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ISTRUZIONE OPERATIVA: REV00

DEL 21/07/08
DETERMINAZIONE DELLA PENETRAZIONE
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SETTORE CB BTM EB
Conglomerati Bituminosi Bitumi Tradizionali o Modificati Emulsioni Bituminose

INDICE:

1) Scopo
2) Campo di applicazione
3) Norma di riferimento
4) Definizioni e simboli
5) Responsabilità
6) Apparecchiature
7) Modalità esecutive
8) Esposizione dei risultati

DOCUMENTI CORRELATI:

a) Norma di riferimento C.N.R. - B.U. n°24/71


b) Minuta di prova M/LAB08/01min.17
c) Certificato di prova M/LAB08/01.17
d) Verbale di accettazione M/LAB01/04

Redazione (firma) Verifica RQ (firma) Approvazione DIR (firma)

De Iasi Serena De Iasi Maurizio De Iasi Massimo


EDIZIONE : 0

Pagine
Revisione Data Oggetto
Modificate
0 21/07/2008 Prima emissione
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1. Scopo
Lo scopo della prova è quello di caratterizzare convenzionalmente la consistenza di un bitume
solido o semisolido, mediante la misura della profondità, espressa in decimillimetri, raggiunta
da un ago normalizzato che penetra verticalmente in un provino del bitume in esame, in un dato
tempo ed in determinate condizioni di carico e temperatura

2. Campo di applicazione
Questa metodica è applicabile su bitumi per uso stradale.

3. Norma di riferimento
CNR B.U. n°24/71 (Norme per l’accettazione dei bitumi per usi stradali – Metodo
della penetrazione)

4. Definizioni e simboli
SPE Sperimentatore
DL Direttore del Laboratorio
MIN Minuta di prova

5. Responsabilità
5.1 Responsabilità dello Sperimentatore
Lo sperimentatore è responsabile:
o della precisa e puntuale applicazione di quanto previsto dal MQ del Sistema di
Qualità Aziendale;
o della corretta esecuzione della prova;
o della corretta trascrizione ed elaborazione dei dati;
o del corretto uso della strumentazione utilizzata.

5.2 Responsabilità del DL


Il Direttore del Laboratorio è responsabile:
o Della precisa e puntuale applicazione di quanto previsto dal MQ del Sistema di
Qualità Aziendale;
o Della correttezza delle elaborazioni;
o Della certificazione emessa a fronte della prova fatta.

6. Apparecchiature
x Ago: è costituito da un cilindro di acciaio inossidabile di mm 1,01+0,01 di diametro,
lungo mm 51 circa. Una estremità del cilindro è ridotta a punta conica, ove il cono,
coassiale con il cilindro, presenta un’altezza di mm 6,35 circa ed un angolo al vertice di
9°10cr 30c. Il cono smussato alla punta, in modo da realizzare un tronco di cono di mm
5,4r0,4 di altezza e mm 0,15 r0,01 di diametro della base minore. La smussatura è ad
angolo retto con l’asse dell’ago, con una deviazione massima ammissibile di 2°. Il bordo
della smussatura deve essere netto (a spigolo vivo ) e privo di imperfezioni. L’ ago così
completato deve essere indurito (temperato) e la sua superficie accuratamente rifinita
(levigata ). L’ estremità cilindrica dell’ago è montata centralmente e coassialmente in un
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codolo cilindrico di ottone o di acciaio inossidabile, della lunghezza di mm 38 circa e


