NORMA ITALIANA
Piani di sicurezza
Guida alla compilazione dei piani di sicurezza e di
coordinamento
UNI 10942
+ EC 1
APRILE 2001
Building site
Safety plans
Guideline for safety and coordination plans
CLASSIFICAZIONE ICS
SOMMARIO
RELAZIONI NAZIONALI
RELAZIONI INTERNAZIONALI
ORGANO COMPETENTE
RATIFICA
RICONFERMA
UNI
Ente Nazionale Italiano
di Unificazione
Via Battistotti Sassi, 11B
20133 Milano, Italia
Gr. 11
UNI - Milano
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pu essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza
il consenso scritto dellUNI.
UNI 10942:2001
Pagina I
PREMESSA
La presente norma stata elaborata dalla Commissione "Processo
edilizio" dellUNI, nellambito del Gruppo di lavoro 12 "Piani di sicurezza dei cantieri".
La Commissione Centrale Tecnica ha dato la sua approvazione il
22 marzo 2001.
Le correzioni introdotte nellottobre 2001 consentono di meglio collocare nel quadro legislativo vigente gli aspetti relativi ai costi della
sicurezza (punti 3.4.f e 9.4), al carattere, pubblico o privato, delle
opere (punti 3.6 e 8.7), al legame tra piano di sicurezza e coordinamento e contratto di appalto (punto 5.2) e al piano di sicurezza sostitutivo (punto 8.6).
Le norme UNI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione di nuove edizioni o di aggiornamenti.
importante pertanto che gli utilizzatori delle stesse si accertino di essere in possesso dellultima edizione e degli eventuali aggiornamenti.
Si invitano inoltre gli utilizzatori a verificare lesistenza di norme UNI
corrispondenti alle norme EN o ISO ove citate nei riferimenti normativi.
Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le parti
interessate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare il reale stato
dellarte della materia ed il necessario grado di consenso.
Chiunque ritenesse, a seguito dellapplicazione di questa norma, di poter fornire suggerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dellarte
in evoluzione pregato di inviare i propri contributi allUNI, Ente Nazionale Italiano di
Unificazione, che li terr in considerazione, per leventuale revisione della norma stessa.
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UNI
Pagina II
INDICE
0
0.1
0.2
0.3
0.4
INTRODUZIONE
1
Generalit...................................................................................................................................................... 1
Obiettivi organizzativi .............................................................................................................................. 1
Rispondenza alle aspettative dellorganizzazione, del cliente e del fruitore............. 1
Inquadramento della norma nel contesto legislativo ............................................................. 1
RIFERIMENTI NORMATIVI
TERMINI E DEFINIZIONI
4
4.1
4.2
4.3
4.4
4.5
4.6
4.7
4.8
4.9
4.10
4.11
4.12
4.13
5
5.1
5.2
5.3
6
6.1
6.2
6.3
6.4
6.5
6.6
6.7
6.8
6.9
7
7.1
7.2
7.3
8
8.1
figura
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UNI
Pagina III
8.2
8.3
8.4
8.5
8.6
8.7
9
9.1
9.2
9.3
9.4
9.5
9.6
9.7
9.8
10
10.1
10.2
10.3
13
14
14
14
14
14
10.4
10.5
10.6
10.7
10.8
10.9
10.10
10.11
10.12
10.13
10.14
11
11.1
11.2
11.3
11.4
11.5
21
21
22
22
23
23
12
12.1
12.2
12.3
12.4
24
24
24
24
12.5
12.6
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24
24
25
UNI
Pagina IV
prospetto
prospetto
prospetto
prospetto
prospetto
prospetto
prospetto
prospetto
28
Inizio di attuazione della presente sezione .............................................................................. 29
DEFINIZIONI COMPLEMENTARI
12.7
APPENDICE
(informativa)
.........................................................................................................................................................................
30
prospetto A.1
prospetto A.2
APPENDICE
(informativa)
prospetto B.1
APPENDICE
(informativa)
prospetto C.1
APPENDICE
(informativa)
D.1
D.2
APPENDICE
(informativa)
RISCHI DI LAVORAZIONE
34
35
36
Indagini per le misure di sicurezza per pericoli indotti dal sito al cantiere .............. 36
Progettazione delle misure di sicurezza dellarea interessata dallimpianto
di cantiere................................................................................................................................................... 36
ELEMENTI DELLA PROGETTAZIONE DEL CANTIERE
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INTRODUZIONE
0.1
Generalit
La norma si propone di individuare metodi e procedure per la redazione, verifica, accettazione, gestione, dei documenti della sicurezza in attivit in cui sia individuabile la presenza di un cantiere mobile o temporaneo.
La situazione in cui individuabile un cantiere mobile o temporaneo generalmente quella
di attivit a commessa o di procedimenti (Project) per la realizzazione di lavori e di impianti
sia strutturali sia infrastrutturali non connessi a processi di produzione manifatturiera.
0.2
Obiettivi organizzativi
Allo scopo di conseguire la necessaria chiarezza di comunicazione, informazione e formazione destinate agli operatori interessati alla sicurezza di una commessa, procedimento o cantiere, la documentazione per la sicurezza deve essere redatta ed espressa secondo riferimenti semplici e deve essere strutturata come indicato nella presente norma.
0.3
0.3.1
Organizzazione operante
L'organizzazione operante nella commessa, nel procedimento o nel cantiere individuata
nel committente, nel realizzatore o nel gestore patrimoniale sia di un bene immobile sia di
un impianto completo.
0.3.2
Cliente dellorganizzazione
Il cliente dellorganizzazione pu essere individuato in una delle persone giuridiche (imprese) o fisiche (responsabili funzionali dei diversi servizi) che sono coinvolte dal committente quando agisce come promotore della commessa o del procedimento.
0.3.3
0.4
1)
2)
Al momento della pubblicazione della presente norma in vigore la legge 11 febbraio 1994, n. 109, e successive modificazioni, e il relativo regolamento di attuazione (DPR 21 dicembre 1999, n. 554).
