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A.

Maffucci: Circuiti in evoluzione dinamica ver2-2006

Università degli Studi di Cassino

Esercitazioni di Elettrotecnica:
circuiti in evoluzione dinamica

Antonio Maffucci
maffucci@unicas.it

ver.2 – ottobre 2006

2
A. Maffucci: Circuiti in evoluzione dinamica ver2-2006 A. Maffucci: Circuiti in evoluzione dinamica ver2-2006

1. Circuiti dinamici del primo ordine.


ES. 1.2 Nel seguente circuito all'istante t = 0 si apre l'interruttore A. Calcolare la tensione
sul condensatore per ogni istante.
ES. 1.1 Nel seguente circuito è assegnata la corrente nell’induttore all’istante t = 0 .
Ricavare la corrente sull’induttore per t > 0 , graficarne l’andamento e stimare la durata R
del transitorio. A
+ t=0
E1 + + E1 = 8 V , E 2 = 2 V
R1 iL E = 220 V per t > 0, v (t ) C E2
R = 10 kΩ, C = 2 mF
E +
R2
L vL i L (0) = 0.4 A, −
L = 0.1 H , R1 = 1 kΩ, R2 = 200 Ω.

Per t < 0 il circuito è in regime stazionario, quindi il condensatore si comporta come un circuito
aperto. Per tale ragione si ha:
Valutando l’equivalente di Norton ai capi
dell’induttore: v(t ) = E 2 = 2 V .
iL
RR Per t > 0 , applicando la LKT all'unica maglia e la caratteristica del condensatore si ottiene
Req = 1 2 = 166.67 Ω , I CC L vL
R1 + R2 Req facilmente l'eq. differenziale di primo ordine nell'incognita v(t )
E dv dv v E1
I cc = = 0.22 A , Ri + v = E1 , i=C , ⇒ + = dove τ = RC .
R1 dt dt τ τ
si ottiene la rete equivalente in figura, descritta dalle equazioni:
La radice dell’equazione caratteristica dell’omogenea associata è pari a λ = −1 / τ = −0.05 s −1 ,
v di quindi la soluzione generale si esprime nella forma:
iL + L = I cc , vL = L L ,
R dt
v(t ) = Ke −0.05t + v P (t ) ,
dalle quali si ricava facilmente l’equazione differenziale nell’incognita i L (t )
dove v P (t ) è una soluzione particolare che si può valutare calcolando la soluzione di regime.
di L i L I cc L
+ = , dove τ= = 0.60 ms Poiché per t → ∞ si tende ad un regime stazionario, il condensatore si comporta come un
dt τ τ Req circuito aperto ai capi del quale ci sarà
v P (t ) = E1 = 8 V .
Risolvendo l’equazione caratteristica dell’omogenea associata
1 Resta da determinare la costante K, che si ottiene dalla condizione iniziale, ottenuta imponendo
λ+ =0 ⇒ λ = −1 / τ = −1.67 ⋅ 10 3 s −1 , la continuità della variabile di stato v(t )
τ
3
v (0 − ) = v (0 + ) ⇒ 2 = K +8 ⇒ K = −6 ,
possiamo esprimere la soluzione generale nella forma: i L (t ) = Ke −1.67⋅10 t + i LP (t ) ,
da cui v(t ) = 8 − 6e −0.05t t > 0.
dove i LP (t ) rappresenta il termine di regime stazionario. In tale condizione l’induttore è
equivalente ad un corto-circuito, per cui:
i LP (t ) = I CC = 0.22 A .
0.5
[A] ES. 1.3 Dato il seguente circuito, valutare la tensione v(t ) per t > 0 .
0.45

0.4
La costante K si ottiene imponendo la continuità R1
0.35
+ e(t ) = 50 V t > 0
della variabile di stato i L (t ) all’istante t = 0 : 0.3
+ R2 v(t = 0) = 10 V , C = 1 mF
e(t ) C v
0.25

iL (0− ) = 0.4 = iL (0+ ) = K − 0.22 ⇒ K = 0.18 0.2


− R1 = 20 Ω, R 2 = 24 Ω.
3 0.15
da cui iL (t ) = 0.18e −1.67⋅10 t + 0.22 A per t > 0, 0.1

il cui andamento nel tempo è graficato a lato. La 0.05 Risultato: v(t ) = 27.3 − 17.3e −91.7t V .
durata del transitorio è stimata in 4τ = 2.40 ms . 0
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
t/tau

