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UNI riconosce al cliente di questo prodotto scaricato on-line dal For this product downloaded online from the UNI webstore (hereafter
webstore UNI (d’ora in avanti denominati solo “prodotto”) i diritti non referred to as "products") UNI grants the client with the non-exclusive
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d'uso non riconosce al cliente la proprietà del prodotto, ma ownership of the product, but exclusively the right to use according to
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COPYRIGHT COPYRIGHT
Il cliente ha riconosciuto che: The client acknowledged that:
– il prodotto è di proprietà di UNI in quanto titolare del copyright -così – The product is property of UNI, as copyright owner –as specified in
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copyright – All rights, deeds and interests in and on the product shall remain
– tutti i diritti, titoli e interessi nel e sul prodotto sono e saranno di UNI, property of UNI, including those of intellectual property.
compresi i diritti di proprietà intellettuale.
SETTEMBRE 2005
TESTO ITALIANO
ICS 91.100.15
UNI © UNI
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di Unificazione può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza
Via Battistotti Sassi, 11B il consenso scritto dell’UNI.
20133 Milano, Italia www.uni.com
PREMESSA
Rispetto all’edizione precedente viene effettuato un adeguamento
alla normativa europea (EN 12620).
La presente norma è stata elaborata sotto la competenza dell’ente
federato all’UNI
UNICEMENTO
Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le parti
interessate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare il reale stato
dell’arte della materia ed il necessario grado di consenso.
Chiunque ritenesse, a seguito dell’applicazione di questa norma, di poter fornire sug-
gerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dell’arte
in evoluzione è pregato di inviare i propri contributi all’UNI, Ente Nazionale Italiano di
Unificazione, che li terrà in considerazione per l’eventuale revisione della norma stessa.
Le norme UNI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione di nuove edizioni o
di aggiornamenti.
È importante pertanto che gli utilizzatori delle stesse si accertino di essere in possesso
dell’ultima edizione e degli eventuali aggiornamenti.
Si invitano inoltre gli utilizzatori a verificare l’esistenza di norme UNI corrispondenti alle
norme EN o ISO ove citate nei riferimenti normativi.
INDICE
INTRODUZIONE 1
2 RIFERIMENTI NORMATIVI 1
3 TERMINI E DEFINIZIONI 2
4 DESIGNAZIONE 3
5 NATURA E PROVENIENZA 4
7 CRITERI DI CONFORMITÀ 4
prospetto 1 Proprietà che il produttore deve dichiarare per gli aggregati e frequenza minima
delle prove ...................................................................................................................................................... 5
prospetto 2 Proprietà che il produttore deve dichiarare per il filler e frequenza minima
delle prove....................................................................................................................................................... 7
BIBLIOGRAFIA 8
INTRODUZIONE
La EN 12620, elaborata dal Comitato Tecnico CEN/TC 154 nell'ambito del mandato
M/125 conferito al CEN dalla Commissione Europea, risponde ai requisiti essenziali della
Direttiva 89/106/CEE (CPD) sui prodotti da costruzione.
La EN 12620 è stata redatta tenendo conto delle esigenze, delle condizioni ambientali e
la pratica d'uso delle diverse nazioni europee. La EN 12620 non esclude che, a livello
nazionale, alcune sue parti possano essere adattate tenendo conto della pratica d'uso
consolidata e valida ove gli aggregati sono utilizzati.
La UNI EN 12620 riguarda gli aggregati ed i filler, di origine naturale, artificiale o di riciclo
e le miscele di questi aggregati destinate alla produzione di calcestruzzo. Essa riguarda
gli aggregati con massa volumica media del granulo maggiore di 2 000 kg/m3 destinati
alla produzione di tutti i calcestruzzi, inclusi quelli che soddisfano i requisiti della
UNI EN 206-1 ed i calcestruzzi destinati alle pavimentazioni stradali e alla produzione di
prefabbricati.
La norma europea fornisce i criteri di classificazione del materiale secondo caratteristiche
geometriche, fisiche e chimiche e prescrive un sistema di controllo della produzione
mirato a soddisfare la conformità ai requisiti necessari alla marcatura CE.
