. Possiamo supporre allora
D1 = A D1 . Analogamente procediamo per D2 , deducendo D2 = B D2 (se
fosse D2 = A D2 avremmo A = U1 ). Allora A = D1 e B = D2 , ma D2 non e
aperto di U1 perche ogni aperto di Z che contiene D2 , contiene necessariamente
anche D1 {1 < x < 0}.
Con un ragionamento analogo si dimostra che U3 e connesso.
Invece U2 non e connesso perche D1 e D3 sono aperti non vuoti e disgiunti di
U2 .
b) D2 non e compatto, infatti la sua immagine tramite la prima proiezione e un
intervallo aperto in R con la topologia euclidea, e tale insieme non e compatto.
Vediamo che D2 I e compatto. Ogni ricoprimento aperto di D2 I, {(D2
I) A (a, a) }a,A , da origine ad un ricoprimento aperto di I, {I A
(a, a) }a,A . I e compatto in Z perche lo e in R2 e quindi e possibile estrarre
un sottoricoprimento finito per I. Gli aperti A (a, a) associati al sottorico-
primento per I forniscono anche un corrispondente sottoricoprimento finito per
D2 I.
3 Temi desame 19
A
I
S2 = {(x, y, z) R3 | x2 + y 2 + z 2 = 1}
D2 = {(x, y) R2 | x2 + y 2 1}
= D2 [3/2, 3/2] R3
Si calcolino i gruppi fondamentali dei seguenti spazi topologici:
1. X1 = S2 (D2 {0}).
2. X2 = (D2 {3/2, 0, 3/2}).
3. X3 = (D2 {3/2, 1/2, 1/2, 3/2}).
4. X4 = (D2 {3/2, 3/2}) S2 .
( ( ( ( ( ( ( (
) ) ) ) ) ) ) )
( ( ( ( ( ( ( (
) ) ) ) ) ) ) )
$ $ $ $ $ $ $ $
! ! ! ! ! ! ! !
! ! ! ! ! ! ! !
* * * * * * * *
+ + + + + + + +
* * * * * * * *
+ + + + + + + +
14 aprile 2003
1) Sia X lintervallo [1, 1] con la topologia cos definita: U e aperto non banale
di X se e solo se U non contiene il punto {0} oppure U contiene lintervallo (1, 1).
a) (X, ) e uno spazio di Hausdorff ?
b) (X, ) e uno spazio connesso?
c) (X, ) e uno spazio di compatto?
d) Il sottospazio X\{0} con la topologia indotta da e compatto?
cc
a a
P c P
P P
Per calcolare il suo gruppo fondamentale, consideriamo gli aperti connessi per archi
U1 = Z \ {c} e U2 = Z \ {z}, dove z e un punto interno di Z. Si vede facilmente che
(U1 ) =< | >, (U2 ) =< c| >, essendo c un retratto forte di deformazione di
U2 , e infine (U1 U2 ) =< | >, dove e una circonferenza attorno a z.
Limmagine di in U1 e il cappio banale, mentre in U2 e cc1 .
Dal teorema di Seifert-Van Kampen segue allora che
23 giugno 2003
Sia {Uj }jJ una famiglia di aperti. Lunione degli aperti non contenenti e un
aperto di R, mentre lunione degli aperti contenenti ha come complementare
unintersezione di compatti di R che e un compatto (i compatti di R sono tutti
e soli i chiusi e limitati e unintersezione di una famiglia qualunque di chiusi
e chiusa). Quindi il problema si riduce a provare che U1 U2 e aperto quando
U1 e aperto contenente e U2 e aperto non contenente . Allora U1 U2 e
(U1 U2 )c = U1c U2c e compatto di R.
Osserviamo che gli unici aperti e chiusi di X sono X stesso e linsieme vuoto
perche i chiusi di X sono i chiusi di R uniti a e i compatti di R. Segue che X
e connesso.
Nel nostro caso, sappiamo che linterno e la chiusura di [0, 1] con la topologia
euclidea sono rispettivamente (0, 1) e [0, 1]. Vediamo quindi il caso della topologia
cofinita.
Ora, in Rc , [0, 1] = , infatti gli aperti non banali di Rc sono complementari di
un numero finito di punti e nessuno di questi puo essere contenuto in [0, 1] perche
R \ [0, 1] ha infiniti punti, quindi e il piu grande aperto di Rc contenuto in [0, 1].
Inoltre [0, 1] = R, infatti i chiusi non banali sono costituiti da un numero finito di
punti e quindi lunico chiuso (e percio minimo) di Rc contenente [0, 1] e R.
Abbiamo allora che Q = (0, 1) = e Q = [0, 1] R.
4) Sia X = RP2 \{P, Q} il piano proiettivo reale privato di due punti. Si calcoli il
gruppo fondamentale di X e si mostri che esso e un gruppo libero.
R R
Q
P
b b R
R R R R
a a b
14 luglio 2003
Poiche il punto di contatto ha un intorno contraibile sia sul toro che sulla sfera, es-
sendo (T ) =< , |1 1 = 1 > e (S2 ) =< | >, il gruppo fondamentale
di X e
(X) =< , |1 1 = 1 >
3 Temi desame 31
17 settembre 2003
ab
Consideriamo lapplicazione det : M2 (R) R : A = 7 det(A). Attra-
cd
verso lidentificazione M2 (R) ' R4 , possiamo riscrivere det come applicazione
polinomiale det : R4 R : (a, b, c, d) 7 ad cb. Poiche i polinomi sono ap-
plicazioni continue e {0} e un chiuso di R , det1 (0) e un chiuso di R4 per cui
Y = {A M2 (R) : det(A) 6= 0} e un aperto di M2 (R).
La condizione sulle matrici di Z, AAt = I, in R4 corrisponde al sistema
2 2
a + b = 1
c2 + d 2 = 1
ac + bd = 0
2) Sia X linsieme [0, 1]{2} con la topologia i cui aperti non banali sono gli aperti
euclidei di [0, 1] e gli insiemi della forma (a, 1) {2} con a [0, 1).
Si consideri lapplicazione f : [1, 1] X definita ponendo
(
|x| x 6= 1
f (x) =
2 x=1
I calzoni sono retratto di deformazione di calzoni senza bordo, i quali sono omeo-
morfi a S2 \ {3 punti}. Il secondo spazio e i calzoni hanno dunque lo stesso tipo di
omotopia di R2 \ {2 punti}, ovvero di 2 circonferenze unite in un punto e percio il
loro gruppo fondamentale e Z2 .
Il bordo del poligono e retratto di deformazione di X percio
(1) Determinare quali dei seguenti sottoinsiemi sono aperti, chiusi, e compatti
(nelle rispettive topologie).
