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Al fine di determinare lequazione della superficie elastica, cio lunica incognita del problema, dato che
tutte le altre grandezze sono scritte in funzione di essa, necessario imporre lequilibrio globale di un concio
infinitesimo di piastra, riferendosi alle azioni generalizzate.
myy t y mxy
dy dx (t y + dy) dx dy + dx dy = 0 (1)
y y x
da cui, trascurando gli infinitesimi di ordine superiore:
mxy myy
ty = + (2)
x y
E analogamente, rispetto allasse y:
mxx mxy
tx = + (3)
x y
Scrivendo poi, lequilibrio alla traslazione verticale si ottiene:
t y t x
dy dx + dy dx = Pz dx dy (4)
y x
t y t x
+ = Pz (5)
y x
Le tre equazioni di equilibrio contengono 5 incognite.
Derivando lequazione (2) in y, lequazione (3) in x, sommando e sostituendo nellequazione (4) si ottiene:
Da cui:
Pz
wxxxx + 2wxxyy + wyyyy = (9)
B
w 4 w 4 w 4 Pz (10)
+ 2 + =
x 4 x 2 y 2 y 4 B
che pu essere scritta nella forma:
Pz (x; y)
2 2 w(x; y) = Equazione di Germain-Lagrange (11)
B
2 chiamato operatore laplaciano.
Lequazione (11) detta equazione della superficie elastica delle piastre sottili. E unequazione
differenziale alle derivate quarte in due variabili.
La soluzione quindi determinata a meno di 8 costanti di integrazione, che a loro volta possono essere
determinate imponendo 8 condizioni al contorno: due per ogni bordo della piastra.
x xy xz
+ + =0 (14)
x y z
y xy yz (15)
+ + =0
y x z
Sostituendo nelle equazioni di equilibrio le equazioni che legano gli sforzi alla funzione w, si ottiene:
xz zE zE
= [w + wyyx + (1 )wxyy ] = (2 w)x (16)
z 1 2 xxx 1 2
yz zE (17)
= (2 w)y
z 1 2
Integrando lungo lo spessore, come mostrato in Figura 2:
Figura 2
z yz zE z2 s2 (19)
2
yz = dz = ( w) y ( )
z
s 1 2 2 8
2
Figura 3
rappresenta il momento statico di una striscia di piastra di larghezza unitaria rispetto allasse dato
dallintersezione della superficie neutra con la sezione considerata.
Gli sforzi tangenziali, dovuti allazione tagliante sulla piastra e legati allingobbamento della sezione, hanno
una distribuzione parabolica e sono massimi lungo la superficie neutra, come mostrato in Figura 4.
Figura 4: Distribuzione degli sforzi tangenziali dovuti allazione tagliante sulla piastra
Le azioni taglianti risultanti possono essere scritte come:
s s
2
2 E 2
2 z s2 Es 3
t x = xz dz = ( w) x ( ) dz = (2 w)x (21)
s 1 2
s 2 8 12(1 2 )
2 2
s
2 Es 3
t y = yz dz = (2 w)y (22)
s 12(1 2 )
2
xz yz z 2 s 2 12 S(z)
= =( ) 3 =( ) (23)
tz ty 2 8 s J b b=1
Figura 6
Si ha:
s3
J= momento di inerzia (24)
12
z2 s2 (25)
S(z) = ( )
2 8
Da ui
t x S(z)
xz = (26)
J
t y S(z) (27)
yz =
J
Figura 7: Momenti agenti nella piastra
Soluzione di Navier dellequazione delle piastre mediante sviluppi in serie doppia di Fourier
Sono stati sviluppati diversi metodi per la risoluzione dellequazione differenziale delle piastre: metodo
delle differenze finite, metodo degli elementi finiti, sviluppi in serie di Fourier semplice (Levy, 1899) e
doppia (Navier, 1820), nonch sviluppi in serie di funzioni polinomiali.
A seguire verr illustrata la soluzione per sviluppi in serie doppia proposta da Navier, valida per piastre
quattro volte appoggiate e soggette allazione di un carico distribuito P(x,y), come mostrato in Figura 1:
Nella soluzione proposta da Navier, il carico distribuito P(x,y), e lespressione della superficie elastica sono
scritti mediante sviluppi in serie doppia di seni nelle due variabili spaziali indipendenti x e y:
(1)
(2)
Il ricorso agli sviluppi in serie di seni consente il soddisfacimento delle condizioni al contorno, infatti ai
bordi (per x=0 ovvero x=a, oppure y=0 ovvero y=b) risulta:
(3)
(4)
quindi .
noto che i momenti sono proporzionali alla curvatura e, poich la derivata seconda di una funzione
sinusoidale ancora una funzione sinusoidale, anche i momenti risultano nulli ai bordi.