diametro mm 3 circa. La lunghezza libera dell’ago esternamente al codolo è mm 41
circa. Il peso dell’insieme ago-codolo deve essere g 2,5r 0,05.
Poiché i risultati della prova di penetrazione possono essere inficiati dalle imperfette
condizioni degli aghi, questi devono essere controllati periodicamente al microscopio.
Gli aghi che risultano ossidati o comunque danneggiati devono essere scartati. In ogni
caso, dopo l’impiego, gli aghi devono essere puliti con toluolo, asciugati perfettamente
con un panno pulito e conservati in ambiente asciutto. Prima di effettuare una nuova
prova, l’operazione di pulitura degli aghi deve essere ripetuta
x Contenitore: un recipiente di metallo inossidabile, entro il quale il bitume viene
sottoposto alla prova,di forma cilindrica a fondo piatto, con le seguenti dimensioni
interne:diametro 55mm, altezza 35mm ovvero 55mm a seconda che la penetrazione
prevista sia minore o maggiore di 225 dmm
x Penetrometro con bagno d’acqua incorporato: un apparecchio che permetta
all’alberino di supporto dell’ago di muoversi verticalmente nella sua guida senza attrito
apprezzabile e che sia dotato di un dispositivo atto ad indicare la penetrazione al decimo
di millimetro. Il peso complessivo della massa mobile deve essere di norma g 100 r0,15,
essendo costituito, oltre che dal peso dell’insieme ago-codolo,da quello dell’alberino di
supporto (g 47,5r0,05) e da un peso aggiunto (g 50 r0,05).
Per condizioni di prova speciali si deve poter variare il peso complessivo della massa
mobile e, in particolare, poterlo portare a g 50r0,10 oppure g 200r0,020,
rispettivamente togliendo il peso aggiunto o aggiungendo un peso ulteriore (g 100 r
0,05).
Per portare il provino di bitume alla temperatura prescritta e per mantenervelo durante
l’esecuzione della prova, sul piatto del penetrometro deve essere montato un bagno
d’acqua termostatico che possa essere mantenuto a 25r0,1°C o alla diversa temperatura
richiesta per prove speciali. Il bagno del penetrometro deve avere dimensioni e capacità
tali da assicurare con congruo margine la completa immersione di almeno due
contenitori.
La base del penetrometro deve essere munita di viti li livello per assicurare
l’orizzontalità del piatto dell’apparecchio
In alternativa al succitato penetrometro con bagno d’acqua incorporato, può essere
adoperato il gruppo di apparecchiature indicato ai 6.1,6.2 e 6.3:
6.1 Penetrometro semplice: qualsiasi apparecchio che presenti tutte le caratteristiche
prescritte per il penetrometro di cui al punto 6.3., meno il bagno d’acqua
incorporato.
6.2 Bagno d’acqua separato: un bagno d’acqua termostatico avente una capacità
non inferiore a 10litri , che possa essere mantenuto a 25 r0,1°C o alla diversa
temperatura richiesta per prove speciali. Il bagno deve essere munito di una
piastra forata, posta a non meno di cm 5 dal fondo ed a non meno di cm 10 al di
sotto della superficie dell’acqua .
6.3 Bacinella di trasporto: un recipiente di vetro, metallo o plastica, da adoperare
per il trasferimento del contenitore del bagno d’acqua al piatto del penetrometro,
avente capacità e dimensioni tali da permettere la completa immersione del
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contenitore stesso; deve essere costruita in modo da assicurare al contenitore un


appoggio stabile.
x Termometro per il bagno d’acqua: un termometro di precisione, tipo ad
immersione, con scala graduata in 0,1°C
x Dispositivo per la misura del tempo: un dispositivo automatico collegato al
penenometro, tale da consentire la discesa per gravità della massa mobile
del penetrometro stesso per un intervallo di tempo di 5 secondi, o per un diverso
intervallo se richiesto per prove speciali.
Il dispositivo automatico per la misura del tempo va controllato periodicamente per
confronto con un contasecondi o con un metronomo. In alternativa al dispositivo
automatico, nel caso di comando manuale del penetrometro, per la misura del tempo
deve essere adoperato un contasecondi al decimo di secondo o un metronomo

7. Modalità Esecutive
7.1. Operazioni preliminari:
a. Individuazione del materiale da sottoporre a prova
Lo sperimentatore, dalla lavagna sita in laboratorio evince il campione su cui
eseguire la prova. Effettua il controllo della bilancia che si intende utilizzare,
verificando sia l’idoneità dello strumento ( portata e sensibilità ), sia la sua
funzionalità , sia la validità del relativo certificato di taratura .
Controlla l’attrezzatura per la prova di penetrazione sul bitume
I controlli suddetti sono di responsabilità dello Sperimentatore che effettuerà la
prova.
b. Minuta di Prova
Si munisce della Minuta di Prova per la registrazione dei dati della prova

7.2. Esecuzione della prova


7.2.1 Preparazione dei provini
¾ Lo sperimentatore riscalda il bitume fino a fusione, con ogni precauzione, atta ad evitare
surriscaldamenti locali. Se il bitume contiene acqua, provvede ad eliminarla mediante
riscaldamento a 110°C in bagno d’aria, agitando continuamente; compie tale operazione per
non più di 15 minuti.
¾ Innalza quindi la temperatura del bitume sino a 80÷90°C al di sopra del suo punto di
rammollimento P.A, agitando continuamente onde evitare surriscaldamenti locali, finchè il
materiale sia continuamente fluido e privo di bolle d’aria; compie tale operazione per non più
di 30 minuti.
¾ Se il bitume contiene tracce visibili di impurità solide, lo filtra attraverso un setaccio 0,3 UNI
2332.
¾ Versa in apposito contenitore il bitume fuso, fino ad un’altezza di almeno 10mm maggiore
della penetrazione prevista.
¾ Prepara due identici provini, adoperando i contenitori più profondi se è prevista una
penetrazione maggiore di 225 dmm, quelli meno profondi in caso contrario
¾ Protegge i provini dalla polvere e li lascia raffreddare a temperature ambiente di 18 ÷25°C per
1,5÷2 ore se sono stati preparati nei contenitori più profondi, 1÷1,5 ore nel caso di meno
profondi.
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¾ Immerge i provini nel bagno termostatico mantenuto alla temperatura costante di 25÷0,2°C (o
alla diversa temperatura prevista per prove particolari, punto 4.2 della CNR 24/71) o montato
direttamente sul piatto del penetrometro o entro la bacinella di trasporto (ove questa debba
essere adoperata) e li lascia in bagno per un’ora e mezza ovvero per un’ ora rispettivamente se
sono stati adoperati i contenitori più profondi o quelli meno profondi.

