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2012/2013
1 Alternativamente, l’equazione può anche essere studiata come equazione lineare: y − y cos x = − cos x.
1
2 M .GUIDA, S.ROLANDO
con c costante reale arbitraria. Prendendo l’esponenziale di ambo i membri si ottiene elog|y−1| = esin x+c ,
ossia |y − 1| = ec esin x , il che significa
|y − 1| = cesin x , ossia y − 1 = ±cesin x , con c costante reale positiva arbitraria
(dove nell’eliminare il valore assoluto si è tenuto conto che y − 1 ha segno costante per ogni soluzione y).
Ciò equivale a
y − 1 = cesin x con c costante reale non nulla arbitraria
e quindi, poiché per c = 0 l’ultima espressione restituisce la funzione constante y (x) ≡ 1, l’integrale
generale dell’equazione (comprendente soluzioni costanti e non) risulta
(2) y (x) = 1 + cesin x per ogni x ∈ R, con c ∈ R costante arbitraria.
sin 0 0
(a) Essendo y (0) = 1 + ce = 1 + ce = 1 + c per ogni c ∈ R, la generica soluzione (2) soddisfa il
problema di Cauchy con dato iniziale y(0) = −1 se e solo se 1 + c = −1, cioè c = −2. Dunque la
soluzione del problema è y (x) = 1 − 2esin x , x ∈ R.
(b) Poiché lim esin x non esiste, la generica soluzione (2) è tale che
x→+∞
=1 se c = 0
lim 1 + cesin x
x→+∞ non esiste se c = 0.
Dunque non esistono soluzioni y2 (x) tali che lim y2 (x) = 2, mentre la condizione lim y1 (x) = 1
x→+∞ x→+∞
è soddisfatta dalla soluzione che corrisponde a c = 0, cioè la soluzione costante y1 (x) ≡ 1.
(c) Circa la limitatezza delle soluzioni, risulta
esin x ≤ e per ogni x ∈ R
(in quanto l’esponenziale è crescente e sin x ≤ 1 per ogni x ∈ R) e pertanto la generica soluzione
(2) soddisfa
|y (x)| = 1 + cesin x ≤ 1 + cesin x = 1 + |c| esin x ≤ 1 + |c| e per ogni x ∈ R.
Dunque tutte le soluzioni dell’equazione sono limitate (sul proprio intervallo di definizione, che è
R).
arctan x2 + c + kπ per ogni x ∈ R, che, al variare di k ∈ Z e c ∈ R, fornisce le infinite soluzioni non costanti dell’equazione.
EQUAZIONI DIFFERENZIALI 3
gli intervalli del tipo − π2 + kπ, π2 + kπ con k ∈ Z) e poiché sappiamo che la nostra soluzione as-
sume il valore π4 , essa assumerà valori tutti contenuti nell’intervallo − π2 , π2 (cioè nell’intervallo del tipo
− π2 + kπ, π2 + kπ che contiene π4 ), su cui la tangente si inverte nell’arcotangente. Questo consente di
esplicitare tan (y (x)) = x2 + 1 tramite la funzione arcotangente e dunque, in definitiva, la soluzione del
problema di Cauchy è
y (x) = arctan x2 + 1 per ogni x ∈ R.
Circa la limitatezza delle soluzioni dell’equazione, ricordiamo quanto già osservato: ogni soluzione non
costante assume valori in uno ed un solo intervallo del tipo − π2 + kπ, π2 + kπ con k ∈ Z, che è un
intervallo limitato, e pertanto è essa stessa limitata. Poiché le soluzioni costanti sono ovviamente limitate,
concludiamo che l’equazione non ha soluzioni non limitate.
e quindi possiamo scegliere A (x) = − cos x. Allora, effettuando la sostituzione t = − cos x, dt = sin x dx,
si ha
da cui si ottiene
y (x) = ecos x e− cos x sin x dx = ecos x e− cos x + c = 1 + cecos x per ogni x ∈ R.
3 Si noti che l’equazione può anche essere vista come equazione a variabili separabili: y = sin x − (sin x) y, ossia
y = g (x) h (y) con g (x) = sin x e h (y) = 1 − y; allora le sue soluzioni costanti si ottengono risolvendo h (y) = 0, che
equivale a y = 1 e fornisce quindi l’unica soluzione costante (4).