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ES. 1.5 Il seguente circuito è a riposo fino a t = 0 , istante in cui si chiude l'interruttore A.
ES. 1.4 Considerato il seguente circuito, che fino all’istante t = 0 lavora in regime Calcolare: a) la costante di tempo τ del circuito;
stazionario, calcolare la corrente nell'induttore per ogni istante, graficare l’andamento e b) la tensione ai capi del condensatore per t > 0 (tracciarne anche il grafico).
stimare la durata del transitorio. t=0 R1
i x (t ) ⎧10 V t<0
i y (t ) e( t ) = ⎨ A e(t ) = 10 cos(ωt )
R1 R2 ⎩− 10 V t>0 R2
+ ω = 100rad / s
e(t ) + iL (t ) R1 R1 = 10 Ω e(t)
+
R3
v (t ) R1 = 20 Ω, R2 = 5 Ω
R2 = 20 Ω C
L
− R3 = 10 Ω, C = 1 mF
L = 2 mH

Per t < 0 il circuito è in regime stazionario, quindi l'induttore si comporta come un corto circuito. a) Per calcolare la costante di tempo basta valutare la resistenza dell’equivalente di Thévenin
Per tale ragione, posto Ra = R1 //R2 si ha: visto ai capi del condensatore:
35
Ra 1 Req = ( R1 // R3 ) + R2 = Ω ⇒ τ = Req C = 11.7 ms
i L (t ) = e(t ) = 0 .2 A t < 0. 3
Ra + R1 R2 − +
b) Per t < 0 il circuito è a riposo, quindi v c (0 ) = vc (0 ) = 0. Per t > 0 , ricavando la tensione a
Per valutare la soluzione per t > 0 si può procedere come nell’esercizio 1.1, valutando dapprima vuoto dell’equivalente di Thévenin visto ai capi del condensatore si ha:
l’equivalente di Norton ai capi dell’induttore:
e(t ) R3
R1 e( t ) V0 (t ) =
.
Req = R2 + e I cc (t ) = , R1 + R3
2 R1 + 2 R2 Applicando le leggi di Kirchhoff al circuito ottenuto sostituendo ai capi di C il generatore
e quindi ricavare l’equazione differenziale nell’incognita i L (t ) equivalente di Thévenin si ricava l’equazione differenziale nell’incognita vc :

di L i L I cc L dv c vc V0
+ = , dove τ ≡ = 80 μs. + = .
dt τ τ Req dt τ τ
La radice dell’equazione caratteristica dell’omogenea associata è pari a λ = −1 / τ = −85.5 s −1 ,
Alternativamente si possono ovviamente applicare le leggi di Kirchhoff alla rete di partenza: quindi la soluzione generale si esprime nella forma:
di L di L 1 e v c (t ) = A exp(−85.5t ) + v cp (t ) ,
R1i x + R1i y = e , R1i y = R2 i L + L , i x = i y + i L , da cui + iL = .
dt dt τ 2L
dove vcp (t ) è la soluzione di regime sinusoidale, valutabile attraverso il metodo fasoriale. Posto:
La radice dell’equazione caratteristica dell’omogenea associata è λ = −1 / τ = −12.5 ⋅ 10 3 s −1 ,
j
quindi la soluzione generale si esprime nella E = 10, Z&1 = R1 = 20,
Z& 2 = R2 − = 5 − 10 j , Z& 3 = R3 = 10,
forma: [A]
ωC
e applicando ripetutamente la regola del partitore di tensione si ha, posto Z& x = Z& 2 // Z& 3 :
0.25

3 0.2
i L (t ) = Ke −12.5⋅10 t + i LP (t ) , Z& x V Z&
⇒ Vc = 2 c = 2.17e − j 0.86
0.15 2.5
V2 = E [V]