Al momento della pubblicazione della presente norma in vigore il decreto legislativo, 19 settembre 1994, n. 626, ed il
decreto legislativo 14 agosto 1996, n. 494, e successive modificazioni.
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1.1
La norma fornisce una guida per lindividuazione delle responsabilit, delle funzioni e dei
documenti che determinano la conduzione di una commessa, di un procedimento o di un
cantiere, in modo da individuare e rimuovere i pericoli, valutare i rischi, predisporre le misure di sicurezza per gli operatori che interverranno nell'opera dalla sua esecuzione fino
alla sua demolizione.
1.2
In particolare la norma propone contenuti, forme, modalit e procedure per la compilazione, l'adeguamento e l'aggiornamento di:
a) piani di sicurezza predisposti dal committente all'inizio del procedimento o nel corso
della progettazione esecutiva e comunque prima della definizione delle modalit per
l'affidamento;
b) fascicolo informazioni dell'opera (di cui in UE 26/05/93) contenente le informazioni utili
al fine della prevenzione e protezione del lavoro nelle attivit di esercizio, manutenzione, ristrutturazione e demolizione dell'opera in progetto;
c) indicazioni sull'impiego dei materiali, delle macchine, degli impianti fissi e delle infrastrutture, nonch indicazioni sulle misure di sicurezza destinate agli operatori professionali interessati nelle lavorazioni e nei singoli cantieri;
d) modalit con le quali gli operatori professionali esecutori delle attivit previste nei piani e nelle indicazioni possono riesaminare i piani e indicazioni necessarie per ottenerne larmonizzazione con le tecnologie e le modalit operative da loro proposte;
e) piani operativi predisposti dalle imprese esecutrici.
RIFERIMENTI NORMATIVI
UNI 10722-1
UNI 10722-2
UNI 10722-3
UNI 10874
UNI EN 30011-1
UNI EN 30011-2
UNI EN 30011-3
TERMINI E DEFINIZIONI
Nel seguito sono riportati alcuni termini e definizioni essenziali.
Nota
3.1
Altri termini utili per la comprensione della norma sono dati nellappendice A in attesa di coordinarli con quelli
contenuti nelle altre norme UNI elaborate dalle commissioni Edilizia, Manutenzione e Sicurezza.
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b)
c)
d)
e)
f)
3.2
3.3
3.4
3.5
piano sostitutivo: Nel caso in cui l'impresa sia tenuta a fare unofferta per commesse di
piccola entit e poi ad accettare o firmare il relativo contratto di appalto in un procedimento
per cui sia previsto e fornito il progetto esecutivo ma non sia n previsto n fornito un piano
di sicurezza, l'impresa deve redigere sotto la propria responsabilit un documento analogo al documento di valutazione sopra descritto che contenga esplicitamente tutte le analisi
dei pericoli indotti dal sito, e riporti gli elementi essenziali di analisi delle lavorazioni e dei
rischi delle lavorazioni.
3)
Al momento della pubblicazione della presente norma in vigore il decreto legislativo 14 agosto 1996, N 494, e successive modificazioni, art 12, comma 5.
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3.6
piano operativo (PO): Nel caso di commesse per le quali il committente (o lamministrazione aggiudicatrice) abbia previsto e fornito all'appaltatore il progetto esecutivo e il relativo
piano di sicurezza, il documento di valutazione cantiere sopra descritto deve essere redatto
e tenuto aggiornato con gli stessi metodi proposti per la redazione e gestione del piano di
sicurezza e coordinamento e deve essere denominato piano di sicurezza operativo.
Il piano operativo deve contenere in modo completo e documentato tutti gli elementi previsti nel documento di valutazione cantiere, con le necessarie precisazioni e indicazioni
relative al dettaglio dei materiali, delle attrezzature, delle risorse, delle procedure esecutive e dei programmi che l'appaltatore intenda proporre e utilizzare.
4.1
4.2
4)
5)
6)
Al momento della pubblicazione della presente norma in vigore il decreto legislativo 494/96.
Al momento della pubblicazione della presente norma in vigore il decreto legislativo 415/98 per la legge 55/90 allart.18 comma 8.
Al momento della pubblicazione della presente norma in vigore il decreto legislativo 626/94.
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4.3
4.4
4.5
4.6
4.7
4.8
Al momento della pubblicazione della presente norma in vigore il decreto legislativo 494/96.
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4.9
4.10
4.11
4.12
4.13
5.1
Generalit
Il raggiungimento della sicurezza dell'opera durante la sua realizzazione, l'esercizio e la
manutenzione determina la necessit di individuare con sufficiente chiarezza le condizioni in cui, in dette situazioni, si troveranno gli operatori e i fruitori (vedere figura 1).
8)
Al momento della pubblicazione della presente norma in vigore il decreto legislativo 494/96.
