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Filename UNI852001-2005_2005_EIT.

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NRIF AA022860
filename2 UNI852001-2005
IDcompl UNI 8520-1:2005 - 14-09-2005 - Aggregati per calcestruzzo - Istruzioni complementari per l'applicazione della EN 12620 - Parte 1: Designazione e criteri di conformità

ITEM3 UNICEMENTO

NORMA TECNICA UNI 8520-1:2005


DATA 14/09/2005
AUTORI UNICEMENTO

TITOLO Aggregati per calcestruzzo - Istruzioni complementari per l'applicazione della EN


12620 - Parte 1: Designazione e criteri di conformità
Aggregates for concrete - Additional provisions for the application of EN 12620 - Part 1:
Designation and conformity criteria

SOMMARIO La norma contiene le istruzioni complementari per l'applicazione in Italia della EN


12620 e fornisce prescrizioni inerenti la designazione e i criteri di conformità.

TESTO DELLA NORMA

CLASSIFICAZIONE ICS 91.100.15


CLASSIFICAZIONE ARGOMENTO AA10D0102

PARZIALMENTE SOSTITUITA

GRADO DI COGENZA

STATO DI VALIDITA' In vigore

COLLEGAMENTI INTERNAZIONALI

LINGUA Italiano
PAGINE 8
PREZZO EURO Non Soci 41,50 Euro - Soci 20,75 Euro
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Aggregati per calcestruzzo


NORMA Istruzioni complementari per l’applicazione della UNI 8520-1
ITALIANA EN 12620
Parte 1: Designazione e criteri di conformità

SETTEMBRE 2005

Aggregates for concrete


Additional provisions for the application of EN 12620
Part 1: Designation and conformity criteria

La norma contiene le istruzioni complementari per l’applicazione in


Italia della EN 12620 e fornisce prescrizioni inerenti la designa-
zione e i criteri di conformità.

TESTO ITALIANO

La presente norma è la revisione della UNI 8520-1:1999.

ICS 91.100.15

UNI © UNI
Ente Nazionale Italiano Riproduzione vietata. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente documento
di Unificazione può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza
Via Battistotti Sassi, 11B il consenso scritto dell’UNI.
20133 Milano, Italia www.uni.com

UNI 8520-1:2005 Pagina I


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PREMESSA
Rispetto all’edizione precedente viene effettuato un adeguamento
alla normativa europea (EN 12620).
La presente norma è stata elaborata sotto la competenza dell’ente
federato all’UNI
UNICEMENTO

La Commissione Centrale Tecnica dell’UNI ha dato la sua approva-


zione il 16 marzo 2005.

La presente norma è stata ratificata dal Presidente dell’UNI ed è


entrata a far parte del corpo normativo nazionale il 14 settembre 2005.

Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le parti
interessate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare il reale stato
dell’arte della materia ed il necessario grado di consenso.
Chiunque ritenesse, a seguito dell’applicazione di questa norma, di poter fornire sug-
gerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dell’arte
in evoluzione è pregato di inviare i propri contributi all’UNI, Ente Nazionale Italiano di
Unificazione, che li terrà in considerazione per l’eventuale revisione della norma stessa.

Le norme UNI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione di nuove edizioni o
di aggiornamenti.
È importante pertanto che gli utilizzatori delle stesse si accertino di essere in possesso
dell’ultima edizione e degli eventuali aggiornamenti.
Si invitano inoltre gli utilizzatori a verificare l’esistenza di norme UNI corrispondenti alle
norme EN o ISO ove citate nei riferimenti normativi.

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INDICE

INTRODUZIONE 1

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE 1

2 RIFERIMENTI NORMATIVI 1

3 TERMINI E DEFINIZIONI 2

4 DESIGNAZIONE 3

5 NATURA E PROVENIENZA 4

6 CONTROLLO DELLA PRODUZIONE IN FABBRICA 4

7 CRITERI DI CONFORMITÀ 4
prospetto 1 Proprietà che il produttore deve dichiarare per gli aggregati e frequenza minima
delle prove ...................................................................................................................................................... 5
prospetto 2 Proprietà che il produttore deve dichiarare per il filler e frequenza minima
delle prove....................................................................................................................................................... 7

