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Fisica Generale - Modulo Fisica II Esercitazione 5

Ingegneria Gestionale-Informatica

CARICA E SCARICA DEL CONDENSATORE

Ca1. Studiare la scarica del condensatore della figura che è connesso I(t)
+
alla resistenza al tempo t=0 quando porta una carica Q(0) = Q0. +
Soluzione. Per la relazione di maglia, ad interruttore chiuso il voltag- C R V(t)
gio ai capi del condensatore V (t ) = Q(t ) / C deve essere pari a quello ai
capi della resistenza V (t ) = I (t )R
La corrente I(t) che esce dal condensatore è pari alla diminuzione della carica sul condensato-
re
Q (t ) 1
= I (t )R d Q ( t ) Q (t )
C ⇒ R =−
dQ (t )
= − I (t ) d t C V(t)/V(0)
dt Q(t)/Q(0)
dQ (t ) ⎛ ⎞ I(t)/I(0)
⇒ Q (t ) = Q (0) exp⎜ −
dt t
⇒ =− ⎟
Q (t ) RC ⎝ RC ⎠
0
Le grandezze variabili Q(t), I(t) e V(t) sono 0 2 t/RC
tra loro proporzionali e hanno lo stesso tipo
di smorzamento esponenziale

Ca2. Consideriamo il circuito della figura con Vg = 6 V, R


R = 1 kΩ, R1 = 5 kΩ, C = 1 µF nel quale all’istante iniziale il + +
condensatore è scarico (Q(0) = 0) e viene chiuso il contatto V R1 C V(t)
g
con la batteria. Determinare la corrente iniziale I(0) e quella
asintotica I(∞) che circola nel circuito dopo un tempo suffi-
cientemente lungo dal collegamento con il generatore. Determinare inoltre la costante di tem-
po di carica del condensatore.
Soluzione. Poiché Q(0) = 0 la differenza di potenziale iniziale su C sarà V(0) = 0 e dalla batte-
ria uscirà inizialmente la corrente I(0) = Vg/R. Quando, dopo un tempo idealmente infinito, la
carica del condensatore è completata, C non assorbe più corrente; tutta la corrente uscente
dalla batteria passa attraverso la serie di R e R1 e vale perciò
Vg
I (∞ ) =
R + R1
La differenza di potenziale V(t) ai capi del condensatore passa da zero, al tempo iniziale, al
valore asintotico V(∞) = R1I(∞) = VgR1/(R + R1). Dal punto di vista del condensatore, le due
resistenze R e R1 sono connesse in parallelo ai suoi morsetti; perciò la costante di tempo della
carica sarà
RR1
τ =C
R + R1
La legge di variazione temporale di V(t) è simile a quella della scarica, ossia si passa dal valo-
re iniziale (0) a quello asintotico (I(∞)R1) con un processo esponenziale avente costante di
tempo τ

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⎛ − ⎞
t ⎛ −
R + R1 ⎞
⎜ 1 ⎟
t
R
V (t ) = V (∞)⎜1 − e τ ⎟ = Vb 1
1− e CRR V(t)
⎜ ⎟ R + R1 ⎜ ⎟
⎝ ⎠ ⎝ ⎠ 4

Inserendo i valori assegnati ai parametri si ottiene il


grafico della figura. 2
Commenti. Se in un circuito inizialmente a riposo
(cioè con condensatori scarichi) vengono “accese”
delle differenze di potenziale, le correnti iniziali si 0
possono calcolare ponendo al posto dei condensatori 0 2 4
−3
dei cortocircuiti; perciò, inizialmente, nel circuito t (10 s)
tutta la differenza di potenziale del generatore risulta
applicata su R, in cui circola una corrente Vg/R. Le correnti asintotiche, o di regime, si calco-
lano “scollegando” idealmente i condensatori, ossia ignorando i loro contributi a maglie e no-
di. La corrente asintotica del generatore è perciò data dal rapporto tra Vg e (R + R1).

