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sottolineato le possibili involuzioni nello sviluppo raggiunto poich nel bambino la dimensione emotiva e quella cognitiva si influenzano
fortemente. Le conoscenze sulle problematiche
associate allospedalizzazione del bambino
sono ampiamente diffuse e condivise. Le
normative nazionali e regionali richiamano a
gran voce la necessit di adeguare lassistenza alle esigenze psicofisiche peculiari del bambino.
Per comprendere come il bambino interpreta
la sua malattia, come la vive e quali risorse
attiver per fronteggiarla necessario considerare lo stadio di sviluppo raggiunto (corporeo, cognitivo, affettivo, sociale) . I piccoli degenti hanno unidea limitata di ci che succede in ospedale, per questo le procedure assistenziali sono percepite come aggressioni gratuite di fronte alle quali il bambino si sente impotente.
Nei lattanti la percezione della malattia risulta fortemente condizionata dallatteggiamento materno, che trasmette al neonato la
propria modalit affettiva e comportamentale
reattiva a tale situazione. Possono verificarsi
comunque perturbazioni o turbe della relazione di attaccamento , che in condizioni di sicu-
Documentazione
Introduzione
Quando si ha a che fare con un bambino,
assai importante la collaborazione dello stesso e dei suoi genitori, per questo necessario
un approccio assistenziale con un metodo disciplinare.
Il processo di assistenza infermieristica
Progetto Sanit N 13 - 2006 - Aprile Maggio Giugno
strutturato in due momenti fondamentali: il processo diagnostico e la pianificazione. Il processo diagnostico ha la principale finalit di
orientare linfermiere nella sistematizzazione
delle informazioni raccolte, nella formulazione
della diagnosi infermieristica e nellidentificazione
dei bisogni di assistenza infermieristica. La pianificazione orienta linfermiere nella scelta dei
mezzi necessari ad assicurare prestazioni
infermieristiche in un percorso che abbia come
finalit il recupero della risposta autonoma ai
propri bisogni da parte della persona.
Il processo diagnostico e la pianificazione
sono costantemente sottoposti a procedure di
verifica e di valutazione, che pertanto non rappresentano singole o particolari fasi, ma sono
concepite come una dimensione continua e trasversale del processo di assistenza
infermieristica: lapplicazione del metodo nella prassi invita costantemente linfermiere alla
sua continua integrazione e, se necessario, alla
ripercorrenza di tali fasi secondo una logica
che tipica dei percorsi reticolari e non lineari.
Lottica quindi, con cui guardiamo alluomo bisognoso di assistenza diventa molto pi
vasta e completa se consideriamo il paziente
pediatrico.
Compito dellassistenza infermieristica
pediatrica quello di osservare e valutare la
condizione del piccolo paziente riguardo al suo
stato di salute o malattia, alle sue forze e debolezze e ai suoi meccanismi di reazione e di intervenire per favorire il conseguimento, il mantenimento ed il miglioramento della salute.
Questo approccio, relativamente nuovo nel
nostro sistema sanitario, richiede la perfetta
conoscenza delle condizioni assistenziali del
paziente, del supporto familiare, dei servizi disponibili.
In virt di questi elementi, in questi anni lattenzione si concentrata sulla individuazione
di percorsi ad hoc per il paziente, nella messa
a punto di modelli organizzativi pi consoni
alle mutate esigenze del cittadino, nella realizzazione di una pi completa documentazione
infermieristica e nella individuazione di indicatori che possono valutare lassistenza
infermieristica ed i suoi risultati.
Motivazione del documento di indirizzo
LAgenzia Regionale Sanitaria (A.Re.S.) con
delibera n. 125 del 25 novembre 2004, in attuazione delle disposizioni di cui allart. 14 del
D.L.vo 502/92 e successive modifiche e
Tab. 1 Dati sintetici Questionario di rilevazione della documentazione sanitaria infermieristica in uso nelle
realt pediatriche in Puglia
Legenda: * n.2 U.O. sono servizi (Pronto soccorso ed ambulatorio di oculistica), n.1 U.O. ha strutturato la
cartella infermieristica pediatrica ma non stata ancora utilizzata
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Nei primi anni Settanta un gruppo di infermiere diede impulso a un lavoro di classificazione delle diagnosi infermieristiche; Gebbie e
Lavin erano alla testa del movimento e organizzarono la Prima Conferenza Nazionale del
gruppo sulla classificazione delle diagnosi
infermieristiche, svoltasi a S.Louis nellottobre
1973 (Yura, Walsh, 1992).