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Svolgimento. Si tratta di un’equazione lineare del primo ordine a coefficienti continui sugli intervalli
J = (−∞, 0) ed I = (0, +∞), da risolversi sul secondo (x > 0). Usiamo la formula risolutiva
Tenendo conto dei limiti (7), la soluzione y1 (x) tale che lim y1 (x) = 1 esiste e corrisponde al valore di
x→+∞
c soddisfacente ceπ/2 = 1, ossia c = e−π/2 . Dunque y1 (x) = e−π/2+arctan x (non costante). Al contrario,
non esiste alcuna soluzione non costante y2 (x) tale che lim y2 (x) = 0, in quanto l’equazione ceπ/2 = 0
x→+∞
equivale a c = 0 e quindi fornisce la soluzione costante y(x) ≡ 0.
Osservazione. L’equazione (5) può anche essere risolta come equazione a variabili separabili, essendo
equivalente a
1
y = y.
1 + x2
Essa ammette un’unica soluzione costante, data y (x) = 0 per ogni x ∈ R. Circa le soluzioni non costanti,
dall’uguaglianza
1 1
dy = dx
y 1 + x2
si ricava
log |y| = arctan x + c con c costante reale arbitraria
c arctan x
|y| = e e
|y| = cearctan x con c > 0 costante reale arbitraria
arctan x
y = ±ce
y = cearctan x con c = 0 costante reale arbitraria.
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precisando anche il suo intervallo di definizione (massimale). Scriverne inoltre lo sviluppo di Taylor-Peano
di ordine 2 centrato in t0 = −1.
1
Svolgimento. L’equazione è lineare del primo ordine completa: y + a (t) y = g (t) con a (t) = − t+2 e
1
g (t) = 4t . I coefficienti sono entrambi definiti e continui sugli intervalli I1 = (−∞, −2), I2 = (−2, 0) e
I3 = (0, +∞), su cui saranno quindi definite le soluzioni.
Poiché −1 ∈ I2 , la soluzione del problema di Cauchy (8) (che esiste ed è unica) sarà definita su tutto I2 .
Lo sviluppo di Taylor-Peano di tale soluzione y (t) può essere ricavato prima di determinarne l’espressione
esplicita, usando solo il fatto che essa verifica (8). Infatti ciò significa y (−1) = 1 e
y (t) 1
y (t) = + per ogni t ∈ I2 ,
t + 2 4t
da cui segue
d d y (t) 1 y (t) (t + 2) − y (t) 1
y (t) = y (t) = + = 2 − per ogni t ∈ I2 .
dt dt t + 2 4t (t + 2) 4t2
Allora, valutando in t0 = −1, si ha
(9) y (−1) = 1,
1 1 3
(10) y (−1) = y (−1) − =1− = ,
4 4 4
1 3 1 1
(11) y (−1) = y (−1) − y (−1) − = − 1 − = −
4 4 4 2
e quindi
y (−1) 2 2
y (t) = y (−1) + y (−1) (t + 1) + (t + 1) + o((t + 1) )t→−1
2
3 1
= 1+ (t + 1) − (t + 1)2 + o((t + 1)2 )t→−1 .
4 4
−1
Poiché sull’intervallo I2 = (−2, 0) si ha t+2 dt = − log (t + 2) + c, l’integrale generale dell’equazione
differenziale su I2 è
1 1 1 t+2 1
y (t) = elog(t+2) e− log(t+2) dt = (t + 2) dt = dt.
4t t + 2 4t 4 t (t + 2)
Scomponendo in fratti semplici si ottiene
1 11 1 1
= − ,
t (t + 2) 2t 2t+2
da cui, integrando in senso indefinito sull’intervallo I2 = (−2, 0), risulta
1 1 1 1 1 1 1
dt = dt − dt = log |t| − log |t + 2| + c1
t (t + 2) 2 t 2 t+2 2 2
1 1 1 −t
= log (−t) − log (t + 2) + c1 = log + c1
2 2 2 t+2
(con c1 ∈ R costante arbitraria). Dunque l’integrale generale dell’equazione differenziale su I2 è
t+2 1 −t t+2 −t
y (t) = log + c1 = log +c
4 2 t+2 8 t+2
EQUAZIONI DIFFERENZIALI 7
con c ∈ R costante arbitraria (c = 2c1 ). Essendo y (−1) = c/8 per ogni c ∈ R, la soluzione con condizione
iniziale y (−1) = 1 si ottiene per c = 8 ed è pertanto data da
t+2 −t
(12) y (t) = log +t+2 per ogni t ∈ I2 = (−2, 0) .
8 t+2
Osservazione. Ovviamente lo sviluppo di Taylor richiesto poteva anche essere determinato a posteriori,
calcolando i valori (9)-(11) tramite l’espressione (12) della soluzione.
Svolgimento. Si tratta di un’equazione lineare del secondo ordine a coefficienti costanti, la cui equazione
caratteristica
λ2 + λ − 2 = 0
ha le soluzioni λ1 = −2, λ2 = 1. L’integrale generale dell’equazione differenziale omogenea associata è
quindi
yo (x) = c1 e−2x + c2 ex con c1 , c2 costanti reali arbitrarie.
