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NRIF AA022861
filename2 UNI852002-2005
IDcompl UNI 8520-2:2005 - 14-09-2005 - Aggregati per calcestruzzo - Istruzioni complementari per l'applicazione della EN 12620 - Requisiti
ITEM3 UNICEMENTO
PARZIALMENTE SOSTITUITA
GRADO DI COGENZA
COLLEGAMENTI INTERNAZIONALI
LINGUA Italiano
PAGINE 9
PREZZO EURO Non Soci 41,50 Euro - Soci 20,75 Euro
Documento contenuto nel prodotto UNIEDIL STRUTTURE edizione 2005-2.
E' vietato l'uso in rete del singolo documento e la sua riproduzione. E' autorizzata la stampa per uso interno.
SETTEMBRE 2005
TESTO ITALIANO
ICS 91.100.15
UNI © UNI
Ente Nazionale Italiano Riproduzione vietata. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente documento
di Unificazione può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza
Via Battistotti Sassi, 11B il consenso scritto dell’UNI.
20133 Milano, Italia www.uni.com
PREMESSA
Rispetto all’edizione precedente viene effettuato un adeguamento
alla normativa europea (EN 12620).
La presente norma è stata elaborata sotto la competenza dell’ente
federato all’UNI
UNICEMENTO
Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le parti
interessate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare il reale stato
dell’arte della materia ed il necessario grado di consenso.
Chiunque ritenesse, a seguito dell’applicazione di questa norma, di poter fornire sug-
gerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dell’arte
in evoluzione è pregato di inviare i propri contributi all’UNI, Ente Nazionale Italiano di
Unificazione, che li terrà in considerazione per l’eventuale revisione della norma stessa.
Le norme UNI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione di nuove edizioni o
di aggiornamenti.
È importante pertanto che gli utilizzatori delle stesse si accertino di essere in possesso
dell’ultima edizione e degli eventuali aggiornamenti.
Si invitano inoltre gli utilizzatori a verificare l’esistenza di norme UNI corrispondenti alle
norme EN o ISO ove citate nei riferimenti normativi.
INDICE
INTRODUZIONE 1
2 RIFERIMENTI NORMATIVI 1
3 TERMINI E DEFINIZIONI 2
4 REQUISITI 2
4.1 Generalità...................................................................................................................................................... 2
4.2 Origine degli aggregati ed aggregati di riciclo ........................................................................... 2
4.3 Esame petrografico.................................................................................................................................. 3
prospetto 1 Contenuti ammissibili dei minerali nocivi nelle singole frazioni ..................................................... 4
4.4 Granulometria ............................................................................................................................................. 4
prospetto 2 Esempi dei limiti granulometrici ............................................................................................................... 5
4.5 Passante allo staccio 0,063 UNI EN 933-2 e qualità dei fini (polveri) .......................... 5
prospetto 3 Limiti ammissibili per il contenuto in polveri......................................................................................... 5
4.6 Massa volumica ed assorbimento d'acqua ................................................................................. 6
prospetto 4 Limiti ammissibili per la massa volumica ed assorbimento d'acqua ........................................... 6
4.7 Requisiti chimici e costituenti che possono alterare l'indurimento del
calcestruzzo ................................................................................................................................................. 6
prospetto 5 Limiti ammissibili per i costituenti chimici ............................................................................................. 6
4.8 Requisiti che possono essere richiesti in relazione alla destinazione d'uso
del calcestruzzo ......................................................................................................................................... 7
prospetto 6 Limiti ammissibili per le proprietà richieste in relazione alla destinazione d'uso..................... 7
4.9 Requisiti per i filler .................................................................................................................................... 7
prospetto 7 Caratteristiche e limiti ammissibili per i filler ........................................................................................ 7
BIBLIOGRAFIA 9
INTRODUZIONE
La EN 12620, elaborata dal Comitato Tecnico CEN/TC 154 nell'ambito del mandato
M/125 conferito al CEN dalla Commissione Europea, risponde ai requisiti essenziali della
Direttiva 89/106/CEE (CPD) sui prodotti da costruzione.
La EN 12620 è stata redatta tenendo conto delle esigenze, delle condizioni ambientali e
la pratica d'uso delle diverse nazioni europee. La EN 12620 non esclude che, a livello
nazionale, alcune sue parti possano essere adattate tenendo conto della pratica d'uso
consolidata e valida ove gli aggregati sono utilizzati.