A partire dal 1975, gran parte degli stati
americani approntarono delle revisioni alle leggi sullesercizio professionale, per adattarle ai
cambiamenti occorsi nella pratica dellassistenza infermieristica. Nel 1982 venne rivisto anche il National Council State Board of
Examination; da allora gli esami di abilitazione si basano su cinque fasi del processo di
assistenza infermieristica. Lo studio delle componenti del processo di assistenza infermieristica
spesso sviluppato in modo frammentario, in
quanto diversi istituti di formazione hanno riconosciuto fasi diverse del processo stesso. Alcuni infermieri hanno approfondito gli aspetti riProgetto Sanit N 13 - 2006 - Aprile Maggio Giugno
levanti e i fattori importanti da considerare nellaccertamento infermieristico; successivamente a queste riflessioni sono stati elaborati numerosi strumenti per valutare la situazione del
cliente, della famiglia e della comunit. La
quantit di informazioni registrate disponibili
ha cos conosciuto un aumento considerevole.
A partire dai primi anni Ottanta le diagnosi
infermieristiche si sono evolute come fase separata del processo di assistenza infermieristica.
Il Gruppo di lavoro sulla classificazione delle diagnosi infermieristiche si ritrov di nuovo
nel 1975, nel 1982, nel 1984 e, pi di recente, nel 1990. Durante la seconda conferenza
vennero approvati 37 titoli diagnostici. Ulteriori diagnosi vennero aggiunte nelle conferenze successive.
Nel 1982, il Gruppo per la classificazione
delle diagnosi infermieristiche si trasform nel
North American Nursing Diagnosis
Association (NANDA)
(NANDA).
La lista delle diagnosi infermieristiche approvate dalla NANDA descrive i fenomeni che
gli infermieri trattano e propone un linguaggio
comune per aiutare la pratica infermieristica;
secondo gli infermieri americani queste diagnosi distinguono lassistenza infermieristica
dalla medicina e costituiscono il quadro entro
il quale si svilupper, in futuro, la ricerca
infermieristica.
Nel 1987 lANA ha riconosciuto ufficialmente la NANDA come lorganizzazione deputata
a controllare lo sviluppo di un sistema di classificazione delle diagnosi infermieristiche; questo tempestivo e importante intervento dellANA
ha agevolato la creazione di un sistema di classificazione uniforme per la professione
infermieristica.
Dal 1990 oltre 160 diagnosi infermieristiche
appaiono nella lista approvata dalla NANDA
e, a partire dal marzo dello stesso anno, lassociazione ha iniziato la pubblicazione di
Nursing Diagnosis, la rivista ufficiale dellassociazione, con lo scopo di promuovere lo sviluppo, il perfezionamento e lapplicazione delle diagnosi infermieristiche e di offrire una tribuna per il dibattito sulla tassonomia proposta (Carpenito, 1996).
Dal 1980 le conferenze della NANDA si
sono svolte ogni due anni e ulteriori revisioni
vengono via via adottate relativamente allelenco delle diagnosi approvate.
Le diagnosi infermieristiche riconosciute dalla NANDA sono, come gi detto, aumentate
nel tempo; il processo alla base dellapprova-
La diagnosi infermieristica:
scopi e definizioni
La diagnosi infermieristica la seconda
fase del processo infermieristico; ma che cosa
vuol dire diagnosi
diagnosi?
Dalla consultazione del dizionario emergono pi definizioni, tra cui:
definizione di una malattia attraverso
lanamnesi, i segni e i sintomi, gli esami di
laboratorio e quelli strumentali
esame critico dei sintomi per individuare
malattie
valutazione di un fenomeno, dopo aver
considerato ogni aspetto
analisi dello stato di funzionamento di un
sistema con individuazione degli eventuali
problemi
In definitiva, la diagnosi laccurato
studio critico di qualcosa allo scopo di
determinarne la natura
natura.
Dallanalisi della letteratura infermieristica
emergono almeno quattro definizioni:
1. Una funzione infermieristica indipendente;
una valutazione delle risposte personali del
cliente alle sue esperienze umane attraverso il
cicli dellesistenza, siano esse crisi di sviluppo
o accidentali, malattie, avversit o altri stress
(Bircher, 1975)
2. Problemi di salute attuali o potenziali che
gli infermieri, in virt delle loro preparazione
ed esperienza, sono capaci di trattare ed abilitati a farlo (Gordon, 1982)
3. Un giudizio clinico riguardante una persona, una famiglia o una comunit al quali si
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giunge mediante un processo deliberato e sistematico di raccolta ed analisi dei dati. Esso
costituisce la base per la prescrizione di trattamenti risolutivi di cui linfermiere responsabile (NANDA).
