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Acoustics
Noise emitted by machinery and equipment - Measurement of
emission sound pressure levels at a work station and at other
specified positions
Survey method in situ
NORMA EUROPEA
DESCRITTORI Acustica, posto di lavoro, ergonomia, rumore: suono, rumore emesso da
motori, misurazione acustica, pressione sonora, livello, prova sul campo
RELAZIONI NAZIONALI
RICONFERMA
Le norme UNI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione di nuove edizioni
o di aggiornamenti.
È importante pertanto che gli utenti delle stesse si accertino di essere in possesso
dell’ultima edizione e degli eventuali aggiornamenti.
PREMESSA 2
0 INTRODUZIONE 3
2 RIFERIMENTI NORMATIVI 4
3 DEFINIZIONI 5
5 STRUMENTAZIONE 8
6 AMBIENTE DI PROVA 9
6.1 Generalità...................................................................................................................................................... 9
6.2 Criterio di idoneità dell'ambiente di prova.................................................................................... 9
6.3 Posizioni relative a posti di lavoro situati in uno spazio chiuso ....................................... 9
6.4 Criterio di misurazione del rumore di fondo................................................................................ 9
6.5 Condizioni ambientali durante le misurazioni ............................................................................ 9
6.6 Correzione ambientale locale.......................................................................................................... 10
7 GRANDEZZE DA MISURARE 10
8 GRANDEZZE DA DETERMINARE 10
10 MISURAZIONI 13
10.1 Intervallo temporale di misurazione ............................................................................................. 13
10.2 Procedimento di misurazione .......................................................................................................... 14
11 POSIZIONI MICROFONICHE 15
11.1 Generalità................................................................................................................................................... 15
11.2 Posizione/i microfonica/che quando l'operatore è seduto ............................................... 15
11.3 Posizione/i microfonica/che quando l'operatore è in piedi o fermo sul posto ....... 15
11.4 Posizione/i microfonica/che quando l'operatore si sposti lungo uno specifico
percorso ...................................................................................................................................................... 16
11.5 Posizioni microfoniche per posizioni di assistenza e macchine prive di
operatore .................................................................................................................................................... 16
12 INFORMAZIONI DA REGISTRARE 16
12.1 Macchina sottoposta a prova .......................................................................................................... 16
12.2 Condizioni di prova ............................................................................................................................... 17
13 INFORMAZIONI DA RIPORTARE 18
APPENDICE D BIBLIOGRAFIA 22
(informativa)
Acoustics
EUROPEAN STANDARD Noise emitted by machinery and equipment - Measurement of
emission sound pressure levels at a work station and at other
specified positions
Survey method in situ (ISO 11202:1995)
Acoustique
NORME EUROPÉENNE Bruit émis par les machines et équipements - Mesurage des niveaux
de pression acoustique d’émission au poste de travail et en d’autres
positions spécifiées
Méthode de contrôle in situ (ISO 11202:1995)
Akustik
EUROPÄISCHE NORM Geräuschabstrahlung von Maschinen und Geräten - Messung von
Emissions-Schalldruckpegeln am Arbeitsplatz und an anderen
festgelegten Orten Verfahren der Genauigkeitsklasse 3 für
Messungen unter Einsatzbedingungen (ISO 11202:1995)
DESCRITTORI Acustica, posto di lavoro, ergonomia, rumore: suono, rumore emesso da motori,
misurazione acustica, pressione sonora, livello, prova sul campo
ICS 17.140.00
CEN
COMITATO EUROPEO DI NORMAZIONE
European Committee for Standardization
Comité Européen de Normalisation
Europäisches Komitee für Normung
Segreteria Centrale: rue de Stassart, 36 - B-1050 Bruxelles
CEN 1995
I diritti di riproduzione sono riservati ai membri del CEN.
NOTIFICA DI ADOZIONE
Il testo della norma internazionale ISO 11202:1995 è stato approvato dal CEN come nor-
ma europea senza alcuna modifica.
0.1 La presente norma internazionale descrive un metodo di misurazione dei livelli di pressio-
ne sonora di emissione al posto di lavoro e in altre specifiche posizioni in prossimità di una
macchina o di un'apparecchiatura. Il metodo illustrato nella presente norma internazionale
si rifà al metodo descritto nella ISO 11201 (metodo tecnico progettuale), ad eccezione di
quanto segue:
a) è consentito effettuare misurazioni in sito; e
b) viene indicato un metodo per la determinazione di una correzione ambientale locale
che fornisce risultati che si avvicinano a quelli ottenuti in un campo sonoro libero so-
pra un piano riflettente. Tale correzione viene impiegata per ottenere i livelli di pressio-
ne sonora di emissione in specifiche posizioni, inclusi i posti di lavoro. I risultati rien-
trano nella classe di precisione di un metodo di controllo.