Z& + Z& R + Z&


0.1
dove i LP (t ) è la soluzione di regime stazionario: 0.05
x 1 2 c
2

1.5
i LP (t ) = −0.2 A .
0
da cui: vcp (t) = 2.17 cos(100t − 0.86) V 1
-0.05
Dalla condizione iniziale si ha:
Imponendo la continuità della corrente i L (t ) : -0.1 0.5

vc (0 + ) = 0 = A + 2.17 cos(−0.86) ⇒
-0.15 0
A = -1.41
i L (0 − ) = i L (0 + ) ⇒ 0.2 = K − 0.2 ⇒ K = 0.4 , -0.2
-0.5
-0.25
Quindi in definitiva si ottiene la tensione -1
−12.5⋅103 t
da cui: i L (t ) = −0.2 + 0.4e t > 0. -1 0 1 2 3 4 5 6 -1.5
v c (t ) = −1.41 exp(−85.5t ) + 2.17 cos(100t − 0.86) V t>0
t/tau

-2
Il transitorio si estinguerà in circa 4 τ = 0.32 ms. il cui andamento è tracciato nella figura a lato. -2.5
0 0.05 0.1 0.15 [s] 0.2

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ES. 1.6 Il seguente circuito è in regime stazionario fino a t = 0 , istante in cui si apre di L i L I cc L
l'interruttore A. Calcolare la tensione ai capi dell’induttore in ogni istante e tracciarne il + = , con τ= = 1 ms .
dt τ τ Req
grafico.
L’omogenea associata fornisce un’equazione caratteristica avente radice λ = −1 / τ = −10 3 s −1 .
La soluzione assume quindi la forma:
R1 R3 iL
R2 i L (t ) = Ke −1000t + i LP (t ) ,
+ E = 220 V , L = 0.1 H ,
E vL L R1 = 1 kΩ, R2 = R3 = 500 Ω. dove i LP (t ) è la soluzione di regime stazionario, quindi assumendo L come corto circuito:
t =0
R1
i LP (t ) = J = 24 A.
4 R1 + R2
Risultato: v L (t ) = 0 per t < 0; v L (t ) = 88.5e −1.5⋅10 t V per t > 0.
Resta da determinare la costante K, che si ottiene dalla condizione iniziale:
i L (0 + ) = i L (0 − ) = 0 ⇒ 0 = K + 24 ⇒ K = −24 ,
ES. 1.7 Il seguente circuito è in regime stazionario fino a t = 0 , istante in cui si chiude
l'interruttore. Calcolare la tensione sul condensatore in ogni istante e tracciarne da cui v(t ) = R2 i L (t ) = 480(1 − e −1000t ) per 0 < t < T .
l’andamento.
Per t > T l'equazione differenziale sarà
t=0
di L i L
+ = 0,
R1 + dt τ
E = 220 V , C = 1 F ,
+ vC
R2 C R3 R1 = R3 = 1 kΩ, R2 = 500 Ω. e quindi tutta la soluzione coincide con la soluzione dell’omogenea

i L (t ) = He −1000t , 350
[V]
− 4⋅10−3 t dove H è una costante arbitraria, determinata
Risultato: vC (t ) = 73.33 V per t < 0; vC (t ) = 54.59 + 18.74e V per t > 0. 300
imponendo la condizione iniziale per t = T +
250
i L (T + ) = i L (T − ) ⇒
200
ES. 1.8 La seguente rete dinamica è a riposo per t < 0 . 24(1-e −1 ) = He −1 ⇒ H = 41.24
a) Tracciare l’andamento della tensione ai capi di R2 per t > 0 . 150
da cui
b) Calcolare l’energia dissipata da R2 nell’intervallo 0 < t < 5 ms . 100

i L (t ) v(t ) = R2 i L (t ) ≈ 825e −1000t V per t > T . 50


j (t )
L + J = 40 A, T = 1 ms L’andamento della soluzione è tracciato nel 0
0 1 2 3 4 5
j (t ) R1 R2 v(t ) J R1 = 30 Ω, R2 = 20 Ω grafico a lato. [ms]