Cerchiamo una soluzione particolare yp (x) dell’equazione completa (13). Poiché il termine noto g (x) =
−2x è un polinomio di primo grado e 0 non è soluzione dell’equazione caratteristica, si cercherà yp (x)
della forma4
yp (x) = ax + b (generico polinomio di primo grado).
Si ha yp (x) = a e yp (x) = 0, quindi yp (x) risolve (13) se e solo se a − 2 (ax + b) = −2x, ossia
−2a = −2
−2ax + a − 2b = −2x che equivale a
a − 2b = 0.
Tale sistema ha la soluzione unica a = 1, b = 1/2 e dunque dovrà essere
1
yp (x) = x + .
2
L’integrale generale y (x) = yo (x) + yp (x) della (13) è allora
1
(15) y (x) = c1 e−2x + c2 ex + x + per ogni x ∈ R , con c1 , c2 costanti reali arbitrarie.
2
Derivando, si ottiene y (x) = −2c1 e−2x + c2 ex + 1 e quindi, calcolando y (x) e y (x) in x = 0, si trova
1
y (0) = c1 + c2 + e y (0) = −2c1 + c2 + 1 per ogni c1 , c2 ∈ R.
2
Dunque la generica soluzione (15) soddisfa il problema di Cauchy (14) se e solo se
c1 + c2 + 12 = 0
,
−2c1 + c2 + 1 = 0
che significa c1 = 1/6, c2 = −2/3 e pertanto fornisce
1 2 1
y (x) = e−2x − ex + x +
6 3 2
come soluzione del problema (14).
4 Più in dettaglio, riportando il termine noto alla forma considerata dal teorema di somiglianza nel caso generale, si ha
g (x) = −2x = e0x [−2x cos (0x) + sin (0x)] con p1 (x) = −2x polinomio di grado n = 1 e pertanto si cercherà yp (x) della
forma yp (x) = e0x [q1 (x) cos (0x) + q2 (x) sin (0x)] xm = q1 (x) xm con q1 (x) = ax + b generico polinomio di grado n = 1
ed m = 0, perché 0 = 0 + i0 non è soluzione dell’equazione caratteristica. Dunque yp (x) = ax + b.
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y (x) = c1 e−3x + c2 e2x + 3x2 + x + 1 per ogni x ∈ R , con c1 , c2 costanti reali arbitrarie.
1
Per risolvere il problema di Cauchy, calcoliamo y (0) ed y (0). Si ha y (0) = c1 + 4 e
y (x) = −2c1 sin 2x + 2c2 cos 2x per ogni x ∈ R,
da cui segue y (0) = 2c2 . Allora la generica soluzione (16) soddisfa il problema di Cauchy con condizioni
iniziali y(0) = 14 , y (0) = 1 se e solo se
c1 + 14 = 1
4 ,
2c2 = 1
1
cioè c1 = 0 e c2 = 2 e pertanto il problema di Cauchy è risolto dalla funzione
1 1
y (x) = sin 2x + per ogni x ∈ R.
2 4
Svolgimento. Si tratta di un’equazione lineare del secondo ordine a coefficienti costanti, la cui equazione
caratteristica
λ2 − 6λ + 9 = 0
equivale a (λ − 3)2 = 0 ed ha quindi l’unica soluzione λ = 3 con molteplicità 2. L’integrale generale
dell’equazione omogenea associata è quindi
xo (t) = c1 e3t + c2 t e3t , con c1 , c2 costanti reali arbitrarie.
L’integrale generale dell’equazione completa si ottiene sommando a xo (t) una soluzione particolare qualsi-
asi xp (t) dell’equazione completa stessa. Il termine noto si presenta come g (t) = eµt p1 (t) con p1 (t) = 4t
polinomio di grado n = 1 e µ = 3 radice caratterisitica doppia, quindi cerchiamo una soluzione particolare
della forma
xp (t) = e3t (at + b) t2 = e3t at3 + bt2
(generico polinomio di grado 1, moltiplicato per tm con m = 2 e per la stessa esponenziale del termine
noto)7 . Poiché
xp (t) = 3e3t at3 + bt2 + e3t 3at2 + 2bt = e3t 3at3 + 3 (a + b) t2 + 2bt ,
xp (t) = 3e3t 3at3 + 3 (a + b) t2 + 2bt + e3t 9at2 + 6 (a + b) t + 2b
= e3t 9at3 + 9 (2a + b) t2 + 6 (a + 2b) t + 2b ,
sostituendo nell’equazione, semplificando e3t ed ordinando secondo le potenze di t, risulta che la funzione
xp (t) risolve l’equazione se e solo se
6at + 2b = 4t per ogni t ∈ R,
ossia 6a = 4 e 2b = 0, che significa a = 23 e b = 0. Dunque deve essere xp (t) = 2 3t 3
3e t e l’integrale
generale dell’equazione completa è pertanto dato da
2
x (t) = e3t c1 + c2 t + t3 per ogni x ∈ R , con c1 , c2 costanti reali arbitrarie.
