=
I
m
V2
c
]u
= I
c]]
c
]u
Si osservi che
A
m
V2
rappresenta il valore efficace I
c]]
della grandezza in esame e la fase di v(t)
allistante t=0.
Alcuni esempi per determinare i fasori di una grandezza elettrica.
Dominio del tempo Fasore: Forma complessa A Fasore: Forma complessa B
V(t)=14.1 cos(t + 30) F
= 1u c
]30
F
= 1u c
]30+90
I(t) = 21.2 cos(t - 60) I
= 1S c
-]60
I
= 1S c
-]60+90
V(t)=22.6 sin(t + 15)
F
= S2 c
](15-90)
F
= S2 c
](15)
I(t) = 87.7 sin(t - 45)
I
= 62 c
](-45-90)
I
= 62 c
](-45)
Pertanto a secondo che si decide di trasformare le nostre espressioni in coseno usiamo la forma complessa A
corrispondente alla trasformazione (1), viceversa se trasformiamo tutte le nostre espressioni in termini di
seno otteniamo la forma complessa B corrispondente allequivalenza (2)
In genere il fasore indicato con una lettere maiuscola con un trattino sopra. Un numero complesso
indicato con una lettera soprassegnata da un puntino. Una lettera senza le precedenti convenzioni indica in
genere un numero reale.
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ag. 3
Il condensatore di rifasamento
Quando un carico ohmico-induttivo alimentato da una linea trifase o monofase, la potenza reattiva
assorbita dallinduttanza pu essere ridotta con linserimento di una capacit in parallelo allinduttanza, o in
genere alla linea di alimentazione. Questo il caso che accade realmente in quanto i motori elettrici
presentano uninduttanza e, quindi, si colloca una capacit di rifasamento affinch la potenza assorbita dal
motore sia tutta reale.
Il rifasamento avviene a parit di potenza reale P che resta inalterata. Dal
diagramma che segue possiamo ricavare il valore di Q (potenza reattiva) in
funzione del cos . Infatti:
cos =
P
P
2
+
2
- = P _
1
(cos )
2
-1
Lultima espressione ci permette di calcolare il valore che deve assumere la
potenza reattiva Q se vogliamo che cos abbia un dato valore.
Dallespressione si vede che pi cos tende ad 1 tanto pi la potenza reattiva
Q tende a zero. Calcolando Q possiamo calcolare il Q rispetto ad una data
situazione che presenta un cos inferiore. La variazione Q deve essere ammortizzata da una capacit C.
Pertanto:
AQ = v
c
(I
c
)
-
=
|v
c
|
2
X
c
= u C |v
c
|
2
- C =
|AQ|
u|v
c
|
2
In questa espressione V
C
la tensione a cui sottoposto il condensatore che la tensione del circuito
monofase o la tensione stellata nel caso della trifase.
Lultima espressione ci permette di trovare il valore della capacit di rifasamento nel caso di un circuito
monofase. Nel caso della trifase, Q dovuto al lavoro di 3 condensatori per cui il valore di C deve essere
1/3. Quindi, nel caso della trifase:
C =
1
S
|AQ|
u|v
c
|
2
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ag. 4
Convenzioni sugli angoli
Valgono le seguenti convenzioni per lindicazione degli angoli.
1) Se un angolo deve essere espresso in radianti preferibile far apparire vicino allindicazione numerica la
costante . Ad esempio: 3/5, 0.3 , /2
2) Se un angolo deve essere espresso in gradi sessagesimali, preferibile far apparire vicino allindicazione
numerica il carattere dei gradi . Ad esempio 80 , 120 , 3.5 , -45
Diversamente deve essere indicato allinizio delle operazioni il tipo di unit adottata per gli angoli e, quindi, i
numeri indicati si sottintendono nellunit di misura specificata.
Restano ovvie le conversioni tra gradi e radianti.
12S =
12S
18u
n = u.68 n
1.7 roJ =
1.7 roJ
n roJ
18u = 97.S
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ag. 3
ESERCIZIO: 1
Calcolare la tensione e(t) e verificare il teorema di Boucherot
DATI
R
1
= 10
R
2
= 6
X
C
= 1/C = 6
X
L
= L = 12
i(t) = 42.4 sin( t 45 )
U: cos() = 0.8
U: Q = -3KVAr
Analizziamo lutilizzatore U di cui dato il cos(), la potenza reattiva Q e la corrente i(t) che
lattraversa. Quindi:
i(t) = 42.4 sin( t 45 ) I
= Su e
-45j
Dallanalisi della potenza, vedi figura, possiamo calcolare la potenza attiva e quella complessa:
P =
||
tan
p = P +]
I
=
p
I
-
= 166.7 c
-81.87]
In queste espressione I
-
rappresenta il complesso coniugato della corrente I
e I
la tensione ai capi
del blocco utilizzatore U. Analizziamo il ramo in cui presente lutilizzatore. Possiamo scrivere:
I
C
= -18u c
45]
I
AB
+ I
C
+ I
= u
I
AB
= - I
C
- I
= S1u c
70.5]
Dalla tensione I
AB
possiamo calcolare la corrente che circola nella maglia di
sinistra, visto che in quella di destra ci data. Analizziamo, quindi, il ramo AB.
I
AB
=
I
AB
R
1
+ ]I
= 19.8 c
20.3]
Al nodo A possiamo applicare Kirchhoff :
I
L
+ I
+ I
AB
= u
Dove I
L
rappresenta la corrente erogata dal generatore e(t). Quindi:
I
L
= I
AB
- I = 28 c
95.2]
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ag. 6
Dallanalisi della maglia a sinistra, possiamo scrivere:
-E
+ I
AB
+ I
R2
= u
E
= I
AB
+ I
R2
= 469.2 c
79.2]
e(t) = V2 47stn(mt +79. 2)
Infine, di ogni componente calcoliamo la sua potenza .
