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UNI EN 12620:2003 - 01-10-2003 - Aggregati per calcestruzzo
IDcompl
ITEM3 UNICEMENTO
SOMMARIO La presente norma è la versione ufficiale in lingua italiana della norma europea EN
12620 (edizione settembre 2002) e tiene conto dell'errata corrige del maggio 2004
(AC:2004).La norma specifica le proprietà degli aggregati e dei filler ottenuti dalla
lavorazione di materiali naturali,artificiali o riciclati miscelati per essere utilizzati nella
confezione di calcestruzzi che soddisfano i requisiti della UNI EN 206-1 compresi i
calcestruzzi destinati alle pavimentazioni stradali e alla produzione di prefabbricati.
PARZIALMENTE SOSTITUITA
GRADO DI COGENZA
LINGUA Italiano
PAGINE 41
PREZZO EURO Non Soci 60,00 Euro - Soci 30,00 Euro
Documento contenuto nel prodotto UNIEDIL STRUTTURE edizione 2006.2
E' vietato l'uso in rete del singolo documento e la sua riproduzione. E' autorizzata la stampa per uso interno.
OTTOBRE 2003
Corretta il
25 maggio 2006
Aggregates for concrete
NORMA EUROPEA
SOMMARIO La norma specifica le proprietà degli aggregati e dei filler ottenuti dalla
lavorazione di materiali naturali, artificiali o riciclati miscelati per essere
utilizzati nella confezione di calcestruzzi che soddisfano i requisiti della
UNI EN 206-1 compresi i calcestruzzi destinati alle pavimentazioni stra-
dali e alla produzione di prefabbricati.
RELAZIONI NAZIONALI
ORGANO COMPETENTE UNICEMENTO - Ente di Normazione dei Leganti Idraulici, Malte, Calce-
struzzi e Cemento Armato
PREMESSA NAZIONALE
La presente norma costituisce il recepimento, in lingua italiana, della
norma europea EN 12620 (edizione settembre 2002 + errata corrige
AC:2004), che assume così lo status di norma nazionale italiana.
La traduzione è stata curata dall’UNI.
L’UNICEMENTO, ente federato all’UNI, segue i lavori europei
sull’argomento per delega della Commissione Centrale Tecnica.
Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le parti
interessate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare il reale stato
dell’arte della materia ed il necessario grado di consenso.
Chiunque ritenesse, a seguito dell’applicazione di questa norma, di poter fornire sug-
gerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dell’arte
in evoluzione è pregato di inviare i propri contributi all’UNI, Ente Nazionale Italiano di
Unificazione, che li terrà in considerazione, per l’eventuale revisione della norma stessa.
INDICE
2 RIFERIMENTI NORMATIVI 1
3 TERMINI E DEFINIZIONI 2
4 REQUISITI GEOMETRICI 3
prospetto 1 Dimensioni degli stacci per la specificazione delle classi granulometriche .............................. 4
prospetto 2 Requisiti generali di granulometria ......................................................................................................... 5
prospetto 3 Limiti generali e tolleranze granulometriche per aggregati grossi agli stacci intermedi ....... 5
prospetto 4 Tolleranze sulla distribuzione granulometrica tipica dichiarata dal produttore per
aggregati fini di uso generale .................................................................................................................. 6
prospetto 5 Tolleranze sulla granulometria tipica dichiarata dal produttore per l'aggregato naturale
0/8 mm ............................................................................................................................................................. 6
prospetto 6 Requisiti granulometrici per aggregati misti......................................................................................... 7
prospetto 7 Requisiti di granulometria del filler .......................................................................................................... 7
prospetto 8 Categorie per i valori massimi d'indice di appiattimento ................................................................. 8
prospetto 9 Categorie per i valori massimi d'indice di forma................................................................................. 8
prospetto 10 Categoria per valore massimo di contenuto di conchiglie negli aggregati grossi ................... 8
prospetto 11 Categorie per valori massimi di contenuto in polveri ........................................................................ 9
5 REQUISITI FISICI 9
prospetto 12 Categorie per i valori massimi dei coefficienti Los Angeles ........................................................ 10
prospetto 13 Categorie per i valori massimi di resistenza all'urto ....................................................................... 10
prospetto 14 Categorie per i valori massimi di resistenza all'usura ................................................................... 10
prospetto 15 Categorie per i valori minimi di resistenza alla levigabilità .......................................................... 11
prospetto 16 Categorie per i valori massimi di resistenza all'abrasione superficiale ................................... 11
prospetto 17 Categorie per i valori massimi di resistenza all'abrasione da pneumatici chiodati.............. 11
prospetto 18 Categorie per i valori massimi di resistenza al gelo/disgelo ....................................................... 12
prospetto 19 Categorie per la massima degradabilità al solfato di magnesio ................................................ 12
6 REQUISITI CHIMICI 13
prospetto 20 Categorie per i valori massimi del contenuto di solfati solubili in acido .................................. 13
7 VALUTAZIONE DI CONFORMITÀ 14
8 DESIGNAZIONE 15
9 MARCATURA ED ETICHETTATURA 15
BIBLIOGRAFIA 41
SETTEMBRE 2002
DESCRITTORI
La presente norma europea è stata approvata dal CEN l’1 agosto 2002.