(a) {(x, y) R2 : x3 + 3x2 y + 3xy 2 + y 1};
(b) {z C : z 3 = z};
(c) {(z, w) C2 : z 2 = w(w 1)} ;
(d) {(x, y) 2
R : (x
2
+ y 2 1)1 Z};
(e) {t + 1t cos 1t : t R r {0}}.
Si tratta quindi di un chiuso. Per mostrare che non e aperto, come sopra, mostria-
mo che X 6= e che X 6= C2 . Infatti (0, 0) X = X 6= ; (1, 0) 6 X =
X 6= C2 . Per la compattezza,p occorre vedere se e limitato. Basta prendere, per n
grande, la coppia (z, w) = ( n(n 1), n) e osservare che e un elemento di X per
ogni n: quindi non e limitato.
Linsieme X = {(x, y) R2 : (x2 + y 2 1)1 Z} e la controimmagine di Z
mediante la funzione
f (x, y) = (x2 + y 2 1)1 ,
che pero non e definita su R2 ma sui punti di R2 per cui x2 + y 2 6= 1 (cioe tutti i
punti tranne quelli della circonferenza unitaria). Si ha che (x, y) X se e solo se
esiste k Z tale che
1
=k
x + y2 1
2
(c) La distanza tra due punti di X non puo essere maggiore di 1/2.
(d) Presi n punti a caso su X, ce ne sono sempre almeno due con distanza
1
d([x1 ], [x2 ]) .
n
(e) Per n 1 intero, e R qualsiasi, esiste un intero q [1, n] tale che
1
d([q], [0]) .
n+1
(f ) Dedurre il Teorema di approssimazione di Dirichlet: per ogni n 1 intero e
1
R, esiste una coppia di interi p, q Z tali che |q p| e q n.
n+1
Osserviamo che dalla proprieta d([x + z], [y + z]) = d([x], [y]) segue che d([x], [y]) =
d([x y], [0]). Ogni classe [x] ha un unico rappresentante t [x] con 0 t < 1,
e X e uguale allintervallo [0, 1] con gli estremi identificati (una circonferenza).
Lomeomorfismo con la circonferenza e dato dalla funzione 7 e2i .
Punto (c): Se t [0, 1/2], allora d([t], [0]) = t. Se t [1/2, 1], allora d([t], [0]) =
1 t. Cioe d([t], [0]) = min(t, 1 t). Dato che t + (1 t) = 1, il minimo tra t e 1 t
e certamente minore di 1/2. Il massimo si ha per t = 1/2, cioe d([1/2], [0]) = 1/2.
In generale, dati due punti qualsiasi [x] e [y], si ha
e dunque la distanza tra due punti di X non puo essere maggiore di 1/2.
Punto (d): Siano [x1 ],[x2 ], . . . [xn ] gli n punti arbitrari di X. Le distanze
reciproche sono le stesse dei punti [x1 x1 ], [x2 x1 ], . . . , [xn x1 ] traslati di
x1 , cioe possiamo sempre supporre che x1 = 0. Possiamo naturalmente supporre
che xi [0, 1) per ogni i. Supponiamo per assurdo che non esistano due punti con
Prova parziale di Geometria e Topologia I - 5 mag 2008 (U1-03, 13:3016:30) 4/8
distanza minore o uguale a 1/n, cioe tutte le coppie di punti distano almeno 1/n.
Riordinando gli indici, si ha
0 = x1 x2 . . . xn < 1.
Dato che per ipotesi d([xi+1 ], [xi ]) > n1 , per ogni i = 1 . . . , (n 1), si ha
1 1
< d([xi+1 xi ], [0]) = min(xi+1 xi , 1 xi+1 + xi ) = xi+1 xi >
n n
(dato che il minimo di due numeri in [0, 1) e piu grande di 1/n, entrambi lo devono
essere, e quindi in particolare uno dei due). Ma allora
1 1 1
xn = xn x0 = (x1 x0 ) + (x2 x1 ) + . . . + (xn xn1 ) > + + . . . + = 1,
n n n
assurdo.
Il punto (e) segue dal (d), prendendo in considerazione gli n + 1 punti di X
Soluzione: Passo (a): X = {a + b 3 : a, b Q}; dato che X Q, i punti di
accumulazione di Q sono anche punti di accumulazione di X. Ma tutti i punti di
R sono di accumulazione per Q, e quindi tutti i punti di R sono di accumulazione
per X.
Passo (b): una
dimostrazione completa (senza presupporre altro) e la seguente.
Sia X = {a + b 3 : a, b Z}; il numero 3 e irrazionale (perche?). Mostriamo
che tutti i punti di R sono di accumulazione per X, cioe che per ogni > 0 e
per ogni x R esistono punti di X in B (x), cioe che per ogni , per ogni x R
esistono a, b Z tali che |a + b 3 x| < . Sia n un intero
fissato. Per lesercizio
precedente, esistono una coppia di interi p, q tali che |q 3 p| < n1 , con 1 q n,
e cioe (dividendo per q)
p 1
| 3 |< .
q nq
Supponiamo, senza perdere in generalita, che p e q siano privi di fattori comuni
(altrimenti . . . ) e positivi. Per ogni a, b si ha quindi
p p
|a + b 3 x| = |a + b( + 3 ) x|
q q
p p
|a + b x| + |b( 3 )|
q q
p |b|
|a + b x| + .
q nq
con j = 0, . . . , (q 1) sono tutti distinti: infatti se esistono 0 i < j < q tali che
[i pq ] = [j pq ] allora esiste k Z tale che
jp = ip + kq (j i)p = kq,
1 j q1
[0], [ ], . . . [ ], . . . [ ].
q q q
Prova parziale di Geometria e Topologia I - 5 mag 2008 (U1-03, 13:3016:30) 6/8
1
Ogni x R, a meno di somma con un intero, dista certamente meno di da uno
q
1
di questi punti, cioe esistono a,b, con 0 b q, tali che |a + b pq x| < . Ma
q
allora esistono esistono a, b tali che
p |b| 1 1 2
|a + b x| + + .
q nq q n q
La tesi segue se al crescere di n, il corrispondente q = qn tende allinfinito. Sup-
pn
poniamo di no: allora la successione (definita dalla coppia p, q del teorema di
qn
Dirichlet al variare di n) e una successione
di numeri razionali con denominatore
pn
qn limitato.Ma per ogni n si ha | 3 qn | < nq1n 0, e dunque la successione
converge a 3 (che non e razionale). Dato che la successione dei denominatori
qn e limitata (ipotesi di assurdo), esiste una sottosuccessione qni costante. Ma la
p
sottosuccessione qnni e sottosuccessione di una successione convergente (a 3), e
i
quindi e convergente. Dato che il denominatore qni e costante, anche il numeratore
p
pni e definitivamente costante: cioe la sottosuccessione qnni da un certo i in poi e
i
costante (e quindi e ugualeal suo limite, che e il limite di pn /qn ). Questo e assurdo,
perche vorrebbe dire che 3 e razionale.