4. Unaffermazione che descrive una risposta umana di una persona o di un gruppo,
che linfermiere abilitato a riconoscere e per
la quale pu prescrivere interventi risolutivi che
mirano a mantenere lo stato di salute o a ridurre, eliminare o prevenire le alterazioni
(Carpenito, 1988).
Il modello assistenziale elaborato da Linda
J. Carpenito utilizza la tassonomia NANDA per
la definizione delle diagnosi infermieristiche e
rappresenta uno sviluppo delle teorie di M.
Gordon, che ha elaborato i modelli funzionali
di salute e rientra tra gli autori di teorie
infermieristiche olistiche e sistemiche, in cui luomo viene percepito come sistema in costante
interazione con altri sistemi, che esercitano
unimportante influenza sulla sua salute.
L utilizzo della tassonomia NANDA permette
di identificare e classificare uniformemente i
fenomeni specifici che fanno parte dellattivit
quotidiana in ambito infermieristico, facilitando un linguaggio analitico e sistematico universale.
Carpenito, nel suo modello assistenziale,
identifica due aspetti infermieristici peculiari:
- il primo la diagnosi infermieristica, che si
riferisce allambito autonomo e decisionale del
ruolo dellinfermiere in quanto professionista;
- il secondo il problema collaborativo (o complicanza potenziale) in cui la figura infermieristica
collabora con altri professionisti della salute.
Lutilizzo di una cartella infermieristica realizzata riferendosi a tali elementi, permette in
primis una visione olistica e sistemica dellutente,
che spesso nellattivit ospedaliera di ogni giorno rischia di venir meno per lazione di fattori
organizzativi problematici (lassenza di modelli
di riferimento, i carichi di lavoro pesanti, ritmi
lavorativi rapidi, ecc.), minando fortemente la
presa in carico del paziente in favore
dellerogazione di un tipo di assistenza
infermieristica minimale.
Nel marzo del 1990, nel corso della nona
conferenza della North American Nursing
Diagnosis Association (NANDA), lassemblea
generale ha approvato una definizione ufficiale della diagnosi infermieristica, partendo
dalla convinzione che essa costituisce la base
sulla quale scegliere gli interventi infermieristici
volti a raggiungere dei risultati di cui linfer-
infer-
Un importante documento dellAssociazione Professionale The American NursesAssociation Social Policy Statement, (1980) definisce linfermieristica come :la diagnosi e il trattamento delle risposte umane a problemi di
salute reali o potenziali.
Anche se da anni gli infermieri diagnosticano i problemi dei pazienti, il termine di diagnosi infermieristica relativamente recente.
Nel passato limpegno diagnostico stato ostacolato dalla mancanza di un lessico specifico
per i problemi infermieristici.
Lutilizzo delle diagnosi infermieristiche presenta alcuni vantaggi (Bemareggi, Colleoni,
Pe- di rispa rom, 1997, modificato):
facilita la comunicazione tra gli infermieri attraverso lutilizzo di un linguaggio comune;
facilita la collaborazione;
stimola lapprofondimento della conoscenza del cliente;
permette un incremento dello spazio di autonomia e di responsabilit professionale;
facilita lacquisizione del metodo diagnostico da parte degli studenti; facilita la ricerca
infermieristica.
Gli svantaggi e i limiti risultanti dallutilizzo delle diagnosi infermieristiche risultano invece essere:
la complessit dellapproccio diagnostico;
la possibile incongruenza/incompatibilit tra
modello concettuale infermieristico e diagnosi
dellinfermieristiche;
la modalit di validazione di tipo prevalentemente induttivo;
il riferimento a una tassonomia che ha avuto
origine in unaltra cultura, con riferimenti professionali e legislativi diversi;
lesistenza di una pluralit di tassonomie che,
se da un lato rappresentano una ricchezza,
dallaltro rischiano di allontanare la prospettiva di un linguaggio disciplinare comune;
il rischio di limitare la loro finalit alla collocazione del cliente in categorie.
Modello bifocale: diagnosi infermieristiche e problemi collaborativi
La discussione sulle diagnosi infermieristiche
ha sollevato il dibattito su quali siano gli ambiti di autonomia degli infermieri e su come si
possano definire quegli ambiti in cui i medesimi agiscono in collaborazione con altre figu-
miere responsabile.
