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Il Piano Territoriale delle Attività Produttive – PTAP – che vede in questa occasione la
sua pubblicazione, rappresenta il primo e più importante dei momenti attuativi del
PTCP, in un territorio provinciale ormai divenuto tra i più industrializzati dell’intero
Centro Sud, in cui sono attivi tre Consorzi ASI di notevole dimensione e di consolidata
tradizione, come quelli della Val Pescara, del Sangro e di Vasto, dove operano ormai
centinaia di realtà aziendali e lavorano decine di migliaia di addetti.
In un territorio dove sono presenti –non senza sovrapposizioni – altri importanti istituti
di politica industriale, come i Distretti Industriali della Maiella e del Vastese e i Patti
Territoriali del Sangro-Aventino, Trigno-Sinello e del Chietino-Ortonese, si trattava di
operare nel solco del PTCP, ricercando linee e indirizzi coerenti e capaci di ritrovare
adeguati livelli di efficacia in termini di convergenza programmatica e gestionale e, in-
sieme, di chiara ripartizione di iniziative, competenze e utilizzo di risorse, in una con-
giuntura economica che appare delicatissima per la tenuta del nostro tessuto produttivo.
L’impegno comune della Provincia di Chieti e dei tre Consorzi ASI – che hanno operato
in regime di accordo di programma, nella ricerca di nuove appropriate forme di gover-
nance – ha prodotto risultati assai utili e significativi per la riconversione e la moderniz-
zazione di una rete imponente di agglomerati e insediamenti produttivi, ognuno con le
sue luci e le sue ombre, ma ognuno anche di sicuro rilievo per l’intero territorio, guar-
dando anche ai porti di Ortona e di Vasto, all’Aeroporto d’Abruzzo ed al Centro inter-
modale di Manoppello.
Si tratta di un’autentico impegno nel senso di un governo flessibile del territorio, che
potrà risultare prezioso per il futuro delle nostre comunità.
La Provincia di Chieti ha saputo operare in questo campo con grande maturità istituzio-
nale, e le maggioranze diverse che si sono succedute alla guida della Provincia a cavallo
degli anni 2000, pur con le proprie peculiarità politiche e le proprie diverse sensibilità,
hanno comunque saputo mantenere la continuità sostanziale di un impegno effettivo di
governo del territorio.
Ciò si deve anche all’attività professionale qualificata svolta dai consulenti esterni ed in
particolare dagli Uffici provinciali, che hanno saputo operare con un alto profilo e senza
soluzione di continuità, grazie a dirigenti come Antonio Di Chiacchio, Giuseppe Iocco e
Valerio Ursini, nonché al qualificato apporto collaborativo dell’intero Assessorato, in
particolare del responsabile dell’ufficio Cartografico Geom. Maurizio Basile.
E’ un’attività di carattere istituzionale su cui non potrà venir meno l’impegno di alcuno,
anche nel prossimo futuro.
L’Assessore Il Presidente
Luciano Nelli Tommaso Coletti
Provincia di Chieti
Consorzi di Sviluppo Industriale
PROVINCIA DI CHIETI
PIANO TERRITORIALE
DELLE ATTIVITA’ PRODUTTIVE
Gruppo di lavoro:
PROGETTISTI:
Provincia di Chieti:
Settore Urbanistica Arch. Antonio Di Chiacchio
Settore Pianificazione Territoriale Arch. Giuseppe Iocco
Arch. Valerio A. Ursini
Settore Energia e Ambiente Ing. Giancarlo Moca
Consorzi A.S.I.:
E’ senz’altro vero, come è stato osservato, che oggi altri soggetti – forse
concepiti in una fase di più aggiornata cultura delle politiche industriali –
operano sul territorio, come i Distretti ed i Patti – nel chietino i Distretti Industriali
della Maiella e del Vastese insieme con i Patti Territoriali del Sangro-Aventino e
del Trigno-Sinello – ma è anche vero che le competenze dei Consorzi ASI sulle
urbanizzazioni degli agglomerati, sulla gestione del loro sistema fondiario, sulle
reti infrastrutturali e sulle polarità di supporto – i Porti di Ortona e di Vasto,
l’Aeroporto D’Abruzzo, i centri della logistica, ad esempio – corrispondono pur
sempre a fattori e momenti cruciali, a componenti “dure”, per l’assetto dei
territori interessati.
Nel caso dei tre Consorzi ASI, la ricerca di intese efficaci si è mossa come
presupposto del lavoro da svolgere, ed è stata portata –non senza verifiche e
passaggi anche delicati – ad una sua prima ed impegnativa conclusione con la
formazione del progetto del PTAP.
Circa le linee da seguire per la futura strumentazione degli agglomerati ASI, gli
indirizzi emersi appaiono efficaci e largamente condivisi, tenuto conto delle
molte e diverse peculiarità presenti nel territorio provinciale e negli stessi assetti
del sistema industriale: le impegnative criticità che investono gli agglomerati
della Val Pescara, quelli di più antica formazione, nel quadro di processi
territoriali dinamici, di non facile interpretazione e spesso non sufficientemente
governati; la buona fase che attraversano gli agglomerati del Sangro, nel
comparto della meccanica, con le esigenze emergenti di uno sviluppo nel senso
dell’integrazione di attività terziarie qualificate, nel campo della ricerca e della
sperimentazione; le peculiarità importanti dell’area Vastese, con i propri
specifici processi di trasformazione e crescita.
Meno semplice è apparso operare sulle polarità funzionali coinvolte nei processi
di pianificazione territoriale, dai porti di Ortona e di Vasto, all’Aeroporto
D’Abruzzo, ai centri della logistica.
In questo caso emerge con forza dalle ricerche del PTAP l’esigenza di un
consolidamento e di un’integrazione più accentuati, tra le varie parti del sistema
territoriale interessato.
La criticità della rete della portualità potrà essere superata solo dalla conquista
di un governo unitario del sistema abruzzese, con l’obiettivo di pervenire ad
un’unica autorità portuale regionale, mentre i tre Consorzi ASI, unitariamente,
dovranno venire più organicamente coinvolti nei programmi portuali, superando
l’attuale frammentazione.
In altri casi il PTAP ha aperto prospettive di lavoro non irrilevanti: per gli
agglomerati minori, periferici, tentando la strada di un sostegno realistico e
selettivo; per le reti infrastrutturale, evidenziando le criticità emergenti e le
necessarie selettività programmatiche; per la logistica delle merci ed il riuso dei
capannoni dismessi e inutilizzati, aprendo campi di lavoro per progetti di
intervento; per le politiche ambientali, segnalando opportunità e insieme ritardi,
e sollecitando opportunamente le iniziative di competenza regionale.
Certamente si tratta di temi difficili e di non facile innesco, per i quali il PTAP
rappresenta forse solo un momento di avvio, che potrebbe, tuttavia, non
risultare irrilevante.
SCHEDA 1
SCHEDA 2.1
Stato di attuazione e criticità degli agglomerati dei Consorzi ASI e quadro delle potenzialità
di riqualificazione e sviluppo.
Pag. 97
SCHEDA 2.2
SCHEDA 3
Infrastrutture e logistica.
Pag. 123
SCHEDA 4
Il sistema ambientale.
