3° Borghi Intelligenti...
portatori di una idea di futuro
Ci attende nel breve futuro un impetuoso sviluppo della “eco- nità dei Borghi, risulta necessaria la messa a punto di una ade-
nomia digitale” che rivoluzionerà l’economia globale in ogni guata prospettiva strategica e di un approccio d’intervento
suo aspetto, stravolgerà il modus operandi in pressoché tut- calibrato sui fabbisogni e le specificità di queste realtà : un
ti i settori produttivi e trascinerà con sé opportunità eco- approccio “pragmatico”.
nomiche e modelli di sviluppo imprenditoriale e sociale ine- È solo questione di volontà politica: dopo decenni di danni
diti. La riduzione progressiva dei “costi marginali” modificherà all’ambiente, di disordine urbanistico, di folle consumo del
l’economia e la vita sociale e, in questo contesto, creerà il “com- suolo e di crescita irresponsabile, ora ci sarebbero tutte le
mons collaborativo”9 ovvero un nuovo paradigma economico in condizioni per salvaguardare l’ambiente e mettere così il pia-
grado di ridurre la disparità di reddito, rinnovare i fattori ne- neta in sicurezza, ripartendo da logiche di sviluppo compa-
gativi della vita nei piccoli e medi comuni più isolati e generare tibili con la fragilità e la complessità dei territori e rallentando
una società ecologicamente più sostenibile. i cambiamenti climatici.
In questo quadro generale prende forma la logica “smart” nel- È una “visione” nuova, consapevole e responsa-
le nuove politiche di sviluppo urbano e locale. bile. Occorre ripensare ai parametri della crescita;
Nata come iniziativa dell’Unione Europea per incrementa- il capitale naturale (acqua, terra, aria pulita ed eco-
re l’efficienza energetica delle città, la dimensione smart ha, sistemi) deve entrare nei bilanci degli Stati, del-
ormai, assunto una valenza più ampia ed è da intendersi come le Regioni e, quindi, dei Comuni tramite una se-
opportunità di sviluppo economico, sociale e culturale che ria e trasparente “Rendicontazione Sociale”.
faccia dell’innovazione il perno del proprio organizzarsi, fa- Come tutte le forme di capitale, richiede investi-
cendo leva sui temi dell’ambiente, dell’accessibilità e della menti, manutenzione, sana gestione e lungimi-
sostenibilità. ranza strategica.
Si tratta, spesso, di iniziative che sono declinate sulle gran- Per la maggioranza dei Comuni italiani, piccoli ma protagonisti
di dimensioni (in termini di demografia, estensione, inse- del futuro sviluppo del nostro Paese attraverso i loro potenziali
diamenti produttivi, altro) quando non fortemente condi- competitivi non rinvenibili altrove (patrimonio culturale dif-
zionate dalla necessità di investimenti in tecnologia: fattori fuso, creatività e cultura imprenditoriale artigiana, risorse
questi sicuramente non proponibili per la maggior parte dei paesaggistiche ed ambientali), è sempre più urgente sciogliere
piccoli e medi comuni. il nodo se sia da perseguire una dimensione smart optando
Per consentire, allora, che iniziative “smart”, sempre più con- se “large o small”.
template nella programmazione nazionale e regionale, ab- Se, cioè, non sia smart privilegiare quelle innovazioni tec-
biano ricadute positive e reali anche per territori e comu- nologiche a basso impatto ed economicamente sostenibi-
Nuove geografie amministrative, norme certe, ma anche stru- urbanistica, economica ed ambientale dei Borghi, quindi, è
menti adeguati alle sfide odierne, pongono in evidenza al- necessario confrontarsi con le grandi questioni della tra-
cuni obiettivi primari: sostenibilità della forme di sviluppo, sformazione sostenibile del territorio in una logica che sia
efficienza ambientale della città esistente, incremento del- in grado di contemperare i principi di autonomia locale e di
la capacità di reagire ai cambiamenti climatici, contenimento sussidiarietà.
del consumo dei suoli. In questa direzione, numerose sono le Amministrazioni già
L’urbanistica dovrà tornare ad assumere un ruolo centrale impegnate a mettere a punto nuove regole e strumenti con
nella politica nazionale così come nel governo dell’econo- cui definire la scala territoriale, di rango sovracomunale, che
mia e della società; a questo deve corrispondere un insieme risulti anche la più adeguata ed idonea ad affrontare e risol-
coordinato di azioni per incrementare le risorse finalizzate vere in maniera efficace i problemi.
al cambiamento delle condizioni urbane, in primo luogo: abi- Puntare alla “pianificazione” d’area vasta, infine, significa con-
tazioni sociali, mobilità, reti tecnologiche, difesa del suolo durre un’attività continua, costante e sistematica, che espri-
e conservazione del paesaggio e dei potenziali di biodiver- ma, nel tempo, una visione d’insieme, prospettica, suffi-
sità locale. cientemente distaccata dalla contingenza delle trasformazioni
Nell’affrontare il tema del recupero e della valorizzazione e dalle pressioni che spesso sono a queste connesse.
