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medicina - Adriano Fabris, filosofia delle religioni - Bernardino Fantini, storia e filosofia delle scienze
biologiche - Carlo Favaretti, management sanitario - Raffaele Landolfi, clinica - Salvino Leone, bioetica Luca Marini, diritto internazionale - Sergio Nordio, pedagogia sanitaria - Alessandro Pagnini, storia della
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Quadrio Curzio, economia politica - Pietro Rescigno, sanit e diritti umani - Walter Ricciardi, sanit
internazionale - Rosanna Tarricone, economia sanitaria - Marco Trabucchi, neuroscienze - Massimo Valsecchi,
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Si veda il sito dellIstituto Superiore di Sanit (ISS) relativo a medicina narrativa e malattie rare
http://www.iss.it/medi/chis/cont.php?id=79&tipo=10&lang=1
Tutti abbiamo fatto lesperienza di luoghi e profumi ritrovati che riportano indietro nel tempo
dellinfanzia, una musica che rievoca unoccasione speciale, il vecchio oggetto sbrecciato senza
valore commerciale ma ricco di valenza affettiva etc.
Dellaltro, il tu, fanno parte anche contesto personale e culturale, linguaggio, istituzioni, tutto ci
entro cui si costituisce il soggetto e che contribuisce a condizionarlo.
Con limbarazzo emozionale intendo quel carico di sensazioni inconsce che qualunque paziente
ti riversa addosso, anche tuo malgrado. (Venturino, 2005, p.128).
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Linsegnamento tecnico identificabile come il dare strumenti per raggiungere lo scopo nel modo
migliore, pi efficace, pi rapido, facendo acquisire un corretto saper fare.
Si pensi, a mo di esempio alla guarigione del lebbroso Ges stese la mano e lo tocc dicendo: Lo
voglio, sii risanato!. E subito la lebbra scomparve da lui. (Luca, 5,13; analogo in Matteo, 8,3; Marco,
1, 41-42)
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In passato psicologia, sociologia, antropologia erano comprese nella formazione del medico.
La prossemica studia linterrelazione tra spazio e distanze allinterno di una comunicazione. Si pensi
alla valenza che ha nel colloquio medico/curante-paziente.
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Saper dialogare per i curanti vuol anche dire aver imparato a toccare la persona
in modo da abbattere la percezione di estraneit che spesso lospedalizzazione
comunica.
La semeiotica10 si costruita sul racconto del malato, sullesperienza quotidiana
al letto del paziente finch, poco a poco, cause oggettive11 e cause culturali hanno
prodotto un progressivo e generale allontanamento del medico dal malato. La
medicina si fatta scientifica e la scienza medica ha spinto la clinica ad imitarla per
acquistare maggior credito assumendo il misurabile come parametro di obiettivit,
scientificit, verit. Cos facendo, per, va a negare lessenza della pratica medica
che un incessante dialogo tra le conoscenze, la sapienza dei libri e la sapienza
della pratica. un percorso circolare continuo in cui la pratica illumina la teoria e
la teoria a sua volta la pratica (Bert, 2007, p.193).
Il colloquio con il paziente, tra malattia studiata e malattia narrata
Dal secondo dopoguerra in poi la medicina ha studiato la malattia in quanto
patologia organica (disease) ricorrendo a ricerche che utilizzavano il metodo
quantitativo, la cosddetta medicina basata sulle evidenze (EBM). Questo metodo,
per, lavorando sul dato statistico, generale, non riesce a cogliere gli elementi
tipici del vissuto esistenziale (illness). La rilevazione del dolore/sofferenza e la sua
trascrizione in cartella clinica certamente un passo importante, ma la percezione
della qualit della vita vissuta non pu essere valutata solo mediante numeri e
faccette. I dati qualitativi per loro natura non sono volti a definire verit universali
ma a capire la realt nella sua concretezza, che pu essere raggiunta solo attraverso
la storia che il soggetto costruisce quando racconta il suo sentirsi malato, i suoi
sintomi, quelli della sua malattia. Grazie a questa abilit di comprensione possibile
trovare le parole giuste per comunicare e rendere comune la decisione da
prendere. Si capisce facilmente perch, negli ultimi decenni, sviluppare lattitudine
capace di attenzione al, e comprensione del, racconto sia diventato un elemento
necessario nel percorso formativo delle professioni sanitarie.
Questa pedagogia di pi ampio respiro, che utilizza Medical Humanities12 e
medicina basata sulla narrazione (NMB)13, aiuta la clinica a non sbilanciarsi
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La semeiotica ( , semion, segno e tkhn, arte) indica la disciplina che studia sintomi
soggettivi e segni clinici; in senso lato, linsieme dello studio anamnestico, dellesame obiettivo,
nonch dei reperti di quanto ricercato in esami di laboratorio e con le tecniche diagnostiche.
Tra esse possiamo porre la nuova strumentazione si pensi allauscultazione in ambito cardiaco
che vede prima lorecchio del medico sul corpo del paziente, poi lo stetoscopio, poi eco ed
elettrocardiogramma.
Le Medical Humanities possono essere generalmente definite come ci che riguarda la comprensione
delluomo attraverso le scienze umane. in Zannini, 2008a, p.6.
Il paradigma narrativo si basa sullattivazione della capacit di ascoltare ci che la persona dice
cogliendo tutta la ricchezza di sfumature, metafore, riferimenti, riconoscendo la strutturazione
narrativa e quindi le ragioni che hanno portato alla costruzione di tale trama piuttosto che di
unaltra.