La formulazione della diagnosi infermieristica
il logico ampliamento della raccolta dati relativi allaccertamento, attraverso:
Analisi dei dati
Interpretazione dei dati raccolti
Individuazione del problema
Formulazione degli obiettivi.
Per diagnosi infermieristica, la NANDA intende un giudizio clinico sulle risposte
date dallindividuo, dalla famiglia o dalla societ ai problemi di salute e ai processi vitali, reali o potenziali. La diagnosi infermieristica fornisce le basi per
effettuare una scelta degli interventi assistenziali infermieristici che porteranno
al conseguimento degli obiettivi dei quali
responsabile linfermiere.
La struttura della diagnosi infermieristica si compone di elementi utili essenzialmente per ladozione di un linguaggio
infermieristico condiviso.
Per ogni diagnosi vengono identificate attualmente delle componenti fondamentali, che
sono: il titolo, la definizione, le caratteristiche
definenti, i fattori correlati, i fattori di rischio.
Gli elementi componenti sono:
titolo
titolo: deve qualificare la tipologia del
problema;
definizione
definizione: ci permette di comprendere in
modo chiaro e preciso il significato della diagnosi, contribuendo cos a differenziarla da
quelle che le assomigliano;
caratteristiche definenti
definenti: si articolano in
maggiori (presenti nell80-100% dei casi) e
minori (presenti nel 50-70% dei casi), sono
lequivalente dei segni e dei sintomi soggettivi e oggettivi presenti in relazione a una determinata diagnosi;
fattori correlati
correlati: sono i fattori eziologici che
determinano una certa situazione, raggruppati in quattro categorie:
fisiopatologici (biologici o psichici),
situazionali (ambientali, sociali, personali),
fasi maturative (legati allet),
trattamenti (terapie, interventi).
fattori di rischio: sono fattori ambientali ed
elementi che aumentano la vulnerabilit di
una persona nei confronti di un evento che
pu danneggiare la salute.
Nella tabella 3 si illustra schematicamente
il significato di ciascuna componente fondamentale e si esemplificano, attraverso la diagnosi infermieristica difficolt di adattamento, le diverse componenti.
Tab . 3. Componenti fondamentali delle diagnosi infermieristiche NANDA, loro descrizione ed esemplificazione.
re, in particolare sanitarie, nello specifico mediche. In tutto il mondo una parte dellesercizio
professionale infermieristico connotato dalleffettuazione di attivit che prevedono la prescrizione medica e dalla necessit di integrare
lanalisi e la gestione dei problemi la cui risposta chiama in campo competenze multi-disciplinari o, meglio, multiprofessionali.
In Italia, da qualche anno, esistono delle
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urinaria
Incontinenza funzionale
Incontinenza riflessa
Incontinenza da sforzo
Incontinenza impellente
Incontinenza totale
Ritenzione urinaria
Attivit ed esercizio fisico
diagnosi
Stipsi
Sensazione di stipsi
Diarrea
Incontinenza intestinale
Alterazione del ciclo delleliminazione
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Riguarda le abitudini del paziente circa attivit, svaghi e pratiche ricreative; i parametri
dellaccertamento esplorano la mobilit, le attivit abituali di lavoro (lavoro, fare la spesa,
curare la casa, provvedere alligiene personale, ecc.), le attivit sportive e ricreative.
Comprende il riconoscere i fattori che influiscono con il modello desiderato per quella
persona (deficit neuromuscolari, dispnea, angina, ecc.).
La raccolta dati intende verificare:
esercizio fisico, attivit fisiche, tempo libero;
attivit di vita quotidiana;
sport;
fattori che interferiscono con lattivit fisica.
Modello esercizio/attivit fisica: diagnosi
infermieristiche
Alterazioni della crescita e dello sviluppo
Affaticamento
Carenza di autocura riguardo alligiene
personale
Carenza di attivit ricreative
Alto rischio di intolleranza allattivit
Intolleranza allattivit
Deficit motorio
Alto rischio di sindrome da disuso
Disriflessia
Clearance inefficace delle vie aeree
Attivit respiratoria inefficace
Alterazione dello scambio dei gas
Incapacit di sostenere la respirazione
spontanea
Risposta non funzionale allo svezzamento
dal respiratore artificiale
Riduzione della gittata cardiaca
Alto rischio di disfunzione neurovascolare
periferica
Alterazione della perfusione dei tessuti:
renale, cerebrale, cardiopolmonare,
gastrointestinale, periferici
bevande;
lesioni cutanee e capacit di cicatrizzazione;
indicatori dello strato nutrizionale (quali
le condizioni dei capelli, cute e unghie).
