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UNI EN 12620:2003 - 01-10-2003 - Aggregati per calcestruzzo
IDcompl

ITEM3 UNICEMENTO

NORMA TECNICA UNI EN 12620:2003


DATA 01/10/2003
AUTORI UNICEMENTO

TITOLO Aggregati per calcestruzzo


Aggregates for concrete

SOMMARIO La presente norma è la versione ufficiale in lingua italiana della norma europea EN
12620 (edizione settembre 2002) e tiene conto dell'errata corrige del maggio 2004
(AC:2004).La norma specifica le proprietà degli aggregati e dei filler ottenuti dalla
lavorazione di materiali naturali,artificiali o riciclati miscelati per essere utilizzati nella
confezione di calcestruzzi che soddisfano i requisiti della UNI EN 206-1 compresi i
calcestruzzi destinati alle pavimentazioni stradali e alla produzione di prefabbricati.

TESTO DELLA NORMA

CLASSIFICAZIONE ICS 91.100.15 91.100.30


CLASSIFICAZIONE ARGOMENTO AA10D0102

PARZIALMENTE SOSTITUITA

GRADO DI COGENZA

STATO DI VALIDITA' In vigore

COLLEGAMENTI INTERNAZIONALI EN 12620:2002;EN 12620:2002/AC:2004

LINGUA Italiano
PAGINE 41
PREZZO EURO Non Soci 60,00 Euro - Soci 30,00 Euro
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NORMA ITALIANA Aggregati per calcestruzzo UNI EN 12620

OTTOBRE 2003

Corretta il
25 maggio 2006
Aggregates for concrete

CLASSIFICAZIONE ICS 91.100.15; 91.100.30

NORMA EUROPEA
SOMMARIO La norma specifica le proprietà degli aggregati e dei filler ottenuti dalla
lavorazione di materiali naturali, artificiali o riciclati miscelati per essere
utilizzati nella confezione di calcestruzzi che soddisfano i requisiti della
UNI EN 206-1 compresi i calcestruzzi destinati alle pavimentazioni stra-
dali e alla produzione di prefabbricati.

RELAZIONI NAZIONALI

RELAZIONI INTERNAZIONALI = EN 12620:2002


La presente norma è la versione ufficiale in lingua italiana della norma
europea EN 12620 (edizione settembre 2002) e tiene conto dell’errata cor-
rige del maggio 2004 (AC:2004).

ORGANO COMPETENTE UNICEMENTO - Ente di Normazione dei Leganti Idraulici, Malte, Calce-
struzzi e Cemento Armato

RATIFICA Presidente dell’UNI, delibera del 16 luglio 2003

UNI © UNI - Milano


Ente Nazionale Italiano Riproduzione vietata. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente documento
di Unificazione può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza
Via Battistotti Sassi, 11B il consenso scritto dell’UNI.
20133 Milano, Italia

Gr. 12 UNI EN 12620:2003 Pagina I


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PREMESSA NAZIONALE
La presente norma costituisce il recepimento, in lingua italiana, della
norma europea EN 12620 (edizione settembre 2002 + errata corrige
AC:2004), che assume così lo status di norma nazionale italiana.
La traduzione è stata curata dall’UNI.
L’UNICEMENTO, ente federato all’UNI, segue i lavori europei
sull’argomento per delega della Commissione Centrale Tecnica.

Le norme UNI sono revisionate, quando necessario, con la pubbli-


cazione di nuove edizioni o di aggiornamenti.
È importante pertanto che gli utilizzatori delle stesse si accertino di es-
sere in possesso dell’ultima edizione e degli eventuali aggiornamenti.
Si invitano inoltre gli utilizzatori a verificare l’esistenza di norme UNI
corrispondenti alle norme EN o ISO ove citate nei riferimenti normativi.

Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le parti
interessate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare il reale stato
dell’arte della materia ed il necessario grado di consenso.
Chiunque ritenesse, a seguito dell’applicazione di questa norma, di poter fornire sug-
gerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dell’arte
in evoluzione è pregato di inviare i propri contributi all’UNI, Ente Nazionale Italiano di
Unificazione, che li terrà in considerazione, per l’eventuale revisione della norma stessa.

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INDICE

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE 1

2 RIFERIMENTI NORMATIVI 1

3 TERMINI E DEFINIZIONI 2

4 REQUISITI GEOMETRICI 3
prospetto 1 Dimensioni degli stacci per la specificazione delle classi granulometriche .............................. 4
prospetto 2 Requisiti generali di granulometria ......................................................................................................... 5
prospetto 3 Limiti generali e tolleranze granulometriche per aggregati grossi agli stacci intermedi ....... 5
prospetto 4 Tolleranze sulla distribuzione granulometrica tipica dichiarata dal produttore per
aggregati fini di uso generale .................................................................................................................. 6
prospetto 5 Tolleranze sulla granulometria tipica dichiarata dal produttore per l'aggregato naturale
0/8 mm ............................................................................................................................................................. 6
prospetto 6 Requisiti granulometrici per aggregati misti......................................................................................... 7
prospetto 7 Requisiti di granulometria del filler .......................................................................................................... 7
prospetto 8 Categorie per i valori massimi d'indice di appiattimento ................................................................. 8
prospetto 9 Categorie per i valori massimi d'indice di forma................................................................................. 8
prospetto 10 Categoria per valore massimo di contenuto di conchiglie negli aggregati grossi ................... 8
prospetto 11 Categorie per valori massimi di contenuto in polveri ........................................................................ 9

5 REQUISITI FISICI 9
prospetto 12 Categorie per i valori massimi dei coefficienti Los Angeles ........................................................ 10
prospetto 13 Categorie per i valori massimi di resistenza all'urto ....................................................................... 10
prospetto 14 Categorie per i valori massimi di resistenza all'usura ................................................................... 10
prospetto 15 Categorie per i valori minimi di resistenza alla levigabilità .......................................................... 11
prospetto 16 Categorie per i valori massimi di resistenza all'abrasione superficiale ................................... 11
prospetto 17 Categorie per i valori massimi di resistenza all'abrasione da pneumatici chiodati.............. 11
prospetto 18 Categorie per i valori massimi di resistenza al gelo/disgelo ....................................................... 12
prospetto 19 Categorie per la massima degradabilità al solfato di magnesio ................................................ 12

6 REQUISITI CHIMICI 13
prospetto 20 Categorie per i valori massimi del contenuto di solfati solubili in acido .................................. 13

7 VALUTAZIONE DI CONFORMITÀ 14

8 DESIGNAZIONE 15

9 MARCATURA ED ETICHETTATURA 15

APPENDICE A ILLUSTRAZIONE DEI REQUISITI GRANULOMETRICI PER LE CLASSI


(informativa) GRANULOMETRICHE DEGLI AGGREGATI GROSSI PIÙ COMUNI 16
prospetto A.1 Limiti superiore e inferiore e tolleranze granulometriche per lo staccio intermedio delle
classi granulometriche di base più la serie 1 della dimensione dei granuli .......................... 16
prospetto A.2 Limiti superiore e inferiore e tolleranze granulometriche per lo staccio intermedio delle
classi granulometriche di base più la serie 2 della dimensione dei granuli .......................... 16

APPENDICE B GUIDA ALLA DESCRIZIONE DI GROSSEZZA/FINEZZA DEGLI


(informativa) AGGREGATI FINI 17
prospetto B.1 Grossezza o finezza in base alla percentuale passante allo staccio da 0,500 mm ............ 17
prospetto B.2 Grossezza o finezza in base al modulo di finezza ......................................................................... 17

APPENDICE C TOLLERANZE GRANULOMETRICHE RIDOTTE SULLA GRANULOMETRIA


(normativa) TIPICA DICHIARATA DAL PRODUTTORE PER L'AGGREGATO FINE 18
prospetto C.1 Tolleranze ridotte sulla granulometria tipica dichiarata dal produttore per l'aggregato
fine .................................................................................................................................................................. 18

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APPENDICE D VALUTAZIONE DEI FINI 19


(normativa)

APPENDICE E GUIDA PER L'UTILIZZO DEGLI AGGREGATI NEL CALCESTRUZZO 20


(informativa)

APPENDICE F NOTE PER LA GUIDA ALLA RESISTENZA AL GELO/DISGELO DEGLI


(informativa) AGGREGATI 21
prospetto F.1 Categoria di severità del gelo/disgelo in relazione al clima e alla destinazione d'uso....... 22

APPENDICE G GUIDA RELATIVA AGLI EFFETTI DI ALCUNI COSTITUENTI CHIMICI DEGLI


(informativa) AGGREGATI SULLA DURABILITÀ DEL CALCESTRUZZO NEL QUALE
SONO INCORPORATI 23

APPENDICE H CONTROLLO DELLA PRODUZIONE DI FABBRICA 25


(normativa)
prospetto H.1 Frequenze minime di prova per le proprietà generali ................................................................... 29
prospetto H.2 Frequenze minime di prova per le proprietà specifiche alla destinazione d'uso ................. 29
prospetto H.3 Frequenze minime di prova per le proprietà di aggregati di origini particolari ...................... 30

APPENDICE ZA PUNTI DELLA PRESENTE NORMA EUROPEA RIGUARDANTI I REQUISITI


(informativa) ESSENZIALI O ALTRE DISPOSIZIONI DELLE DIRETTIVE UE 31
prospetto ZA.1a Scopo e requisiti rilevanti ........................................................................................................................ 32
prospetto ZA.1b Scopo e requisiti rilevanti ........................................................................................................................ 33
prospetto ZA.2a Sistema/i di attestazione di conformità per aggregati e filler per impieghi con alti
requisiti di sicurezza (dove sia richiesto l'intervento di terzi) ..................................................... 34
prospetto ZA.2b Sistema/i di attestazione di conformità per aggregati e filler per impieghi senza alti
requisiti di sicurezza (dove non sia richiesto l'intervento di terzi) ............................................ 34
prospetto ZA.3a Assegnazione dei compiti per la valutazione di conformità (per aggregati e filler sotto
il sistema 2+) .............................................................................................................................................. 34
prospetto ZA.3b Assegnazione dei compiti per la valutazione di conformità (per aggregati e filler sotto
il sistema 4) ................................................................................................................................................ 34
figura ZA.1 Esempio di informazioni sulla marcatura CE per aggregati per calcestruzzo sotto il
sistema 2+ .................................................................................................................................................. 37
figura ZA.2 Esempio di informazioni sulla marcatura CE per filler sotto il sistema 2+ ............................. 38
figura ZA.3 Esempio di informazioni sulla marcatura CE per aggregati per calcestruzzo sotto il
sistema 4 ..................................................................................................................................................... 39
figura ZA.4 Esempio di informazioni sulla marcatura CE per filler sotto il sistema 4 ................................ 40

BIBLIOGRAFIA 41

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NORMA EUROPEA Aggregati per calcestruzzo EN 12620

SETTEMBRE 2002

EUROPEAN STANDARD Aggregates for concrete

NORME EUROPÉENNE Granulats pour bétons

EUROPÄISCHE NORM Gesteinskörnungen für Beton

DESCRITTORI

ICS 91.100.15; 91.100.30

La presente norma europea è stata approvata dal CEN l’1 agosto 2002.
I membri del CEN devono attenersi alle Regole Comuni del CEN/CENELEC
che definiscono le modalità secondo le quali deve essere attribuito lo status di
norma nazionale alla norma europea, senza apportarvi modifiche. Gli elenchi
aggiornati ed i riferimenti bibliografici relativi alle norme nazionali corrisponden-
ti possono essere ottenuti tramite richiesta alla Segreteria Centrale oppure ai
membri del CEN.
La presente norma europea esiste in tre versioni ufficiali (inglese, francese e
tedesca). Una traduzione nella lingua nazionale, fatta sotto la propria respon-
sabilità da un membro del CEN e notificata alla Segreteria Centrale, ha il me-
desimo status delle versioni ufficiali.
I membri del CEN sono gli Organismi nazionali di normazione di Austria,
Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda,
Italia, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno
Unito, Repubblica Ceca, Spagna, Svezia e Svizzera.

CEN
COMITATO EUROPEO DI NORMAZIONE
European Committee for Standardization
Comité Européen de Normalisation
Europäisches Komitee für Normung
Segreteria Centrale: rue de Stassart, 36 - B-1050 Bruxelles

© 2002 CEN
Tutti i diritti di riproduzione, in ogni forma, con ogni mezzo e in tutti i Paesi, sono
riservati ai Membri nazionali del CEN.

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PREMESSA
Il presente documento EN 12620:2002 è stato elaborato dal Comitato Tecnico CEN/TC 154
"Aggregati", la cui segreteria è affidata al BSI.
Alla presente norma europea deve essere attribuito lo status di norma nazionale, o median-
te pubblicazione di un testo identico o mediante notifica di adozione, entro marzo 2003, e le
norme nazionali in contrasto devono essere ritirate entro giugno 2004.
Il presente documento è stato elaborato nell'ambito di un mandato conferito al CEN dalla
Commissione Europea e dall'Associazione Europea di Libero Scambio ed è di supporto ai
requisiti essenziali della/e Direttiva/e UE.
Per la corrispondenza con la/e Direttiva/e UE, vedere l'appendice informativa ZA che è
parte integrante del presente documento.
Le appendici A, B, E, F e G sono informative, le appendici C, D ed H sono normative.
La presente norma include una bibliografia.
I requisiti per altri fini e usi degli aggregati saranno specificati nelle norme europee se-
guenti:
EN 13043 Aggregates for bituminous mixtures and surface treatments for roads,
airfields and other trafficked areas
EN 13055-1 Lightweight aggregates - Lightweight aggregates for concrete, mortar
and grout
prEN 13055-2 Lightweight aggregates - Lightweight aggregates for unbound and bound
applications
EN 13139 Aggregates for mortar
prEN 13242 Aggregates for unbound and hydraulically bound materials for use in civil
engineering work and road construction
EN 13383-1 Armourstone - Specification
prEN 13450 Aggregates for railway ballast
In conformità alle Regole Comuni CEN/CENELEC, gli enti nazionali di normazione dei se-
guenti Paesi sono tenuti a recepire la presente norma europea: Austria, Belgio, Danimar-
ca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Malta,
Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Spagna, Svezia e
Svizzera.

