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Corso OFA

Università degli Studi di Bergamo

PRIMA LEZIONE
1 La retta
1.1 Definizione
• Siano m e q ∈ R. L’equazione
y = mx + q (1.1)
descrive una retta nel piano, dove

– m è detto coefficiente angolare della retta, e ne rappresenta la pendenza;


– il punto di coordinate (0; q) è l’intersezione della retta con l’asse y.

Nel caso particolare q = 0, l’equazione (1.1) diventa

y = mx

e descrive una retta passante per l’origine. Il grafico della retta di equazione (1.1) si ottiene da
quella di equazione y = mx con una traslazione rispetto all’asse y che manda il punto di coordinate
(0; 0) nel punto di coordinate (0; q).

y = mx + q

1.1 y = mx

Si noti che le rette di equazioni y = mx + q e y = mx sono parallele.

• Utilizzando la formula (1.1), si possono ottenere tutte le rette del piano, ad eccezione di quelle
verticali. Queste ultime hanno un’equazione della forma

x = k,

con k ∈ R, e quindi non rientrano tra le rette con equazione della forma (1.1).

3
• L’equazione di una retta generica è data da
ax + by + c = 0,
con l’unica restrizione che (a, b) ̸= (0, 0) (cosa succede se (a, b) = (0, 0)?). Infatti, si verifica che
– se b ̸= 0, si ottiene una retta (non verticale) con equazione della forma y = mx + q, con
m = −a/b e q = −c/b;
– se b = 0, allora necessariamente a ̸= 0 (perché?) e si ha una retta verticale di equazione
x = k con k = −c/a.
Esercizio 1.1 Disegnare su un unico grafico le rette di equazione
3
r1 : y = −1, r2 : y = −x, r3 : y = x + 1, r4 : x + 2y + 2 = 0 e r5 : x = 2.
2
y r5 : x = 2 r3 : y = 32 x + 1
5
4
r2 : y = −x
3
2
1.2 1

−2 −1 1 2 3 4 x
−1 r1 : y = −1
−2
r4 : x + 2y + 2 = 0

1.2 Equazioni di rette per uno o due punti


• La retta verticale passante per A(xA ; yA ) ha equazione
x = xA .

• Dato il punto A(xA ; yA ), la retta passante per A di coefficiente angolare assegnato m si ottiene
a partire dall’equazione y = mx + q imponendo il passaggio per A, cioè imponendo la condizione
yA = mxA + q da cui si ricava q = yA − mxA . L’equazione è quindi data da y = mx − mxA + yA
che può essere riscritta nella forma equivalente
y − yA = m(x − xA ). (1.2)

• Dati due punti A(xA ; yA ) e B(xB ; yB ), con xB ̸= xA , la retta di equazione y = mx + q passante


per A e B si ottiene risolvendo il sistema
(
yA = mxA + q
(1.3)
yB = mxB + q,
da cui si ottiene
yB − yA yA xB − xA yB
m= , q= (1.4)
xB − xA xB − xA
(osservando che xB ̸= xA e quindi il denominatore è diverso da 0). Le formule contenute in (1.4)
non vanno imparate a memoria: per determinare un’equazione della retta cercata è molto più
importante saper impostare il problema, cioè scrivere il sistema (1.3) e risolverlo caso per caso
negli esercizi.

4
Esercizio 1.2 Scrivere un’equazione della retta passante per A(2; 3) e con coefficiente angolare m = 12 .

Sol.
Dalla (1.2) si ha y − 3 = 12 (x − 2) cioè
1
y= x + 2.
2
y
5 y = 12 x + 2

4
A
3
1.3 2

−1 O 1 2 3 4 x5
−1

Esercizio 1.3 Scrivere un’equazione della retta passante per A(1; 2) e B(0; −1).
Sol.
Notiamo che xA ̸= xB . Imponendo il passaggio per A e B si ha
  
2=m+q m=2−q m=3
⇒ ⇒
−1 = 0 · m + q q = −1 q = −1.

Un’equazione della retta è perciò y = 3x − 1. (Verificare che l’equazione è soddisfatta dalle coordinate
di A e B) ▲

Esercizio 1.4 Scrivere un’equazione della retta passante per A(2; 1) e B(2; 4).
Sol.
In questo caso si ha xA = xB e il sistema (1.3) non ammette soluzioni (fare la verifica). I punti A e
B sono allineati in verticale, la retta cercata è quindi una retta verticale passante per A (o per B) e
quindi ha equazione x = 2. ▲

1.3 Rette parallele e perpendicolari


i) Due rette di equazioni y = mx + q e y = m′ x + q ′ sono parallele se e solo se i loro coefficienti
angolari coincidono: m = m′ .
ii) Due rette di equazioni y = mx + q e y = m′ x + q ′ sono perpendicolari se e solo se i loro coefficienti
angolari soddisfano la relazione mm′ + 1 = 0, cioè se e solo se m′ = −1/m.