7.2.2 Applicazione del carico


¾ Lo sperimentatore, esamina l’alberino di supporto dell’ago e la sua guida per assicurarsi del
suo regolare funzionamento
¾ Inserisce l’ago, perfettamente pulito ed asciutto nell’alberino di supporto
¾ Applica sull’alberino il carico prescritto per la prova, in funzione delle condizioni di prova,
(punto 4 della norma CNR 24/71 sopra riportato)
¾ Qualora il bagno d’acqua è montato sul piatto del penetrometro, procede alle operazioni per la
misura della penetrazione, come indicato al seguente punto 7.2.3.
¾ Qualora il bagno d’acqua è invece separato, porta sul piatto del penetrometro il contenitore
contenuto nella bacinella di trasporto, e procede alle operazioni per la misura della
penetrazione.
¾ In ogni caso il contenitore deve risultare completamente immerso nell’acqua e mantenuto tale
per tutta la durata della prova.

7.2.3 Misura della penetrazione


¾ Lo sperimentatore, abbassa lentamente l’alberino di supporto dell’ago, finchè la punta di
questo arriva a leggero contatto con la superficie del provino nel contenitore.
¾ Prende nota della lettura del quadrante del penetrometro o porta a zero l’indice.
¾ Libera poi rapidamente l’alberino di supporto dell’ago e lascia raffreddare l’ago nel provino
per il periodo esatto di 5 secondi o per il diverso periodo stabilito per prove particolari.
¾ Blocca nuovamente l’alberino e prende nota della nuova lettura all’indice del quadrante.
¾ La differenza tra le due letture, espressa in decimillimetri, dà la misura della penetrazione.
¾ Durante l’affondamento dell’ago nel provino osservare il contenitore al fine di notare se
avviene un qualsiasi movimento imprevisto, in tal caso la misura eseguita deve essere scartata.
¾ Effettua sul provino in esame vanno effettuate non meno di 3 penetrazioni, a distanze di
almeno 1cm una dall’altra. È consigliabile effettuare un n. di 5 penetrazioni, in modo da
potersi riservare la possibilità di scartare eventuali penetrazioni i cui risultati non rientrino nei
limiti indicati nella tabella 1 del paragrafo 6.1 della CNR n°24/71
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¾ Qualora il bagno d’acqua è separato dal penetrometro, fra una determinazione e l’altra lo
sperimentatore provvede a rimettere nel bagno la bacinella di trasporto ed il contenitore con il
provino.
¾ Provvede a cambiare ago alla fine di ogni determinazione. Nel caso in cui la penetrazione è
maggiore di 225 dmm, lascia l’ago nel provino stesso dopo ciascuna determinazione.

7.3. Riferimenti di calcolo


Per ciascun provino, come valore della penetrazione si riporta la media, approssimata all’unità
intera, di almeno 3 determinazioni i cui valori rientrino nei limiti precisati nella seguente
Tabella 1.
Tabella 1 – Paragrafo 6.1 CNR n°24/71
Penetrazione (dmm) 0 ÷ 49 50 ÷ 149 150 ÷ 249 • 250
Massima differenza fra la più alta e
la più bassa determinazione
2 4 6 8
Se le determinazioni relative al primo provino non risultano entro i limiti indicati nella Tabella 1,
lo sperimentatore procede a ripetere la prova adoperando il secondo provino preparato.
Se anche in questo caso non si rientra nei limiti sopra riportati, lo sperimentatore provvede a
scartare tutti i risultati e a ripetere le operazioni di prova, preparando nuovamente due provini
identici, utilizzando lo stesso tipo di bitume.
Se i citati limiti vengono ancora superati, non procede al calcolo della media della
determinazioni, ma si indicano separatamente i valori dei risultati ottenuti per ciascuno dei
quattro provini esaminati.
Se le determinazioni sono state effettuate in condizioni diverse da quelle normali, saranno
riportate nel certificato di prova anche le condizioni specifiche della prova.
Se non si fa nessuna precisazione, si intende che la prova è stata eseguita in condizioni normali
(Temperatura=25°C, Carico=100 g, Tempo di apllicazione=5sec)
Deve essere infine indicato sul certificato se il bitume ha dovuto essere disidratato o filtrato.

8. Esposizione dei risultati


I dati riportati sulla MIN servono per la successiva certificazione che oltre ai dati individuativi del
certificato di prova ed alle notizie fornite dal Committente conterrà:

- Normativa di riferimento
- Dati relativi all’identificazione del bitume
- Le condizioni di prova, con riferimento a Temperatura, Carico e Tempo di applicazione
- I valori puntuali delle penetrazioni, in dmm, per ciascun provino
- Il valore della penetrazione, in dmm, arrotondato al numero intero più vicino, con
riferimento ai vari provini e dato dalla media dei valori puntuali delle penetrazioni.

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