0.2 La presente norma internazionale appartiene a una serie di norme (dalla ISO 11200 alla
ISO 11204) che definisce vari metodi di determinazione delle emissioni di rumore di una
macchina o di un'apparecchiatura come pure di un sottogruppo di tale apparecchiatura
(macchina sottoposta a prova). La ISO 11200 fornisce alcune linee guida per la scelta del
metodo da applicare per determinare i livelli di pressione sonora di emissione di macchine
e apparecchiature. Essa illustra inoltre in dettaglio le norme internazionali contenenti me-
todi di determinazione dei livelli di potenza sonora.
1.1 Generalità
La presente norma internazionale descrive un metodo di misurazione dei livelli di pressio-
ne sonora di emissione delle macchine e delle apparecchiature al posto di lavoro e in altre
specifiche posizioni nelle immediate vicinanze in campo semi-riverberante. I livelli di pres-
sione sonora di emissione vengono misurati come livelli ponderati A e, ove richiesto, co-
me livelli di picco ponderati C.
Nota 1 I contenuti della presente norma e delle norme internazionali ad essa collegate sono sintetizzati nel
prospetto 1 della 11200:1995.
La presente norma internazionale fornisce un metodo per la determinazione di una corre-
zione ambientale locale (soggetta a un valore limite massimo specificato) da applicare ai
livelli di pressione sonora misurati allo scopo di neutralizzare perlomeno parzialmente gli
effetti di riflessioni provenienti da superfici riflettenti diverse dal piano sopra al quale si tro-
vano la macchina o l’apparecchiatura. Tale correzione viene determinata sulla base
dell'area di assorbimento sonoro equivalente di una camera di prova.
Il posto di lavoro, occupato da un operatore, può essere situato in uno spazio aperto all'in-
terno della camera in cui è in funzione la sorgente oppure in una cabina fissata perma-
nentemente alla sorgente o ancora in uno spazio interamente chiuso distante dalla sor-
gente. Una o più specifiche posizioni possono trovarsi in prossimità di una macchina con
o senza operatore. Tali posizioni vengono talvolta designate con il termine di posizioni di
assistenza.
La presente norma internazionale specifica i requisiti relativi all'ambiente di prova e alla
strumentazione in termini di grado di precisione. Fornisce istruzioni sull'installazione e sul
funzionamento della macchina sottoposta a prova come pure per la scelta delle posizioni
microfoniche nel posto di lavoro e in altre specifiche posizioni. Scopo delle misurazioni è
consentire di effettuare un confronto fra le prestazioni delle diverse unità di una particola-
re famiglia di macchine o apparecchiature in condizioni ambientali specificate come pure
in condizioni di montaggio e funzionamento normate. I dati ottenuti possono inoltre essere
utilizzati per la dichiarazione e verifica dei livelli di pressione sonora di emissione come
specificato nella ISO 4871.
2 RIFERIMENTI NORMATIVI
Le norme sottoindicate contengono disposizioni valide anche per la presente norma inter-
nazionale, in quanto in essa espressamente richiamate.
Al momento della pubblicazione della presente norma erano in vigore le edizioni sottoin-
dicate.
3 DEFINIZIONI
Ai fini della presente norma internazionale, si applicano le seguenti definizioni. Per defini-
zioni più dettagliate, si rimanda alle procedure per prove di rumorosità relativi a specifici
modelli di macchine e apparecchiature.
3.1 emissione: Suono irradiato da una sorgente di rumore nota e propagantesi per via aerea
(per esempio la macchina sottoposta a prova).
Nota 3 Sull'etichetta e/o nella specifica di un prodotto possono essere indicati i principali descrittori
dell'emissione di rumore, ossia il livello di potenza sonora della sorgente stessa e i livelli di pressione
sonora di emissione al posto di lavoro e/o in altre specifiche posizioni (se presenti) in prossimità del-
la sorgente.