I membri del CEN devono attenersi alle Regole Comuni del CEN/CENELEC
che definiscono le modalità secondo le quali deve essere attribuito lo status di
norma nazionale alla norma europea, senza apportarvi modifiche. Gli elenchi
aggiornati ed i riferimenti bibliografici relativi alle norme nazionali corrisponden-
ti possono essere ottenuti tramite richiesta alla Segreteria Centrale oppure ai
membri del CEN.
La presente norma europea esiste in tre versioni ufficiali (inglese, francese e
tedesca). Una traduzione nella lingua nazionale, fatta sotto la propria respon-
sabilità da un membro del CEN e notificata alla Segreteria Centrale, ha il me-
desimo status delle versioni ufficiali.
I membri del CEN sono gli Organismi nazionali di normazione di Austria,
Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda,
Italia, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno
Unito, Repubblica Ceca, Spagna, Svezia e Svizzera.
CEN
COMITATO EUROPEO DI NORMAZIONE
European Committee for Standardization
Comité Européen de Normalisation
Europäisches Komitee für Normung
Segreteria Centrale: rue de Stassart, 36 - B-1050 Bruxelles
© 2002 CEN
Tutti i diritti di riproduzione, in ogni forma, con ogni mezzo e in tutti i Paesi, sono
riservati ai Membri nazionali del CEN.
PREMESSA
Il presente documento EN 12620:2002 è stato elaborato dal Comitato Tecnico CEN/TC 154
"Aggregati", la cui segreteria è affidata al BSI.
Alla presente norma europea deve essere attribuito lo status di norma nazionale, o median-
te pubblicazione di un testo identico o mediante notifica di adozione, entro marzo 2003, e le
norme nazionali in contrasto devono essere ritirate entro giugno 2004.
Il presente documento è stato elaborato nell'ambito di un mandato conferito al CEN dalla
Commissione Europea e dall'Associazione Europea di Libero Scambio ed è di supporto ai
requisiti essenziali della/e Direttiva/e UE.
Per la corrispondenza con la/e Direttiva/e UE, vedere l'appendice informativa ZA che è
parte integrante del presente documento.
Le appendici A, B, E, F e G sono informative, le appendici C, D ed H sono normative.
La presente norma include una bibliografia.
I requisiti per altri fini e usi degli aggregati saranno specificati nelle norme europee se-
guenti:
EN 13043 Aggregates for bituminous mixtures and surface treatments for roads,
airfields and other trafficked areas
EN 13055-1 Lightweight aggregates - Lightweight aggregates for concrete, mortar
and grout
prEN 13055-2 Lightweight aggregates - Lightweight aggregates for unbound and bound
applications
EN 13139 Aggregates for mortar
prEN 13242 Aggregates for unbound and hydraulically bound materials for use in civil
engineering work and road construction
EN 13383-1 Armourstone - Specification
prEN 13450 Aggregates for railway ballast
In conformità alle Regole Comuni CEN/CENELEC, gli enti nazionali di normazione dei se-
guenti Paesi sono tenuti a recepire la presente norma europea: Austria, Belgio, Danimar-
ca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Malta,
Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Spagna, Svezia e
Svizzera.
2 RIFERIMENTI NORMATIVI
La presente norma europea rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposizioni
contenute in altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appropriati
del testo e vengono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, successive
modifiche o revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se introdotte
nella presente norma europea come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti non
datati vale l'ultima edizione della pubblicazione alla quale si fa riferimento (compresi gli
aggiornamenti).
EN 196-21:1989 Methods of testing cement - Determination of the chloride, carbon
dioxide and alkali content of cement
EN 932-3 Tests for general properties of aggregates - Procedure and
terminology for simplified petrographic description
EN 932-5 Tests for general properties of aggregates - Common equipment
and calibration
EN 933-1 Tests for geometrical properties of aggregates - Determination of
particle size distribution - Sieving method
EN 933-3 Tests for geometrical properties of aggregates - Determination of
particle shape - Flakiness index
EN 933-4 Tests for geometrical properties of aggregates - Determination of
particle shape - Shape index
EN 933-7 Tests for geometrical properties of aggregates - Determination of
shell content - Percentage of shells in coarse aggregates
EN 933-8 Tests for geometrical properties of aggregates - Assessment of
fines - Sand equivalent test
EN 933-9 Tests for geometrical properties of aggregates - Assessment of
fines - Methylene blue test
EN 933-10 Tests for geometrical properties of aggregates - Assessment of
fines - Grading of fillers (air jet sieving)
3 TERMINI E DEFINIZIONI
Ai fini della presente norma europea, si applicano i termini e le definizioni seguenti.
3.1 aggregato: Materiale granulare utilizzato in edilizia. L'aggregato può essere naturale,
industriale o riciclato.
3.2 aggregato naturale: Aggregato di origine minerale che è stato sottoposto unicamente a
lavorazione meccanica.
3.3 aggregato misto: Aggregato consistente in una miscela di aggregati grossi e fini.