Ca3. Una batteria con V = 6 volt e una resistenza interna di


Rin = 0.2 Ω viene collegata al tempo t = 0 a un circuito formato dal pa- Rin
R C
rallelo tra un condensatore di capacità C = 2 mF e una resistenza +
V
R = 10 Ω. Quale tra le seguenti affermazioni sono vere (segnare con
no quelle sbagliate con si le giuste):
(A) L’energia immagazzinata in C è sempre minore di (1/2)CV2
(B) La corrente che passa in R è nulla al tempo t = 0
(C) L’energia complessivamente dissipata in Rin nel primo secondo è maggiore dell’energia
immagazzinata nello stesso tempo in C
(D) La corrente che passa in Rin è massima a t = 0
(E) La potenza dissipata in R è sempre maggiore o uguale di quella dissipata in Rin
Soluzione. Un’analisi semplificata di un circuito in corrente continua (V costante) con con-
densatori inizialmente scarichi si effettua come segue:
i. All’istante iniziale i condensatori vengono considerati dei cortocircuiti. Nel nostro caso, al
tempo t = 0, in Rin passa perciò la corrente massima V/Rin e in R non passa alcuna corrente,
avendo differenza di potenziale nulla ai suoi estremi. Segue che le risposte B e D sono giuste
e la E sbagliata perché all’istante iniziale la potenza dissipata in Rin è maggiore di quella dis-
sipata in R.
ii. Dopo un tempo “lungo”, molto maggiore del tempo di carica dei condensatori, questi rag-
giungono un valore asintotico di voltaggio e di carica e per questo non assorbono più corren-
te; possono perciò essere considerati come circuiti aperti e trascurati dal punto di vista delle
correnti; la corrente asintotica che passa nelle due resistenze è Ia= V/(Rin + R) mentre il vol-
taggio asintotico ai capi di R, e quindi del condensatore, è Va= RIa ≈ 5.88 V. L’energia asinto-
tica sul condensatore è perciò

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V 2C V 2C ⎛ R ⎞ V 2C V 2C
EC = a = ⎜⎜ ⎟⎟ ≈ 0.96 <
2 2 ⎝ Rin + R ⎠ 2 2
La Soluzione A è esatta.
iii. Per analizzare l’affermazione C consideriamo prima il circuito privo della resistenza R
(ovvero, poniamo R = ∞) e indichiamo con Qa = CV la carica asintoticamente raggiunta dal
condensatore. Quando il condensatore ha raggiunto una qualunque carica Q ≤ Qa , la sua e-
nergia è EC=Q2/2C mentre l’energia complessivamente prodotta dal generatore è Eg = QV.

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L’energia complessivamente dissipata dalla resistenza Rin è la differenza


⎛ Q ⎞ 2Q − Q Q Q2
E g − EC = Q ⎜ V − ⎟=Q a ≥Q a ≥
⎝ 2C ⎠ 2C 2C 2C
che è pertanto maggiore di EC fino a quando il condensatore non raggiunge un voltaggio asin-
totico pari a quello del generatore. Si noti che questo ragionamento è indipendente dal valore
di Rin: caricare un condensatore con un generatore a voltaggio costante comporta sempre la
dissipazione di metà dell’energia totale fornita dal generatore. In presenza di una resistenza R
in parallelo a C, il voltaggio asintotico è minore di quello del generatore e la dissipazione su
Rin aumenta a causa della corrente che passa per R. Perciò la Soluzione C è sempre vera.

