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CHIRURGIA D URGENZA
E
PRONTO SOCCORSO
LEZIONI PER IL CORSO INTEGRATO DI
EMERGENZE MEDICO - CHIRURGICHE
ANNO ACCADEMICO 1998 99
M. FREGO
PRESENTAZIONE
La Chirurgia dUrgenza ha assunto dignit di branca autonoma, sia sul
piano assistenziale che didattico, per limpressionante numero di situazioni
cliniche che beneficiano di un pronto inquadramento diagnostico e di un rapido
trattamento, non necessariamente operatorio ma comunque gestito in ambito
chirurgico. Ci stato favorito negli ultimi decenni non solo dallaumento della
traumatologia e dallavvento di nuove tecnologie, ma anche dalla accresciuta
consapevolezza che organizzazione efficiente e personale dedicato si traducono in
riduzione di morbilit, mortalit e invalidit residua, nonch riduzione dei costi
socio-economici.
In nessun altro campo come nel Primo Soccorso le capacit diagnostiche e
lattuazione di alcune semplici manovre possono consentire di salvare vite umane:
in tali situazioni non concesso demandare ad altri, percui solo la personale
preparazione di base consente di bene operare.
E con il semplice scopo di fornire pratiche informazioni cliniche che il
docente del corso ha sempre impostato le lezioni, non potendo nella realt
trasportare di fronte agli studenti i pazienti reali e riprodurre le situazioni cliniche
in urgenza.
Queste dispense contengono gli schemi delle lezioni e non possono essere
considerate esaustive per la preparazione che uno studente, ormai prossimo
medico, deve possedere per affrontare le patologie che, anche come medico di
medicina generale, gli si presenteranno in urgenza. Nelle intenzioni dellautore
esse saranno solo la guida sintetica dei punti trattati, non esimendo dal conoscere
tutti gli altri argomenti che per motivi di tempo non sono stati affrontati, e
potranno servire come base per appunti e annotazioni prese durante le lezioni.
Sperando con ci di agevolare limpegno di ogni studente.
Mauro Frego
INDICE
POLITRAUMA ..4
TRAUMI CRANICI ..10
VERTEBRO-MIDOLLARI ..12
TRAUMI TORACICI....13
TRAUMI ADDOMINALI 24
MANOVRE SALVAVITA...34
ADDOME ACUTO... 40
SINDROME PERITONITICA...42
PANCREATITE ACUTA..58
INFARTO INTESTINALE....62
OCCLUSIONE INTESTINALE....68
EMORRAGIE DIGESTIVE..74
URGENZE PROCTOLOGICHE....80
URGENZE VASCOLARI....84
ISCHEMIE ACUTE DEGLI ARTI ..85
TRAUMI VASCOLARI....94
DISSECAZIONI AORTICHE...99
ANEURISMI IN ROTTURA...101
POLITRAUMA
Apparato
Scheletrico
locomotore
Cranio-cerebrale
e
rachide-midollare
Torace:
Coste
App.resp.
Cuore e vasi
Addome:
Milza
Fegato
Intestino
NON SOMMAZIONE
MA MOLTIPLICAZIONE
DEGLI EFFETTI FISIOPATOLOGICI !
60%
10%
Lavoro
15%
Sportivi, domestici
rari
MORTALIT
Lesioni monodistrettuali
(esclusi gli arti
4%
9%)
Lesioni pluridistrettuali
20%
PRIORIT
Indipendenti
dal tipo di trauma
1) Insuff. respiratoria
(intubazione)
2) Shock ipovolemico - emorragico
(diagnostica emodinamica essenziale,
assistenza cardiocircolatoria: farmaci infusioni)
3) Valutazione Neurologica
PAZIENTE
STABILIZZATO
Quantificare la gravit
delle lesioni !
LESIONI ELEMENTARI
CONTUSIONE:
ecchimosi
ematoma
versam. endocavitari
ESCORIAZIONE
FERITE LACERE
FERITE LACERO-CONTUSE
FERITE DA PUNTA
Superficiali, profonde,
fondo cieco, trapassanti,
transfosse
FERITE DA TAGLIO
FERITE DA PROIETILE:
singoli
multipli
schegge
LESIONI DA SCOPPIO
LESIONI DA SCHIACCIAMENTO
USTIONI, CONGELAMENTI
RADIAZIONI NUCLEARI
calibro
ogiva acuta o smussa
deformabilit, rigatura
Emorragia e shock
70%
Peritoniti
25%
Insuff. renale, respiratoria
Tetano, gangrena gassosa
TRAUMI CRANICI
Lesioni cutanee (non sempre)
Lesioni ossee: cranio, faccia, rachide cervicale
Lesioni cerebrali:
asintomatiche
commozione cerebrale
sintomi neurovegetativi
coma di vario grado
sintomi a focolaio
sintomi midollari
Cercare
altre
cause
Se shock
1) INSUFF. RESPIRATORIA
Peggiora: ledema,
lipertens. endocranica,
lo stato di coscienza
Negativo o
Miglioramento
Osservaz. In corsia
Rx cranio:
frattura lineare
frattura depressa
seni paranasali
TAC
Ematoma
Edema
lesioni multiple
Chirurgia 5%
Rianimazione
10
emorragie endocraniche
ematoma extradurale
ematoma sottodurale
ematoma intracerebrale
edema cerebrale
LESIONI SECONDARIE
Ipertensione endocranica
Ischemia e anossia
Infezioni
N.B. gli effetti del trauma sul cervello sono in gran parte
indipendenti dalla presenza o assenza di fratture craniche
TRATTAMENTO
FARMACI ANTIEDEMIGENI (mannitolo, glicerolo, cortisonici)
INTUBAZIONE se coma grave e pericolo di: arresto cardio-circolatorio
inalazione di ingesto o sangue
distruzioni massiccio-facciale
probabile intervento chirurgico
INTERVENTO NEUROCHIRURGICO se: ematoma extra-durale importante
o ingravescente
esposizione di sostanza cerebrale
fratture comminute e infossate
11
TRAUMI VERTEBRO-MIDOLLARI
LESIONI VERTEBRALI PURE
fratture lineari
schiacciamento
distacco
sub-lussazioni
LESIONI MIDOLLARI o RADICOLARI PURE
ferite penetranti
colpi di frusta
LESIONI ASSOCIATE VERT-MIDOL.
fratture da compressione del corpo vertebrale
lussazione
fratture lussazioni
TRAUMI MIDOLLARI
Quasi sempre indiretti
Sempre preferenziale
T8-L2
C3-C6
LESIONI DI:
PARETE:
VIE AEREE:
CUORE E GROSSI VASI:
ESOFAGO:
Compressione, Contusioni
Fratture, volet
Ferite penetranti
Ernie diaframmatiche
Contusioni e lacerazioni polmonari
Trachea e grossi bronchi
Contusioni
Ferite
Rottura istmica
Ferite, perforazioni jatrogene
Emorragia
Sepsi
13
80%
1/4
1/3
10%
40%
40%
10%
4%
2.3%
0.5%
0.5%
DIAGNOSTICA STRUMENTALE
Rx TORACE:
TAC:
ANGIOGRAFIA:
ECO:
ECO TRANSESOFAGEA:
cuore, aorta
14
QUADRI CLINICI
A. INSUFICIENZA RESPIRATORIA
1. Sindrome da dolore parietale
2. Sindrome da lesione parietale
3. Sindrome da occupazione del cavo pleurico
4. Sindrome da contusione polmonare
B. EMORRAGIA
C. SEPSI
intracavitaria
esterna
mediastinite
polmonite
empiema
QUADRO PARTICOLARE:
COMPRESSIONE TORACICA PROLUNGATA (schiacciamenti, folla!)