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1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE


La presente norma europea specifica le proprietà di aggregati e filler ottenuti mediante la
lavorazione di materiali naturali, industriali o riciclati e miscele di detti aggregati per la
confezione di calcestruzzo. Si applica ad aggregati aventi massa volumica dopo
essiccazione in stufa maggiore di 2,00 Mg/m3 (2 000 kg/m3) per tutti i calcestruzzi,
compreso il calcestruzzo in conformità alla EN 206-1 e il calcestruzzo utilizzato in strade
o altre pavimentazioni e per l'utilizzo in prodotti prefabbricati di calcestruzzo.
Essa specifica inoltre le caratteristiche relative a un sistema di gestione della produzione
degli aggregati e alla valutazione della conformità dei prodotti alla presente norma
europea.
La presente norma non riguarda i filler da utilizzare come costituenti del cemento, o
diversi dai filler inerti per calcestruzzo.
Nota 1 Gli aggregati utilizzati nelle costruzioni dovrebbero essere conformi a tutti i requisiti della presente norma
europea. Il mandato M/125 "Aggregati" comprende, oltre ad aggregati naturali e industriali comuni e
tradizionali, aggregati riciclati e alcuni materiali provenienti da fonti nuove e non comuni. Gli aggregati riciclati
sono compresi nelle norme, e i relativi nuovi metodi di prova sono in fase avanzata di preparazione. Per
materiali non comuni provenienti da fonti secondarie, tuttavia, il lavoro di normalizzazione è iniziato solo
recentemente ed è necessario più tempo per definire in modo chiaro le origini e le caratteristiche di tali
materiali. Nel frattempo, tali materiali non comuni; quando sono immessi sul mercato come aggregati, devono
essere completamente conformi alla presente norma e ai regolamenti nazionali per le sostanze pericolose
(vedere appendice ZA della norma), a seconda del loro impiego previsto. Caso per caso, sulla base
dell’esperienza derivante dall’impiego del prodotto, ulteriori caratteristiche e requisiti possono essere
specificati e definiti in specifici documenti contrattuali.
Nota 2 Le proprietà degli aggregati leggeri sono specificate nel prEN 13055-1:1997.

2 RIFERIMENTI NORMATIVI
La presente norma europea rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposizioni
contenute in altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appropriati
del testo e vengono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, successive
modifiche o revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se introdotte
nella presente norma europea come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti non
datati vale l'ultima edizione della pubblicazione alla quale si fa riferimento (compresi gli
aggiornamenti).
EN 196-21:1989 Methods of testing cement - Determination of the chloride, carbon
dioxide and alkali content of cement
EN 932-3 Tests for general properties of aggregates - Procedure and
terminology for simplified petrographic description
EN 932-5 Tests for general properties of aggregates - Common equipment
and calibration
EN 933-1 Tests for geometrical properties of aggregates - Determination of
particle size distribution - Sieving method
EN 933-3 Tests for geometrical properties of aggregates - Determination of
particle shape - Flakiness index
EN 933-4 Tests for geometrical properties of aggregates - Determination of
particle shape - Shape index
EN 933-7 Tests for geometrical properties of aggregates - Determination of
shell content - Percentage of shells in coarse aggregates
EN 933-8 Tests for geometrical properties of aggregates - Assessment of
fines - Sand equivalent test
EN 933-9 Tests for geometrical properties of aggregates - Assessment of
fines - Methylene blue test
EN 933-10 Tests for geometrical properties of aggregates - Assessment of
fines - Grading of fillers (air jet sieving)

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EN 1097-1 Tests for mechanical and physical properties of aggregates -


Determination of the resistance to wear (micro-Deval)
EN 1097-2:1998 Tests for mechanical and physical properties of aggregates -
Methods for the determination of resistance to fragmentation
EN 1097-3 Tests for mechanical and physical properties of aggregates -
Determination of loose bulk density and voids
EN 1097-6 Tests for mechanical and physical properties of aggregates -
Determination of particle density and water absorption
EN 1097-8:1999 Tests for mechanical and physical properties of aggregates -
Determination of the polished stone value
EN 1097-9 Tests for mechanical and physical properties of aggregates -
Determination of the resistance to wear by abrasion from studded
tyres - Nordic test
EN 1367-1:1999 Tests for thermal and weathering properties of aggregates -
Determination of resistance to freezing and thawing
EN 1367-2 Tests for thermal and weathering properties of aggregates -
Magnesium sulfate test
EN 1367-4 Tests for thermal and weathering properties of aggregates -
Determination of drying shrinkage
EN 1744-1:1998 Tests for chemical properties of aggregates - Chemical analysis
ISO 565:1990 Test sieves - Metal wire cloth, perforated metal plate and
electroformed sheet - Nominal sizes of openings

3 TERMINI E DEFINIZIONI
Ai fini della presente norma europea, si applicano i termini e le definizioni seguenti.

3.1 aggregato: Materiale granulare utilizzato in edilizia. L'aggregato può essere naturale,
industriale o riciclato.

3.2 aggregato naturale: Aggregato di origine minerale che è stato sottoposto unicamente a
lavorazione meccanica.

3.3 aggregato misto: Aggregato consistente in una miscela di aggregati grossi e fini.
Nota Può essere prodotto senza separare le frazioni grosse da quelle fini oppure può essere prodotto combinando
gli aggregati grossi e fini.

3.4 aggregato industriale: Aggregato di origine minerale derivante da un processo industriale


che implica una modificazione termica o di altro tipo.

3.5 aggregato riciclato: Aggregato risultante dalla lavorazione di materiale inorganico


precedentemente utilizzato in edilizia.

3.6 filler: Aggregato, la maggior parte del quale passa allo staccio di 0,063 mm, che può
essere aggiunto ai materiali da costruzione per conferirne determinate proprietà.
Nota Per la definizione di "fini", vedere 3.12.

3.7 dimensione dell'aggregato: Descrizione dell'aggregato in temini di dimensione inferiore


(d ) e superiore (D ) dello staccio espressa come d /D.
Nota Questa designazione ammette la presenza di alcune particelle trattenute sullo staccio superiore (sopravaglio)
e di particelle passanti allo staccio inferiore (sottovaglio).

3.8 aggregato fine: Designazione attribuita all'aggregato più fine la cui dimensione superiore
D è minore o uguale a 4 mm.
Nota L'aggregato fine può provenire dalla naturale disgregazione di roccia o ghiaia e/o dalla frantumazione di roccia
o ghiaia o dalla lavorazione di aggregati industriali.

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3.9 aggregato grosso: Designazione attribuita all'aggregato più grosso la cui dimensione
superiore D è maggiore o uguale a 4 mm e la cui dimensione inferiore d è maggiore o
uguale a 2 mm.

3.10 aggregato naturale 0/8 mm: Designazione attribuita all'aggregato naturale di origine
glaciale e/o fluviale con D minore o uguale a 8 mm.
Nota Tale aggregato può anche essere prodotto mediante miscelazione di aggregati lavorati.

3.11 lotto: Quantità di produzione, quantità consegnata, quantità di consegna parziale (carico
di vagone ferroviario, carico di autocarro, carico di una nave) o cumulo prodotto in una sola
volta in condizioni presumibilmente uniformi.
Nota In caso di processo continuo, la quantità prodotta durante un periodo specificato dovrebbe essere considerata
come lotto.

3.12 polveri: Classe granulometrica di un aggregato che passa allo staccio di 0,063 mm.

3.13 categoria: Livello di una proprietà di un aggregato espressa come intervallo di valori o
come valore limite.
Nota Non c'è alcuna relazione fra le categorie di proprietà diverse.

3.14 granulometria: Distribuzione granulometrica delle particelle espressa come percentuale


in massa dei passanti a una determinata serie di stacci.

4 REQUISITI GEOMETRICI

4.1 Generalità
La necessità di sottoporre a prova e dichiarare tutte le proprietà specificate in questo
punto deve essere limitata in funzione della particolare applicazione, destinazione d'uso e
all'origine dell'aggregato. Se richiesto, devono essere effettuate le prove specificate in 4
per la determinazione delle proprietà geometriche appropriate.
Nota 1 Qualora il valore di una proprietà sia richiesto, ma non definito da limiti specificati, il valore dovrebbe essere
dichiarato dal produttore come appartenente ad una categoria XXDichiarata, per esempio, nel prospetto 8 un
valore di 55 per l'indice di appiattimento corrisponde a FI55 (Valore dichiarato).
Nota 2 Qualora una proprietà non sia richiesta, può essere utilizzata una categoria "Nessun requisito".
Nota 3 Si può trovare una guida alla scelta di categorie adatte a specifiche applicazioni nelle disposizioni nazionali
vigenti nel luogo di utilizzo dell'aggregato.

4.2 Dimensioni degli aggregati


Tutti gli aggregati devono essere descritti in termini di dimensioni dell'aggregato tramite la
designazione d/D eccetto per i filler che devono essere specificati come filler e devono
rispondere ai requisiti di granulometria specificati in 4.3.
Le dimensioni dell'aggregato devono essere specificate da una coppia di stacci scelti
dalla serie di base, o dalla serie di base più la serie 1, oppure dalla serie di base più la
serie 2 nel prospetto 1. La combinazione di dimensioni della serie 1 e della serie 2 non è
consentita.
Le dimensioni degli aggregati devono avere D/d non minore di 1,4.

UNI EN 12620:2003 © UNI Pagina 3


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prospetto 1 Dimensioni degli stacci per la specificazione delle classi granulometriche

Serie di base Serie di base più serie 1 Serie di base più serie 2
mm mm mm
0 0 0
1 1 1
2 2 2
4 4 4
- 5,6 (5) -
- - 6,3 (6)
8 8 8
- - 10
- 11,2 (11) -
- - 12,5 (12)
- - 14
16 16 16
- - 20
- 22,4 (22) -
31,5 (32) 31,5 (32) 31,5 (32)
- - 40
- 45 -
63 63 63
Nota Le dimensioni arrotondate che appaiono fra parentesi possono essere utilizzate come descrizioni semplificate delle
dimensioni dell'aggregato.

4.3 Granulometria

4.3.1 Generalità
La granulometria dell'aggregato, determinata in conformità alla EN 933-1, deve
soddisfare i requisiti di cui in 4.3.1 fino a 4.3.6, in funzione delle sue dimensioni d/D.
Nota Qualora aggregati di massa volumica significativamente diversa siano miscelati è necessario fare attenzione
per evitarne la segregazione.
Quando si valutano aggregati nell'ambito di un sistema di controllo di produzione di
fabbrica, almeno il 90% delle granulometrie, prelevate da lotti diversi entro un periodo
massimo di 6 mesi, deve rientrare nei limiti specificati in 4.3.2. fino a 4.3.6 per le tolleranze
sulle granulometrie tipiche dichiarate dal produttore.

4.3.2 Aggregati grossi


Tutti gli aggregati grossi devono rispondere ai requisiti generali di granulometria specificati
nel prospetto 2, in funzione della loro designazione granulometrica d/D e delle categoria
scelta nel prospetto 2.

UNI EN 12620:2003 © UNI Pagina 4


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prospetto 2 Requisiti generali di granulometria

Aggregato Dimensione Percentuale passante in massa Categoria


G d)
2D 1,4 D a) b) D c) d b) d /2a) b)
Grosso D /d ≤ 2 o D ≤ 11,2 mm 100 da 98 a 100 da 85 a 99 da 0 a 20 da 0 a 5 GC85/20
100 da 98 a 100 da 80 a 99 da 0 a 20 da 0 a 5 GC80/20
D /d > 2 e D > 11,2 mm 100 da 98 a 100 da 90 a 99 da 0 a 15 da 0 a 5 GC90/15
Fine D ≤ 4 mm e d = 0 100 da 95 a 100 da 85 a 99 - - GF85
Naturale 0/8 D = 8 mm e d = 0 100 da 98 a 100 da 90 a 99 - - GNG90
Misto D ≤ 45 mm e d = 0 100 da 98 a 100 da 90 a 99 - - GA90
100 da 98 a 100 da 85 a 99 GA85
a) Laddove gli stacci calcolati non corrispondano esattamente ai numeri di staccio di cui alla ISO 565:1990 serie R 20, si deve scegliere la dimensione
di staccio più vicina.
b) Per calcestruzzo a granulometria discontinua o altri utilizzi speciali possono essere specificati requisiti aggiuntivi.
c) La percentuale passante a D può essere maggiore del 99% in massa, ma in tal caso iI produttore deve documentare e dichiarare la granulometria
tipica agli stacci D, d, d /2 e agli stacci intermedi fra d e D della serie principale più quelli della serie 1 oppure della serie principale più quelli della
serie 2. Stacci consecutivi con un rapporto minore di 1,4 volte possono essere esclusi.
d) Altre norme relative a prodotti aggregati fissano requisiti diversi per le categorie.

Per aggregati grossi dove:


a) D > 11,2 mm e D/d > 2; oppure
b) D ≤ 11,2 mm e D/d > 4,
devono applicarsi i requisiti aggiuntivi (i) e (ii) per la percentuale passante allo staccio di
dimensione intermedia:
i) tutte le granulometrie devono rientrare nei limiti generali indicati nel prospetto 3;
ii) il produttore deve documentare e, su richiesta, dichiarare la granulometria tipica
passante allo staccio di dimensione intermedia e le tolleranze selezionate dalle
categorie di cui al prospetto 3.

prospetto 3 Limiti generali e tolleranze granulometriche per aggregati grossi agli stacci intermedi

D /d Staccio di dimensione Limiti generali e tolleranze agli stacci intermedi Categoria


intermedia (percentuale passante in massa) GT

mm Limiti generali Tolleranze sulla granulometria


tipica dichiarata dal produttore
<4 D /1,4 da 25 a 70 ±15 GT15
≥4 D /2 da 25 a 70 ±17,5 GT17,5
Laddove lo staccio di dimensione intermedia calcolato come sopra non corrisponda esattamente alla dimensione di staccio di cui alla ISO 565:1990/R 20,
deve essere utilizzata la dimensione di staccio più vicina nella serie.
Nota I limiti generali e le tolleranze per le classi granulometriche più comuni degli aggregati sono illustrati nell'appendice A.

Per una singola frazione di aggregato grosso dove:


a) D > 11,2 mm e D/d ≤ 2; o
b) D ≤ 11,2 mm e D/d ≤ 4,
non devono esserci altri requisiti oltre a quelli specificati nel prospetto 2.

