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Materia/Argomento Economia Aziendale

Professore/ssa Rizzo Marco Giovanni


Sbobinatore Francesco Rossi
Controllore Michele Sarli
Data e ora 14/04/2021 prima ora di 2

Introduzione

Il professore si presenta dicendo che si occupa della gestione del bilancio nell’ambito
dell’economia sanitaria, mentre il suo ambito di ricerca è la valutazione delle performances dei
manager dell’azienda sanitaria. Per 7 minuti circa il prof fa notare come il medico sia un manager
nella professione sanitaria e di come sia importante avere delle conoscenze di base di management.

In questo corso cercheremo di:


- capire e trasmettere i concetti del linguaggio di base dell’economia aziendale;
- cosa si intende con il termine azienda e quali sono le caratteristiche di un’azienda ed in
particolare degli istituti che formano il settore economico di un Paese (questo perché
potremo andare a prestare servizio in un’azienda pubblica o privata, le caratteristiche dei
processi produttivi delle diverse tipologie di aziende rispetto alle quali voi potrete andare a
prestare il vostro servizio inciderà sulle richieste avanzate nei riguardi delle vostre
performance)
- vi metteremo a disposizione dei concetti che saranno utili per capire caratteristiche dei
processi aziendali nelle aziende pubbliche e sanitarie, delle strutture di governo, del
patrimonio, dell’organismo personale;
- trasmettervi il linguaggio tipico dell’economia aziendale;
- le componenti di un’azienda sanitaria;
- le interpretazioni dei fenomeni aziendali in un istituto sanitario pubblico.
Questo è il programma, chiunque di voi dovesse avere necessità può contattarmi.

L’esame sarà scritto a risposta multipla.


Cosa vi metteremo a disposizione?
- Un pacchetto di slide (alla fine ci sarà un indice bibliografico e delle domande di
“autovalutazione”, ovvero dei punti chiave che vi vengono sottolineati per aiutare a fissare
gli argomenti principali dopo la lezione. È molto utile questo metodo di autovalutazione)

Da qui in poi il prof inizia la lezione vera e propria

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Gli Istituti
Quello che vi voglio introdurre è la definizione
dell’economia aziendale.
L’economia aziendale nasce nel 1920 grazie al
professor Gino Zappa dell’università di
Venezia ed è una scienza che ha come studio
della dimensione economica di tutte le
istituzioni.
Prima che nascesse l’economia aziendale, erano
presenti una serie di studiosi che venivano
chiamati economisti (e che tuttora sono
chiamati tali) che sono tutti coloro che studiano gli aggregati di aziende, quindi i sistemi economici
da un punto di vista MACRO.
Tutti coloro che, come il professor Monti o il professor Draghi, si occupano di studiare l’equilibrio
tra sistemi economici (es. la domanda e l’offerta di lavoro, tutte le analisi che vengono fatte a livello
di sistema sono racchiuse negli studi di economia politica), che analizzano i sistemi economici nel
loro complesso, che utilizzano formule matematiche per spiegare il comportamento degli agenti
all’interno del sistema economico sono degli economisti politici (es. voglio massimizzare la
funzione di profitto di un’impresa o di tutte le imprese che fanno parte di quel settore, allora devo
fare delle semplificazioni ed individuare una funzione che nelle variabili, date delle caratteristiche
del mio settore economico, che mi faccia raggiungere una massimizzazione).

Gli aziendalisti non guardano le aziende in termini di sistema, ma studiano il funzionamento delle
singole aziende dal loro interno, quindi andremo a studiare come funzionano le aziende in termini di
caratteristiche dei meccanismi operativi che caratterizzano il sistema aziendale, quindi vedremo
come viene gestita la contabilità in azienda, quali sono le caratteristiche dei processi economici in
azienda, quali sono le caratteristiche dei processi di erogazione, come deve essere organizzato il
personale in azienda. Noi non utilizziamo la matematica, ma valutiamo il funzionamento
dall’interno guardando le persone che formano l’ambiente. Qui si basa la differenza tra aziendalisti
ed economisti.
Noi siamo la scienza del management e facciamo riferimento a tutte quelle discipline che studiano il
marketing, la gestione del personale, dei processi aziendali, la contabilità di impresa e l’economia.
Noi andremo a studiare il management applicato alle caratteristiche dell’azienda sanitaria in cui
andremo ad operare.
Cosa studia l’economia aziendale? L’attività
economica dei soggetti che fanno parte di un
istituto. Ora cerchiamo di capire qual è il
punto di partenza dello studio dell’economia
aziendale. Per cercare di capire quali sono le
caratteristiche dei processi di studio
dell’economia aziendale partiamo in genere da
una definizione. In genere, all’interno di un
Paese, per soddisfare i propri bisogni le
persone, riunite in istituti, svolgono attività
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economiche, impiegando fattori di
produzione. Cosa vuol dire questa
definizione? Ci dice che all’interno di un
Paese abbiamo delle persone. Alcune persone
per soddisfare un bisogno si devono mettere
insieme in un’aggregazione. Queste
aggregazioni formano un istituto (una
società umana che di dota di regole di
comportamento e strutture stabili nel tempo.
Queste regole sono codificate, condivise ed
accettate da tutti i membri).
L’economia aziendale studia queste persone
messe insieme all’interno di un istituto. Non tutte le aggregazioni di persone formano istituti (noi al
bar non siamo un istituto, ma un gruppo di amici). Un gruppo di persone che si dota di regole di
comportamento stabili nel tempo e che si riunisce stabilmente per perseguire un fine/bisogno che da
soli non sarebbero in grado di raggiungere formano una aggregazione e confluiscono nell’istituto.