Componente Formula Valore
R1 p = I
1
I
-
AB
= (R
1
I
AB
) I
-
AB
= R
1
|I
AB
|
2
3920 W
R2 p = I
2
I
-
L
= (R
2
I
L
) I
-
L
= R
2
|I
L
|
2
4704 W
L p = I
L
I
-
AB
= (]II
AB
) I
-
AB
= ]I|I
AB
|
2
+4704 VAr
C
p = I
c
I
= [-]
1
oC
I
= -]
1
oC
|I
|
2
-5400 VAr
U p = P +] 4000-3000j W
e(t) p = E
-
L
12628-3621j W
Dallultima colonna si evince che la potenza attiva erogata dal generatore, cio 26.6 KW, uguale alla
somma delle potenze dissipate dai due resistori e dalla potenza attiva dissipata dallutilizzatore U, a meno di
una piccolissima differenza dovuta allapprossimazione del calcolo.
Allo stesso modo, la potenza reattiva fornita dal generatore e(t) la somma algebrica delle potenze reattive
del condensatore, induttore e dellutilizzatore.
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ag. 7
ESERCIZIO: 2
Calcolare la tensione e(t) e verificare il teorema di Boucherot
DATI
R = 10
X
C
= 1/C = 10
J(t) = 5.7 sin(t )
U
1
: P = 2KW
U
1
: cos() = 0.8
U
1
: v(t) = 141.4 cos( t )
U
2
: Ohmico-capacitivo
U
2
: P = 2.5 KW
U
2
: cos() = 0.7
Dallanalisi dei dati forniti possiamo ricavare i due fasori:
Tensione ai capi dellutilizzatore U
1
: I
= 1uu c
0]
La corrente che entra da un nodo ed esce dal lato opposto: [
= 4 c
-90]
Dallanalisi del primo utilizzatore U
1
possiamo ricavare:
= P tan
p
1
= P +] = 2uuu +1Suu ] = 2Suu c
36.87 ]
I
-
1
=
p
1
I
= 2S c
36.87 ]
Quindi:
I
1
= 2S c
-36.87 ]
= 2u -1S]
Avendo trovato la corrente che circola nel ramo AB, possiamo ricavare la tensione
V
AB
.
I
AB
= I
R
+ I
= 1u I
1
+I
2
-
=
p
2
I
AB
= 1u.6S c
-19 ]
Pertanto: I
2
= 1u.6S c
19 ]
= 1u.1 +S.S]
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ag. 8
Se indichiamo con I
E
la corrente che passa nel ramo col condensatore, nel nodo A si ha la
diramazione di tre correnti, mentre J entrante. Possiamo applicare il principio di Kirchhoff al nodo
A:
I
L
+ I
1
+ I
2
- [
= u
Da cui:
I
L
= (- I
1
- I
2
+ [
) = -Su.1 +7.SS] = S1 c
-14 ]
Per trovare il generatore e(t) applichiamo Kirchhoff alla maglia:
E
+ I
C
- I
AB
= u
E
= I
AB
-I
C
= (Suu -1Su]) -(7S +Su1]) = 22S -4S1]
Da cui c(t) = V2 Suucos( ut - 6S.48)
Componente Formula Valore
R p = I
R
I
-
1
= (R I
1
) I
-
1
= R
1
|I
1
|
2
6250 W
C
p = I
c
I
L
= [-]
1
oC
I
L
I
L
= -]
1
oC
|I
|
2
-9610 VAr
U
1
p = P +] 2000 + 1550j W
U
2
p = P +] 2500 2550j W
E p = E
-
L
-10150+11858j W
J p = I
AB
[
-
600+1200j
Il generatore e(t) risulta avere una potenza attiva negativa: ci significa semplicemente che la
corrente I
E
ha un percorso opposto a quello da noi scelto. Pertanto resta verificato che la potenza
fornita, -E+J in tabella, eguaglia la potenza assorbita dal circuito. Non dato sapere la potenza
fornita dal generatore di corrente, non presente nello schema, per limpossibilit di calcolare la
tensione ai capi del generatore stesso: la tensione V
AB
non detto che sia anche la tensione ai capi
del generatore di corrente.
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ag. 9
ESERCIZIO: 3
Calcolare le correnti in ogni ramo e verificare il teorema di Boucherot
DATI
R1 = 25
R2 = 20
R3 = 20
R4 = 30
R5 = 18
X
C1
= 1/C1 = 20
X
L1
= L1=25
J(t) = 8.5 sin( t + /6 )
e
1
(t) = 70.1 sin( t - /4 )
e
2
(t) =113.1 sin( t )
e
4
(t) =141.4 cos( t )
e
6
(t) = 84.8 sin( t )
Ricaviamo prima le espressioni dei fasori. Poich sono di pi le espressioni fornite con il seno
assumiamo la conversione cos() = sin( + /2) per cui i relativi fasori sono:
E
1
= Su c
-45]
E
2
= 8u c
0]
E
4
= 1uu c
90]
E
6
= 6u c
0]
[
= 6 c
30]
Per ricavare le correnti, conviene applicare il principio di sovrapposizione degli effetti.
Incominciamo col calcolare il contributo della corrente J in ciascun ramo. A tal fine bisogna
cortocircuitare tutti i generatori si tensione. Il circuito diviene come mostrato in figura. Nel nodo A
la corrente J si dirama attraverso le resistenze R4, R2-C2, R1-R3-R5-L1. Calcoliamo limpedenza
complessa equivalente, al fine di calcolare la tensione VAB
e poter calcolare i contributi di J in ciascun ramo.
Limpedenza complessa equivalente :
Z
cq
=
1
1
R
4
+
1
R
2
+Z
C2
+
1
R
3
+
1
1
R
5
+
1
R
1
+Z
L1
Con i dati forniti dallesercizio:
Z
cq
= 1u.92 c
-13.84]
Mentre la tensione V
AB
data da I
AB
= 6S.S2 c
16.16]
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ag. 10
Data la tensione V
AB
possiamo calcolare il contributo di J in ogni ramo e in ciascun elemento del
circuito (vedi tabella in fondo alla pagina).