4.3.3 Aggregato fine


Gli aggregati fini devono rispondere ai requisiti generali di granulometria specificati nel
prospetto 2, in funzione della dimensione di staccio superiore D.
I seguenti requisiti aggiuntivi devono essere applicati per controllare la variabilità
dell'aggregato fine.

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Il produttore deve documentare e, su richiesta, dichiarare la distribuzione granulometrica


tipica per ogni classe granulometria di aggregato fine prodotto. La distribuzione
granulometrica tipica è espressa come percentuale in massa di aggregato passante
attraverso gli stacci di dimensioni specificate nel prospetto 4.
Nota Nell'appendice B sono riportate delle raccomandazioni per la caratterizzazione granulometrica dell'aggregato
fine (prospetti B.1 e B.2).
Gli aggregati fini utilizzati in modo regolare e soddisfacente nella maggior parte delle
applicazioni devono rispondere ai requisiti specificati nel prospetto 4. Qualora siano
specificate per utilizzi speciali e nei casi in cui sia richiesta una ridotta variabilità
granulometrica, le tolleranze granulometriche devono essere applicate in conformità
all'appendice C.

prospetto 4 Tolleranze sulla distribuzione granulometrica tipica dichiarata dal produttore per aggregati fini di uso
generale

Dimensione dello staccio Tolleranze espresse in percentuali di passante in massa


mm
0/4 0/2 0/1
a)
4 ±5 - -
2 - ±5 a) -
1 ±20 ±20 ±5 a)
0,250 ±20 ±25 ±25
0,063b) ±3 ±5 ±5
a) Le tolleranze di ±5 sono ulteriormente limitate dai requisiti per la percentuale di passante a D di cui al prospetto 2.
b) In aggiunta alle tolleranze dichiarate, il valore massimo del contenuto di polveri per la categoria scelta dal
prospetto 11 si applica per la percentuale passante allo staccio di 0,063 mm.

4.3.4 Aggregato naturale di granulometria 0/8 mm


L'aggregato naturale 0/8 mm deve rispondere ai requisiti generali di granulometria
specificati nel prospetto 2.
I seguenti requisiti aggiuntivi devono essere applicati per controllare la variabilità
dell'aggregato naturale 0/8 mm:
a) il produttore deve documentare e, su richiesta, dichiarare la granulometria tipica per
ogni aggregato prodotto;
b) le granulometrie devono rientrare nelle tolleranze indicate nel prospetto 5.

prospetto 5 Tolleranze sulla granulometria tipica dichiarata dal produttore per l'aggregato naturale 0/8 mm

Dimensione dello staccio Tolleranze


mm Percentuali di passante in massa
8 ±5
2 ±10
1 ±10
0,250 ±10
0,125 ±3
0,063 ±2

4.3.5 Aggregato misto


L'aggregato misto deve essere fornito come miscela di aggregato grosso e fine con
D ≤ 45 mm e d = 0 e deve rispondere ai requisiti generali di granulometria per la categoria
scelta dal prospetto 2.
Gli aggregati misti devono anche rispondere ai requisiti relativi alla percentuale passante
i due stacci intermedi specificati nel prospetto 6 in funzione della loro classe
granulometrica.

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prospetto 6 Requisiti granulometrici per aggregati misti

Dimensione dell'aggregato Limiti generali degli stacci sotto indicati


mm (Percentuale passante in massa)

Serie di base più serie 1 Serie di base più serie 2 40 ± 20 70 ± 20

Per lo staccio
mm
- 0/6,3 1 4
0/8 0/8 1 4
- 0/10 1 4
0/11,2 (11) - 2 5,6 (5)
- 0/12,5 (12) 2 6,3 (6)
- 0/14 2 8
0/16 0/16 2 8
- 0/20 2 10
0/22,4 (22) - 2 11,2 (11)
0/31,5 (32) 0/31,5 (32) 4 16
- 0/40 4 20
0/45 - 4 22,4 (22)
Nota Le dimensioni arrotondate che appaiono fra parentesi possono essere utilizzate come descrizioni semplificate delle
dimensioni dell'aggregato.

4.3.6 Filler
La granulometria del filler, determinata in conformità alla EN 933-10, deve essere
conforme ai limiti specificati nel prospetto 7.

prospetto 7 Requisiti di granulometria del filler

Dimensione dello staccio Percentuale passante in massa


mm
Intervallo generale per risultati singoli Intervallo massimo dichiarato dal
produttorea)
2 100 -
0,125 da 85 a 100 10
0,063 da 70 a 100 10
a) Intervallo granulometrico dichiarato sulla base degli ultimi 20 valori (vedere prospetto H.1, riga 1). Il 90% dei risultati
deve rientrare in tale intervallo, ma tutti i risultati devono rientrare nell'intervallo granulometrico generale (vedere
colonna 2 qui sopra).

4.3.7 Aggregato per utilizzo speciale


Qualora siano richieste speciali granulometrie di aggregato per un particolare utilizzo
finale del calcestruzzo, devono essere definiti speciali fusi granulometrici utilizzando la
serie di stacci R 20 specificata nella ISO 565:1990 e incorporando gli stacci appropriati da
0,063 mm; 0,125 mm; 0,250 mm; 0,500 mm; 1 mm; 2 mm; 4 mm; 8 mm; 16 mm;
31,5 mm e 63 mm.

4.4 Forma dell'aggregato grosso


Qualora si renda necessario, la forma degli aggregati grossi deve essere determinata in
termini di indice di appiattimento, come specificato nella EN 933-3. L'indice di
appiattimento deve essere la prova di riferimento per la determinazione della forma degli
aggregati grossi. L'indice di appiattimento deve essere dichiarato in conformità alla
categoria attinente specificata nel prospetto 8 in funzione della particolare applicazione o
destinazione d'uso.

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prospetto 8 Categorie per i valori massimi d'indice di appiattimento

Indice di appiattimento Categoria


FI
≤15 FI15
≤20 FI20
≤35 FI35
≤50 FI50
>50 FIDichiarato
Nessun requisito FINR

Qualora sia richiesto, l'indice di forma determinato in conformità alla EN 933-4 deve
essere dichiarato in conformità alla categoria attinente specificata nel prospetto 9 in
funzione della particolare applicazione o destinazione d'uso.

prospetto 9 Categorie per i valori massimi d'indice di forma

Indice di forma Categoria


SI
≤15 SI15
≤20 SI20
≤40 SI40
≤55 SI55
>55 SIDichiarato
Nessun requisito SINR

4.5 Contenuto di conchiglie nell'aggregato grosso


Qualora sia richiesto, il contenuto di conchiglie nell'aggregato grosso, determinato in
conformità alla EN 933-7, deve essere dichiarato in conformità alla categoria attinente
specificata nel prospetto 10 in funzione della particolare applicazione o destinazione
d'uso.

prospetto 10 Categoria per valore massimo di contenuto di conchiglie negli aggregati grossi

Contenuto di conchiglie Categoria


% SC
≤10 SC10
>10 SCDichiarata
Nessun requisito SCNR

4.6 Contenuto di polveri


Il contenuto di polveri, determinato in conformità alla EN 933-1, deve essere dichiarato in
conformità alla categoria attinente specificata nel prospetto 11. Il contenuto di polveri nel
filler deve rispondere ai requisiti di cui al prospetto 7.

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prospetto 11 Categorie per valori massimi di contenuto in polveri

Aggregato Staccio da 0,063 mm Categoria


Percentuale passante in massa f
Aggregato grosso ≤1,5 f1,5
≤4 f4
>4 fDichiarato
Nessun requisito fNR
Aggregato naturale 0/8 mm ≤3 f3
≤10 f10
≤16 f16
>16 fDichiarato
Nessun requisito fNR
Aggregato misto ≤3 f3
≤11 f11
>11 fDichiarato
Nessun requisito fNR
Aggregato fine ≤3 f3
≤10 f10
≤16 f16
≤22 f22
>22 fDichiarato
Nessun requisito fNR

4.7 Qualità delle polveri


La dannosità delle polveri nell'aggregato fine, compreso il filler, deve essere valutata in
conformità all'appendice D.

5 REQUISITI FISICI

5.1 Generalità
La necessità di sottoporre a prova e dichiarare tutte le proprietà specificate nel presente
punto deve essere limitata in base alla particolare destinazione d'uso o all'origine
dell'aggregato. Qualora richiesto, le prove specificate in 5 devono essere eseguite per
determinate le proprietà fisiche appropriate.
Nota 1 Quando il valore di una proprietà è richiesto ma non definito da limiti specificati, il valore dovrebbe essere
dichiarato dal produttore come categoria XXDichiarato, per esempio, nel prospetto 12 un valore di 60 per il
coefficiente Los Angeles corrisponde a LA60 (Valore dichiarato).
Nota 2 Qualora non sia richiesta una proprietà, può essere utilizzata una categoria "Nessun requisito".
Nota 3 Si può trovare una guida alla scelta di categorie adatte a specifiche applicazioni nelle disposizioni nazionali
vigenti nel luogo di utilizzo dell'aggregato.

5.2 Resistenza alla frammentazione dell'aggregato grosso


Qualora richiesto, la resistenza alla frammentazione deve essere determinata in termini di
coefficiente Los Angeles, come specificato nella EN 1097-2:1998, punto 5. Il metodo di
prova Los Angeles deve essere la prova di riferimento per la determinazione della
resistenza alla frammentazione. Il coefficiente Los Angeles deve essere dichiarato in
conformità alla categoria attinente specificata nel prospetto 12 in funzione della
particolare destinazione d'uso.

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prospetto 12 Categorie per i valori massimi dei coefficienti Los Angeles

Coefficiente Los Angeles Categoria


LA
≤15 LA15
≤20 LA20
≤25 LA25
≤30 LA30
≤35 LA35
≤40 LA40
≤50 LA50
>50 LADichiarato
Nessun requisito LANR

Qualora richiesto, la resistenza alla frammentazione per urto, determinata in conformità


alla EN 1097-2:1998, punto 6, deve essere dichiarata in conformità alla categoria
attinente specificata nel prospetto 13 in funzione della particolare applicazione o
destinazione d'uso.

prospetto 13 Categorie per i valori massimi di resistenza all'urto

Valore d'urto Categoria


% SZ
≤18 SZ18
≤22 SZ22
≤26 SZ26
≤32 SZ32
>32 SZDichiarato
Nessun requisito SZNR

5.3 Resistenza all'usura dell'aggregato grosso


Qualora richiesta, la resistenza all'usura dell'aggregato grosso (coefficiente micro-Deval
MDE) deve essere determinata in conformità alla EN 1097-1. Il coefficiente micro-Deval
deve essere dichiarato in conformità alla categoria attinente specificata nel prospetto 14
in funzione della particolare applicazione o destinazione d'uso.

prospetto 14 Categorie per i valori massimi di resistenza all'usura

Coefficiente micro-Deval Categoria


MDE
≤10 MDE10
≤15 MDE15
≤20 MDE20
≤25 MDE25
≤35 MDE35
>35 MDEDichiarato
Nessun requisito MDENR

5.4 Resistenza alla levigabilità e all'abrasione dell'aggregato grosso da utilizzare per strati
di usura

5.4.1 Resistenza alla levigabilità (valore di levigabilità - VL )


Qualora richiesta, la resistenza alla levigabilità dell'aggregato grosso da utilizzare per
strati di usura (valore di levigabilità - VL ) deve essere determinata in conformità alla
EN 1097-8.

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La resistenza alla levigabilità deve essere dichiarata in conformità alla categoria attinente
specificata nel prospetto 15.

prospetto 15 Categorie per i valori minimi di resistenza alla levigabilità

Valore di levigabilità Categoria


VL
≥68 VL68
≥62 VL62
≥56 VL56
≥50 VL50
≥44 VL44
Valori intermedi e valori < 44 VLDichiarato
Nessun requisito VLNR

5.4.2 Resistenza all'abrasione superficiale (valore di abrasione dell'aggregato - AAV )


Qualora richiesta, la resistenza all'abrasione superficiale (valore di abrasione
dell'aggregato - AAV ), deve essere determinata in conformità alla EN 1097-8:1999,
appendice A.
La resistenza all'abrasione superficiale deve essere dichiarata in conformità alla categoria
attinente specificata nel prospetto 16.

prospetto 16 Categorie per i valori massimi di resistenza all'abrasione superficiale

Valore di abrasione dell'aggregato Categoria


AAV
≤10 AAV10
≤15 AAV15
≤20 AAV20
Valori intermedi e valori > 20 AAVDichiarato
Nessun requisito AAVNR

5.4.3 Resistenza all'abrasione da pneumatici chiodati


Qualora richiesta, la resistenza all'abrasione da pneumatici chiodati (valore di abrasione
scandinavo - AN), deve essere determinata in conformità alla EN 1097-9. La resistenza
all'abrasione da pneumatici chiodati deve essere dichiarata in conformità alla categoria
attinente specificata nel prospetto 17.

prospetto 17 Categorie per i valori massimi di resistenza all'abrasione da pneumatici chiodati

Valore di abrasione scandinavo Categoria


AN
≤7 AN7
≤10 AN10
≤14 AN14
≤19 AN19
≤30 AN30
Valori intermedi e valori > 30 ANDichiarato
Nessun requisito ANNR

5.5 Massa volumica del granulo e assorbimento d'acqua


Qualora richiesti, la massa volumica del granulo e l'assorbimento d'acqua devono essere
determinati in conformità alla EN 1097-6 e i risultati dichiarati su richiesta, indicando gli
strumenti di determinazione e i calcoli utilizzati.

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5.6 Massa volumica in mucchio


Qualora richiesta, la massa volumica in mucchio deve essere determinata in conformità
alla EN 1097-3 e i risultati dichiarati su richiesta.