3.2 pressione sonora di emissione, p: Pressione sonora rilevabile in una specifica posizione
situata in prossimità di una sorgente del rumore operante nelle condizioni di funzionamen-
to e di montaggio specificate e su una superficie riflettente piana escludendo gli effetti del
rumore di fondo come pure gli effetti di riflessioni diverse da quelle prodotte dal piano o
dai piani ammessi ai fini della prova. È espressa in pascal.
3.3 livello di pressione sonora di emissione, Lp: Dieci volte il logaritmo decimale del rap-
porto fra il quadrato della pressione sonora di emissione, p2(t) e il quadrato della pressione
sonora di riferimento, p02 , misurata applicando una particolare ponderazione del tempo e
una particolare ponderazione della frequenza scelte fra quelle indicate nella IEC 651. È
espresso in decibel. La pressione sonora di riferimento è pari a 20 µPa.
Nota 4 Gli esempi comprendono:
- livello massimo di pressione sonora di emissione ponderato A con ponderazione del tempo F:
LpAFmax;
- livello di picco ponderato C della pressione sonora di emissione: LpC,picco.
Il livello di pressione sonora di emissione relativo a una specifica posizione deve essere de-
terminato sulla base di un codice di prova relativo a una specifica famiglia di macchine o,
qualora questo non esista, di un metodo conforme alle prescrizioni nella serie ISO 11200.
I livelli di pressione sonora di emissione temporali medi ponderati A vengono indicati con
LpAeqT, generalmente abbreviato LpA. LpAeqT deve essere misurato mediante uno strumen-
to conforme ai requisiti indicati dalla IEC 804.
Nota 5 In generale, i pedici eq e T vengono omessi dal momento che i livelli di pressione sonora di emis-
sione temporali medi vengono necessariamente determinati all'interno di un preciso intervallo tem-
porale di misurazione.
Nota 6 La formula 1 è identica a quella del già noto descrittore ISO del rumore ambientale definito come
"livello di pressione sonora continuo equivalente" dalla ISO 1996-1. Tuttavia, la grandezza di emis-
sione sopra definita viene impiegata per quantificare il rumore emesso da una macchina sottoposta
a prova e lascia presupporre che, per la misurazione, vengano utilizzate condizioni di misurazione
e di funzionamento normate oltre a un ambiente acustico controllato.
3.3.2 livello di picco della pressione sonora di emissione, Lp,picco: Il più alto valore istantaneo rag-
giunto dal livello di pressione sonora di emissione durante un ciclo di funzionamento. È
espresso in decibel.
3.3.3 livello di pressione sonora di emissione di un evento isolato, Lp,1s: Livello temporale medio
di pressione sonora di emissione di un evento sonoro isolato di durata specifica T (o tem-
po di misurazione specifico T) normato a T0 = 1 s.
È espresso in decibel ed è dato dalla formula seguente:
formula 2
2
T p (t )
T0
1
L p,1s = 10 lg ------- e - d t dB
--------------
0 p0
2
T
= L peqT + 10 lg ------- dB
T0
Nota 7 La formula sopra riportata è identica a quella fornita per il già noto descrittore ISO di rumore am-
bientale definito come "livello di esposizione sonora" . Tuttavia, la grandezza di emissione soprade-
finita viene utilizzata per caratterizzare una sorgente del rumore e presuppone che, per le misura-
zioni, si utilizzi un ambiente acustico controllato.
3.4 indice di rumore impulsivo (impulsività): Grandezza che consente di caratterizzare il ru-
more emesso da una sorgente come "impulsivo". (Vedere appendice C). È espresso in
decibel.
3.5 campo sonoro libero sopra un piano riflettente: In un mezzo omogeneo e isotropo,
campo sonoro che si crea nella metà superiore dello spazio di una superficie piana, rigida,
di dimensioni infinite sulla quale è ubicata la macchina sottoposta a prova.
3.7 operatore: Persona il cui posto di lavoro si trova in prossimità di una macchina e che svol-
ge una mansione ad essa associata.
3.12 registrazione in funzione del tempo: Registrazione continua del livello di pressione so-
nora di emissione in funzione del tempo effettuata durante uno o più periodi di funziona-
mento di un ciclo di funzionamento.
3.13 rumore di fondo: Rumore proveniente da qualsiasi sorgente diversa dalla macchina sot-
toposta a prova.
Nota 9 Il rumore di fondo potrebbe comprendere gli apporti di suoni propagantisi per via aerea, di vibrazioni
propagantesi per via strutturale e di rumori di natura elettrica provenienti da strumentazione.