Per calcolare il contributo di E
1
alla corrente in ciascun elemento, cortocircuitimo tutti i generatori
di tensione e annulliamo il contributo di J. In questo modo il circuito equivalente con la sola
presenza del generatore E
1
il seguente.
Per calcolare il contributo di corrente in ciascun elemento
calcoliamo prima tutta la corrente erogata dal generatore,
raggruppando opportunamente i vari componenti. Come si vede
dalla figura, la corrente erogata dal generatore si ottiene calcolando
limpedenza totale come la serie di R
1
,L
1
e Z, con Z il parallelo tra
R
5
e la serie di R
3
con il parallelo di R
4
e R
2
+C
2
. Ossia:
Z
cq
= R
1
+I
1
+
1
1
R
5
+
1
R
3
+
1
1
R
4
+
1
R
2
+Z
C2
Inserendo i valori dellesercizio otteniamo: Z
cq
= 44.18 c
33.34]
. In questo modo possibile
calcolare la corrente che passa in R
1
ed L
1
e quindi via via tutti gli altri contributi. Vediamo come si
trasforma il circuito nel caso sia presente solo il generatore E
2
. Lo schema che segue visualizza tale
trasformazione. Anche in questo caso, come per il
precedente, calcoliamo limpedenza complessiva vista dal
generatore, quindi la corrente che eroga il generatore e la
sua ripartizione in ogni componente. In questo caso
limpedenza complessiva vista da E
2
:
Z
cq
= R
2
+Z
C2
+
1
1
R
4
+
1
R
3
+
1
1
R
4
+
1
R
1
+Z
L1
Con i valore dellesercizio:Z
cq
= 4u.47 c
-28.39]
Nella stessa ottica di quanto esposto, il circuito si trasforma nei due che seguono nel caso della sola
presenza di E
4
ed E
6
. Limpedenza equivalente con la sola presenza di E
4
Z
cq
= 4S.98 c
-7.67]
Bisogna osservare che nellultimo caso occorre eseguire una trasformazione triangolostella per
poter risolvere lo schema. A tal fine le resistenze R
A
, R
B
e R
C
possono essere calcolate sulla base
della seguente formula:
1
R
A
=
1
R
AB
+
1
R
AC
+
1
R
AB
1
R
AC
1
R
BC
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ag. 11
Sulla base di questa formula possiamo calcolare le seguenti resistenze:
R
A
=5.3 R
B
=8.8 R
C
=7.9
In definitiva, come per i primi due casi, possiamo calcolare il contributo di corrente dei generatore
E
4
e E
6
per ciascun componente del circuito.
Tabella dei contributi di corrente in ciascun elemento
J E
1
E
2
E
4
E
6
Totale
R
1
+0.73 c
-19.79]
+1.13 c
-78.34]
-0.34 c
-4.8]
-0.41 c
40.21]
+1.14 c
-39.55]
2.58 c
-63.75]
R
2
+2.32 c
61.16]
-0.21 c
-49.8]
+1.98 c
28.39]
-1.29 c
121.16]
+1.27 c
34.74]
5.22 c
31.83]
R
3
+2.01 c
10.38j
+0.38 c
71.6]
-0.95 c
25.4]
-1.12 c
70.38]
+0.56 c
-114.15]
2.07 c
-72.18]
R
4
-2.18 c
16.16j
+0.2 c
-94.8]
+1.03 c
31.16]
-2.17 c
97.67]
+0.85 c
14.67]
2.21 c
-93.04]
R
5
-1.43 c
25.21j
+0.75 c
-81.8]
+0.67 c
40.21]
+0.80 c
85.21]
+1.13 c
-10.86]
0.6 c
-33.71]
L
1
+0.73 c
-19.79j
+1.13 c
-78.34]
-0.34 c
-4.8]
-0.41 c
40.21]
+1.14 c
-39.55]
2.58 c
-63.75]
C
2
+2.32 c
61.16j
-0.21 c
-49.8]
+1.98 c
28.39]
-1.29 c
121.16]
+1.27 c
34.74]
5.22 c
31.83]
Nella tabella il segno + indica il verso della corrente assunto positivo se scorre da sinistra a destra o
dallalto verso il basso, in caso contrario negativo.
Verifichiamo la conservazione delle potenze. Dobbiamo calcolare la potenza assorbita/fornita da
tutti gli elementi costituenti il circuito. Come in tabella seguente. Si tenga presente che nel caso il
calcolo della potenza attiva, che deve essere sempre positiva, dovesse risultare negativa ci
significa semplicemente che il verso della corrente da noi assunto opposto a quello della corrente
che effettivamente scorre nel circuito. Sulla base di quanto detto, compiliamo la seguente tabella.
Componente Formula Valore
R
1
p = R
1
|I
R1
|
2
166.7 W
R
2
p = R
2
|I
R2
|
2
545.3 W
R
3
p = R
3
|I
R3
|
2
85.8 W
R
4
p = R
4
|I
R4
|
2
146.7 W
R
5
p = R
5
|I
R5
|
2
6.5 W
L
1
p = I
1
|I
L1
|
2
-545j VAr
C
2
p = C
1
|I
C1
|
2
+166j VAr
E
1
p = E
1
I
R1
-
122+41.5 j VAr
E
2
p = E
2
I
R2
-
355- 220 j VAr
E
4
p = E
4
I
R4
-
220+11.7j VAr
E
6
p = E
6
([ -I
R1
-I
R2
)
-
23+154 j VAr
J p = (E
2
-Z
2
I
R2
) [
-
230- 366 j VAr
Dai valori riportati in tabella si pu verificare facilmente che la potenza dissipata dai resistori
eguaglia la potenza attiva fornita dai generatori: 950 W. Allo stesso modo la potenza reattiva
assorbita dal condensatore e dallinduttore eguaglia quella fornita dai generatori: -379 VAr.