5.7 Durabilità

5.7.1 Resistenza al gelo/disgelo dell'aggregato grosso


Se sono richiesti aggregati resistenti al gelo per calcestruzzo da utilizzare in ambiente
soggetto a gelo e disgelo, la resistenza al gelo, determinata in conformità alla EN 1367-1
o alla EN 1367-2, deve essere dichiarata in conformità alla categoria attinente specificata
nel prospetto 18 o nel prospetto 19.
Nota L'appendice F fornisce una guida per l'utilizzo degli aggregati in ambiente soggetto a gelo e disgelo.
L'appendice F.2.3 fornisce consigli per l'utilizzo del valore di assorbimento d'acqua come prova di selezione
per la resistenza al gelo/disgelo.

prospetto 18 Categorie per i valori massimi di resistenza al gelo/disgelo

Gelo/disgelo Categoria
Perdita di massa percentualea) F
≤1 F1
≤2 F2
≤4 F4
>4 FDichiarata
Nessun requisito FNR
a) In condizioni estreme di clima freddo e/o saturazione di sale o saturazione di sale disgelante, prove che utilizzino
una soluzione salata o urea esposte dettagliatamente nella EN 1367-1:1999, appendice B, possono risultare più
appropriate. I limiti di cui al presente prospetto non sarebbero applicabili.

prospetto 19 Categorie per la massima degradabilità al solfato di magnesio

Valore di solfato di magnesio Categoria


Perdita di massa percentuale MS
≤18 MS18
≤25 MS25
≤35 MS35
>35 MSDichiarata
Nessun requisito MSNR

5.7.2 Stabilità di volume - ritiro per essiccazione


Laddove si verifichi fessurazione per ritiro disgregativo del calcestruzzo dovuta alle
proprietà dell'aggregato, il ritiro per essiccazione associato agli aggregati da utilizzare nel
calcestruzzo strutturale non deve, qualora richiesto, eccedere lo 0,075% una volta
sottoposto a prova in conformità alla EN 1367-4 e i risultati devono essere dichiarati.
Nota Tale requisito non si applica a zone mai soggette a prosciugamento, a calcestruzzo massivo rivestito con
calcestruzzo con aria inglobata, o a elementi strutturali simmetricamente e fortemente armati e non esposti
all'azione degli agenti atmosferici.

5.7.3 Reattività alcali-silice


Qualora richiesta, la reattività alcali-silice degli aggregati deve essere valutata in
conformità alle disposizioni vigenti nel luogo di utilizzo e i risultati devono essere
dichiarati.
Nota L'appendice G fornisce una guida sugli effetti della reazione alcali-silice.

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6 REQUISITI CHIMICI

6.1 Generalità
La necessità di provare e dichiarare tutte le proprietà specificate nel presente punto deve
essere limitata alla particolare destinazione d'uso o all'origine dell'aggregato. Se richiesto,
devono essere eseguite le prove specificate in 6 per determinare le proprietà chimiche
appropriate.
Nota 1 Quando il valore di una proprietà è richiesto ma non definito da limiti specificati, il valore dovrebbe essere
dichiarato dal produttore come categoria XXDichiarato, per esempio, nel prospetto 20 un valore di 1,2 per cento
in massa per il contenuto di solfati solubili in acido di scorie d'altoforno raffreddati ad aria corrisponde a AS1,2
(valore dichiarato).
Nota 2 Qualora non sia richiesta una proprietà, può essere utilizzata una categoria "Nessun requisito".
Nota 3 Si può trovare una guida alla scelta delle categorie adatte a specifiche applicazioni nelle disposizioni nazionali
vigenti nel luogo di utilizzo dell'aggregato.
Nota 4 L'appendice G fornisce una guida relativa agli effetti dei costituenti chimici negli aggregati, compresa la
reazione alcali-silice e le impurezze organiche leggere, sulla durabilità del calcestruzzo e sulle sue proprietà
superficiali.

6.2 Cloruri
Se richiesto, deve essere determinato il contenuto di ioni cloruro idrosolubili degli
aggregati per calcestruzzo in conformità alla EN 1744-1:1998, punto 7 e deve, su
richiesta, essere dichiarato dal produttore.
Nota Se il contenuto di ioni cloruro idrosolubili degli aggregati combinati è 0,01% o minore (per esempio per
aggregati estratti per lo più da cave nell'entroterra) tale valore può essere utilizzato nel calcolo del contenuto
di cloruro nel calcestruzzo.

6.3 Composti contenenti zolfo

6.3.1 Solfati solubili in acido


Se richiesto, deve essere determinato il contenuto di solfati solubili in acido negli
aggregati e nei filler per calcestruzzo in conformità alla EN 1744-1:1998, punto 12, e deve
essere dichiarato in conformità alla categoria attinente specificata nel prospetto 20.

prospetto 20 Categorie per i valori massimi del contenuto di solfati solubili in acido

Aggregato Contenuto di solfati solubili in acido Categoria


Percentuale in massa AS
Aggregati diversi da scorie d'altoforno ≤0,2 AS0,2
raffreddate in aria ≤0,8 AS0,8
>0,8 ASDichiarato
Nessun requisito ASNR
Scorie d'altoforno raffreddate in aria ≤1,0 AS1,0
>1,0 ASDichiarato
Nessun requisito ASNR

6.3.2 Zolfo totale


Se richiesto, il contenuto di zolfo totale degli aggregati e dei filler, determinato in
conformità alla EN 1744-1:1998, punto 11, non deve superare:
a) il 2% di S in massa per scorie d'altoforno raffreddate in aria;
b) l'1% di S in massa per aggregati diversi da scorie d'altoforno raffreddate in aria.
Sono necessarie precauzioni speciali se nell'aggregato è presente la pirrotite (forma
instabile di solfuro di ferro FeS). Qualora sia riconosciuta la presenza di questo minerale,
deve essere applicato un contenuto totale massimo di zolfo (S) di 0,1%.

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6.4 Altri costituenti

6.4.1 Costituenti che alterano la velocità di presa e di indurimento del calcestruzzo


Gli aggregati e i filler che contengono sostanze organiche e di altro tipo in proporzioni tali
da alterare la velocità di presa e di indurimento del calcestruzzo devono essere valutati
per l'effetto sul tempo di presa e sullo sviluppo della resistenza alla compressione in
conformità alla EN 1744-1:1998, 15.3.
Le proporzioni di questi materiali devono essere tali da non:
a) aumentare il tempo di presa dei provini di malta di oltre 120 min;
b) diminuire la resistenza a compressione di oltre il 20% a 28 giorni.
La presenza di sostanze organiche deve essere determinata in conformità alla
EN 1744-1:1998, 15.1 (determinazione del contenuto di sostanza umica). Se i risultati
della prova rilevano la presenza di un alto contenuto di sostanza umica, deve essere
determinata la presenza di acido fulvico in conformità alla EN 1744-1:1998, 15.2. Se in
queste prove il liquido surnatante è più chiaro dei colori normalizzati, gli aggregati devono
essere considerati esenti da sostanze organiche.
Nota 1 Alcuni composti inorganici che decolorano il liquido surnatante nella prova del contenuto di sostanza umica
non influenzano negativamente la presa e l'indurimento del calcestruzzo.
Nota 2 Gli zuccheri non influenzano il colore dello strato liquido surnatante nella prova del contenuto di sostanza umica
o nella prova dell'acido fulvico. Se si sospetta la presenza di zuccheri o materiali simili, l'aggregato dovrebbe
essere sottoposto a prova utilizzando provini di malta (vedere EN 1744-1:1998, 15.3). Si dovrebbero applicare i
requisiti del tempo di presa e della resistenza a compressione precedentemente indicati.
Se richiesto, la presenza di impurezze organiche leggere deve essere ricercata in
conformità alla EN 1744-1:1998, 14.2 e i risultati devono essere dichiarati.

6.4.2 Costituenti che influenzano la stabilità di volume della scoria d'altoforno raffreddata in aria

6.4.2.1 L'aggregato di scorie d'altoforno raffreddate in aria non deve presentare alcuna
disintegrazione del silicato dicalcico quando sottoposto a prova in conformità alla
EN 1744-1:1998, 19.1.

6.4.2.2 L'aggregato di scorie d'altoforno raffreddate in aria non deve presentare alcuna
disintegrazione del ferro quando sottoposto a prova in conformità alla EN 1744-1:1998, 19.2.

6.5 Contenuto di carbonato negli aggregati fini per strati di usura delle pavimentazioni di
calcestruzzo
Qualora si richieda il controllo del contenuto di carbonato negli aggregati fini per l'utilizzo
in strati di usura di calcestruzzo, il contenuto di carbonato deve essere determinato come
specificato nella EN 196-21:1989, punto 5, con la porzione di prova preparata in
conformità alla EN 1744-1:1998, 12.3 e i risultati devono essere dichiarati.

7 VALUTAZIONE DI CONFORMITÀ

7.1 Generalità
Il produttore deve effettuare le prove iniziali (vedere 7.2) e il controllo di produzione di
fabbrica (vedere appendice H) per garantire che il prodotto sia conforme alla presente
norma europea e dichiarare i relativi valori.

7.2 Prove di tipo iniziale


Le prove di tipo iniziale relative alla destinazione d'uso devono essere eseguite per
controllare la conformità ai requisiti specificati nelle circostanze seguenti:
a) si deve utilizzare una nuova fonte di aggregati;
b) quando subentra una modifica importante nella natura delle materie prime o nelle
condizioni di trattamento che possono influenzare le proprietà degli aggregati.

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I risultati delle prove iniziali devono essere documentati come punto di partenza per il
controllo della produzione di fabbrica relativa a quel materiale. Ciò deve includere in
particolare l'identificazione di ogni costituente che può emettere radiazioni oltre il normale
livello di fondo, ogni costituente che può rilasciare idrocarburi poliaromatici o altre
sostanze pericolose. Se il contenuto di uno qualsiasi di tali costituenti supera i limiti
stabiliti in base alle disposizioni vigenti sul luogo di impiego dell'aggregato, devono essere
dichiarati i risultati delle prove iniziali.

7.3 Controllo di produzione di fabbrica


Il produttore deve aver installato un sistema di controllo di produzione di fabbrica
rispondente ai requisiti dell'appendice H.
Le registrazioni tenute dal produttore devono indicare quali procedimenti di controllo della
qualità sono in atto durante la produzione dell'aggregato.
Nota La forma di controllo applicata a qualsiasi aggregato dipende dall'impiego previsto e dalle regolamentazioni
sul suo impiego.

8 DESIGNAZIONE

8.1 Designazione e descrizione


Gli aggregati devono essere identificati come segue:
a) origine e produttore - se il materiale è stato ripreso da un deposito devono essere
indicati sia l'origine sia il deposito;
b) tipo di aggregato (vedere EN 932-3);
c) dimensione dell'aggregato.

8.2 Informazioni aggiuntive per la descrizione di un aggregato


La necessità di altre informazioni dipende dalla situazione e dalla destinazione d'uso, per
esempio:
a) un codice per collegare la designazione alla descrizione;
b) qualsiasi altra informazione aggiuntiva necessaria per identificare un aggregato
particolare.
Nota Al momento dell'ordine l'acquirente dovrebbe informare il produttore di tutti i requisiti speciali associati ad una
particolare destinazione d'uso e di tutte le informazioni supplementari di cui potrebbe avere bisogno non
contemplate nel prospetto ZA.1a e nel prospetto ZA.1b.

9 MARCATURA ED ETICHETTATURA
La bolla di consegna deve contenere almeno le informazioni seguenti:
a) designazione;
b) data di spedizione;
c) numero di serie della bolla;
d) numero della presente norma europea.
Nota Per la marcatura CE e l'etichettatura, vedere ZA.3.

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APPENDICE A ILLUSTRAZIONE DEI REQUISITI GRANULOMETRICI PER LE CLASSI


(informativa) GRANULOMETRICHE DEGLI AGGREGATI GROSSI PIÙ COMUNI

prospetto A.1 Limiti superiore e inferiore e tolleranze granulometriche per lo staccio intermedio delle classi
granulometriche di base più la serie 1 della dimensione dei granuli (in millimetri)

Rapporto Dimensione/ Valore di d Limiti superiore e inferiore e tolleranze per gli stacci
D /d Dimensione intermedi (Percentuale passante in massa)
intermedia
2 4 5,6 8 11,2 16 22,4 Limiti superiore Tolleranze sulla granulometria
e inferiore tipo dichiarata dal produttore

mm mm mm mm mm mm mm GT15 GT17,5
2,8 Dimensione 2/5,6 4/11,2 5,6/16 8/22,4 11,2/31,5 16/45 22,4/63
Dimensione - - 11,2 16 22,4 31,5 45 da 25 a 70 ±15 -
intermedia
4,0 Dimensione 2/8 4/16 5,6/22,4 8/31,5 11,2/45 16/63
Dimensione - 8 11,2 16 22,4 31,5 da 25 a 70 - ±17,5
intermedia
5,6 Dimensione 2/11,2 4/22,4 5,6/32 8/45 11,2/63
Dimensione 5,6 11,2 16 22,4 31,5 da 25 a 70 - ±17,5
intermedia
8,0 Dimensione 2/16 4/31,5 5,6/45 8/63
Dimensione 8 16 22,4 31,5 da 25 a 70 - ±17,5
intermedia
11,2 Dimensione 2/22,4 4/45 5,6/63
Dimensione 11,2 22,4 31,5 da 25 a 70 - ±17,5
intermedia
Nota 1 La casella ombreggiata indica dimensioni comunemente non utilizzate.
Nota 2 In presenza di un trattino, il corrispondente staccio di dimensione intermedia non è applicabile.

prospetto A.2 Limiti superiore e inferiore e tolleranze granulometriche per lo staccio intermedio delle classi
granulometriche di base più la serie 2 della dimensione dei granuli (in millimetri)

Rapporto Dimensione/ Valore di d Limiti superiore e inferiore e tolleranze per gli stacci
D /d Dimensione intermedi (Percentuale passante in massa)
intermedia
2 4 6,3 8 10 16 20 Limiti superiore Tolleranze sulla granulometria
e inferiore tipo dichiarata dal produttore

mm mm mm mm mm mm mm GT15 GT17,5
2,5 Dimensione 4/10 6,3/16 8/20 16/40
Dimensione - 11,2 14 31,5 da 25 a 70 ±15 -
intermedia
3,15 Dimensione 2/6,3 4/12,5 6,3/20 10/31,5 20/63
Dimensione - 8 14 22,4 45 da 25 a 70 ±15 -
intermedia
4 Dimensione 2/8 4/16 8/31,5 10/40 16/63
Dimensione - 8 16 20 31,5 da 25 a 70 - ±17,5
intermedia
5 Dimensione 2/10 4/20 6,3/31,5 8/40
Dimensione 5 10 16 20 da 25 a 70 - ±17,5
intermedia
8 Dimensione 2/16 4/31,5
Dimensione 8 16 da 25 a 70 - ±17,5
intermedia
10 Dimensione 2/20 4/40
Dimensione 10 20 da 25 a 70 - ±17,5
intermedia
Nota 1 La casella ombreggiata indica dimensioni comunemente non utilizzate.
Nota 2 In presenza di un trattino, il corrispondente staccio di dimensione intermedia non è applicabile.