Passo (c): Come sopra, dato che log2 3 e irrazionale, tutti numeri reali sono di
accumulazione. Perche e irrazionale? Perche p/q = log2 3 2p = 3q , e 2 e 3
sono coprimi.
2h
Passo (d): consideriamo il logaritmo di X = { k : h, k Z}, cioe
3
2h
Y = {log2 : h, k Z}.
3k
Si puo scrivere anche
Y = {h + k log2 3h, k Z} R.
1 0 t
(5) Si consideri lo spazio G di tutte le matrici 3 3 della forma Mt = 0 1 0 ,
0 0 1
al variare di t R, con la topologia (metrica) di GL(3, R).
(a) Si dimostri che G e omeomorfo a R, e che e un gruppo topologico rispetto al
prodotto di matrici.
(b) Si determini GO = G O(3) (cioe linsieme di tutte le matrici Mt con Mt
ortogonale).
(c) Si faccia agire G su R3 con la moltiplicazione matrice/vettore. Cosa sono le
orbite di questa azione?
1 0 t
Soluzione: Lom(e)omorfismo e t 7 0 1 0. Le matrici ortogonali sono quelle
0 0 1
(quella) con t = 0. Le orbite sono rette di R3 , oppure punti (del piano z = 0). ///
Correzione
(1) Determinare gli elementi dei seguenti insiemi:
(a) {x Z : z Z, y Z : xz = y};
(b) {x Z : y Z : z Z, xz = y};
(c) {x R : y Z : z Q, xz = y}.
{x Z : z Z, y Z : xz = y} = {x Z : z Z, xz Z},
{x Z : z Z, xz Z} = Z.
Sx = {xz : z Z}.
X = {x Z : y Z : z Z, xz = y} = {x Z : y Z : Sx = {y}}.
y Z : z Q, 0z = y.
(2) Determinare se i seguenti insiemi sono aperti della topologia indicata. Quali sono chiusi?
(a) {x Q : x 2} (nella topologia di Q).
Soluzione: Sappiamo che nelle topologie di R e Q gli intervalli del tipo (, b), (a, ) sono
aperti. Questo implica che gli intervalli del tipo [b, ), (, a] sono chiusi (complementari
di aperti).
(a) {x Q : x 2} (nella topologia di Q): e chiuso (perche si puo scrivere come intervallo
(, 2]) e non e aperto (perche il punto 2 non e interno).
(b) {x Q : x 2} (nella topologia di R): non e chiuso (se fosse chiuso dovrebbe contenere
tutti i suoi punti di accumulazione;
ma basta prendere opportunamente una successione
di razionali che converge a 2 < 2 per notare che questo non e vero) e non e aperto
(non solo 2 non e interno: nessun punto e interno in R!).
(c) {x Q : x2 2} (nella topologia di Q): Dal momento che 2 6 Q, si puo scrivere
{x Q : x2 2} = [ 2, 2] Q
= ( 2, 2) Q
///
(3) E vero che se un insieme X e finito allora e compatto per ogni topologia che si considera?
E il viceversa (cioe e vero che se un insieme e compatto rispetto ad ogni possibile topologia,
allora ha un numero finito di punti)?
Soluzione: Mostriamo che se un insieme X e finito allora e compatto per ogni topologia che
si considera, cioe ogni ricoprimento mediante aperti di X ammette un sottoricoprimento finito.
Infatti, se {Ui } e un ricoprimento di X, dal momento che X, essendo finito, ha un numero
finito di sottoinsiemi, solo un numero finito degli aperti che costituiscono il ricoprimento {Ui }
sono distinti. Basta quindi eventualmente eliminare le ripetizioni nel sottoricoprimento (cioe
cancellare gli aperti Ui che compaiono piu volte) per ottenere il sottoricoprimento finito cercato.
Viceversa: mostriamo che se un insieme e compatto rispetto ad ogni possibile topologia,
allora ha un numero finito di punti. In particolare, deve essere compatto rispetto alla topologia
discreta (dato che e compatto rispetto ad ogni possibile topologia), che ha per aperti tutti i
sottoinsiemi di X. Ma allora deve esistere un sottoricoprimento finito di ogni ricoprimento:
prendiamo come ricoprimento di X la famiglia di insiemi contenenti un solo elemento di x:
[
X= {x}.
xX
Geometria e Topologia I 06 Maggio 2005 (U1-04, 9:3011:30) 3/5
Ma questo ricoprimento non ha sottoricoprimenti (se togliamo uno qualsiasi degli aperti {x}
il punto x non e coperto da un aperto del ricoprimento), e quindi deve essere necessariamente
finito. Ma se tale ricoprimento e finito, allora X ha un numero finito di punti. ///
(b) Y = {(x, y) R2 : (xy 1)(x y) = 0}: per la legge di annullamento del prodotto,
(xy 1)(x y) = 0 se e solo se uno dei due fattori (xy 1) e (x y) si annulla. Cioe,
se indichiamo con R la retta {(x, y) R2 : x y = 0}, si ha
Y = X R,
(Y e lunione delliperbole X con la retta R). Ma osserviamo che X e unione dei suoi due
rami A e B (vedi sopra), che sono connessi (non e difficile trovare due funzioni continue
e suriettive f : (, 0) B e g : (0, ) A). Quindi Y e unione dei tre spazi connessi
A, B e R, e A R 6= , B R 6= . Possiamo dedurre (per esempio, dalla proposizione
12.9) che Y e connesso (in questo caso basta una giustificazione intuitiva).
Soluzione: Per mostrare che e una topologia dobbiamo mostrare che , N , che
lunione di una famiglia qualsiasi di elementi di e ancora un elemento di e che lintersezione
di una famiglia finita di elementi di e ancora un elemento di . Osserviamo quindi che ogni
Geometria e Topologia I 06 Maggio 2005 (U1-04, 9:3011:30) 4/5
X = {k N : 1 k} = {1, 2, . . . }
a b
(6) Sia X = GL(2, R) il gruppo delle matrici invertibili 2 2 e G il sottogruppo delle
c d
0
matrici diagonali di GL(2, R) (e quindi con 6= 0). Consideriamo lazione di G su
0
X data da
(g, x) 7 g x = gx
per ogni g G e x X (dove gx indica il prodotto righe per colonne delle matrici g e x).
Determinare quali delle seguenti matrici appartengono alla medesima G-orbita.
0 1 1 0 0 1
, , .