Ca4. Durante il processo di carica di un condensatore C, inizialmente scarico e collegato al


tempo t = 0 ad un generatore continuo V mediante una resistenza R, la potenza immagazzinata
dal condensatore è massima al tempo (in unità RC)
(A) 0 (B) 0.368 (C) 0.500 (D) 0.693 (E) 1
Soluzione. La carica sul condensatore è Q(t ) = CV (1 − exp(− t / RC )) e la corrente è
= exp(− t / RC )
dQ V
I (t ) =
dt R
La potenza immagazzinata nel condensatore, WC, è uguale alla potenza prodotta dal generato-
re, VI(t), meno la potenza dissipata sulla resistenza, RI2(t)
V
WC = VI − RI 2 ⇒ WC max per I =
2R
V V
⇒ = exp(−t / RC ) ⇒ t / RC = ln 2 ⇒ t = 0.693RC
2R R

Ca5. In un condensatore C1 = 1 µF isolato è immagazzinata


un’energia di 0.5 J; i suoi estremi sono collegati all’istante i- + R
niziale, mediante una resistenza R = 2 Ω, a un condensatore +
C1 C2
C2 = 3µF fra le cui armature vi è una differenza di potenziale
di 700 V, polarizzato nella stessa direzione . Tra le seguenti affermazioni sono vere:
(A) l’energia complessiva finale dei due condensatori è minore di quella iniziale
(B) la costante di tempo relativa al raggiungimento dell’equilibrio vale RC2
(C) la corrente fluisce da C1 verso C2
(D) la tensione ai capi di C1 diminuisce
(E) la tensione ai capi di C2 rimane costante
Soluzione
Si calcola innanzitutto la differenza di potenziale iniziale ∆V1 di C1 da:
C1 ⋅ ∆V12
E = 0.5 J = ⇒ ∆V1 = 1000 V
2
Alla chiusura del circuito, la corrente fluisce da C1 verso C2 sino a che si raggiunge il poten-
ziale di equilibrio intermedio tra 700V e 1000V (risposte C e D corrette, E errata). L’energia
finale del sistema è minore (A corretta) perché vi è passaggio di corrente con conseguente dis-
sipazione: il calcolo si potrebbe fare calcolando il voltaggio finale ∆Vfin, dall’equazione di
conservazione della carica complessiva: C1 ∆V1 + C 2 ∆V2 = (C1 + C 2 )∆Vfin

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ed esprimendo le energie in funzione di C e ∆V, ma non è necessario. La Soluzione B è errata


in quanto, durante il raggiungimento dell’equilibrio, la corrente percorre la serie di C1 e C2; la
RC1C 2
costante di tempo sarà
C1 + C 2

Ca6. Ad un condensatore carico si collega una resistenza R = 1 Ω; si osserva che dopo un


tempo t 1/2 = 1 s il voltaggio ai capi del condensatore si è dimezzato rispetto al valore iniziale e
che, nello stesso tempo, sulla resistenza è stata dissipata un’energia E = 1 J. La capacità C del
condensatore vale circa
(A) 0.18 F (B) 0.36 F (C) 0.72 F (D) 1.44 F (E) _____ F
R1
+
Ca7. Nel circuito della figura la forza elettromotrice del generatore è
V = 10 V mentre R1= 20 Ω, R2= 5Ω ed il condensatore di capacità V R2 C
C = 0.001 F della figura è scarico al tempo t = 0. Tra le seguenti af-
fermazioni, indicare con SI quelle giuste e con NO quelle sbagliate.
(A) La potenza dissipata in R1 all’istante t = 0 non dipende da R2
(B) La potenza dissipata in R1 all’istante t = 0 non dipende da C se C≠0
(C) Quando il condensatore è completamente carico la potenza erogata dal generatore è
W =20 W
(D) Quando il condensatore è completamente carico la corrente assorbita da C è nulla.
(E) Quando il condensatore è carico la sua energia vale 0.002 J

Ca8. Se nel circuito del problema precedente il generatore viene scollegato, lasciando il circu-
ito aperto tra la terra e l’estremo sinistro di R1, la carica del condensatore si riduce alla metà in
un tempo di circa
(A) 20 ms (B) 18 ms (C) 7 ms (D) 5 ms (E) 3.5 ms

Ca9. Quale è falsa tra le seguenti affermazioni ?