- L = 50 mH
0 T t Per calcolare l’energia dissipata da R2 nell’intervallo [0, t fin ] con t fin = 5 ms , basta integrare la
potenza istantanea assorbita:
Essendo v(t ) = R2 i L (t ) è opportune risolvere il problema nell’incognita i L (t ) , variabile di stato. t fin t t
v 2 (t ) T 2
v (t ) fin
v 2 (t ) T
480 2 (1 − e −1000t ) 2 fin
825 2 e −2000t
Per t < 0 il circuito è a riposo, quindi i L (t ) = 0 . W R2 (0, t fin ) = ∫ dt = ∫ dt + ∫ dt = ∫ dt + ∫ dt
Per 0 < t < T , valutando l’equivalente di Norton ai capi di L si ottiene: 0 R2 0 R2 T R2 0 20 T 20

R1 W R2 (0, t fin ) = 25.48 J


Req = R1 + R2 e I cc (t ) = J,
R1 + R2
da cui l’equazione differenziale nell’incognita i L (t ) :

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ES. 1.9 La seguente rete rappresenta un semplice circuito di carica e scarica di un 2. Circuiti dinamici del secondo ordine.
condensatore. La carica avviene tra l'istante t = 0 e l'istante t = T , intervallo in cui
l'interruttore A resta chiuso. Per t > T , invece, il condensatore C viene collegato al resto
della rete attraverso la chiusura dell'interruttore B. Supponendo la rete a riposo per t < 0 ,
valutare: ES. 2.1 La seguente rete è in regime stazionario fino all’istante t = 0 . Calcolare la tensione
a) la tensione sul condensatore v(t ) per 0 < t < T ; sul condensatore in ogni istante, graficarne l’andamento e stimare la durata del transitorio.
b) l'energia massima Wmax erogabile da C per t > T ; i (t ) i R (t )

A R1 + ⎧2 V per t < 0
B e(t ) = 100sin(20t ) V R L e(t ) = ⎨
A e( t ) +
C v (t ) R ⎩− 2 V per t > 0
t = 0, T + t =T R1 = 10 Ω
chiuso − R = 1 Ω, L = 1 μH , C = 1 μF
e(t ) +
v (t ) C R2 C = 10 mF
− aperto T =2s
aperto
0 T t
Per t < 0 il circuito è in regime stazionario, quindi il condensatore si comporta come un circuito
Risultato: a) v(t ) = 40e −10t + 44.7 sin( 20t − 1.11) V per 0 < t < T ; aperto e l'induttore come un corto circuito. Per tale ragione:
b) Wmax = 8.64 J ; R e(t )
v(t ) = e(t ) = 1V , i (t ) = =1 A.
2R 2R
Per la continuità delle variabili di stato si avrà: v(0 − ) = v(0 + ) = 1 V e i (0 − ) = i (0 + ) = 1 A .
ES. 1.10 Nella seguente rete è nota la tensione ai capi del condensatore all’istante di
chiusura dell’interruttore t = 0 . Valutare la corrente i(t) nel resistore R1 per t > 0 L’evoluzione dinamico del circuito per t > 0 sarà descritta dalle seguenti equazioni derivate
imponendo le leggi di Kirchhoff e le caratteristiche dei bipoli:
R1 R2
di v dv
Ri + L +v = e, i= +C .
t=0 e(t ) = sin(100t ) V dt R dt
i (t )
v(t ) C e(t ) + R1 = 15 Ω, R2 = 10 Ω, Da tali equazioni si perviene al sistema delle equazioni di stato:
+ di e − v Ri
C = 1 mF, v(0 ) = 1 V . dv i v
= − = − .
dt L L dt C CR
L’equazioni differenziale nell’incognita v(t ) sarà quindi
Risultato: i (t ) = −0.08e −t / 0.006 − 0.03 sin(100t − 0.54) A
d 2v ⎛ 1 R ⎞ dv 2 e
+⎜ + ⎟ + v= .
dt 2 ⎝ RC L ⎠ dt LC LC
ES. 1.11 Nella seguente rete l’interruttore si chiude all’istante t = 0 , istante in cui la
L’equazione caratteristica dell’omogenea associata è la seguente:
corrente circolante in L è nota. Calcolare:
a) il circuito equivalente di Thevenin ai capi di L per t > 0; λ2 + 2 ⋅ 10 6 λ + 2 ⋅ 10 6 = 0 ,
b) la corrente che circola nell’induttore per t > 0. e fornisce le radici λ1, 2 = α ± jβ = 10 6 (−1 ± j ) . La soluzione dell’omogenea associata può
R2 quindi essere espressa nella forma:
iL (t )
v0 (t ) = e αt [k1 cos(βt ) + k 2 sin(β t )] .
t=0
E = 10 V, i L (0) = 2 A
L R1 + E A tale soluzione va aggiunta la soluzione di regime stazionario che, per effetto delle
R1 = 5 Ω, R2 = 4 Ω, L = 1 mH.
considerazioni svolte precedentemente, sarà banalmente pari a: v p (t ) = −1 V . La soluzione
generale per t > 0 assume quindi la forma:
Risultato: a) Req = 2.22 Ω, E 0 = 5.55 V
v(t ) = e αt [k1 cos(β t ) + k 2 sin(βt )] − 1 .
b) i L (t ) = −2.5 + 4.5e −t / τ A, con τ = 0.45 ms.