Maschera di Morestin ecchimotica o asfissia traumatica:
Cianosi, edema, ecchimosi cutanee e congiuntivali, turgore venoso
Perdita di coscienza, disturbi visivi
15
TERAPIA:
antalgici
blocchi anestetici
evitare immobilizzazione prolungata
FKT
16
FISIOPATOLOGIA:
riduzione volume corrente
aumento spazio morto funzionale
aria pendolare
sbandieramento mediastinico
riduzione ritorno venoso
Compare prima ipossiemia poi anche ipercapnia
Quadro rapidamente ingravescente
Quadro complicato tardivam. da polmonite
TERAPIA:
INTUBAZIONE
TRAZIONE ELASTICA (non si usa pi)
FISSAZIONE CHIRURGICA (Kirschner-Judet)
PI FREQUENTI A SINISTRA
Lacerazioni della cupola
Disinserzioni costo-freniche
stomaco
colon
Spesso con lesioni
milza
da trauma
tenue
P pleurica sempre positiva
Riduzione capacit vitale e volume corrente
Aumento delle resistenze del piccolo circolo
Riduzione del ritorno venoso
collasso polmonare
sbandieramento mediast. controlaterale
aria pendolare
PNX Chiuso:
idem
PNX Iperteso(valvola): idem molto accentuato
riduzione ritorno venoso e gittata cardiaca
rapidamente ingravescente fino a morte
FISIOPATOLOGIA:
Riduzione della capacit polmonare totale
Riduzione della capacit funzionale residua
Riduzione della capacit vitale
Riduzione del volume corrente
Riduzione del ritorno venoso
CLINICA: affannofame dariapolipneacianosi
eretismoobnubilamento sensorio
tachicardia, polso piccoloipotensione
scomparsa M.V. e FVT; timpanismo; soffio anforico; ferita soffiante;
enfisema sottocutaneo
Rx Torace: iperdiafania
affastellamento allilo
spostamento mediastinico
(enfisema mediastinico e sottocutaneo)
(fratture costali)
EVOLUZIONE
Stabilit
Rapido peggioramento (iperteso)
Atelettasie, infezione parenchimale
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TRATTAMENTO:
Osservazione se moderato e ben tollerato
Drenaggio a valvola o aspirativo
Operare se non sufficiente
2. EMOTORACE
Stessa fisiopatologia del PNX + sindr. emorragica
A rapida instaurazione per rottura di vasi con
pressione sistemica: - mammaria interna
intercostali
succlavia
o dei tronchi principali dellilo polmonare
A lenta instaurazione per rottura di:
parenchima polmonare
CLINICA: impegno respiratorio ingravescente
ipovolemia o emorragia cataclismatica
effetti funzionali delle lesioni parietali o parenchimali
Assenza MV e FVT, ipotimpanismo (livello), soffio bronchiale
Rx Torace: velatura a vari livelli:
angolo costo-frenico
5cm sopra diaframma
distanz. 1cm margine polm. dalla parete
tutto cavo pleurico
~ 300cc
~ 1000cc
~ 1500-2000cc
~ 3000-3500cc
19
20
LESIONI TRACHEO-BRONCHIALI
GRAVI LESIONI pre-ospedaliero
LESIONI MEDIE operare subito
LESIONI MINORI misconosciute
esiti tardivi
MECCANISMO
INDIRETTO PER TRAUMA TORACICO CHIUSO
grande maggioranza; pars membranacea; longitudinale
80% entro 2-3cm da carena per: stiramento lat. del polmone
scoppio a glottide chiusa
improvvisa decelerazione
DIRETTO PER TRAUMI CERVICALI: anteriori; trasversali
JATROGENO: endoscopie, intubazione
SINTOMATOLOGIA:
Dispnea per esclusione parenchima, PNX, sangue
Emottisi
Enfisema sottocutaneo e mediastinico
Pneumotorace
Rx Torace
Tracheobroncoscopia
TERAPIA:
Piccola lacerazione trachealeTracheotomia per ridurre P durante
colpi di tosse
Lesioni bronchiali <1/3 circonferenzadrenaggio toracico
Lesioni maggioridrenaggio toracico, chirurgia precoce: sutura
o reimpianto tracheostomia
Lesioni misconosciute:
evolvono verso atelettasia
evolvono verso suppurazioneresezione o
drenaggio
21
22
sutura
by-pass
OSTRUZIONI TRACHEO-BRONCHIALI
INALAZIONE DI CORPO ESTRANEO
(bambini e anziani)
NEOPLASIA o STENOSI INFIAMMATORIA
(post-intubazione, traumi, tracheostomia)
COMPRESSIONE AB ESTRINSECO
(gozzi endotoracici, adenopatie, anomalie vascolari)
Dispnea (se lume <5-6mm)
Stridore alto (cornage)
Rientramento inspiratorio fossette giugulari e sovraclaveari
Tosse stizzosa
Espettorato muco-ematico
Rx Torace stratigrafia
Tracheobroncoscopia estrazione corpo estraneo
(TAC, angiografia: se masse)
TERAPIA IN EMERGENZA:
manovra di Heimlich se corpo estraneo
terapia medica se flogosi acuta su stenosi cicatriziale o
neoplastica
Laser
CHIRURGIA: Resezione tracheale, asportazione gozzi o massa, by-pass vascolari
riconoscerli
QUADRI CLINICI
Sindrome emorragica
Sindrome peritonitica
Sindrome cardiorespiratoria (ernie)
Complicanze tardive (FAV, TVP)
Lesioni parietali (eviscerazioni, ematomi muscolari)
+ Manifestazioni sistemiche:
shock emorragico o settico
insuff. respiratoria
+ Trauma cranico associato:
coma
+ Insufficienze dorgano
24
TIPI DI LESIONE
ORGANI PARENCHIMATOSI:
Fegato
Milza
Pancreas
Reni
Se grave emorragia
priorit chirurgica su
qualunque altra lesione,
eccetto insuff. respiratoria
ORGANI CAVI:
Intestino:
stomaco
duodeno
tenue
colon e retto
Vescica
Colecisti e vie biliari
GROSSI VASI:
Aorta e iliache
v. cava e iliache
v. porta
APP. DI SUPPORTO
Mesentere
Omento
PARETE ADDOMINALE:
Anteriore
Diaframma
Pelvi e perineo
25
Priorit chirurgica
MECCANISMI TRAUMATICI
TRAUMI CHIUSI prevale lemorragia
Contusione localizzata addome
Compressione addome (impatto)
Scoppio (ernie diaframmatiche)
Schiacciamento contro il rachide
Lesione diretta fegato o milza
Contusione toracica (ultime coste)
Decelerazione strappamento dei mesi
VIA ENDOLUMINALE peritonite
Insufflazione
Biopsie, laser
Rx, C.O. o clisteri
Impalamenti
APERTI prevale la peritonite
Punta
Arma bianca
Arma da fuoco
VALUTAZIONE DIAGNOSTICA
1) Immediata
2) Osservazione continuaricerca cause di ipovolemia e di sepsi
Anamnesi:
Obiettivit:
Sistemica:
Stato di coscienza
Polso e pressione
Piressia
Torace
26
Addominale:
e.o. della lesione, sede
tragitto di proiettile
ematoma parietale peritonite
ileo paralitico
irritazione peritoneale (sangue bile)
peritonite
Rx diretto:
Ecografia:
27
Splenectomia
autoinnesto
Resezioni parziali (difficile)
Suture colle biologiche
Rete per packing
28
shock gravissimo
Osservazione:
Tachicardia
Ipotensione
Distensione addominale
DIAGNOSI:
Su base clinica!