(A) Un condensatore che si sta caricando assorbe potenza.
(B) Un condensatore che si sta caricando immagazzina energia.
(C) Una resistenza elettrica percorsa da corrente produce sempre calore.
(D) All'incirca, solo la metà dell’energia immagazzinata da un condensatore può essere riuti-
lizzata in forma elettrica.
(E) Caricando un condensatore con un generatore a voltaggio costante, il condensatore assor-
be solo la metà dell’energia erogata dal generatore.

Ca10. Il condensatore C1 = 0.4 F ha inizialmente carica Q1 = 10 C e viene chiuso all’istante


iniziale sulla resistenza R = 10 Ω in serie con un condensatore di capacità C2 = 0.2 F inizial-
mente scarico. L’energia dissipata in R nel primo minuto dopo la connessione vale circa
(A) 83 J (B) 125 J (C) 63 J (D) 42 J (E)_______

Ca11. La costante di tempo τ secondo cui si spegne la corrente che passa nella resistenza R
del problema precedente è
CC
(A) RC1 (B) RC2 (C) R(C1+C2) (D) R 1 2 (E) ______
C1 + C 2

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Ca12. Con riferimento al problema precedente, la potenza dissipata in R al tempo t = 0 s vale


circa
(A) 62.5 W (B) 125 W (C) 510 W (D)775 W (E)________

Ca13. Nel circuito della figura, il generatore di tensione C1 R1


continua V viene collegato quando C1 e C2 sono scarichi. Se
C1 = 2C2, dire se le seguenti affermazioni sono vere.
V R2 C2
(segnare le risposte esatte con SI)
(A) Il voltaggio su C2 tende asintoticamente al valore V/3
(B) Il voltaggio su C1 tende asintoticamente al valore V/3
(C) La potenza dissipata in R1 è sempre uguale a quella dissipata in R2 se le due resistenze so-
no uguali.

Ca14. Un alimentatore con V = 12 V e resistenza interna R1 = 4 Ω viene R1


A
chiuso all’istante iniziale su di un condensatore C scarico in parallelo con +
una resistenza R2. Dopo un secondo, la differenza di potenziale ai capi del R2 C
V
condensatore vale VAB = 1 V; dopo un minuto si ha VAB = 8 V. La resistenza
B
R2 vale
(A) 4 Ω (B) 8 Ω (C) 12 Ω
(D) 20 Ω (E) 40 Ω

Ca15. Con riferimento al problema precedente, la capacità C del condensatore vale


(A) 0.19 F (B) 0.43 F (C) 0.82 F (D) 1.23 F (E) 2.81 F

CIRCUITI ELETTRICI

Cb1. Nel circuito della figura si ha R1 = 5 Ω, R2 = 2 Ω e R1


I1 = 1 A
R3 = 3 Ω e nella resistenza R1 passa una corrente di 1 A .Il vol-
taggio V ai capi della batteria vale
(A) 5 V (B) 10.5 V (C) 21.0 V V + R2 R3
(D) 24 V (E)_________
Soluzione Ai capi di R1 vi è un voltaggio V1 = I1R1 = 5 V; per-
ciò in R2 fluisce una corrente I2 = 5V/R2 = 2.5 A e nella resistenza R3 passa la somma delle
correnti I1 e I2; I3 = I1 + I2 = 3.5 A. La caduta di tensione ai capi di R3 è perciò
V3 = I3R3 = 10.5 V e il voltaggio richiesto è
V = V1+ V3 = 15.5 V. La soluzione deve essere scritta in (E)

Cb2. Una batteria può essere schematizzata come un generatore di tensione V in serie a una
resistenza interna Rin. Quando la resistenza esterna vale R1 = 2 Ω si misura una corrente
I1 = 2.4 A; quando la resistenza esterna vale R2 = 4.5 Ω la corrente misurata si riduce a
I2 = 1.2 A. La resistenza interna vale all’incirca
(A) 0.1 Ω (B) 0.2 Ω (C) 0.5 Ω (D) 0.67Ω (E) 1.0 Ω