Verifica.
Risolvere lesercizio con la sovrapposizione degli effetti analizzando solo due circuiti: a) il circuito
in cui presente solo J; b) il circuito in cui sono presenti tutti i generatori E. In questultimo caso il
circuito si risolve con il metodo delle correnti alle maglie o metodo di Maxwell. In questo modo si
verifica la correttezza delle correnti riportate in tabella.
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ag. 12
ESERCIZIO: 4
Calcolare le tensioni stellate e le tensioni concatenate sapendo che e
1
(t) = 320 sin(t) Volt
Assumiamo che la tensione stellate e
1
(t) abbia fase zero e quindi ricaviamo i fasori relativi a tutte le
altre tensioni richieste dalla traccia.
E
1
=
S2u
V2
c
0]
2Su c
0]
Fasore relativo alla prima tensione
stellata, quella assunta con fase 0.
E
2
= E
1
c
-120]
2Su c
-120]
Per definizione la tensione stellata E
2
sfasata di 120 in ritardo su E
1
E
3
= E
1
c
+120]
2Su c
+120]
Per definizione la tensione stellata E
3
sfasata di 120 in anticipo su E
1
.
I
12
= E
1
VS c
+30]
4uu c
+30]
Dalla costruzione geometrica delle
tensioni stellate, la tensione concatenata
V
12
= E
1
E
2
pi grande della tensione
E
1
di VS e sfasata in anticipo di 30.
I
23
= E
2
VS c
+30]
= VS E
1
c
-90]
4uu c
-90]
Sempre per costruzione geometrica la
tensione concatenata V
23
= E
2
E
3
sfasata di 30 in anticipo su E
2
e pi
grande di VS. Mentre rispetto ad E
1
si ha
uno sfasamento di -90.
I
31
= E
3
VS c
+30]
= VS E
1
c
+150]
4uu c
+150]
Sempre per costruzione geometrica la
tensione concatenata V
31
= E
3
E
1
sfasata di 30 in anticipo su E
3
e pi
grande di VS. Mentre rispetto ad E
1
si ha
uno sfasamento di +150.
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ag. 13
ESERCIZIO: 5
Calcolare le tensioni stellate
DATI
R = 10 O
X
L
= eL = 10 O
v
12
(t) = 537.4 sin( et )
U: P = 2.0 KW
U: Q = 2.5 KVAr
Il fasore associato alla tensione di linea I
12
= S8u c
0]
Dai dati dellutilizzatore calcoliamo la potenza assorbita:
p = SE'
1
I
1
-
= S _
I'
12
VSc
+30]
_I
1
-
= S2uuc
51.34]
Quindi possiamo calcolare la corrente di linea:
I
1
= (
p VS c
-30]
S I
12
)
-
= 4.86 c
-21.34]
La tensione stellata concatenata allutilizzatore :
E
1
i
=
I
12
VSc
30]
= 22u c
-30]
Possiamo disegnare il circuito relativo ad una sola
linea o circuito monofase, come si vede dalla figura
che segue.
I punti O ed O sono allo stesso potenziale, essendo
una linea trifase equilibrata, potenziale che assumiamo come potenziale di massa.
Applicando Kirchhoff alla maglia:
-E
1
+(R +]X
L
)I
1
+E'
1
= u
Da questa espressione possiamo ricavare:
E
1
= 266 c
-18]
- :
1
(t) = V2 266 sin ( ut -18)
Ovviamente le altre tensioni stellate si ricavano sfasando v
1
(t) di -120 e +120.
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ag. 14
ESERCIZIO: 6
Calcolare le tensioni stellate e le correnti di linea
DATI
R = 5 O
X
L
= eL = 5 O
X
C
= 1/eC=30 O
v
12
= 400V Eff.
La tensione di linea V
12
possiamo assumerla con fase zero, per cui il fasore associato a V
12
:
I
12
= 4uu c
0]
Da questa possiamo ricavare la tensione stellata E
1
:
I
12
= VS E
1
c
+30]
E
1
=
V3 c
= 2Su c
-30]
Il circuito pu essere analizzato con uno schema ridotto a monofase a patto che trasformiamo il
triangolo dei condensatori in una stella di condensatori di valore pari a 1/3 del valore di C.
Analizzando lo schema monofase, possiamo applicare Kirchhoff:
-E
1
+R I
1
+](X
L
-X
C
) I
1
= u
Da cui possiamo ricavare:
I
1
=
E
1
R +](X
L
-X
C
)
= S2.4 c
15]
Dai due valori ricavati possiamo ricavare gli altri semplicemente sfasando di -120 e 120 :
E
2
= E
1
c
-120]
= 2uu -11S]
E
3
= E
1
c
+120]
= 2Su]
I
2
= I
1
c
-120]
= -8.4 -S1.S]
I
3
= I
1
c
+120]
= -2S +2S]
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ag. 13
ESERCIZIO: 7
Calcolare le tensioni stellate e le correnti di linea.
DATI
R
1
= 1 O
R
2
= 3 O
R
3
= 1 O
X
c
= 1/eC
1
= 3 O
X
L1
= Ol
2
= 1 O
X
L2
= eL
3
= 2 O
v
12
= 400 eff.
Il carico della trifase squilibrato poich nelle tre linee circolano correnti diverse. Il circuito
alimentato sempre da una terna simmetrica di tensioni.
Assumiamo che la tensione concatenata V
12
di valore efficace 400 Volt abbia fase nulla. Ci
permette di determinare le tre tensioni stellate:
E
1
=
I
12
VS c
+30]
= 2Su c
-30]
E
2
= E
1
c
-120]
= 2Su c
-150]
E
3
= 2Su c
+90]
Calcoliamo le reattanze e le ammettenze complesse:
Z1 = 1 -S] Z2 = S +1] ZS = 1 +2]
1 =
1
Z1
= u.1 +u.S] 2 =
1
Z2
= u.S -u.1] S =
1
ZS
= u.2 -u.4]
In questo modo possiamo calcolare la tensione di Millmann:
I
i
=
E
= 17uc
65]
Dopo aver calcolato la tensione di Millmann, il circuito pu essere risolto affrontando i relativi
circuiti monofase, come evidenziato nello schema che segue solo per la prima linea.