1 0 0 1 1 0
0 0
a b a b
Soluzione: Due matrici e 0 0 appartengono alla medesima G-orbita se esistono
c d c d
, in R r {0} tali che
0 0
0 a b a b
= 0 0 .
0 c d c d
0 1 0 0
= .
0 0 1 0
Geometria e Topologia I 06 Maggio 2005 (U1-04, 9:3011:30) 5/5
la prima e la seconda non stanno nella stessa orbita. Invece la prima e la terza stanno nella
stessa orbita, dato che per = 1 e = 1 si ha
0 0 1
= .
0 1 0
La seconda e la terza quindi non stanno nella stessa orbita: se cos fosse se ne dedurrebbe
che anche la prima e la seconda stanno nella stessa orbita, ma abbiamo visto che questo e
falso. ///
(7) Se X e uno spazio topologico con due sottospazi A e B non vuoti e disgiunti tali che
A B = , allora e vero che X di certo non e connesso?
Soluzione: No, basta prendere per esempio X = R, A = {0} e B = {1}. I due sottoinsiemi
A e B sono non vuoti e disgiunti, e A = A, per cui A B = . Ma X = R e connesso. ///
Soluzione: Per prima cosa dimostriamo che I r {x0 } non e mai compatto. Per il teorema
di Heine-Borel, basta dimostrare che per ogni x0 I lo spazio I r {x0 } non e chiuso nella
topologia di R. Infatti, fissato x0 esiste una successione {xn } in I r {x0 } che converge a x0 ,
cioe x0 e di accumulazione per I r {x0 }. Ma x0 6 I r {x0 }, e quindi abbiamo trovato un punto
di accumulazione di I r {x0 } non contenuto in I r {x0 } (cioe esso non contiene tutti i suoi
punti di accumulazione, ovvero non e chiuso).
Per quanto riguarda la connessione, sappiamo che i sottoinsiemi connessi di R sono tutti e
soli gli intervalli. Ma I r {x0 } e un intervallo se x0 = 0 oppure x0 = 1 (infatti, rispettivamente
si ha (0, 1] e [0, 1) ), mentre non lo e se 0 < x0 < 1. Se ne deduce immediatamente che:
(
connesso se x0 = 0 oppure x0 = 1;
I r {x0 } e:
non connesso se 0 < x0 1.
///
Prova parziale di Geometria e Topologia I - 7 mag 2007 (U1-03, 13:3016:30) 1/7
(1) Quali tra i seguenti insiemi sono aperti (nelle topologie corrispondenti)? Quali
chiusi? Quali compatti?
(a) {(x, y) R2 : x2 + y 2 2xy + 1};
(b) {(z, w) C2 : z 2 w3 = 1 = |z|2 w3 };
(c) {xeix : x > 0} C = R2 ;
2
(d) {(x, y) R : max(|x + y|, |x y|) 1}.
20
10
20 10 10 20
10
20
30
p
(d) { : p, q Z, q 1000, p 1000} R.
q
1
Abbozzo di soluzione: Se X = {(1 + )eit C : t R, t > 0} C, allora X e
t
limmagine della funzione
f : (0, ) C
definita da
1
f (t) = (1 + )eit .
t
1
0.5
1 0.5 0.5 1
0.5
essere di accumulazione (perche?), quindi |y| > 1. Ora, sia y = r0 eit0 , con r0 > 1
e t0 > 0. Lintorno B (y) contiene laperto
definita ponendo
(k, x) = 2k x,
per ogni k Z e x R.
(a) La funzione definisce una azione di Z su R?
(b) Lazione e fedele?
(c) Lazione e transitiva?
(d) Qual e lo stabilizzatore di 0 R? E di x 6= 0?
(e) Lo spazio quoziente (con la topologia quoziente) e compatto? Connesso?
(f ) Quali sono gli intorni aperti (nella topologia quoziente) della classe [0] dello
spazio quoziente?
2h+k x = 2h 2k x.
k Z : 2k x = x 2k = 1 k = 0.
1 t
Abbozzo di soluzione: Lomeomorfismo cercato e f (t) = . E una isome-
0 1
tria e quindi un omeomorfismo. E anche un omomorfismo di gruppi (uno additivo,
laltro moltiplicativo): G e un gruppo topologico isomorfo a R, rispetto al prodotto
di matrici. Le matrici ortogonali sono solo lidentita. Le orbite dellazione sono gli
insiemi del tipo
1 t x0 x0 y
= +t 0 ,
0 1 y0 y0 0
quindi sono rette di R2 , se y0 6= 0. Altrimenti, sono i singoli punti dellasse delle x
(autospazio della matrice). ///
x + 2y z 2 = 0.
(b) Determinare le coordinate della proiezione ortogonale su del punto (3, 2, 1).
(c) Scrivere lequazione del piano 0 parallelo a passante per (3, 2, 1).
(b) X e chiuso?
Geometria e Topologia I, 06 Settembre 2005 (U1-05, 9:0011:00) 2/3
(c) X e aperto?
(d) X e compatto?
1 2 3 4
3
(5) Si considerino i seguenti punti di A (Q): 2 , 3 , 4 e 5. Sono indipen-
3 4 5 6
denti? Qual e lo spazio affine generato? Determinarne un sistema di riferimento
affine.
(1) Sia f : X Y una funzione continua tra spazi topologici. Dimostrare, tra le seguenti afferma-
zioni, quelle vere; esibire un controesempio per quelle false.
(a) A X, f 1 f (A) = A;
(b) B Y , f f 1 (B) = B;
(2) Siano X e Y due sottoinsiemi di punti di R. Dimostrare che (la barra indica la chiusura):
(a) X Y = X Y ;
(b) X Y X Y ;
(3) Determinare quali dei seguenti spazi sono tra loro omeomorfi (esibendo gli omeomorfismi, altri-
menti dimostrando che non ne esistono).
(5) Si considerino in A3 (C) i punti P0 = (1, 0, 0), P1 = (0, i, 0), P2 = (0, 0, 1) e P3 = (i, 1, i).
(b) Scrivere le equazioni delle due rette passanti per P0 e P1 (la prima) per P2 e P3 (la seconda) in
un riferimento affine.
(6) Siano A, B e C tre punti del piano euclideo E2 tali che |A O| = |B O| = |C O| = 1, dove
O indica lorigine di E2 .
(b) Dati i tre punti A, B, C = (1, 0), (1, 1), (2 1) di E2 , determinare il centro della circonferenza
circoscritta al triangolo ABC.
(7) Nello spazio proiettivo P3 (R) si considerino i tre punti A = [0 : 1 : 2 : 3], B = [1 : 2 : 3 : 4],
C = [2 : 3 : 4 : 5].