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Soluzione La resistenza interna è in serie alla resistenza esterna R e possiamo scrivere


l’equazione della maglia una volta con R = R1 e un’altra con R = R2:
⎧ R I − R1 I1
= + ⎪ Rin = 2 2 = 0.5Ω
⎧ V ( R in R )
1 1I I1 − I 2
⎪ ⎪
⎨ ⇒⎨
⎪V = ( R + R ) I ⎪ V = ( R + R ) I =6V
⎩ in 2 2
⎪ in 1 1

Cb3. Il generatore di voltaggio della figura viene connesso R1


all’istante t = 0 al circuito a riposo (condensatore scarico). I
valori degli elementi sono: V = 12 V; R1 = 6 Ω; R2 = 2 Ω; R3
= 1 Ω; R4 = 3 Ω; C = 2 mF. La corrente iniziale in R1 vale R3
R2
(A) 0 A (B) 1 A (C) 4/3 A
(D) 4 A (E) 16/3 A V
R4 C
Soluzione. La resistenza vista dal generatore all’istante ini-
ziale, in cui si considera il condensatore come un cortocir-
cuito, è R1||R2+R3||R4 (somma – o serie – di due coppie di resistenze in parallelo) e si scrive
RR RR 9
come Rtot = 1 2 + 3 4 = Ω
R1 + R2 R3 + R4 4
V 16
La corrente all’istante iniziale I = = A , dal generatore si ripartisce tra R1 e R2 in modo
Rtot 3
R2 16 2 4
inversamente proporzionale alle resistenze stesse: I 1 = I = ⋅ A= A
R1 + R2 3 8 3

Cb4. Con riferimento al problema precedente, la corrente in R1 quando il condensatore è com-


pletamente carico è
(A) 0 (B) 1 A (C) 2/3 A (D) 2 A (E) 8/3 A
Soluzione. Si usa la stessa impostazione precedente facendo tendere ad infinito la resistenza
R3 poiché nel ramo del condensatore a regime non passa corrente. Si ha
RR 9 8 2
Rtot = 1 2 + R4 = Ω ⇒ I = A ⇒ I 1 = A
R1 + R2 2 3 3

Cb5. Dato il circuito della figura dove il generatore R2 R4 R6


V1 = 8 V eroga 8 W e i valori delle resistenze sono
V1 R1 R3 R5 V2
R1 = R3 = R5 =16 Ω e R2 = R4 = R6 =8 Ω (“R-2R lad-
der”) il voltaggio V2 è pari a
(A) 4 V (B) 2 V (C) 1 V R1 R2
(D) 0.5 V (E) ______
+ +
Cb6. Due batterie nominalmente uguali ma stato di carica V1 R I =2 A V2
diversa, una con V1 = 6.0 V e resistenza interna R1 = 1 Ω,
l’altra V2 = 5.9 V e resistenza interna R2 = 2 Ω, sono connes-
se in parallelo ad una resistenza incognita R in cui fluisce
una corrente di intensità 2 A. Il valore di R è

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(A) 2.32 Ω (B) 2.00Ω (C) 1.58 Ω


(D) 2.89 Ω (E)______

Cb7. Se la caduta di tensione su R1 è di 10 V e V1 = 15 V, al- R1=10Ω


lora Rx è circa uguale a
(A) 5 Ω (B) 10 Ω (C) 15 Ω V1 Rx R2=2R1
(D) 6.7 Ω (E) _______

Cb8. Quando due batterie di uguale fem (Vx) e resistenza in-


terna (Rx) sono contemporaneamente collegate ad un carico + Rx Rx +
con RL= 10 Ω in questo circola una corrente IL=1 A. Quale Vx Vx
deve essere Vx perché in RL circoli I ′L= 0.95 A quando una RL=10 Ω
IL=1 A
delle batterie viene scollegata?
(A) 24.2 V (B) 10.56 V (C) 9.8 V
(D) 11 V (E)________