Cosa è un bisogno? L’esigenza di avere un bene


necessario per la vita. Per soddisfare questo bisogno le
persone negli istituti svolgono attività economia,
ovvero l’attività che viene svolta dalle persone che
formano un istituto per soddisfare un proprio bisogno
che si sostanzia in una serie di operazioni legate alla
produzione di beni e servizi, ottenuta impiegando dei
fattori di produzione, ovvero input del processo
produttivo.

Quali sono i bisogni che si possono soddisfare? Esiste


una gerarchia, teorizzata da Maslow, che dice che i
bisogni in ogni individuo cambiano in base alla
progressione del livello di istruzione, soddisfacendo
prima i bisogni che si trovano alla base della sua
piramide (quelli elementari -mangiare/dormire-), poi i
bisogni legati alla sicurezza e dopo averli soddisfatti,
soddisferemo i bisogni di socialità, poi di stima, poi di
realizzazione. Questo voi lo potete notare ogni giorno
e ora che lavorerete, andrete a soddisfare i bisogni che
si trovano nei gradini superiori. Ora non ne sentite la
mancanza, ma crescendo il reddito, il livello di
istruzione e l’età li andrete a soddisfare e come farete?
Vi riunirete in diverse tipologie di istituti, che
assumono carattere di istituzioni e che, per soddisfare i

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propri bisogni, bisogna avere a disposizione dei beni. Noi abbiamo beni liberi o beni economici: i
primi sono disponibili in natura in quantità sufficiente, mentre i secondi sono utili, ma scarsi perché
non li troviamo in natura.

Per soddisfare i nostri bisogni abbiamo bisogni di beni


e le persone negli istituti, per soddisfare i propri
bisogni, svolgono attività economica. Cosa vuol dire
svolgere attività economica? Vuol dire produrre e
consumare beni economici privati e pubblici, quindi
merci e servizi utili e scarsi (privati) o beni prodotti da
soggetti pubblici caratterizzati da non rivalità nei
consumi e non escludibilità (producono, quindi, dei
beni destinati a tutta la collettività senza escludere
nessuno nella fruizione e senza che ci sia una rivalità
tra i soggetti per quanto riguarda il consumo. Es. di
bene pubblico: la prestazione sanitaria, il servizio di
educazione, il servizio di trasporto pubblico).
L’attività economica si sostanzia nella produzione di
beni e servizi che vengono ceduti sul mercato mediante
un’attività di scambio tipico (monetario). Ciò fa
riferimento all’insieme di operazioni (questa espressione
la coglierete meglio quando andremo a parlare delle
combinazioni economiche) che sono orientate a cedere
sul mercato l’output del processo produttivo ad un prezzo
(il valore del bene che noi -azienda- attribuiamo allo
stesso e che viene in qualche modo viene messo a
disposizione della collettività mediante lo scambio
tipico). Il nostro istituto può, però, essere anche
caratterizzata da un processo di consumo se il nostro
istituto impiega risorse economiche per tirar fuori un
prodotto o servizio senza il metodo di scambio per
soddisfare i bisogni umani.
Negli istituti si svolge attività economica di
produzione, in cui si producono beni e servizi e si
mettono sul mercato in condizioni di scambio tipico
monetario (caratterizzato dal fatto che ci sia un valore
posto a quel bene o servizio che viene messo sul
mercato e che trasferisce un corrispettivo economico),
e consumo, un bene o servigio che non viene
collocato sul mercato ad un prezzo, ma viene messo
sul mercato per soddisfare i bisogni umani in assenza
di condizioni di scambio come nelle aziende
pubbliche (non paghiamo noi, al massimo ci viene proposta una compartecipazione ai costi
sostenuti dall’azienda).
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Altre slide non commentate dal prof

Tante care cose.

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