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ECONOMIA AZIENDALE

IL PROBLEMA ECONOMICO
Il problema economico riguarda l’essere umano perché per sua natura ha dei bisogni che
sono illimitati e che con il tempo possono variare e con il tempo l’uomo ha trovato dei
mezzi per risolvere questi bisogni che però sono limitati.
Il problema economico nasce dalla ricerca di un rapporto favorevole tra bisogni e mezzi
per soddisfare questi bisogni. In questa relazione si contrappone una relazione tra
illimitatezza dei bisogni e limitatezza dei mezzi e anche una relazione tra utilità e sforzo.
In un’economia individuale l’essere umano deve fare in modo di procurarsi tutto quello di
cui ha bisogno e per poi utilizzarlo per soddisfare tutti i bisogni. Quindi questo si realizza
attraverso un processo economico formato da due fasi: la produzione (attività destinata ad
ottenere i beni) e il consumo (utilizzo dei beni per il soddisfacimento dei bisogni).
In un contesto di collettività gli individui tendono a dividersi le attività tra gli individui in
base alle capacità di ogni persona e in questo caso non vengono più prodotti tutti i beni
che servono per soddisfare tutti i bisogni dell’individuo, ma viene prodotto un solo bene o
pochi beni, perciò per poter soddisfare i plurimi bisogni di tutti gli individui interviene la
fase di scambio dove le persone si trovano e fra di loro si scambiano (barattano) i beni in
base alle loro esigenze. Il baratto, però, porta dei problemi per poter ottenere
effettivamente quello che si desidera perché può capitare che per ottenere il bene
desiderato siano necessari più scambi di beni, quindi la situazione necessaria sarebbe
quella di possedere un mezzo che faccia da comun denominatore di scambio per potersi
permettere qualsiasi bene che si desideri, e così nasce la moneta.
La moneta nasce proprio come un mezzo di scambio per consentire gli scambi tra le
persone, in modo facile e veloce, infatti, con la moneta l’uomo può produrre i beni,
scambiarli attraverso la moneta e consumarli.
La moneta ha tre funzioni fondamentali: rappresenta uno strumento di scambio, consente
di misurare il valore dei beni attraverso il loro prezzo e rappresenta una riserva di valore,
ovvero quando decidiamo di rinunciare al consumo di alcuni beni per poter accumulare
riserve di denaro (rinuncia al consumo).
La moneta rappresenta l’aspetto originario (misuratore) in funzione del quale è possibile
attribuire un valore (misurato) ai diversi beni, che rappresenta l’aspetto derivato.
Il problema economico nasce proprio quando gli individui si muovono per realizzare i beni
e quindi nasce una dimensione dello spazio (il soggetto compie la sua scelta considerando
le scelte che vengono compiute simultaneamente dagli altri operatori) e del tempo (la
scelta avviene nel presente attraverso una serie di informazioni che provengono dal
passato e una serie di previsioni del futuro). Se siamo bravi a raccogliere le informazioni
provenienti dal passato, potremo avere delle informazioni abbastanza certe, mentre per
quanto riguarda il futuro noi avremo sempre delle previsioni e di conseguenza
intervengono delle determinazioni di natura probabilistica, infatti, possono anche
intervenire dei fatti che in quel determinato momento del presente non potevamo
assolutamente prevedere (fatti indeterminati).
L’uomo ad un certo punto ha sentito la necessità di risolvere il problema economico
creando delle necessità superiori al singolo individuo (offerta di beni e servizi), portando il
problema all’interno delle aziende, quindi, non avremo più dei bisogni da soddisfare, ma
avremo gli obiettivi che l’azienda intende perseguire. L’azienda per poter raggiungere i suoi
obiettivi deve poter contare su risorse e mezzi (limitati) e questi derivano principalmente
da due fonti:
 mezzi propri (es. capitale proprio, capitale di rischio);
 mezzi di terzi (es. finanziamenti dalle banche).
L’obiettivo delle aziende è quello di massimizzare gli obiettivi da realizzare e di minimizzare
i mezzi con cui raggiungere questi obiettivi.
Nel problema economico aziendale le aziende devono scegliere tra più alternative
all’interno (es. macchinari, forza lavoro, risorse) di una visione spaziale e temporale.