Nota Può essere prodotto senza separare le frazioni grosse da quelle fini oppure può essere prodotto combinando
gli aggregati grossi e fini.
3.6 filler: Aggregato, la maggior parte del quale passa allo staccio di 0,063 mm, che può
essere aggiunto ai materiali da costruzione per conferirne determinate proprietà.
Nota Per la definizione di "fini", vedere 3.12.
3.8 aggregato fine: Designazione attribuita all'aggregato più fine la cui dimensione superiore
D è minore o uguale a 4 mm.
Nota L'aggregato fine può provenire dalla naturale disgregazione di roccia o ghiaia e/o dalla frantumazione di roccia
o ghiaia o dalla lavorazione di aggregati industriali.
3.9 aggregato grosso: Designazione attribuita all'aggregato più grosso la cui dimensione
superiore D è maggiore o uguale a 4 mm e la cui dimensione inferiore d è maggiore o
uguale a 2 mm.
3.10 aggregato naturale 0/8 mm: Designazione attribuita all'aggregato naturale di origine
glaciale e/o fluviale con D minore o uguale a 8 mm.
Nota Tale aggregato può anche essere prodotto mediante miscelazione di aggregati lavorati.
3.11 lotto: Quantità di produzione, quantità consegnata, quantità di consegna parziale (carico
di vagone ferroviario, carico di autocarro, carico di una nave) o cumulo prodotto in una sola
volta in condizioni presumibilmente uniformi.
Nota In caso di processo continuo, la quantità prodotta durante un periodo specificato dovrebbe essere considerata
come lotto.
3.12 polveri: Classe granulometrica di un aggregato che passa allo staccio di 0,063 mm.
3.13 categoria: Livello di una proprietà di un aggregato espressa come intervallo di valori o
come valore limite.
Nota Non c'è alcuna relazione fra le categorie di proprietà diverse.
4 REQUISITI GEOMETRICI
4.1 Generalità
La necessità di sottoporre a prova e dichiarare tutte le proprietà specificate in questo
punto deve essere limitata in funzione della particolare applicazione, destinazione d'uso e
all'origine dell'aggregato. Se richiesto, devono essere effettuate le prove specificate in 4
per la determinazione delle proprietà geometriche appropriate.
Nota 1 Qualora il valore di una proprietà sia richiesto, ma non definito da limiti specificati, il valore dovrebbe essere
dichiarato dal produttore come appartenente ad una categoria XXDichiarata, per esempio, nel prospetto 8 un
valore di 55 per l'indice di appiattimento corrisponde a FI55 (Valore dichiarato).
Nota 2 Qualora una proprietà non sia richiesta, può essere utilizzata una categoria "Nessun requisito".
Nota 3 Si può trovare una guida alla scelta di categorie adatte a specifiche applicazioni nelle disposizioni nazionali
vigenti nel luogo di utilizzo dell'aggregato.
Serie di base Serie di base più serie 1 Serie di base più serie 2
mm mm mm
0 0 0
1 1 1
2 2 2
4 4 4
- 5,6 (5) -
- - 6,3 (6)
8 8 8
- - 10
- 11,2 (11) -
- - 12,5 (12)
- - 14
16 16 16
- - 20
- 22,4 (22) -
31,5 (32) 31,5 (32) 31,5 (32)
- - 40
- 45 -
63 63 63
Nota Le dimensioni arrotondate che appaiono fra parentesi possono essere utilizzate come descrizioni semplificate delle
dimensioni dell'aggregato.
4.3 Granulometria
4.3.1 Generalità
La granulometria dell'aggregato, determinata in conformità alla EN 933-1, deve
soddisfare i requisiti di cui in 4.3.1 fino a 4.3.6, in funzione delle sue dimensioni d/D.
Nota Qualora aggregati di massa volumica significativamente diversa siano miscelati è necessario fare attenzione
per evitarne la segregazione.
Quando si valutano aggregati nell'ambito di un sistema di controllo di produzione di
fabbrica, almeno il 90% delle granulometrie, prelevate da lotti diversi entro un periodo
massimo di 6 mesi, deve rientrare nei limiti specificati in 4.3.2. fino a 4.3.6 per le tolleranze
sulle granulometrie tipiche dichiarate dal produttore.
prospetto 3 Limiti generali e tolleranze granulometriche per aggregati grossi agli stacci intermedi
prospetto 4 Tolleranze sulla distribuzione granulometrica tipica dichiarata dal produttore per aggregati fini di uso
generale
prospetto 5 Tolleranze sulla granulometria tipica dichiarata dal produttore per l'aggregato naturale 0/8 mm
Per lo staccio
mm
- 0/6,3 1 4
0/8 0/8 1 4
- 0/10 1 4
0/11,2 (11) - 2 5,6 (5)
- 0/12,5 (12) 2 6,3 (6)
- 0/14 2 8
0/16 0/16 2 8
- 0/20 2 10
0/22,4 (22) - 2 11,2 (11)
0/31,5 (32) 0/31,5 (32) 4 16
- 0/40 4 20
0/45 - 4 22,4 (22)
Nota Le dimensioni arrotondate che appaiono fra parentesi possono essere utilizzate come descrizioni semplificate delle
dimensioni dell'aggregato.