Per l'applicazione in Italia della EN 12620 sono state elaborate due norme: la UNI 8520-1,
che definisce le caratteristiche che devono essere dichiarate e garantite dal produttore di
aggregato, e la UNI 8520-2 che definisce i requisiti minimi necessari che l'aggregato deve
possedere in funzione alla destinazione finale del calcestruzzo.
La presente norma, insieme alla UNI 8520-2, è complementare alla UNI EN 12620 e ne è
parte integrante per la sua applicazione in Italia.
2 RIFERIMENTI NORMATIVI
(riferimento UNI EN 12620 punto 2)
La presente norma rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposizioni contenute in
altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appropriati del testo e
sono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, successive modifiche o
revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se introdotte nella presente
norma come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti non datati vale l'ultima edizione
della pubblicazione alla quale si fa riferimento (compresi gli aggiornamenti).
UNI 8520-2 Aggregati per calcestruzzo - Istruzioni complementari per l'appli-
cazione della EN 12620 - Parte 2: Requisiti
UNI 8520-22 Aggregati per confezione di calcestruzzi - Parte 22: Determina-
zione della potenziale reattività degli aggregati in presenza di
alcali
UNI EN 196-21 Metodi di prova dei cementi - Parte 21: Determinazione del
contenuto di cloruri, anidride carbonica e alcali nel cemento
UNI EN 932-3 Metodi di prova per determinare le proprietà generali degli
aggregati - Parte 3: Procedura e terminologia per la descrizione
petrografica semplificata
3 TERMINI E DEFINIZIONI
(riferimento UNI EN 12620 punto 3)
Ai fini della presente norma si applicano i termini e le definizioni di cui alla UNI EN 12620.
4 DESIGNAZIONE
(riferimento UNI EN 12620 punto 8)
Gli aggregati devono essere designati come segue:
a) provenienza (nome della cava o del punto di estrazione) e produttore; se il materiale
è stato ripreso in un deposito o lavorato meccanicamente sia la fonte che il deposito
devono essere dichiarati;
b) indicazioni sulla natura petrografica. Descrizione sintetica delle caratteristiche petro-
grafiche (UNI EN 932-3);
c) dimensione granulometrica dell'aggregato secondo la UNI EN 12620, punto 4.
Tutti gli aggregati devono essere designati in base alla loro dimensione inferiore (d ) e
superiore (D ), in accordo con quanto indicato al punto 4 della UNI EN 12620, con la
seguente designazione: aggregato d / D.
I valori di d e D devono essere scelti all'interno delle serie riportate nel prospetto 1 della
UNI EN 12620.
I filler, aggregati prevalentemente passanti allo staccio 0,063, sono classificati in funzione
dei trattenuti sugli stacci 2; 0,125; 0,063.
Il produttore oltre a fornire la designazione d / D deve dichiarare la relativa categoria
granulometrica G.
Modalità di designazione:
L'aggregato è designato mediante una descrizione costruita come segue:
[Granulometria] [Categoria] [Origine] [Frantumazione] costituito da [Petrografia] prove-
nienti da [Fonte] e (eventualmente ) rimaneggiato in [Deposito]
Esempi di descrizione:
- aggregato 0/31,5 mm GA85 naturale non frantumato, costituito da ghiaie e sabbie
fluviali con litologia mista prevalentemente calcarea e dolomitica provenienti dalla
cava XXX;
- aggregato 0/2 mm GF85 naturale frantumato, costituito da frammenti di rocce
calcaree provenienti dalla cava QQQ e di rocce ignee plutoniche (gabbri e diabasi)
provenienti dalla cava YYY;
- aggregato 4/10 GC85/20 GT15 mm naturale/riciclato frantumato, costituito da calce-
struzzi strutturali demoliti e calcari selciferi provenienti dalla cava ZZZ;
- filler naturale frantumato costituito da marmi saccaroidi provenienti dalla cava WWW.
Il produttore di aggregati deve riportare la designazione d / D e la relativa categoria
granulometrica sul documento di accompagnamento del prodotto e la descrizione
completa sulla marcatura CE.