Esercizio 1.5 Siano A(1; 2), B(3; 5) e r la retta di equazione y = −3x + 2.


a) Scrivere un’equazione della retta r′ passante per A e parallela ad r.
b) Scrivere un’equazione della retta r′′ passante per B e perpendicolare ad r.

Sol.

5
a) Ogni retta parallela ad r ha equazione della forma

y = −3x + q

per qualche q ∈ R. Imponendo il passaggio per A si ottiene:

2 = −3 · 1 + q ⇒ q = 5 ⇒ r′ : y = −3x + 5.

b) Ogni retta ortogonale (perpendicolare) ad r ha equazione della forma

1
y= x+q
3

con q ∈ R. Imponendo il passaggio per B si ottiene

1 1
5= · 3 + q ⇒ q = 4 ⇒ r′′ : y = x + 4 (oppure x − 3y + 12 = 0).
3 3

1.4 Intersezione tra rette


L’intersezione tra le rette di equazioni y = mx + q e y = m′ x + q ′ si trova risolvendo il sistema

y = mx + q
y = m′ x + q ′ .

Ci sono tre possibilità:

il sistema ammette un’unica soluzione (rette incidenti );

il sistema non ammette soluzione (rette parallele non coincidenti );

il sistema ammette infinite soluzioni (rette coincidenti ).

Esercizio 1.6 Determinare l’intersezione tra le rette r e r′′ dell’esercizio precedente.

Sol.
Abbiamo
1
r : y = −3x + 2 e r′′ : y = x + 4,
3
quindi l’intersezione r ∩ r′′ tra r e r′′ è data dai punti di coordinate (x; y) tali che

y = −3x + 2 y = −3x + 2
( ( 
′′ y = −3x + 2
r∩r : 1 ⇒ 1 ⇒
y = x+4 −3x + 2 = x + 4 −9x + 6 = x + 12
3 3  
9  y = 19
y = −3x + 2
(
y = +2
  
y = −3x + 2

⇒ 3 ⇒ 5 ⇒ 5
−6 = 10x x=− 3 3
5

 x = − 
 x = − .
5 5

Quindi r ∩ r′′ è il punto P − 53 ; 19


5 .


6
2 Secondo grado
2.1 Parabola
L’equazione
y = ax2 + bx + c,
con a ̸= 0, b e c ∈ R descrive una parabola con asse parallelo all’asse y. Otteniamo il grafico di tale
parabola a partire da quella di equazione y = x2 .
i) La parabola di equazione y = x2 ha il suo vertice nell’origine, passa per il punto di coordinate (1; 1)
e il suo asse è la retta di equazione x = 0 (l’asse y).

y y = x2

1.4
1

1 x

ii) Consideriamo il grafico della parabola di equazione y = ax2 . Si hanno due casi:
• Se a > 0, il grafico si ottiene da quello della parabola di equazione y = x2 con una dilatazione
di coefficiente a sull’asse y.
• Se a < 0, il grafico si ottiene da quello della parabola di equazione y = x2 con una dilatazione
di coefficiente |a| = −a sull’asse y, assieme ad una riflessione sull’asse x.
y y = x2
y = 2x2
y = 12 x2

1.5
x

y = − 21 x2

iii) Il grafico della parabola di equazione y = a(x−x0 )2 si ottiene dal grafico della parabola di equazione
y = ax2 con una traslazione di x0 sull’asse delle x, a destra o a sinistra a seconda del segno di
x0 . Come capire se si trasla a destra o a sinistra? Se a > 0, il grafico della funzione f (x) = ax2

7
ha un minimo in x = 0, che corrisponde al vertice della parabola. Di conseguenza, la funzione
f (x − x0 ) = a(x − x0 )2 ha un minimo quando x − x0 = 0, cioè x = x0 . Quindi la traslazione
sull’asse x porta la parabola ad avere ascissa x0 e l’asse di simmetria della parabola è la retta
di equazione x = x0 . Se a < 0 il discorso è esattamente lo stesso, con un unico cambiamento:
“minimo” diventa “massimo”.

y y = 12 (x − 2)2

y = 21 x2

1.6

2 x

iv) Il grafico della parabola di equazione y = a(x − x0 )2 + y0 si ottiene dal punto precedente con una
traslazione sull’asse y che mandi il vertice ad avere ordinata y0 , quindi verso l’alto se y0 > 0 e verso
il basso se y0 < 0. Il vertice ha quindi coordinate (x0 ; y0 ).

