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Grafici deducibili

Procediamo per passi:

1. Grafici di funzioni elementari

2. Grafici di funzione e trasformazioni geometriche

3. Grafico della funzione composta


1. Grafici di funzioni
elementari
2. Grafici di funzione e
trasformazioni geometriche
Le traslazioni
Le simmetrie (1)
Le simmetrie (2)
Le dilatazioni
3. Grafico della funzione
composta
Date le funzioni 𝑔: 𝐴 → 𝐵 e ℎ: 𝐵 → 𝐶, si dice funzione composta di g e h, e si indica con 𝑓 = ℎ ∘ 𝑔, la
funzione 𝑓: 𝐴 → 𝐶, definita da
𝑓 𝑥 = ℎ 𝑔 𝑥 , 𝑥𝜖𝐴.

Teorema (Monotonia della funzione composta):


Siano 𝑔 e ℎ due funzioni reali di variabile reale. Supponiamo che sia ben definita la funzione composta
𝑓 = ℎ ∘ 𝑔. Allora:
(a) Se 𝑔 è monotona crescente (strettamente crescente) e ℎ è monotona crescente (strettamente crescente)
allora 𝑓 è monotona crescente (strettamente crescente);
(b) Se 𝑔 è monotona decrescente (strettamente decrescente) e ℎ è monotona decrescente (strettamente
decrescente) allora 𝑓 è monotona crescente (strettamente crescente);
(c) Se 𝑔 è monotona crescente (strettamente crescente) e ℎ è monotona decrescente (strettamente
decrescente) allora 𝑓 è monotona decrescente (strettamente decrescente);
(d) (a) Se 𝑔 è monotona decrescente (strettamente decrescente) e ℎ è monotona crescente (strettamente
crescente) allora 𝑓 è monotona decrescente (strettamente decrescente).
Il grafico di 𝒚 = 𝒇𝟐 (𝒙)

Dato il grafico di 𝑦=𝑓 𝑥 , per tracciare


l’andamento di quello di 𝑦 = 𝑓 2 𝑥 , teniamo
conto che:
1. se 𝑓(𝑥) = 1, allora 𝑓 2 𝑥 = 1;
2. se 𝑓(𝑥) = 0, allora 𝑓 2 𝑥 = 0;
3. se 𝑓(𝑥) < 1, allora 𝑓 2 𝑥 < 𝑓(𝑥) ;
4. se 𝑓(𝑥) > 1, allora 𝑓 2 𝑥 > 𝑓(𝑥) .
Il grafico di 𝒚 = 𝒇(𝒙)

Dato il grafico di 𝑦=𝑓 𝑥 , per tracciare

l’andamento di quello di 𝑦 = 𝑓(𝑥), osserviamo


che:

1. se 𝑓 𝑥 < 0, allora 𝑓(𝑥) non esiste;

2. se 𝑓(𝑥) = 0, allora 𝑓(𝑥) = 0;

3. se 𝑓(𝑥) = 1, allora 𝑓(𝑥) = 1;

4. se 0 < 𝑓(𝑥) < 1, allora 𝑓 𝑥 < 𝑓(𝑥) < 1;

5. se 𝑓 𝑥 > 1, allora 1 < 𝑓(𝑥) < 𝑓 𝑥 .


𝟏
Il grafico di 𝒚 = 𝒇(𝒙)

1. Se il grafico di 𝑓 𝑥 interseca l’asse x in 𝑥0 , per


x che si avvicina a 𝑥0 :
1
se 𝑓 𝑥 > 0, → +∞;
𝑓(𝑥)

1
se 𝑓 𝑥 < 0, 𝑓(𝑥)
→ −∞.

1
2. Se 𝑓(𝑥) → ±∞, 𝑓(𝑥) → 0.

3. Se 𝑓 𝑎 = 1 oppure 𝑓 𝑎 = −1, a è punto di


1
intersezione fra i grafici di 𝑓 𝑥 e 𝑓(𝑥) .
Il grafico di 𝒚 = 𝒆𝒇(𝒙)

1. La funzione 𝑒 𝑓(𝑥) dove esiste è sempre positiva:


se 𝑓 𝑥 < 0, 0 < 𝑒 𝑓(𝑥) < 1;
se 𝑓 𝑥 ≥ 0, 𝑒 𝑓(𝑥) ≥ 1;
se 𝑓 𝑥 → −∞, 𝑒 𝑓(𝑥) → 0;
se 𝑓 𝑥 → +∞, 𝑒 𝑓(𝑥) → +∞.

2. Se 𝑓(𝑥) è crescente (oppure decrescente) allora


anche 𝑒 𝑓(𝑥) è crescente (oppure decrescente).

Le stesse osservazioni sono valide più in generale per il


grafico di 𝑦 = 𝑎 𝑓(𝑥) con 𝑎 > 1; devono essere
opportunamente adattate se 0 < 𝑎 < 1.
Il grafico di 𝒚 = 𝐥𝐨𝐠 𝒇(𝒙)

1. Se 𝑓 𝑥 ≤ 0, log 𝑓(𝑥) non esiste;

2. Se 𝑓(𝑥) interseca l’asse delle x in 𝑥0 allora per


𝑥 → 𝑥0 si ha che log 𝑓 𝑥 → −∞;

3. se 𝑓(𝑥) = 1, log 𝑓(𝑥) = 0 ossia la funzione


logaritmica interseca l’asse x;

4. Se 𝑓(𝑥) è crescente (oppure decrescente) allora


anche log 𝑓(𝑥) è crescente (oppure decrescente).

Le stesse osservazioni sono valide più in generale per il


grafico di 𝑦 = log 𝑎 𝑓(𝑥) con 𝑎 > 1; devono essere
opportunamente adattate se 0 < 𝑎 < 1.

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