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Le costanti arbitrarie si determinano imponendo la continuità delle variabili di stato nell’istante ES. 2.3 Il seguente circuito è in regime stazionario fino a t = 0 . Calcolare:
t = 0 . Tale proprietà impone le seguenti condizioni iniziali su v(t ) e su v ′(t ) : a) il valore delle grandezze di stato all'istante t = 0 +
b) la corrente iL (t ) per t > 0
v(0 + ) = 1 = k1 − 1 ⇒ k1 = 2
⎧20 A t<0
dv 1⎡ + v (0 + ) ⎤ αk1 R j (t ) = ⎨
= ⎢i (0 ) − ⎥ = 0 = αk1 + β k 2 ⇒ k2 = − = 2. t>0
dt 0+ C⎣ R ⎦ β ⎩0 A
C iL (t ) R
j( t ) R=2Ω
La soluzione è, quindi: L L = 10 μH
−106 t 6 6
v(t ) = −1 − 2e [cos(10 t ) + sin(10 t )] V . C = 5 μF

a) Per t < 0 il circuito è in regime stazionario, quindi il condensatore si comporta come un


1.5
L’andamento della tensione in ogni [V]
istante di tempo è riportato nel grafico a circuito aperto e l'induttore come un corto circuito. Per tale ragione:
1
lato.
i L (t ) = j (t ) / 2 = 10 A , vC (t ) = j (t ) R / 2 = 20 V t < 0.
La costante di tempo della rete è pari a 0.5
Per la continuità delle variabili di stato si ha: v c (0 − ) = v c (0 + ) = 20 V e i L (0 − ) = i L (0 + ) = 10 A .
τ = −1 / α = 1 μs , mentre il periodo delle
delle oscillazioni naturali è pari a
0
b) Per t > 0 il circuito è in evoluzione libera. Per ottenere le equazioni di stato si possono
T = −2π / β = 6.28 μs. imporre le equazioni di Kirchhoff e le caratteristiche, come fatto nell’esercizio 1.1. Un metodo
Durante il transitorio, quindi, è visibile
-0.5
più efficace consiste nella risoluzione preliminare del circuito resistivo associato.
meno di una oscillazione naturale Questo circuito può essere studiato applicando, ad esempio, il metodo dei potenziali nodali
completa.
-1
modificato. Considerando c come nodo di riferimento e osservando che il potenziale del nodo a è
pari a vc mentre quello del nodo b è pari a v L si ha:
-1.5
-1 0 1 2 3 4 5 6
a
t [us]
vC − v L vC
= iL , iL + + iC − j = 0 . iC
R R R
vC b R
Le variabili non di stato saranno esprimibili come: j +
_
ES. 2.2 Nella seguente rete sono assegnati i valori delle grandezze di stato all’istante t = 0 . vC iL vL
Calcolare la tensione sul condensatore per t > 0 . v L = vC − Ri L , i C = −i L − + j.
R c