Storia e tipo di trauma, traiettoria
Dolore addome sup. dx
Segni obiettivi cutanei coste
Dolore spalla dx
Conferma strumentale (se c tempo)
Eco/TAC
Puntura esplorativa
29
TRATTAMENTO
Complicanze
Risanguinamento
Colliquazione parenchimale infezione
Ematoma / biloma intraepatico
FAV e fistola biliare esterna
30
31
TRAUMI ANO-RETTALI
Armi da fuoco e taglio
Frattura bacino
Impalamenti
Insufflazioni gassose
Corpi estranei
Autoerotismo
Violenza sessuale
Lesioni chirurgiche
Parto
Manovre endoscopiche
Clismi opachi
Clisteri
Contenuto estremamente settico
Localizzazione intra e extra - peritoneale
Contiguit con organi genito-urinari
Apparato sfinterico
PROBLEMATICA
CHIRURGICA
Emorragia importante
Sepsi particolarmente virulenta
Funzionalit sfinterica da salvare
Lesioni associate pelviche e addominali
DIAGNOSI:
Anamnesi
Esame obbiettivo
Esplorazione digitale
Anuscopia e rettoscopia
Se sospetta lesione retto intraperitoneale:
Rx in bianco
NO Rx con bario (peritonite baritata!)
Lavaggio peritoneale
Laparoscopia
Se sospetta lesione vescicale o uretrale: Cistoscopia
Urografia
Esplorazione chirurgica
32
TERAPIA
GENERALE
TERAPIA
CHIRURGICA
Tipo
Sede
Tempo
Condiz. gen.
TERAPIA
CONSERVATIVA
Rianimazione
Antishock
Antibiotico terapia
Toilette locale
Wash - out
Sutura in 2 strati
Sutura sfinteri per prima
colostomia
Sbrigliamento e drenaggi
Amputazione addomino-perineale!
Digiuno
T. infusiva o NPT
Antibiotici
33
PUNTURA TRANSLARINGEA
COME LA CONIOTOMIA,
AGO IL PI GROSSO POSSIBILE,
POCO EFFICACE!
CONIOTOMIA
INDICAZIONI
TECNICA
Paziente supino
Collo esteso
Palpazione spazio crico-tiroideo
Incisione (+ dilatazione) e inserimento cannula
34
TRACHEOTOMIA
INDICAZIONI
TECNICA
COMPLICANZE
1).OPERATORIE
Aritmie cardiache
Emorragia
Lesioni strutturali adiacenti
pneumotorace
2.POST-OPERATORIE
Ostruzioni tubo
Dislocamento tubo
Aspirazione
Infezioni vie aeree
Fistola tracheo-esofagee
Fistola tr-bronch.
35
3. TARDIVE
Persistenza
Stenosi
Malacia
Granulomi
TORACENTESI
INDICAZIONI:
Diagnosi
Terapia e medicamenti
Decompressione polmone
TECNICA
TECNICA
PERICARDIOCENTESI
INDICAZIONI :
TECNICA
Tamponamento cardiaco :
Emorragia
Pericarditi
Monitorizzazione ECG
Disinfezione regione xifoidea e cardiaca
Anestesia locale cutanea
Inserzione ago-cannula
36
PARACENTESI
INDICAZIONI
TECNICA
37
POSIZIONAMENTO SONDA DI
SENGSTAKEN-BLACKMORE
INDICAZIONI
TECNICA
Provare prima di gonfiare
Lubrificare la sonda
Introduzione per via nasale
Gonfiare pallone gastrico con 200-250cc di aria
Ritirare la sonda fino ad arresto
Gonfiare il pallone esofageo con 80-120cc di aria
Fissare la sonda
Mantenerla 24-48 h
rischio di ischemia
rischio di asfissia
rischio di lesioni esofagee
Sgonfiare e lasciare in sede per svelare emorragia
SONDA DI LINTON
INDICAZIONI
TECNICA:
38
CATETERISMO SOVRAPUBICO
INDICAZIONI
TECNICA
Tricotomia, disinfezione e campo chirurgico
Sede: 3-5cm sopra pube, linea mediana
Percussione: ottusit
Anestesia locale
Incisione 2cm cute
Introduzione ago guida o tre/quarti
Introduzione catetere e gonfiaggio
EPICISTOSTOMIA
TECNICA
Incisione trasversale 5cm
Divaricare muscoli longitudinali
Incisione fascia pre-vescicale
(non peritoneo)
2 punti in filo riassorbibile su vescica
Incisione vescica
Introduzione catetere o Petzer
Ricostruzione dei piani
39
ADDOME ACUTO
ENTIT CLINICA comune a molti stati morbosi
(infettivi, traumatici, meccanici) cui corrisponde un
QUADRO SEMEIOLOGICO che indica urgenza :
diagnostica e terapeutica (quasi sempre chirurgica),
pena rapido aggravamento e morte
Addome dolente, poco trattabile, alvo chiuso
Sintomi generali in rapporto alla causa (vomito, iperpiressia,
leucocitosi)
Evoluzione rapida verso lo shock ipovolemico e/o settico,
se non trattato
Comprese anche emorragie digestive e emoperitoneo
Inizio acuto in rapporto alla causa e quadro
sintomatologico molto variabile
QUADRI: peritonite
Occlusione
Emorragia
DIAGNOSTICA: deve essere sempre rapida
prevale la clinica, semeiologia, sulla strumentale
TERAPIA: quasi sempre chirurgica,
dettata dal quadro addominale e generale,
pi che dalla malattia di base
40
B. CAUSE EXTRADDOMINALI
polmonari:
embolia, polmoniti basali
cardiache:
infarto diaframmatico
dismetaboliche e ematologiche:
porfiria acuta, collagenopatie, anemia acuta,
chetosi diabetica,
crisi acetonemiche del bambino, uremia
leucemia acuta
intossicazioni: saturnismo
RICORDARSI CHE:
i casi di pseudo-addome acuto sono rari
considerarli veri fino a dimostrazione del contrario
preferibile una laparotomia in bianco che una mancata
laparotomia
41
SINDROME PERITONITICA
42
CONTAMINAZIONE
Carica batterica
Specie, ceppo batterico
Durata della contaminazione
Presenza di adiuvanti:
sali biliari
sangue
corpi estranei
bario
RISPOSTA IMMUNITARIA
Diapedesi leucocitaria
Reattivit peritoneale
Immunit plasmatica
(in anziani, defedati,
neoplastici, immunosoppressi.,
immunodepressi,)
EVOLUZIONE
Peritonite
purulenta
diffusa
Shock
Peritonite
saccata
Risoluzione del
focolaio
infiammatorio
Shock
43
CLINICA
SEGNI E SINTOMI ADDOMINALI
Dolore: viscerale, somatico, riferito o viscero-somatico
Disturbi neurovegetativi: vomito, diarrea, ileo paralitico
Reazione parietale: ipertono muscolare, contrattura o difesa
muscolare
RIPERCUSSIONI SISTEMICHE
Ampia superficie del peritoneo
Elevata capacit di scambio
TEMPERATURA
Pi o meno elevata, in risposta individuale
IPOVOLEMIA: x perdita nel lume intestinale (ileo paralitico)
x iperemia trasudazione essudazione in cavo
peritoneale SHOCK IPOVOLEMICO FREDDO
BATTERIEMIA E TOSSIEMIA: x riassorbimento di eso-endotossine
x riassorbimento mediatori della flogosi
Vasodilatazione sistemica
Aumento permeabilit di membrane
(polmoni, pleure, sinoviali articolari)
Alterazioni metaboliche per danno cellulare
Aumento gittata e vasodilatazione
SHOCK SETTICO CALDO
44
LABORATORIO
Leucocitosi
Ht, protidemia
azotemia
Na
glicemia
azotemia e azoturia
albumina e aminoacidi
disidratazione
ipercatabolismo
clearence creatina
azotemia, K
albumina
fattori della coagulazione
indici di neurosi epatocitaria
Insufficienza renale
insufficienza epatica
RADIOLOGIA
Rx Torace
Rx A.B
:
:
Eco e Tac
45
DOLORE ADDOMINALE
1) Viscerale
2) Somatico
3) Riferito o viscero-somatico
Diversa soglia individuale:
flogosi, ischemia
ripetizione stimolo
Alterato da farmaci:
anestetici, FANS,
antispastici, droghe
Alterato da stato di coscienza:
(coma, Alzheimer)
astinenza da droghe
Insorgenza:
acuta, improvvisa, progressiva
INTERMINENTE & CRAMPIFORME: colico
CONTINUO & INGRAVESCENTE: infiammazione, ischemia
SINTOMI ASSOCIATI (NEUROVEGETATIVI)
Vomito :
Riflesso vagale
Tossicosi alimentare o endogena
Ostruttivo
Alterazioni motilit intestinale: ileo paralitico
Iperperistaltismo
Diarrea
Stipsi ostinata
Proctorragia e mucorrea
Alterazioni mestruali: meno metrorragia?
N.B. E il dolore, dove iniziato, dove pi forte, con le sue caratteristiche,
che guida la diagnosi di causa della peritonite !
N.B. E il quadro generale e addominale che guida le decisioni terapeutiche,
ovvero se operare o no !
DOLORE IN IPCONDRIO Dx
46
PATOLOGIA BILIARE:
Appendicite acuta
K cieco
Occlusione colon sin.
Diverticolite in dolico-sigma
Linfadenite mesenterica
Ileite acuta e Crohn
Diverticolite di Meckel
PATOLOGIA GINECOLOGICA: Salpingite acuta
Ciste ovarica
Scoppio di follicolo
Gravidanza tubarica
PATOLOGIA UROLOGICA: Calcolosi
Infezione ascendente
DOLORE IN IPOCONDRIO SIN.
DISTENSIONE ACUTA SPLENICA:
Infettiva
Ascesso
Rottura spontanea
Infarto
48
49
APPENDICITE ACUTA
Emergenza addominale pi comune
7-12% della popolazione
II-III decade di vita
Patogenesi ostruttiva: iperplasia follicolare linfatica coproliti e corpi
estranei
flogosi edematosa suppurativa gangrena perforazione
(mortalit 0.2%)
( 0.6%)
( fino 5%)
PERITONITE CIRCOSTRITTA
leucocitosi
Albuminuria
RADIOLOGIA:
50
DIAGNOSI DIFFERENZIALE:
1) NEL BAMBINO:
51
COLECISTITE ACUTA
1) ALITIASICA 5-15%
Traumi, ustioni, gravi interventi chirurgici,
circolazione extracorporea ischemia
Digiuno stasi + bile densa
Sepsi
2) LITIASICA >90% (20% delle litiasi biliari)
PATOGENESI:
52
DIAGNOSTICA STRUMENTALE
Rx A.B.:
ECO:
calcolo radiopaco
Ileo paralitico
Pneumobilia
litiasi colecisti e/o coledocica
spessore della parete
raccolta pericolecistica o diffusa
TERAPIA
Medica: antibiotici, ghiaccio, antispastici
Pu essere risolutiva della fase acuta, se iniziale, ma pu
anche cronicizzare (empiema, fistole)
Ricordarsi che per colepiretoneo =14%
Chirurgica: subito oppure dopo 3-4 settimane quando la flogosi acuta
regredita
colecistectomia coledocolitomia
+drenaggio biliare
+drenaggi peritoneali
53
STATO PREDIVERTICOLARE
MALATTIA DIVERTICOLARRE
DIVERTICOLOSI SEMPLICE
DIVERTICOLITE ACUTA
LOCALIZZAZIONE
SOLO SIGMA 66%
SIGMA + ALTRI SEGMENTI 96%
PANCOLON 7%
QUADRI CLINICI
50% no sintomi
STATO PREDIVERTICOLARE
50% stipsi, diarrea, meteorismo
disturbi fossa iliaca sx
DIVERTICOLOSI : asintomatica
TERAPIA : CONSERVATIVA :
Fibre, antispastici
PERO
Dopo 1 attacco acuto importante : 40% persistono i sintomi
Dopo 2 attacco importante : 90% recidiva (entro 1 anno)
Nei pazienti < 40 anni : decorso pi aggressivo
54
Et
Gravit dei sintomi
N attacchi acuti e guariti con t. conserv.
Rischio chirurgico
PROGRESSIONE FISIOPATOLOGICA
coprolita ulcerazione flogosi catarrale acutizzazione peridiverticolite
sempre microperforazione
guarigione in FIBROSI
ASCESSO
Blumberg + , piastrone.