- LE AZIENDE
L’azienda è oggetto di studio di scienze diverse:
 macroeconomia: vede l’azienda come parte del più grande sistema economico, si
considera il sistema economico nella sua totalità e si studiano le leggi che sono alla
base di essa;
 microeconomia: si sofferma soprattutto sul comportamento dell’azienda attraverso
un approccio più matematico e legato alla logica pura;
 l’economia aziendale: è una scienza che studia le aziende, come manifestano la loro
vita e le loro attività, con finalità conoscitive e di controllo (mira a comprendere
tutta la realtà complessa e fornisce strumenti per misurare l’equilibrio dell’azienda).
L’economia aziendale nasce nel 1900 ed è stata fondata da Gino Zappa, un professore
universitario, che nel 1926 pubblica una prolusione (discorso che viene pronunciato in
occasione dell’inizio dell’anno accademico), tendenze nuove negli studi di ragioneria, che
segna la nascita dell’economia aziendale e questa prolusione afferma che è necessario
creare una scienza nuova, unitaria e autonoma dell’amministrazione economica e Zappa
riunisce all’interno di un’unica scienza le discipline dell’organizzazione, della rilevazione
(controllo) e della gestione delle aziende; tutto questo fa parte di un’unica scienza unitaria
che lui definisce proprio economia aziendale. Questa scienza si occupa delle condizioni di
esistenza e delle manifestazioni di vita delle aziende nella loro grandezza.
Le discipline dell’economia aziendale sono:
 L’organizzazione: studia come si creano le relazioni fra le diverse parti del sistema
che compone l’azienda, quindi come vengono strutturate le diverse forze
economiche del sistema aziendale;
 La gestione: si occupa di studiare le decisioni che sono alla base delle diverse
operazioni che l’azienda compie;
 La rilevazione: riguarda la creazione e la raccolta di tutte le informazioni e i dati, in
modo sistematico, che sono alla base delle decisioni aziendali.
Ogni volta che bisogna compiere una scelta all’interno dell’azienda ci saranno degli aspetti
contabili, gestionali e organizzativi.
Il concetto di azienda si forma nell’800 circa, quando coloro che si occupavano di questi
studi hanno sentito la necessità di dare una nozione di azienda per poi fornire una teoria di
misurazione della ricchezza.
Gli autori classici che hanno formulato le loro teorie sono:
 Giuseppe Cerboni (1827-1917) è un autore molto importante che ebbe un’influenza
rilevante in quanto divenne ragioniere generale dello stato (funzionario di alto
livello). È ideatore del metodo contabile chiamato logismografia, particolarmente
elaborato.
Secondo lui l’azienda è caratterizzata da una serie di rapporto giuridici, dove ci sono
una serie di diritti e una serie di obblighi tra stato e cittadini. Distingue due grandi
aspetti per studiare l’azienda:
1. aspetto oggettivo: l’azienda è definita come sostanza amministrabile e azione
amministrativa,
2. aspetto soggettivo (particolarmente importante): vede i proprietari,
l’amministratore, gli agenti e i corrispondenti.
 Fabio Besta (1845-1922) getta le basi della ragioneria scientifica e secondo lui
l’attenzione non deve andare sui soggetti, ma sul patrimonio. Elabora una teoria del
valore, caratterizzata da un insieme di beni che rappresentano il patrimonio. Segna
uno stacco netto dalla logica personalistica, misurando il valore dei beni.
La sua nozione di azienda è la somma dei beni che formano il capitale di quella
determinata azienda. Il suo testo sulla ragioneria è composto da tre volumi e ha
rappresentato un riferimento scientifico molto importante negli studi di ragioneria.
La sua teoria si trova in contrapposizione con la teoria del Cerboni e con il tempo la
sua teoria rimane quella più applicabile per le aziende.
 Gino Zappa (2879-1960) considera l’azienda come un a coordinazione economica
atto che viene istituita e retta per soddisfare i bisogni umani. L’azienda è un insieme
di elementi coordinati alla cui base sta la ricchezza e che è caratterizzato da
dinamismo, ovvero l’aspetto dinamico della ricchezza. Il suo sistema viene chiamato
sistema del reddito e pone attenzione soprattutto sulla necessità di indagare come
varia la ricchezza in un’ottica dinamica.