4.3.6 Filler
La granulometria del filler, determinata in conformità alla EN 933-10, deve essere
conforme ai limiti specificati nel prospetto 7.
Qualora sia richiesto, l'indice di forma determinato in conformità alla EN 933-4 deve
essere dichiarato in conformità alla categoria attinente specificata nel prospetto 9 in
funzione della particolare applicazione o destinazione d'uso.
prospetto 10 Categoria per valore massimo di contenuto di conchiglie negli aggregati grossi
5 REQUISITI FISICI
5.1 Generalità
La necessità di sottoporre a prova e dichiarare tutte le proprietà specificate nel presente
punto deve essere limitata in base alla particolare destinazione d'uso o all'origine
dell'aggregato. Qualora richiesto, le prove specificate in 5 devono essere eseguite per
determinate le proprietà fisiche appropriate.
Nota 1 Quando il valore di una proprietà è richiesto ma non definito da limiti specificati, il valore dovrebbe essere
dichiarato dal produttore come categoria XXDichiarato, per esempio, nel prospetto 12 un valore di 60 per il
coefficiente Los Angeles corrisponde a LA60 (Valore dichiarato).
Nota 2 Qualora non sia richiesta una proprietà, può essere utilizzata una categoria "Nessun requisito".
Nota 3 Si può trovare una guida alla scelta di categorie adatte a specifiche applicazioni nelle disposizioni nazionali
vigenti nel luogo di utilizzo dell'aggregato.
5.4 Resistenza alla levigabilità e all'abrasione dell'aggregato grosso da utilizzare per strati
di usura
La resistenza alla levigabilità deve essere dichiarata in conformità alla categoria attinente
specificata nel prospetto 15.
5.7 Durabilità
Gelo/disgelo Categoria
Perdita di massa percentualea) F
≤1 F1
≤2 F2
≤4 F4
>4 FDichiarata
Nessun requisito FNR
a) In condizioni estreme di clima freddo e/o saturazione di sale o saturazione di sale disgelante, prove che utilizzino
una soluzione salata o urea esposte dettagliatamente nella EN 1367-1:1999, appendice B, possono risultare più
appropriate. I limiti di cui al presente prospetto non sarebbero applicabili.
6 REQUISITI CHIMICI
6.1 Generalità
La necessità di provare e dichiarare tutte le proprietà specificate nel presente punto deve
essere limitata alla particolare destinazione d'uso o all'origine dell'aggregato. Se richiesto,
devono essere eseguite le prove specificate in 6 per determinare le proprietà chimiche
appropriate.
Nota 1 Quando il valore di una proprietà è richiesto ma non definito da limiti specificati, il valore dovrebbe essere
dichiarato dal produttore come categoria XXDichiarato, per esempio, nel prospetto 20 un valore di 1,2 per cento
in massa per il contenuto di solfati solubili in acido di scorie d'altoforno raffreddati ad aria corrisponde a AS1,2
(valore dichiarato).
Nota 2 Qualora non sia richiesta una proprietà, può essere utilizzata una categoria "Nessun requisito".
Nota 3 Si può trovare una guida alla scelta delle categorie adatte a specifiche applicazioni nelle disposizioni nazionali
vigenti nel luogo di utilizzo dell'aggregato.
Nota 4 L'appendice G fornisce una guida relativa agli effetti dei costituenti chimici negli aggregati, compresa la
reazione alcali-silice e le impurezze organiche leggere, sulla durabilità del calcestruzzo e sulle sue proprietà
superficiali.
6.2 Cloruri
Se richiesto, deve essere determinato il contenuto di ioni cloruro idrosolubili degli
aggregati per calcestruzzo in conformità alla EN 1744-1:1998, punto 7 e deve, su
richiesta, essere dichiarato dal produttore.
Nota Se il contenuto di ioni cloruro idrosolubili degli aggregati combinati è 0,01% o minore (per esempio per
aggregati estratti per lo più da cave nell'entroterra) tale valore può essere utilizzato nel calcolo del contenuto
di cloruro nel calcestruzzo.
prospetto 20 Categorie per i valori massimi del contenuto di solfati solubili in acido
6.4.2 Costituenti che influenzano la stabilità di volume della scoria d'altoforno raffreddata in aria
6.4.2.1 L'aggregato di scorie d'altoforno raffreddate in aria non deve presentare alcuna
disintegrazione del silicato dicalcico quando sottoposto a prova in conformità alla
EN 1744-1:1998, 19.1.
6.4.2.2 L'aggregato di scorie d'altoforno raffreddate in aria non deve presentare alcuna
disintegrazione del ferro quando sottoposto a prova in conformità alla EN 1744-1:1998, 19.2.
6.5 Contenuto di carbonato negli aggregati fini per strati di usura delle pavimentazioni di
calcestruzzo
Qualora si richieda il controllo del contenuto di carbonato negli aggregati fini per l'utilizzo
in strati di usura di calcestruzzo, il contenuto di carbonato deve essere determinato come
specificato nella EN 196-21:1989, punto 5, con la porzione di prova preparata in
conformità alla EN 1744-1:1998, 12.3 e i risultati devono essere dichiarati.