BIBLIOGRAFIA 8

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INTRODUZIONE
La EN 12620, elaborata dal Comitato Tecnico CEN/TC 154 nell'ambito del mandato
M/125 conferito al CEN dalla Commissione Europea, risponde ai requisiti essenziali della
Direttiva 89/106/CEE (CPD) sui prodotti da costruzione.
La EN 12620 è stata redatta tenendo conto delle esigenze, delle condizioni ambientali e
la pratica d'uso delle diverse nazioni europee. La EN 12620 non esclude che, a livello
nazionale, alcune sue parti possano essere adattate tenendo conto della pratica d'uso
consolidata e valida ove gli aggregati sono utilizzati.
La UNI EN 12620 riguarda gli aggregati ed i filler, di origine naturale, artificiale o di riciclo
e le miscele di questi aggregati destinate alla produzione di calcestruzzo. Essa riguarda
gli aggregati con massa volumica media del granulo maggiore di 2 000 kg/m3 destinati
alla produzione di tutti i calcestruzzi, inclusi quelli che soddisfano i requisiti della
UNI EN 206-1 ed i calcestruzzi destinati alle pavimentazioni stradali e alla produzione di
prefabbricati.
La norma europea fornisce i criteri di classificazione del materiale secondo caratteristiche
geometriche, fisiche e chimiche e prescrive un sistema di controllo della produzione
mirato a soddisfare la conformità ai requisiti necessari alla marcatura CE.
Per l'applicazione in Italia della EN 12620 sono state elaborate due norme: la UNI 8520-1,
che definisce le caratteristiche che devono essere dichiarate e garantite dal produttore di
aggregato, e la UNI 8520-2 che definisce i requisiti minimi necessari che l'aggregato deve
possedere in funzione alla destinazione finale del calcestruzzo.
La presente norma, insieme alla UNI 8520-2, è complementare alla UNI EN 12620 e ne è
parte integrante per la sua applicazione in Italia.

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE


(riferimento UNI EN 12620 punto 1)
La presente norma contiene le istruzioni necessarie per l'applicazione in Italia della
EN 12620.
Nota I requisiti in relazione alla destinazione d'uso del calcestruzzo, alla classe di esposizione, alla classe di
resistenza sono riportati nella UNI 8520-2.

2 RIFERIMENTI NORMATIVI
(riferimento UNI EN 12620 punto 2)
La presente norma rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposizioni contenute in
altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appropriati del testo e
sono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, successive modifiche o
revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se introdotte nella presente
norma come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti non datati vale l'ultima edizione
della pubblicazione alla quale si fa riferimento (compresi gli aggiornamenti).
UNI 8520-2 Aggregati per calcestruzzo - Istruzioni complementari per l'appli-
cazione della EN 12620 - Parte 2: Requisiti
UNI 8520-22 Aggregati per confezione di calcestruzzi - Parte 22: Determina-
zione della potenziale reattività degli aggregati in presenza di
alcali
UNI EN 196-21 Metodi di prova dei cementi - Parte 21: Determinazione del
contenuto di cloruri, anidride carbonica e alcali nel cemento
UNI EN 932-3 Metodi di prova per determinare le proprietà generali degli
aggregati - Parte 3: Procedura e terminologia per la descrizione
petrografica semplificata

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UNI EN 933-1 Prove per determinare le caratteristiche geometriche degli