 Aldo Amaduzzi studia con Zappa ed è uno dei suoi più importanti allievi e studia
l’equilibrio dell’azienda attraverso l’equilibrio aziendale. Forma la nozione di un
sistema di forze economiche che sviluppa nell’ambiente di cui è parte
complementare un processo o di produzione o di consumo o di produzione e
consumo, a favore di un soggetto economico e degli individui che cooperano
nell’ambiente.
Esplicita che siamo di fronte a un sistema di forze economiche di diversa natura, che
si muove in un ambiente, quindi che è influenzato ed influenza l’ambiente esterno,
svolgendo un processo o di produzione o di consumo o di produzione e consumo
insieme. Questo vuol dire che avremo aziende di produzione (imprese), aziende di
consumo (aziende di pura erogazione) e aziende sia di produzione sia di consumo
(aziende composte a fine erogativo).
Tutto questo processo che viene effettuato dalle aziende è a favore
dell’imprenditore e degli individui che cooperano con l’azienda.
Elabora un sistema contabile che si trova abbastanza in linea con il sistema di Zappa,
ma il suo vantaggio è quello di poter essere applicato sia alle aziende di produzione
che alle aziende di erogazione e viene definito sistema del capitale e del risultato.
Negli studi di economia aziendale (secondo gli autori) è possibile individuare due categorie
di aziende:
 aziende di produzione (imprese):
o Besta sostiene che la ricchezza è sia un mezzo che un fine;
o Zappa sostiene di applicare la modalità indiretta per soddisfare i bisogni
umani;
o Amaduzzi sostiene che il fine dell’azienda è quello di svolgere un
processo produttivo finalizzato all’ottenimento del profitto in senso
economico.
 aziende di erogazione (di consumo):
o Besta sostiene che la ricchezza è solo un mezzo;
o Zappa sostiene di applicare la modalità diretta per soddisfare i bisogni
umani;
o Amaduzzi sostiene che il fine dell’azienda è quello di svolgere un
processo di consumo per il soddisfacimento dei bisogni.
Sostanzialmente in economia aziendale possiamo fare delle distinzioni tra aziende:
 Aziende di produzione: hanno il fine di creare ricchezza; (es. Ferrero,
Brembo)
 Aziende di erogazione: hanno il fine di erogare ricchezza (es. le famiglie, lo
stato) e possono essere di pura erogazione se acquisiscono ricchezza
esclusivamente da erogazioni, sussidi, contributi. Oppure possono essere
aziende composte a fine erogativo che acquisiscono ricchezza anche
attraverso attività economiche.

L’azienda viene definita come un sistema, che rappresenta un insieme di elementi legati in
modo reciproco gli uni agli altri, formando un’unità organizzata (es. sistema solare, sistema
burocratico). Ogni sistema è formato da diverse parti coordinate fra di loro, ogni una delle
quali con distinte caratteristiche.
La teoria dei sistemi nasce negli anni 50 del 1900 ed è attribuita ad uno studioso, Ludwig
Bertalanfy. Per poter studiare e comprendere un sistema è necessario quantificare gli
elementi che compongono il sistema, qualificare questi elementi e svolgere un’analisi delle
relazioni che si instaurano tra gli elementi quantificati e qualificati.
In un sistema composto da N parti le relazioni che si instaurano all’interno di quel sistema
sono N x (N-1).
Secondo Jay W. Forrester negli anni 50 del 1900, elabora una teoria che riguarda i sistemi
complessi e i sistemi ultra-complessi. Secondo lui questi sistemi sono caratterizzato da un
elevato numero di variabili, sono complesse le relazioni che si creano e si ha una pluralità
di circuiti di retroazione. Forrester considera l’azienda come un sistema che ha una
retroazione che recupera i risultati delle relazioni create nel passato e sulla base di questi
risultati va a cerare relazioni future. Concepisce l’idea dell’azienda vista come un processo
di conversione delle informazioni in azioni, attraverso le decisioni. Quando l’azienda
prende una decisione, quella azione alimenterà il sistema informativo.