R 3R
+
Cb9. Nel circuito della figura R = 3 Ω e la differenza di po- V
A B
tenziale fra i punti A e B è VA − VB = +1.5 V. Il potenziale V
del generatore è pari a R R
(A) 1.5 V (B) 2 V (C) 3 V (D) 6 V (E) 12 V

Cb10. Nel circuito della figura si ha R1 = 3 Ω , R2 = 6 Ω, A


R3 = 9 Ω. Se V2 = 6 V e la differenza di potenziale tra A e B è R1 I1 R2 I2
VAB = 4V la tensione V1 vale I3 R3
V1 + + V
2
(A) 4 V (B) 4.33 V (C) 1.5 V B
(D) 0.33 V (E) _______

Cb11. Nel problema precedente la potenza erogata dal generatore V1 vale (segno negativo =
potenza assorbita)
(A) −4/9 W (B) −0.17 W (C) 4/9 W (D) 2.67 W (E) 4.33 W

Cb12. Nel circuito della figura, se Vout = 2.5 V; il voltag- R 1= 10 Ω R 2= 5 Ω


R 3= 10 Ω R 4= 1 0 Ω
gio Vg del generatore vale I
Vg V out
(A) 5 V (B) 7.5 V (C) 10 V R2
(D) 15 V (E)_____ V +
R4
R1 R3

Cb13. Su di un nastro isolante lungo 1 m e largo 3 cm è depositato uno strato di grafite (C)
alto 5 µm. Agli estremi del nastro è applicata una differenza di potenziale di 2 V (resistività
della grafite a 20 °C = 3.5⋅10−6 Ω⋅m). La corrente che circola nel nastro a 20 °C vale
(A) 0.086 A (B) 0.75 A (C) 1.34 A (D) 2.68 A (E) 4.69 A

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Cb14. Con riferimento al problema precedente, a quale temperatura la potenza dissipata nel
conduttore sul nastro diminuisce dell’1% rispetto al valore a 20 °C? (la resistività della grafite
diminuisce di 500 parti per milione per un aumento di 1 °C di temperatura)
(A) 0°C (B) 20°C (C) 40°C (D) 46 °C (E) ______

POTENZA ELETTRICA

Cc1. Nel circuito della figura le resistenze valgono R1 = 4 Ω, R2 = 2 Ω,R3 = 3 Ω,


R4 = 1 Ω,R5 = 2 Ω. Se la potenza erogata dal generatore V1 = 6V è di 6 W, il voltaggio V2 vale
(A) 2 V (B) 3 V (C) 4 V R1 R3 R4
(D) 6 V (E) _____ V1 R2 R5 V2
Soluzione. Questo problema va risolto con passaggi suc-
cessivi.
¾ Da potenza e V1 si ha la corrente in R1: I1=W/V1 (1 A)
¾ Si calcola la differenza di potenziale V’ ai capi di R2: V’=V1−I1R1 (2V)
¾ Si calcola la corrente in R2: I2=V’/R2 (1A)
¾ Dalla differenza delle correnti I1 e I2 si ha la corrente uscente dal nodo I3=I1−I2 (0A)
¾ Si calcola la differenza di potenziale V” ai capi di R5 da: V”=V’−I3R3 (2V)
¾ Si calcola I5=V”/R5 (1A)
¾ La corrente entrante nel nodo è I4= I5−I3 (1 A)
¾ Il risultato è V2=V”+I4R4 (3V)

Cc2. Con riferimento al problema precedente, la potenza erogata dal generatore V2 vale
(A) 2 W (B) 3 W (C) 4 W (D) 6 W (E) _____
Soluzione. La potenza richiesta è W = V2I4 = 3 W

