Sei sulla pagina 1di 11

Politecnico di Torino

Corso di
accompagnamento
Scheda 2
Funzioni elementari

1 Funzioni
1.1 Definizioni
Una funzione reale di variabile reale è una legge f che associa ad un numero
reale x al più un numero reale y; per indicare questo fatto si scrive y = f (x).

Esempio 1.1 La legge ”a ogni numero reale associamo il numero stesso molti-
plicato per 3 e sommato a 1”. Si tratta della legge y = 3x + 1; per ogni x reale
è possibile determinare univocamente un corrispondente valore di y.

Esempio 1.2 La legge ”a ogni numero reale associamo la sua radice quadrata”
è univoca, ma, a differenza del caso precedente, questa legge non può essere
applicata a ogni numero reale, ma solo ai numeri non negativi.

Esempio 1.3 La legge ”a ogni numero x associamo i numeri reali che elevati
al quadrato sono uguali a x” non definisce una funzione; ad esempio, a x =
9 possiamo associare sia 3 che −3; non è quindi soddisfatta la proprietà di
univocità.

Fissiamo un x0 ∈ R e il corrispondente y0 = f (x0 ) ottenuto tramite la


funzione f e costruiamo la coppia ordinata (x0 , f (x0 )) nel prodotto cartesiano
R2 = R × R. Se ripetiamo il procedimento per ogni x ∈ R viene identificato un
sottoinsieme di R2 che chiamiamo grafico della funzione f .
La proiezione del grafico sull’asse x è il dominio della funzione, mentre la
proiezione del grafico sull’asse y è l’immagine della funzione.

Esempio 1.4 Consideriamo i due sottoinsiemi di R2 mostrati nella figura (si


adotta la convenzione che un pallino scuro indica che il punto è compreso nel
grafico, mentre un pallino chiaro indica che il punto è escluso).
Quello a sinistra non è il grafico di una funzione. Infatti a ogni x ∈ (0, 1)
corrispondono due valori (uno positivo e l’altro negativo) di y.
Quello a destra soddisfa invece la proprietà di univocità; proiettando il grafico
sugli assi troviamo che il dominio della funzione è [−4, 4], mentre l’immagine è
[−4, 3].
y y

1 x 1 x

1.2 Esempi di funzione


1. Funzioni costanti
Una funzione f è detta costante se assume lo stesso valore per tutti gli
elementi del suo dominio.
Se dom(f ) = R il grafico di una funzione costante y = c è la retta parallela
all’asse delle ascisse costituita da tutti i punti che hanno ordinata uguale
a c.
2. Funzioni lineari e funzioni affini
La relazione di proporzionalità diretta y = mx ha come grafico una retta
per l’origine; il numero m (coefficiente di proporzionalità tra le quantità
x e y) è il coefficiente angolare della retta.
Una funzione affine ha un’equazione del tipo y = mx+ q. Questa funzione
ha come grafico la retta passante per il punto (0, q) e coefficiente angolare
m.

q
q
−m q q
−m
x x x
q

m=0 m>0 m<0

3. La funzione quadratica
La funzione quadratica più semplice è y = x2 . Il suo grafico è una parabola
con vertice nell’origine, asse l’asse delle ordinate e convessa (si dice in modo
impreciso ”con la concavità verso l’alto”); il dominio della funzione è R e
l’ immagine è [0, +∞).
In generale ogni funzione del tipo y = ax2 + bx + c (con a 6= 0) ha come
grafico una parabola, con le seguenti caratteristiche

c
Politecnico di Torino 2 Corso di accompagnamento
 
• il vertice V ha coordinate −b , 4ac − b2 ;
2a 4a

• l’asse è la retta verticale di equazione x = −b


2a ;
• la parabola è convessa se a > 0, convcava se a < 0;

− ab x
− ab
x
V
a>0 a<0

4. Le funzioni y = xn
Abbiamo visto che se n = 1 il grafico è una retta, mentre se n = 2 si ha
una parabola. Se n = 0 la funzione è costante e vale 1 per ogni x < 0 e
per x > 0; nel punto x = 0 la funzione non è definita.
Esclusi questi casi, le funzioni della famiglia y = xn con n ∈ N, dette
anche funzioni potenza, hanno grafici qualitativamente diversi a seconda
che n sia pari oppure dispari.

x3 x4

x x

n positivo e dispari n positivo e pari


Se n è negativo e dispari, il grafico della funzione è qualitativamente simile
a quello dell’iperbole, mentre se n è negativo e pari si ha l’andamento della
figura.

c
Politecnico di Torino 3 Corso di accompagnamento
x−3 x−2

x x

n negativo e dispari n negativo e pari


Di particolare importanza è il caso n = −1; si tratta della funzione di
proporzionalità inversa può essere scritta nella forma y = xk , con k 6=
0. La funzione cosı̀ definita ha come dominio R \ {0}. Il suo grafi-
co è rappresentato dall’iperbole equilatera che ha come asintoti gli assi
coordinati.
5. Funzioni radice

Il comportamento delle funzioni radice y = n x è diverso a seconda che n
sia dispari o pari.