aggregati - Parte 1: Determinazione della distribuzione granulo-
metrica - Analisi granulometrica per stacciatura
UNI EN 933-3 Prove per determinare le caratteristiche geometriche degli
aggregati - Parte 3: Determinazione della forma dei granuli -
Indice di appiattimento
UNI EN 933-4 Prove per determinare le caratteristiche geometriche degli
aggregati - Parte 4: Determinazione della forma dei granuli -
Indice di forma
UNI EN 933-7 Prove per determinare le caratteristiche geometriche degli
aggregati - Parte 7: Determinazione del contenuto di conchiglie -
Percentuale di conchiglie negli aggregati grossi
UNI EN 933-8 Prove per determinare le caratteristiche geometriche degli
aggregati - Parte 8: Valutazione dei fini - Prova dell'equivalente in
sabbia
UNI EN 933-9 Prove per determinare le caratteristiche geometriche degli
aggregati - Parte 9: Valutazione dei fini - Prova del blu di metilene
UNI EN 933-10 Prove per determinare le caratteristiche geometriche degli
aggregati - Parte 10: Valutazione dei fini - Granulometria dei filler
(stacciatura a getto d’aria)
UNI EN 1097-1 Prove per determinare le proprietà meccaniche e fisiche degli
aggregati - Parte 1: Determinazione della resistenza all'usura
(micro-Deval)
UNI EN 1097-2 Prove per determinare le proprietà meccaniche e fisiche degli
aggregati - Parte 2: Metodi per la determinazione della resistenza
alla frammentazione
UNI EN 1097-6 Prove per determinare le proprietà meccaniche e fisiche degli
aggregati - Parte 6: Determinazione della massa volumica dei
granuli e dell'assorbimento d'acqua
UNI EN 1097-7 Prove per determinare le proprietà meccaniche e fisiche degli
aggregati - Parte 7: Determinazione della massa volumica del
filler - Metodo con picnometro
UNI EN 1097-8 Prove per determinare le proprietà meccaniche e fisiche degli
aggregati - Parte 8: Determinazione del valore di levigabilità
UNI EN 1097-9 Prove per determinare le proprietà meccaniche e fisiche degli
aggregati - Parte 9: Determinazione della resistenza all'usura per
abrasione da pneumatici chiodati - Prova scandinava
UNI EN 1367-1 Prove per determinare le proprietà termiche e la degradabilità
degli aggregati - Parte 1: Determinazione della resistenza al gelo
e disgelo
UNI EN 1367-2 Prove per determinare le proprietà termiche e la degradabilità
degli aggregati - Parte 2: Prova al solfato di magnesio
UNI EN 1367-4 Prove per determinare le proprietà termiche e la degradabilità
degli aggregati - Parte 4: Determinazione del ritiro per essicca-
mento
UNI EN 1744-1 Prove per determinare le proprietà chimiche degli aggregati -
Parte 1: Analisi chimica
UNI EN 12620 Aggregati per calcestruzzo

3 TERMINI E DEFINIZIONI
(riferimento UNI EN 12620 punto 3)
Ai fini della presente norma si applicano i termini e le definizioni di cui alla UNI EN 12620.

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4 DESIGNAZIONE
(riferimento UNI EN 12620 punto 8)
Gli aggregati devono essere designati come segue:
a) provenienza (nome della cava o del punto di estrazione) e produttore; se il materiale
è stato ripreso in un deposito o lavorato meccanicamente sia la fonte che il deposito
devono essere dichiarati;
b) indicazioni sulla natura petrografica. Descrizione sintetica delle caratteristiche petro-
grafiche (UNI EN 932-3);
c) dimensione granulometrica dell'aggregato secondo la UNI EN 12620, punto 4.
Tutti gli aggregati devono essere designati in base alla loro dimensione inferiore (d ) e
superiore (D ), in accordo con quanto indicato al punto 4 della UNI EN 12620, con la
seguente designazione: aggregato d / D.
I valori di d e D devono essere scelti all'interno delle serie riportate nel prospetto 1 della
UNI EN 12620.
I filler, aggregati prevalentemente passanti allo staccio 0,063, sono classificati in funzione
dei trattenuti sugli stacci 2; 0,125; 0,063.
Il produttore oltre a fornire la designazione d / D deve dichiarare la relativa categoria
granulometrica G.
Modalità di designazione:
L'aggregato è designato mediante una descrizione costruita come segue:
[Granulometria] [Categoria] [Origine] [Frantumazione] costituito da [Petrografia] prove-
nienti da [Fonte] e (eventualmente ) rimaneggiato in [Deposito]

Granulometria Categoria Origine Frantumazione Petrografia Provenienza Deposito


d/D GCxx/xx, GTxx naturale frantumato descrizione giacimento/i, deposito/i da
GFxx industriale non frantumato sommaria fonte di prove- cui il materiale
GNGxx riciclato secondo la nienza del è ripreso
GAxx naturale/riciclato UNI EN 932-3 materiale