La UNI EN 12620 riguarda gli aggregati ed i filler, di origine naturale, artificiale o di riciclo
e le miscele di questi aggregati destinate alla produzione di calcestruzzo. Essa riguarda
gli aggregati con massa volumica media del granulo maggiore di 2 000 kg/m3 destinati
alla produzione di tutti i calcestruzzi, inclusi quelli che soddisfano i requisisti della
UNI EN 206-1 ed i calcestruzzi destinati alle pavimentazioni stradali e alla produzione di
prefabbricati.
La norma europea fornisce i criteri di classificazione del materiale secondo caratteristiche
geometriche, fisiche e chimiche e prescrive un sistema di controllo della produzione
mirato a soddisfare la conformità ai requisiti necessari alla marcatura CE.
Per l'applicazione in Italia della EN 12620 sono stati elaborati due norme: la UNI 8520-1,
che definisce le caratteristiche che devono essere dichiarate e garantite dal produttore di
aggregato, e la UNI 8520-2 che definisce i requisiti minimi necessari che l'aggregato deve
possedere in funzione alla destinazione finale del calcestruzzo.
La presente norma, insieme alla UNI 8520-1, è complementare alla UNI EN 12620 e ne è
parte integrante per la sua applicazione in Italia.
2 RIFERIMENTI NORMATIVI
(riferimento UNI EN 12620 punto 2)
La presente norma rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposizioni contenute in
altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appropriati del testo e
sono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, successive modifiche o
revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se introdotte nella presente
norma come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti non datati vale l'ultima edizione
della pubblicazione alla quale si fa riferimento (compresi gli aggiornamenti).
UNI 8520-1 Aggregati per calcestruzzo - Istruzioni complementari per l'appli-
cazione della EN 12620 - Parte 1: Designazione e criteri di
conformità
UNI 8520-21 Aggregati per confezione di calcestruzzi - Parte 21: Confronto in
calcestruzzo con aggregati di caratteristiche note
3 TERMINI E DEFINIZIONI
(riferimento UNI EN 12620 punto 3)
Ai fini della presente norma si applicano i termini e le definizioni di cui alla UNI EN 12620.
4 REQUISITI
4.1 Generalità
(riferimento UNI EN 12620 punto 4.1)
È compito dell'utilizzatore degli aggregati verificare che le proprietà richieste al produttore
siano conformi alla loro destinazione d'uso del calcestruzzo.
L'acquirente deve redigere un ordine in cui sono esplicitati eventuali requisiti legati alla
destinazione d'uso.
Nota Se necessario, nell'ordine dovrà essere riportato il tenore massimo di umidità degli aggregati concordato tra
le parti. Il controllo dell'umidità deve essere eseguito secondo le indicazioni della UNI EN 1097-5.
Tipologia Contenuto
Gesso, anidrite assenti Senza restrizioni UNI EN 932-3
UNI EN 1744-1,
presenti Contenuto di solfati Senza restrizioni
punto 12
solubili in acido
≤0,2 (AS0,2)
Contenuto di solfati Accettabile solo nelle
solubili in acido frazioni fini
≤0,8 (AS0,8)
Solfuri ossidabili assenti Senza restrizioni UNI EN 932-3
UNI EN 1744-1,
presenti Il contenuto totale di Senza restrizioni
punto 11
zolfo, determinato
secondo la
UNI EN 1744-1,
punto 11, deve essere
≤0,1%.
Minerali potenzial- assenti Senza restrizioni UNI EN 932-3
mente reattivi agli alcali (UNI 8520-22)
presenti È necessaria la determi- Senza restrizioni se
nazione della potenziale soddisfano i requisiti del
reattività in presenza di prospetto 6.
alcali (UNI 8520-22). Diversamente è
opportuno riferirsi alla
UNI 8981-8.
4.4 Granulometria
(riferimento UNI EN 12620, punto 4)
L'utilizzo di un'unica frazione granulometrica (vedere UNI EN 12620 punto 4.3.5) per la
confezione di calcestruzzo è ammesso per classi di resistenza ≤C12/15 (calcestruzzi non
armati e non strutturali).
Per le altre classi di resistenza si devono usare almeno due classi granulometriche
distinte, scelte tra quelle indicate nel prospetto 2 della UNI EN 12620. Per classi di
resistenza superiori a C30/37 è consigliabile utilizzare più di due classi granulometriche
per compensare le oscillazioni naturali degli aggregati, così pure è consigliabile utilizzare
aggregati fini dichiarati con la tolleranza ristretta indicata nell'appendice C della
UNI EN 12620.