(b) Se non sono allineati, qual e lequazione del piano che passa per A, B, C?
(c) Determinare, se esiste, un cambio di coordinate (proiettivita) di P3 (R) secondo cui le coordinate
di A, B, C diventino rispettivamente [1 : 0 : 0 : 0], [0 : 1 : 0 : 0], [0 : 0 : 1 : 0].
(8) Si scrivano le equazioni in E2 delle seguenti coniche, se esistono (se non esistono, dimostrarlo):
(a) Circonferenza (con centro in un punto opportuno) passante per i punti (1, 0), (1, 1), (1, 0),
(2, 1).
(b) Parabola (del tipo y = ax2 + bx + c) passante per i punti (1, 0), (1, 1), (1, 0), (2, 1).
(c) Ellisse (non necessariamente in forma canonica) passante per i punti (1, 0), (1, 1), (1, 0), (2, 1).
(d) Iperbole (non necessariamente in forma canonica) passante per i punti (1, 0), (1, 1), (1, 0),
(2, 0).
Geometria e Topologia I, 11 Ottobre 2005 (U2-05, 9:3011:30) 1/2
X = {(x, y) R2 : xy 6 Z}.
(2) Sia in E3 (spazio euclideo di dimensione 3) dato il sistema di riferimento cartesiano orto-
gonale di coordinate (x, y, z). Sia il piano di E3 passante per il punto (0, 1, 2) e ortogonale
al vettore (1, 2, 0).
(a) Calcolare la distanza di dallorigine.
(c) Qual e lequazione della proiezione sul piano xy della circonferenza di raggio 1 e centro
(0, 1, 2) contenuta in ?
(3) Quali delle seguenti affermazioni sono vere per ogni A, B e C sottoinsiemi di un insieme
dato?
(a) A B = A A B ;
(b) A B = B A B;
(c) A (B C) = (A B) C;
(d) A (B C) = (A B) C.
(4) Determinare quali delle seguenti sono topologie per linsieme {1, 2, 3}.
Geometria e Topologia I, 11 Ottobre 2005 (U2-05, 9:3011:30) 2/2
(5) Siano A, B e C tre punti non collineari nel piano affine A2 (R). Dimostrare che i punti
medi di AC e AB sono gli estremi di un vettore parallelo al vettore BC.
(6) Nello spazio affine A3 (R) (con coordinate x, y, z) si consideri il piano di equazione
x + y = 0. Sia r la riflessione r : A3 (R) A3 (R) parallela a (0, 0, 1) che fissa . Determinare
(a) Limmagine del punto (0, 0, 1) secondo r.
(b) Linsieme dei punti fissati da r (cioe i punti p tali che r(p) = p).
(c) Linsieme dei punti p tali che r(p) = p.
(d) Linsieme dei punti p tali che r(r(p)) = p.
(7) Per quale valore del parametro reale t i tre punti di A3 (R) sono allineati?
1 0 1
sin t , cos t , 1
1 sin t cos t
Per tali valori di t determinare lequazione (cartesiana e parametrica) della retta per i tre
punti. Passa per lorigine?
(2) Sia G il gruppo delle isometrie della retta R, e X linsieme di tutti i segmenti
chiusi [a, b] R con a < b. Si faccia agire G su X nel modo naturale.
(a) Descrivere le orbite dellazione.
(b) Determinare lo stabilizzatore di un generico elemento di X.
(c) Lazione e transitiva?
(d) Lazione e fedele?
(e) Si trovi una metrica su X in modo tale che le due funzioni
min, max : X R,
(3) Sia f : X Y una funzione continua tra spazi topologici. Delle seguenti
affermazioni, si dimostrino quelle vere e si dimostri che non lo sono quelle che non
sono vere.
(a) Per ogni chiuso C Y la controimmagine f 1 C X e un chiuso;
(b) Per ogni chiuso C Y la controimmagine f 1 C X e un aperto;
(c) Per ogni aperto A Y la controimmagine f 1 A X e un chiuso;
(d) Per ogni sottoinsieme S X si ha f (S) f (S);
(e) Per ogni sottoinsieme S X si ha f (S) = f (S);
(f ) Per ogni sottoinsieme S X si ha f (S) f (S).
Geometria e Topologia I - 11 sep 2008 (14:30 U7-21) 2/2
3n p
(1) Siano X = { k
: n, k Z}, e Y = { : p, q Z, q 6= 0, p 1 mod q}
2 q
sottospazi di R, con la metrica euclidea.
(a) Quali sono i punti di accumulazione di X e Y ?
(b) Determinare le chiusure X e Y in R.
(c) Si calcoli X Y e X Y .
(d) X e Y sono compatti?
(e) X e Y sono connessi?
X = {(x, y) : x2 + 2y 2 Z}.
(a) X e compatto?
(b) X e connesso?
(c) Si consideri la funzione
G X R2
definita da
(k, (x, y)) 7 (2k x, 2k y),
dove G = Z. Mostrare che induce una azione di G su X.
(d) Lo spazio quoziente X/G e connesso?
: G R2 R 2
(4) Sia X = O(2) lo spazio di tutte le matrici 2 2 ortogonali, cioe tali che
At A = AAt = I. La metrica e quella euclidea, cioe quella data dalla norma
|A|2 = a211 + a212 + a221 + a222 .
(a) Mostrare che X e compatto.
(b) Determinare se X e connesso o no.
(c) Sia An , con n N, la successione di matrici
cos(n/5) (1)n sin(n/5)
An = .
sin(n/5) (1)n cos(n/5)
(d) Scrivere lequazione della riflessione attorno al piano passante per lorigine e
parallelo a .
(e) Determinare il gruppo generato dalle due riflessioni scritte poco sopra.
(6) Sia A = P2 (R) il piano proiettivo reale con coordinate proiettive omogenee
[u : x : y] e retta impropria di equazione u = 0. Siano A = [1 : 1 : 1], B = [1 : 1 :
1], C = [0 : 1 : 0], D = [1 : 1 : 0], E = [0 : 1 : 1] e F = [0 : 0 : 1].
(b) Si scrivano le rette AB, BC e CD nelle coordinate affini (x, y) della carta
affine u 6= 0.
(1) Determinare quali delle seguenti proposizioni sono vere per ogni A, B, C e D sottoinsiemi
di un certo insieme X.
(a) A (B C) = (A B) C.
(b) A (B C) (B D) = (A B) (C D).
(c) A B D = B B A B.
(d) A, B C = X r (A B) = (X r A) (X r B).
(3) Dimostrare che Q R (il campo dei numeri razionali) ha interno vuoto e chiusura uguale
a R (rispetto alla topologia indotta dalla metrica Euclidea). E vero che anche il complementare
R r Q ha interno vuoto e chiusura R?