Applicando Kirchhoff alla maglia, si ha:
-E
1
+(R
1
-]X
C
)I
1
+I
i
= u
Quindi:
I
1
=
E
1
-I
i
R
1
-]X
C
= 9Sc
6.4]
I
2
= 12uc
-153]
I
2
= 46c
71.5]
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ag. 16
ESERCIZIO: 8
Calcolare la potenza assorbita dal sistema.
DATI
R = 30 O
X
c
= 1/eC = 30 O
X
L
= eL = 5 O
v
12
= 400 eff.
Assumiamo che la tensione concatenata V
12
abbia fase nulla per cui il fasore I
12
= 4uuc
0]
.
Possiamo ricavare le tensioni stellate:
E
1
=
I
12
VS c
+30]
= 2Suc
-30]
E
2
= E
1
c
-120]
= 2Suc
-150]
E
3
= E
1
c
+120]
= 2Suc
+90]
Osserviamo che le impedenze Z=R-jX
C
costituiscono un triangolo. Sulla base delle trasformazioni
triangolo-stella, possiamo sostituire le impedenze Z-triangolo in impedenze Z-stella in modo da
poter risolvere il circuito. Limpedenza Z pari a 1/3 di Z. In questo modo abbiamo sempre un
circuito trifase equilibrato, perch le tre correnti di linea sono dello stesso valore. Pertanto il circuito
si pu analizzare studiando il relativo circuito monofase. Come si deve dallo schema riportato di
seguito, limpedenza L risulta in parallelo allimpedenza Z.
Calcoliamo la corrente assorbita dal carico nello schema monofase. Calcoliamo:
Z
cq
=
1
1
]X
L
+
1
R -]X
C
S
= 6.S2 c
71.5]
I
1
=
E
1
Z
cq
= S6.S7 c
-202.5]
p
= S p
m]c
= S Z
cq
|I
1
|
2
= 79SS +2S8uS]
Quindi la potenza attiva 7.9 KW mentre la potenza reattiva 23.8 KVAr
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ag. 17
ESERCIZIO: 9
Calcolare la potenza attiva e reattiva assorbita dal carico, il condensatore di rifasamento
affinch cos=0.95 , la corrente assorbita con/senza il C di rifasamento.
DATI
R = 10 O
X
L
= eL = 22.5 O
E
1
= 100V Eff.
Si pu assumere che la tensione stellata E
1
abbia fase nulla per cui si possono ricavare le altre
tensioni stellate, sfasate di -120 e +120. Analizzando il carico questo un carico R stellato con in
parallelo un carico L-triangolo. Trasformando il triangolo delle L in una stella di L il circuito pu
essere analizzato come un monofase E1 che alimenta un parallelo tra R e 1/3 di L. Come da figura
che segue. Calcoliamo la potenza assorbita dal carico.
Z
cq
=
1
(
1
R
+
1
]
1
S
X
L
)
= S.6 +4.8]
I
=
E
1
Z
cq
= 1u -1S.S] = 16.67c
-53.13
p = SZ
cq
|I
|
2
= Suuu +4uuu]
Calcoliamo il valore del condensatore di rifasamento affinch si abbia un fattore di potenza
cos=0.95. Osserviamo che:
p = P +] s =
P
P
2
+
2
= P_
1
s
2
-1
Lultima formula ci permette di trovare la potenza reattiva Q in funzione del cos a parit di
potenza attiva. Si osservi che linserimento di una batteria di condensatore ha leffetto di far variare
solo la potenza reattiva e non quella attiva. Quindi se vogliamo un fattore di potenza tale che
cos=0.95 i condensatori, in configurazione stellata, devono essere tali che Q=986 con uno scarto
di 3014 VAr. Questa potenza da abbattere tutta dovuta ai condensatori. La potenza reattiva
assorbita dai condensatori ed il valore della capacit, supponendo la frequenza di rete di 50Hz, :
C
= S
(I
C
)
2
X
C
= SC(I
C
)
2
= Su14 C = S2u X
C
= C = 1u
Il valore trovato si riferisce ad una configurazione di 3 condensatori a stella. Se si mettono tre
condensatori a triangolo si deve scegliere una capacit 3 volte superiore. La corrente di linea con la
presenza del condensatore :
I
=
E
1
Z
cq
=
1uu
9.Sc
18.4]
= 1u.Sc
-18.4]
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ag. 18
ESERCIZIO: 10
Calcolare il condensatore di rifasamento affinch cos=0.95 , la potenza istantanea di E
1
.
DATI
f=25Hz
R = 10 O
L = 1/5a Henry
V
12
=V2 1uu cos(t -Su)
U: P=1.5kW
U: Q=2kVAr
Focalizziamo la nostra attenzione sulla tensione concatenate V
12
fornita dal problema. Ciascuna
induttanza alimentata da un generatore che sta a sinistra dellinduttanza ed il cui valore :
E
i
=
I
12
VSc
+30]
= S7.74c
-60]
Pertanto possiamo schematizzare il circuito finale, con linduttanza,
come nello schema che segue. In questo modo possiamo calcolare la
corrente che passa nellinduttanza: I
i
=
L
]oL
= S.77c
-150]
La corrente I che scorre nella L la stessa che passa nella R, ci ci
permette di trovare la tensione E
1
:
E
1
= (R +]I)I
i
= 14.14c
45]
S.77c
-150]
= 81.6 c
-105]
Tutte le altre tensioni stellate si ricavano sfasando E
1
di -120 e +120. Troviamo la potenza totale
assorbita dal carico, senza la capacit di rifasamento. Si ha:
p = p
+Z
cq
|I
i
|
2
= 1Suu +2uuu] +(1u +2u]) (2.88)
2
= 1S8S +2166] = 268Sc
53.84]
p
1
(t) =
1
S
268S cos(t +SS.84)
Questultima espressione la potenza istantanea solo di E
1
.