Pag. 173
2.1
2.2
2.2.1
2.2.2
2.2.3
2.2.4
2.2.5
1 Quadro introduttivo. Caratteri e significato del PTAP.
2 Le azioni programmatiche prioritarie.
(
)
Le infrastrutture lineari
o
o
o
I centri puntuali di servizio
La campagna d’indagine sulla logistica
leader
1.2. I nuovi orientamenti distrettuali
2. Il peso industriale della Provincia di Chieti nel quadro regionale
TAB. 1
REGIONE
REGIONE
ABRUZZO 94,1 2,1 3,7 29,7 1,9 75,9 0,2 270,4 0,1 1.307,0 100,0 5,9
equilibrata
di tipo distrettuale
duale
ambiti territoriali locali
settore manifatturiero
settore commerciale
REGIONE
ABRUZZO 16.354 18.641 73 147 16.331 16.690 35.137 40.973 3.670 4.384 2.113 2.816142.803158.758
TAB. 4
REGIONE
ABRUZZO 91.891 114.901 349 1.810 29.609 31.138 43.996 57.497 7.972 11.409 3.3647.097 246.227 310.663
3. La specializzazione industriale e commerciale
core
manifatturiero aggregato
tessile e abbigliamento
conciario e del
cuoio
legno e
prodotti in legno
metallurgico
flessibilità
multi-
purpose
aggiornamento tecnologico
software
ruolo dell’innovazione
out-sourcing
ruolo dell’informazione
output
web
input
e-business-to-business
e-business-to-consumer
e-finance
e-market-places
e-technology
web
internet
internet
on-line internet
on-line
internet
on-line
e-business-to-business
e-business-to-consumer e-finance e-market-places e-technology
internet
web
web
marketing
finanziamento
leasing,
partnership
non investe in formazione del proprio personale
nel settore dell’informatica e delle nuove tecnologie
on-the-job
web
Scarsamente rilevante
interesse
per le reti ferroviarie, per la creazione di centri servizi, per gli
investimenti pubblici in aree attrezzate e in centri per l’innovazione e la R&S
domanda crescente
servizi per l’export
Patto Territoriale
costituzione di consorzi e distretti industriali
8. L’operatività dei Distretti Industriali
area di piccola e
piccolissima impresa a integrazione orizzontale
9. L’operatività dei Patti Territoriali
bottom-up
Consolidamento e qualificazione del distretto naturale del
Chietino-Ortonese
Tra memoria e natura: il parco culturale del Sangro-
Aventino
Oltre il mare: tra tradizioni popolari e paesaggio rurale
net
economy/web economy
ante
litteram
11. Il ruolo della concertazione
logistica integrata
global
service project financing
Protocollo di intesa
Accordo di programma
Settori Addetti Addetti Var. % Addetti Var. % Addetti Var. % Addetti Var. % Addetti Var. %
1951 1961 1971 1981 1991 2001
Totale 28.845 36.920 +28,0 48.368 +31,0 70.231 +45,2 86.033 +22,5 98.429 +14,4
scenari di breve periodo e congiunturali
trend
STATO DI ATTUAZIONE E CRITICITA' DEGLI AGGLOMERATI DEI
CONSORZI DI SVILUPPO INDUSTRIALE E QUADRO DELLE
POTENZIALITA’ DI RIQUALIFICAZIONE E SVILUPPO
PREMESSA
SINTESI DELLE NECESSITA’ E POTENZIALITA’ DEGLI AGGLOMERATI
INSEDIAMENTI
INSEDIAMENTI GRADO
AGGLOMERATI TOTALE PRODUTTIVI AREE N°
PRODUTTIVI ALTRO N° INFR.RE
AGGL.TO DISPONIBILI DA DISMESSE ADDETTI
INSEDIATI AZIENDE
ASSEGNARE (persone)
ha ha % ha % ha % ha %
TOTALE 926.98 843.00 90.94% 41.70 4.50% 30.00 3.24% 12.28 1.32% 314 10.000
SUPERFICIE Ha AZIENDE INSEDIATE
INSEDIAMENTI
INSEDIAMENTI GRADO
N° AGGLOMERATI TOTALE PRODUTTIVI AREE N°
PRODUTTIVI ALTRO N° INFR.RE
AGGL.TO DISPONIBILI DA DISMESSE ADDETTI
INSEDIATI AZIENDE
ASSEGNARE (persone)
ha ha % ha % ha % ha %
TOTALE 657.96 448.53 68.17% 205.69 31.26% 0.00 0.00% 3.73 0.57% 195 10.714
SUPERFICIE Ha AZIENDE INSEDIATE
INSEDIAMENTI
INSEDIAMENTI GRADO
N° AGGLOMERATI TOTALE PRODUTTIVI AREE N°
PRODUTTIVI ALTRO N° INFR.RE
AGGL.TO DISPONIBILI DA DISMESSE ADDETTI
INSEDIATI AZIENDE
ASSEGNARE (persone)
ha ha % ha % ha % ha %
TOTALE 1.321.00 445.95 33.76% 231.74 17.54% 27.91 2.11% 615.40 46.59% 244 10.126
RIORGANIZZAZIONE SELETTIVA E QUADRO DI AZIONE PER IL
RIASSETTO DELLE AREE PRODUTTIVE COMUNALI
LE CRITICITA’ DELL’ASSETTO TERRITORIALE DELLE AREE
PRODUTTIVE COMUNALI
-
-
-
IPOTESI DI ASSETTO TERRITORIALE E QUADRO DI AZIONE PER LE
AREE PRODUTTIVE COMUNALI
-
-
-
-
-
-
-
-
-
9) Azioni di innovazione
-
-
-
-
- l’export;
-
-
- management
-
-
-
semi-captive
-
-
-
-
-
-
-
business
management;
-
-
partnership
- management
-
-
-
-
Prospettive di rapporto con i Comuni: ipotesi di definizione delle modalità
operative di creazione e/o gestione di aree produttive.
INFRASTRUTTURE E LOGISTICA
1 Premessa.
Evoluzione della logistica di produzione (1960-2000)
Previsioni di domanda
Acquisiti
Pianificazione dei bisogni
Pianificazione della produzione
Gestione dei flussi
Stoccaggio dei beni di produzione
Imballaggi industriali
Stoccaggio prodotti finali
Distribuzione fisica
Pianificazione della distribuzione delle merci
Gestione degli ordinativi
Trasporti
Servizi al cliente
Elaborazione da Coyle J.J., Bardi E.J., Langley C.J., The management of business logistics, 1992 Fonte: OECD
2 Considerazioni derivanti dal documento programmatico:
relazioni tra pianificazione – economia - ambiente e trasporti –
logistica.
16
14
8
23
8
23
18
20
19
14
13
14
21
13
14
20
22
17
26
18
10
3.4 Quadro delle priorità tra le infrastrutture di programma.
3.5 Nuovi modelli organizzativi della logistica
4 La campagna d’indagine sulla logistica
IL SISTEMA AMBIENTALE
1. PREMESSA
3.1 IL TERRITORIO
3.2 IL CLIMA
3.3 LA QUALITA’ DELL’ARIA
LA QUALITA’ DELL’ARIA
Tabella 1 Limiti di legge
ozono
ozono
.
ozono
biossido d’azoto
benzene
benzene
L’inquinamento olfattivo
3.4 LA QUALITA’ DEL SUOLO
3.4.1 I rifiuti
rifiuti
speciali
“privilegiano la
realizzazione di impianti di trattamento e recupero dei rifiuti, ad eccezione delle
discariche, in aree industriali”
Modalità di trattamento/smaltimento dei rifiuti speciali in Abruzzo (anno 2002, fonte APAT)
-
-
-
-
Localizzazione dell’impiantistica
3.4.2 Siti contaminati
La qualità delle acque, ai sensi della vigente normativa (D. Lgs 152/99), sarà
entro qualche anno e sulla base del redigendo piano acque regionale,
vincolante per i valori limite delle concentrazione degli inquinanti presenti nelle
acque di scarico urbane ed industriali che vi potranno essere recapitati. E’
chiaro, quindi, che la presenza di un corso d’acqua recettore particolarmente
inquinato, influenzerà notevolmente i costi di depurazione che le singole
aziende dovranno sopportare per i propri scarichi, diretti ovvero tramite le
infrastrutture di area.
Purtuttavia, anche per la carenza di infrastrutture, gli inquinamenti derivanti
dagli opifici industriali si rivelano quelli più pericolosi perché non biodegradabili
e come tali persistenti nel tempo e capaci di effetti gravi sulla salute umana. E’
quindi fondamentale che le aree industriali siano dotate delle necessarie
infrastrutture di collettamento degli scarichi e di depurazione chimico fisiche
oltre che biologiche. E’ altresì necessario, in tale ottica, l’assoluta trasparenza
da parte delle aziende nei confronti dei propri cicli produttivi e delle relative
necessità di scarico. Non si può prescindere da una stretta collaborazione
pubblico privato per minimizzare gli impatti e rendere il territorio davvero
sostenibile per lo sviluppo.