3.14 livello di rumore di fondo: Livello di pressione sonora misurato quando la macchina sot-
toposta a prova non è in funzione. È espresso in decibel.
3.15 correzione del rumore di fondo, K1: Termine correttivo che tiene conto dell'influenza del
rumore di fondo sul livello di pressione sonora di emissione in specifiche posizioni della
macchina sottoposta a prova. K1 è funzione della frequenza ed è espresso in decibel. In
caso di ponderazione A, la correzione K1A deve essere calcolata sulla base dei valori ot-
tenuti mediante ponderazione A.
3.16 indicatore ambientale, K2: Termine che tiene conto dell'influenza del suono riflesso o as-
sorbito sul livello di pressione sonora superficiale; K2 è funzione della frequenza ed è espres-
so in decibel. In caso di ponderazione A, verrà indicato da K2A (vedere la serie ISO 3740).
3.17 correzione ambientale locale, K3: Termine correttivo che tiene conto dell'influenza del
suono riflesso sul livello di pressione sonora di emissione in una specifica posizione (per
esempio un posto di lavoro) legata alla macchina sottoposta a prova. K3 è funzione della
frequenza e della posizione e viene espresso in decibel. In caso di ponderazione A, è in-
dicato da K3A.
3.18 distanza tipica, a: Distanza fra la specifica posizione e la principale sorgente sonora più
vicina della macchina sottoposta a prova. Se le principali sorgenti sonore della macchina
non sono chiaramente definite, a equivale alla distanza fra la specifica posizione e la parte
più vicina della macchina sottoposta a prova.
5 STRUMENTAZIONE
L'insieme degli strumenti, ivi inclusi microfono e cavo, deve soddisfare i requisiti specifi-
cati nella IEC 651 per gli strumenti di classe 1 o 2, oppure, nel caso di impiego di fonome-
tri integratori, nella IEC 804.
Prima e dopo ciascuna serie di misurazioni, al microfono deve essere applicato un cali-
bratore acustico avente una precisione di ± 0,3 dB (classe 1 come indicato dalla IEC 942)
allo scopo di verificare la calibrazione dell'insieme degli strumenti di misurazione a una o
più frequenze oltre la gamma considerata.
La conformità del calibratore ai requisiti della IEC 942 deve essere verificata con cadenza
annuale. La conformità dell'insieme degli strumenti ai requisiti della IEC 651 (oppure, in
caso di sistemi integratori-mediatori, ai requisiti della IEC 804) deve essere verificata con
cadenza biennale.
Si richiede la registrazione della data dell'ultima verifica di conformità ai requisiti delle IEC
applicabili caso per caso.
6.1 Generalità
Qualsiasi ambiente conforme ai requisiti di qualificazione di cui in 6.2 e adeguatamente
isolato da eventuali rumori di fondo secondo quanto prescritto in 6.4 risulta idoneo all'ef-
fettuazione di misurazioni conformemente a quanto specificato nella presente norma in-
ternazionale.
7 GRANDEZZE DA MISURARE
Le grandezze di base da misurare in ciascuna specifica posizione durante i periodi di fun-
zionamento o il ciclo di funzionamento specificati per la macchina sottoposta a prova so-
no:
- il livello di pressione sonora ponderato A, L' pA (il primo sta ad indicare valori misurati);
- il livello di picco ponderato C della pressione sonora, LpC,picco.
Nota 14 Per alcune applicazioni, potrebbe non essere necessario misurare il valore del livello di picco pon-
derato C della pressione sonora. (Vedere punto 5, nota 4 della ISO 4871:-).
8 GRANDEZZE DA DETERMINARE
Allo scopo di determinare i livelli di pressione sonora di emissione in una specifica posi-
zione, è necessario applicare ai livelli di pressione sonora misurati, ad eccezione dei livelli
di picco, LpC,picco, per i quali non sono ammesse correzioni, sia le correzioni del rumore di
fondo K1 sia le correzioni ambientali locali K3.
Le correzioni K1 e K3 da applicare sono quelle relative alla ponderazione della frequenza
per la quale siano stati misurati i livelli di pressione sonora di emissione. Per ponderazio-
ne A:
formula 4
L pA = L' pA Ð K 1A Ð K 3A
dove il primo indica i valori misurati e l'assenza del primo i valori di emissione.
Non è ammessa l'applicazione di correzioni ambientali a una specifica posizione situata
all'interno di uno spazio chiuso come quello descritto in 6.3.