Se n è dispari e n ≥ 3 la funzione y = n x ha dominio e immagine uguali
a R (nella figura è mostrato il caso n = 3).

Se invece n è pari possiamo definire la funzione n x solo per x ∈ [0, ∞) e
l’immagine della funzione è [0, ∞) (nella figura è mostrato il caso n = 2).
√ √
3
x x

x x

n dispari n pari

6. Funzione valore assoluto


La funzione valore assoluto è definita da

−x per x < 0
|x| =
x per x ≥ 0

c
Politecnico di Torino 4 Corso di accompagnamento
|x|

2 Trasformazioni del piano e grafici


A partire dai grafici introdotti possiamo tracciare altri grafici con semplici
operazioni, dette trasformazioni del piano.
Non affrontiamo il tema delle trasformazioni del piano, ma vediamo come ci
si comporta in pratica nei casi più comuni.

1. Traslazione verticale (di una quantità q)

y = f (x) =⇒ y = f (x) + q

2. Traslazione orizzontale (di una quantità p)

y = f (x) =⇒ y = f (x − p)

3. Simmetria rispetto all’asse delle ascisse

y = f (x) =⇒ y = −f (x)

4. Simmetria rispetto all’asse delle ordinate

y = f (x) =⇒ y = f (−x)

La simmetria rispetto all’asse delle ordinate permette di introdurre la seguente


definizione.
Definizione 2.1 Sia f una funzione che ha dominio simmetrico rispetto all’o-
rigine (questo significa che se x ∈ dom f anche −x ∈ dom f );
• se f (−x) = f (x) per ogni x ∈ dom f , diciamo che la funzione è pari;

• se f (−x) = −f (x) per ogni x ∈ dom f , diciamo che la funzione è dispari.

c
Politecnico di Torino 5 Corso di accompagnamento
f (x − p)
f (x) + q

x x
f (x) f (x)

−f (x) f (−x)

x x
f (x) f (x)

Esempio 2.2 Consideriamo la parabola di equazione y = x2 e sottoponiamola


a una traslazione orizzontale di una quantità p = −1; questo significa che il
grafico si sposta verso sinistra, mentre l’equazione diventa y = (x + 1)2 .
Ora eseguiamo una traslazione verticale con q = 2 (quindi verso l’alto);
l’equazione diventa y = (x + 1)2 + 2 = x2 + 2x + 3.

3 I grafici di y = |f (x)| e y = f (|x|)


Dato il grafico di y = f (x) si ottiene il grafico di y = |f (x)| usando la definizione
di valore assoluto:

f (x) se f (x) ≥ 0
|f (x)| = .
−f (x) se f (x) < 0
A sinistra osserviamo il grafico di y = f (x), mentre a destra quello di y =
|f (x)|.

f (x) |f (x)|

x x

La parte del grafico nel semipiano negativo delle y viene ribaltata nel semip-
iano positivo.

c
Politecnico di Torino 6 Corso di accompagnamento
Attraverso considerazioni analoghe è possibile tracciare il grafico di f (|x|).
Osserviamo, innanzitutto, che per definire f (|x|) è necessario che il dominio
della funzione contenga dei punti di ascissa positiva o nulla. Per costruire il
grafico di y = f (|x|) a partire da quello di y = f (x), si ripete senza modifiche
il grafico di y = f (x) per x ≥ 0 e lo si estende ai valori negativi di x in modo
simmetrico rispetto all’asse delle ordinate. Vediamo un esempio:

f (x) f (|x|)

x x

c
Politecnico di Torino 7 Corso di accompagnamento
4 ESERCIZI – FUNZIONI ELEMENTARI
Esercizio 1
Tra i seguenti sottoinsiemi del piano identificare quali sono il grafico di una
funzione. Per essi trovare dominio e immagine.

y y

(a) (b)
1 x 1 x

y y

(c) (d)
1 x 1 x

y y

(e) (f)
1 x 1 x

Esercizio 2
Trovare le traslazioni che portano il vertice della parabola y = x2 , rispettiva-
mente, nei punti V 0 = (−5, 3) e V 00 = (3, −3).

c
Politecnico di Torino 8 Corso di accompagnamento
Esercizio 3
Data la funzione y = |x|, traslarla prima con p = −1 e q = 3 e poi con p = 2/3
e q = −3/2. Disegnare il grafico delle due funzioni traslate.