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figura
PEM Progetto:
Coordinatore
Progettazione Esecutiva
PSL Progettisti
PSL Progettisti
Specialisti
PSL Progettisti
Specialisti
PSL Progettisti
Specialisti
Specialisti
PSL Progettisti
Specialisti
Segreteria per
Edizione Rapporti,
Comunicazioni,
Collegamenti,
Archivio e
Registrazione
PCM = Specialista di
Programmazione Attivit
CCS = Specialista di
Controllo Costi Attivit
CCM = Specialista di
Tecnologia di Costruzione
Preparazione
Elaborati del
Progetto Esecutivo,
dei Programmi,
delle Specifiche,
delle Stime e dei Piani
di Sicurezza
CSP = Coordinatore
Sicurezza Progettazione
Elaborati e Specifiche di
Progetto Esecutivo
Programma
di Realizzazione
WBA o simile
FASCICOLO di
GESTIONE Opera
Fascicolo
INFORMAZIONI
Piano di Sicurezza
e Coordinamento
Individuazione
delle Opere
Componenti il
Progetto
Individuazione
dei Lotti Operativi
Individuazione
delle Lavorazioni
delle Opere
Individuazione e
indicazione
dei Processi
OPERATIVI
Procedure di
Costruzione
Elenco
macchine e
Attrezzature
Impiegate
Riesame Progetto o
Ri - Elaborazione
Progetto Esecutivo
per Eliminare Pericoli
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Analisi
Situazione dopo
Riesame
Fascicolo
INFORMAZIONI
dopo RIESAME
Pericoli Si
Progettazione
degli Apprestamenti di
Sicurezza
Pericoli No
Specifica e Dettagli
Apprestamenti Sicurezza
Rielaborazione
Programma Tempi e
Stima Costi
Rielaborazione
Procedure
operative
Valutazione Rischi
Residuali
Operatori
Elencazione e
Reperimento Dati di
Valutazione Rischi
Operatori per
Gruppi Omogenei
Schede
Valutazione
Rischi
degli Operatori
nei Processi
Impresa
Esecutrice
NON nota
Impresa Esecutrice
NOTA
Documento valutazione
Tipo da Impresa
Esecutrice ex
Decreto Legislativo 626
Raccomandazioni Nazionali Organismi
Rappresentativi Imprese e Organismi
Paritetici ex Decreto Legislativo 626
ovvero Conoscenze Tecnologiche
Unita di Progettazione
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5.2
5.3
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6.1
6.2
6.2.1
La pianificazione della sicurezza possibile a partire dalla concezione delle opere e quindi dalla progettazione che correntemente definita in tre livelli: preliminare, definitiva, esecutiva.
6.2.2
6.2.3
6.2.3.1
Il progetto definitivo individua compiutamente i lavori da realizzare, nel rispetto delle esigenze, dei criteri, dei vincoli, degli indirizzi e delle indicazioni stabiliti nel progetto preliminare, e contiene tutti gli elementi necessari ai fini del rilascio delle prescritte autorizzazioni
ed approvazioni.
6.2.3.2
Il progetto definitivo consiste in una relazione descrittiva dei criteri utilizzati per le scelte
progettuali, nonch delle caratteristiche dei materiali prescelti e dell'inserimento delle opere nel territorio; nello studio di impatto ambientale ove previsto; in disegni generali nelle
opportune scale descrittivi delle principali caratteristiche delle opere, delle superfici e dei
volumi da realizzare, compresi quelli per l'individuazione del tipo di fondazione; negli studi
ed indagini preliminari occorrenti che riguardano la natura e le caratteristiche dell'opera;
nei calcoli preliminari delle strutture e degli impianti; in un disciplinare descrittivo degli elementi prestazionali, tecnici ed economici previsti in progetto nonch in un computo metrico estimativo.
6.2.3.3
Gli studi e le indagini occorrenti, quali quelli di tipo geognostico, idrologico, sismico, agronomico, chimico e biologico, i rilievi e i sondaggi sono condotti fino ad un livello tale da
consentire i calcoli preliminari delle strutture e degli impianti e lo sviluppo del computo metrico estimativo.
6.3
9)
Si pu definire PEM = progettista esecutivo (project engineering manager = gestore del progetto esecutivo o
anche direttore di progetto).
Al momento della pubblicazione della presente norma in vigore il DPR 21 dicembre 1999, n 554.
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6.3.1
6.3.2
6.4
6.4.1
6.4.2
Programma preliminare
Il PEM deve aver cura di ottenere in prima edizione un programma esecutivo della realizzazione e deve effettuare gli adeguamenti e le revisioni necessari in modo da rendere disponibile un elaborato che suddivida l'opera in parti (lotti funzionali, lotti topologici, lotti
amministrativi), indicando per ciascuna di esse la collocazione nello spazio geografico e
topografico, la collocazione nel tempo, la collocazione nel diagramma di flusso del procedimento e i relativi riferimenti alle attivit nei punti di controllo (Milestone). Tale attivit pu
essere anche denominata WBS (Work Breakdown Structure).
6.5
6.6
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6.6.1
6.7
6.8
6.9
6.9.1
6.9.2
7.1
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Pagina 12
7.2
7.3
8.1
Valutazione
Tenuto conto degli apprestamenti di sicurezza progettati e indicati a proposito dei diversi
processi, deve essere indicata nel piano la serie di rischi specifici cui sono esposti i singoli
operatori per ciascun posto di lavoro o per ciascun gruppo omogeneo (GO = categoria
professionale) di lavoratori.
I rischi specifici devono essere evidenziati a partire da apposite liste redatte come nellappendice B o desunte da raccomandazioni redatte dagli organismi di settore professionale
interessati allo studio della prevenzione e della protezione del lavoro.
Per il processo in oggetto, per ciascun lavoratore o meglio per gruppi omogenei, devono
essere redatte apposite matrici di rischio che mettano in correlazione il rischio specifico
dedotto dalla lista e due modalit: la gravit del rischio per la persona e la probabilit del
rischio per la persona. Tale matrice di rischio pu anche essere espressa da un valore numerico come esposto nellappendice C (per esempio da 1 a 16) che riassuma il livello di
attenzione da suggerire ai singoli responsabili delle unit produttive.
8.2
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8.3
8.4
8.5
8.6
8.7
Nei documenti formativi redatti dal Formedil di Roma 1992 a favore dei dirigenti, preposti e lavoratori delle
imprese associate alla Confindustria (allegato CCNL Imprese Edili ANCE 1992), tali documenti sono denominati (oggi impropriamente) piano generale di sicurezza cantiere e piani particolari di sicurezza dei settori del
cantiere.
10)
Viene denominato "piano delle misure di sicurezza fisica dei lavoratori" secondo la Legge 19 marzo 1990, N 55, art. 18,
nonch "Piano di sicurezza sostitutivo" secondo la Legge 11 febbraio 1994, N 109, art. 31, comma1-bis.