La concezione di sistema dell’azienda permette anche di collocarla all’interno del sistema
macroeconomico. Sono presenti principalmente tre soggetti:
 Le imprese di produzione e di erogazione
 La famiglia
 Lo Stato e gli altri enti pubblici
I sistemi possono essere classificati in diverse categorie:
 Sistemi fisici o socioeconomici: classificazione in base alla natura del sistema e il suo
grado di astrazione;
 Sistemi deterministici e indeterministici: classificazione che dipende dalla natura
delle relazioni esistenti tra le parti del sistema, e tra queste e l’esterno;
 Sistemi chiusi o aperti: nel sistema aperto si instaurano relazioni con l’ambiente in
cui il sistema opera e il sistema chiuso non condiziona e non è condizionato
dall’ambiente esterno;
 Sistemi semplici, complessi e ultra-complessi: si basa sulla complessità del grado del
sistema e la mette in relazione ai sistemi esplorati, parzialmente esplorati o
inesplorati;
 Sistemi statici o dinamici: in relazione al fattore tempo (invarianza o meno
dell’equilibrio del sistema);
 Sistemi stabili o instabili: a seconda della tendenza o meno del sistema di ritrovare
l’equilibrio iniziale dopo una sollecitazione a perderlo (rappresenta una sotto-
classificazione dei sistemi dinamici);
 Sistemi discreti o continui: in relazione alla rappresentazione matematica della
struttura del sistema;
 Sistemi esplorati, parzialmente esplorati o inesplorati: a seconda se il sistema sia già
stato studiato o meno;
 Sistemi cibernetico e non cibernetico: il sistema cibernetico è istituito e condotto
dall’uomo per il raggiungimento di un determinato fine, mentre nel sistema non
cibernetico si scontrano particolari sistemi cibernetici;
 Sistemi totali o sub-sistema: in relazione allo spazio del sistema.
L’azienda è un sistema socioeconomico perché ha bisogno della ricchezza e delle risorse
umane, in parte deterministico e in parte stocastico in quanto sono presenti delle
grandezze prevedibili e grandezze di natura probabilistica, un sistema aperto dato che
interagisce con l’ambiente di cui è parte fondamentale, dinamico perché le sue condizioni
variano nel tempo, instabile visto che può perdere il suo equilibrio, cibernetico essendo
condotto dall’uomo, ultra-complesso essendo caratterizzato da un elevato grado di
complessità, parzialmente esplorato in quanto studiato e definito in parte e composto da
sub-sistemi.
I sub-sistemi che caratterizzano il sistema aziendale sono:
o sub-sistema organizzativo: costituito dallo schema di relazioni e di comunicazioni
istituito tra le parti componenti l’unità aziendale (basato sull’organizzazione);
o il sub- sistema decisionale: rappresentato da un complesso di decisioni e dalle
conseguenti operazioni aziendali (basato sulla gestione);
o il sub-sistema informativo: complesso delle procedure che consentono all’azienda di
disporre delle informazioni necessarie per prendere decisioni di gestione. Si basa su
rilevazioni che possono dare origine alla contabilità (basato sul controllo).
Le discipline che caratterizzano i sub-sistemi aziendali (organizzazione, gestione e
controllo) rappresentano i fondamenti dell’economia aziendale.
Alcuni autori hanno sottolineato l’importanza di considerare l’azienda come uno
strumento di produzione, intesa come realizzazione di ciò che è utile a soddisfare le
esigenze e i bisogni umani. L’azienda, infatti, rappresenta uno strumento al servizio di
determinate persone con finalità differenti, il cui raggiungimento richiede una realizzazione
di un’attività di produzione di beni e servizi. La produzione diventa, quindi, oggetto
dell’azienda.
Le aziende possono essere classificate in:
 aziende pubbliche: direttamente o indirettamente riferite allo stato, nascono con
l’obiettivo di soddisfare i bisogni degli individui (es. università).
 aziende private: espressione della libera iniziativa economica dei singoli individui.
Le aziende private si dividono in aziende profit, aziende orientate al profitto e alla
ricchezza o aziende non profit, aziende orientate a finalità che non prevedono la
creazione di ricchezza (aziende auto produttrici, aziende di erogazione e
imprese/aziende sociali).