(a) X e un chiuso di R2 .
(b) X e connesso.
(c) La parte X {(x, y) R2 : x 0} e compatta.
(d) Linterno di X in R2 e vuoto.
(6) Si considerino i punti (1, 1, 1), (1, 1, 1), (1, 1, 1) e (1, 1, 1) R3 (visto come
spazio Euclideo).
(a) Dimostrare che i quattro punti sono vertici di un tetraedro regolare.
(b) Calcolare le aree delle facce.
(c) Calcolare gli angoli tra le facce e tra le normali alle facce.
(d) Calcolare la lunghezza degli spigoli.
(1) Sia dato un numero razionale x0 > 0; si consideri in Q (con la metrica euclidea)
la successione definita ricorsivamente da
x0 se n = 0
xn = xn1 4
+ 2 se n > 0,
2 xn1
per n intero.
(a) La successione {xn } e di Cauchy per ogni scelta di x0 ?
(b) Determinare per quali x0 la successione ha un limite in R.
(c) Determinare il limite della successione, al variare di x0 Q.
(d) Discutere della convergenza di {xn } nel caso xn negativo.
(a) X e uno spazio metrico, rispetto alla nozione di distanza tra due rette?
(b) Il gruppo delle trasformazioni affini di A3 (R) agisce su X (dato che una
trasformazione affine manda rette in rette): agisce in modo fedele?
(a) X e chiuso;
(b) X e aperto;
(c) X e compatto.
X = {(x, y) E2 : x2 y 2 1}.
(a) X e chiuso;
(b) X e aperto;
(c) X e compatto;
(d) X e connesso.
(4) Si consideri linsieme X di tutte le rette del piano affine A2 (R). Per ogni punto
p A2 (R) sia Bp X linsieme di tutte le rette che passano per p. La famiglia
di sottoinsiemi composta da tutti gli elementi di X e dai Bp e una base per una
topologia? Se s, qual e la topologia generata?
f : P1 (R) P2 (R)
Soluzioni
(1) Si consideri il sottoinsieme di R definito da
p 100
X = x R : x = , p, q Z, |pq| 10 .
q
Determinare quali delle seguenti affermazioni e vera (nella topologia euclidea di
R):
(a) X e chiuso;
(b) X e aperto;
(c) X e compatto.
X = {(x, y) E2 : x2 y 2 1}.
e quindi X e chiuso.
X non e aperto: consideriamo per esempio il punto di coordinate (1, 0). Ogni
suo intorno circolare contiene punti del tipo (1 + , 0) e (1 , 0), con > 0 piccolo
a piacere. Ma (1 + )2 1 accade solo per = 0, e quindi (1, 0) non e interno a X.
Per il teorema di Heine-Borel, X e compatto se e solo se e chiuso e limitato.
Dato che e chiuso, e compatto se e solo se e limitato. Non e limitato: per ogni
R R il punto di coordinate (0, R) appartiene a X, dato che per ogni R accade
che R2 1. Quindi non e compatto.
Per mostrare che e connesso, basta osservare che e connesso per archi: osser-
viamo che dal punto O = (0, 0) si puo raggiungere un qualsiasi punto (x0 , y0 ) di X
mediante un cammino rettilineo. Infatti, se x20 y02 1, allora per ogni t [0, 1]
si ha
(tx0 )2 (ty0 )2 = t2 (x20 y02 ) t2 1
, e quindi il punto (t) = (tx0 , ty0 ) sta in X. Quindi (t) definisce un cammino
continuo che parte da (0, 0) (per t = 0) e arriva a (x0 , y0 ) (per t = 1), e X e
connesso per archi.
///
p
Soluzione: Sia X = { q : p, q Z} il sottoinsieme di Q in questione. Si tratta
10
di tutti i numeri razionali che hanno rappresentazione decimale con un numero
finito di cifre (anche dopo la virgola).
Prima di procedere, osserviamo che non tutti i numeri razionali si possono
scrivere in forma decimale con un numero finito di cifre: 13 e tutte le frazioni con
gruppi di cifre periodiche non possono. Ma per ogni numero reale x (razionale
o no) esiste una successione di numeri decimali canonica (con numero di cifre
crescente) che converge a x: quella che si ottiene troncando alla q-esima cifra la
parte decimale. Ciascuno dei termini della successione e un elemento di X, per cui
ogni numero reale e limite di una successione di elementi di X; segue che la chiusura
di X e uguale a R. Ora, i punti di R r X sono sicuramente di accumulazione.
Rimane da vedere quali punti di X sono di accumulazione o, equivalentemente,
quali punti di X sono isolati. Se esistesse un punto x0 X isolato (cioe tale che
esiste > 0 per cui nellintervallo (x0 , x0 + ) non ci sono altri elementi di
X allinfuori di X), allora per un certo > 0 dovrebbe essere che nessun numero
dellintervallo p p
, +
10q 10q
e di X. Ma la somma di due frazioni in X e ancora in X (perche?), e quindi basta
1
prendere un l intero abbastanza grande per cui < ed ottenere lelemento
10l
p 1
q
+ l di X che verifica le disuguaglianze
10 10
p p 1 p
q
< q + l < q + .
10 10 10 10
Dunque tutti i numeri reali sono di accumulazione per X.
Ora, consideriamo i due insiemi
p
X={ : p, q Z}
10q
e
p
Y ={ : p, q Z}.
100q
Dato che 102 = 100, ogni elemento di Y si puo scrivere come
p p
q
= 2q ,
100 10
Geometria e Topologia I, 14 Luglio 2005 (U1-4, 9:0011:00) 4/8
(4) Si consideri linsieme X di tutte le rette del piano affine A2 (R). Per ogni punto
p A2 (R) sia Bp X linsieme di tutte le rette che passano per p. La famiglia
di sottoinsiemi composta da tutti gli elementi di X e dai Bp e una base per una
topologia? Se s, qual e la topologia generata?
x2 y 2 = u2 .
x = y + u
(y + u)2 y 2 = u2
( 2 1)2 u2 + 2u + 2 1 = 0,
e quindi
= 42 2 4( 2 1)2 (2 1).
La retta deve passare per uno dei due punti [1 : 1 : 0] e [1 : 1 : 0], e quindi
2 = 1. Segue che
= 4 2 ,
che si annulla solo se = 0. Le due rette quindi hanno equazioni
x y = 0.
///
f : P1 (R) P2 (R)
x2 y 2 = (x + by)2 ,
y((1 + b2 )y + 2bx) = 0.
[1 : 0 : 1]
e
[1 + b2 : 2b : 1 b2 ].
Nei parametri e di cui sopra si puo anche scrivere
[1 + b2 : 2b : 1 b2 ] = [2 + 2 : 2 : 2 2 ].