3.5.2 Acque costiere
3.5.3 I servizi idrici integrati
(VOLUMI EROGATI IN MIGLIAIA DI METRI CUBI)
3.5.4 Le falde acquifere
Dagli studi condotti nelle aree industriali della Val di Sangro e del Vastese per
conto della Provincia di Chieti, rispettivamente dal Consorzio Mario Negri sud e
dalla Ecoconsult srl, emergono inquinamenti rilevanti derivanti dalle pratiche
agricole (fitofarmaci) e non dalle attività industriali e dalle infrastrutture
ambientali (discariche e depuratori). Ciò pone in evidenza come la protezione
ambientale non può prescindere da azioni integrate sui vari fronti mettendo in
stretta correlazione, sotto l’egida di un reale sviluppo sostenibile, le varie
tipologie di attività.
3.6 ENERGIA
gap”
energy-intensive.
Variazioni % dei consumi di en. elettr. per settore a livello provinciale, regionale, nazionale
A g r ico lura
anno 2000 ripartizione T er z iari o
T rasp o rt i
D o mest i co
M at eri al i d a
co st r uz i o ne
C art ari a
A l iment are
Industria
T essi le ab b i g l. E
calz .
M eccani ca
M ez z i d i t rasp o rt
E . El et t r ica,
acq ua e g as
A l t ro
A g r ico lura
anno 2000 ripartizione T er z iari o
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A l t ro
aumenti %
250
200
1986=100
150
100
50
0
1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000
anno
D o m e stico M ate riali da c o str uzio n e C art aria
A lim ent are M ecc an ic a M ezzi d i tr asp o rto
Le gno e m o bilio A ltr o
aumenti %
1200
1000
800
600
400
200
0
1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000
ann o
Lavo razi o ne p l ast ica e g o mma A g r ico l t ura Energ ia El et . , acq ua e g as
T erz i ar io T r asp o rt i T essi le, ab b i g l . ,cal zat .
trasporto
o
o
o
o
o
o
o
L’impiantistica
3.7 L’INQUINAMENTO ACUSTICO – MOBILITA’
D’altra parte notevoli sono le possibilità di approccio alla problematica, anche
grazie alle recenti iniziative di mobility management ed ai relativi finanziamenti
messe a punto dal Ministero dell’Ambiente. Queste azioni cercano di
coinvolgere nella pianificazione del trasporto sul posto di lavoro sia gli enti locali
che le aziende e/o i gruppi di aziende con un numero di addetti pari o superiori
a 300. Si ritiene che nella realtà provinciale tali situazioni siano assolutamente
da tenere in conto proprio per la struttura del sistema produttivo che vede nelle
aree di fondovalle una grande concentrazione di aziende ed addetti che si
spostano con mezzi privati da un bacino circostante piuttosto ampio. Chiara la
necessità di partecipazione alla pianificazione da parte degli Enti locali, in
quanto la problematica del trasporto interagisce con quella sociale di gestione
del sistema di trasporto urbano, dei punti di raccolta, dei sistemi di
vettoriamento e delle esigenze familiari dei lavoratori che, spesso utilizzano il
mezzo proprio anche per le altre funzioni giornaliere (per esempio il trasporto
dei figli a scuola).
Lo stesso ovviamente vale per il trasporto delle merci, elemento determinante il
piano degli insediamenti produttivi non solo evidentemente dal punto di vista
ambientale, ma soprattutto per le infrastrutture di supporto già realizzate o da
programmare. La globalizzazione del mercato, infatti se da un lato stravolge il
contesto commerciale e di marketing, dall’altro influenza anche la produzione
ed il trasporto che, per la crescente variabilità dei flussi, deve raggiungere il
maggior livello di flessibilità possibile.
Controllo dell'urbanizzazione
Requisiti minimi e di sicurezza in materia di pianificazione
urbanistica e territoriale per le zone interessate da stabilimenti a rischio di
incidente rilevante
Elaborato
Tecnico "Rischio di Incidenti Rilevanti"
Programma Integrato di
Intervento
CTR
-
-
-
-
-
-
-
-
modifiche del campo di applicazione
-
-
-
-
-
Hydro Alluminio Atessa s.p.A.
I-000148
Data registrazione 20/05/03
27.42
3.12 LA RICOGNIZIONE EFFETTUATA SUI CONSORZI INDUSTRIALI
4. LE AZIONI
4.1 RIFIUTI
minor produzione
recupero
best practices
recupero
dell’osservatorio provinciale dei rifiuti,
rifiuti inerti
sito web
4.2 Energia
o
o
TIPOLOGIA USO PERCENTUALE GWH
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
Rifasamento elettrico
4.3 Altri aspetti ambientali
Elaborato
Tecnico "Rischio di Incidenti Rilevanti"
governance
promozione di
comportamenti proattivi e responsabili nei confronti dell’ambiente
concetto di integrazione,
corresponsabilizzazione
partner
Politica Integrata di
Prodotto
Cleaner productions e Cleaner Technologies
Ecodesign
4.3.3.1 Interventi
o
audit
PROVINCIA DI CHIETI
CONSORZI PER LE AREE DI SVILUPPO INDUSTRIALE
con valore di
PIANO DI SETTORE
(Art. 6 e 87 L.R. 18/83)
NORME DI ATTUAZIONE
TITOLO I FINALITA' E RIFERIMENTI, CONTENUTI ED
EFFICACIA, SOGGETTI E COMPETENZE
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
TITOLO II NORME DI INDIRIZZO, CAMPI DI APPLICAZIONE
,
Art. 18 Strumentazione di riferimento
Art. 19 Forme di perequazione territoriale
CAPO 3-III RAPPORTI E ACCORDI CON GLI OPERATORI PRIVATI
Art. 21 Marketing
N° Tavola
DESCRIZIONE SCALA
6 6A Ambiti di PTAP su Carta Uso del Suolo - Stralcio A.S.I. Chieti - Pescara 1:50.000
7 6B Ambiti di PTAP su Carta Uso del Suolo - Stralcio A.S.I. Sangro 1:50.000
8 6C Ambiti di PTAP su Carta Uso del Suolo - Stralcio A.S.I. Vasto 1:50.000
10 8 Ambiti di PTAP su Carta del Vincolo idrogeologico, zone R3 ed R4, Siti Archeologici e Tratturo 1:100.000
11 8.1 Ambiti di PTAP su Piano Stralcio di Bacino per l'Assetto Idrogeologico 1:100.000
12 8.2 Ambiti di PTAP su Piano Stralcio Difesa Alluvioni e Siti d'Importanza Comunitaria 1:100.000
1:100.000
13 9 Quadro di sintesi delle infrastrutture e della logistica
1:200.000
14 10 Agglomerati industriali consortili esistenti e di progetto - Consorzio A.S.I. Chieti - Pescara 1:100.000
25 14H Elaborato di dettaglio A.S.I. Sangro, Agglomerato di Fara San Martino 1:5.000
33 15H Elaborato di dettaglio A.S.I. Vasto, Agglomerati di Gissi, Monteodorisio e Scerni 1:5.000
Provincia di Chieti
Consorzi di Sviluppo Industriale
INDICE ALLEGATI
Allegato 2 Quadro della domanda di insediamento negli agglomerati dei tre Consorzi ASI
Allegato 11 Verbale della Conferenza dei Servizi del 26/06/2007 per l’Approvazione
definitiva del PTAP con i relativi pareri degli Enti convocati.