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APPENDICE B GUIDA ALLA DESCRIZIONE DI GROSSEZZA/FINEZZA DEGLI AGGREGATI FINI


(informativa)
I prospetti B.1 e B.2 vengono riportati come ausilio agli specificatori che desiderano
descrivere ulteriormente la grossezza o la finezza degli aggregati fini. Uno a scelta dei
prospetti, ma non entrambi, possono essere utilizzati per tali descrizioni.
Nei prospetti B.1 e B.2, gli aggregati fini classificati grossi sono indicati dalla lettera C,
gli aggregati fini classificati medi dalla lettera M e gli aggredati fini classificati fini dalla
lettera F.
Inoltre, in caso si scelga il prospetto B.1, è aggiunta una P dopo la C, la M o la F per la
percentuale passante allo staccio da 0,500 mm (per esempio, granulometria media MP ).
Analogamente, in caso si scelga il prospetto B.2, è aggiunta una F dopo la C, la M o la F
per il coefficiente di finezza (per esempio, granulometria fine FF ).

prospetto B.1 Grossezza o finezza in base alla percentuale passante allo staccio da 0,500 mm

Percentuale passante in massa

CP MP FP
da 5 a 45 da 30 a 70 da 55 a 100

prospetto B.2 Grossezza o finezza in base al modulo di finezza

Modulo di finezza

CF MF FF
da 4,0 a 2,4 da 2,8 a 1,5 da 2,1 a 0,6

Il modulo di finezza (FM ) è utilizzato per controllare la costanza. Laddove richiesto in


aggiunta, il modulo di finezza FM di una consegna dovrebbe rientrare nei limiti del modulo
di finezza dichiarato FM ± 0,50 o entro altri limiti specificati.
Nota Il modulo di finezza (FM ) è generalmente calcolato come somma delle percentuali in massa cumulative di
trattenuto sugli stacci seguenti (mm) espresso come percentuale, ossia
Σ { ( >4 ) + ( >2 ) + ( >1 ) + ( >0,5 ) + ( >0,25 ) + ( >0,125 ) }
FM = -----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
100

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APPENDICE C TOLLERANZE GRANULOMETRICHE RIDOTTE SULLA GRANULOMETRIA TIPICA


(normativa) DICHIARATA DAL PRODUTTORE PER L'AGGREGATO FINE

prospetto C.1 Tolleranze ridotte sulla granulometria tipica dichiarata dal produttore per l'aggregato fine

Dimensione dello staccio Tolleranze come percentuale in massa di passante

mm 0/4 0/2 0/1


4 ±5 - -
2 - ±5 -
1 ±10 ±10 ±5
0,250 ±10 ±15 ±15
0,063 ±3 ±5 ±5
Nota Vedere 4.3.3.

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APPENDICE D VALUTAZIONE DEI FINI


(normativa)
I fini possono essere considerati non nocivi quando si verifica una delle 4 condizioni
seguenti:
a) il contenuto totale di fini dell'aggregato fine è minore del 3% o di altro valore in base
alle disposizioni valide sul luogo di impiego dell'aggregato;
b) il valore dell'equivalente in sabbia (SE ), quando ottenuto secondo la EN 933-8,
supera un limite inferiore specificato;
c) la prova del blu di metilene (MB ), secondo la EN 933-9, dà un valore di blu minore
di un limite particolare specificato;
d) c'è equivalenza di prestazione rispetto ad un aggregato il cui utilizzo soddisfacente è
noto, oppure si ha evidenza di un utilizzo soddisfacente senza problemi.
I requisiti di conformità per le prove dell'equivalente in sabbia e del blu di metilene della
frazione granulometrica 0/2 mm devono generalmente essere espressi con una
probabilità del 90%.
Nota Non è possibile fissare limiti precisi, universalmente validi, finché non si disporrà di ulteriore esperienza
sull'utilizzo dei metodi di prova per differenti tipi di aggregati fini in alcune parti dell'Europa. I limiti e/o le
categorie dovrebbero essere stabiliti sulla base dell'esperienza di requisiti esistenti per materiali utilizzati
localmente in modo soddisfacente, coerentemente con le disposizioni vigenti nel luogo di utilizzo
dell'aggregato.

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APPENDICE E GUIDA PER L'UTILIZZO DEGLI AGGREGATI NEL CALCESTRUZZO


(informativa)

E.1 Resistenza alla frammentazione dell'aggregato grosso

E.1.1 Generalmente gli aggregati hanno una resistenza più alta rispetto al calcestruzzo e, per
combinazioni di aggregati e cemento con o senza additivi, che abbiano prestazioni
soddisfacenti documentate, le resistenze normali di controllo determinate sul calcestruzzo
prodotto, generalmente forniscono una guida sufficiente alla resistenza dell'aggregato.
Tuttavia, se è richiesto calcestruzzo con una resistenza molto alta, può essere necessario
considerare la resistenza dell'aggregato.

E.1.2 Un aggregato di categoria LA15, LA20 o SZ18 è richiesto solo in casi speciali (per esempio
zone dove sono utilizzati pneumatici chiodati o per speciali requisiti di rivestimento di
strade regionali).

E.1.3 Un aggregato di categoria LA30 o SZ22 può essere richiesto per pavimentazioni stradali e
rivestimenti di pavimenti soggetti a sollecitazioni da urto. Aggregati con coefficienti Los
Angeles maggiori di 40 dovrebbero essere valutati in base all'esperienza di utilizzo
acquisita.

E.2 Resistenza al gelo/disgelo

E.2.1 La resistenza al gelo/disgelo del calcestruzzo è funzione del grado di saturazione in


acqua, dei materiali componenti e delle loro proporzioni nel calcestruzzo. Il contenuto di
aria inglobato è un fattore particolarmente importante ed è quindi essenziale valutare la
resistenza al gelo/disgelo del calcestruzzo sottoponendo a prova campioni del
calcestruzzo.

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APPENDICE F NOTE PER LA GUIDA ALLA RESISTENZA AL GELO/DISGELO DEGLI AGGREGATI


(informativa)

F.1 Generalità
La suscettibilità di un aggregato al deterioramento da gelo/disgelo dipende
principalmente dal clima, dalla destinazione d'uso, dal tipo petrografico e dalla
distribuzione dimensionale dei pori all'interno dei granuli dell'aggregato.

F.1.1 Clima
La severità del deterioramento è relativa alla frequenza dei cicli di gelo/disgelo,
all'ampiezza termica tra il gelo e il disgelo, e al grado di saturazione dei granuli
dell'aggregato.

F.1.2 Destinazione d'uso


Gli aggregati sono suscettibili a deterioramento da gelo/disgelo in condizioni ambientali
parzialmente o completamente saturate o in condizioni di forte umidità. Il rischio di
deterioramento aumenta in modo significativo laddove l'aggregato è esposto all'acqua di
mare o all'azione di sali disgelanti.

F.1.3 Tipo petrografico


La resistenza al gelo/disgelo è legata alla resistenza dei granuli dell'aggregato e alla
distribuzione dimensionale dei pori o ad altre discontinuità all'interno dei granuli.

F.2 Prove

F.2.1 Prove indicative


Le prove in grado di fornire una indicazione della suscettibilità al gelo/disgelo includono o
l'esame petrografico o una delle prove fisiche qui di seguito indicate. Gli aggregati che
rispondono ai requisiti di una di queste prove possono essere considerati resistenti al
gelo/disgelo.

F.2.2 Esame petrografico


Un esame petrografico dell'aggregato in base al procedimento specificato nella EN 932-3
può fornire una indicazione sulla presenza di granuli a debole resistenza meccanica e/o
altamente assorbenti che possono essere suscettibili di deterioramento da gelo/disgelo.
Laddove si osservi o si sospetti la presenza di tali granuli, una delle prove fisiche indicate
in F.2.3 e F.2.4 può essere utilizzata per valutare la resistenza al gelo/disgelo
dell'aggregato.
Aggregati fragili derivati da rocce fortemente alterate e alcuni conglomerati e brecce
possono includere per esempio tutti o alcuni dei materiali seguenti:
scisto, micascisto, fillite, gesso, marna, scisto argilloso, selce porosa, basalto poroso
alterato o granuli debolmente cementati da minerali argillosi.

F.2.3 Assorbimento d'acqua


Quando l'assorbimento d'acqua dell'aggregato determinato in conformità alla EN 1097-6
non è maggiore dell'1%, l'aggregato può essere considerato resistente al gelo/disgelo.
Tuttavia, molti aggregati soddisfacenti presentano valori di assorbimento d'acqua più
elevati.
Per esempio, alcuni calcari e arenarie Giurassiche presentano frequentemente valori di
assorbimento maggiori del 4%, mentre scorie d'altoforno, calcari Permiani, dolomiti e
arenarie del Carbonifero presentano di frequente valori di assorbimento maggiori del 2%,
tuttavia tali materiali possono ancora avere un'adeguata resistenza al gelo/disgelo.

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Per alcuni aggregati contenenti una parte di selce microporosa, la differenziazione fra
durabilità al gelo/disgelo soddisfacente e non soddisfacente può essere meglio valutata
mediante misurazioni della massa volumica piuttosto che dell'assorbimento d'acqua.

F.2.4 Altre prove indicative


La resistenza al gelo/disgelo di un aggregato può essere valutata per mezzo di una prova
di resistenza al gelo/disgelo in conformità alla EN 1367-1 o per mezzo di una prova al
solfato di magnesio in conformità alla EN 1367-2. La prova al solfato di magnesio è
considerata la più appropriata per situazioni in cui l'aggregato possa essere esposto ad
acqua marina o a sali disgelanti.
Nota In condizioni estreme di clima freddo e/o saturazione di sale o saturazione di sale disgelante, prove che
utilizzano una soluzione di cloruro di sodio o di urea come riportato dettagliatamente nella EN 1367-1:1999,
appendice B, possono risultare più appropriate.
È anche possibile verificare la resistenza al gelo/disgelo di un aggregato utilizzando una
prova su calcestruzzo.

F.3 Scelta della categoria


Laddove sia disponibile una documentazione di prestazione soddisfacente di un
aggregato in condizioni d'utilizzo similari all'uso previsto, l'aggregato può essere ritenuto
accettabile. Nei casi in cui non sia disponibile una documentazione di prestazione
soddisfacente e si reputi necessario procedere con le prove, le condizioni ambientali, la
destinazione d'uso e il clima possono essere utilizzati per scegliere una categoria
appropriata dal prospetto F.1. La categoria scelta può quindi essere utilizzata
congiuntamente a 5.7.1 per definire il livello di resistenza al gelo/disgelo richiesto o la
stabilità al solfato di magnesio.

prospetto F.1 Categoria di severità del gelo/disgelo in relazione al clima e alla destinazione d'uso

Condizioni ambientali Clima

Mediterraneo Atlantico Continentalea)


Senza gelo o secco Non richiesto Non richiesto Non richiesto
Saturazione parziale, senza sale Non richiesto F4 o MS35 F2 o MS25
Saturazione, senza sale Non richiesto F2 o MS25 F1 o MS18
Sale (acqua di mare o superfici stradali) F4 o MS35 F2 o MS25 F1 o MS18
Campi di aviazione F2 o MS25 F1 o MS18 F1 o MS18
a) La categoria continentale potrebbe essere applicata anche all'Islanda, a parti della Scandinavia e a zone montuose
soggette a severe condizioni climatiche invernali.

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APPENDICE G GUIDA RELATIVA AGLI EFFETTI DI ALCUNI COSTITUENTI CHIMICI DEGLI


(informativa) AGGREGATI SULLA DURABILITÀ DEL CALCESTRUZZO NEL QUALE SONO
INCORPORATI

G.1 Cloruri
I cloruri possono essere presenti negli aggregati, solitamente come sali di sodio e
potassio, la quantità presente dipende in larga misura dall'origine dell'aggregato. Tali sali
contribuiscono al contenuto totale di cloruri e alcali nel calcestruzzo. Per ridurre al minimo
il rischio di corrosione dell'armatura incorporata è prassi usuale limitare la quantità totale
di ioni cloruro apportata da tutti i materiali costituenti il calcestruzzo.
È probabile che il contenuto di ioni cloruro idrosolubili sia molto basso negli aggregati
estratti da giacimenti nell'entroterra. Laddove sia possibile dimostrare che il contenuto di
cloruro in tali materiali non è maggiore dello 0,01%, tale valore può essere utilizzato nel
procedimento di calcolo basato sul contenuto massimo di cloruro nei materiali costituenti
il calcestruzzo.

G.2 Solfati
I solfati negli aggregati possono dare origine ad una espansione dirompente del
calcestruzzo. Un contenuto importante del solfato nella scoria cristallina d'altoforno è
incapsulato nei suoi granuli e pertanto non ha alcun ruolo nelle reazioni di idratazione del
cemento. È per tale ragione che è tollerabile una proporzione più alta di solfati nella
scoria. In determinate condizioni, altri composti di zolfo presenti negli aggregati possono
ossidarsi a solfati nel calcestruzzo. Ciò può dare origine ad una espansione dirompente
del calcestruzzo.

G.3 Reazione alcali-silice


Certi aggregati possono reagire con gli idrossidi alcalini presenti nei fluidi dei pori del
calcestruzzo. In condizioni sfavorevoli e in presenza di umidità ciò può condurre a
espansione e successiva fessurazione o rottura del calcestruzzo. La forma più comune di
reazione si verifica fra gli alcali e determinate forme di silice (reazione alcali-silice).
Un'altra forma meno comune di reazione è la reazione alcali-carbonato.
In assenza di precedente esperienza a lungo termine di una assenza di una reattività
distruttiva di una particolare combinazione di cemento e aggregato, può essere
necessario prendere una delle precauzioni seguenti:
- limitare il contenuto totale di alcali nella miscela di calcestruzzo;
- utilizzare un cemento con basso contenuto effettivo di alcali;
- utilizzare una combinazione di aggregati non reattivi;
- limitare il grado di saturazione in acqua del calcestruzzo.
Qualora la conformità ad uno dei procedimenti sopra descritti non sia possibile, la
combinazione di aggregati e cemento può essere valutata utilizzando le regolamentazioni
vigenti nel luogo di utilizzo.
Qualora gli aggregati siano importati, l'acquirente dovrebbe tenere in considerazione
l'esperienza nel Paese di origine.
Nota Per ulteriori informazioni, vedere CEN Report CR1901 "Regional specifications and recommendations for the
avoidance of alkali-silica reactions in concrete".