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Descrive i modelli di riposo, sonno, rilassamento; i parametri dellaccertamento comprendono la percezione che la persona ha della
quantit e della qualit di sonno e di riposo e
del suo livello di energia. Vi sono incluse poi le
abitudini notturne e gli eventuali ausili utilizzati
per dormire, come farmaci.
La raccolta dati intende verificare:
modello di sonno, riposo e rilassamento;
percezione della quantit e qualit del
proprio riposo;
aiuti e problemi relativi al sonno.
Modello riposo/sonno: diagnosi infermieristiche
Disturbi del sonno
Cognitivo e percettivo
Analizza le funzioni cognitive come lorientamento, il linguaggio, la memoria, il ragionamento, e le abilit sensoriali/percettive come
ludito, le vista, lolfatto, il gusto e il tatto. I parametri dellaccertamento sondano le funzioni
cognitive (perdita di memoria), la presenza del
dolore e di altre sensazioni.
La raccolta dati intende verificare:
adeguatezza delle funzioni sensoriali;
percezione e trattamento del dolore;
capacit funzionali nellambito cognitivo.
Modello cognizione/percezione: diagnosi infermieristiche
Dolore
Dolore cronico
Alterazioni sensoriali percettive (visive, uditive, cinestesiche, gustative, tattili, olfattive)
Negligenza monolaterale
Alterazione dei processi cognitivi
Carenza di conoscenze
Sessualit e riproduzione
Valuta lespressione sessuale del paziente
in relazione al suo stadio di sviluppo, alla sua
soddisfazione e al modello riproduttivo; i parametri per laccertamento comprendono la
percezione da parte del paziente del proprio
ruolo e della propria salute sessuale, lo stadio
riproduttivo della donna (pre-post menopausa), e in rapporto ad esso gli eventuali probleProgetto Sanit N 13 - 2006 - Aprile Maggio Giugno
mi percepiti.
La raccolta dati intende verificare:
soddisfazione o disturbi nel campo della
sessualit;
fase relativa alla riproduzione (pubert,
menopausa, ecc.);
modello riproduttivo (desiderio di avere
figli, uso di contraccettivi, ecc.).
Modello sessualit/riproduzione: diagnosi infermieristiche
Disfunzione sessuale
Alterazione dei modelli sessuali
Ruolo e relazioni
Descrive il modello degli impegni legati ai
ruoli e il tipo di relazioni con gli altri. I parametri dellaccertamento indagano la percezione
che la persona ha dei propri ruoli e delle proprie responsabilit nella situazione di vita attuale. Sono comprese gratificazioni e problemi in famiglia, nelle relazioni sociali e nel lavoro con le responsabilit correlate a tali ruoli.
La raccolta dati intende verificare:
impegni di ruolo (famigliari, professionali, sociali);
percezione delle proprie responsabilit.
Modello ruolo/relazione:
infermieristiche
diagnosi
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Riposo e sonno
Modello percezione/concezione di s:
diagnosi infermieristiche
Paura
Ansia
Disperazione
Impotenza
Alterazione dellimmagine corporea
Alterazione dellidentit personale
Alterazione dellautostima
Bassa stima di s cronica
Bassa stima di s situazionale
Alto rischio di autolesionismo
Adattamento e tolleranza allo stress
Si concentra sui modelli di stress e di adattamento del paziente; i parametri si focalizzano
sulle capacit di sostenere le sfide dellintegrit del s, sulla percezione che la persona ha
delle proprie capacit di controllare e gestire
le situazioni, sul sostegno che riceve da altre
risorse (familiari o di altro tipo), e sulle modalit per affrontare lo stress.
La raccolta dati intende verificare:
modo generale di affrontare le situazioni
e sua efficacia;
capacit percepita di gestire le situazioni;
capacit e risorse personali su cui poter
sempre contare.
Modello affronto/tolleranza allo stress:
diagnosi infermieristiche
Affronto difensivo
Negazione inefficace
Incapacit di adattamento
Risposta post-traumatica
Valori e convinzioni
Analizza i valori e le credenze che guidano
la persona nella vita: i parametri per laccertamento valutano le convinzioni, le aspettative e
gli eventuali conflitti correlati alla salute; inoltre
comprendono lorientamento del paziente nella
ricerca di persone significative per il sostegno
e la pratica religiosa.
La raccolta dati intende verificare:
valori, scopi, credenze che guidano le
scelte;
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Deficit di conoscenza
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Legenda: Cartella infermieristica pediatrica sezione relativa alladattamento al contesto del ricovero
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