Nota 15 Se la macchina sottoposta a prova produce eventi sonori isolati, si dovrebbe determinare il livello di
pressione sonora di emissione di un evento isolato raggiunto in una specifica posizione Lp,1s (vede-
re 3.3.3).
9.1 Generalità
Le modalità di installazione e funzionamento della macchina sottoposta a prova possono
influire in misura significativa sui livelli di pressione sonora di emissione raggiunti nelle
specifiche posizioni considerate. Questo paragrafo descrive condizioni in grado di mini-
mizzare le variazioni nell'emissione di rumore derivanti dalle condizioni di installazione e
di funzionamento della macchina sottoposta a prova. Ci si deve attenere alle istruzioni for-
nite dalla procedura per prove di rumorosità relativa alla famiglia di macchine o apparec-
chiature alla quale appartiene la macchina sottoposta a prova, se presente. Le suddette
condizioni dovranno essere riprodotte per la determinazione dei livelli di pressione sonora
10 MISURAZIONI
10.1.1 Generalità
L'intervallo temporale di misurazione deve essere scelto in modo tale che, per condizioni
di funzionamento specifiche, si possano determinare il livello di pressione sonora di emis-
sione e, se richiesto, le caratteristiche temporali dell'emissione sonora in specifiche posi-
zioni.
Per una sorgente data sottoposta a prova, l'intervallo temporale di misurazione, T, può es-
sere composto da un certo numero di intervalli temporali di misurazione parziale, Ti, cia-
scuno dei quali corrispondente a uno specifico periodo di funzionamento della sorgente.
In questo caso, è preferibile in genere determinare un solo livello di pressione sonora di
emissione calcolando una media dei singoli livelli di pressione sonora di emissione pon-
derati A mediante la formula seguente:
formula 5
N
1 0,1 L pA,T(i)
L pA = 10 lg ---- ∑ T i 10 dB
T
i =1
dove:
T è l'intervallo temporale di misurazione totale
N
T = ∑ Ti ;
i= 1
Ti sono gli intervalli temporali di misurazione parziale;
N è il numero totale di intervalli temporali di misurazione parziale o periodi di funzio-
namento;
LpA,T(i) è il livello di pressione sonora di emissione ponderato A in un intervallo temporale
di misurazione parziale Ti.
Per macchine e apparecchiature che presentino uno specifico ciclo di funzionamento, è
necessario solitamente prolungare l'intervallo temporale di misurazione fino a un numero
intero di cicli di funzionamento consecutivi.
L'intervallo temporale di misurazione deve corrispondere unicamente ai periodi di funzio-
namento per i quali si desidera determinare il livello di pressione sonora di emissione e,
se richiesto, le caratteristiche temporali dell'emissione sonora.
I valori dell'intervallo temporale di misurazione, degli eventuali intervalli temporali di misu-
razione parziale e del numero di cicli di funzionamento contenuto nell'intervallo temporale
di misurazione si trovano solitamente nella specifica procedura per prove di rumorosità
relativo alla famiglia di macchine o di apparecchiature alla quale appartiene la macchina
sottoposta a prova, se presente. Ad ogni modo, tali valori devono essere identici a quelli
definiti per la determinazione del livello di potenza sonora della macchina sottoposta a
prova.
10.2.1 Generalità
Il/I livello/i di pressione sonora di emissione devono essere misurati durante un normale
periodo di funzionamento della macchina sottoposta a prova (vedere 10.1). Letture di tali
livelli devono essere effettuate in specifiche posizioni.
Generalmente, per misurare il livello di pressione sonora di emissione (vedere 5), occorre uti-
lizzare un fonometro integratore/mediatore rispondente ai requisiti specificati nella IEC 804.
Qualora si riesca a dimostrare che le variazioni nel livello di pressione sonora misurate utiliz-
zando la caratteristica S di ponderazione del tempo sono minori di ± 1 dB, è possibile impiega-
re un fonometro convenzionale conforme ai requisiti della IEC 651. In tal caso, il livello di pres-
sione sonora viene preso come media, misurata mediante la caratteristica S di ponderazione
del tempo, fra i livelli minimi e massimi rilevati durante il periodo di osservazione.
11 POSIZIONI MICROFONICHE
11.1 Generalità
Le posizioni di misurazione devono essere selezionate fra quelle alternative descritte in
11.2, 11.3, 11.4 o 11.5.