PERITONITE GENERALIZZATA
ASCESSI ADDOMINALI
EMORRAGIA
TARDIVAMENTE FISTOLE, OSTRUZIONE
55
DIVERTICOLITE
ACUTA
COMPLICATA
SEMPLICE
TERAPIA
CONSERVATIVA
SE RECIDIVANTE
TERAPIA CHIRURGICA
URGENZA
TERAPIA CHIRURGICA
IN ELEZIONE
ELEZIONE DOPO
RAFFREDDAMENTO
TRATTAMENTO
CONSERVATIVO IN FASE ACUTA
Digiuno
sondino naso-gastrico
Infusioni endovenose
Antibiotici sistemici
? Antibiotici non riassorbibili
? Antispastici
?Borsa di ghiaccio
A LUNGO TERMINE
NO dieta a basso residuo
NO purganti
NO anticolinergici, morfina
SI dieta ricca di scorie
SI antispastici
? cicli di antibiotici non ass.
56
5-10%
Maggiore per ulcera gastrica (et + emorragia)
Proporzionale allintervallo tra perforaz. e terapia
2-4% entro 6 ore
>10% dopo 12-24 ore
CLINICA
Dolore acuto: prima epigastrio, poi irradiato
Casi particolari: spalle, fossa iliaca dx, lombare
Addome contratto a tavola
Scomparsa ottusit epatica
Espl. rettale e vaginale pos.
Ileo paralitico
LABORATORIO: leucocitosi, Ht
amilasemia
RADIOLOGIA:
Rx A.B. :
57
PANCREATITE
ACUTA
Litiasi biliare
85%
Alcoolismo
Criptogenetica
10%
Cause rare (post-op., iperlipemia, IPT, circolaz. extracorporea, infettiva,
tossica, ischemica,)
Attivazione intraparenchimale enzimatica:
tripsina e chimotripsina
amilasi, fosfolipasi, lipasi
elastasi
Gravit estremamente variabile:
Forme edematose
Forme intermedie con necrosi parcellare
Forme necrotico-emorragiche (~15%), anche fulminanti
CLINICA:
Dolore:
P.GRAVE (10-15%)
Per necrosi estesa
Colate infiammatorie lungo docce parietocoliche, radice
mesentere, logge renali
Marcata ipovolemia relativa iniziale per sequestro nel terzo spazio
Azione tossica diretta sui parenchimi (reni, polmoni, coagulazione,
ipocalcemia)
Shock tossico-ipovolemico
M.O.F.
Sospettabile in base ai criteri di Ranson o alla TAC
58
entro 48h
et > 55 anni
GB > 16.000
Glicemia > 200
LDH > 350
SCOT > 250
Ht 10%
Azot. 5 mg
Ca < 8mg
PO2 < 60 mm Hg
BE > 4 mEq
Perdita liquidi stimata > 6.000
ECO:
TAC:
met si riassorbono
pseudocisti
infezione pseudocisti
emorragia pseudocisti
59
MORTALITA
0-3%
20-40%
pancreatiti edematose
pancreatiti necrotico-emorragiche
decessi precoci:
decessi tardivi:
sepsi
insuff. renale
enterorragie
20%
15%
15%
COMPLICANZE pi frequenti:
Setticemia (candida)
Ascessualizzazione
Emorragia (U.D., erosione vasi pancreatici)
TERAPIA
Inizialmente sempre MEDICA:
Controllo del dolore: morfinosimili, pentazocina, farmaci che
riducono la secrezione pancr. (NO morfina perch spasmo dello
sfintere di Oddi)
Riequilibrio idro-elettrolitico:
2500-4000 cc/die
Alimentazione parenterale totale: per ridurre il grande catabolismo
Inibizione secrezione pancreatica: digiuno + farmaci: anti-H2,
somatostatina
Controllo autodigestione: inibitori delle protesi
Prevenzione complicanze: anti-H2, antibiotici
Terapia MEDICA sufficiente per PANCREATITE LIEVE
(durata pochi giorni)
giudicata tale in base ai criteri di:
esame obiettivo
criteri ematochimici (Ranson)
criteri radiologici (Eco, TAC)
Per forme MODERATE o SEVERE
stretto monitoraggio clinico
laboratorio
radiologico
proseguimento T.MEDICA per 2-3 settimane
60
61
INFARTO INTESTINALE
EPIDEMIOLOGIA
EZIOLOGIA
TROMBOSI ARTERIOSA
50-60%
10-20%
20-50%
EMBOLIA ARTERIOSA
TROMBOSI VENOSA
NON OSTRUTTIVO
ASSOCIAZIONI CLINICHE
cardiovasculopatie
ipotensione, disidratazione, intervento chirurgico
sepsi addominale, pancreatite
ipercoagulabilita, contraccettivi orali
PROBLEMATICA DIAGNOSTICA
DIFFICILE LA DIAGNOSI PRECOCE!!!
62
FISIOPATOLOGIA
DIFESA IMMUNOLOGICA
PARIETALE
VIRULENTAZIONE BATTERI
ANAEROBI
SETTICO
TOSSICO
TOSSICI (ENDOTELIO E
MIOCARDIO
SHOCK
IPOVOLEMICO
QUADRO CLINICO
63
SINTOMATOLOGIA
dolore addominale 75-98%
iperperistaltismo iniziale e diarrea
ileo paralitico
quadro peritonitico
VOMITO
DIARREA
PERITONISMO
SHOCK
EVOLUZIONE NECROTICA
TREND PROGNOSTICO NEGATIVO
SOPRATTUTTO SE PERFORAZIONE
DIAGNOSTICA
ECO E TAC
64
liquido endoperitoneale
ispessimento parietale
contenuto idro aereo
distensione portale
occlusione arteria mesenterica superiore (angiotac)
LAPAROSCOPIA
ARTERIOGRAFIA
TRATTAMENTO PREOPERATORIO
RIEQUILIBRIO IDROELETTROLITICO
TRATTAMENTO CARDIOCINETICO
ANTIBIOTICI
ANTICOAGULANTI (EPARINA 0,2cc X 3 )
VASODILATATORI (PAPAVERINA 30-60 mg/h)
TRATTAMENTO CHIRURGICO
INFARTO NON MASSIVO
DI QUALUNQUE
ORIGINE
65
35cm 1,5 mt
> 1,5mt
MORTALITA
35-40%
MORTALITA
60-100%
asportazione ileo
asportazione valvola ileo-ciecale
emicolectomia dx
resezione gastro-duodenale
SE INFARTO MASSIVO
ARTERIOSO
TENTARE DI
RIVASCOLARIZZARE
(TEA, EMBOLECTOMIA,BYPASS)
TROMBECTOMIA (UTILE?)
PAPAVERINA E EPARINA
RESEZIONI LIMITATE
SECOND LOOK
ANTICOAGULAZIONE PROLUNGATA
RISULTATI
66
INFARTO SEGMENTARIO
RESEZIONE
10-35%
67
Intra-peritoneali (peritoniti!)
