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ax + b = 0 (1.1)
3
2x − 3 = 0 ⇒ x =
2
3 6
2x + 3 = 0 ⇒ x = − =−
2 2
3.1.1 Equazioni intere letterali. Nel caso in cui fra i coefficienti dell’equazione
compaiano delle lettere (è per questo che si chiamano letterali) il metodo risolutivo
non cambia, solo che bisogna fare molta attenzione alle condizioni imposte per la
validità delle operazioni che servono a risolverla. Vediamo degli esempi.
i)
(1 − a ) x + a = 0
a
La soluzione è: x = solo per a − 1 ≠ 0 ⇒ a ≠ 1 . Per a=1 l’equazione diventa:
a −1
1=0 che è impossibile.
ii)
(a − 1)( x − 3) = 0
per a = 1, l' equazione è indeterminata (0=0)
. Per a ≠ 1, la soluzione è x = 3.
Esempio.
x−3 x−4 x + 1 ≠ 0 x ≠ −1
= C .E . ⇒
x +1 x + 2 x + 2 ≠ 0 x ≠ −2
( x − 3 )( x + 2 ) = ( x − 4 )( x + 1)
( x + 1)( x + 2 ) ( x + 1)( x + 2 )
moltiplichiamo entrambi i membri per il m.c.m. ( x + 1)( x + 2 )
( x − 3 )( x + 2 ) = ( x − 4 )( x + 1)
x 2 − x − 6 = x 2 − 3x − 4
2x = 2 ⇒ x =1
ax 2 + bx + c = 0 (1.3)
e le soluzioni sono:
−b ± b2 − 4ac
x1,2 = (1.12)
2a
−b ± b 2 − 4ac
∆ > 0, x1,2 =
2a
b
ax 2 + bx + c = 0 ∆ = 0, x = − (1.13)
2a
∆ < 0, impossibile
Notiamo che se a e c hanno segni discordi (uno + l’altro -), il ∆ è sempre positivo e
quindi l’equazione (1.3) ammette sempre 2 soluzioni distinte.
Esempi.
x 2 − 4 = 0 ⇒ x 2 = 4 ⇒ x1,2 = ± 4 = ±2
x 2 + 2 = 0 ⇒ x 2 = −2, impossibile
x1 = 0
2 x − 7 x = 0 ⇒ x(2 x − 7) = 0 ⇒
2
7
x2 = 2
x = −1
−1 ± 1 + 3 1
3 x + 2 x − 1 = 0 ⇒ x1,2 =
2
= 1
3 x2 = 3
2± 4−4
x 2 − 4 x + 4 = 0 ⇒ x1,2 = ⇒ x1 = x2 = 2
1
ossia:
1+ 5
−l < 0, scartata
−l ± l + 4l
2 2
−l ± l 5 2
x1,2 = = = (1.17)
2 2 l 5 − 1 > 0, accettata
2
La prima soluzione viene scartata perché un segmento non può mai essere negativo,
così rimane solo la seconda ed otteniamo per la sezione aurea:
x 5 −1
= ≈ 0.618 (1.18)
l 2
Questo numero che si indica con ϕ che si legge “fi”(dallo scultore greco Fidia che lo
utilizzò per realizzare le proporzioni del Partenone di Atene) contiene in sé armonia
(= bellezza?). Infatti se due segmenti hanno come loro rapporto il valore della sezione
aurea essi danno origine, per esempio ad un rettangolo armonioso e ben
proporzionato, almeno secondo i nostri canoni estetici.
Nel 1876 uno psicologo, Fechtner, sottopose ad un gruppo di intervistati una serie di
rettangoli, dei quali uno era proporzionato secondo il rapporto aureo. La maggior
parte di essi prediligeva il rettangolo di queste proporzioni dimostrando una naturale
predisposizione alla proporzione aurea da parte dell’uomo.
La Sezione Aurea fu scoperta fin dall’antichità, tanto che la si può trovare nel libro
VI degli Elementi di Euclide. Inoltre, Luca Pacioli, nel 1509, scrisse il libro “De
divina proportione”, dove espone i casi in cui la si utilizza. Essa rappresenta un
rapporto numerico, che trova applicazioni nelle opere d’arte (pittura, scultura ed
architettura), nelle proporzioni del corpo umano, in musica e perfino in Natura (nei
molluschi, nella disposizione e struttura delle foglie, etc.). Vediamone alcuni esempi.