Lintroduzione della batteria dei condensatori in configurazione stellata, comporta un
ridimensionamento della potenza reattiva, infatti, dovendo essere cos=0.95 si ha:
p = P +] - s =
P
P
2
+
2
- = P_
1
s
2
-1 = S2u IAr
Rispetto alla situazione iniziale che avevamo Q=2166 VAr, si ha un abbattimento di 1646 VAr.
Questa potenza tutta assorbita dalla batteria dei condensatori. Pertanto calcoliamo la potenza
assorbita dai condensatori:
C
= S I
C
I
C
= S
( I
C
)
2
X
C
= SC ( I
C
)
2
= SC ( E
1
)
2
= 1646 IAr
Lultima espressione ovvia in quanto la tensione ai capi del condensatore la tensione stellata.
Dalla formula inversa troviamo:
C =
3 o ( L
= S2S
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ag. 19
ESERCIZIO: 11
Calcolare le correnti di linea.
DATI
L = 25 O
e
1
(t)=V2 22u sin(t)
U: Q=-7.5 kVAr
U: cos=0.707
Il sistema costituito da una terna simmetrica di tensioni, quindi tutte le altre tensioni si ricavano da
e
1
(t) sfasate di -120 e +120. Quindi:
E
1
= 22uc
0]
E
2
= E
1
c
-120]
= 22uc
-120]
E
3
= E
1
c
+120]
= 22uc
+120]
Osserviamo che la tensione ai capi dellinduttanza esattamente la tensione concatenata V
12
. Ci ci
permette di calcolare la corrente che circola nellinduttanza. Infatti:
I
L
i
=
I
12
X
L
=
E
1
VSc
+30]
]I
= 1S.24c
-60]
I
L
ii
=
I
23
X
L
=
E
2
VSc
+30]
]I
= 1S.24c
-180]
Troviamo la corrente di linea assorbita dallutilizzatore U. Sia ha:
p =
tan
+] = SE
1
(I
)
-
= 1u6uuc
-45]
- I
= 16 c
+45]
Chiaramente le correnti di linea dellutilizzatore U sono tutte sfasate di 120 tra loro. Osserviamo
lo schema che segue in cui sono riportate le correnti in gioco.
Possiamo calcolare:
I
1
= I
i
+I
L
i
= 16c
+45]
+1S.24c
-60]
= 19c
-5.7]
I
2
+I
L
i
= I
i
c
-120]
+I
L
ii
- I
2
= 18.8S c
-173.1]
I
3
+I
L
ii
= I
i
c
+120]
- I
3
= 4.14c
93]
In definitiva possiamo scrivere le correnti di linea nel dominio del tempo:
i
1
(t) = V2 19.u sin(t -S.7)
i
2
(t) = V2 18.8 sin(t -17S.1)
i
3
(t) = V2 4.1 sin(t +9S.u)
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ag. 20
ESERCIZIO: 12
Calcolare la tensione
c
(t) dallistante t=0 in cui viene chiuso linterruttore.
DATI
R = 10 O
C = 1 mF
e(t)=1uu sin(1ut)
Per t<0 C scarico
In ogni istante vale lequazione di Kirchhoff alla maglia:
c(t) = R i(t) + I
c
(t)
E le per le correnti al nodo:
i(t) = i
c
(t) + i
R
(t)
Dalla prima espressione possiamo trovare:
i(t) =
c(t) -I
c
(t)
R
Sostituendo nella seconda espressione:
c(t) -I
c
(t)
R
= C
JI
c
Jt
+
I
c
R
Lultimo termine chiaramente la corrente che scorre nella resistenza in parallelo al condensatore.
Ordinando lespressione si ha:
J
Jt
I
c
(t) +
2
RC
I
c
(t) =
1
RC
c(t) (-)
Questa unequazione differenziale di 1. La soluzione del tipo:
I
c
(t) = c
+ I
c()
(t)
Dove V
cp(t)
unintegrale particolare. Per trovare la costante dobbiamo trovare la soluzione
dellequazione omogenea associata allequazione differenziale (*), ossia:
+
2
RC
= u - = -
2
RC
Per cui si ha:
I
c
(t) = c
-(
RC
2
)
+ I
c()
(t)
Bisogna analizzare lequazione trovata quando il tempo t e per t0.
Quando il tempo t il termine con lesponenziale tende a zero e V
c(p)
coincide con la risoluzione
del circuito a regime stazionario, cio la risoluzione con il metodo classico con i fasori.
Mentre per t0 dobbiamo imporre che il condensatore scarico, V
c
(t=0) = 0 e quindi troviamo la
costante K= -V
c(p)
(t=0).
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ag. 21
Troviamo lintegrale particolare.
A regime, cio lontano dagli istanti iniziali, la tensione del condensatore :
I
c
=
Z
RC
Z
cq
E
Dove Z
RC
e Z
eq
sono rispettivamente il parallelo tra R e C e la reattanza equivalente del circuito,
ossia la serie di R con il parallelo di R e C. Chiaramente V
c
e E sono fasori.
Con i dati forniti:
c(t) = 1uu sin(1ut) - = 1u roJsc E
=
1uu
V2
Z
RC
= 1u -]
Z =
Z
RC
R +Z
RC
= u.S -u.u2S]
I
C
= E Z = SS.4 c
-2.86]
- :
c()
(t) = Su sin ( 1ut -2.86)
Allistante t=0 si ha v
c(p)
(t=0)=50 sin(-2.86), pertanto si ha K=- v
c(p)
(t=0)=2.5.