Ricordando le caratteristiche dei bipoli dinamici, da


queste equazioni si ottengono immediatamente le equazioni di stato della rete:
v(0) = 1 V, i(0 ) = 0 A
R L + di L vC − Ri L dvC − i L + j vC
E = 1 V per t > 0 = , = − .
e(t ) +
C v (t ) dt L dt C RC
R = 1Ω, L = 1μH , C = 1μF
− Ricavando vC dalla prima e sostituendola nella seconda si ottiene l'equazione differenziale:

d 2iL ⎛ 1 R ⎞ di 2
+⎜ + ⎟ L + iL = 0 ,
5 dt 2 ⎝ RC L ⎠ dt LC
Risultato: vC (t ) = e −5⋅10 t [cos(8.7 ⋅ 10 5 t ) + 0.57 sin(8.7 ⋅ 10 5 t )] V per t > 0 .
la cui equazione caratteristica fornisce λ1, 2 = α ± jβ = 10 5 (−1.5 ± 1.3 j ) . La soluzione è, quindi:

i L (t ) = exp(αt )[k1 cos(β t ) + k 2 sin(β t )] ,


dove le costanti k1 , k 2 vanno determinate imponendo le condizioni iniziali su i L e su di L / dt :

di L vC (0 + ) − Ri L (0 + ) αk1
i L (0 + ) = 10 = k1 , = = 0 = αk1 + βk 2 ⇒ k2 = − = 11.5 .
dt 0 + L β
Pertanto la soluzione sarà: i L (t ) = exp(−1.5 ⋅ 10 5 t )[10 cos(1.3 ⋅ 10 5 t ) + 11.5sin(1.3 ⋅ 10 5 t )] t > 0.

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ES. 2.4 Il seguente circuito è in regime sinusoidale fino t = 0 , istante in cui il generatore si ES. 2.5 Con riferimento al seguente circuito, in regime stazionario per t < 0 , calcolare la
spegne. Calcolare la corrente iL (t ) in ogni istante e tracciarne l’andamento. tensione vC (t ) e la potenza pC (t ) assorbita dal condensatore in ogni istante

⎧10 cos(100t ) A t<0 ⎧20 V t<0


R e(t ) = ⎨
R j (t ) = ⎨ R
R
⎩0 A t>0 + ⎩− 20 V t>0
C
iL (t ) R = 0.5 Ω e(t ) + vC (t ) R =1Ω
j( t )
L = 10 mH - L L = 5 μH
C L
C = 50 mF C = 5 μF