7 VALUTAZIONE DI CONFORMITÀ
7.1 Generalità
Il produttore deve effettuare le prove iniziali (vedere 7.2) e il controllo di produzione di
fabbrica (vedere appendice H) per garantire che il prodotto sia conforme alla presente
norma europea e dichiarare i relativi valori.
I risultati delle prove iniziali devono essere documentati come punto di partenza per il
controllo della produzione di fabbrica relativa a quel materiale. Ciò deve includere in
particolare l'identificazione di ogni costituente che può emettere radiazioni oltre il normale
livello di fondo, ogni costituente che può rilasciare idrocarburi poliaromatici o altre
sostanze pericolose. Se il contenuto di uno qualsiasi di tali costituenti supera i limiti
stabiliti in base alle disposizioni vigenti sul luogo di impiego dell'aggregato, devono essere
dichiarati i risultati delle prove iniziali.
8 DESIGNAZIONE
9 MARCATURA ED ETICHETTATURA
La bolla di consegna deve contenere almeno le informazioni seguenti:
a) designazione;
b) data di spedizione;
c) numero di serie della bolla;
d) numero della presente norma europea.
Nota Per la marcatura CE e l'etichettatura, vedere ZA.3.
prospetto A.1 Limiti superiore e inferiore e tolleranze granulometriche per lo staccio intermedio delle classi
granulometriche di base più la serie 1 della dimensione dei granuli (in millimetri)
Rapporto Dimensione/ Valore di d Limiti superiore e inferiore e tolleranze per gli stacci
D /d Dimensione intermedi (Percentuale passante in massa)
intermedia
2 4 5,6 8 11,2 16 22,4 Limiti superiore Tolleranze sulla granulometria
e inferiore tipo dichiarata dal produttore
mm mm mm mm mm mm mm GT15 GT17,5
2,8 Dimensione 2/5,6 4/11,2 5,6/16 8/22,4 11,2/31,5 16/45 22,4/63
Dimensione - - 11,2 16 22,4 31,5 45 da 25 a 70 ±15 -
intermedia
4,0 Dimensione 2/8 4/16 5,6/22,4 8/31,5 11,2/45 16/63
Dimensione - 8 11,2 16 22,4 31,5 da 25 a 70 - ±17,5
intermedia
5,6 Dimensione 2/11,2 4/22,4 5,6/32 8/45 11,2/63
Dimensione 5,6 11,2 16 22,4 31,5 da 25 a 70 - ±17,5
intermedia
8,0 Dimensione 2/16 4/31,5 5,6/45 8/63
Dimensione 8 16 22,4 31,5 da 25 a 70 - ±17,5
intermedia
11,2 Dimensione 2/22,4 4/45 5,6/63
Dimensione 11,2 22,4 31,5 da 25 a 70 - ±17,5
intermedia
Nota 1 La casella ombreggiata indica dimensioni comunemente non utilizzate.
Nota 2 In presenza di un trattino, il corrispondente staccio di dimensione intermedia non è applicabile.
prospetto A.2 Limiti superiore e inferiore e tolleranze granulometriche per lo staccio intermedio delle classi
granulometriche di base più la serie 2 della dimensione dei granuli (in millimetri)
Rapporto Dimensione/ Valore di d Limiti superiore e inferiore e tolleranze per gli stacci
D /d Dimensione intermedi (Percentuale passante in massa)
intermedia
2 4 6,3 8 10 16 20 Limiti superiore Tolleranze sulla granulometria
e inferiore tipo dichiarata dal produttore
mm mm mm mm mm mm mm GT15 GT17,5
2,5 Dimensione 4/10 6,3/16 8/20 16/40
Dimensione - 11,2 14 31,5 da 25 a 70 ±15 -
intermedia
3,15 Dimensione 2/6,3 4/12,5 6,3/20 10/31,5 20/63
Dimensione - 8 14 22,4 45 da 25 a 70 ±15 -
intermedia
4 Dimensione 2/8 4/16 8/31,5 10/40 16/63
Dimensione - 8 16 20 31,5 da 25 a 70 - ±17,5
intermedia
5 Dimensione 2/10 4/20 6,3/31,5 8/40
Dimensione 5 10 16 20 da 25 a 70 - ±17,5
intermedia
8 Dimensione 2/16 4/31,5
Dimensione 8 16 da 25 a 70 - ±17,5
intermedia
10 Dimensione 2/20 4/40
Dimensione 10 20 da 25 a 70 - ±17,5
intermedia
Nota 1 La casella ombreggiata indica dimensioni comunemente non utilizzate.
Nota 2 In presenza di un trattino, il corrispondente staccio di dimensione intermedia non è applicabile.
prospetto B.1 Grossezza o finezza in base alla percentuale passante allo staccio da 0,500 mm
CP MP FP
da 5 a 45 da 30 a 70 da 55 a 100
Modulo di finezza
CF MF FF
da 4,0 a 2,4 da 2,8 a 1,5 da 2,1 a 0,6
prospetto C.1 Tolleranze ridotte sulla granulometria tipica dichiarata dal produttore per l'aggregato fine
E.1.1 Generalmente gli aggregati hanno una resistenza più alta rispetto al calcestruzzo e, per
combinazioni di aggregati e cemento con o senza additivi, che abbiano prestazioni
soddisfacenti documentate, le resistenze normali di controllo determinate sul calcestruzzo
prodotto, generalmente forniscono una guida sufficiente alla resistenza dell'aggregato.