Il microfono deve essere orientato in modo tale che l'angolo di incidenza del suono coin-
cida con la direzione di riferimento del microfono come specificato dal costruttore allo sco-
po di soddisfare i requisiti delle IEC 651 o IEC 804. Se possibile, il livello di pressione so-
nora di emissione deve essere misurato quando la macchina sottoposta a prova è priva di
operatore e con il microfono orientato verso la sorgente sonora dominante.
L'operatore o gli operatori, se presenti, non devono indossare indumenti che assorbano il
suono in modo anomalo, né berretti o sciarpe (ad esclusione del casco protettivo richiesto
per ragioni di sicurezza oppure del casco o del supporto utilizzati come base per il micro-
fono) suscettibili di influire sulle misurazioni sonore.
In presenza dell'operatore, il microfono deve essere posizionato lateralmente a 0,20 m ± 0,02 m
rispetto al piano centrale del capo dell'operatore, lungo una linea che parte dai suoi occhi con
asse parallelo al raggio visivo dell'operatore e sul lato in cui il livello di pressione sonora ponde-
rato A, LpA, faccia registrare il valore più alto.
Nota 19 Se il livello di pressione sonora misurato è condizionato visibilmente dalla posizione, si raccomanda
di calcolare una media spaziale in diverse posizioni all'interno di una piccola superficie volumetrica
avente come centro la posizione in questione.
Salvo diversamente indicato nella procedura per prove di rumorosità, se presente, la/le
posizione/i dell'operatore dovranno essere conformi a quanto specificato ai punti da 11.2
a 11.5.
12 INFORMAZIONI DA REGISTRARE
Ove possibile, per tutte le misurazioni effettuate conformemente a quanto prescritto dalla
presente norma internazionale è necessario raccogliere e registrare le informazioni sotto-
elencate. I valori calcolati devono essere arrotondati solo dopo la fase finale di calcolo pri-
ma della stesura della relazione.
12.4 Strumentazione
a) Apparecchiature utilizzate per le misurazioni, precisamente nome, modello, numero
di serie e costruttore.
b) Metodo impiegato per la verifica della taratura del sistema di misurazione; devono es-
sere registrati data, luogo e risultato della taratura.
c) Caratteristiche dell'eventuale schermo paravento.
S
K 3 = 10 lg 1 + 4 ---- dB
A
dove:
S = 2πa2 e
a è la distanza, in metri, fra la specifica posizione e la principale sorgente sonora più
vicina della macchina sottoposta a prova. Se la principale sorgente sonora della
macchina non è chiaramente definita, a equivarrà alla distanza fra la specifica po-
sizione e la parte più vicina della macchina sottoposta a prova. Se l'operatore si
muove lungo un percorso stabilito, a equivarrà alla distanza più breve fra un tratto
qualsiasi del percorso e la macchina sottoposta a prova.
Nota 23 Il codice di prova, se di interesse, deve fornire indicazioni relativamente al calcolo dei valori di a.
Il valore di A, l'area di assorbimento acustico equivalente della camera di prova, viene ri-
cavato, in metri quadri, applicando la formula seguente:
A = α · SV
dove:
α è il coefficiente di assorbimento acustico medio della camera di prova dedotto dal
prospetto A.1 dell'appendice A della pubblicazione ISO 3746:1995;
SV è l'area totale della camera di prova (pareti, soffitto e pavimento), in metri quadri.
Se il valore calcolato di K3 è maggiore di 2,5 dB, la correzione ambientale locale deve es-
sere considerata pari a 2,5 dB (valore stimato).
La figura A.1 fornisce i valori della correzione ambientale locale.
A
figura A.1 Correzione ambientale locale, K3, calcolata in base a -----2-
a
3
K3 in dB
2,5
1,5
0,5
0
10 100 1000
A/a2
Dimensioni in m
0,75
1
0,04 a 0,10
2
0,75
3
0,63
2) Da pubblicare. (Revisione della ISO 4871:1984). (Nota nazionale - La norma è stata pubblicata nel 1996).
3) Da pubblicare.
3) Da pubblicare.
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UNI
Ente Nazionale Italiano La pubblicazione della presente norma avviene con la partecipazione volontaria dei Soci,
di Unificazione dell’Industria e dei Ministeri.
Via Battistotti Sassi, 11B Riproduzione vietata - Legge 22 aprile 1941 Nº 633 e successivi aggiornamenti.
20133 Milano, Italia