Sommando in maniera opportuna le diverse armoniche, la relazione (2) in grado di approssimare qualsiasi
tipo di carico distribuito. Maggiore sar il numero di armoniche considerato, con i corretti pesi Pnm, migliore
sar lapprossimazione del carico reale agente sulla struttura.
Con i valori interi di n e m molto alti, si pu approssimare un carico uniformemente distribuito, visto che i
picchi delle funzioni seno si spostano vicino ai bordi.
Sostituendo le espressioni (1) e (2) nellequazione di Germain-Lagrange:
(5)
(6)
(7)
Quindi:
(8)
Perch sia valida luguaglianza della serie deve valere luguaglianza delle singole armoniche aventi i
medesimi valori di n e m:
(9)
(10)
(11)
Rimangono da calcolare i valori dei coefficienti che pesano le diverse armoniche in modo che il carico
risulti ben approssimato. Tali pesi vengono definiti in funzione del carico agente, dato noto, come indicato
nella seguente espressione:
(12)
la cui distribuzione spaziale descritta dalla prima armonica degli sviluppi in serie doppia, quindi per m=1 e
n=1. In tale circostanza, la relazione (2) che descrive lo sviluppo in serie del carico diventa:
(13)
Lespressione corrispondente della superficie elastica, sostituendo lequazione (13) nella (11) diventa:
(14)
con:
(15)
(16)
(17)
(18)
(19)
(20)
(21)
(22)
(23)
Analogamente:
(24)
(25)
Da cui:
(26)
(27)
Da cui:
(28)
(29)
(30)
(31)
Tale razione negativa e nasce per equilibrare il momento torcente che tende a sollevare lo spigolo.
Si osserva, che i momenti flettenti e la superficie elastica seguono landamento del carico, come mostrato in
Figura 3, mentre il momento torcente in quadratura, massimo ai bordi (dove maggiore la collaborazione
fra le strisce ortogonali) e nullo in mezzeria.
Lazione tagliante massima negli appoggi della striscia di competenza e nulla in mezzeria, inoltre decresce
verso gli appoggi paralleli alla striscia fino ad annullarsi, in corrispondenza di tale zona massima lazione
tagliante in direzione ortogonale.
Le reazioni vincolari ai bordi seguono landamento mostrato in Figura 4:
Figura 7-34
Il valore utilizzato per il carico (comprensivo di peso proprio, carichi permanenti e variabili)
rappresenta un valore tipico per i solai e le piastre.
1) Progettazione a trave
Si considera la piastra come una serie di travi di larghezza unitaria dirette in direzione y.
Per tener sotto controllo la freccia in mezzeria si deve imporre che il rapporto luce/altezza
sia:
(7.151)
Da cui, assumendo , si ha:
263
7. TEORIA DELLE PIASTRE
(7.152)
Figura 7-35
Risolvendo:
(7.153)
(7.154)
(7.155)
(7.157)
Da cui:
(7.158)
(7.159)
Verifica flessionale:
(7.160)
(7.161)
(7.162)
(7.163)
(7.164)
Verifica a taglio:
(7.165)
(7.166)
264
7. TEORIA DELLE PIASTRE
(7.167)
(7.168)
2) Progettazione a piastra
Figura 7-36
265
7. TEORIA DELLE PIASTRE
Dalla Tabella 1.7 del libro del Prof. Bare (Figura 7-36), scegliendo :
(7.169)
(7.170)
Spostamento massimo in mezzeria
Laltezza della piastra viene scelta ricorrendo ai criteri di deformabilit, imponendo che:
(7.173)
(7.174)
Da cui:
(7.175)
(7.176)
(7.177)
(7.178)
lati sono simili; Se una delle due dimensioni fosse di molto maggiore dellaltra si avrebbe
.
(7.179)
(7.180)
(7.182)
(7.183)
Il risparmio di armatura rispetto al caso del dimensionamento a trave dovuto alla rigidezza
superiore legata alla bidimensionalit dellelemento a piastra.
266
7. TEORIA DELLE PIASTRE
Verifiche a flessione:
- Direzione x:
(7.184)
(7.185)
(7.186)
(7.187)
(7.188)
- Direzione y:
(7.189)
(7.190)
(7.191)
(7.192)
(7.193)
Le formulazioni analitiche del libro del Bare non consentono di calcolare la lunghezza dei
ferri. prassi prolungare circa la met dei ferri sino agli appoggi e posizionare i restanti per
una lunghezza di circa il delle luci. Tali considerazioni sono coerenti con ci che
osservabile dallanalisi agli elementi finiti.
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7. TEORIA DELLE PIASTRE
268
7. TEORIA DELLE PIASTRE
269
7. TEORIA DELLE PIASTRE
Dai grafici riportati in Figura 7-41 e in Figura 7-42 si pu evincere come la regola pratica
(50% dei ferri fino ai lati, 50% per l80% della luce) sia ragionevole.