Allegato 1
Allegato 2
Allegato 3
Allegato 4
Allegato 5
Allegato 6
Allegato 7
Allegato 8
Allegato 9
PROTOCOLLO DI INTESA
PROTOCOLLO DI INTESA
PER IL COORDINAMENTO DELLE FASI ATTUATIVE
DEL PIANO TERRITORIALE
DELLE ATTIVITA’ PRODUTTIVE
REGIONE ABRUZZO
PROVINCIA DI CHIETI
COMUNITA’ MONTANE
25 Novembre 2003
2
Il giorno venticinque del mese di Novembre dell’anno duemilatre, presso la Sala Giunta
dell’Amministrazione Provinciale di Chieti,
tra
- l’Amministrazione Provinciale di Chieti, di seguito denominata Provincia, con sede
a Chieti in Corso Marrucino, nella persona del Presidente pro tempore Mauro
Febbo;
- il Consorzio ASI Sangro, di seguito denominato Consorzio Val Sangro, con sede a
Casoli in Via San Nicola 46, nella persona del Commissario pro tempore Felice
Paolucci;
- il Consorzio ASI Vastese, di seguito denominato Consorzio Vasto, con sede a Vasto
in Via Ciccarone 98/e, nella persona del Commissario pro tempore Francesco
Troilo;
premesso che
h) nello stesso Tavolo è emersa peraltro l’opportunità che il PTAP assuma come
riferimenti finanziari il DOC.U.P. 2000-2006 nonché i programmi comunitari
vigenti;
i) la consultazione ha posto in evidenza la necessità di adottare prioritariamente
politiche e scelte di riqualificazione e riuso delle aree e degli immobili a
destinazione produttiva, al fine di ridurre tanto l’impatto ambientale quanto il
consumo di territorio;
j) dalle analisi effettuate sono emersi momenti di criticità che richiedono nuove forme
di approccio nel processo di pianificazione territoriale;
k) l’adozione del PTAP da parte della Provincia costituisce anche un concreto
contributo per le iniziative della programmazione regionale nell’ambito della
definizione delle politiche mirate di settore, sia sul versante economico, che della
infrastrutturazione del territorio;
1. I contenuti della terza fase del PTAP saranno congruenti con quanto previsto dalle
azioni e dalle singole fasi individuate e definite nel PTCP.
2. La quarta fase del PTAP sarà redatta anche in riferimento a quanto previsto dai
Documenti di programmazione comunitari fino al 2006.
3. Il PTAP, dopo l’approvazione da parte della Provincia, si affiancherà agli strumenti
di programmazione della Regione quale riferimento per la definizione e adozione di
politiche di settore, e in particolare delle politiche industriali e di infrastrutturazione.
4. Le parti si impegnano, ciascuna in ragione della specifica competenza, a coordinare
le proprie strutture tecniche e amministrative in maniera funzionale alle attività
previste dal presente Protocollo di Intesa
.
6
5. Tutti i soggetti interessati, tenuto conto delle proprie risorse finanziarie, dichiarano
la disponibilità a compartecipare, con atti conseguenti, alla costituzione del budget
necessario per la gestione tecnica del PTAP.
6. Per la compartecipazione finanziaria dei Distretti Industriali, i medesimi si
impegnano a richiedere alla Regione di autorizzare tale compartecipazione
nell’ambito del finanziamento concesso ex D.G.R. 227/2001.
7. Le parti concordano sull’opportunità di assicurare carattere ricorrente alla
consultazione del Tavolo di concertazione di cui al punto e) in premessa.
8. Le azioni prioritarie del PTAP si concretizzeranno, attraverso gli opportuni
strumenti, in:
- riassetto, riqualificazione e completamento del sistema produttivo a scala
territoriale;
- superamento delle criticità infrastrutturali di carattere generale;
- particolare attenzione per la logistica integrata e le relative forme di
promozione, organizzazione e gestione coordinata;
- aumento della accessibilità/mobilità nelle aree interne;
- integrazione delle filiere agroindustriali con la grande distribuzione, al fine di
un potenziamento dell’offerta di produzioni specializzate locali;
- potenziamento della distribuzione commerciale nei comuni minori, da attuarsi
secondo modalità perequative, al fine di rendere più efficiente e competitivo il
dettaglio tradizionale;
- rivalorizzazione dei centri storici in funzione di “motore” economico per le
attività commerciali e artigianali;
- individuazione di centri di bacino in funzione di raccordo con i Consorzi;
- sostegno all’artigianato artistico come patrimonio storico-culturale locale;
- elaborazione di piani artigianali intercomunali;
- intensificazione dei rapporti con la contrattazione programmata;
- recupero e riuso di strutture industriali dimesse negli agglomerati dei Consorzi
e, più in generale, nell’intero territorio provinciale, sia utilizzando le opportunità
di inserimento delle attività artigianali negli agglomerati consortili, sia
7
** in attività
* programmato
ASSEGNAZIONI - CONVENZIONI STIPULATE NELL'ANNO 1999
Generalità
A) Questionario per gli Operatori del trasporto e della Logistica
fornire una stima da 1 a 10
B) Questionario per Aziende di produzione o servizi
Generalità
B) Questionario per Aziende di produzione o servizi
Descrivere
Descrivere
Descrivere
A. Il sistema dei porti ed interporti garantisce la competitività del trasporto
C. Per lo sviluppo della logistica è necessario che gli operatori del trasporto
rinnovino le loro competenze, offrendo alle imprese servizi quali la
gestione dei magazzini, degli ordini, etc.
Operatori esterni
TRA
Provincia di Chieti
L’A.P.Industrie Chieti,
PRINCIPI GENERALI
Art. 1
(Scopo e obiettivi)
-
-
-
-
-
Art. 2
(Campo di applicazione)
Art. 3
(Riferimento normativo)
Art. 4
(Adesioni)
CAP. 2
Art. 6
Art. 7
Art. 8
(Raccolta e conferimento)
CAP. 3
Art. 9
Art. 10
CAP. 4
Art. 11
Art. 16
(Impegni dei gestori degli impianti di trattamento dei rifiuti inerti operanti sul territorio
regionale)
Art. 17
(Gruppo di lavoro)
Art. 18
(Modalità di finanziamento)
Art. 19
(Estensione dell’intesa)
ALLEGATO A
Elenco dei rifiuti istituito conformemente all’art.1, lettera a), della direttiva
754/442/CEE relativa ai rifiuti pericolosi e all’art. 1, paragrafo 4, della direttiva
91/689/CEE relativa ai rifiuti pericolosi
ALLEGATO B
Rifiuti del settore edile, oggetto del presente accordo, ammessi alle attività di
recupero con procedure semplificate (D.M. 5/2/98)
purché privi
di amianto
ALLEGATO C
-
ALLEGATO D
DICHIARA
COMUNI
CONSORZI
ALTRI
COMUNI
Comune di CASOLI
Oggetto
Valutazione Tecnica
Proposta di modificazione
Comune di CASTELFRENTANO
Oggetto
Valutazione Tecnica
Proposta di modificazione
Comune di CHIETI
Oggetto
Valutazione Tecnica
Proposta di modificazione
Comune di FALLO
Oggetto
Valutazione Tecnica
Proposta di modificazione
Comune di FARA SAN MARTINO
Oggetto
Valutazione Tecnica
Proposta di modificazione
Comune di FILETTO
Capofila di 13 Comuni
Oggetto
Valutazione Tecnica
Proposta di modificazione
Comune di FRAINE
Oggetto
Valutazione Tecnica
Proposta di modificazione
Comune di FRESAGRANDINARIA
Oggetto
Valutazione Tecnica
Proposta di modificazione
Comune di GUARDIAGRELE
Oggetto
Valutazione Tecnica
Proposta di modificazione
Comune di LENTELLA
Oggetto
Valutazione Tecnica
Proposta di modificazione
Comune di MIGLIANICO
Oggetto
Valutazione Tecnica
Proposta di modificazione
Comune di MOZZAGROGNA
Oggetto
Valutazione Tecnica
Proposta di modificazione
Comune di ORTONA
Oggetto
Valutazione Tecnica
Proposta di modificazione
Comune di PALOMBARO
Oggetto
Valutazione Tecnica
Proposta di modificazione
Comune di PENNAPIEDIMONTE
Oggetto
Valutazione Tecnica
Proposta di modificazione
Comune di POLLUTRI
Oggetto
Valutazione Tecnica
Proposta di modificazione
Comune di ROCCAMONTEPIANO
Oggetto
Valutazione Tecnica
Proposta di modificazione
Comune di ROCCASPINALVETI
Oggetto
Valutazione Tecnica
Proposta di modificazione
Comune di VACRI
Oggetto
Valutazione Tecnica
Proposta di modificazione
CONSORZI
CONSORZIO PER LO SVILUPPO INDUSTRIALE
DELL’AREA CHIETI – PESCARA
Oggetto
Valutazione Tecnica
Proposta di modificazione
CONSORZIO PER LO SVILUPPO INDUSTRIALE
DEL SANGRO
Oggetto
Valutazione Tecnica
Oggetto
Valutazione Tecnica
Proposta di modificazione
CONSORZIO PER L’AREA DI SVILUPPO INDUSTRIALE
DEL VASTESE
Oggetto
Valutazione Tecnica
Proposta di modificazione
ALTRI
ALITEC S.p.A.