• l’aumento della frequenza di eventi estremi come onda- lizzo del suolo avvalendosi di figure tecniche specializzate che
te di calore, siccità ed episodi di precipitazioni piovose in- implementino programmi di breve e lungo periodo. Rispettare
tense il territorio e conoscerne le peculiarità per programmare una
• la riduzione delle precipitazioni annuali medie e quindi il gestione oculata perseguendo una graduale diminuzione del-
depauperamento dei flussi fluviali con il conseguente calo le conseguenze sociali ed economiche.
della produttività agricola ed erosione degli ecosistemi na- Il coinvolgimento delle parti interessate (amministratori, as-
turali. sociazioni, aziende e cittadini) è fondamentale per instaurare
In particolare saranno colpiti gli ecosistemi marini delle zone un senso di responsabilità sulle politiche di adattamento al
costiere, gli ecosistemi montani del sistema alpino, il baci- cambiamento climatico, una pratica fondamentale affinché
no del fiume Po e le aree a rischio desertificazione provo- l’attuazione delle misure operative avvenga con successo.
cando danni a settori di vitale importanza per i borghi come Rendere partecipi e consapevoli gli attori coinvolti, favori-
l’agricoltura e il turismo senza dimenticare il peggioramento sce inoltre il miglioramento della coerenza delle azioni di adat-
della salute dei cittadini. tamento e sviluppa la “Resilienza” nella comunità.
L’Europa, attraverso la redazione di libri bianchi e verdi, ha Occorre, inoltre, definire strategie locali che individuino i
fornito indicazioni ai territori su come affrontare il cam- principali fattori di rischio (dissesto idrogeologico, rischio
biamento e come prepararsi alle azioni future. sismico, evento climatico estremo, ecc) e che, nel contem-
Per fronteggiare questa prospettiva occorre adottare la lo- po, siano capaci di ridurre le vulnerabilità della comunità.
gica della “Resilienza”: cioè la capacità di un ecosistema, Sulla base di tali contesti sarà necessario sviluppare con ade-
anche sociale, di sopravvivere e adattarsi ad eventi esterni trau- guati metodi partecipativi: buone pratiche di consapevolez-
matici. Un processo in cui le dotazioni economiche, socia- za collettiva, percorsi di adattamento individuale e comunitario
li, politiche e culturali vengono giocate con un approccio evo- e adozione diffusa di soluzioni organizzative per la gestione
lutivo, di transizione, di metamorfosi. Resilienza è il contra- emergenziale del rischio.12
rio di rigidità, si resiste per andare oltre, non per “chiuder- Le Amministrazioni comunali dovranno coltivare una gra-
si” nella rassegnazione o nella disperazione ma per aprirsi nel- duale sensibilizzazione dei funzionari pubblici sul tema del
la speranza come aspirazione cosciente ad un futuro nuovo cambiamento climatico attraverso un sistema informativo con-
e promettente. tinuo ed aggiornato. Gli interventi delle politiche di adat-
I borghi caratteristici italiani sono sedi di comunità che sto- tamento dovranno essere pensati per contenere diversi livelli
ricamente, facendo uso di “speranza” e “tenacia”, hanno saputo d’informazione e conoscenza come ad esempio il progres-
resistere alle difficoltà e agli eventi peggiori come la guer- so realizzato nelle comprensione scientifica dei rischi lega-
ra, le penurie di cibo, di lavoro e anche di servizi fondamentali. ti alle catastrofi naturali, la variabilità del clima nel corso dei
Queste comunità hanno nel loro patrimonio genetico una decenni e i cambiamenti socio-economici e climatici di lun-
“energia speciale”, una capacità che, basandosi sulla coesione go termine. Un’Amministrazione preparata è in grado di coin-
e la solidarietà diffusa, riesce a sviluppare opportunità al- volgere i soggetti interessati con maggiore convinzione ed
trimenti impossibili per il singolo individuo. efficacia attraverso tavoli di pianificazione condivisi.
Queste comunità costituiscono un tessuto italiano propen- Il cambiamento climatico è un tema mutevole che richiede
so a ricominciare, a ripartire soprattutto ora, durante que- conoscenze sempre in evoluzione.
sta grande crisi dell’economia reale che pervade l’Italia e l’Eu- Sarà quindi necessario che ogni Borgo adotti un approccio
ropa. Questo tessuto è formato dall’insieme di tante sog- di gestione flessibile per essere pronto ad adattare i proget-
gettività: soggettività che non solo resistono sul territorio ti all’evolversi delle condizioni esterne tenendo in conside-
ma anche pensano e praticano l’andare oltre. Nonostante la razione l’incertezza degli sviluppi futuri.
crisi della politica sta emergendo il fenomeno dei giovani am- Monitorare, attraverso l’uso della tecnologia, valutare, gra-
ministratori dei piccoli comuni che hanno “voglia di comuni- zie alla collaborazione d’esperti, apprendere, attraverso cor-
tà”, che non hanno paura di misurarsi con la sfera pubblica si di formazione, per essere in grado di adattare le proprie
del cambiamento. politiche al contesto mutevole.