y y = 12 (x − 2)2 + 1

y = 12 (x − 2)2

1.7
1

2 x

v) L’ultimo caso descritto è quello generale. Infatti, ogni trinomio ax2 + bx + c con a ̸= 0 può essere
scritto sotto la forma a(x − x0 )2 + y0 con opportuni x0 e y0 . Come trovare x0 e y0 ? Completando
il quadrato, come vedremo nei seguenti esempi.
Osservazione: come illustrato in precedenza, la parabola di equazione y = a(x − x0 )2 + y0 ha il suo
vertice nel punto di coordinate (x0 ; y0 ). □
Esempio 2.1 Scrivere un’equazione delle seguenti parabole nella forma y = a(x − x0 )2 + y0 . Determi-
nare il vertice, l’intersezione con l’asse x e tracciarne un grafico qualitativo.
(a) y = 2x2 − 12x + 14.
Sol. Sappiamo che a = 2. Cerchiamo x0 e y0 tali che

2x2 − 12x + 14 = 2(x − x0 )2 + y0 ⇔ 2x2 − 12x + 14 = 2(x2 − 2x0 x + x02 ) + y0 ⇔


  
2 2 2 −12 = −4x0 x0 = 3 x0 = 3
2x − 12x + 14 = 
 2x − 4x0 x + 2x0 + y0 ⇔

2 ⇔ ⇔
14 = 2x0 + y0 14 = 18 + y0 y0 = −4.

8
L’equazione data è quindi equivalente a

y = 2(x − 3)2 − 4.

Il vertice della parabola è quindi il punto V (3; −4).


Siccome a = 2 > 0, la parabola è rivolta verso l’alto. L’intersezione della parabola con l’asse x si
ottiene risolvendo il sistema

y = 2(x − 3)2 − 4 2(x − 3)2 − 4 = 0 (x − 3)2 = 2


  
⇔ ⇔
y=0 y=0 y = 0.


Le soluzioni della prima equazione sono x1,2 = 3 ± 2.

y y = 2x2 − 12x + 14 = 2(x − 3)2 − 4

3
1.8 x

−4

(b) y = −x2 + 2x + 1.
Sol. Si ha a = −1. Cerchiamo (x0 ; y0 ) tale che

− x2 + 2x + 1 = −(x − x0 )2 + y0 ⇔ −x2 + 2x + 1 = −(x2 − 2x0 x + x02 ) + y0 ⇔


 
2 2 2 = 2x0 x0 = 1
−x −x
+ 2x + 1 =  + 2x0 x − x02 + y0 ⇔ ⇔
 1 = −x20 + y0 y0 = 2.

La parabola ha quindi equazione

y = −(x − 1)2 + 2.

Il vertice è il punto V (1; 2). L’intersezione con√l’asse x è data


√ dai punti di cui l’ascissa soddisfa
−(x − 1)2 + 2 = 0 ⇔ (x − 1)2 = 2 ⇔ x − 1 = ± 2 ⇔ x = 1 ± 2.

9
y

1 x
1.9

y = −x2 + 2x + 1 = −(x − 1)2 + 2

2.2 Equazioni di secondo grado


Supponiamo di voler risolvere l’equazione
ax2 + bx + c = 0, a ̸= 0.
Il numero di soluzioni dipende dal segno del discriminante
∆ = b2 − 4ac
e si hanno tre casi:
i) se ∆ > 0 l’equazione ha due soluzioni distinte, date da
√ √
−b − b2 − 4ac −b + b2 − 4ac
x1 = x2 = .
2a 2a
Inoltre il polinomio si fattorizza come
ax2 + bx + c = a(x − x1 )(x − x2 ). (2.1)
Esempio 2.2 Cerchiamo gli zeri del polinomio P (x) = 2x2 − 8x + 6. Si ha ∆ = (−8)2 − 4 · 2 · 6 =
64 − 48 = 16 > 0. Quindi

8± 16 8±4 3
x1,2 = = =2±1
4 4 1.

Si noti che
2x2 − 8x + 6 = 2(x2 − 4x + 3) = 2(x − 3)(x − 1).
Possiamo collegare l’equazione alla parabola di equazione y = 2x2 − 8x + 6. Questa interseca l’asse
x nei due punti di ascissa gli zeri di P , cioè x = 1 e x = 3. Inoltre completando il quadrato,
troviamo
y = 2x2 − 8x + 6 = 2(x2 − 4x) + 6 = 2 (x − 2)2 − 4 + 6 = 2(x − 2)2 − 2,


quindi il vertice è V (2; −2). Osserviamo, e non è un caso, che l’ascissa del vertice è la media degli
zeri.