Esercizio 4

Trovare la traslazione che trasforma y = |x| in y = |x − 2| + 3 e y = x −
1 .
2

Esercizio 5
Date le funzioni y1 (x) = |x|, y2 (x) = x2 − x, y3 (x) = x2 − 2x + 3 trovare l’espres-
sione analitica e disegnare i grafici delle funzioni ad esse simmetriche rispetto
all’asse x e rispetto all’asse y.

Esercizio 6
Trovare una funzione quadratica che ha massimo uguale a 3 e punto di massimo
uguale a −2 e si annulla in x = 0.

Esercizio 7
Disegnare il grafico della funzione y = − |−x + 3|+2 indicando le trasformazioni
che consentono di ottenerli a partire dal grafico di y = |x|.

Esercizio 8
Disegnare i grafici delle funzioni

1. y = (x + 2)3 2. y = 1 +3 3. y = 1
(x − 1)2 (−x + 2)5

indicando le trasformazioni da cui si ottengono dai grafici di y = x3 ; y = 12 ;


x
y = 15 .
x

Esercizio 9
Tracciare i grafici delle funzioni
−2x + 3
f (x) = 2x − 1, g(x) = x2 − 5x + 4, h(x) =
x−5
e da essi ricavare i grafici di:

1. f1 (x) = |2x − 1|
2. f2 (x) = 2 |x| − 1
3. f3 (x) = |2 |x| − 1|

c
Politecnico di Torino 9 Corso di accompagnamento

4. g1 (x) = x2 − 5x + 4
5. g2 (x) = x2 − 5 |x| + 4

6. g3 (x) = x2 − 5 |x| + 4

7. h1 (x) = −2x + 3

x−5

Esercizio 10
√ √
Partendo dal grafico di y = x e y = 3 x, costruire mediante opportune
trasformazioni del piano il grafico delle seguenti funzioni:
√ √
1. f (x) = x+2 4. f (x) = 3
x+2
√ √
2. f (x) = x + 2 5. f (x) = 3 − x
√ √
3. f (x) = 3 x + 2 6. f (x) = 3 − 3 x

c
Politecnico di Torino 10 Corso di accompagnamento
5 SOLUZIONI
Esercizio 1
(a) non è il grafico di una funzione, mentre tutti gli altri lo sono.
(b) dom f = [−4, −2) ∪ [−1, 5); im f = [−3, 4);
(c) dom f = (−4, −2] ∪ (0, 5); im f = [−5, 5];
(d) dom f = [−4, −2] ∪ (−1, 1) ∪ (2, 5]; im f = [−5, 0] ∪ (1, 3);
(e) dom f = (−4, 1] ∪ {2, 3} ∪ [4, 5); im f = [−3, 0] ∪ {1, 2};
(f) dom f =im f = {−4, −3, −2, −1, 0, 1, 2, 3, 4}.

Esercizio 2
Con le notazione introdotte nel pagarafo 2: vertice in V 0 =⇒ p = −5, q = 3,
vertice in V 00 =⇒ p = 3, q = −3

Esercizio 4
Con le notazione introdotte nel pagarafo 2: funzione y = |x − 2| + 3 =⇒ p =
2, q = 3, funzione y = |x − 1/2| =⇒ p = 1/2, q = 0.

Esercizio 5
Le funzioni simmetriche rispetto all’asse x sono, rispettivamente, y1 (x) = −|x|,
y2 (x) = x − x2 e y3 (x) = −x2 + 2x − 3; quelle simmetriche rispetto all’asse y
sono, rispettivamente, y1 (x) = |x|, y2 (x) = x2 + x e y3 (x) = x2 + 2x + 3.

Esercizio 6
Le funzioni quadratiche che hanno massimo uguale a 3 e punto di massimo
uguale a −2 sono della forma y(x) = α(x + 2)2 + 3; imponendo la condizione
y(0) = 0 otteniamo α = −3/4.

c
Politecnico di Torino 11 Corso di accompagnamento

Potrebbero piacerti anche