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STIMA DEGLI ONERI PER LA SICUREZZA, VALUTAZIONE DEI TEMPI E DEI COSTI
PER GLI APPRESTAMENTI E LE MISURE DI SICUREZZA
Le misure di sicurezza sono il risultato dellattivit di analisi e valutazione dei rischi effettuate dal CSP all'interno dellUnitProgExe e come tali costituiscono elementi del progetto
esecutivo e quindi della stima del ProgExe.
a) Le misure di sicurezza sono costituite anche da apprestamenti relativi alla lavorazione
specifica prevista per l'opera o sono apprestamenti tipo legati allattrezzatura, alle
macchine, alle persone che si prevede intervengano nella lavorazione, e quindi alla
realizzazione delle opere.
b) L'attuazione, la costruzione, l'esercizio delle misure di sicurezza e quindi degli apprestamenti sono quindi da considerarsi prestazione richiesta dal committente, documentata nella richiesta dell'offerta commerciale attraverso la consegna del progetto
esecutivo, delle relative specifiche, dei piani di sicurezza e consegnata alle imprese
offerenti l'esecuzione, onde ne tengano conto nell'offerta commerciale per il contratto
di appalto.
c) Le procedure di costruzione che comportino rischi specifici devono comunque essere
valutate attentamente dall'appaltatore offerente per quanto riguarda tempi e costi, essendo solo il datore di lavoro appaltatore chiamato, attraverso i suoi organi tecnici e il
suo responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP) a prevedere la tecnologia e la organizzazione del lavoro pi opportune e coerenti con le norme cogenti.
9.1
9.1.1
9.2
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9.3
9.3.1
Gli oneri per la sicurezza, in qualsiasi modo siano valutati, non possono essere esposti in
via preliminare sotto forma percentuale. L'eventuale onerosit relativa deducibile solo a
completa effettuazione delle stime analitiche e ottenuta come parametro dedotto da importi calcolati in modo analitico.
9.3.2
Tra gli oneri per la sicurezza si potrebbe eventualmente conteggiare il monte ore annuale
speso dalle imprese per la formazione e informazione per la sicurezza solo ove tale onere
indiretto non sia mutualizzato o gi compreso nei costi della mano d'opera impiegati per
la valutazione dellofferta delle opere (per esempio indicati nelle pubblicazioni delle Camere di Commercio (CCIAA) delle zone interessate).
9.3.3
I dispositivi di protezione individuale (DPI) previsti nelle schede operative riferite ai relativi
gruppi omogenei e che possano essere indicati come obbligatori per il rischio specifico
devono essere considerati oneri indiretti del costo della mano d'opera. Se tali oneri non
sono gi mutualizzati o compresi nell'elenco dei costi delle CCIAA, devono essere valutati
calcolando l'importo annuo della spesa sostenuta dal datore di lavoro per elmetti, scarpe,
occhiali, guanti, tute, auricolari del lavoratore tipo della categoria prevalente, e riferito
all'impegno annuo di riferimento in giorni uomo (g u).
Nota
9.4
Nei casi correnti, l'ammontare del costo dei DPI ordinari ammonta circa all'importo del salario di 1 g u, l'impegno annuale di circa di 230 g u.
9.5
Modalit di analisi dei tempi per gli apprestamenti e per le misure di sicurezza
Il programma tempi approvato dal committente (o dal responsabile del procedimento
(ResPro) o dal Project Manager (PM)) e allegato al piano di sicurezza proposto, deve ritenersi congruamente redatto dal CSP tenute in conto le fasi di lavorazione e i processi
operativi con la eliminazione dei pericoli e la minimizzazione dei rischi specifici.
Per quanto riguarda i tempi propri delle lavorazioni, al CSP richiesto di analizzare, anche con confronti di dati desunti dalle analisi dei costi, la congruit di tali tempi con la conduzione in modo corretto e sicuro dei lavoratori delle imprese esecutrici tenendo anche
conto della stagione definita nel programma per le fasi di lavorazione e le relative probabilit di inagibilit del cantiere o dei luoghi di lavoro.
Per quanto riguarda gli apprestamenti essi devono essere ritenuti equivalenti a delle opere da eseguire con le relative attivit di approvvigionamento, trasporto, installazione, messa in funzione, esercizio, smontaggio, trasporto fuori cantiere, ripristino del sito interessato. Per le relative fasi di allestimento e di lavorazione devono perci essere disposte le relative voci in WBS e in programma.
9.6
Modalit di analisi costi per l'esercizio degli apprestamenti e delle misure di sicurezza
Per gli apprestamenti che richiedano uninstallazione e un esercizio, il CSP stabilisce nel
piano di sicurezza unapposita procedura che precisi le modalit di impiego dell'esercizio,
assegni le responsabilit alle specifiche imprese esecutrici esercenti e stabilisca le persone professionali incaricate della gestione, del controllo, della corretta effettuazione
dell'esercizio tenuto anche conto della necessit dell'impiego multi-aziendale dello stesso
apprestamento.
L'esercizio degli apprestamenti deve essere analizzato preventivamente onde determinare i costi che devono essere desunti dalle seguenti modalit:
a) costi approvvigionamento, trasporto, installazione, messa in funzione, smontaggio,
trasporto fuori cantiere, ripristino del sito interessato;
b) costi finanziari dell'ammortamento tecnico, del noleggio a freddo o della locazione finanziaria;
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c) costi degli eventuali operatori, controllori, manutentori, nonch dei consumi e delle
parti di ricambio;
d) effettiva utilizzazione espressa in tempo, durata o altra modalit riferita alle opere interessate dall'impiego di detto apprestamento.
In linea di principio, il dato calcolato come rapporto tra la somma dei costi e le modalit di
utilizzo (per esempio per un semovente Lire / ora di impiego effettivo) deve essere espresso esplicitamente nel piano di sicurezza onde consentire la distribuzione degli oneri tra le
diverse imprese esecutrici o negli oneri diretti del committente (in tale caso definendo con
precisione i limiti di impiego per il cantiere in appalto).
9.7
9.8
10
10.1
Generalit
I documenti essenziali per la sicurezza di una commessa o di un procedimento interessano:
a) le fasi di progettazione;
b) la richiesta di offerta e la presentazione di offerta commerciale (gara di appalto);
c) la gestione del cantiere;
d) la gestione dellopera costruita durante la sua fruizione e fino alla demolizione.