Esempi di descrizione:
- aggregato 0/31,5 mm GA85 naturale non frantumato, costituito da ghiaie e sabbie
fluviali con litologia mista prevalentemente calcarea e dolomitica provenienti dalla
cava XXX;
- aggregato 0/2 mm GF85 naturale frantumato, costituito da frammenti di rocce
calcaree provenienti dalla cava QQQ e di rocce ignee plutoniche (gabbri e diabasi)
provenienti dalla cava YYY;
- aggregato 4/10 GC85/20 GT15 mm naturale/riciclato frantumato, costituito da calce-
struzzi strutturali demoliti e calcari selciferi provenienti dalla cava ZZZ;
- filler naturale frantumato costituito da marmi saccaroidi provenienti dalla cava WWW.
Il produttore di aggregati deve riportare la designazione d / D e la relativa categoria
granulometrica sul documento di accompagnamento del prodotto e la descrizione
completa sulla marcatura CE.
Nota La designazione d / D dell'aggregato secondo la UNI EN 12620, in base al diametro inferiore e superiore di
una frazione di aggregato, differisce dal sistema precedentemente in uso in Italia basato sui diametri minimi
e massimi. La UNI EN 12620 richiede in genere la presenza di granuli sopravaglio e sottovaglio rispetto alle
dimensioni nominali.

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5 NATURA E PROVENIENZA
(riferimento UNI EN 12620 appendice H punto H.3.3)
Il produttore deve esplicitamente fare menzione della natura e provenienza degli
aggregati; l'utilizzatore, fatta eccezione dei casi considerati dalla presente norma, deve
esplicitamente essere d'accordo sull'accettazione di aggregati anche parzialmente di
riciclo.
Il produttore deve rendere disponibile i risultati dell'esame petrografico eseguito secondo
la UNI EN 932-3, segnalando all'utilizzatore la presenza di minerali potenzialmente
reattivi congiuntamente, se possibile, con informazioni circa la natura ed il grado di perico-
losità.

6 CONTROLLO DELLA PRODUZIONE IN FABBRICA


(riferimento UNI EN 12620 appendice H)
Questo deve comprendere la gestione della documentazione e dei dati di controllo,
gestione dei fornitori e subappaltatori, controllo materie prime, controllo di produzione,
identificazione e movimentazione del prodotto, in conformità a quanto descritto
nell'appendice H della UNI EN 12620 e nei prospetti 1 e 2 della presente norma.

7 CRITERI DI CONFORMITÀ
(riferimento UNI EN 12620 appendice ZA)
La marcatura CE deve essere applicata secondo quanto riportato nel punto ZA.3 della
UNI EN 12620 che definisce due Sistemi di Attestazione di conformità applicabili in
relazione ai requisiti di sicurezza dell'opera:
SISTEMA 2+
[Direttiva 89/106/CEE (CPD) Allegato III.2 (ii), prima possibiltà].
a) Compiti del fabbricante:
1) prove di tipo iniziale del prodotto,
2) controllo della produzione nella fabbrica,
3) eventualmente esame di campioni prelevati in fabbrica secondo uno specifico
piano di prova;
b) compiti dell'organismo riconosciuto:
4) certificazione del controllo di produzione nella fabbrica in base a:
- ispezione iniziale della fabbrica e dei suoi controlli di produzione;
- eventualmente, sorveglianza, giudizio e approvazione permanenti dei
controlli di produzione nella fabbrica.
SISTEMA 4
[Direttiva 89/106/CEE (CPD) Allegato III.2 (ii), terza possibilità].
a) Compiti del produttore:
1) prove di tipo iniziale;
2) controllo di produzione nella fabbrica.

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prospetto 1 Proprietà che il produttore deve dichiarare per gli aggregati e frequenza minima1) delle prove