Geometria e Topologia I, 14 Luglio 2005 (U1-4, 9:0011:00) 7/8
Questo conclude la prima parte, mostrando che non ci possono essere piu di due
intersezioni.
Per la seconda parte dellesercizio, osserviamo che la retta di equazione
x + y u = 0.
passa per [1 : 0 : 1] e interseca la retta allinfinito nel punto
[ : : 0].
La funzione f si puo quindi definire ponendo
= t0 , = t1 ,
cioe
f ([t0 : t1 ]) = [t21 + t20 : 2t0 t1 : t21 t20 ].
Per vedere che e iniettiva, supponiamo per assurdo che non lo sia, e quindi esi-
stano due rette distinte passanti per [1 : 0 : 1] che intersecano non allinfinito
nello stesso punto. Ma allora le due rette passano per i medesimi due punti e
quindi coincidono: anche i due punti allinfinito delle due rette coincidono (in que-
sto momento stiamo pensando a [t0 : t1 ] come coordinate omogenee della retta
allinfinito).
(Questa appena trovata e una parametrizzazione razionale della conica x2 y 2 =
u2 . Se si prendono degli interi t0 e t1 si possono trovare facilmente tutte le terne
pitagoriche, cioe le terne di interi tali che a2 + b2 = c2 .) ///
(b) X e compatto?
(c) X e connesso?
(3) Sia RP2 il piano proiettivo reale (di dimensione 2), con la topologia standard.
(a) E connesso?
(b) E compatto?
(c) Sia A RP2 un punto di RP2 . Lo spazio RP2 \ {A} e ancora connesso?
E compatto?
(d) Sia l RP2 una retta proiettiva. Lo spazio RP2 \ l e ancora connesso? E
compatto?
Geometria e Topologia I - 15 feb 2007 (10:3012:30, aula U1-14) 2/2
e un chiuso di R4 /C4 ?
e compatto?
(a) Dimostrare che i punti A+bc, B +ca, C +ab stanno sulle bisettrici
del triangolo (Suggerimento: considerare i prodotti scalari per calcolare i
coseni degli angoli in questione).
n2 1 2n2 1
(1) Sia X = { : n Z}, con la metrica euclidea, e Y = { : n Z}.
n2 + 1 2n2 + 1
(a) Determinare le chiusure X e Y .
(b) Si calcoli X Y e X Y .
X = {(x, y) : x2 + y 2 Z}.
(a) X e compatto?
(b) X e connesso?
x y
(c) Se f : X R2 e la mappa definita da f (x, y) = ( p ,p ),
x2 + y 2 x2 + y 2
limmagine di X in R2 e compatto?
(3) Sia X il sottoinsieme del piano complesso C (con la metrica euclidea) definito
da X = {z C : |z 1| + |z + 1| = 4}.
(b) X e compatto?
(c) X e connesso?
2
(4) Sia X = C il piano complesso e G il gruppo di ordine 3 generato da ei 3
(rotazione di angolo 2/3).
(a) Si determinino gli stabilizzatori dei punti di X.
(b) Si determinino le orbite dei punti di X.
(c) Lo spazio quoziente X/G e connesso?
(d) X/G e X sono omeomorfi?
(5) Quali delle seguenti affermazioni sono vere per ogni possibile scelta di tre punti
A, B e C in un piano affine? del lato opposto)?
(a) Il baricentro del triangolo ABC coincide con il baricentro del triangolo
formato dai punti medi dei lati AB, BC e CA.
(b) La retta che passa per i punti medi di AB e BC e parallela alla retta per A
e C.
(c) Le tre mediane del triangolo ABC passano per il suo baricentro.
(7) Sia A = P2 (R) il piano proiettivo reale con coordinate proiettive omogenee
[u : x : y] e retta impropria di equazione u = 0. Siano A = [1 : 1 : 0], B = [1 : 0 : 1],
C = [0 : 1 : 1], D = [1 : 0 : 0], E = [0 : 1 : 0] e F = [0 : 0 : 1].
(a) Si scrivano le equazioni (omogenee, parametriche o no) delle rette per AF ,
CD e BE.
(b) Si scrivano le rette AB, BC e CD nelle coordinate affini (x, y) della carta
affine u 6= 0.
(c) Si scriva lequazione di una conica non degenere e di una degenere che passa
per i quattro punti A, B, E e F .
Geometria e Topologia I - 15 lug 2008 (14:30 - U1-02) 1/2
(3) Determinare quali dei seguenti sottospazi (se ben definiti e rispetto alle topo-
logie dello spazio ambiente) sono chiusi, connessi, compatti o limitati.
(a) {(x, y) R2 : x3 + 3x2 y + 2xy 2 + y 3 = 1};
(b) {(x, y) C2 : x2 2y 0};
(c) {(x, y) C2 : x2 2y 2 4xy = 0};
(d) {(x, y) R2 : x2 + 2y 2 4xy = 0};
(e) {(x, y) R2 : x2 2y 2 4xy = 0}.
(b) Sia G il gruppo di tutte le isometrie che mandano linsieme dei 4 punti
{A, B, C, D} in se. Dimostrare che G e finito.
(c) Determinare le 42 distanze reciproche.
(d) Calcolare il volume del tetraedro ABCD e la sua area laterale.
(5) Determinare quali delle seguenti affermazioni sono vere e quali sono false (con
dimostrazione o controesempio, rispettivamente). Sia K un campo.
(a) Due rette del piano affine A2 (K) che si incontrano in due punti distinti
coincidono.
(b) Due rette del piano proiettivo P2 (K) che si incontrano in due punti distinti
coincidono.
(c) Due rette del piano proiettivo P2 (K) hanno sempre almeno un punto in
comune (intersezione).
(d) Due coniche non degeneri di P2 (K) sono proiettivamente equivalenti.
(e) Lintersezione di due sottospazi affini di uno spazio affine su K e un sotto-
spazio affine dello stesso spazio affine.
(f ) Se K e un campo finito di ordine n, allora ci sono un numero finito di rette
e di punti in P2 (K). Quante/i sono?
a Ua
B Va
Ua Va = .
AU
BV
U V = .
Geometria e Topologia I - 16 ott 2008 (14:30 U4-05) 2/2
(b) X e compatto?
(c) X e connesso?
(a) Dimostrare che i sottoinsiemi Ux costituiscono una base per una topologia
di X.
f : X [0, 1] = {t R : 0 t 1}
definita da
X
f (x) = ai 2i .
i=1
(3) Sia P una piramide retta a base quadrata, di lato l e altezza h. Dal baricentro
B di una delle sue facce si consideri la retta p perpendicolare alla faccia stessa.