Oggetto
Valutazione Tecnica
Proposta di modificazione
COMITATO ZONA INDUSTRIALE DI LANCIANO
Oggetto
Valutazione Tecnica
Proposta di modificazione
CONFINDUSTRIA - CHIETI
Oggetto
Valutazione Tecnica
Proposta di modificazione
LEGAMBIENTE – CIRCOLO GEO O.N.L.U.S. DI ATESSA
Oggetto
Valutazione Tecnica
I PIANI REGIONALI
Indicazioni energetiche
Proposta di modificazione
OTTAVIANO Antonio Giuseppe
Oggetto
Valutazione Tecnica
Proposta di modificazione
PASTIFICIO ARTIGIANO GIUSEPPE COCCO s.n.c.
Oggetto
Valutazione Tecnica
Proposta di modificazione
RISTORANTE CASA MIA s.n.c.
Oggetto
Valutazione Tecnica
Proposta di modificazione
SCOLLO Rosa
Oggetto
Valutazione Tecnica
Proposta di modificazione
SEZIONE PROVINCIALE DEI VERDI
Oggetto
Valutazione Tecnica
Proposta di modificazione
CAMILLO MARCANTONIO s.a.s.
Oggetto
Valutazione Tecnica
Proposta di modificazione
CARINCI LUIGI
Oggetto
Valutazione Tecnica
Proposta di modificazione
ALLEGATO 8
Il Presidente del Consiglio Provinciale, Sig. Agostino MONTEFERRANTE, in continuazione di seduta pone
all’esame del Consiglio Provinciale l’argomento in oggetto indicato.
Presenti Assenti
COLETTI TOMMASO D'ORTONA AMEDEO
ANDREACOLA FILIPPO LAPENNA LUCIANO
ARGIRO' NICOLA MANCI FILIPPO
CAMPLI CARMINE MINCONE NICOLA
CAPORALE ALEX
CELLUCCI GIUSEPPE
CHIAVAROLI GIUSEPPE
CIARRAPICO MARIO
CICCHITTI NICOLA
D'AMICO CAMILLO
D'ONOFRIO GAETANO
D'OTTAVIO VINCENZO
DI CARLO VALENTINO
DI LIZIA EMILIO
FAGNILLI PALMERINO
FEBBO MAURO
MARCOVECCHIO MANUELE
MENNA OSVALDO
MENNA ROBERTO
MONTEFERRANTE AGOSTINO
ORLANDI CLAUDIO
PAOLUCCI SILVIO
QUADRINI NICOLA
RICCI FRANCESCO
TAVANI ANTONIO
TINARI NICOLA
ZUCCARINI ANSELMO
“””L’approvazione definitiva del Piano Territoriale delle Attività Produttive inserito all’ordine del
giorno di questo Consiglio definisce una delle questioni di maggiore importanza delineate dal
P.T.C.P. per quanto attiene la pianificazione del sistema insediativo-produttivo.
Il Piano dopo una accurata revisione operata a seguito dei numerosi incontri con le amministrazioni
interessate, nonché dai ben nove passaggi in Commissione Consiliare, l’esame delle osservazioni, la
definizione in sede di conferenza dei servizi del 26.06.2007 e l’acquisizione dei successivi pareri,
concretizza ora le determinazioni e le scelte operate dalla Provincia di Chieti per quanto attiene gli
scenari e le strategie del proprio territorio cogliendo, da una parte, gli obiettivi fissati nell’accordo
sottoscritto con i tre Consorzi l’8 gennaio 2002 e, dall’altra, chiudendo l’iter procedimentale fissato
dall’art.8 della L.R. n.18/1983 nel testo in vigore e dall’art.44 della L.R. n.11/1999.
Così come preannunciato il 28 marzo 2006, al momento del suo primo “passaggio” in questo
Consiglio, ovvero in sede di adozione, il Piano è stato ampiamente divulgato e trasmesso
ufficialmente ai Comuni per acquisirne le relative decisioni consiliari opportunamente tutte valutate
ai fini della stesura del documento definitivo oggi all’o.d.g..
Nel merito ritengo doveroso ricordare che il P.T.A.P. all’esame è un progetto tematico di sistema
derivante da prescrizioni attuative interne al vigente Piano Territoriale di Coordinamento
Provinciale, segnatamente dall’art.30 delle N.T.A.; al riguardo infatti il P.T.C.P. nella sua prima
definizione aveva recepito integralmente le previsioni contenute nei Piani Territoriali delle A.S.I. e
ciò in ossequio alle disposizioni delle vigenti leggi in materia, in particolare dell’art.87 – comma 2 –
della L.R. n.18/1983 che evidenzia come alla data di approvazione del P.T.C.P., i Piani Territoriali
delle Aree e Nuclei di Sviluppo Industriale cessano la loro efficacia, divenendo, per definizione
giuridica sia di livello nazionale che regionale, contenuto di P.T.C.P. e quindi di esclusiva
competenza Provinciale.
Ci si è resi conto immediatamente che contestualmente a tale decisione, ovvero quella di recepire
nel P.T.C.P. le previsioni A.S.I. di livello provinciale anche per evitare definizioni parziali per
carenze revisionali nell’ambito produttivo del citato P.T.C.P., occorreva immediatamente avviare
un progetto di pianificazione, di scenario, capace effettivamente di riconnettere in termini moderni
il sistema produttivo all’interno del territorio di riferimento;
Il Piano per dimensione territoriale e tematiche governate unitariamente, non pare trovare
precedenti in ambito nazionale, sia per quanto attiene una visione integrata del tematismo
produttivo con le altre questioni territoriali e sia per il coinvolgimento di un intero ambito
provinciale, peraltro interessato da problematiche complesse non prive di tensioni che si è avuto
modo di conoscere, approfondire e valutare nelle numerose presentazioni interne, di Giunta e sul
territorio, a cui io stesso ho direttamente riferito.
Devo al riguardo sottolineare che il P.T.A.P. è stato cofinanziato dalla Provincia e dai tre Consorzi
delle A.S.I. ed è stato redatto da un gruppo di progettazione, che ringrazio per la professionalità
dimostrata, costituito da professionisti interni all'Ente (Settori "Urbanistica", "Pianificazione
Territoriale" e “Ambiente”) dai Direttori dei Consorzi delle tre A.S.I. e da consulenze esterne di
chiara fama impegnati sia nella ricerca universitaria e sia direttamente nell’esercizio della
professione, accuratamente scelti affinché i temi trattati nelle le attività di ricerca, di pianificazione
e di gestione non risultassero di sola utilità accademica, ma, soprattutto, di reale contributo al
miglioramento ed allo sviluppo delle attività produttive della Provincia di Chieti.
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Delibera di Consiglio N. DLC – 125 del 11/12/2007
PROVINCIA DI CHIETI
OGGETTO : APPROVAZIONE DEL PIANO TERRITORIALE DELLE ATTIVITA' PRODUTTIVE
Come già con l’Assessore Giovanni Di Fonzo riferito in Commissione Consiliare, ritengo
evidenziare che con deliberazione di Giunta Provinciale n.427 del 25.10.2007 è stato approvato lo
Studio di fattibilità del “Campus dell’innovazione automotive e metalmeccanico”, riconoscendogli
carattere strategico e prioritario in ragione dell’importanza che eserciterà in ordine allo sviluppo
produttivo, economico, occupazionale, sociale e culturale del territorio provinciale e regionale. Con
lo stesso atto la Giunta ha disposto il recepimento di tale Studio di fattibilità all’interno del P.T.A.P.
in sede di definitiva approvazione ed in tal senso ne propongo formalmente l’inserimento dei
relativi atti in quelli del Piano che ci apprestiamo ad approvare. Le attività specifiche del Campus e
quelle alle stesse collegate richiedono, così come desumibile dal relativo studio di fattibilità, una
sensibile estensione territoriale in ambito sufficientemente infrastrutturato. Le modalità attuative
attraverso le quali i Comuni, la Provincia, le Amministrazioni e i Soggetti Pubblici coinvolti nella
realizzazione del Campus perseguiranno la realizzazione degli interventi saranno individuate, come
per legge, privilegiando l’iter più rapido per il raggiungimento dell’obiettivo, anche considerando al
riguardo, se del caso, quello dell’ACCORDO DI PROGRAMMA di cui all’art. 34 del D.Lgs.