Caratteristica Proprietà Note o riferimenti Metodo di prova Determina- Frequenza


zione per minima di prova
l'utilizzo in
Italia
Dimensione Designazione dimensionale d/D UNI EN 933-1 SI 1/settimana
dell'aggregato
Granulometria Tolleranza/categoria Gxx UNI EN 933-1 SI 1/settimana
Modulo di finezza FM UNI EN 12620 SI2)
Appendice B
Forma degli Coefficiente di appiattimento Flxx UNI EN 933-3 SI2) aggregati
aggregati grossi frantumati 1/mese
Indice di forma Slxx UNI EN 933-4 SI2) aggregati non
frantumati 2/anno
Massa volumica dei Massa volumica dei granuli Valore UNI EN 1097-6 SI 1/anno
granuli ed assorbi- satura a superficie asciutta
mento d'acqua Assorbimento d'acqua % WA SI 1/anno
3)
Contenuto in Contenuto in conchiglie SCxx Aggregati grossi di prove- UNI EN 933-7 NPD 1/anno
conchiglie nienza marina
Qualità dei fini Contenuti in fini fxx UNI EN 933-1 SI 1/settimana
Equivalente in sabbia SE In accordo con le condi- UNI EN 933-8 SI 1/settimana
zioni specificate
Valore di blu di metilene MB UNI EN 933-9
nell'appendice D della
UNI EN 12620
Resistenza alla Prova Los Angeles LA Per calcestruzzo ad alta UNI EN 1097-2 SI2) 2/anno
frammentazione resistenza punto 5
Prova d'urto SZ UNI EN 1097-2 NPD3) 2/anno
punto 6
Resistenza alla Resistenza alla levigabilità VL Aggregati destinati a UNI EN 1097-8 NPD3) 1 ogni 2 anni
levigabilità / superfici soggette ad
abrasione / usura usura
Resistenza alla abrasione AAV Aggregati destinati a UNI EN 1097-8 NPD3) 1 ogni 2 anni
superficiale superfici soggette ad Appendice A
usura
Resistenza all'usura MDE Aggregati destinati a UNI EN 1097-1 SI2) 1 ogni 2 anni
Micro Deval superfici soggette ad
usura
Resistenza all'abrasione ai AN UNI EN 1097-9 NPD3) 1 ogni 2 anni
pneumatici chiodati

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prospetto 1 Proprietà che il produttore deve dichiarare per gli aggregati e frequenza minima1) delle prove (Continua)

Caratteristica Proprietà Note o riferimenti Metodo di prova Determina- Frequenza


zione per minima di prova
l'utilizzo in
Italia
Composizione Contenuto di cloruri C Tutti gli altri aggregati UNI EN 1744-1, SI 1 ogni 2 anni
contenuto solubili in acqua punto 7
Aggregati di provenienza SI 1/settimana
marina
Contenuto di solfati solubili AS Solo scorie d'altoforno UNI EN 1744-1, SI 2/anno
in acido raffreddate in aria punto 12
Tutti gli altri aggregati 1/anno
Contenuto di zolfo totale S Solo scorie d'altoforno UNI EN 1744-1, SI 2/anno
raffreddate in aria punto 11
Tutti gli altri aggregati 1/anno
Componenti che alterano la - sostanza umica UNI EN 1744-1, SI 1/anno
velocità di presa e di induri- - acido fulvico punto 15.1 1/anno
mento del cls - contaminanti organici UNI EN 1744-1, 1/anno
(metodo malta) punto 15.2 2/anno
- impurezze organiche UNI EN 1744-1,
leggere punto 15.3
UNI EN 1744-1,
punto 14.2
Contenuto di carbonato % CO2 Aggregati fini per strati di UNI EN 1744-1 SI2) 1 ogni 2 anni
usura di calcestruzzo punto 12.3
UNI EN 196-21
punto 5
Stabilità di volume Stabilità di volume - ritiro % WS UNI EN 1367-4 NPD3) 1 ogni 5 anni
per essiccazione
Disintegrazione del silicato Solo per scoria d'altoforno UNI EN 1744-1, SI 2/anno
dicalcico punto 19.1
Disintegrazione del ferro Solo per scoria d'altoforno UNI EN 1744-1, SI 2/anno
punto 19.2
Sostanze pericolose Emissione di radioattività Secondo legislazione vigente
Rilascio metalli pesanti
Rilascio idrocarburi
Rilascio altre sostanza pericolose
Resistenza al Gelo e disgelo F Richiesto per calcestruzzi UNI EN 1367-1 SI 1 ogni 2 anni
gelo/disgelo resistenza gelo e disgelo MS esposti al gelo UNI EN 1367-2
dell'aggregato oppure
grosso resistenza al solfato di
magnesio
Durabilità alla Presenza di minerali poten- Descri- UNI EN 932-3 SI 1 ogni 3 anni
reazione alcali-silice zialmente reattivi zione
Reattività In accordo con i risultati UNI 8520-22 Richiesto 1/anno
Alcali-silice dell'esame petrografico secondo la
UNI 8520-2
prospetto 1
1) Vedere punto H.5.3 della UNI EN 12620.
2) Vedere punto H.5.3 della UNI EN 12620.
3) Vedere punto H.5.3 della UNI EN 12620.