In definitiva la soluzione cercata :
:
c
(t) = 2.S c
-200
+ Su sin ( 1ut -2.86)
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ag. 22
ESERCIZIO: 13
Calcolare: a) la potenza assorbita dal circuito; b) lindicazione dellamperometro; c) le
correnti di linea nel dominio del tempo.
DATI
R1 = 100 O
R2 = 10 O
L1 = 100 O
L2 = 30 O
C2 = 30 O
v
12
(t)=V2 S8u sin(1uun t)
Il carico pu essere analizzato come una parte equilibrato, costituito da R
1
ed L
1
, ed una parte
squilibrato costituito dalle tre impedenze diverse R
2
,L
2
e C
2
.
Il fasore associato alla tensione di linea v
12
(t) I
12
= S8u It.
Possiamo calcolare le tensioni stellate:
E
1
=
I
12
VS c
+30]
= 22u c
-30]
E
2
= 22u c
-150]
E
3
= 22u c
+90]
Per il primo carico equilibrato possiamo calcolare le correnti che assorbono:
I
1
i
=
E
1
R
1
+ ]I
1
=
22u c
-30]
1uu +1uu]
= 1.S6 c
-75]
I
2
i
= 1.S6 c
-195]
I
2
i
= 1.S6 c
+45]
Per il calcolo delle correnti nel carico squilibrato dobbiamo calcolare la tensione di Milmann:
I
m
=
1
Z
= 9S c
+90]
Le correnti nel carico squilibrato possono essere calcolate:
I
1
ii
=
E
1
-I
m
R
2
= 27.8 c
-46.8]
I
2
ii
=
E
2
-I
m
C
2
= 9.S c
-43.2]
I
3
ii
=
E
3
- I
m
I
2
= 4.2 c
0]
La somma di queste correnti lindicazione fornita dallamperometro. Ossia:
I
m
= 4u.16 c
-41.6
Chiaramente lindicazione dellamperometro riguarda solo il modulo della corrente, cio il valore
efficace. La potenza assorbita dal carico risulta:
p = S (R1 +]I1) - |I
1
i
|
2
726 +726j
p = R2 - |I
1
ii
|
2
7728
p = -]C2 - |I
2
ii
|
2
-2600j
p = ]I2 - |I
3
ii
|
2
530j
p
8454-1344j
Le correnti di linea si calcolano facilmente:
I
1
= I
1
i
+ I
1
ii
= 29.Sc
-48.3]
I
2
= 14.4c
121.8]
I
3
= 6.6c
45]
i
1
(t) = V2 29.S sin (1uu t -48.S)
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ag. 23
ESERCIZIO: 14
Calcolare la corrente dellinduttore L prima e dopo lapertura del tasto T.
DATI
R1 = 10 O
R2 = 10 O
L = 2 mH
C = 3 mF
E = 220 Volt eff.
J = 5 A (cost.)
f = 50 Hz
Il circuito pu essere analizzato in due momenti distinti:
a) prima che linterruttore T venga aperto, diciamo per t < 0;
b) dopo che linterruttore T aperto, diciamo per t _ 0.
Nel caso b) dobbiamo distinguere i momenti immediatamente seguenti allapertura dellinterruttore
T e i momenti cos detti a regime, ossia lontano dagli attimi iniziali dellapertura di T.
Primo caso per t < 0.
In questo caso linterruttore T risulta chiuso ed il circuito si analizza con il normale metodo
simbolico applicando il principio di sovrapposizione degli effetti, per la presenza di due generatori.
Il contributo alla corrente che scorre nellinduttore L dovuto al generatore di corrente J costante di 5
Ampere proprio la corrente J. Infatti essendo J costante il condensatore si comporta come un
circuito aperto e linduttore come un circuito chiuso (cortocircuito). Pertanto nellinduttore scorre
proprio la corrente J.
Il contributo alla corrente che scorre in L dovuto al generatore E si calcola come:
I
=
E
cq
R
2
-]X
C
R
2
+]X
L
-]X
C
= 22c
-7.2]
Nellespressione Z
eq
limpedenza vista dal generatore E mentre la seconda frazione dovuta al
partitore di corrente. Pertanto per t < 0 la corrente nellinduttore :
i(t) = V2 22 sin(t -7.2) + S |1]
Nel momento in cui aperto linterruttore T, il circuito si trasforma nel modo seguente. Anche in
questo caso possiamo applicare il principio di sovrapposizione degli effetti per trovare la corrente
che passa in L. Ed ancora, come prima, il contributo
del generatore J alla corrente in L J stesso. Non ci
resto che calcolare i(t) applicando Kirchhoff alla
maglia:
-c(t) +ri(t) +I
J
Jt
i(t) = u
Ossia:
i
i
+
R
1
I
i =
c(t)
I
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ag. 24
Lequazione differenziale del primo ordine ammette come soluzione la funzione:
i(t) = c
+ i
(t)
Dove K una costante da determinare, la soluzione dellequazione omogenea associata
allequazione differenziale, i
p
(t) una soluzione particolare. Sia le costanti che la soluzione
particolare vengono determinate dallanalisi delle condizioni al contorno.
Per prima cosa troviamo la soluzione dellequazione omogenea associata. Infatti:
+
R
1
I
= u - = -
R
1
I
Analizziamo come si comporta il circuito per t. In questo caso il termine con K si annulla e la
soluzione particolare coincide con la soluzione del circuito analizzato con il metodo classico. Ossia:
I
=
E
R
1
+ ]I
= 22 c
-3.6]
- i
(t = u) - V2 22 sin(-7.2) +S = V2 22 sin(-S.6) +S
Da cui si ricava K = -2. Pertanto:
i(t) = V2 22 sin(t -7.2) + S
t<0
i(t) = -2 c
-
R
L
+ V2 22 sin(t -S.6) + S
t u
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ag. 23
ESERCIZIO: 15
Verificare il bilancio energetico del seguente circuito
DATI
R
1
= 5 O
R
2
= 1 O
R
3
= 2 O
I
G
= 2 A
u = 3
Dobbiamo verificare che lenergia fornita dai generatori deve essere uguale a quella dissipata dagli
utilizzatori o, in altre parole, la potenza fornita dai generatori deve eguagliare quella assorbita dalle
resistenze.