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7. TEORIA DELLE PIASTRE
Verifica a taglio:
Come visto nel caso della progettazione a trave, generalmente anche nel caso di elementi a
piastra non necessario disporre staffe per il taglio. Bisogna per porre attenzione alla
reazione sullo spigolo che essendo diretta verso lalto tende a sollevare la piastra: pu in tal
caso essere opportuno disporre dellarmatura a raggiera al lembo superiore.
Le reazioni di bordo sono calcolabili mediante le seguenti relazioni:
(7.194)
Figura 7-44
271
7. TEORIA DELLE PIASTRE
Anche per le reazioni a taglio si fa riferimento ai valori forniti dal Bare (Tabella 1.1), tuttavia
calcolati per (i valori corrispondenti a non sono disponibili sul testo ma sono
simili). Si ha:
(7.195)
(7.196)
Da cui:
(7.197)
(7.198)
Wmax
Pnm [mm] Wmax [mm] Mxx Myy
[kg/m2] Navier Galerkin Wxx Wyy [Kg m] [Kg m] n m
1296.91 6.962 6.962 0.00133 0.00191 1391.328 1819.252 1 1
432.30 -0.071 -0.071 -0.00001 -0.00017 -34.302 -152.752 1 3
259.38 0.006 0.006 0.00000 0.00004 6.369 35.976 1 5
185.27 -0.001 -0.001 0.00000 -0.00002 -2.201 -13.437 1 7
432.30 -0.127 -0.127 -0.00022 -0.00003 -191.998 -58.124 3 1
144.10 0.010 0.010 0.00002 0.00002 17.177 22.460 3 3
86.46 -0.001 -0.001 0.00000 -0.00001 -3.229 -8.376 3 5
61.76 0.000 0.000 0.00000 0.00000 1.004 3.685 3 7
259.38 0.012 0.012 0.00006 0.00000 49.143 10.115 5 1
86.46 -0.002 -0.002 -0.00001 0.00000 -8.492 -5.266 5 3
51.88 0.000 0.000 0.00000 0.00000 2.226 2.911 5 5
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7. TEORIA DELLE PIASTRE
Nella prima colonna si calcolano i coefficienti Pnm che pesano le diverse armoniche:
Nella quarta e nella quinta colonna vi sono le derivate seconde dellequazione della
superficie elastica fatte prima rispetto ad x (w xx) e poi rispetto ad y (wyy):
che vengono utilizzate nella sesta e settima colonna per calcolare i momenti massimi in x
(Mxx) e y (Myy):
Ad ogni riga vengono fatti variare gli indici n e m da 1 a 7; la riga finale riporta la
somma dei valori determinati utilizzando tutte le 49 armoniche; in tabella sono riportate solo
le 16 che danno un contributo non nullo perch, per le regole di ortogonalit delle serie di
Fourier, sufficiente che uno dei due interi n e m sia pari perch il coefficiente Pnm
relativo risulti nullo.
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7. TEORIA DELLE PIASTRE
Lequazione della superficie elastica nelle diverse coordinate x e y permette il calcolo della
freccia come sommatoria delle 49 armoniche sopra descritte. Tale calcolo viene ripetuto per
ogni coordinata della maglia considerata, per un totale di 2500 punti.
La Figura 7-46 riporta un grafico tridimensionale, fuori scala nellasse verticale, relativo alla
deformata qualitativa della piastra.
Figura 7-46
In Figura 7-47 riportato il carico a montagnola equivalente alla prima armonica (n=1, m=1):
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7. TEORIA DELLE PIASTRE
Figura 7-47
Figura 7-48
In Figura 7-49, il carico equivalente alla terza armonica (n=3, m=1). Si noti la simmetria con il
precedente:
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7. TEORIA DELLE PIASTRE
Figura 7-49
La Figura 7-50 presenta il carico equivalente alla quarta armonica (n=3, m=3):
Figura 7-50
In Figura 7-51 viene infine riportata la sommatoria delle funzioni carico delle 4 armoniche
sopra rappresentate:
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7. TEORIA DELLE PIASTRE
Figura 7-51
In Figura 7-52 invece viene presentata la sommatoria delle funzioni carico delle prime 16
armoniche non nulle, ottenuta facendo variare sia m che n tra 1 a 7.
Figura 7-52
Dal confronto fra la Figura 7-51 e la Figura 7-52, si pu chiaramente osservare come
laumento del numero di armoniche considerate aiuti a meglio approssimare il carico
uniformemente distribuito di 800 kg/m2, grazie allaumento del numero dei picchi e alla
modulazione dellampiezza degli stessi.
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7. TEORIA DELLE PIASTRE
Figura 7-53
La Figura 7-54 presenta invece lanaloga sommatoria delle funzioni momento M yy:
Figura 7-54
I valori di freccia massima e dei momenti massimi in x e y sono del tutto simile ai valori
riportati nel libro del Prof. Bare.
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