Le aziende auto produttrici sono delle aziende che orientano la loro produzione a
determinati soggetti con interessi comuni. L’obiettivo di queste aziende è quello di
soddisfare i bisogni di questi soggetti.
Le aziende di erogazione nascono da individui che condividono obiettivi o fini e
organizzano delle realtà, che raccogliendo risorse (es. da contributi volontari, da
risorse, conferimenti pubblici..), utilizzano per soddisfare questi bisogni.
Le aziende di erogazione si dividono in fondazioni e associazioni. Le fondazioni
finanziano le loro attività attraverso ricchezza derivante da un patrimonio loro
attribuito dai soggetti fondatori, mentre le associazioni finanziano le loro attività
dalle quote versate dagli associati.
Le aziende/imprese sociali destinano al mercato la loro produzione nei termini di
qualità e prezzo richiesti da soggetti appartenenti a ceti economicamente disagiati.
Le aziende rappresentano un unità del sistema economico generale e sono strutturate per
svolgere dei processi finalizzati alla produzione economica, ovvero devono realizzare le
loro attività e raggiungere i loro obiettivi con sistematicità (l’azienda è caratterizzata da
sistemi), economicità (l’azienda tende a realizzare le operazioni con efficacia strategica
ovvero la capacità di selezionar e attuare con logica innovativa le produzioni, ed efficienza
operativa che rappresenta la capacità di realizzare le produzioni per ottenere il miglior
risultato possibile) e autonomia (l’azienda è caratterizzata da andamenti e comportamenti
propri, diversi da quelli dei singoli soggetti).
Le risorse umane sono molto importanti per l’andamento delle aziende in quanto
determinano il loro fine e costituiscono una condizione necessaria per il funzionamento
dell’azienda. le risorse umane si dividono in vari soggetti:
o Soggetto giuridico: persona fisica o persona giuridica che si assume i diritti e gli
obblighi dell’attività aziendale.
o Soggetto economico: persona o gruppo che domina e controlla l’amministrazione
dell’azienda, in quanto ha messo la maggior parte della ricchezza rispetto agli altri,
ed è in grado di determinare l’andamento di essa e di trarne un vantaggio
economico.
o Imprenditore: colui che promuove e formula i piani dell’impresa.
o Amministratore: soggetto che attua i piani che l’imprenditore ha finanziato.
o Dirigente: colui che affianca e continua l’opera di attuazione dei piani
dell’amministratore, coordinando gli esecutori.
o Esecutore: colui che attua i compiti del dirigente.
o Finanziatore: fornisce i mezzi finanziari necessari per realizzare i piani
dell’imprenditore.
o Capitalista: fornisce all’impresa mezzi propri divenendone proprietario o
comproprietario.
Le forme giuridiche che l’azienda può assumere sono:
 Imprese individuali: il soggetto economico e giuridico coincidono.
 Società di persone: prevale l’aspetto umano all’interno della società, ha una
responsabilità limitata.
-società semplice (S.S.),
-società in nome collettivo (S.N.C.),
-società in accomandita semplice (S.A.S.)
 Società di capitali: caratterizzate dalla risorsa dei mezzi finanziari, è consentita la
personalità giuridica (la società stessa è titolare di diritti e di obblighi), hanno una
responsabilità illimitata (in caso di fallimento risponde delle proprie obbligazioni
sociali solo con i capitali dell’azienda stessa) e ha un’autonomia patrimoniale.
-società a responsabilità limitata (S.R.L.),
-società per azioni (S.P.A.),
-società in accomandita per azioni (S.A.P.A.).

L’azienda di produzione durante il suo funzionamento realizza dei beni e dei servizi
attraverso un processo produttivo, che ha contenuto di carattere tecnico ed economico.
L’aspetto tecnico è espresso da attività di diversa natura:
 Attività industriale o manifatturiera: produzione di beni e servizi (es. Tenaris
Dalmine), hanno una prevalenza dell’aspetto di trasformazione dei fattori produttivi
all’interno dell’impresa;
 Attività commerciale: compravendita di beni, prevalgono le attività di negoziazione
(es. Esselunga);
 Attività bancaria o finanziaria: intermediazione del denaro attraverso la
negoziazione di credito e servizi finanziari, prevalgono le attività di scambio di
denaro (es. Intesa San Paolo);
 Attività assicurativa: negoziazione di rischi specifici (es. Generali).