Retro-peritoneali (ematomi, pancreatiti)
Extra-addominali (polmoniti, IMA, ferite toraciche)
Sistemiche (squilibri elettrolitici, metabolici, farmaci)
Para-fisiologico se ileo post-operatorio
68
coagulativo (C.I.D)
Nellanziano, la causa pi frequente di occlusione il cancro
del grosso intestino!
GRAVIT
STORIA
rianimazione
ET AVANZATA
RITARDO DIAGNOSTICO
SQUILIBRI IDROELETTROLITICO
INSUFF. DORGANO
VIRULENTAZUIONE BATTERICA
MANCATA PREPARAZ. INTESTINALE
STADIO NEOPL. AVANZATO
Stipsi progressiva
Alvo chiuso da 2-3 gg
(aumento lassativi)
Peggioramento, dilataz. gassosa
Incapacit di eliminare il meteorismo
Dolore a crisi, associato a iperperistaltismo
Borborigmi, scompare con onda peristaltica
(s. di Knig)
Vomito dopo 2/3 gg o 7/15 gg
ESAME OBBIETTIVO
ISPEZIONE
Dilatazione addominale, pi spiccata ai fianchi,
mesogastrica se anche ileo, deformit addominale
Disidratazione: pallore, anelasticit, infossamento,
orbitrario, ipotonia bulbare
PALPAZIONE Inizialmente nulla o poco dolente
Manca contrattura di difesa
Non Blumberg
Borborigmi, onda peristaltica
(massa addominale)
PERCUSSIONE Meteorismo
Scomparsa ottusit epatica
Falso ascite!
AUSCULTAZ. Rumori peristaltici accentuati
metallici = molto gas
ebollizione = molti liquidi
ESPLOL. RETTALE Ampolla vuota
In genere non masse o polo inf. neoplasia (5%)
Dito sporco muco-sangue
LABORATORIO Inspissatio sanguinis, leucocitosi
Iperazotemia
Ipokaliemia iperkaliemia
RETTOSCOPIA Tumore occludente, edema
Megacolon tossico
Coliti idiopatiche e/o pseudomembranose
RADIOLOGIA
ECG (disionia)
71
DIAGNOSI DIFFERENZIALE
polmoniti:
Rx Torace
Iperpiressia, dispnea, leucocitosi
Dolore non peristaltico
Simula pi una peritonite
72
TERAPIA CHIRURGICA
LAPAROTOMIA MINIMA + COLOSTOMIA
Mancata esplorazione e stadiazione
Misconoscimento perforazioni e occlusioni
Non sempre risolutiva per occlusione
Richiede reintervento
LAPAROTOMIA AMPIA + COLOSTOMIA
LAPAROTOMIA AMPIA + BY-PASS INTESTINALE
Colon dx
Flessure
Sigma
RESEZIONE PRIMARIA SENZA ANASTOMOSI
Mickulicz
Hartmann
Colostomia + fistola mucosa
RESEZIONE PRIMARIA CON ANASTOMOSI
colostomia protezione
RESEZIONI DIFFERITE
Rischi anestesiologici multipli
Depressione post.op tumore
Intervento a volte tardivo
VALUTARE:
Prognosi immediata
Morbilit
Costi e tempi
Prognosi a distanza
SELEZIONE
73
EMORRAGIE DIGESTIVE
Cause di emorragie di entit assai variabile:
Esofago:
varici (80-90% di emorragie esofagee)
(10-25% di tutte emorragie g.e.)
reflusso g.e.
neoplasie
esofagiti
ulcera peptica di Barret
diverticoli
S.Mallory-Weiss
S.Boerhaave
Traumi
Caustici
Jatrogene
Stomaco e duodeno:
ulcera peptica (85%)
ipertensione portale
gastrite emorragica erosiva
ulcera da stress
neoplasie
ernia jatale
emobilie
C.I.D. e cause sistemiche
Anticoagulanti
Tenue e colon:
enterite di Crohn
diverticoli
ectopie mucosa gastrica
attiniche
infettive
invaginazioni
corpi estranei
angiomi
telangectasie
infarto
polipi
carcinomi
colite ulcero-emorragica
emorroidi
ragade
74
VOLEMIA
PERDITE 10-15%
PERDITE 30-50%
PERDITE >50%
ACIDOSI
METABOLICA
Anossia cellulare
Blocco pompa Na-K
Edema intracellulare
Cataboliti acidi
Vasodilatazione
Anossia stagnante
75
CICLO
ANAEROB
Iposideremia
vomito caffeano
ematemesi
melena
iperperistaltismo
riassorbimento (iperazotemia, subittero)
Emorragie croniche
Cellule immature
RENE
POLMONI
attivaz. Renina
angiotens. aldosterone
danno capillare
Na a H2O interstiziale
edema interstiziale
ridotta compliance
POLMONEDA SHOCK
RITENZIONE IDROSALINA
APPROCCIO CLINICO
1)
2)
3)
4)
DIAGNOSTICA STRUMENTALE:
Rx T e A.B (traumi, C.E.)
Endoscopia a fibre ottiche (+ terapia endoscopica)
Mezzi di contrasto (?)
Angiografia selettiva (>0.5cc/min) (+terapia vasocostrittiva o
embolizzante)
TERAPIE SPECIFICHE:1e vie
Sondino n.g., lavaggio ghiacciato o medicato
Sondino di Sengstaken-Blackmore o di Linton se varici
Inibitori dei recettori H2-istaminici in infusione e.v.
Somatostatina
(vasopressina)
Sclerosi endoscopica delle varici, elettrocoagulazione, fotocoagulazione
con laser, clips, crioterapia
Interventi chirurgici di decompressione portale o TIPS
Interventi chirurgici demolitori
Digiuno
Terapia antibiotica per coliti infettive
Salazopirina e cortisonici per Crohn e C.U.
Terapia endoscopica o per via angiografica
Intervento chirurgico resettivo
FOLLOW-UP
Ematochimici
Sangue occulto fecale
Endoscopia
Radiologia contrastografica
0.5%
in aumento
forme primitive
fistole protesiche
Forme primitive
aneurismi aorta addominale (aterosclerotici, micotici, posttraumatici)
aortiti specifiche, salmonellosiche, attiniche
aneurismi a.a. splancniche
fistole a-v
rottura in retroperitoneo
in duodeno
in stomaco (7casi)
colon (11 casi)
tenue (18 casi)
Forme secondarie
0.1-4% dei by-pass, reinterventi
dopo 2-7 anni dal by-pass
pseudoaneurisma interposto
fistola diretta
erosione evoluzione
in duodeno (III-IV)
86%
in digiuno
7%
in ileo
4%
in sigma
2%
intensa periviscerite
patogenesi meccanica e/o infettiva (coprire la protesi)
79
URGENZE PROCTOLOGICHE
EMORROIDI SANGUINANTI
Sangue rosso vivo
Da sforzo, stipsi, diarrea
Non dolore
Possono sanguinare sia le emorroidi di 1
sia quelle di 2-3-4
Terapia:
80
TROMBOSI EMORROIDARIA
DELLE EMORROIDI INTERNE
dolore, tenesmo, senso corpo estraneo
ipertono sfinterico
gavocciolo bluastro, area dura
risoluzione spontanea 1-2 sett.