Tuttavia, se è richiesto calcestruzzo con una resistenza molto alta, può essere necessario
considerare la resistenza dell'aggregato.
E.1.2 Un aggregato di categoria LA15, LA20 o SZ18 è richiesto solo in casi speciali (per esempio
zone dove sono utilizzati pneumatici chiodati o per speciali requisiti di rivestimento di
strade regionali).
E.1.3 Un aggregato di categoria LA30 o SZ22 può essere richiesto per pavimentazioni stradali e
rivestimenti di pavimenti soggetti a sollecitazioni da urto. Aggregati con coefficienti Los
Angeles maggiori di 40 dovrebbero essere valutati in base all'esperienza di utilizzo
acquisita.
F.1 Generalità
La suscettibilità di un aggregato al deterioramento da gelo/disgelo dipende
principalmente dal clima, dalla destinazione d'uso, dal tipo petrografico e dalla
distribuzione dimensionale dei pori all'interno dei granuli dell'aggregato.
F.1.1 Clima
La severità del deterioramento è relativa alla frequenza dei cicli di gelo/disgelo,
all'ampiezza termica tra il gelo e il disgelo, e al grado di saturazione dei granuli
dell'aggregato.
F.2 Prove
Per alcuni aggregati contenenti una parte di selce microporosa, la differenziazione fra
durabilità al gelo/disgelo soddisfacente e non soddisfacente può essere meglio valutata
mediante misurazioni della massa volumica piuttosto che dell'assorbimento d'acqua.
prospetto F.1 Categoria di severità del gelo/disgelo in relazione al clima e alla destinazione d'uso
G.1 Cloruri
I cloruri possono essere presenti negli aggregati, solitamente come sali di sodio e
potassio, la quantità presente dipende in larga misura dall'origine dell'aggregato. Tali sali
contribuiscono al contenuto totale di cloruri e alcali nel calcestruzzo. Per ridurre al minimo
il rischio di corrosione dell'armatura incorporata è prassi usuale limitare la quantità totale
di ioni cloruro apportata da tutti i materiali costituenti il calcestruzzo.
È probabile che il contenuto di ioni cloruro idrosolubili sia molto basso negli aggregati
estratti da giacimenti nell'entroterra. Laddove sia possibile dimostrare che il contenuto di
cloruro in tali materiali non è maggiore dello 0,01%, tale valore può essere utilizzato nel
procedimento di calcolo basato sul contenuto massimo di cloruro nei materiali costituenti
il calcestruzzo.
G.2 Solfati
I solfati negli aggregati possono dare origine ad una espansione dirompente del
calcestruzzo. Un contenuto importante del solfato nella scoria cristallina d'altoforno è
incapsulato nei suoi granuli e pertanto non ha alcun ruolo nelle reazioni di idratazione del
cemento. È per tale ragione che è tollerabile una proporzione più alta di solfati nella
scoria. In determinate condizioni, altri composti di zolfo presenti negli aggregati possono
ossidarsi a solfati nel calcestruzzo. Ciò può dare origine ad una espansione dirompente
del calcestruzzo.
H.1 Introduzione
La presente appendice specifica un sistema di controllo della produzione di fabbrica per
gli aggregati al fine di garantirne la conformità ai relativi requisiti della presente norma.
La prestazione del sistema di controllo della produzione di fabbrica deve essere valutata
in base ai principi descritti nella presente appendice.
H.2 Organizzazione
H.5.1 Generalità
Il produttore deve mettere a disposizione tutte le necessarie apparecchiature e il
personale addestrato per l'esecuzione delle ispezioni e delle prove richieste.
H.5.2 Apparecchiatura
Il produttore deve essere responsabile del controllo, della taratura e della manutenzione
delle apparecchiature di ispezione, di misurazione e di prova.
L'accuratezza e la frequenza di taratura devono essere conformi alla EN 932-5.
L'apparecchiatura deve essere utilizzata in conformità alle procedure documentate.
L'apparecchiatura deve essere identificata in modo univoco.
Le registrazioni di taratura devono essere conservate.
Nota 3 Quando il valore misurato si avvicina a un limite specificato, può essere necessario aumentare la frequenza
delle prove.
Nota 4 In condizioni speciali, la frequenza delle prove può diminuire al disotto di quanto riportato nei prospetti H.1,
H.2 e H.3. Tali condizioni potrebbero essere:
a) sistema di produzione altamente automatizzato;
b) esperienza di lungo termine sulla regolarità di proprietà speciali;
c) fonti ad alto grado di conformità;
d) applicazione di un Sistema di Gestione della Qualità dotato di misure eccezionali per la sorveglianza e
il monitoraggio del processo di produzione.