3
7 Più in dettaglio, si ha g (t) = eµt [p (t) cos 0 + sin 0] con µ = 3 e p (t) = 4t di grado n = 1 e quindi cerchiamo x (t)
1 1 p
della forma xp (t) = e3t [q1 (t) cos 0 + q2 (t) sin 0] tm = e3t q1 (t) tm con q1 (t) = at + b generico polinomio di grado n = 1 ed
m = 2, perché µ + i0 = 3 è radice del polinomio caratteristico con molteplicità m = 2.
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Svolgimento. Si tratta di un’equazione lineare del secondo ordine a coefficienti costanti, la cui equazione
caratteristica
λ2 + 1 = 0
ha le soluzioni λ1,2 = ±i. L’integrale generale dell’equazione omogenea associata è quindi
yo (x) = c1 cos x + c2 sin x, con c1 , c2 costanti reali arbitrarie.
L’integrale generale dell’equazione completa è allora dato dalla somma di yo (x) con una soluzione par-
ticolare qualsiasi dell’equazione stessa. Vista la forma del termine forzante g (x) = sin 2x (funzione
trigonometrica non risonante), cerchiamo una soluzione particolare del tipo8
yp (x) = A cos 2x + B sin 2x con A, B costanti da determinarsi.
Poiché
yp (x) = −2A sin 2x + 2B cos 2x e yp (x) = −4A cos 2x − 4B sin 2x,
yp (x) risolve l’equazione se e solo se
−4A cos 2x − 4B sin 2x + A cos 2x + B sin 2x = sin 2x per ogni x ∈ R,
ossia
3A cos 2x + (3B + 1) sin 2x = 0 per ogni x ∈ R.
9
Ciò equivale a
3A = 0 1
, ossia A = 0 e B = − .
3B + 1 = 0 3
Dunque deve essere yp (x) = − 13 sin 2x e l’integrale generale dell’equazione completa risulta dato da
1
(17) y (x) = c1 cos x + c2 sin x − sin 2x per ogni x ∈ R , con c1 , c2 costanti reali arbitrarie.
3
Poiché y(0) = c1 cos 0 = c1 per ogni c1 , c2 ∈ R, la condizione y(0) = 0 equivale a c1 = 0 e quindi la
famiglia delle soluzioni dell’equazione tali che y(0) = 0 è
1
y (x) = c2 sin x − sin 2x con c2 costante reale arbitraria.
3
Poiché la generica soluzione (17) dell’equazione è combinazione lineare delle funzioni limitate cos x, sin x
e sin 2x, essa stessa è limitata e quindi l’equazione non ha soluzioni non limitate. Più precisamente, la
generica soluzione (17) soddisfa
1 1
|y (x)| = c1 cos x + c2 sin x − sin 2x ≤ |c1 cos x| + |c2 sin x| + − sin 2x
3 3
1 1
= |c1 | |cos x| + |c2 | |sin x| + |sin 2x| ≤ |c1 | + |c2 | + per ogni x ∈ R
3 3
(essendo |cos x| , |sin x| , |sin 2x| ≤ 1) e pertanto tutte le soluzioni dell’equazione sono limitate su R.
8 Più in dettaglio, si ha g (x) = sin 2x = eµx [p1 (x) cos θx + p2 (x) sin θx] con µ = 0, θ = 2, p1 (x) ≡ 0 e p2 (x) ≡ 1. I
polinomi p1 (x) e p2 (x) hanno grado n = 0 e µ + iθ = 0 + 2i = 2i non risulta soluzione dell’equazione caratteristica (non
c’è risonanza), quindi cerchiamo yp (x) della forma yp (x) = e0x [q1 (x) cos 2x + q2 (x) sin 2x] x0 = q1 (x) cos 2x + q2 (x) sin 2x
con q1 (x) e q2 (x) polinomi generici di grado n = 0, cioè costanti. Dunque yp (x) = A cos 2x + B sin 2x con A, B costanti.
9 si calcoli 3A cos 2x + (3B + 1) sin 2x ad esempio per x = 0 (in modo che sin 2x = 0) e x = π (in modo che cos 2x = 0):
4
si ottiene 3A = 0 e 3B + 1 = 0