(a) Sia Q il punto di intersezione della retta p con laltezza della piramide.
Si calcoli la distanza di Q dalla base della piramide.
(c) Determinare per quali piramidi il punto Q e il centro della sfera inscritta
di P .
(4) Nel piano affine A2 (R) si consideri il quadrilatero Q di vertici A = (0, 0),
B = (0, 1), C = (1, 1), D = (2, 0).
(a) Scrivere, se esistono, le equazioni (in forma matriciale) di una affinita che
mandi Q in un quadrato.
(c) Scrivere, se esiste, una isometria non banale che mandi Q in se stesso.
(d) X e compatto?
1 0 1 0
(3) Si considerino le due matrici A = e B = I = . Sia G il
0 1 0 1
gruppo (con 4 elementi) generato da A e B, che agisce su R2 per moltiplicazione
matrice-vettore.
(a) Quali elementi di G sono rotazioni?
(4) Siano in E3 (lo spazio euclideo) i punti A = (1, 1, 1), B = (1, 2, 3), C = (3, 1, 2),
D = (2, 3, 1).
(e) Quante sono le affinita di E3 (pensato come A3 (R)) che mandano il tetraedro
in se?
Geometria e Topologia I - 19 giu 2007 (U1-01, 10:3012:30) 1/2
2n n
(1) Siano X = { k : n, k Z}, e Y = { k : n, k Z} sottospazi di R, con la
3 2
metrica euclidea.
(a) Determinare le chiusure X e Y in R.
(b) Si calcoli X Y e X Y .
(c) X e Y sono compatti?
(d) X e Y sono connessi?
X = {(x, y) : x2 2y 2 Z}.
(a) X e compatto?
(b) X e connesso?
(c) Si consideri la funzione
G X R2
definita da
(k, (x, y)) 7 (2k x, 2k y),
dove G = Z. Mostrare che induce una azione di G su X.
(d) Lo spazio quoziente X/G e connesso?
(3) Sia X il sottoinsieme del piano complesso C (con la metrica euclidea) definito
da X = {z C : 2|z 1| = |z + z|}.
(a) Si dia una rappresentazione grafica di X.
(b) X e compatto?
(c) X e connesso?
(d) Si scriva lequazione di X in coordinate omogenee e se ne calcolino i punti
allinfinito.
(5) Quali delle seguenti affermazioni sono vere per ogni possibile scelta di tre punti
A, B e C in un piano euclideo?
(a) Se una retta interseca un lato di ABC, allora ne interseca unaltro, uno e
uno solo.
(b) La retta che passa per due punti di AC e BC e parallela alla retta per A e
B se e soltanto se i due triangoli che si formano sono simili.
(c) Le tre altezze del triangolo ABC si incontrano in un punto.
(7) Sia A = P2 (R) il piano proiettivo reale con coordinate proiettive omogenee
[u : x : y] e retta impropria di equazione u = 0. Siano A = [1 : 1 : 1], B = [1 : 1 :
1], C = [0 : 1 : 0], D = [1 : 1 : 0], E = [0 : 1 : 1] e F = [0 : 0 : 1].
(a) Si scrivano le equazioni (omogenee, parametriche o no) delle rette per AF ,
CD e BE.
(b) Si scrivano le rette AB, BC e CD nelle coordinate affini (x, y) della carta
affine u 6= 0.
(c) Si determinino tutte le coniche proiettive (polinomi omogenei di secondo
grado) che si passano per i quattro punti A, B, E e F .
Geometria e Topologia I - 19 oct 2006 (9:3011:30, aula U1-12) 1/2
Xk = [k 2k , k + 2k ] = {x R : 2k x k 2k },
e
+
[ 0
[
X= Xk , Y = Xk .
k=0 k=
(c) Determinare una affinita di A3 (R) che manda T nel tetraedro di vertici
(4) Nel piano affine euclideo E2 siano A = (0, 0), B = (1, 0), C = (1, 1).
X = {z C : z 3 6 R C}
(b) X e aperto?
Geometria e Topologia I - 21 sep 2006 (9:3011:30, aula U1-11) 1/2
kx2 (k 2 + 1)x + k = 0,
e [
X= Xk .
kZ
(b) X e chiuso?
(c) X e limitato?
(2) Si consideri nel piano euclideo E2 la famiglia di tutte le unioni finite di punti
e rette, insieme allinsieme vuoto e a E2 stesso.
(b) Se una successione converge nella topologia metrica, allora converge anche
nella topologia ?
(c) Dimostrare che la successione xn = (n, 0), con n intero, converge nella
topologia a tutti i punti di una retta. Quale?
(3) Si consideri la regione X del piano affine euclideo con coordinate x, y definita
dalla disequazione
y 2 x3 .
E ben definita?
(4) Nello spazio affine A3 (R)) si consideri il cubo C con vertici di coordinate
(x, y, z) con x, y, z {1, 2}.
(5) Nel piano affine euclideo E2 si considerino i punti A = (0, 0), B = (1, 0),
C = (1, 1) e D = (0, 1).
z w z w X.
C = {z C : p(z) = 0},
(c) C puo essere lunione disgiunta di due elementi non vuoti di A? Di due
elementi non vuoti di C?
(a) Mostrare che per due punti distinti di E3 passa una e una sola retta.
(b) Mostrare che per tre punti non collineari di E3 passa uno e un solo piano.
(c) Mostrare che il luogo dei punti di E3 equidistanti rispetto a due punti A, B
(distinti) e un piano ortogonale al segmento AB.
(d) Mostrare che il luogo dei punti di E3 equidistanti rispetto a tre punti A, B e
C (non allineati) e una retta, ortogonale al piano per A, B e C. Indichiamola
con rABC .
(f ) Dedurre che se A, B, C e D non sono complanari esiste una unica sfera che
passa per A, B, C e D.
(b) Si determinino le affinita del punto precedente che fissano almeno un punto
di X.
(c) Siano A = (0, 0), B = (1, 0) e C = (0, 1) punti dello spazio euclideo E2 ,
rispetto al sistema di riferimento standard. Determinare le isometrie di E2
in se che mandano il triangolo ABC in se.
omogenee [a : b : c].
(a) Mostrare che la funzione g e ben definita e iniettiva.
(b) Determinare limmagine di g in P2 (C).
(c) Sia A un punto qualsiasi di A2 (C), e X Y linsieme delle rette per A (fascio
di rette per un punto). Mostrare che limmagine di X in P2 (C) e una retta
proiettiva.
(d) Mostrare che tre punti P = (x, y), A = (xA , yA ) e B = (xB , yB ) di A2 (C)
sono allineati se e soltanto se il determinante della matrice
x xA x B
y yA y B
1 1 1
e uguale a zero.