Cc3. Una centrale idroelettrica eroga una potenza Wtot di 2(105) W a una fabbrica distante
5 km. La linea elettrica è costituita da due cavi di rame (resistività del rame 1.7(10−8) Ωm) di
sezione S = 1 cm2 e lunghezza complessiva l = 104 m. Calcolare il rapporto delle potenza dis-
sipata nei cavi quando la linea è alimentata a 1000 V e quando la linea è alimentata a V = 104
V.
(A) 0.1 (B) 1 (C) 10 (D) 100 (E) 1000
resistività× lunghezza 1.7 × 10 −8 × 10 4
Soluzione. La resistenza dei cavi è R = = Ω = 1.7 Ω
sezione 10 − 4
La corrente che vi passa è I = Wtot /V, pari a 200 A per la linea a 1000 V e pari a 20 A per la
linea a 104 V. La potenza WR dissipata nella resistenza della linea è
200 2 ×1.7 = 6.8(10 4 ) W a 1000 V
WR = I 2 R = 2
20 ×1.7 = 680 W a 10 4 V
Il rapporto tra le potenze dissipate è perciò 100, pari al quadrato del reciproco del rapporto tra
i voltaggi. Oltre che aumentare il voltaggio, per diminuire le perdite si può aumentare la se-
zione S della linea, con corrispondente riduzione della resistenza per unità di lunghezza, ma
con aumento di costo e peso della linea. Il rapporto delle potenze dissipate nei due casi dalla
linea è in realtà indipendente dalla resistività e dalla lunghezza della linea stessa, infatti da
2
⎛W ⎞
WR = I 2 R e I = Wtot / V si ha WR = ⎜ tot ⎟ R ; poiché qui Wtot e R sono costanti, si ha
⎝ V ⎠

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1
WR ∝ , da cui subito il risultato.
V2

Cc4. Per portare da 10°C a 100°C un litro d'acqua (cs =1 kcal/kg°C) utilizzando una resistenza
elettrica in cui viene dissipata una potenza di 1000 W, trascurando le perdite, occorre un tem-
po pari a circa
(A) 10 s (B) 90 s (C) 6' (D) 15' (E) 1 h
Soluzione Ricordando che 1 cal =4.18 J:
mc s ∆T 1000 × 1 × 90
Wt = mc s ∆T ⇒ t = = 4.18 s ≈ 376s ≈ 6 min
W 1000

Cc5. Una camicia viene inumidita con 100 cm3 di acqua a 20°C. Trascurando la capacità ter-
mica di stoffa e metallo e perdite di calore per contatto con aria ed asse da stiro, il tempo mi-
nimo di stiratura della camicia quando si utilizza un ferro da 750 W è di circa (calore specifi-
co dell’acqua: 1cal/g°C; calore di evaporazione: 530 cal/g).
(A) 5 min 42s (B) 3 min 30s (C) 8 min 35s (D) 1min 30s (E) ______
Soluzione. L'energia richiesta è la somma di quella necessaria a scaldare l’acqua dalla tempe-
ratura iniziale (20°C) alla temperatura di ebollizione (100 °C), e di quella per farla evaporare.
Si ha quindi:
Q = Q1 + Q2 = cm∆T + ce m = m(c∆T + ce )
Tenendo presente che 1cal ≈ 4.2 J , si ottiene: Q = 100·4.2·(80+530) J = 256.2 kJ , da cui
Q 256200 J
t= = = 342 s (Soluzione A).
W 750 W

Cc6. La dinamo di una bicicletta che va a 30 km/h può essere descritta come un generatore
con Vd= 14 V ed una resistenza interna Rin. Quando sono collegati in parallelo e funzionanti
sia il faro anteriore che il fanalino posteriore la dinamo eroga una corrente Itot = 1.5 A, il fa-
nalino posteriore assorbe una potenza Wp = 4 W mentre quello anteriore una potenza
Wa = 8W. La resistenza della lampadina posteriore accesa, Rp , vale
(A) 8 Ω (B) 10 Ω (C) 16 Ω (D) 20 Ω (E)______

Cc7. Con riferimento al problema precedente, se la lampadina posteriore si rompe quella ante-
riore assorbe approssimativamente (arrotondare all’unità più vicina) una potenza di (si sup-
ponga che la sua resistenza non cambi)
(A) 7 W (B) 8 W (C) 10 W (D) 11 W (E)_____