18/08/2000 nr. 267 e artt. 8 bis e 8 ter della Legge Regionale 18/83 del Testo in vigore.
Invito al riguardo l’Assessore Giovanni Di Fonzo, direttamente impegnato in tale importante
iniziativa ad approfondirne i contenuti e l’indubbio interesse per il territorio.””
Tutto questo nel rispetto delle normative e dell’evoluzione delle stesse in termini di Eco-
sostenibilita’ dei processi produttivi e benessere sul posto di lavoro.
Tali attività si riferiscono principalmente:
- ai progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale tramite laboratori specializzati;
erogazione servizi per l’innovazione (analisi sui materiali, semilavorati, prodotti e processi delle
imprese) e attività informative relative alle fonti primarie di conoscenze e ai programmi di ricerca e
sviluppo;
- ai programmi di formazione continua e permanente, alta formazione e supporto alla nuova
imprenditorialità;
- alla promozione della nascita di nuove imprese e supporto per lo sviluppo di quelle già operative
nel settore auto motive, design e hitech;
- alle attività di esposizione e promozione dei prodotti, prove e test.
Per quanto detto, il campus si configura quale struttura di innovazione territoriale fortemente
integrata con il territorio di riferimento, con le questioni attinenti la sostenibilità ambientale nelle
diverse fasi di attuazione, e con le realtà più significative della ricerca nel settore, con i distretti
tecnologici ed in particolare con il Distretto Hi-Mech dell’Emilia e Romagna.
Gli elementi fondamentali sono rappresentati dai laboratori di ricerca ed innovazione, dalla
formazione e direzione, incubatore spin-off, esposizione - area test/prove, Infrastrutture di uso
comune e altre facilities.
Sembra programmaticamente ragionevole prevedere un’area dedicata di dimensioni di circa 100-
120 ettari ed i relativi investimenti saranno definiti sulla base delle esigenze e delle funzioni
individuate dallo studio di fattibilità di cui si propone l’inserimento nel PTAP oggi all’esame.
A questo punto, il Presidente del Consiglio rende noto all’Assemblea la presentazione di tre
emendamenti, due a firma del Capogruppo AN Mauro Febbo, il terzo sottoscritto dal consigliere
PD Silvio Paolucci.
Il primo emendamento Febbo così recita: “” Modificare il 3° punto come segue: 3° di dare
mandato al Presidente della Giunta di perseguire la integrazione del presente P.T.A.P. – Piano
Territoriale delle Attività Produttive – della Provincia di Chieti con il territorio individuato nella
ASI-Val Pescara ricadente nella Provincia di Pescara; 4° di dichiarare……..””
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Delibera di Consiglio N. DLC – 125 del 11/12/2007
PROVINCIA DI CHIETI
OGGETTO : APPROVAZIONE DEL PIANO TERRITORIALE DELLE ATTIVITA' PRODUTTIVE
Non essendoci interventi, il Presidente del Consiglio pone in votazione l’emendamento, con
il seguente esito : approvato all’unanimità.
Sul secondo emendamento Febbo, interviene l’Assessore Di Fonzo, il quale precisa che
quanto richiesto è già stato disposto dalla Commissione consiliare competente che, nella seduta
tenuta nella mattinata odierna, ha modificato il 2° capoverso del punto 4.3.3 dello Studio di
Fattibilità del “Campus innovazione – Caratteristiche specifiche del sito” nel modo seguente: “Le
aeree sopracitate interesseranno i territori dei Comuni di Mozzagrogna e di Lanciano”.
Ripresa la seduta (ore 17.15) con la presenza dei seguenti 27 consiglieri: Andreacola,
Argirò, Campli, Caporale, Cellucci, Chiavaroli, Ciarrapico, D’Amico, Di Lizia, D’Onofrio,
D’Ortona, D’Ottavio, Fagnilli, Febbo, Manci, Marcovecchio, Menna O., Menna R., Mincone,
Monteferrante, Orlandi, Paolucci, Quadrini, Ricci, Tavani, Tinari, Zuccarini, si apre il dibattito
sull’emendamento Paolucci, con gli interventi dei consiglieri Tinari, Febbo, D’Amico, Argirò e
Marcovecchio (riportati, in dettaglio, nel resoconto di seduta).
(Si dà atto che nel corso della discussione rientrano i signori Di Carlo e Coletti. Esce D’Onofrio,
Presenti 28).
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Delibera di Consiglio N. DLC – 125 del 11/12/2007
PROVINCIA DI CHIETI
OGGETTO : APPROVAZIONE DEL PIANO TERRITORIALE DELLE ATTIVITA' PRODUTTIVE
IL C0NSIGLI0 PR0VINCIALE
SENTITE le relazioni degli Assessori all'Urbanistica Ing. Luciano NELLI e alle Attività Produttive
On. Giovanni Di Fonzo, che si condividono integralmente;
RITENUTO utile ricordare i passaggi salienti che contraddistinguono la formazione del Piano in
argomento i quali possono essere così riassunti:
- Protocollo d’intesa: sottoscritto in data 06.06.2001 tra la Provincia di Chieti ed i Consorzi
Industriali per le ASI di Chieti-Pescara, del Sangro e del Vastese per la formazione del “Piano
territoriale per le attività produttive della Provincia di Chieti denominato P.T.A.P.”, ai sensi dell’art.
30, comma 6, delle N.T.A. del Piano territoriale di coordinamento provinciale (P.T.C.P.).
- Accordo di programma: stipulato in data 08.01.2002, per dare concreta attuazione al citato
protocollo, che ne ha definito le modalità operative.
- Incarico per la redazione: affidato ad un gruppo misto di progettazione, composto da consulenti
esterni e da tecnici interni agli Enti partecipanti.
- Processo di formazione: Documento preliminare definito il 5.05.2003; Bozza del P.T.A.P.
definita il 5.09.2003; Documento definitivo consegnato in data 15.03.2004.
- Tavolo di concertazione: insediato in data 25.03.2003, allargato agli Enti territoriali, ai
rappresentanti delle Associazioni di categoria e del mondo imprenditoriale.
- Implementazione ed aggiornamenti: attivati in ragione del mutato quadro legislativo relativo alle
procedure espropriative, alle aree ecologicamente attrezzate, nonché alle norme sulla prevenzione
degli incidenti rilevanti.
- Estensione dell’Accordo: in data 12.11.2004, al fine di disciplinare la messa a punto degli
obiettivi dell’Accordo stesso mediante l’aggiornamento del programma dei lavori.
- Adozione del P.T.A.P.: la Provincia di Chieti ha adottato con deliberazione consiliare n.21 del
28.03.2006 il “Documento” preliminare del P.T.A.P. Pubblicato sul Bollettino Ufficiale della
Regione Abruzzo – Ordinario n.34 del 14.06.2006.
- Esame delle osservazioni: presso gli uffici dell’Assessorato Urbanistica e Pianificazione
Territoriale della Provincia di Chieti si sono riuniti i componenti dello staff di progettazione per la
definizione delle osservazioni. Al riguardo è stato predisposto un apposito fascicolo recante la
catalogazione, l’istruttoria delle istanze presentate e la relativa proposizione da sottoporre alla
valutazione consiliare.