Oltre ai documenti che qui di seguito sono riportati e descritti, devono essere considerati
documenti per la sicurezza anche tutti quelli indotti dalle norme cogenti e che interessano
normalmente la sicurezza sul lavoro e la sicurezza dell'impiego degli edifici o delle infrastrutture oggetto della commessa.
I documenti di seguito elencati e descritti sono quelli essenziali per la pianificazione e gestione della sicurezza, che nella legislazione vigente determinano responsabilit a carico
del committente. Questa norma si riferisce in particolare al piano di sicurezza e coordinamento e al fascicolo informazioni dell'opera come definiti dalle norme cogenti.
10.2
Piano di sicurezza
Gli elementi essenziali sono definiti nei punti seguenti:
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10.2.1
10.3
Programma esecutivo del cantiere (e scomposizione dei lavori in fasi e siti: WBS)
Il programma esecutivo di cantiere contiene in modo ordinato tutte le indicazioni necessarie per collocare, nei diversi siti e nel tempo, tutti i lotti operativi, le lavorazioni, le relative
fasi ed eventualmente i processi di lavorazione nelle singole fasi. Pu quindi essere redatto a pi livelli approfondendo nel dettaglio la commessa sino ai processi operativi e pu
essere pi volte revisionato nel corso della progettazione esecutiva.
10.4
10.5
10.6
10.6.1
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10.6.2
10.7
10.8
10.9
10.10
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d) la modalit probabilit del danno, eventualmente espressa con il rapporto "eventi (o ore perse) / numero ore lavorate", dedotta da indagini statistiche settoriali o nazionali disponibili;
e) le principali misure tecniche di prevenzione, cio una sintesi delle informazioni che i
datori di lavoro delle imprese esecutrici dovrebbero comunque impartire ai lavoratori
da loro dipendenti;
f) una gamma di informazioni pi generali riguardanti la normativa cogente o interessata
alle attivit del gruppo omogeneo.
10.11
10.12
10.13
10.13.1
10.13.2
10.13.3
Alle imprese ammesse a presentare offerta comunque richiesto di tenere conto, nella
predisposizione dell'offerta, di tutte le misure di sicurezza imposte dalla legislazione vigente e in particolare di quelle previste dal loro documento di valutazione impresa e dal
piano di sicurezza allegato al progetto esecutivo per l'offerta.
10.13.4
Di tale avvenuta presa in carico le imprese offerenti danno testimonianza con la presentazione in allegato all'offerta del documento di valutazione di cantiere, ovvero del piano
operativo, o, se del caso del piano sostitutivo, nel quale avranno evidenziato gli adeguamenti delle proprie tecnologie al piano di sicurezza, gli adeguamenti per le procedure di
costruzione alle indicazioni desunte nel piano di sicurezza per quanto attiene alla gestione
dei pericoli e alle interferenze, alla realizzazione ed esercizio degli apprestamenti necessari, nonch delle richieste di modifica dei piani di sicurezza per l'adeguamento alle proprie procedure e tecnologie.
10.13.5
10.13.6
Dopo tale revisione il piano di sicurezza consegnato al CSE per la relativa utilizzazione
e le eventuali revisioni e adeguamenti.
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10.13.7
Nel piano di sicurezza devono essere indicate le modalit per il coinvolgimento del CSP e
quindi del PEM durante le fasi di esecuzione delle opere, onde dare sufficiente garanzia
del fatto che le decisioni prese in sede di adeguamento siano coerenti con le scelte progettuali del CSP e del PEM.
10.14
10.14.1
Piani delle misure per la sicurezza fisica dei lavoratori secondo la legislazione vigente:
Nota
10.14.2
Programmi di demolizione11) e "Notifiche di lavorazione"12) concernenti i lavori in sotterraneo: possono certamente essere compresi nei documenti di parte impresa come detto sopra.
10.14.3
Revisioni e rielaborazioni delle imprese appaltatrici ed esecutrici: durante il periodo intercorrente tra laccettazione dell'offerta e la firma del contratto, con apposite attivit di riesame contratto, le imprese appaltatrici possono richiedere revisioni dei documenti allegati
al progetto esecutivo. Esse possono essere considerate o revisioni dei piani di sicurezza
allegati al progetto esecutivo o elementi del documento di valutazione cantiere, o piani sostitutivi, o piani operativi. A cantiere iniziato il CSE sar richiesto di redigere una revisione
che accolga tutte le modifiche da lui accettate, in seguito l'adeguamento del piano sicurezza deve essere curato dal CSE.
10.14.4
Piano di sicurezza sostitutivo: interessa le commesse in cui non esiste il piano di sicurezza
redatto dal CSP.
10.14.5
Piano di sicurezza operativo: documento rielaborato dall'impresa e proposto al committente per la rettifica o il completamento del piano di sicurezza allegato al progetto esecutivo.
11
11.1
Generalit
Il procedimento di realizzazione dellopera dovrebbe concludersi con la piena soddisfazione del cliente, dei suoi fruitori e dellorganizzazione che vi ha operato.
In particolare risultano essere importanti, per il raggiungimento della soddisfazione del
cliente, alcuni elaborati che sono previsti nella normativa vigente per le opere Pubbliche e
richiamati anche nelle norme UNI relative alle discipline in questione. Questi elaborati sono denominati piani di manutenzione.
Gli elementi normativi esposti nelle note che seguono si presume siano sufficienti a guidare il processo di progettazione esecutiva per la redazione dei documenti per la manutenzione, obbligatori per le opere pubbliche, o considerati utili e quindi consigliati dalle
norme UNI citate.
Nota 1
Per le opere pubbliche attualmente in vigore la legge 109/1994 che all'art. 16 cita il piano di manutenzione.
Nota 2
Le norme UNI per la qualificazione e controllo del progetto, in particolare la UNI 10722 parti 1, 2 e 3 costituiscono documento di riferimento per gli stessi documenti allappendice C.