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G.4 Costituenti che influenzano la finitura superficiale del calcestruzzo


Qualora l'aspetto della superficie del calcestruzzo rappresenti una caratteristica
essenziale, gli aggregati non dovrebbero contenere materiali in proporzioni tali da influire
sfavorevolmente sulla qualità o durabilità della superficie.
Nota Dato che percentuali molto basse in massa di impurezze negli aggregati possono avere un effetto
considerevole sulle superfici di finitura del calcestruzzo, si dovrebbe prestare attenzione alla idoneità della
fonte degli aggregati per la loro particolare destinazione d'uso.
La proporzione di impurezze organiche leggere, determinata in conformità alla
EN 1744-1:1998, 14.2, non dovrebbe generalmente superare:
a) lo 0,5% in massa per l'aggregato fine; oppure
b) lo 0,1% in massa per l'aggregato grosso.
Qualora la superficie del calcestruzzo rivesta importanza, la proporzione di impurezze
organiche leggere, determinata in conformità alla EN 1744-1:1998, 14.2, non dovrebbe
generalmente superare:
a) lo 0,25% in massa per l'aggregato fine; oppure
b) lo 0,05% in massa per l'aggregato grosso.
In alcune situazioni, per esempio calcestruzzo faccia a vista, può essere necessario
concordare ulteriormente i livelli di impurezze organiche leggere.
Alcuni costituenti degli aggregati possono influire sfavorevolmente sulla superficie di
finitura del calcestruzzo causando, se presenti vicino alle superficie del calcestruzzo,
macchie, variazioni di colore, rigonfiamento, o vaiolature. Il solfuro di ferro reattivo e la
lignite sono due esempi di materiali che possono influenzare in tal modo il calcestruzzo.

G.5 Costituenti che influenzano la presa e l'indurimento del calcestruzzo


Altri costituenti degli aggregati possono influenzare sfavorevolmente la velocità di
idratazione del cemento alterando la velocità di presa e indurimento del calcestruzzo.
Materiali umici e derivati dello zucchero sono due esempi di sostanze che hanno tale
effetto. Anche minerali argillosi possono influenzare sfavorevolmente la velocità di
sviluppo della resistenza, la resistenza e la durabilità del calcestruzzo nel quale sono
incorporati.

G.6 Costituenti delle scorie d'altoforno raffreddate in aria


Alcuni costituenti delle scorie d'altoforno raffreddate in aria possono influenzarne
sfavorevolmente la stabilità di volume se utilizzati come aggregati per calcestruzzo.
Tuttavia, è meno probabile che la scoria d'altoforno raffreddata in aria derivante da
moderne unità di produzione sia in tal senso poco stabile.

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APPENDICE H CONTROLLO DELLA PRODUZIONE DI FABBRICA


(normativa)

H.1 Introduzione
La presente appendice specifica un sistema di controllo della produzione di fabbrica per
gli aggregati al fine di garantirne la conformità ai relativi requisiti della presente norma.
La prestazione del sistema di controllo della produzione di fabbrica deve essere valutata
in base ai principi descritti nella presente appendice.

H.2 Organizzazione

H.2.1 Responsabilità e autorità


Occorre definire la responsabilità, l'autorità e le relazioni tra tutto il personale addetto alla
gestione, esecuzione e controllo delle attività legate al sistema qualità, incluso il
personale che necessita di libertà organizzativa e autorizzazione per:
a) iniziare azioni atte a prevenire il verificarsi della non conformità del prodotto;
b) identificare, registrare e intervenire in caso di eventuali deviazioni di qualità del
prodotto.

H.2.2 Rappresentante della direzione per il controllo della produzione di fabbrica


Per ogni impianto di produzione degli aggregati, il produttore deve nominare una persona
alla quale conferire l'autorità necessaria per garantire l'attuazione e il rispetto di tutti i
requisiti indicati nella presente appendice.

H.2.3 Revisione da parte della direzione


Il sistema di controllo della produzione di fabbrica adottato per soddisfare i requisiti della
presente appendice deve essere controllato e revisionato ad intervalli stabiliti da parte
della direzione per garantirne la continua adeguatezza ed efficienza. Le registrazioni di
tali revisioni devono essere conservate.

H.3 Procedure di controllo


Il produttore deve redigere e tenere aggiornato un apposito manuale relativo al sistema di
controllo della produzione di fabbrica che stabilisca le procedure per mezzo delle quali
vengono soddisfatti i requisiti del controllo della produzione di fabbrica.

H.3.1 Controllo documenti e dati


Il controllo documenti e dati deve includere tutta la documentazione e i dati ritenuti
importanti in base ai requisiti della presenta norma, relativi all'acquisto, alla lavorazione e
ispezione dei materiali e dei documenti del sistema di controllo della produzione di
fabbrica.
La procedura concernente la gestione dei documenti e dati deve essere riportata nel
manuale di controllo della produzione riguardante le procedure e le responsabilità per
l'approvazione, l’emissione, la distribuzione e l’amministrazione dei documenti e dei dati
interni ed esterni e la preparazione, l’emissione e la registrazione delle modifiche da
apportare alla documentazione.

H.3.2 Servizi in subappalto


Se una qualsiasi parte dell'attività è subappaltata da parte del produttore, deve essere
stabilito un mezzo di controllo. Il produttore deve mantenere la responsabilità generale per
tutte le parti di attività subappaltate.

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H.3.3 Conoscenza delle materie prime


Si deve disporre di una documentazione dettagliata circa la natura delle materie prime, la
loro origine e, se necessario, una o più mappe che illustrino il luogo e il piano di
estrazione.
È responsabilità del produttore garantire che, qualora siano identificate eventuali
sostanze pericolose, il loro contenuto non superi i limiti stabiliti dalle disposizioni vigenti
sul luogo di utilizzo dell'aggregato.
Nota La maggior parte delle sostanze pericolose definite nella Direttiva del Consiglio 76/769/CEE non è
generalmente presente nelle principali fonti di aggregati di origine minerale. Si sottolinea tuttavia all'attenzione
del produttore di aggregati la nota ZA.1 dell'appendice ZA.

H.4 Gestione della produzione


Il sistema di controllo della produzione di fabbrica deve soddisfare i requisiti seguenti:
a) esistenza di procedure per l'identificazione e il controllo dei materiali;
Nota Queste possono includere procedure per la manutenzione e la regolazione delle apparecchiature di
processo, per il controllo o le prove dei materiali campionati durante il processo per le modifiche al
processo in caso di cattivo tempo, ecc.
b) devono esserci procedure per identificare e controllare tutti i materiali nocivi
identificati in H.3.3 per garantire che non superino i limiti in conformità con le
disposizioni vigenti nel luogo di utilizzo degli aggregati;
c) devono esserci procedure per garantire che il materiale sia messo a magazzino in
modo controllato e che l'ubicazione dell'immagazzinamento e il relativo contenuto
siano identificati;
d) devono esserci procedure per garantire che il materiale prelevato dal magazzino non
sia deteriorato in modo tale da comprometterne la conformità;
e) il prodotto deve essere identificabile fino al punto vendita per quanto riguarda la
provenienza e il tipo.

H.5 Ispezioni e prove

H.5.1 Generalità
Il produttore deve mettere a disposizione tutte le necessarie apparecchiature e il
personale addestrato per l'esecuzione delle ispezioni e delle prove richieste.

H.5.2 Apparecchiatura
Il produttore deve essere responsabile del controllo, della taratura e della manutenzione
delle apparecchiature di ispezione, di misurazione e di prova.
L'accuratezza e la frequenza di taratura devono essere conformi alla EN 932-5.
L'apparecchiatura deve essere utilizzata in conformità alle procedure documentate.
L'apparecchiatura deve essere identificata in modo univoco.
Le registrazioni di taratura devono essere conservate.

H.5.3 Frequenza e ubicazione dei controlli, dei campionamenti e delle prove


La documentazione di controllo della produzione deve descrivere la frequenza e la natura
dei controlli. La frequenza del campionamento e delle prove, se richiesto, deve essere
effettuata per le caratteristiche rilevanti specificate nei prospetti H.1, H.2 e H.3.
Nota 1 Le frequenze di prova sono generalmente relative ai periodi di produzione. Un periodo di produzione è definito
come una intera settimana, mese o anno di giorni lavorativi di produzione.
Nota 2 I requisiti per il controllo della produzione di fabbrica possono comprendere l'ispezione visiva. Qualsiasi
anomalia indicata da questi controlli può portare ad un aumento nella frequenza di esecuzione delle prove.

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Nota 3 Quando il valore misurato si avvicina a un limite specificato, può essere necessario aumentare la frequenza
delle prove.
Nota 4 In condizioni speciali, la frequenza delle prove può diminuire al disotto di quanto riportato nei prospetti H.1,
H.2 e H.3. Tali condizioni potrebbero essere:
a) sistema di produzione altamente automatizzato;
b) esperienza di lungo termine sulla regolarità di proprietà speciali;
c) fonti ad alto grado di conformità;
d) applicazione di un Sistema di Gestione della Qualità dotato di misure eccezionali per la sorveglianza e
il monitoraggio del processo di produzione.
Il produttore deve preparare un programma di frequenza delle prove tenendo conto dei
requisiti minimi di cui ai prospetti H.1, H.2 e H.3.
I motivi della diminuzione delle frequenze di prova devono essere riportati nel documento
di controllo della produzione di fabbrica.

H.6 Registrazioni
I risultati del controllo della produzione di fabbrica devono essere registrati in modo da
includere i punti di campionamento, le date e gli orari e il prodotto sottoposto a prova,
corredati di altre informazioni importanti, per esempio le condizioni atmosferiche.
Nota 1 Alcune caratteristiche possono essere condivise da vari prodotti, nel qual caso il produttore, sulla base della
propria esperienza, può ritenere possibile applicare i risultati di una prova a più di un prodotto. Ciò si verifica
in particolare quando un prodotto è ottenuto mediante combinazione di due o più classi granulometriche
diverse. La distribuzione granulometrica o la purezza dovrebbero essere controllate qualora possano essere
variate le caratteristiche intrinsiche.
Qualora il prodotto ispezionato o sottoposto a prova non soddisfi i requisiti stabiliti nella
specifica, o nel caso ci siano indizi in tale senso, occorre fare una nota nelle registrazioni
dei provvedimenti intrapresi per risolvere la situazione (per esempio eseguendo una
nuova prova e/o adottando misure per correggere il processo di produzione).
Devono essere incluse le registrazioni richieste da tutti i punti della presente appendice.
Le registrazioni devono essere conservate per tutto il periodo prestabilito.
Nota 2 Per "periodo prestabilito" si intende il periodo per il quale si devono conservare le registrazioni in conformità
alle regolamentazioni vigenti nel luogo di produzione.

H.7 Controllo del prodotto non conforme


In seguito ad una ispezione o a una prova che indichi che un prodotto non è conforme, il
materiale in questione deve essere:
a) riprocessato; o
b) destinato ad altra applicazione per la quale è idoneo; oppure
c) rifiutato e marchiato come non conforme.
Tutti i casi di non conformità devono essere registrati dal produttore, esaminati e, se
necessario, devono essere intraprese azioni correttive.
Nota Le azioni correttive possono includere:
a) indagini sulla causa di non conformità, incluso un esame del procedimento di prova ed attuando tutti i
necessari aggiustamenti;
b) analisi di processi, operazioni, registrazioni di qualità, rapporti di servizio e reclami dei clienti per
individuare ed eliminare le potenziali cause di non conformità;
c) dare inizio ad azioni preventive per far fronte ai problemi a un livello corrispondente ai rischi incontrati;
d) attivare controlli per garantire che siano prese efficaci misure correttive;
e) attuare e registrare modifiche ai procedimenti risultanti dalle azioni correttive.

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H.8 Movimentazione, stoccaggio e condizionamento delle aree di produzione


Il produttore deve adottare tutte le misure necessarie per il mantenimento della qualità del
prodotto durante la movimentazione e lo stoccaggio.
Nota Tali misure dovrebbero tenere in considerazione quanto segue:
a) la contaminazione del prodotto;
b) la segregazione;
c) la pulizia dell'apparecchiatura di movimentazione e delle aree di stoccaggio.

H.9 TRASPORTO E IMBALLAGGIO

H.9.1 Trasporto
Il sistema di controllo della produzione di fabbrica da parte del produttore deve identificare
il campo della propria responsabilità in relazione allo stoccaggio e alla consegna.
Nota Se gli aggregati sono trasportati sfusi può essere necessario coprire o insilare gli aggregati al fine di ridurne
la contaminazione.

H.9.2 Imballaggio
Se gli aggregati sono imballati, i metodi e i materiali utilizzati non devono contaminare o
deteriorare l'aggregato al punto da modificarne significativamente le proprietà rispetto allo
stesso aggregato prima dell'imballaggio. Eventuali precauzioni da adottare a tale scopo
durante la movimentazione e lo stoccaggio dell'aggregato imballato devono essere
riportate sull'imballaggio o sui documenti da accompagnamento.

H.10 Addestramento del personale


Il produttore deve stabilire e tenere aggiornate le procedure che riguardano
l'addestramento di tutto il personale coinvolto nel sistema di produzione di fabbrica.
Devono essere conservate le relative registrazioni sull'addestramento.