I piccoli e medi Comuni sono chiamati a ricoprire un ruo- Salvare il pianeta è un impegno “insopportabile”, se pensiamo di es-
lo pratico ma fondamentale: l’adozione d’iniziative volte alla sere gli unici a sacrificarci. Ma se vediamo che lo fanno anche gli
tutela del territorio. Gestire in modo programmatico l’uti- altri tutto cambia.
12 Da notare che, ad oggi, sono ancora oltre 2000 i Comuni italiani che non hanno ancora messo a punto il “Piano di Emergenza” finalizzato, in caso di calamità
naturali, a coordinare gli interventi e a ridurre al minimo gli effetti sulla popolazione e i luoghi.
manifesto
dei borghi autentici
duemilaquindici
23
Una gestione energetica sostenibile
I piccoli e medi Comuni sono protagonisti della gestione ener- corre rafforzare la strategia energetica nazionale partendo
getica sostenibile a livello locale. In tutta Italia, i Borghi, so- da una alleanza diffusa tra Enti locali, Università e altri cen-
prattutto nell’ambito del “Patto dei Sindaci”, da qualche anno tri di ricerca, puntando allo sviluppo e alla diffusione del-
sono impegnati su vari fronti: dalla riqualificazione energe- l’innovazione per il risparmio e l’efficienza energetica,
tica degli edifici esistenti alla realizzazione di nuovi edifici a nella riqualificazione delle professionalità esistenti e nella for-
“consumi zero o quasi zero”; da una mobilità urbana più so- mazione delle nuove figure professionali richieste.
stenibile a mezzi di trasporto a bassi consumi; dalla diffusione Occorre però muoversi in fretta, mantenendo adeguati ed
delle analisi energetiche dei processi produttivi e dei prodotti economicamente sostenibili i sistemi di incentivazione per
alla diffusione dei migliori standard, delle migliori pratiche il periodo ancora necessario e valorizzando il patrimonio di
e delle tecnologie ad alta efficienza energetica. Oggi, e nei esperienza e capacità che si è prodotto, a livello locale, in tan-
prossimi anni, è necessario investire risorse in una vera e pro- tissime iniziative sul territorio.
pria rivoluzione del risparmio e dell’efficienza energetica poi- I piccoli e medi Comuni, inoltre dovranno affrontare ur-
ché è il modo migliore per ridurre la dipendenza e i costi del- gentemente e concretamente il tema dell’illuminazione pub-
le importazioni, tagliare i costi delle bollette e le emissioni blica. È necessario intervenire per rinnovare gli impianti,
di gas serra, migliorare la competitività economica e crea- sostituendoli con moderne tecnologie a basso consumo, in-
re migliaia di nuovi posti di lavoro nei territori. trodurre innovativi sistemi di telecontrollo e monitorag-
Le Amministrazioni dei Borghi stanno dando il buon esem- gio, diffondere il relamping (sostituzione delle vecchie lam-
pio, con iniziative di risparmio energetico sul territorio. Oc- padine).
le infrastrutture necessarie alle nuove modalità di traspor- lutazione del parco mezzi esistente valutandone l’impatto am-
to: panchine e fontanelle, per i pedoni, rastrelliere sicure e bientale ed economico cosi da pianificare una graduale stra-
barriere alla promiscuità, per i ciclisti, sono alcuni esempi tegia di rinnovamento. Nuove abitudini dei cittadini chiamano
di infrastrutture utili a percorrere itinerari, anche lunghi, ol- nuove esigenze, creando opportunità d’investimento e di oc-
tre che migliorare gli spostamenti delle utenze deboli. Inol- cupazione come ad esempio la creazione di ciclofficine o lo
tre una segnaletica chiara permetterebbe di rendere mag- sviluppo di nuovi punti di ristoro. I cittadini saranno coin-
giormente facile l’utilizzo di nuove modalità e percorsi. volti attraverso la sperimentazione di servizi innovativi
In questa prospettiva i portatori d’interesse, in primis come la condivisione dell’auto o il noleggio temporaneo di
l’Amministrazione Comunale, dovranno effettuare una va- biciclette e delle stesse auto (car sharing).
13 La Regione Puglia a giugno 2014 ha lanciato un programma di sostegno sulla “Compostiera di Comunità” a favore dei Comuni con meno di 4.000 abitanti.
manifesto
26 dei borghi autentici
duemilaquindici
traprendere un percorso di messa in qualità dei territo- postaggio, riciclaggio, riduzione dei rifiuti, riuso e ripa-
ri stessi, la strategia Rifiuti Zero si pone come obiettivo razione, tariffazione puntuale, recupero dei rifiuti, crea-
l’azzeramento dei rifiuti entro il 2020, attraverso 10 pas- zione di centri di ricerca e riprogettazione, azzeramen-
si: separazione alla fonte, raccolta porta a porta, com- to rifiuti.