Nota 3
Il piano di manutenzione costituito da una relazione generale e dai seguenti documenti operativi:
Manuale d'uso
Manuale di manutenzione
Programma di manutenzione.
Nota 4
11)
12)
UNI 10942:2001
UNI
Pagina 21
11.2
11.3
13)
Al momento della pubblicazione della presente norma in vigore la legge 11 febbraio 1994, n. 109, e successive modificazioni, e il relativo regolamento di attuazione (DPR 21 dicembre 1999, n. 554).
UNI 10942:2001
UNI
Pagina 22
Nota
Il piano di manutenzione il documento complementare al progetto esecutivo che prevede, pianifica e programma, tenendo conto degli elaborati progettuali esecutivi o di effettiva realizzazione, lattivit di manutenzione dellintervento al fine di mantenerne nel tempo la funzionalit, le caratteristiche di qualit, lefficienza ed
il valore economico.
Il piano di manutenzione assume contenuto differenziato in relazione all'importanza e alla specificit dell'intervento, ed costituito dai seguenti documenti operativi.
a) il manuale d'uso;
b) il manuale di manutenzione;
c) il programma di manutenzione.
Il programma di manutenzione, il manuale d'uso ed il manuale di manutenzione redatti dal progettista in fase
di progettazione esecutiva sono sottoposti, al termine della realizzazione dell'intervento, al controllo ed alla
verifica di conformit e quindi validati dal committente (o dai suoi incaricati Project Manager, responsabile procedimento, responsabile lavori) e mantenuti adeguati con gli eventuali aggiornamenti resi necessari dai problemi emersi durante l'esecuzione dei lavori.
11.4
11.5
UNI 10942:2001
UNI
Pagina 23
12
12.1
Nota introduttiva
Parte integrante del PS sono le procedure di gestione del piano stesso che devono essere
definite in un apposito capitolo del sistema generale.
Sulla base di tali indicazioni le procedure di coordinamento definite in questo capitolo sono parte integrante del piano; le imprese partecipanti sono chiamate ad assolvere quanto
stabilito in questa sezione.
Scopo essenziale del presente punto la definizione dei rapporti tra i soggetti coinvolti
dalla procedura di gestione del PS al fine di:
a) facilitare la corrispondenza tra i soggetti incaricati;
b) permettere lassolvimento da parte del CSE dei compiti relativi a:
- assicurare lapplicazione delle disposizioni contenute nei piani;
- adeguare i piani e il fascicolo informazioni dellopera in relazione allevoluzione dei
lavori e alle eventuali modifiche intervenute ed ai piani operativi e sostitutivi;
- organizzare tra i datori di lavoro, ivi compresi i lavoratori autonomi, la cooperazione e il coordinamento delle attivit nonch il reciproco scambio di informazioni;
- proporre al committente, in caso di gravi inosservanze della legislazione vigente,
la sospensione dei lavori, lallontanamento delle imprese o dei lavoratori autonomi
dal cantiere o la risoluzione del contratto;
- sospendere in caso di pericolo grave e imminente le singole lavorazioni fino alla
comunicazione scritta degli avvenuti adeguamenti effettuati dalle imprese interessate;
c) definire le modalit di azione del CSE allinterno della fase esecutiva;
d) inquadrare i ruoli ed il sistema di interscambio in fase esecutiva;
e) facilitare lesecuzione delle prescrizioni di piano;
f) definire il modello di adeguamento del piano allevolversi del cantiere.
12.2
12.3
12.4
12.5
Collegamento tra PS e PO
Le procedure di gestione operativa hanno altres lo scopo di definire le modalit di collegamento tra PS e PO (piano operativo).
UNI 10942:2001
UNI
Pagina 24
12.6
Gestione operativa
Le procedure di gestione operativa vanno adattate in relazione alle specifiche situazioni,
elementi e riferimenti; si lascia quindi al CSE lazione in relazione allo specifico caso. In linea generale sono definibili quattro momenti:
- fase 1: comunicazioni ed esame PO;
- fase 2: procedura di riunioni di coordinamento;
- fase 3: procedura di gestione operativa;
- fase 4: procedura di gestione fascicolo informazioni.
12.6.1
12.6.2
UNI 10942:2001
UNI
Pagina 25
prospetto
Quando
Presenti
Allaggiudicazione
Committenza - ResLav
dellimpresa principale PEM - PSL - DLG
DTC ..........................
Committenza - ResLav
PEM - PSL - DLG
DTC ..........................
Committenza - ResLav
PEM - PSL - DLG
DTC ..........................
Committenza - ResLav
PEM - PSL - DLG
DTC ..........................
RSPP
Azienda (eventuale)
Quando
Almeno 10 giorni prima
dellinizio dei lavori
Presenti
Impresa
DLG
DTC
CSE
....................................
Lavoratori autonomi
Quando
Presenti
Punti di verifica
principali
Chiarimenti in merito
al piano e formulazioni
al riguardo
Quando
Presenti
UNI 10942:2001
Punti di verifica
principali
Informazioni sul PS
in relazione alle problematiche di terzi
UNI
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Quando
Prima dellinizio di fasi di lavoro
al cambiamento di fasi
Presenti
Impresa
Lavoratori autonomi
CSE
La riunione di coordinamento ordinaria deve essere ripetuta, a discrezione del CSE, in relazione allandamento dei lavori, per definire le azioni da svolgere durante lo svolgimento degli stessi.
Le date di convocazione di questa riunione devono essere comunicate dal CSE.
prospetto
Quando
Presenti
Nel caso di situazioni, procedure o elementi particolari il CSE ha facolt di indire riunioni
di coordinamento straordinarie.
Le date di convocazione di queste riunioni devono essere comunicate dal CSE.
prospetto
Quando
Presenti
Nel caso di ingressi in tempi successivi di Imprese nominate in seguito dalla committenza
e nel caso non sia possibile comunicare le informazioni a questi soggetti nelle riunioni ordinarie, il CSE ha facolt di indire una riunione apposita.