R1=15 Ω
Cc8. Nel circuito della figura passa una corrente I= 4 A; la po-
tenza complessiva fornita dal generatore di differenza di po- +
tenziale pari aVG è VG R2=45 Ω
(A) 120 W (B) 240 W (C) 360 W (D) I=4 A
720 W (E) 960 W

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Fisica Generale - Modulo Fisica II Esercitazione 5
Ingegneria Gestionale-Informatica

Cc9. Un dispositivo alimentato a 100 V consuma 1 kW; se è alimentato mediante due fili (u-
no andata e uno ritorno) ciascuno dei quali ha una resistenza di 0.2 ohm, qual è la potenza dis-
sipata nei fili?
(A) 10 W (B) 20 W (C) 30 W (D) 40 W (E) 50 W

Cc10. Una resistenza elettrica alimentata a 12 V è immersa in un thermos con acqua e ghiac-
cio a 0°C; se è percorsa da un corrente di 15 A, in quanto tempo all’incirca farà sciogliere 100
g di ghiaccio (calore di fusione del ghiaccio 80 cal/g; 1 cal ≈ 4.2J)
(A) 140 s (B) 22 s (C) 187 s (D) 93 s (E) _______

Cc11. Uno scaldabagno elettrico assorbe una corrente di 15 A quando è attaccato alla presa
ENEL domestica (VRMS=220V). In quanto tempo circa i 60 litri di acqua contenuta nel suo
serbatoio saranno riscaldati da 10°C a 60°C? (calore specifico dell’acqua = 4.2 kJ/kg°C)
(A) 3800 s (B) 5100 s (C) 7600 s (D) 2550 s (E)_______

Cc12. Una batteria al piombo immagazzina complessivamente un’energia pari a 1200 kJ. Se
fornisce una tensione di 12 V, in quanto tempo verrebbe scaricata completamente da una cor-
rente di 5 A?
(A) 1.8(106) s (B) 1500 s (C) 3h 42min (D)5h 33min (E) 7h 21min

Cc13. Il motorino di avviamento di un’auto richiede 700 W; in quanto tempo scaricherà la


batteria di 35 A h (fem di 12 V, resistenza interna trascurabile)?
(A) 36 min (B) 30 min (C) 22 min (D) 15 min (E) ________

Cc14. Un generatore con V = 22 V è applicato al tempo t = 0 alla re- R1

te RC della figura dove il condensatore è inizialmente scarico e


R2 = 3R1. All’istante iniziale il generatore eroga W(0) = 363 W; do-
po un secondo (τ1/2) eroga W(1) = 269.5 W e dopo 100 s eroga la
C
R2
R3
potenza asintotica W(∞) = 176 W. La resistenza R1 vale V

(A) 6/11 Ω (B) 3/4 Ω (C) 1.42 Ω


(D) 16/9Ω (E) 3Ω

Cc15. Con riferimento al problema precedente, la capacità del condensatore vale


(A) 2.10 F (B) 0.962 F (C) 0.321 F (D) 0.160 F (E) 0.107 F

Cc16. Un treno di massa complessiva m = 250 t sale a 60 km/h lungo un binario con penden-
za del 3%. Se le forze di attrito che si oppongono al moto sono complessivamente pari a
40 kN e la linea di alimentazione (in continua) è a 2000 V, la corrente minima che la motrice
assorbirà sarà pari a (arrotondare alla decina di ampere)
(A) 950 A (B) 720 A (C) 900 A (D) 1210 A (E) 1170 A

Cc17. Un voltametro a nitrato d’argento è collegato in serie ad una pila, ad un galvanometro e


ad una resistenza variabile che mantenga costante l’intensità di corrente I. Se in un intervallo
di tempo ∆t = 1 s al catodo si sono depositati 0.001118 g di argento, l’intensità di corrente cir-
colante è
(A) 0.88 A (B) 1 A (C) 2 A (D) 0.5 A (E) ____

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