Gli aggregati devono essere descritti in termini di dimensioni secondo quanto indicato
nella UNI EN 12620 punto 4 e devono rientrare nei fusi che li definiscono. Nel prospetto 2
si riportano alcuni esempi.
Aggregato 0/4 G F 85
(D ≤ 4 mm e d = 0)
Diametro millimetri 8 56 4
Percentuale passante (in massa) 100 95 ÷ 100 85 ÷ 99
Aggregato 0/8 G NG 90
(D = 8 mm e d = 0)
Diametro millimetri 16 11,2 8
Percentuale passante (in massa) 100 98 ÷ 100 90 ÷ 99
Aggregato 4/20 G C 90/15
(D = 20 mm e d = 4 mm)
[con diametro intermedio 10 mm]
Diametro millimetri 40 28 20 10 4 2
Percentuale passante (in massa) 100 98 ÷ 100 90 ÷ 99 25 ÷ 70 0 ÷ 15 0÷5
4.5 Passante allo staccio 0,063 UNI EN 933-2 e qualità dei fini (polveri)
(riferimento UNI EN 12620 appendice C)
La categoria (fxx) per il passante allo staccio 0,063 deve essere dichiarata dal produttore.
Il limite della percentuale di passante allo staccio da 0,063 mm è definito in funzione della
natura e del processo di lavorazione dell'aggregato. Nel prospetto 3 sono riportati i limiti
per il contenuto in polveri.
Quei prodotti che, pur provenendo da depositi alluvionali, sono il risultato sia di un
processo di selezione sia di frantumazione, devono essere, al fine del contenuto di
passante, considerati come aggregati frantumati solamente se prevale la parte
frantumata.
La qualità delle polveri nell'aggregato fine e nel filler è considerata non nociva quando si
verifica una delle 4 condizioni seguenti:
a) Contenuto totali in fini
Il contenuto delle polveri dell'aggregato fine non supera il limite riportato nel
prospetto 3.
Il requisito di conformità per il valore di blu di metilene per la frazione 0/2 estratta
dall'aggregato deve essere verificato, con una probabilità del 90%, tenendo conto
dello scarto di ripetibilità del laboratorio che esegue la prova; in mancanza di infor-
mazioni dirette si applica uno scarto di ripetibilità di r1 = 0,14 + 0,076x, dove x è il
valore medio di prova.
d) C'è equivalenza di prestazioni rispetto ad un aggregato il cui utilizzo soddisfacente è
noto, oppure si ha evidenza di un utilizzo soddisfacente senza problemi.
Gli aggregati con SE < 80 e MB > 1,2 g/kg possono essere utilizzati a condizione che sia
dichiarato il valore di MB, al fine di permettere all'utilizzatore l'adozione di precauzioni
necessarie a compensare l'effetto della presenza di argilla.
4.7 Requisiti chimici e costituenti che possono alterare l'indurimento del calcestruzzo
(riferimento UNI EN 12620 punto 6)
4.8 Requisiti che possono essere richiesti in relazione alla destinazione d'uso del calce-
struzzo
(riferimento UNI EN 12620 appendice H punto H.2)
L'aggregato utilizzato per il confezionamento di calcestruzzi con classe di esposizione al
gelo (XF) deve essere caratterizzato per la classe di resistenza al gelo e/o per la classe di
resistenza alla degradazione per effetto della soluzione del solfato di magnesio.
La forma dell'aggregato influisce sulla lavorabilità del calcestruzzo, nel caso in cui la
natura del materiale di origine e la tipologia del trattamento di produzione generano
aggregati appiattiti o allungati è utile fornire il valore dell'Indice di Forma (Sl ) e/o l'Indice
di Appiattimento (Fl ). Il valore e la sua fluttuazione possono essere concordati tra le parti
nei documenti contrattuali.
prospetto 6 Limiti ammissibili per le proprietà richieste in relazione alla destinazione d'uso
BIBLIOGRAFIA
UNI EN 1097-5 Prove per determinare le proprietà meccaniche e fisiche degli
aggregati - Parte 5: Determinazione del contenuto d'acqua per
essiccazione in forno ventilato
UNI
Ente Nazionale Italiano Riproduzione vietata - Legge 22 aprile 1941 Nº 633 e successivi aggiornamenti.
di Unificazione
Via Battistotti Sassi, 11B
20133 Milano, Italia