NPD3) In Italia non esiste alcuna regolamentazione per l'utilizzo previsto del prodotto per
questa proprietà. I produttori che immettono sul mercato Italiano tali prodotti non sono
obbligati a determinare e dichiarare la prestazione relativamente a questa caratteristica e
possono utilizzare l'opzione "Nessuna Prestazione Determinata" (NPD) nelle informazioni
che accompagnano la marcatura CE.

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SI2) Questa proprietà generalmente non è richiesta per gli aggregati utilizzati in Italia e
può essere dichiarata anche la Categoria NR (Nessun Requisito).

prospetto 2 Proprietà che il produttore deve dichiarare per il filler e frequenza minima4) delle prove

Caratteristica Proprietà Note o riferimenti Metodo di prova Determina- Frequenza


zione per minima di prova
l'utilizzo in
Italia
Finezza e granulo- Granulometria UNI EN 933-10 SI 1/settimana
metria
Massa volumica dei Massa volumica del filler Valore UNI EN 1097-7 SI 1/anno
granuli ed assorbi-
mento d'acqua
Composizione Contenuto di cloruri C UNI EN 1744-1, 1 /mese
contenuto solubili in acqua punto 7 SI
Solfati solubili in acido AS Solo scorie d'altoforno UNI EN 1744-1, SI 2/anno
raffreddate in aria punto 12
Tutti gli altri aggregati 1/anno
5)
Contenuto di zolfo totale S Solo scorie d'altoforno UNI EN 1744-1, SI 2/anno
raffreddate in aria punto 11
Tutti gli altri aggregati 1/anno
Componenti che alterano la - sostanza umica UNI EN 1744-1, SI 1/anno
velocità di presa e di induri- punto 15.1
mento del calcestruzzo - acido fulvico UNI EN 1744-1, 1/anno
punto 15.2
- contaminanti organici UNI EN 1744-1, 1/anno
(metodo malta) punto 15.3
- impurezze organiche UNI EN 1744-1, 2/anno
leggere punto 14.2
Qualità dei fini Valore di blu di metilene MBF UNI EN 933-9 SI 1 ogni anno
(Pulizia) appendice A
Stabilità di volume Stabilità di volume - ritiro % WS UNI EN 1367-4 Non applicabile
per essiccamento
Disintegrazione del silicato Solo per scoria d'altoforno UNI EN 1744-1, NPD6) 2/anno
dicalcico punto 19.1
Disintegrazione del ferro Solo per scoria d'altoforno UNI EN 1744-1, NPD6) 2/anno
punto 19.2
Sostanze pericolose Emissione di radioattività Secondo legislazione vigente
Rilascio metalli pesanti
Rilascio idrocarburi
Rilascio altre sostanza pericolose
Resistenza al Gelo e disgelo Richiesto per calcestruzzi UNI EN 1367-1 Non applicabile
gelo/disgelo resistenza gelo e disgelo F esposti al gelo UNI EN 1367-2
oppure
resistenza al solfato di MS
magnesio

NPD6) In Italia non esiste alcuna regolamentazione per l'utilizzo previsto del prodotto per
questa proprietà. I produttori che immettono sul mercato Italiano tali prodotti non sono
obbligati a determinare e dichiarare la prestazione relativamente a questa caratteristica e
possono utilizzare l'opzione "Nessuna Prestazione Determinata" NPD5) nelle informazioni
che accompagnano la marcatura CE.
SI4) Questa proprietà generalmente non è richiesta per gli aggregati utilizzati in Italia e
può essere dichiarata anche la Categoria NR (Nessun Requisito).
(*) Vedere punto H.5:3. della UNI EN 12620.

UNI 8520-1:2005 © UNI Pagina 7


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BIBLIOGRAFIA
UNI EN 206-1 Calcestruzzo - Parte 1: Specificazione, prestazione, produzione e
conformità

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UNI
Ente Nazionale Italiano Riproduzione vietata - Legge 22 aprile 1941 Nº 633 e successivi aggiornamenti.
di Unificazione
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