- Commissione Consiliare Urbanistica: in data 12.04.2007, la Commissione, sentiti gli
interventi dei rappresentanti dei vari gruppi consiliari, i quali si sono espressi tutti favorevolmente,
all’unanimità ha dichiarato il proprio voto favorevole al recepimento delle proposte formulate al
riguardo dallo staff di progettazione e, conseguentemente, all’approvazione definitiva del P.T.A.P.
- Conferenza dei Servizi: presso la sala Giunta provinciale, in data 26.06.2007, per
l’approvazione definitiva del P.T.A.P.;
PRESO ATTO della favorevole decisione adottata dalla Commissione Consiliare Urbanistica,
Pianificazione del Territorio e Ambiente di questa Provincia nella seduta del 12 aprile 2007,
conclusiva per la valutazione delle osservazioni e conseguentemente per l’approvazione definitiva
del P.T.A.P., nonché dell’ultima tenutasi in data 20.11.2007 per l’integrazione del PTAP con lo
studio di fattibilità del “Campus”;
PRESO ATTO altresì delle modificazioni apportate allo Studio di fattibilità del “Campus”da parte
della stessa Commissione Consiliare in data 20.11.2007, precisando a riguardo che le stesse
modificazioni non sono da ritenersi stravolgenti l’elaborato esaminato dalla Giunta Provinciale in
data 25.10.2007, in quanto le stesse sono da considerarsi ideogrammatiche, riguardanti in
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PROVINCIA DI CHIETI
OGGETTO : APPROVAZIONE DEL PIANO TERRITORIALE DELLE ATTIVITA' PRODUTTIVE
VISTO il parere favorevole espresso dai Dirigenti dei Settori Urbanistica, Pianificazione
Territoriale, Ambiente ed Attività Produttive, in ordine alla regolarità tecnica, ai sensi dell’art.49 –
comma 1° - del D.Lgs 18.8.2000, n.267;
RITENUTO di sottolineare che il Piano di cui trattasi deve essere inteso quale documento
strategico di programma, su cui sviluppare progetti attuativi di dettaglio, comunque da predisporsi
in termini di copianificazione tra Provincia, Comuni e Consorzi, come peraltro meglio precisato nel
quadro regolativo di riferimento;
RITENUTO altresì integrare gli atti di Piano con quelli inerenti la deliberazione di Giunta
Provinciale n.427 del 25.10.2007 con cui è stato approvato lo Studio di fattibilità del “Campus
dell’innovazione automotive e metalmeccanico” per le ragioni meglio specificate dagli Assessori
Nelli e Di Fonzo, dettagliate nella stessa relativa deliberazione su citata; Studio questo che come
suddetto deve intendersi modificato dalla Commissione Consiliare del 20.11.2007;
A voti unanimi, espressi per alzata di mano dai 28 consiglieri presenti e votanti :
DELIBERA
1° - di approvare definitivamente, ai sensi e per gli effetti della sopra richiamata normativa vigente
in materia il PIANO TERRITORIALE DELLE ATTIVITA’ PRODUTTIVE (P.T.A.P.) della
Provincia di Chieti, costituito dalla seguente documentazione che forma parte integrante e
sostanziale del presente atto:
Relazione Generale;
Norme Tecniche di Attuazione;
Elaborati Grafici:
o Tavola 1 – Inquadramento generale dell’ambito provinciale di Piano – scala 1:500.000
o Tavola 2 – Schema strutturale dell’assetto del territorio provinciale – scala 1:100.000
o Tavola 3 – Il sistema territoriale – scala 1:100.000
o Tavola 4 – Inquadramento territoriale degli ambiti organizzativi e gestionali – scala
1:300.000
o Tavola 5 - Inquadramento e assetto territoriale di progetto – scala 1:100.000
o Tavola 6A – Ambiti del PTAP su carta Uso del Suolo – Stralcio ASI Chieti – Pescara –
scala 1:50.000
o Tavola 6B - Ambiti del PTAP su carta Uso del Suolo – Stralcio ASI Sangro – scala
1:50.000
o Tavola 6C - Ambiti del PTAP su carta Uso del Suolo – Stralcio ASI Vasto – scala
1:50.000
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PROVINCIA DI CHIETI
OGGETTO : APPROVAZIONE DEL PIANO TERRITORIALE DELLE ATTIVITA' PRODUTTIVE
Allegati:
o Protocollo di Intesa Interistituzionale;
o Quadro della domanda di insediamento negli agglomerati dei tre Consorzi ASI;
o Scheda di rilevazione sulla logistica;
o Scheda di rilevazione sui temi ambientali;
o Censimento rifiuti speciali;
o Proposta accordo di programma sulla gestione dei rifiuti inerti;
o Indice Osservazioni e Contributi Collaborativi;
o V.A.S. applicata al PTCP;
o Delibera di Giunta Provinciale n.427 del 25.10.2007 inerente l’approvazione dello
Studio di fattibilità del “Campus dell’innovazione automotive e metalmeccanico” così
come modificato dalla Commissione Consiliare del 20.11.2007;
2° - di allegare altresì al presente atto il verbale della conferenza dei servizi, in data 26.06.2007,
contenente i pareri delle Amministrazioni di cui all’art.44 della L.R. n.11/1999, nonché i seguenti
altri pareri successivamente acquisiti:
Regione Abruzzo – Direzione Territorio Ambiente Parchi Energia – Servizio
“Urbanistica e Pianificazione Territoriale”, prot. n. 17866 del 18.09.2007;
Regione Abruzzo – Direzione LL.PP., Aree Urbane, Servizio Idrico Integrato,
Manutenzione Programmazione del Territorio Gestione Integrata dei Bacini
Idrografici, Protezione Civile – Servizio del Genio Civile Regionale, prot. n. 2323
del 20.09.2007;
Regione Molise – Direzione Generale IV delle Politiche del Territorio, dei Trasporti
e della Casa – Ufficio del Direttore Generale, prot. n. 6374 del 03.08.2007;
Ministero per i Beni Ambientali e le Attività Culturali – Dipartimento per i Beni
Culturali e Paesaggistici – Soprintendenza per i beni archeologici dell’Abruzzo –
Chieti, prot. n. 5149/4844 del 18.06.2007;
Consorzio per lo Sviluppo Industriale del Sangro, prot. n. 3067 del 25.06.2007;
3° - di dare mandato al Presidente della Giunta di perseguire la integrazione del presente P.T.A.P. –
Piano Territoriale delle Attività Produttive – della Provincia di Chieti con il territorio individuato
nella ASI – Val Pescara ricadente nella Provincia di Pescara;
4° - di dare atto che nella fase compresa tra l’approvazione del P.T.A.P. e l’adozione del P.R.T., da
formarsi sulla base degli indirizzi di cui alle presenti norme, i programmi di riassetto produttivo
delle aziende insediate negli agglomerati dei Consorzi ASI verranno preliminarmente sottoposti a
verifica tecnica da parte degli uffici provinciali competenti, tenuto conto delle effettive esigenze di
ammodernamento dei processi produttivi, anche in ragione dei necessari fattori di sostenibilità e
mitigazione ambientale. Del relativo parere si tiene conto ai fini del rilascio degli atti autorizzativi
previsti dalle vigenti norme in materia. Le eventuali richieste di varianti specifiche devono essere
portate all’approvazione del Consiglio Provinciale.
Successivamente, il Consiglio, con separata votazione all’uopo effettuata, che ha dato il seguente
esito: approvata all’unanimità, dichiara il presente provvedimento immediatamente esecutivo.
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PROVINCIA DI CHIETI
Assessorato Urbanistica e Pianificazione Territoriale
Verbale della Conferenza dei Servizi, convocata per il giorno 26 giugno 2007, alle ore 10:00, presso
la sala della Giunta Provinciale – Chieti, Corso Marrucino 97, 3° piano - per l’approvazione
definitiva del PTAP.