Le date di convocazione di questa riunione verranno comunicate dal CSE.
In ogni caso facolt del CSE predisporre ulteriori riunioni di coordinamento.
In ogni caso obbligo dei soggetti invitati partecipare alle riunioni di coordinamento.
12.6.2.1
UNI 10942:2001
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Pagina 27
prospetto
Denominazione
(fasi entranti)
Settimana
Data
Data effettiva
(CSE)
Convocati
(oltre CSE)
Punti di verifica
Note
12.6.3
Fase lavorativa
N settimana prevista
Fase lavorativa
N settimana prevista
Fase lavorativa
N settimana prevista
12.6.3.1
12.6.3.2
UNI
Pagina 28
12.6.4
12.7
UNI 10942:2001
UNI
Pagina 29
APPENDICE
(informativa)
A DEFINIZIONI COMPLEMENTARI
A.1
appaltatore: Persona giuridica che contrae con il committente un contratto per la realizzazione di un'opera o di una serie di lavorazioni.
A.2
A.3
collaudatore amministrativo: Soggetto (persona fisica) abilitato, eventualmente designato dal committente, alla verifica e ai controlli finali di conformit dell'opera alle norme
cogenti, alle specifiche, alle caratteristiche definite nel progetto e stabilite nel rapporto
contrattuale.
A.4
committente: Persona fisica, o responsabile di una persona giuridica, per conto della
quale viene realizzata un'opera attraverso la gestione di un procedimento o di una commessa. Nell'ambiente pubblico la persona giuridica committente correntemente denominata amministrazione aggiudicatrice ed in tal caso il soggetto che la rappresenta denominato responsabile del procedimento; lequivalente in ambiente privato avviene per
conferimento di un mandato ad una persona fisica che spesso denominato PM
(Project Manager).
A.5
coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione: Persona fisica designata dal committente o dal ResLav per la verifica della conformit delle attivit delle imprese esecutrici
ai piani di sicurezza e al fascicolo informazioni, e che ne cura inoltre l'adeguamento e la
armonizzazione (CSE = coordinatore sicurezza per la esecuzione).
A.6
A.7
datore di lavoro: Persona fisica responsabile di una impresa esecutrice o di una unit produttiva, che vi esercita l'attivit in qualit di titolare del rapporto di lavoro con uno o pi lavoratori dipendenti.
A.8
datore di lavoro - committente: Soggetto datore di lavoro che si trovi nella particolare situazione in cui egli affidi ad operatori esterni alla sua azienda la realizzazione di opere o
di lavorazioni da eseguirsi all'interno della azienda o della unit produttiva in cui siano presenti o coinvolti dipendenti lavoratori dell'azienda o della unit produttiva.
A.9
direttore dei lavori generale (DLG): Soggetto abilitato che viene incaricato dal committente di ricoprire la funzione di direzione dei lavori. Lincarico pu pervenire anche attraverso i diretti collaboratori del committente aventi funzione di gestori e responsabili della
commessa.
Questi sono normalmente indicati con il termine di gestore della commessa, responsabile
del procedimento, Project Manager. Il direttore dei lavori generale pu anche coincidere
con il gestore commessa, responsabile del procedimento, Project Manager. Il direttore dei
lavori comunque responsabile della attivit di coordinamento delle attivit di controllo
esplicate dai tecnici specialistici da lui incaricati.
A.10
direzione dei lavori (DL): Funzione affidata dal committente (ad un ente o ad un soggetto)
per la verifica della conformit delle opere in esecuzione alle prescrizioni contenute negli
elaborati contrattuali intercorrenti tra il committente e gli operatori esecutori.
Tale attivit si estende normalmente al controllo tecnico delle operazioni esecutive, al
controllo di congruit delle partite contabili, alle verifiche di idoneit delle procedure operative in atto nonch al coordinamento degli esperti incaricati dei controlli specialistici.
UNI 10942:2001
UNI
Pagina 30
A.11
A.12
direttori operativi dei lavori (DLO): Soggetti abilitati, esperti di singole discipline, incaricati dal direttore dei lavori generale di tenere sotto controllo particolari settori topologici o
tecnologici delle opere comprese nella commessa in corso di esecuzione (per esempio
esperti di geotecnica, strutture, impiantistica, coordinamento sicurezza, verifiche di conformit, verifiche ispettive sui sistemi di qualit).
A.13
dirigente del datore di lavoro: Persona fisica responsabile di una unit produttiva o di un
reparto operativo o di un cantiere in qualit di mandatario del datore di lavoro per il rapporto con i lavoratori dipendenti e che ne dirige l'attivit prescrivendo le condizioni di lavoro e le misure di sicurezza.
A.14
documento di valutazione unit produttiva: Documento destinato alla sicurezza dei lavoratori dipendenti dai datori di lavoro di imprese esecutrici, o dei datori di lavoro - committenti di lavori entro unit produttive; contiene la valutazione dei posti di lavoro e le relative misure di sicurezza di ciascuna unit produttiva.
A.15
A.16
ispettori di cantiere: Soggetti incaricati dal direttore dei lavori, o per suo mandato dai direttori operativi, di eseguire controlli e verifiche di conformit delle opere alle prescrizioni
contrattuali, alle norme vigenti, alle norme tecniche espresse nel contratto (ILC = ispettori
di cantiere della direzione dei lavori).
A.17
A.18
A.19
progetto esecutivo: Insieme di elaborati grafici e testuali predisposti a cura o per conto
del committente che consentano la piena conoscenza del sito in cui sorgeranno le opere
oggetto del procedimento, nonch la piena conoscenza delle opere, dei materiali, delle lavorazioni, delle fasi di lavorazione, dei processi, delle attrezzature, delle macchine, delle
categorie professionali dei lavoratori, dei programmi temporali, delle stime dei prezzi. Contiene le informazioni necessarie a consentire ad un appaltatore di assumere tutte le decisioni organizzative ed economiche per la documentazione di offerta e per l'eventuale immediato inizio dei Lavori.