L’aspetto economico è dato dal sostenimento di costi per l’acquisto dei fattori della
produzione e dal conseguimento dei ricavi che si ottengono dalla vendita di beni e servizi.
Tutte le attività di produzione hanno l’obiettivo di conseguire un reddito e un risultato
economico positivo.

Nell’arco di tempo di vita di un’azienda t0-tn sono individuabili tre fasi:


1. La fase dell’istituzione t0: rappresenta la fase inziale della vita aziendale e si articola
in diversi momenti distinti. Innanzitutto, bisogna effettuare un’attenta valutazione
della convenienza a costituire o meno l’azienda. Partendo dall’idea imprenditoriale
(business idea) si sviluppa il piano aziendale (business plan). Successivamente, verrà
effettuata una scelta della localizzazione (valutazione dei fattori ambientali), una
scelta della forma giuridica, la ricerca di capitali (propri e di terzi) e, infine, ricerca
delle risorse umane.
Una volta deciso tutto questo, si passa allo svolgimento di tutte le pratiche legali e
alla costituzione dell’azienda, al conferimento del capitale proprio o da terzi,
all’acquisizione della sede produttiva con impianti, materie prime necessarie e
risorse umane e alla definizione dell’ordinamento aziendale.
Le aziende possono assumere la forma giuridica di impresa individuale (un solo
imprenditore) o impresa collettiva (più soci) che può essere di persone o di capitali.
L’avvio dell’attività aziendale comporta la disponibilità di beni in denaro e possono
essere o fattori generici (denaro) o fattori specifici (materiali e immateriali). I beni
che noi apportiamo nell’azienda hanno caratteristiche strumentali, complementari
(coordinati) con atri beni e di disponibilità.
Il capitale rappresenta l’insieme dei beni economici a disposizione del soggetto
aziendale in un determinato momento ed è definito capitale lordo; mentre il
capitale netto rappresenta il capitale lordo (attività) a cui sono stati sottratti i debiti
(passività) ed è di proprietà del soggetto giuridico.
es. -Socio A: 100.000 denaro
-Socio B: 120.000 immobile 20.000 mutuo
Captale lordo: cassa 100.000 + immobile 120.000 (attività)
Capitale netto: capitale lordo 220.000 (attività) – mutuo 20.00

Definiamo, quindi, attività (A) i valori dei beni economici e passività (P) i valori dei
debiti e capitale netto la differenza tra attività (capitale lordo) e passività:
A=P+N
N=A-P
Quando viene istituita un’azienda il conferimento da parte dei singoli imprenditori e
o dei soci possono essere: beni di natura finanziaria o fattori generici, beni di natura
specificamente produttiva o fattori specifici.
I debiti possono derivare da primi acquisiti, da apporti da parte dei soci o da
finanziamenti. Inoltre, possiamo avere dei costi di primo impianto, ovvero i costi
notarili (spese di impianto)
se pago in contanti avrò spese di impianti e riduzione di denaro
in cassa del valore delle spese notarili.

L’istituzione dell’azienda può avvenire attraverso i conferimenti dei singoli beni, ma


anche sulla base di un’azienda già esistente che viene conferita come unità (W)
funzionante. Il valore dell’azienda (W), considerata come complesso di beni già
funzionante, dipende dalla sua capacità di produrre ricchezza, ossia reddito, ed è
determinato dalla capitalizzazione dei redditi attesi.
W = valore dell’azienda apportata (valore del capitale
economico) dipende dalla reddittività attesa
W = f (redditi attesi)
W (valore economico) = reddito medio annuo atteso / i
(tasso di capitalizzazione)
Se W > N, la differenza è positiva rappresenta l’avviamento
L’avviamento (W – N) rappresenta un plusvalore che il sistema aziendale ha rispetto
ai singoli beni che lo compongono e deriva dalla capacità dell’azienda di produrre
ricchezza; inoltre, rappresenta una risorsa immateriale, data dalla capacità
dell’azienda di produrre ricchezza.
2. La fase del funzionamento t0-tn
3. La fase della cessazione tn

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