10
y y = 2x2 − 8x + 6 = 2(x − 2)2 − 2

1.10
2
1 3 x

−2

ii) Se ∆ = 0, l’equazione ha un’unica soluzione (doppia) data da

b
x1 = − .
2a

In questo caso il polinomio è (un multiplo di) un quadrato perfetto:

ax2 + bx + c = a(x − x1 )2 .

Questa identità coincide con la (2.1) nel caso x2 = x1 (ed è la ragione per la quale la soluzione x1
è detta doppia: conta due volte).

Esempio 2.3 Cerchiamo gli zeri del polinomio P (x) = 2x2 − 8x + 8. Si ha ∆ = (−8)2 − 4 · 2 · 8 =
64 − 64 = 0. Quindi

8
x1 = = 2.
4

Si noti che

2x2 − 8x + 8 = 2(x2 − 4x + 4) = 2(x − 2)2 .

La parabola di equazione y = 2x2 − 8x + 8 ha il suo vertice in V (2; 0), punto in cui è tangente
all’asse x.

11
y y = 2x2 − 8x + 8 = 2(x − 2)2

1.11

2 x

iii) Se ∆ < 0, l’equazione non ha soluzioni reali e la parabola di equazione

y = ax2 + bx + c

non interseca l’asse x.

Esempio 2.4 Cerchiamo gli zeri del polinomio P (x) = 2x2 − 8x + 10. Si ha ∆ = (−8)2 − 4 · 2 · 10 =
64 − 80 = −16 < 0, quindi non ci sono zeri. Inoltre

2x2 − 8x + 10 = 2(x2 − 4x + 4) + 2 = 2(x − 2)2 + 2.

La parabola di equazione y = 2x2 − 8x + 10 ha il suo vertice in V (2; 2).

y y = 2x2 − 8x + 10 = 2(x − 2)2 + 2

1.12 2

2 x

12
2.3 Disequazioni di secondo grado
Consideriamo ora la disequazione
ax2 + bx + c ⩾ 0, a ̸= 0

e le disequazioni simili dove al simbolo ⩾ si sostituisce >, ⩽ o <. Il metodo più semplice per risolvere
queste disequazioni è quello grafico, descritto nei seguenti esempi.

Esempio 2.5 Cercare le soluzioni delle seguenti disequazioni.

a) 2x2 − 8x + 6 ⩾ 0.

Abbiamo visto che il grafico della parabola di equazione y = 2x2 − 8x + 6 è dato da

y y = 2x2 − 8x + 6 = 2(x − 1)(x − 3)

1.13
2
1 3 x

−2

Quindi la soluzione della disequazione è

x ⩽ 1 o x ⩾ 3.

Un metodo alternativo, ma in questo caso più elaborato del precedente, è di studiare il segno del
prodotto 2(x − 1)(x − 3), o equivalentemente del prodotto (x − 1)(x − 3). In questo caso si ha

1 3
x − 1 > 0 ⇐⇒ x > 1 x−1 − + +
x − 3 > 0 ⇐⇒ x > 3 x−3 − − +
(x − 1)(x − 3) + − +

e si ottengono le soluzioni già determinate.

b) 2x2 − 8x + 8 ⩽ 0.

Abbiamo visto che il grafico della parabola di equazione y = 2x2 − 8x + 8 è dato da

13
y y = 2x2 − 8x + 8 = 2(x − 2)2

1.14

2 x

Quindi la soluzione della disequazione è


x = 2.
Un metodo alternativo è di notare che siccome 2x2 − 8x + 8 = 2(x − 2)2 e (x − 2)2 è una quantità
non negativa, allora la disequazione 2x2 − 8x + 8 ⩽ 0, cioè 2(x − 2)2 ⩽ 0 è verificata se e solo se
(x − 2)2 si annulla, cioè se e solo se x = 2.
c) 2x2 − 8x + 10 > 0.
Abbiamo visto che il grafico della parabola di equazione y = 2x2 − 8x + 10 è dato da

y y = 2x2 − 8x + 10 = 2(x − 2)2 + 2

1.15 2

2 x

Quindi la soluzione della disequazione è


x ∈ R.

d) −x2 + 5x − 6 > 0.
Le soluzioni dell’equazione −x2 + 5x − 6 = 0 sono

−5 ± 25 − 24 5∓1 2
x1,2 = = ⇒ −x2 + 5x − 6 = −(x − 2)(x − 3).
−2 2 3

14
Siccome a = −1 < 0, la parabola è rivolta verso il basso, quindi il grafico è dato da

2 3
x
1.16

y = −x2 + 5x − 6

La disequazione è verificata per 2 < x < 3.


15
16

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