La sezione aurea fu ripetutamente utilizzata dai greci che la usavano per costruire i
loro templi e le loro statue. Come ho appena detto, uno dei primi fu il grande scultore
Fidia che progettò il Partenone posto sull’acropoli di Atene tenendo conto della
sezione aurea. Ma molto tempo prima di Fidia, anche gli antichi egizi avevano
inserito la sezione aurea nelle dimensioni della camera del Re dentro la Grande
piramide di Cheope. L’uomo stesso ha inserito nel suo corpo la sezione aurea che si
ottiene facendo il rapporto fra l’altezza da terra dell’ombelico e l’altezza della
Prof. Roberto Fantini 5
Liceo Scientifico “A. Righi” di Cesena
Anno Scolastico 2003/2004
persona. E anche noi, abbiamo fatto le nostre moderne carte di credito rispettando la
sezione aurea fra i lati (provate)!
A B
3) Disegnare l’arco che va dal vertice B fino all’ipotenusa del
triangolo, con centro sul vertice dell’angolo acuto maggiore.
A B
4) Disegnare l’arco che va dall’intersezione del primo arco fino al
cateto maggiore, con centro sul vertice dell’angolo acuto minore
A M B
(A).
Anfora greca (IV-III sec. A.C.): il diametro maggiore sta al diametro del
collo come 1:0,618. Il listello all’altezza dei manici divide l’altezza
totale in una proporzione aurea, che si riduce anche nel rapporto tra la
fascia decorata a figure e la parte superiore del vaso.
Esempi.
i)
ax 2 − (a + 1) x + 1 = 0
1
(a + 1) ± (a + 1)2 − 4a (a + 1) ± a 2 − 2a + 1 (a + 1) ± (a − 1) x1 =
x1,2 = = = = a
2a 2a 2a x2 = 1
Questo nel caso a ≠ 0,altrimenti non potremmo dividere per a. Se a =0 ⇒
l'equazione diventa: − x + 1 = 0 ossia x = 1.
ii)
a 2 x 2 − 2a 2 x + a 2 − b 2 = 0
a + b
a ± a − a ( a −b ) a ± a b a ± ab a
2 4 2 2 2 2 2 2 2
x1,2 = = = =
a2 a2 a2 a − b
a
Questo se a ≠ 0 , altrimenti non potremmo dividere per a 2 . Se a=0, l’equazione
diventa: b 2 = 0. Se b=0 l’equazione è indeterminata, altrimenti è impossibile.
−b ± b2 − 4ac
x1,2 =
2a
s = x1 + x2 e p=x1 ⋅ x2 (1.19)
Il risultato è:
p = x1 ⋅ x2 = 2a
⋅
2a
= 2=
4a a
Alla luce dei quanto riportato sopra nella (1.20), la (1.21) può essere riscritta come:
x 2 − sx + p = 0 (1.22)
che mette in risalto la relazione che c’è fra la somma ed il prodotto delle soluzioni di
un’equazione di 2° grado con il coefficiente della x ed il termine noto.
Quindi la somma delle soluzioni di un’equazione di 2° grado con il coefficiente della
x 2 uguale ad 1 è data dal coefficiente della x, cambiato di segno; il prodotto, dal
termine noto!
Esempi.
11 5
i) Trovare due numeri la cui somma sia ed il cui prodotto sia − .
6 3
Soluzione. L’equazione di 2° grado corrispondente è:
11 5
x 2 − x − = 0 ossia 6x 2 − 11x − 10 = 0
6 3
5
x =
−b ± b − 4ac 11 ± 121 + 240 11 ± 19
2 1
2
x1,2 = = = =
2a 12 12 x2 = − 2
3
Soluzione.
a) se x=0 soddisfa l’equazione, allora si deve avere che se metto x=0 nell’equazione
ottengo una identità, ossia: k-1=0 da cui: k=1.
1
b) se le due soluzioni sono opposte, la loro somma è 0. Da cui: (2k+1)=0 => k = −
2
c) se le due soluzioni sono reciproche, il loro prodotto è 1. Da cui:
c k −1
= = 1 ⇒ k − 1 = k impossibile!
a k
Esempio.
4 x2 + 5 x − 6
1. Semplificare la seguente frazione: .
2 x2 + 3x − 2
Dapprima si trovano le soluzioni del numeratore e denominatore e poi si applica la
relazione (1.24). Se vi sono dei fattori comuni, in questo caso (x+2), si semplificano.
3
4( x − )( x + 2)
4 x2 + 5 x − 6 4 4x − 3
= =
2 x + 3 x − 2 2( x − 1 )( x + 2) 2 x − 1
2