Il produttore deve preparare un programma di frequenza delle prove tenendo conto dei
requisiti minimi di cui ai prospetti H.1, H.2 e H.3.
I motivi della diminuzione delle frequenze di prova devono essere riportati nel documento
di controllo della produzione di fabbrica.
H.6 Registrazioni
I risultati del controllo della produzione di fabbrica devono essere registrati in modo da
includere i punti di campionamento, le date e gli orari e il prodotto sottoposto a prova,
corredati di altre informazioni importanti, per esempio le condizioni atmosferiche.
Nota 1 Alcune caratteristiche possono essere condivise da vari prodotti, nel qual caso il produttore, sulla base della
propria esperienza, può ritenere possibile applicare i risultati di una prova a più di un prodotto. Ciò si verifica
in particolare quando un prodotto è ottenuto mediante combinazione di due o più classi granulometriche
diverse. La distribuzione granulometrica o la purezza dovrebbero essere controllate qualora possano essere
variate le caratteristiche intrinsiche.
Qualora il prodotto ispezionato o sottoposto a prova non soddisfi i requisiti stabiliti nella
specifica, o nel caso ci siano indizi in tale senso, occorre fare una nota nelle registrazioni
dei provvedimenti intrapresi per risolvere la situazione (per esempio eseguendo una
nuova prova e/o adottando misure per correggere il processo di produzione).
Devono essere incluse le registrazioni richieste da tutti i punti della presente appendice.
Le registrazioni devono essere conservate per tutto il periodo prestabilito.
Nota 2 Per "periodo prestabilito" si intende il periodo per il quale si devono conservare le registrazioni in conformità
alle regolamentazioni vigenti nel luogo di produzione.
H.9.1 Trasporto
Il sistema di controllo della produzione di fabbrica da parte del produttore deve identificare
il campo della propria responsabilità in relazione allo stoccaggio e alla consegna.
Nota Se gli aggregati sono trasportati sfusi può essere necessario coprire o insilare gli aggregati al fine di ridurne
la contaminazione.
H.9.2 Imballaggio
Se gli aggregati sono imballati, i metodi e i materiali utilizzati non devono contaminare o
deteriorare l'aggregato al punto da modificarne significativamente le proprietà rispetto allo
stesso aggregato prima dell'imballaggio. Eventuali precauzioni da adottare a tale scopo
durante la movimentazione e lo stoccaggio dell'aggregato imballato devono essere
riportate sull'imballaggio o sui documenti da accompagnamento.
Emissioni di radioattività
Rilascio di metalli pesanti
Rilascio di carburi poliaromatici
a) In conformità alle disposizioni vigenti nel luogo di impiego.
b) Salvo diversa specifica, solo quando necessario ai fini della marcatura CE (vedere appendice ZA).
prospetto H.2 Frequenze minime di prova per le proprietà specifiche alla destinazione d'uso
prospetto H.3 Frequenze minime di prova per le proprietà di aggregati di origini particolari
Prodotto: Aggregati ottenuti dalla lavorazione di materiali di origine naturale, fabbricati o riciclati e miscele di tali aggregati rientranti nello
scopo e campo di applicazione della presente norma
Destinazione d'uso: Preparazione del calcestruzzo da utilizzare in costruzioni, strade e altre opere d'ingegneria civile
Caratteristiche essenziali Requisiti richiesti dalla presente Livello/i e/o classe/i: Note
norma e/o da altre norme
Forma, dimensione e massa 4.2 Dimensione dell'aggregato Nessuna Designazione (d /D)
volumica dei granuli 43 Granulometria Nessuna Tolleranza/categoria
4.4 Forma dell'aggregato grosso Nessuna Categoria
5.5 Massa volumica dei granuli e Nessuna Valore dichiarato
assorbimento di acqua
Pulizia 4.5 Contenuto di conchiglie Nessuna Categoria
nell'aggregato grosso
4.6 Polveri Nessuna Categoria
Resistenza alla 5.2 Resistenza alla frammentazione Nessuna Categoria
frammentazione/frantumazione dell'aggregato grosso
Resistenza alla 5.3 Resistenza all'usura Nessuna Categoria
levigabilità/abrasione/usura dell'aggregato grosso
5.4.1 Resistenza alla levigabilità Nessuna Categoria
5.4.2 Resistenza all'abrasione Nessuna Categoria
superficiale
5.4.3 Resistenza all'abrasione da Nessuna Categoria
pneumatici chiodati
Composizione/contenuto 6.2 Cloruri Nessuno Valore dichiarato
6.3.1 Solfati solubili in acido Nessuno Categoria
6.3.2 Zolfo totale Nessuno Passa/non passa rispetto al valore
di soglia
6.4.1 Componenti che alterano la Nessuno Passa/non passa rispetto al valore
velocità di presa e di di soglia
indurimento del calcestruzzo
6.5 Contenuto di carbonato negli Nessuno Valore dichiarato
aggregati fini per strati di
usura delle pavimentazioni di
calcestruzzo