A.20
responsabile dei lavori (ResLav): Persona fisica che rappresenta il committente nella gestione del procedimento (o della commessa, delle prestazioni, delle forniture), in uno o pi
rapporti di contratto d'appalto. Potrebbe in generale coincidere con il gestore della commessa, il responsabile del procedimento, il project manager e deve essere persona con
adeguata formazione e idoneit tecnica.
UNI 10942:2001
UNI
Pagina 31
A.21
servizio di prevenzione e protezione dell'impresa esecutrice (SPP): Servizio organizzato dal datore di lavoro responsabile della azienda o della unit produttiva, o della impresa esecutrice; secondo le leggi correnti il servizio SPP chiamato a operare per la prevenzione e la protezione dei lavoratori in ciascuna unit produttiva e quindi in ciascun cantiere. In particolare chiamato a svolgere in esse la valutazione dei rischi specifici di lavorazione ed elaborare le misure di prevenzione e protezione. A capo del servizio preposto un responsabile del servizio prevenzione e protezione (RSPP) che chiamato anche a redigere e mantenere aggiornati i documenti di valutazione fatti propri ed emessi dal
datore di lavoro per le relative unit produttive.
A.22
sovrintendente (preposto) alle dipendenze del datore di lavoro: Persona fisica operante in un reparto operativo, che sovrintende l'attivit di uno o pi lavoratori dipendenti esercitando il controllo della prestazione dei lavoratori e quindi della conformit della loro attivit alle misure di sicurezza prescritte.
prospetto A.1
Denominazione
Organizzazione di riferimento
01
Committente
02
Progettista generale
08
Collaudatore amministrativo
09
17
19
Coordinamento sicurezza
20
Coordinamento sicurezza
21
Coordinamento sicurezza
04
Direzione lavori
05
Direzione lavori
06
Direttori operativi
Direzione lavori
07
Ispettori di cantiere
Direzione lavori
10
Appaltatore
Impresa
11
Impresa esecutrice
Impresa
12
Datore di lavoro
Impresa
13
Impresa
14
Impresa
15
Cantiere
Impresa
16
Impresa
22
Impresa
23
24
Impresa
25
Impresa
26
Piano sostitutivo
Impresa
27
Piano operativo
Impresa
03
Progettisti specialistici
Progettazione
18
Progetto esecutivo
Progettazione
UNI 10942:2001
UNI
Pagina 32
prospetto A.2
Denominazione
Organizzazione di riferimento
10
Appaltatore
Impresa
15
Cantiere
Impresa
08
Collaudatore amministrativo
01
Committente
20
Coordinamento sicurezza
19
Coordinamento sicurezza
09
12
Datore di lavoro
Impresa
05
Direzione lavori
16
Impresa
06
Direttori operativi
Direzione lavori
04
Direzione lavori
13
Impresa
25
Impresa
24
Impresa
22
Impresa
11
Impresa esecutrice
Impresa
07
Ispettori di cantiere
Direzione lavori
21
Coordinamento sicurezza
27
Piano operativo
Impresa
26
Piano sostitutivo
Impresa
02
Progettista generale
03
Progettisti specialistici
Progettazione
18
Progetto esecutivo
Progettazione
17
23
14
UNI 10942:2001
Impresa
UNI
Pagina 33
APPENDICE
(informativa)
B RISCHI DI LAVORAZIONE
Sono di seguito elencati i rischi di lavorazione pi diffusi nellambiente dellindustria delle
costruzioni, ricavato dallelenco generale dei rischi destinati allindustria.
prospetto B.1
UNI 10942:2001
UNI
Pagina 34
APPENDICE
(informativa)
prospetto C.1
nullo
reversibile
permanente
non reversibile
12
16
12
1) Ciascuna matrice di rischio relativa ad un processo di lavorazione e ad un rischio di cui al prospetto B.1.
UNI 10942:2001
UNI
Pagina 35
APPENDICE
(informativa)
D.1
Indagini per le misure di sicurezza per pericoli indotti dal sito al cantiere
Raccolte che siano tutte le valutazioni e i relativi elementi di indagine sul sito, il CSP redige un apposito capitolo che raccolga:
D.1.1
D.1.2
D.2
D.2.1
UNI 10942:2001
UNI
Pagina 36
APPENDICE
(informativa)
E.1
E.2
apprestamenti di difesa del sito: Per ciascuna fonte di pericolo il CSP redige una apposita scheda che illustri la pericolosit della situazione e prescriva le relative misure e apprestamenti quali:
- difese geotecniche o idrauliche;
- accessi e piste di raccordo;
- recinzioni e barriere stradali.
Di tutte le misure il CSP deve dare conto nelle diverse planimetrie del cantiere riportanti gli
interventi e gli apprestamenti con le relative specifiche di costruzione.
E.3
E.3.1
accessi e viabilit:
-
E.3.2
E.3.3
E.3.4
UNI 10942:2001
UNI
Pagina 37
E.3.5
impianti tecnologici:
-
E.4
E.5
apprestamenti di sicurezza di uso individuale: Nei casi in cui sia possibile evidenziare
limpiego di dispositivi di protezione individuale determinati dalle lavorazioni e non considerati nelle schede di valutazione dei rischi specifici, il CSP deve evidenziare in apposite
specifiche lesercizio e i relativi oneri dei dispositivi (per esempio imbragaggi e funi di ritenuta).
DPI di uso corrente quali casco, calzature, stivali, guanti, tute, gabbani, cerate e altri, sono
invece da considerarsi di uso corrente e i relativi costi sono eventualmente da introdurre
negli oneri indiretti dellanalisi costi della risorsa mano dopera e come tali indicati, desunti
o compresi negli elenchi prezzi della mano dopera usati per appalto.
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UNI
Ente Nazionale Italiano
di Unificazione
Via Battistotti Sassi, 11B
20133 Milano, Italia
La pubblicazione della presente norma avviene con la partecipazione volontaria dei Soci,
dellIndustria e dei Ministeri.
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