ulcerazione e espulsione 2-3gg
TERAPIA: Medica (eparina, cortisone)
Chirurgica (incisione radiale)
Sfinterotomia
Dilatazioni
DELLE EMORROIDI ESTERNE
massa bluastra, dolente
edema anche notevole
fibrosi entro 2-3 settimane
ulcerazione e espulsione in 2-3 gg
esito in marisca
TERAPIA: Medica (caldo o freddo)
Chirurgica: trombectomia, emorroidectomia, sfinterotomia
(molto pi rapida, efficace e toglie subito il dolore)
STRANGOLAMENTO EMORROIDARIO
Semicupi tiepidi
Riduzione manuale
Antinfiamatori
Chirurgia: Dilatazione alla Lord, ma meglio sfinterotomia
Emorroidectomia
81
ASCESSI-FISTOLE ANALI
Sottomucoso
Intersfinterici
Basso:
post. cute
ant. scroto
Alto:
post. cute
(intramurali)
ant. setto vaginale
Transferici
Basso:
sottocutaneo a ferro di cavallo
(ischiorettale)
Alto o profondo
Pelvirettale
TERAPIA : sempre chirurgica!
T. MEDICA
Antibiotici solo per rinviare lintervento
valvulopatici cardiaci
Caldo
solo nei casi dubbi
TERAPIA CHIRURGICA dellascesso
INCISIONE PRECOCE DI 3-4 cm
Radiale se sottomucoso
Laterale se perianale
Bilaterale se a ferro di cavallo
SBRIGLIAMENTO
INCISIONE ELEVATORE DELLANO (2 dita)
+ tubo se ascesso pelvirettale
ZAFFO 3-4 gg e semicupi
TRATTAMENTO IMMEDIATO DELLA FISTOLA?
SI
se trovato lorifizio interno
se superficiale
se non coinvolge il muscolo pubo-rettale
NO
82
RAGADALE ANALE
ACUTA:
1 superficiale
2 semplice con tessuto di granulazione
CRONICA:
TERAPIA MEDICA x 1 e 2
Eliminazione dei lassativi irritanti, fumo, spezie
Combattere stipsi (crusca, mucillagini)
Combattere lipertono sfinterico con semicupi tiepidi e
dilatazioni anali
Pomate anestetiche e infiltrazioni
NO!
Terapia sclerosante
Crioterapia
recidive
83
URGENZE VASCOLARI
ISCHEMIE ACUTE DEGLI ARTI
EMBOLIE
TROMBOSI
ANEURISMI PERIFERICI TROMBIZZATI
TRAUMI
SINDROME DA RIVASCOLARIZZAZIONE
TRAUMI
AORTA TORACICA E TSAO
AORTA ADDOMINALE
ARTERIE PERIFERICHE
LESIONI GROSSE VENE
DISSECAZIONI AORTICHE
ROTTURA DI ANEURISMI
AORTA TORACICA
AORTA TORACO-ADDOMINALE
AORTA ADDOMINALE
SPLACN ICI
PERIFERICI
PSEUDOANEURISMI
INFARTO INTESTINALE
ISOLAMENTO CHIRURGICO VASI PERIFERICI
EMOSTASI GRAVI EMORRAGIE
TROMBOSI VENOSE PROFONDE
VARICOFLEBITI
84
DIAGNOSI
Clinica !!! (Anamnesi + obiettivit)
Stumentale
Laboratorio
85
OBIETTIVITA
Dolore in sede di ischemia
Parestesie
Anestesia
86
ECODOPPLER:
87
ARTERIOGRAFIA IN URGENZA
INDICAZIONI:
EMBOLIA TROMBOSI
(caratteristiche angiografiche)
CONVESITA SUPERIORE
(se precoce)
CONCAVITA SUPERIORE
ALTERAZIONI PARIETALI
SI CIRCOLO COLLATERALE:
Tipo pelvico (lombari intercostali, freniche, sacrale media,
glutee, circonflessa iliaca, epigastriche
inferiori).
arcata di Riolano-emorroidarie.
succlavia-mammaria internaepigastriche superiori e inferiori.
rami parietali aortici
femorale profonda e iliaca controlaterale
Tipo femorale :
Femorale profonda superficiale (solo III distale)
Tipo popliteo :
cingolo articolare ginocchio.
88
TERAPIA
In pratica lapproccio :
1) anestesia peridurale (antalgica, vasodilatatoria)
2) anticoagulazione
3) angiografia
4) sala operatoria
5) continua anticoagulazione
6) anticoagulazione domiciliare per prevenire recidive
La terapia quasi sempre CHIRURGICA
INDICAZIONI:
CONTROINDICAZIONI:
RISULTATI:
Salvataggio dellarto
85-95%
Mortalit
5-10%
In rapporto a :
precocit dellintervento
gravit problemi cardiaci
aterosclerosi periferica
complicanze metaboliche
et avanzata
Complicazioni:
Lesioni arteriose
Riocclusione
Sindrome compartimentale
Acidosi, ipercaliemia, dispnea
TECNICHE CHIRURGICHE
EMBOLECTOMIA
con catetere a palloncino (Fogarty) per via femorale e/o poplitea
Successo >90%
Mortalit per cause cardiache, ats, complicanze metaboliche
Rischio di amputazione x 6 dopo 48 ore
Rischio di morte in rapporto a centralit
dellostruzione e gravit dellischemia
89
COMPLICANZE :
LOCALI
FASCIOTOMIA: posteriore
mediale
antero-esterna
PROFUNDOPLASTICA
BY-PASS
se trombosi acuta
Minori
Gamba
Coscia
AMPUTAZIONE
ictus recente
grave ipertensione
ulcera peptica attiva
Salvataggio dellarto 60%
Mortalit
7-10%
STOP
48 -72 ore
RISULTATI: ( intraarteriosa)
Lisi
Necessit di chirurgia
Salvataggio arto
Gravi complicanze
Mortalit
60-80%
30%
70%
5-30%
6-10% (vs 10-30% se sistemica.)
91
SINDROME DA RIVASCOLARIZZAZIONE
PREDITTIVI
RIGIDITA DELLARTO
CONTRATTURA MUSCOLARE
IRRIGIDIMENTO DELLE ARTICOLAZIONI
EDEMA MASSIVO
SOFFERENZA NEURITICA
CADUTA DEL PIEDE
SOFFERENZA NEUROPSICHIATRICA
K+,Ca+
pH
LOCALE.:
EDEMA
AUMENTO DEL DOLORE
48 ORE
SISTEMICA:
RENALE
CARDIACA
POLMONARE
CEREBRALE
LIEVE
10%
GRAVE
80%
92
ANURIA,EMATURIA MACROSCOPICA,
K+ > 6meq, CPK30.000 U
LDH,SGOT,ACIDOSI GRAVE,MICROEMBOLIE
POLMONARI, STATO TOSSICO
CUORE:
CARDIOPATIA PREESISTENTE
IPERPOTASSIEMIA
IPERCALCEMIA (scambio con Na+ intracellulare)
RENI:
POLMONI
MICROEMBOLIE
ALTERATA PERMEABILITA
TERAPIA
LOCALE: FASCIOTOMIA
RIMOZIONE DEI RADICALI LIBERI:
Superossido dismutasi
Catalasi
Mannitolo
Allopurinolo
AZIONE SULLECCESSO DI Ca++
Amiloride
Benzamide
AZIONE SULLECCESSO DI K+
Glucosata + insulina
Furosemide
Resine
AZIONE SUI LEUCOCITI
?Anticorpi monoclonali?