Stabilità di volume 5.7.2 Stabilità di volume - ritiro per Nessuno Passa/non passa rispetto al valore
essiccamento di soglia
6.4.2 Costituenti che influenzano la Nessuno Passa/non passa rispetto al valore
stabilità di volume della scoria di soglia
d'altoforno raffreddata in aria
Assorbimento di acqua 5.5 Massa volumica dei granuli e Nessuno Valore dichiarato
assorbimento di acqua
Sostanze pericolose
Prodotto: Filler ottenuti dalla lavorazione di materiali di origine naturale, fabbricati o riciclati e miscele di tali aggregati
Destinazione d'uso: Preparazione del calcestruzzo da utilizzare in costruzioni, strade e altre opere d'ingegneria civile
Caratteristiche essenziali Requisiti richiesti dalla presente Livello/i e/o classe/i Note
norma e/o da altre norme
Finezza/granulometria e massa 4.3.6 Filler Nessuna Passa/non passa rispetto al valore
volumica dei granuli di soglia
5.5 Massa volumica dei granuli e Nessuna Valore dichiarato
assorbimento di acqua
Composizione/contenuto 6.2 Cloruri Nessuno Valore dichiarato
6.3.1 Solfati solubili in acido Nessuno Categorie
6.3.2 Zolfo totale Nessuno Passa/non passa rispetto al valore
di soglia
6.4.1 Costituenti che alterano la Nessuno Passa/non passa rispetto al valore
velocità di presa e di di soglia
indurimento del calcestruzzo
Pulizia 4.6 Polveri Nessuna Categoria
Stabilità di volume 5.7.2 Stabilità di volume - ritiro per Nessuno Passa/non passa rispetto al valore
essiccamento di soglia
6.4.2 Costituenti che influenzano la Nessuno Valore dichiarato
stabilità di volume della scoria
d'altoforno raffreddata in aria
Rilascio di altre sostanze pericolose Nota in ZA.1 sopra Terzo paragrafo di ZA.3
H.3.3 Conoscenza delle materie
prime
H.4 Gestione della produzione
Durabilità al gelo/disgelo 5.7.1 Resistenza al gelo/disgelo Nessuna Categoria
dell'aggregato grosso
Il requisito nei riguardi di una determinata caratteristica non è applicabile in quegli Stati
Membri (SM) che non possiedono alcuna regolamentazione per tale caratteristica, per
l'utilizzo previsto del prodotto. In questo caso i produttori che immettono i propri prodotti
sul mercato di questi SM non sono obbligati a determinare o dichiarare la prestazione dei
propri prodotti relativamente a questa caratteristica e possono utilizzare l'opzione
"Nessuna Prestazione Determinata" (NPD) nelle informazioni che accompagnano la
marcatura CE (vedere ZA.3). L'opzione NPD non può, tuttavia, essere utilizzata qualora la
caratteristica sia soggetta a un livello di soglia.
prospetto ZA.2a Sistema/i di attestazione di conformità per aggregati e filler per impieghi con alti requisiti di
sicurezza2) (dove sia richiesto l'intervento di terzi)
prospetto ZA.2b Sistema/i di attestazione di conformità per aggregati e filler per impieghi senza alti requisiti di
sicurezza2) (dove non sia richiesto l'intervento di terzi)
L'attestazione di conformità degli aggregati e dei filler dei prospetti ZA.1a e ZA.1b deve
essere basata sulla valutazione delle procedure di conformità indicate nei prospetti ZA.3a
e ZA.3b, derivanti dall'applicazione dei punti della presente norma europea qui riportati.
prospetto ZA.3a Assegnazione dei compiti per la valutazione di conformità (per aggregati e filler sotto il sistema 2+)
prospetto ZA.3b Assegnazione dei compiti per la valutazione di conformità (per aggregati e filler sotto il sistema 4)
2) I requisiti di sicurezza sono definiti dagli Stati Membri nelle loro leggi, regolamenti e disposizioni amministrative nazionali.
figura ZA.1 Esempio di informazioni sulla marcatura CE per aggregati per calcestruzzo sotto il sistema 2+
figura ZA.2 Esempio di informazioni sulla marcatura CE per filler sotto il sistema 2+
figura ZA.3 Esempio di informazioni sulla marcatura CE per aggregati per calcestruzzo sotto il sistema 4
Any Co Ltd, PO Box 21, B-1050 Nome o marchio identificativo e indirizzo registrato del
produttore
figura ZA.4 Esempio di informazioni sulla marcatura CE per filler sotto il sistema 4
Any Co Ltd, PO Box 21, B-1050 Nome o marchio identificativo e indirizzo registrato del
produttore
BIBLIOGRAFIA
EN 206-1 Concrete - Specification, performance, production and conformity
prEN 13055-1:1997 Lightweight aggregates - Lightweight aggregates for concrete,
mortar and grout
CEN Report CR1901 Regional specifications and recommendations for the avoidance
of damaging alkali silica reactions in concrete
UNI
Ente Nazionale Italiano La pubblicazione della presente norma avviene con la partecipazione volontaria dei Soci,
di Unificazione dell’Industria e dei Ministeri.
Via Battistotti Sassi, 11B Riproduzione vietata - Legge 22 aprile 1941 Nº 633 e successivi aggiornamenti.
20133 Milano, Italia