Sulle fratture che la malattia crea nel percorso della vita si veda Geets C., La maladie comme
exprience et comme condition, Le Supplement, 184 (1993), pp.33 55;
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il modo in cui pensieri e sentimenti sono resi visivamente, nella convinzione che
essere migliori osservatori, notare i dettagli, insegni a porre le domande giuste
per raggiungere una valida diagnosi. In fondo, si tratta di un modo diverso per
affinare le stesse abilit di osservazione coinvolte nellanalisi diagnostica15.
Lespressione Arte medica allude a questa capacit professionale: La differenza
tra la medicina scientifica e larte medica consiste nel divario che sussiste tra un
sapere generale e lapplicazione concreta di tale sapere al singolo caso (Zannini,
2010, p.48).
La malattia vissuta, lo si detto, non risponde solo ad un quadro teorico,
la manifestazione particolare di un disagio esistenziale che il soggetto esprime
attraverso il racconto dei suoi sintomi. .. i miei medici tenevano conto
esclusivamente dei fatti e non di quellinafferrabile altro che poteva nascondersi
dietro i fatti Io ero un corpo: un corpo ammalato da guarire. .. Quel che
veniva attaccato era il cancro, un cancro ben descritto nei manuali, con le sue
statistiche di incidenza e di sopravvivenza, il cancro che pu essere di tutti. Ma
non il mio! (Terzani, 2004, p.15). Per evitare siffatti scivolamenti clinici fiorita
allinterno della medicina lesigenza di superare la modalit di costruzione del
quadro nosologico che per molto tempo ha fatto soprattutto riferimento a
dati raccolti quasi esclusivamente secondo il metodo scientifico, quantitativo.
Prigionieri di un eccesso di tecnicizzazione della medicina, i curanti non sanno
lasciarsi istruire dalla situazione concreta; eppure il loro agire una risposta ad
una situazione concreta e personale. (Hacpille, 1996, p.22). Tale limite una
delle ragioni allorigine del disagio professionale che si manifesta nella nota
sindrome del burn out, tra le cui ragioni si annovera anche il deterioramento
delle emozioni, che influisce sulle relazioni le quali finiscono per essere vissute
in modo distaccato, freddo, impersonale. Saper e poter esprimere lemotivit
per controllare i turbamenti emozionali e relazionali quindi importante non
solo per la persona malata ma anche per gli operatori, e lo particolarmente
nel momento storico attuale che interpreta lespressione delle emozioni come
sintomo di debolezza e fragilit. Dare spazio allapproccio narrativo , dunque,
elemento cruciale per ritrovare una reale arte di convivere e di guarire. Cos
lanamnesi se non il giudizio clinico che prende avvio dalla storia di malattia che
la persona porta al medico?
Il bisogno di raccontare eventi, paure, emozioni e lurgenza di essere ascoltati
per essere aiutati sul piano bio-fisiologico ed esistenziale vitale per ogni essere
umano. Come suggerisce A. DAvenia in riferimento ad un diverso contesto, si
muore in molti modi e il pi diffuso quello della solitudine causata dallassenza
di possibilit di raccontare la propria storia, unica e irripetibile, a qualcuno.
(2011).
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Ciascuno entra nel luogo di cura con tutta la sua concretezza, la sua storia passata e presente nel
corso della quale ha costruito i punti di riferimento, la visione che permette di interpretare la realt,
di vivere in essa, di creare relazioni e di costruire il senso della vita.
Pierluigi Tunisi il protagonista del racconto, ricoverato in terapia intensiva, che intesse con il
dottor Valini che lha in cura una umanissima e personale relazione. Libro che ogni curante dovrebbe
leggere.
Etica Nicomachea, 1142 a
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Esistono varie metodologie per comprendere il materiale narrativo, scritto come orale, su cui non
possiamo soffermarci ma che pu essere chiarificatore richiamare schematicamente. Si presta
attenzione (se la comunicazione scritta si conta la) alla frequenza con cui certe parole o questioni
ritornano, perch diventano parole/questioni-chiave; al genere della narrazione nellottica della
linguistica; al contenuto, alla trama.
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Un esempio interessante lintrigante racconto del medico rianimatore Marco Venturino Cosa
sognano i pesci rossi (Venturino, 2005).
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Al proposito si veda linteressante riflessione di Zanini L., Medical Humaties e medicina narrativa. Nuove
prospettive nella formazione dei professionisti della cura, R. Cortina ed., Milano 2008, in cui mostra
limportanza della competenza narrativa nella formazione dei professionisti della cura.
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- Larghero E., Lombardi Ricci M., Marchesi R. (a cura di), Medical humanities e
bioetica clinica, ed. Camilliane, Torino 2010
- Larghero E., Lombardi Ricci M. (a cura di), Bioetica e medicina narrativa. Nuove
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- Mortari L., Apprendere dallesperienza, Il pensare riflessivo nella formazione, Carocci,
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- Ricoeur P., Finitudine e colpa, Il Mulino, Bologna 1970
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- Sandrin L., Vivere il dolore e la speranza, EDB, Bologna 2009
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* Virz A., La relazione medico-paziente, Franco Angeli, Milano 2008
* Virzi A, Signorelli M.S., medicina e narrativa. Un viaggio nella letteratura per Un
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Siti
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http://www.iss.it/medi/chis/cont.php?id=79&tipo=10&lang=1
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news/il_racconto_delle_malattie_un_laboratorio_in_tempo_reale-21550198/