93
da angiografia
TIPI DI LESIONE:
SPASMO
CONTUSIONE
EMATOMA SUBINTIMALE
DISCONTINUAZIONE PARZIALE
SEZIONE COMPLETA
STRAPPAMENTO
nessuna amputazione
10 amputazioni
SINTOMATOLOGIA
EMORRAGIA ESTERNA
EMATOMA PULSANTE
OCCLUSIONE CON ISCHEMIA
( grave in rapporto alla sede)
Tardivamente
FAV (anche acuta), Pseudoaneurisma
DIAGNOSI
STORIA , MECCANISMO TRAUMATICO
ELEVATA PROBABILITA, PER CORRELAZIONE CON LESIONI DEI
TESSUTI VICINI
Traumi ottusi
Proiettili ad elevata velocit
Emorragia esterna
Ischemia a valle
Ematoma pulsante o in espansione
SEGNI ASPECIFICI
ESEMPI
Su 382 traumi:
soffio/fremito + ischemia =
Ipo asfigmia
Shock
Deficit neurologici
Ematoma
100% lesioni
91%
89%
78%
55%
ANGIOGRAFIA
Entit e tipo di lesione, sede
Circolo collaterale
Circolo a valle
FALSI POSITIVI
5-6%
TERAPIA
96
INTERVENTO
CHIRURGICO DEMBLEE
(+ ANGIOGRAFIA
INTRAOPERATORIA)
ANGIOGRAFIA, POI
INTERVENTO
DSA : pos
CHIRURGIA
DSA : neg
OSSERVAZIONE
TRATTAMENTO CHIRURGICO
SOLUZIONI TECNICHE
PATCH
RIPARAZIONE LATERALE
RESEZIONE INTERPOSIZIONE PROTESICA
PROBLEMI DI TATTICA
USO FOGARTY
USO SHUNT
LAVAGGIO CON SOLUZIONE EPARINATA + MANNITOLO
RECENTAZIONE PARETE VASALE
SEQUENZA PROCEDURE
FASCIOTOMIA
LESIONE VENOSA
97
AMPUTAZIONE
DEMBLEE
LESIONE VENOSA
SI RIPARA PER PRIMA, SE SOLA VIA SCARICO
SU 110 PAZIENTI (con isolata lesione venosa poplitea):
LEGATE
51% EDEMA
9/14 I.V.C.
TRATTATE
13% EDEMA
3/15 I.V.C.
PERVIETA A DISTANZA
98
DISSECAZIONI AORTICHE
INCIDENZA:
10-20 casi/milione abitanti/anno (IV VI decade di vita)
3-5 volte superiore a AAA (3-4 casi/milione/anno)
PROGNOSI:
25%
35%
70%
90%
entro 24 ore
entro 48 ore
entro 1 settimana
entro 3 mesi
ETIOPATOGENESI:
99
DIAGNOSI:
.
Rx Torace: allargamento mediastinico
Angiografia: sede e estensione della lesione
TAC: sede e estensione della lesione
ECO transesofagea: (preliminare)
IMA, trombosi aortica, embolia polmonare, rottura aneurismi toracici o
addominali, pancreatiti acute, polmoniti e pleuriti
100
ANEURISMI
AORTA TORACICA
SENI, ASCENDENTE
ARCO
DISCENDENTE
DISSECANTI (Tipo I-II-III- A-B di De Backey)
AORTA TORACO- ADDOMINALE
(Tipo I-IV di Crawford)
AORTA ADDOMINALE
SOPRA RENALI
JUXTA RENALI
INFRA RENALI
AORTO-ILIACI
ILIACI
VISCERALI
Tutte le arterie splancniche (N.B. splenica)
PERIFERICI
Tutte, in particolare poplitea
CEREBRALI
101
EPIDEMIOLOGIA
2% autopsie
5% degli ultrasessantenni (non tutti da operare!)
triplicati in 30 anni
85% uomini
EZIOLOGIA
3,5 10cm
70% coinvolte le arterie iliache
2% coinvolte le arterie renali
ASSOCIATI A :
Coronaropatia
Ipertensione arteriosa
Steno-occlusioni carotidi
Arterie renali
20%
40%
7%
2%
MODALITA DI PRESENTAZIONE
102
75% asintomatici ( massa pulsante, eco, Rx, laparotomia per altre cause)
DOLORE
IPOTENSIONE
LIPOTIMIA
25% in rottura
DECESSI 2/3
(percui conviene operarli
appena fatta la diagnosi
se rischio di rottura
elevato)
per rottura
per altre cause
vivi a cinque anni
8 cm
Crescita media 0,5 cm / anno, ma possibili crescite improvvise e imprevedibili!
AUMENTO DEL RISCHIO
IPERTENSIONE
ECTASIE GENERALIZZATE
LAMELLE CALCIFICHE , BOZZATURE
STENOSI ILIACHE
SCARSO TROMBO PARIETALE
QUADRI SINTOMATOLOGICI
103
ASINTOMATICI
IN ELEZIONE SINTOMATICI
disturbi vaghi: pulsatilit , dolenzia variamente irradiata
embolie periferiche (dita blu)
IN SOSPETTA ROTTURA o FISSURAZIONE
Dolori pi forti, continui o subcontinui irradiati a dorso e epigastrio
Meteorismo intestinale
Modesta contrattura addominale
IN ROTTURA SENZA SHOCK
Dolori molto forti
Massa pulsante in rapida crescita (ematoma)
Distensione intestinale
Distensione e contrattura addominale
Polsi femorali iposfigmici
IN ROTTURA CON SHOCK
Ipovolemico e neurogeno (dolore, riflesso)
Anuria
Alterazioni dello stato di coscienza
AAA ROTTI
PROGNOSI:
MORTALITA >80%
MORTALITA 30%
MORTALITA < 3%
105
INDICAZIONI TERAPEUTICHE
CHIRURGIA (TASSATIVE) : > 6cm , dolore, embolie ripetute
CHIRURGIA ( RELATIVE) : 4-6 cm, giovane eta , precedenti
interventi addominali
MONITORAGGIO (ECO + CLINICA):
crescita 0,5 cm/anno
ma possibili crescite improvvise !
rotture significative anche 4cm
se < 4 cm
se paz. ad alto rischio chirurgico
TECNICA CHIRURGICA
1) VIA DACCESSO:
2)
3)
4)
5)
7)
107