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prospetto H.1 Frequenze minime di prova per le proprietà generali

Proprietà Punto Note/riferimenti Metodo di prova Frequenza minima di prova


1 Granulometria 4.3.1 EN 933-1 1 alla settimana
4.3.6 EN 933-10
2 Forma dell'aggregato grosso 4.4 La frequenza di prova si applica agli aggregati EN 933-3 1 al mese
frantumati. La frequenza di prova per ghiaia EN 933-4
non frantumata dipende dall'origine e può
essere ridotta.
3 Contenuto di fini 4.6 EN 933-1 1 alla settimana
4 Qualità dei fini 4.6 Solo quando richiesta in conformità alle EN 933-8 1 alla settimana
condizioni specificate nell'appendice D. EN 933-9
5 Massa volumica e assorbimento 5.5 EN 1097-6 1 all'anno
d'acqua dei granuli
a)
6 Reattività alcali-silice 5.7.3 Quando richiesto e in caso di
dubbio
7 Descrizione petrografica 8.1 EN 932-3 1 ogni 3 anni
b) b) b)
8 Sostanze pericolose H.3.3 Quando richiesto e in caso di
In particolare: H.4 dubbio

Emissioni di radioattività
Rilascio di metalli pesanti
Rilascio di carburi poliaromatici
a) In conformità alle disposizioni vigenti nel luogo di impiego.
b) Salvo diversa specifica, solo quando necessario ai fini della marcatura CE (vedere appendice ZA).

prospetto H.2 Frequenze minime di prova per le proprietà specifiche alla destinazione d'uso

Proprietà Punto Note/riferimenti Metodo di prova Frequenza minima di prova


1 Resistenza alla frammentazione 5.2 Per calcestruzzo ad alta resistenza EN 1097-2 2 all'anno
2 Resistenza all'usura 5.3 Solo aggregati per strati di usura EN 1097-1 1 ogni 2 anni
3 Resistenza alla levigabilità 5.4 Solo aggregati per strati di usura EN 1097-8 1 ogni 2 anni
4 Resistenza all'abrasione 5.4.2 Solo aggregati per strati di usura EN 1097-8:1999, 1 ogni 2 anni
superficiale appendice A
5 Resistenza all'abrasione da 5.4.3 Solo in zone dove sono utilizzati i EN 1097-9 1 ogni 2 anni
pneumatici chiodati pneumatici chiodati
6 Gelo/disgelo 5.7.1 EN 1367-1 oppure 1 ogni 2 anni
EN 1367-2
7 Contenuto di cloruri 6.2 Per aggregati marini vedere EN 1744-1:1998, punto 7 1 ogni 2 anni
prospetto H.3
8 Contenuto di carbonato di calcio 6.5 Aggregato fine per strati di usura di EN 1744-1:1998, 12.3 1 ogni 2 anni
calcestruzzo EN 196-21:1989, punto 5

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prospetto H.3 Frequenze minime di prova per le proprietà di aggregati di origini particolari

Proprietà Punto Note/riferimenti Metodo di prova Frequenza minima di prova


1 Contenuto di conchiglie 4.5 Aggregati grossi di origine marina EN 933-7 1 all'anno
2 Stabilità di volume - Ritiro per 5.7.2 EN 1367-4 1 ogni 5 anni
essiccamento
3 Contenuto di cloruri 6.2 Aggregati di origine marina EN 1744-1:1998, punto 7 1 alla settimana
4 Composti contenenti zolfo 6.3 Solo scorie d'altoforno EN 1744-1:1998, punto 12 2 all'anno
Aggregati all'infuori di scorie EN 1744-1:1998, punto 12 1 all'anno
d'altoforno raffreddate in aria
5 Sostanze organiche: 6.4.1
- contenuto di sostanza umica EN 1744-1:1998, 15.1 1 all'anno
- acido fulvico (quando il contenuto EN 1744-1:1998, 15.2 1 all'anno
di sostanza umica indicato è alto)
- prova di resistenza comparativa - EN 1744-1:1998, 15.3 1 all'anno
tempo di presa
- impurezze organiche leggere EN 1744-1:1998, 14.2 2 all'anno
6 Disintegrazione del silicato 6.4.2.1 Solo scorie d'altoforno EN 1744-1:1998, 19.1 2 all'anno
dicalcico
7 Disintegrazione del ferro 6.4.2.2 Solo scorie d'altoforno EN 1744-1:1998, 19.2 2 all'anno

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APPENDICE ZA PUNTI DELLA PRESENTE NORMA EUROPEA RIGUARDANTI I REQUISITI


(informativa) ESSENZIALI O ALTRE DISPOSIZIONI DELLE DIRETTIVE UE

ZA.1 Scopo e caratteristiche principali


La presente norma europea e la presente appendice ZA sono state elaborate nell'ambito
di un mandato1) conferito al CEN dalla Commissione Europea e dall'Associazione
Europea di Libero Scambio.
I punti della presente norma europea, riportati nella presente appendice, soddisfano i
requisiti del mandato, conferito dalla Direttiva Europea relativa ai Prodotti da Costruzione
(89/106/CEE).
La conformità ai presenti punti conferisce una presunta idoneità degli aggregati e dei filler
trattati nella presente norma europea per gli impieghi ivi previsti; deve essere fatto
riferimento alle informazioni di accompagnamento della marcatura CE.
AVVERTENZA: È possibile applicare ad aggregati e filler che rientrano nello scopo e
campo di applicazione della presente appendice altri requisiti e altre Direttive UE, che non
ne influenzano l'idoneità all'utilizzo previsto.
Nota In aggiunta ai punti specifici relativi a sostanze pericolose contenute nella presente norma possono esservi
altri requisiti applicabili ai prodotti che rientrano nel suo scopo e campo di applicazione (per esempio
legislazione europea trasposta e leggi nazionali, regolamenti e disposizioni amministrative). Per poter
rispondere alle disposizioni della Direttiva UE relativa ai prodotti da costruzione, tali requisiti devono, inoltre,
essere conformi ai tempi e luoghi di applicazione. Nota: una banca dati informativa relativa alle disposizioni
europee e nazionali sulle sostanze pericolose è disponibile al sito web Construction su EUROPA (CREATE,
cui si accede via http://europa.eu.int).

1) M125 "Aggregati", come emendato.

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prospetto ZA.1a Scopo e requisiti rilevanti

Prodotto: Aggregati ottenuti dalla lavorazione di materiali di origine naturale, fabbricati o riciclati e miscele di tali aggregati rientranti nello
scopo e campo di applicazione della presente norma
Destinazione d'uso: Preparazione del calcestruzzo da utilizzare in costruzioni, strade e altre opere d'ingegneria civile

Caratteristiche essenziali Requisiti richiesti dalla presente Livello/i e/o classe/i: Note
norma e/o da altre norme
Forma, dimensione e massa 4.2 Dimensione dell'aggregato Nessuna Designazione (d /D)
volumica dei granuli 43 Granulometria Nessuna Tolleranza/categoria
4.4 Forma dell'aggregato grosso Nessuna Categoria
5.5 Massa volumica dei granuli e Nessuna Valore dichiarato
assorbimento di acqua
Pulizia 4.5 Contenuto di conchiglie Nessuna Categoria
nell'aggregato grosso
4.6 Polveri Nessuna Categoria
Resistenza alla 5.2 Resistenza alla frammentazione Nessuna Categoria
frammentazione/frantumazione dell'aggregato grosso
Resistenza alla 5.3 Resistenza all'usura Nessuna Categoria
levigabilità/abrasione/usura dell'aggregato grosso
5.4.1 Resistenza alla levigabilità Nessuna Categoria
5.4.2 Resistenza all'abrasione Nessuna Categoria
superficiale
5.4.3 Resistenza all'abrasione da Nessuna Categoria
pneumatici chiodati
Composizione/contenuto 6.2 Cloruri Nessuno Valore dichiarato
6.3.1 Solfati solubili in acido Nessuno Categoria
6.3.2 Zolfo totale Nessuno Passa/non passa rispetto al valore
di soglia
6.4.1 Componenti che alterano la Nessuno Passa/non passa rispetto al valore
velocità di presa e di di soglia
indurimento del calcestruzzo
6.5 Contenuto di carbonato negli Nessuno Valore dichiarato
aggregati fini per strati di
usura delle pavimentazioni di
calcestruzzo
Stabilità di volume 5.7.2 Stabilità di volume - ritiro per Nessuno Passa/non passa rispetto al valore
essiccamento di soglia
6.4.2 Costituenti che influenzano la Nessuno Passa/non passa rispetto al valore
stabilità di volume della scoria di soglia
d'altoforno raffreddata in aria
Assorbimento di acqua 5.5 Massa volumica dei granuli e Nessuno Valore dichiarato
assorbimento di acqua
Sostanze pericolose

Emissione di radioattività (aggregati Nota in ZA.1 sopra


derivanti da fonti radioattive H.3.3 Conoscenza delle materie
Nessuna Terzo paragrafo di ZA.3
destinati a calcestruzzo per edifici) prime
Rilascio di metalli pesanti H.4 Gestione della produzione
Rilascio di idrocarburi poliaromatici
Rilascio di altre sostanze pericolose
Durabilità al gelo/disgelo 5.7.1 Resistenza al gelo/disgelo Nessuna Categorie
dell'aggregato grosso
Durabilità alla reazione alcali-silice 5.7.3 Reattività alcali-silice Nessuna Valore dichiarato

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prospetto ZA.1b Scopo e requisiti rilevanti

Prodotto: Filler ottenuti dalla lavorazione di materiali di origine naturale, fabbricati o riciclati e miscele di tali aggregati
Destinazione d'uso: Preparazione del calcestruzzo da utilizzare in costruzioni, strade e altre opere d'ingegneria civile

Caratteristiche essenziali Requisiti richiesti dalla presente Livello/i e/o classe/i Note
norma e/o da altre norme
Finezza/granulometria e massa 4.3.6 Filler Nessuna Passa/non passa rispetto al valore
volumica dei granuli di soglia
5.5 Massa volumica dei granuli e Nessuna Valore dichiarato
assorbimento di acqua
Composizione/contenuto 6.2 Cloruri Nessuno Valore dichiarato
6.3.1 Solfati solubili in acido Nessuno Categorie
6.3.2 Zolfo totale Nessuno Passa/non passa rispetto al valore
di soglia
6.4.1 Costituenti che alterano la Nessuno Passa/non passa rispetto al valore
velocità di presa e di di soglia
indurimento del calcestruzzo
Pulizia 4.6 Polveri Nessuna Categoria
Stabilità di volume 5.7.2 Stabilità di volume - ritiro per Nessuno Passa/non passa rispetto al valore
essiccamento di soglia
6.4.2 Costituenti che influenzano la Nessuno Valore dichiarato
stabilità di volume della scoria
d'altoforno raffreddata in aria
Rilascio di altre sostanze pericolose Nota in ZA.1 sopra Terzo paragrafo di ZA.3
H.3.3 Conoscenza delle materie
prime
H.4 Gestione della produzione
Durabilità al gelo/disgelo 5.7.1 Resistenza al gelo/disgelo Nessuna Categoria
dell'aggregato grosso

Il requisito nei riguardi di una determinata caratteristica non è applicabile in quegli Stati
Membri (SM) che non possiedono alcuna regolamentazione per tale caratteristica, per
l'utilizzo previsto del prodotto. In questo caso i produttori che immettono i propri prodotti
sul mercato di questi SM non sono obbligati a determinare o dichiarare la prestazione dei
propri prodotti relativamente a questa caratteristica e possono utilizzare l'opzione
"Nessuna Prestazione Determinata" (NPD) nelle informazioni che accompagnano la
marcatura CE (vedere ZA.3). L'opzione NPD non può, tuttavia, essere utilizzata qualora la
caratteristica sia soggetta a un livello di soglia.

ZA.2 Procedure per l'attestazione di conformità degli aggregati e dei filler

ZA.2.1 Sistema/i di attestazione di conformità


I sistemi di attestazione di conformità per gli aggregati e i filler indicati nel prospetto ZA.1a e nel
prospetto ZA.1b, in conformità alla decisione della Commissione 98/598/CE del 9 ottobre 1998
come riportati nell'appendice 3 del mandato M125 "Aggregati", come emendato, sono illustrati,
per l'/gli utilizzo/i previsto/i indicato/i, nei prospetti ZA.2a e ZA.2b.
Il sistema di attestazione di conformità per gli aggregati e i filler indicati nel prospetto
ZA.1a e nel prospetto ZA.1b, in conformità alla decisione della Commissione 96/579/CE
del 24 giugno 1996 come riportato nell'appendice 3 del mandato M125 "Aggregati", è
illustrato, per l'/gli utilizzo/i previsto/i indicato/i, nei prospetti ZA.2a e ZA.2b.

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prospetto ZA.2a Sistema/i di attestazione di conformità per aggregati e filler per impieghi con alti requisiti di
sicurezza2) (dove sia richiesto l'intervento di terzi)

Prodotto/i Destinazione d'uso Livello/i o classe/i Attestazione del/i sistema/i di


conformità
Aggregati per calcestruzzo, malta e In costruzioni, strade e altre opere - 2+
malta per iniezione di ingegneria civile
Filler per calcestruzzo, malta e In costruzioni, nella produzione di - 2+
malta per iniezione elementi prefabbricati, per strade e
altre opere di ingegneria civile
Sistema 2+: Vedere Direttiva 89/106/CEE (CPD) Appendice III.2.(ii), Prima possibilità, includente la certificazione di controllo della produzione di fabbrica
approvato tramite un ente autorizzato, sulla base dell'ispezione iniziale e del controllo della produzione di fabbrica, nonché della continua
sorveglianza, valutazione e approvazione del controllo della produzione di fabbrica.

prospetto ZA.2b Sistema/i di attestazione di conformità per aggregati e filler per impieghi senza alti requisiti di
sicurezza2) (dove non sia richiesto l'intervento di terzi)

Prodotto/i Destinazione d'uso Livello/i o classe/i Attestazione del/i sistema/i di


conformità
Aggregati per calcestruzzo, malta e In costruzioni, strade e altre opere - 4
malta per iniezione di ingegneria civile
Filler per calcestruzzo, malta e In costruzioni, nella produzione di - 4
malta per iniezione elementi prefabbricati, per strade e
altre opere di ingegneria civile
Sistema 4: Vedere Direttiva 89/106/CEE (CPD) Appendice III.2.(ii), Terza possibilità.