Per t < 0 il circuito è in regime sinusoidale, quindi si può ricorrere al metodo fasoriale, ponendo: Per t < 0 il circuito è in regime stazionario, quindi il condensatore si comporta come un circuito
aperto e l'induttore come un corto circuito. Per tale ragione:
J = 10, Z&1 = Z& C + Z& R = 0.5 − 0.2 j , Z& 2 = Z& L + Z& R = 0.5 + j.
i L (t ) = e(t ) / 2 R = 10 A , vC (t ) = e(t ) / 2 = 10 V t <0.
Per il partitore di corrente, la corrente dell'induttore sarà
Per la continuità delle variabili di stato si ha: vc (0 − ) = vc (0 + ) = 10 V e i L (0 − ) = i L (0 + ) = 10 A .
Z&1
IL = J = 2.07 − 3.66 j = 4.21 exp(−1.06 j ) ⇒ i L (t ) = 4.21cos(100t − 1.06) A. Osserviamo che, essendo ic (t ) = 0 , si ha banalmente pc (t ) = vc (t )ic (t ) = 0 .
Z&1 + Z& 2
Per t > 0 il circuito è forzato dal generatore e(t), a partire dalle condizioni iniziali individuate
Applicando la LKC si ricava: I C = J − I L = 7.93 + 3.66 j , da cui la tensione: precedentemente. Risolvendo il circuito resistivo associato mostrato in figura:
VC = Z& C I C = 1.74 exp(−1.14 j ) ⇒ vC (t ) = 1.74 cos(100t − 1.14) V . e − vC
iC = − iL , v L = v C − Ri L
− + − +
R R iC R
Per la continuità delle variabili di stato: v c (0 ) = v c (0 ) = 0.73 V , i L (0 ) = i L (0 ) = 2.07 A . +
si ottengono le equazioni di stato: +
Per t > 0 il circuito è in evoluzione libera. Applicando la LKT all'unica maglia si ottiene: e(t ) + vC +
dvC e v i di L vC Ri L vL
di L = − C − L, = − . -
vC + 2 Ri L + L = 0. dt RC RC C dt L L iL -
dt
Derivando tale equazione e sostituendovi la caratteristica di C si ottiene l'equazione differenziale Ricavando i L dalla prima e sostituendola nella seconda si ottiene l'equazione differenziale:
d 2iL 2 R di L 1 d 2 vc
+ + iL = 0 , ⎛ 1 R ⎞ dv 2 1 de e
dt 2 L dt LC +⎜ + ⎟ c + vc = + .
dt 2 ⎝ RC L ⎠ dt LC RC dt LC
la cui equazione caratteristica ammette le radici λ 1 = −72.4 e λ 1 = −27.6 . La soluzione si può
L'equazione caratteristica dell'omogenea associata fornisce: λ1, 2 = α ± jβ = 2 ⋅ 10 5 (−1 ± j ) ,
esprimere, quindi, nella forma:
quindi la soluzione si può esprimere nella forma:
iL (t ) = k1 exp(λ1t ) + k2 exp(λ 2t ) , 4 [A]
vC (t ) = e αt [k1 cos(βt ) + k 2 sin(βt )] + vCP (t ) ,
3
dove le costanti k1 , k 2 sono determinate dalle
2 dove vCP (t ) è una soluzione particolare che può essere scelta come la soluzione di regime a cui
condizioni iniziali su i L e su di L / dt :
1 il circuito tende per t → ∞ (regime stazionario):
i L (0 + ) = 2.07 = k1 + k 2 , 0
vCP (t ) = e(t ) / 2 = −10 V .
+ +
di L v (0 ) + 2 Ri L (0 ) -1
=− C = −280 = λ1k1 + λ 2 k 2 . Le costanti k1 , k 2 vanno determinate imponendo le condizioni iniziali su vC e su dvC / dt :
dt 0+ L -2

-3 vC (0 + ) = 10 = k1 − 10 ⇒ k1 = 20;
Risolvendo tale sistema si ottengono: k1 = 4.98 ,
dvc 1⎡ v C (0 ) − e ( 0 ) ⎤
+ +
-4
k 2 = −2.91 quindi per t > 0 la soluzione è data da: -0.2 -0.1 0 0.1 0.2 [s] 0.3 =− +
⎢i L (0 ) +
6
⎥ = −8 ⋅ 10 = αk1 + β k 2 ⇒ k 2 = 20.
dt 0 + C ⎢⎣ R ⎥⎦
i L (t ) = 4.98 exp(−72.4t ) − 2.91 exp(−27.6t ) A. Andamento della soluzione in ogni istante.
La tensione sul condensatore per t > 0 è, quindi:

13 14
A. Maffucci: Circuiti in evoluzione dinamica ver2-2006 A. Maffucci: Circuiti in evoluzione dinamica ver2-2006

Per la continuità delle variabili di stato si ha: vc (0 − ) = vc (0 + ) = 1 V e i L (0 − ) = i L (0 + ) = 3 A .


5 5
vC (t ) = 20e −2⋅10 t [cos(2 ⋅ 10 5 t ) − sin(2 ⋅ 10 5 t )] − 10 = 28.3e −2⋅10 t [cos(2 ⋅ 10 5 t + 0.79)] − 10 V .
Il circuito da analizzare per t > 0 è disegnato a lato.
La potenza assorbita per t > 0 si può valutare in due modi: possiamo calcolare preliminarmente Dal circuito resistivo associato si ricavano le equazioni: i (t )
la corrente che circola nel condensatore: E − vC
i L + iC = , vC = v L , R + iL (t )
dv (t ) 5
R +
iC (t ) = C C = −40e −2⋅10 t sin( 2 ⋅ 10 5 t + 1.57) A , da cui: da cui è semplice ottenere le equazioni di stato della rete: E C v C (t ) L
dt −
5 5
pC (t ) = vC (t )iC (t ) = −565e − 4⋅10 t [sin(4 ⋅ 10 5 t + 2.36) + 0.71] + 400e − 2⋅10 t sin(2 ⋅ 10 5 t + 1.57) W dvC E v i di L vC
= − C - L, = ,
dt RC RC C dt L
Allo stesso risultato si perviene ricordando l’espressione dell’energia di un condensatore: Ricavando vC dalla seconda e sostituendola nella prima si ottiene l'equazione differenziale:

C dvC2 (t ) d 5 d 2iL 1 di L 1 E
pC (t ) = = 2.5 ⋅ 10 −6 [28.3e −2⋅10 t cos(2 ⋅ 10 5 t + 0.79) − 10] 2 . + + iL = .
2 dt dt dt 2 RC dt LC RLC
Le radici dell'equazione caratteristica dell'omogenea associata sono: λ1 = −1000, λ 2 = −500 ,
ES. 2.6 Il seguente circuito rappresenta un semplice sistema trasmettitore-canale-ricevitore. quindi la soluzione si può esprimere nella forma:
Calcolare la tensione sul ricevitore ( RU ) in ogni istante e tracciarne l’andamento. i L (t ) = k1e −1000t + k 2 e −500t + i LP (t ) ,

e S (t ) dove i LP (t ) è una soluzione particolare che può essere scelta come la soluzione di regime a cui il
L + E = 6 V , T = 1ns circuito tende per t → ∞ (regime stazionario): i LP (t ) = E / R = 6 A. .
RS RU
+ v(t ) R S = RU = 50 Ω E
C Le costanti k1 , k 2 vanno determinate imponendo le condizioni iniziali su i L e su di L / dt :
e S (t ) − L = 2 nH , C = 10 pF
di L 1
0 T t i L (0 + ) = 3 = k1 + k 2 + 6; = vC (0 + ) = 1000 = −1000k1 − 500k 2 ,
dt 0+ L
9 9
Risultato: v(t ) = 0 V per t < 0 ; v (t ) = −3.74e − 4.45⋅10 t + 0.74e − 22.55⋅10 t + 3 V per 0 < t < T ; da cui: k1 = 1, k 2 = −4 , e quindi la soluzione per t > 0 è i L (t ) = e −1000t − 4e −500t + 6 A .
− 4.45⋅109 t 9 − 22.55⋅109 t
v (t ) = 320e − 4.6 ⋅ 10 e per t > T .

ES. 2.8 La rete in figura è in regime stazionario per t < 0 . Determinare:


ES. 2.7 La rete in figura è in regime stazionario fino t = 0 , istante in cui si chiude a) le grandezze di stato all’istante t = 0 +
l'interruttore. Calcolare la corrente iL (t ) per t > 0 . b) la corrente nel condensatore e la tensione nell’induttore all’istante t = 0 +
c) la tensione sul condensatore per t > 0
d) la tensione sull’induttore per t > 0
t=0
E = 2V R
iL (t ) R = 1/ 3 Ω iL (t ) ⎧2 t<0
R R iC (t ) j (t ) = ⎨
+ C L = 1 mH ⎩2 sin(ωt ) t > 0
E L j (t ) R vC (t ) C v L (t )
C = 2 mF L ω = 10 6 rad/s, R = 1 Ω
L = 1 μH, C = 2 μF

Risultato:
Il circuito da analizzare per t < 0 è disegnato a lato.
Essendo in regime stazionario, il condensatore si comporta a) vC (0 + ) = 1 V, i L (0 + ) = 1 A
R + R
come un circuito aperto e l'induttore come un corto circuito: E +
vC (t ) iL (t ) b) iC (0 + ) = −2 A, v L (0 + ) = 0 V
6
− c) vC (t ) = 2.28e −10 t cos(10 6 t + 0.90) + 1.26 cos(10 6 t − 0.32) V per t > 0
i L (t ) = E / 2 R = 3 A , vC (t ) = E / 2 = 1 V (t < 0) . 6
d) v L (t ) = 4.46 cos(10 6 t − 0.46) − e −10 t [3.22 sin(10 6 t + 1.69) − 9.12 sin(10 6 t + 2.48)] V per t > 0 .

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