L’Assessore Nelli saluta i presenti e riassume l’iter del PTAP, ricordando i vari passaggi
procedimentali a partire dalla sottoscrizione dell’Accordo di Programma” in data 08.01.2002, tra la
Provincia di Chieti ed i Consorzi Industriali per le ASI di Chieti-Pescara, del Sangro e del Vastese,
fino all’Adozione del “Documento Preliminare” del PTAP pubblicato sul Bollettino Ufficiale della
Regione Abruzzo – Ordinario n.34 del 14.06.2006, alla relativa pubblicazione ed alla acquisizione e
valutazione delle osservazioni presentate. In tal senso evidenzia come il Piano di cui trattasi sia
stato sottoposto sin dall’inizio della sua formazione a momenti partecipativi e di condivisione al di
la delle prescrizioni procedimentali attraverso il coinvolgimento dei soggetti pubblici e privati in
riunioni tematiche, pubbliche assemblee, incontri sul territorio (Vasto, Lanciano, Atessa, Chieti,
San Giovanni Teatino, ecc…).
In tale processo partecipativo e di condivisione sono stati sempre interessati attraverso l’invio degli
atti (amministrativi e tecnici) e relative convocazioni la Presidenza della Giunta Regionale, le
PROVINCIA DI CHIETI
Assessorato Urbanistica e Pianificazione Territoriale
Direzioni Regionali alle Attività Produttive, alle Opere pubbliche, ai Trasporti, all’Urbanistica,
all’Agricoltura, oltre, ovviamente, alla Regione Molise alla Provincia di Pescara ed alle altre
Province contermini abruzzesi e molisane.
Nella processualità formativa e di progetto ed ai fini del coordinamento delle fasi attuative del
PTAP (monitoraggi, bilanci, adeguamenti) in data 25.11.2003 è stato sottoscritto un Protocollo
d’intesa tra i soggetti pubblici competenti quali in particolare i rappresentanti della Regione
Abruzzo, della Provincia di Chieti, dei Consorzi ASI (Chiti-Pescara, Sangro e Vastese), dei Distretti
Industriali (Maiella e Vastese) del Patto territoriale Sangro-Aventino, della Associazioni degli Enti
locali aderenti al Patto Territoriale Sangro-Aventino, del Patto Territoriale Trigno-Sinello,
dell’Associazione dei Comuni del Comprensorio Trigno Sinello, delle Comunità Montane e
dell’ANCI.
Pare evidente come il processo di Piano, peraltro condiviso dall’avvicendamento delle due
Amministrazioni provinciali, sia stato capillarmente veicolato sul territorio proprio in ragione dei
suoi contenuti strategici tendenti a qualificare l’azione del settore produttivo provinciale.
Con soddisfazione sottolinea la qualità e la pluralità dei contributi apportati dai soggetti
effettivamente coinvolti nell’esercizio quotidiano delle varie competenze inerenti il mondo
imprenditoriale pubblico e dell’associazionismo produttivo che hanno consentito di porre in essere
un documento di pianificazione sicuramente utile, unico nel suo genere, di riferimento per i
programmi di sviluppo del settore.
L’Assessore Nelli, nel concludere il proprio intervento, fa rilevare che l’approvazione del Piano in
argomento rappresenta solo il primo passo di un processo da alimentare fattivamente e
costantemente anche attraverso l’irrinunciabile contributo dell’osservatorio produttivo, insediato
con la sottoscrizione del nominato Protocollo d’intesa sottoscritto nel novembre 2003.
Circa i contenuti di merito tecnico invita il Coordinatore del Gruppo di Lavoro, Prof. Crocioni ed i
Consulenti Prof. Landini e l’Ing. D’Orazio ad illustrare il Piano in argomento.
Il Prof. Crocioni illustra sinteticamente il PTAP nella sua impostazione generale, nonché puntuale su alcune
questioni particolari, sulle quali si apre un proficuo confronto con i partecipanti alla conferenza odierna.
Il Prof. Landini nel sottolineare alcune particolarità del Piano in argomento per quanto attiene gli aspetti di
economico-produttivi in ordine alle criticità ed ai punti di forza del sistema produttivo provinciale,
soffermandosi in particolare su alcune singolarità riguardanti il tessuto aziendale indagato; mostra una
evidente soddisfazione in ordine al perseguimento degli obiettivi originari, pur nella discontinuità politico-
amministrativa (cambio dell’amministrazione provinciale - mantenimento degli impegni).
L’Ing. D’Orazio evidenzia alcuni aspetti di avanzamento che distinguono il PTAP in attuazione delle
indicazioni del PTCP con particolare riferimento alla questione dei Trasporti ed Infrastrutture. Sottolinea al
riguardo come nella transcalarità e degli atti di pianificazione il tematismo trasportistico del PTAP (mobilità,
logistica, infrastrutture, ecc.) abbia poi costituito utile elemento nel successivo Piano Regionale dei
Trasporti.
L’Arch. Veluscek, della Direzione Parchi Territorio Ambiente Energia della Regione Abruzzo,
procede alla lettura integrale della nota Regionale n.10548 del 21.06.07 (in allegato al presente
Verbale), con cui tale Direzione sottolinea “…che la data stabilita da codesta Amministrazione e
cioè il 26 c.m. non consente, essendo estremamente ravvicinata rispetto alla acquisizione in atti del
Piano stesso, una disamina esaustiva e approfondita …”. Nella sostanza si riserva di procedere
successivamente a trasmettere il Parere di competenza..
PROVINCIA DI CHIETI
Assessorato Urbanistica e Pianificazione Territoriale
Il Dott. Zappacosta, nel condividere pienamente i contenuti strategici del PTAP, esprime parere
favorevole in ordine all’approvazione dello stesso per conto dell’Ispettorato Ripartimentale delle
Foreste di Chieti che qui rappresenta, correttamente sottolineando come, poiché trattasi di
documento di indirizzo e di promozione di azioni programmatiche, sarà competenza dell’Ufficio
rinviare l’esame puntuale circa le compatibilità localizzative allorquando saranno formati i
conseguenti Piani di livello operativo.
Il Dott. Giangiacomo, Presidente dell’ASI del Vastese, concorda pienamente con il Dott. Cellucci
circa la tempestiva approvazione dell’atto di indirizzo e coordinamento di cui trattasi, al fine di
avviare velocemente la formazione del Piano operativo.
L’Arch. Di Chiacchio, interpellato in tal senso, chiarisce quali sono i prossimi passaggi di legge
inerenti l’iter di approvazione.
Il Dott. Ciancio, Direttore dell’ASI del Vastese e coprogettista del PTAP, evidenzia come nella
processualità di formazione del Piano e quindi nel passaggio dall’attuale fase di indirizzo e
coordinamento a quella conseguente attinente la fase operativa, sia consentita una controllata
flessibilità nelle previsioni localizzative ed attuative dei Piani consortili.
L’Arch. Di Chiacchio condivide l’intervento del Dott. Cianci precisando nel contempo che le
successive fasi di formazione dei livelli operativi di pianificazione potranno essere posti in essere
d’intesa con la Provincia.
L’Arch. Pagliaro si esprime positivamente in ordine al Piano ed elogia la Provincia di Chieti circa la
sensibilità dimostrata nel coinvolgimento delle Province limitrofe alla condivisione delle scelte al
fine del perseguimento di strategie territoriali dialoganti e compatibili nel superamento di
concezioni progettuali limitate ai confini territoriali di competenza.
L’Arch. Ursini precisa, in riferimento alla su citata nota della Regione Abruzzo, che il Piano in
oggetto è stato comunque trasmesso da oltre un anno alla Regione stessa, ed in più di una
occasione, che comunque è stata sempre coinvolta nella formazione del Piano sin dalla
sottoscrizione del primo accordo.
Sottolinea inoltre che in relazione alle Osservazioni ricevute sono state proposte specifiche
modificazioni, evidenziate negli atti di Piano, sia sotto l’aspetto normativo che grafico; fa rilevare
altresì che, per maggiore completezza analitica, rispetto agli elaborati originariamente adottati, sono
state introdotte anche le tavole grafiche riguardanti gli ambiti di PTAP sul Piano Stralcio di Bacino
per l’Assetto Idrogeologico, Piano Stralcio Difesa Alluvioni e Siti d’Importanza Comunitaria.
Espone, infine, la Valutazione Ambientale Strategica (VAS) applicata al PTAP, precisando al
riguardo che tale iniziativa è da intendersi quale momento di reale sperimentazione in applicazione