Il circuito deve essere analizzato con il principio della sovrapposizione degli effetti. Analizziamo
prima il contributo del generatore reale I
G
e quindi successivamente il contributo del generatore
dipendente uI.
Lo schema riportato di seguito il circuito da risolvere. Calcoliamo il
contributo di corrente nei due resistori R
1
ed R
3
in quanto occorrer
calcolare la caduta di tensione ai loro capi per poter calcolare le
potenze dei generatori.
In particolare:
I
1
(i)
= -
I
G
R
(R
2
+R
3
) = -u7S I
1
(i)
= -S7S
I
3
(i)
=
I
G
R
R
1
= +12S I
3
(i)
= +2Su
In queste espressioni con il simbolo di sommatoria si indicato la
somma delle tre resistenze R
1
+R
2
+R
3
, mentre lindicazione della
corrente contrassegnata a pedice dellindice della resistenza
interessata.
Calcoliamo adesso il contributo del generatore dipendente. La
maglia da risolvere la seguente. In questo caso i contributi devono essere calcolati in funzione del
parametro uI che al momento non noto. In particolare:
I
1
(ii)
=
oI
R
R
3
I
3
(ii)
= -
uI
R
(R
1
+ R
2
)
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ag. 26
Le due espressioni sono in funzione della corrente I, corrente che attraversa la R
1
, che deve essere
determinata. Ossia:
I = I
1
(i)
+ I
1
(ii)
= -
I
u
R
( R
2
+ R
3
) +
oI
R
R
3
= -u7S +u7S I
Risolvendo rispetto allincognita I, si ottiene I= -3.
In funzione di questo risultato possiamo calcolare:
I
3
(ii)
= -67S I
3
(ii)
= 1SS
I
1
(ii)
= -2.2S I
1
(ii)
= -112S
In definitiva possiamo calcolare le tensioni ai capi di R
1
ed R
3
per calcolare le potenze erogate dai
due generatori. Ossia:
I
1
= -S7S -112S = -1S P
u
= I
u
I
u
= I
u
(-I
1
) = Su w
I
3
= 2Su +1SSu = 16 P = I
3
(-oI) = 144 w
Costruiamo la seguente tabella delle potenze.
P
R1
5 * (-3)
2
45 W
174 W
P
R2
1*(1,25 2,25)
2
1 W
P
R3
2*(1,25 + 6,75)
2
128 W
P
6
30 W 174 W
P
D
144 W
Nella tabella con P
D
si indicato la potenza del generatore dipendente. Dalla stessa si evince che la
potenza fornita dai generatori uguale a quella dissipata dai resistori.
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ag. 27
ESERCIZIO: 16
Verificare il bilancio energetico del seguente circuito
DATI
R
1
= 4 O
R
2
= 3 O
R
3
= 1 O
I
G
= 4 A
u = 2
Dobbiamo verificare che lenergia fornita dai generatori deve essere uguale a quella dissipata dagli
utilizzatori o, in altre parole, la potenza fornita dai generatori deve eguagliare quella assorbita dalle
resistenze.
Il circuito deve essere analizzato con il principio della sovrapposizione degli effetti. Analizziamo
prima il contributo del generatore reale I
G
e quindi successivamente il contributo del generatore
dipendente uI.
Lo schema riportato di seguito il circuito da risolvere. Calcoliamo il
contributo di corrente in ciascun resistore.
In particolare:
I
1
(i)
= I
3
(i)
=
I
G
R
R
2
= +1S A I
1
(i)
= +6 I I
3
(i)
= +1S I
I
2
(i)
=
I
G
R
(R
1
+ R
3
) = +2S A I
2
(i)
= +7S I
In queste espressioni con il simbolo di sommatoria si indicato la somma delle tre resistenze
R
1
+R
2
+R
3
, mentre lindicazione della corrente contrassegnata a
pedice con lindice della resistenza interessata.
Calcoliamo adesso il contributo del generatore dipendente. La maglia da
risolvere la seguente. In questo caso i contributi devono essere
calcolati in funzione del parametro uI che al momento non noto. In
particolare:
I
1
(ii)
= -
uI
R
R
3
I
2
(ii)
= -I
1
(ii)
I
3
(ii)
=
uI
R
(R
1
+ R
2
)
Le espressioni delle correnti nei resistori sono in funzione della corrente I che deve essere
determinata. Ossia, in riferimento alla resistenza R
1
:
I = I
1
(i)
+ I
1
(ii)
=
I
u
R
R
2
-
oI
R
R
3
= +1S -u2S I
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ag. 28
Risolvendo rispetto allincognita I, si ottiene I = +1,2 A .
In funzione di questo risultato possiamo calcolare:
I
1
(ii)
= -uS A I
1
(ii)
= -1.2 I
I
2
(ii)
= +uS A I
2
(ii)
= +u9 I
I
3
(ii)
= +21 A I
3
(ii)
= +21 I
In definitiva possiamo calcolare le tensioni ai capi di R
1
ed R
3
per calcolare le potenze erogate dai
due generatori. Ossia:
I
1
= 6 -12 = 48 I I
2
= 7S +u9 = 84 I I
3
= 1S +21 = S6 I
Costruiamo la seguente tabella delle potenze.
P
R1
4*(1,2)
2
5,76 W
42,24 W
P
R2
3*(2,8)
2
23,52 W
P
R3
1*(3,6)
2
12,96 W
P
6
8,4*4 33,6 W 42,24 W
P
D
36*2*1,2 8,64 W
Nella tabella con P
D
si indicato la potenza del generatore dipendente. Dalla stessa si evince che la
potenza fornita dai generatori uguale a quella dissipata dai resistori.