L'attestazione di conformità degli aggregati e dei filler dei prospetti ZA.1a e ZA.1b deve
essere basata sulla valutazione delle procedure di conformità indicate nei prospetti ZA.3a
e ZA.3b, derivanti dall'applicazione dei punti della presente norma europea qui riportati.

prospetto ZA.3a Assegnazione dei compiti per la valutazione di conformità (per aggregati e filler sotto il sistema 2+)

Compiti Contenuto del compito Punti da applicare


Parametri relativi a tutte le caratteristiche rilevanti 7.3
Controllo della produzione di fabbrica (C.P.F)
del prospetto ZA.1a o del prospetto ZA.1b
Compiti per il produttore
Tutte le caratteristiche rilevanti del prospetto 7.2
Prove di tipo iniziale
ZA.1a o del prospetto ZA.1b
Ispezione iniziale della Parametri relativi a tutte le caratteristiche rilevanti 7.3
fabbrica e del C.P.F del prospetto ZA.1a o del prospetto ZA.1b
Compiti per l'ente Certificazione di
autorizzato C.P.F sulla base della Sorveglianza continua, Parametri relativi a tutte le caratteristiche rilevanti 7.3
valutazione, approvazione del prospetto ZA.1a o del prospetto ZA.1b
del C.P.F.

prospetto ZA.3b Assegnazione dei compiti per la valutazione di conformità (per aggregati e filler sotto il sistema 4)

Compiti Contenuto del compito Punti da applicare


Parametri relativi a tutte le caratteristiche rilevanti 7.3
Controllo della produzione di fabbrica (C.P.F)
del prospetto ZA.1a o del prospetto ZA.1b
Compiti per il produttore
Tutte le caratteristiche rilevanti del prospetto 7.2
Prove di tipo iniziale
ZA.1a o del prospetto ZA.1b

2) I requisiti di sicurezza sono definiti dagli Stati Membri nelle loro leggi, regolamenti e disposizioni amministrative nazionali.

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ZA.2.2 Dichiarazione di conformità CE


Per aggregati e filler sotto il sistema 2+: Una volta ottenuta la conformità alle condizioni
della presente appendice e una volta che l'ente autorizzato ha redatto il certificato
menzionato di seguito, il produttore o il suo agente designato nella EEA deve elaborare e
conservare una dichiarazione di conformità che autorizzi il produttore ad apporre la
marcatura CE. Tale dichiarazione deve includere:
- nome e indirizzo del produttore o di un suo rappresentante autorizzato designato
nell'EEA, e luogo di produzione;
- descrizione del prodotto (tipo, identificazione, impiego, …) e una copia delle
informazioni di accompagnamento della marcatura CE;
- disposizioni a cui il prodotto è conforme (appendice ZA della presente EN);
- condizioni particolari applicabili all'uso del prodotto (per esempio disposizioni per
l'impiego del prodotto in determinate condizioni, ecc.);
- numero del certificato di accompagnamento del controllo della produzione di
fabbrica;
- nome e qualifica della persona incaricata di firmare la dichiarazione per conto del
produttore o del suo rappresentante autorizzato.
La dichiarazione deve essere accompagnata da un certificato di controllo della
produzione di fabbrica redatto dall'ente autorizzato che, oltre alle informazioni di cui
sopra, deve contenere quanto segue:
- nome e indirizzo dell'ente autorizzato;
- numero del certificato di controllo della produzione di fabbrica;
- condizioni e periodo di validità del certificato, se necessario;
- nome e qualifica della persona incaricata di firmare il certificato.
La dichiarazione sopra citata deve essere presentata nella lingua o nelle lingue ufficiali
dello Stato Membro in cui il prodotto deve essere impiegato.
Per aggregati e filler sotto il sistema 4: Una volta ottenuta la conformità alla presente
appendice, il produttore o il suo agente con sede nella EEA deve elaborare e conservare
una dichiarazione di conformità (dichiarazione di conformità CE) attestante che il
produttore può apporre la marcatura CE. Tale dichiarazione deve includere:
- nome e indirizzo del produttore, o di un suo rappresentante autorizzato con sede
nella EEA, e luogo di produzione;
- descrizione del prodotto (tipo, identificazione, impiego) e una copia delle
informazioni di accompagnamento della marcatura CE;
- disposizioni a cui il prodotto è conforme (ZA della presente EN);
- condizioni particolari applicabili all'uso del prodotto (per esempio disposizioni per
l'impiego del prodotto in determinate condizioni, ecc.);
- nome e qualifica della persona incaricata di firmare la dichiarazione per conto del
produttore o del suo rappresentante autorizzato.
La dichiarazione sopra citata deve essere presentata nella lingua o nelle lingue ufficiali
dello Stato Membro in cui il prodotto deve essere impiegato.

ZA.3 Marcatura ed etichettatura CE


Il produttore o il suo rappresentante autorizzato con sede nella EEA è responsabile
dell'applicazione della marcatura CE. Il simbolo di marcatura CE da applicare deve
essere conforme alla Direttiva 93/68/CE e deve figurare sull'etichetta, sull'imballaggio o
sui documenti commerciali di accompagnamento, per esempio una bolla di consegna. Il
simbolo di marcatura CE deve essere accompagnato dalle informazioni seguenti:
- numero di identificazione dell'ente di certificazione (solo per prodotti sotto il
sistema 2+);
- nome o marchio identificativo e indirizzo registrato del produttore;

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- le ultime due cifre dell'anno di applicazione della marcatura;


- numero del certificato del controllo della produzione di fabbrica (se necessario);
- riferimento della presente norma europea;
- descrizione del prodotto: nome generico, materiale, dimensioni, ... e impiego
previsto;
- informazioni sulle caratteristiche essenziali rilevanti elencate nei prospetti ZA.1a o
ZA.1b come segue:
- valori dichiarati e, se pertinente, livello o classe/categoria (inclusa l'indicazione
"passa" per i requisiti di "passa/non passa", se necessario) da dichiarare per
ciascuna caratteristica essenziale come indicato nelle "Note" del prospetto
ZA.1a o del prospetto ZA.1b, e
- "Nessuna prestazione determinata" per caratteristiche ove ciò sia rilevante.
L'opzione "Nessuna prestazione determinata" (NPD) può non essere utilizzata nel caso in
cui la caratteristica sia soggetta a un livello di soglia. Altrimenti l'opzione NPD può essere
utilizzata qualora e laddove la caratteristica, per una data destinazione d'uso, non sia
soggetta a requisiti di prescrizione.
In aggiunta alle informazioni specifiche, relative alle sostanze pericolose
precedentemente menzionate, il prodotto dovrebbe essere inoltre accompagnato, nei
tempi e nei luoghi richiesti e nella forma appropriata, da una documentazione che elenchi
ogni altra legislazione su sostanze pericolose di cui si rivendichi la conformità, nonché
eventuali informazioni richieste da tali legislazioni.
Nota Non è necessario menzionare la legislazione europea in assenza di deroghe nazionali.
Le figure ZA.1, ZA.2, ZA.3 e ZA.4 forniscono esempi di informazioni da indicare su
etichetta, imballaggio e/o documenti commerciali.

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figura ZA.1 Esempio di informazioni sulla marcatura CE per aggregati per calcestruzzo sotto il sistema 2+

Marcatura di conformità CE, consistente nel simbolo


"CE" riportato nella Direttiva 93/68/CEE

01234 Numero di identificazione dell'ente di ispezione


Any Co Ltd, PO Box 21, B-1050 Nome o marchio identificativo e indirizzo registrato del
produttore

02 Ultime due cifre dell'anno in cui è stata applicata la


marcatura

0123-CPD-0456 Numero del certificato CE


EN 12620 N° della norma europea

Aggregati per calcestruzzo Descrizione del prodotto


e
Forma dei granuli Valore dichiarato (FI ) informazione sul prodotto e sulle caratteristiche
Granulometria Designazione (d/D ) regolamentate
Massa volumica dei granuli Valore dichiarato (Mg/m3)
Pulizia
Qualità delle polveri Passa/non passa rispetto al (%)
valore di soglia
Categoria (MB, SE )
Contenuto di conchiglie Categoria (per esempio SC10)
Resistenza alla Categoria (LA15)
frammentazione/frantumazione
Resistenza alla levigabilità Categoria (PSV56)
Resistenza all'abrasione Categoria (AAV10, AN30)
Resistenza all'usura Categoria (MDE20)
Composizione/contenuto
Cloruri Valore dichiarato (% C )
Solfati solubili in acido Categoria (per esempio AS0,2)
Zolfo totale Passa/non passa rispetto al (% S )
valore di soglia
Costituenti che alterano Passa/non passa rispetto al (Tempo di presa in
la velocità di presa e di valore di soglia minuti e resistenza a
indurimento del calcestruzzo compressione S %)
Contenuto di carbonato Valore dichiarato (% CO2)
Stabilità di volume
Ritiro per essiccamento Passa/non passa rispetto al (% WS )
valore di soglia
Costituenti che influenzano Valore dichiarato (Aspetto)
la stabilità di volume
della scoria d'altoforno
raffreddata in aria
Contenuto di carbonato Valore dichiarato (% CO2)
Assorbimento di acqua Valore dichiarato (% WA )
Emissione di radioattività Valori dichiarati se prescritto

Rilascio di metalli pesanti Valori di soglia validi sul


Rilascio di idrocarburi posto di impiego
poliaromatici
Rilascio di altre sostanze per esempio Sostanza
pericolose X: 0,2 µm3
Durabilità al gelo/disgelo Valore dichiarato (F o MS )
Durabilità alla reazione Valore dichiarato se
alcali-silice prescritto

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E' vietato l'uso in rete del singolo documento e la sua riproduzione. E' autorizzata la stampa per uso interno.

figura ZA.2 Esempio di informazioni sulla marcatura CE per filler sotto il sistema 2+

Marcatura di conformità CE, consistente nel simbolo


"CE" riportato nella Direttiva 93/68/CEE

01234 Numero di identificazione dell'ente di ispezione


Any Co Ltd, PO Box 21, B-1050 Nome o marchio identificativo e indirizzo registrato del
produttore

01 Ultime due cifre dell'anno in cui è stata applicata la


marcatura

0123-CPD-0456 Numero del certificato CE


EN 12620 N° della norma europea

Aggregati per calcestruzzo Descrizione del prodotto


e
Finezza/granulometria Valore dichiarato (% passante in informazione sulle caratteristiche regolamentate
massa)
Massa volumica dei granuli Valore dichiarato (Mg/m3)
Composizione/contenuto
Cloruri Valore dichiarato (% C )
Solfati solubili in acido Categoria (per esempio AS0,2)
Zolfo totale Passa/non passa rispetto al (% S )
valore di soglia
Pulizia Passa/non passa rispetto al (% passante,
valore di soglia % in massa, MB,
SE )
Stabilità di volume
Ritiro per essiccamento Passa/non passa rispetto al (% ritiro per
valore di soglia essiccamento)
Costituenti che influenzano Valore dichiarato (aspetto visivo,
la stabilità di volume della scoria fessurazione o
d'altoforno raffreddata in aria disintegrazione
visiva)
Rilascio di altre sostanze decreto X AA/nn
pericolose (anno-mese-giorno)

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figura ZA.3 Esempio di informazioni sulla marcatura CE per aggregati per calcestruzzo sotto il sistema 4

Marcatura di conformità CE, consistente nel simbolo


"CE" riportato nella Direttiva 93/68/CEE

Any Co Ltd, PO Box 21, B-1050 Nome o marchio identificativo e indirizzo registrato del
produttore

02 Ultime due cifre dell'anno in cui è stata applicata la


marcatura
EN 12620 N° della norma europea

Aggregati per calcestruzzo Descrizione del prodotto


e
Forma dei granuli Valore dichiarato (FI ) informazione sul prodotto e sulle caratteristiche
Granulometria Designazione (d/D ) regolamentate
Massa volumica dei granuli Valore dichiarato (Mg/m3)
Pulizia
Qualità delle polveri Passa/non passa rispetto al (%)
valore di soglia
Categoria (MB, SE )
Contenuto di conchiglie Categoria (per esempio SC10)
Resistenza alla Categoria (LA15)
frammentazione/frantumazione
Resistenza alla levigabilità Categoria (PSV56)
Resistenza all'abrasione Categoria (AAV10, AN30)
Resistenza all'usura Categoria (MDE20)
Composizione/contenuto
Cloruri Valore dichiarato (% C )
Solfati solubili in acido Categoria (per esempio AS0,2)
Zolfo totale Passa/non passa rispetto al (% S )
valore di soglia
Costituenti che alterano Passa/non passa rispetto al (Tempo di presa in
la velocità di presa e di valore di soglia minuti e resistenza a
indurimento del calcestruzzo compressione S%)
Contenuto di carbonato Valore dichiarato (% CO2)
Stabilità di volume
Ritiro per essiccamento Passa/non passa rispetto al (% WS )
valore di soglia
Costituenti che influenzano Valore dichiarato (Aspetto)
la stabilità di volume
della scoria d'altoforno
raffreddata in aria
Assorbimento di acqua Valore dichiarato (% WA )
Emissione di radioattività Valori dichiarati se
prescritto
Rilascio di metalli pesanti Valori di soglia validi sul
Rilascio di idrocarburi posto di impiego
poliaromatici
Rilascio di altre sostanze per esempio Sostanza
pericolose X: 0,2 µm3
Durabilità al gelo/disgelo Valore dichiarato (F o MS )
Durabilità alla reazione Valore dichiarato se
alcali-silice prescritto

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figura ZA.4 Esempio di informazioni sulla marcatura CE per filler sotto il sistema 4

Marcatura di conformità CE, consistente nel simbolo


"CE" riportato nella Direttiva 93/68/CEE

Any Co Ltd, PO Box 21, B-1050 Nome o marchio identificativo e indirizzo registrato del
produttore

01 Ultime due cifre dell'anno in cui è stata applicata la


marcatura
EN 12620 N° della norma europea

Aggregati per calcestruzzo Descrizione del prodotto


e
Finezza/granulometria Valore dichiarato (% passante in informazione sulle caratteristiche regolamentate
massa)
Massa volumica dei granuli Valore dichiarato (Mg/m3)
Composizione/contenuto
Cloruri Valore dichiarato (% C )
Solfati solubili in acido Categoria (per esempio AS0,2)
Zolfo totale Passa/non passa rispetto al (% S )
valore di soglia
Pulizia Passa/non passa rispetto al (% passante,
valore di soglia % in massa, MB,
SE )
Stabilità di volume
Ritiro per essiccamento Passa/non passa rispetto al (% ritiro per
valore di soglia essiccamento)
Costituenti che influenzano Valore dichiarato (aspetto visivo,
la stabilità di volume della scoria fessurazione o
d'altoforno raffreddata in aria disintegrazione
visiva)
Rilascio di altre sostanze decreto X AA/nn
pericolose (anno-mese-giorno)

UNI EN 12620:2003 © UNI Pagina 40


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BIBLIOGRAFIA
EN 206-1 Concrete - Specification, performance, production and conformity
prEN 13055-1:1997 Lightweight aggregates - Lightweight aggregates for concrete,
mortar and grout
CEN Report CR1901 Regional specifications and recommendations for the avoidance
of damaging alkali silica reactions in concrete

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