Nota La designazione d / D dell'aggregato secondo la UNI EN 12620, in base al diametro inferiore e superiore di
una frazione di aggregato, differisce dal sistema precedentemente in uso in Italia basato sui diametri minimi
e massimi. La UNI EN 12620 richiede in genere la presenza di granuli sopravaglio e sottovaglio rispetto alle
dimensioni nominali.
5 NATURA E PROVENIENZA
(riferimento UNI EN 12620 appendice H punto H.3.3)
Il produttore deve esplicitamente fare menzione della natura e provenienza degli
aggregati; l'utilizzatore, fatta eccezione dei casi considerati dalla presente norma, deve
esplicitamente essere d'accordo sull'accettazione di aggregati anche parzialmente di
riciclo.
Il produttore deve rendere disponibile i risultati dell'esame petrografico eseguito secondo
la UNI EN 932-3, segnalando all'utilizzatore la presenza di minerali potenzialmente
reattivi congiuntamente, se possibile, con informazioni circa la natura ed il grado di perico-
losità.
7 CRITERI DI CONFORMITÀ
(riferimento UNI EN 12620 appendice ZA)
La marcatura CE deve essere applicata secondo quanto riportato nel punto ZA.3 della
UNI EN 12620 che definisce due Sistemi di Attestazione di conformità applicabili in
relazione ai requisiti di sicurezza dell'opera:
SISTEMA 2+
[Direttiva 89/106/CEE (CPD) Allegato III.2 (ii), prima possibiltà].
a) Compiti del fabbricante:
1) prove di tipo iniziale del prodotto,
2) controllo della produzione nella fabbrica,
3) eventualmente esame di campioni prelevati in fabbrica secondo uno specifico
piano di prova;
b) compiti dell'organismo riconosciuto:
4) certificazione del controllo di produzione nella fabbrica in base a:
- ispezione iniziale della fabbrica e dei suoi controlli di produzione;
- eventualmente, sorveglianza, giudizio e approvazione permanenti dei
controlli di produzione nella fabbrica.
SISTEMA 4
[Direttiva 89/106/CEE (CPD) Allegato III.2 (ii), terza possibilità].
a) Compiti del produttore:
1) prove di tipo iniziale;
2) controllo di produzione nella fabbrica.
prospetto 1 Proprietà che il produttore deve dichiarare per gli aggregati e frequenza minima1) delle prove
prospetto 1 Proprietà che il produttore deve dichiarare per gli aggregati e frequenza minima1) delle prove (Continua)
NPD3) In Italia non esiste alcuna regolamentazione per l'utilizzo previsto del prodotto per
questa proprietà. I produttori che immettono sul mercato Italiano tali prodotti non sono
obbligati a determinare e dichiarare la prestazione relativamente a questa caratteristica e
possono utilizzare l'opzione "Nessuna Prestazione Determinata" (NPD) nelle informazioni
che accompagnano la marcatura CE.
SI2) Questa proprietà generalmente non è richiesta per gli aggregati utilizzati in Italia e
può essere dichiarata anche la Categoria NR (Nessun Requisito).
prospetto 2 Proprietà che il produttore deve dichiarare per il filler e frequenza minima4) delle prove
NPD6) In Italia non esiste alcuna regolamentazione per l'utilizzo previsto del prodotto per
questa proprietà. I produttori che immettono sul mercato Italiano tali prodotti non sono
obbligati a determinare e dichiarare la prestazione relativamente a questa caratteristica e
possono utilizzare l'opzione "Nessuna Prestazione Determinata" NPD5) nelle informazioni
che accompagnano la marcatura CE.
SI4) Questa proprietà generalmente non è richiesta per gli aggregati utilizzati in Italia e
può essere dichiarata anche la Categoria NR (Nessun Requisito).
(*) Vedere punto H.5:3. della UNI EN 12620.
BIBLIOGRAFIA
UNI EN 206-1 Calcestruzzo - Parte 1: Specificazione, prestazione, produzione e
conformità
UNI
Ente Nazionale Italiano Riproduzione vietata - Legge 22 aprile 1941 Nº 633 e successivi aggiornamenti.
di Unificazione
Via Battistotti Sassi, 11B
20133 Milano, Italia