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UNI EN 1288-1
NOVEMBRE 2001
Glass in building
CLASSIFICAZIONE ICS
81.040.20
SOMMARIO
La norma specifica i principi da seguire per la determinazione della resistenza a flessione di vetro monolitico destinato ad essere usato in edilizia.
Sono escluse dalla norma le prove su vetrocamera e su vetro stratificato.
RELAZIONI NAZIONALI
RELAZIONI INTERNAZIONALI
= EN 1288-1:2000
La presente norma la versione ufficiale in lingua italiana della norma
europea EN 1288-1 (edizione giugno 2000).
ORGANO COMPETENTE
Commissione "Vetro"
RATIFICA
UNI
Ente Nazionale Italiano
di Unificazione
Via Battistotti Sassi, 11B
20133 Milano, Italia
UNI - Milano
Riproduzione vietata. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente documento
pu essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza
il consenso scritto dellUNI.
Gr. 7
UNI EN 1288-1:2001
NORMA EUROPEA
Pagina I
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PREMESSA NAZIONALE
La presente norma costituisce il recepimento, in lingua italiana, della norma europea EN 1288-1 (edizione giugno 2000), che assume
cos lo status di norma nazionale italiana.
La traduzione stata curata dallUNI.
La Commissione "Vetro" dellUNI segue i lavori europei sullargomento per delega della Commissione Centrale Tecnica.
Le norme UNI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione di nuove edizioni o di aggiornamenti.
importante pertanto che gli utilizzatori delle stesse si accertino di essere in possesso dellultima edizione e degli eventuali aggiornamenti.
Si invitano inoltre gli utilizzatori a verificare lesistenza di norme UNI
corrispondenti alle norme EN o ISO ove citate nei riferimenti normativi.
Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le parti
interessate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare il reale stato
dellarte della materia ed il necessario grado di consenso.
Chiunque ritenesse, a seguito dellapplicazione di questa norma, di poter fornire suggerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dellarte
in evoluzione pregato di inviare i propri contributi allUNI, Ente Nazionale Italiano di
Unificazione, che li terr in considerazione, per leventuale revisione della norma stessa.
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UNI
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INDICE
1
RIFERIMENTI NORMATIVI
DEFINIZIONI
SIMBOLI
5
5.1
5.2
5.3
5.4
5.5
6
6.1
Dipendenza schematica degli sforzi radiali e tangenziali sul raggio del provino
durante la prova con doppi anelli concentrici ...................................................................................... 8
figura
Sviluppo dello sforzo radiale lungo la mediana della superficie convessa del provino
piegato .............................................................................................................................................................. 9
figura
Sviluppo dello sforzo tangenziale lungo la mediana della superficie convessa del
provino piegato ........................................................................................................................................... 10
6.2
figura
6.3
prospetto
7
7.1
7.2
7.3
7.4
7.5
15
15
BIBLIOGRAFIA
17
APPENDICE
(informativa)
UNI EN 1288-1:2001
UNI
Pagina III
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EN 1288-1
GIUGNO 2000
Glass in building
EUROPEAN STANDARD
NORME EUROPENNE
EUROPISCHE NORM
DESCRITTORI
ICS
81.040.20
CEN
COMITATO EUROPEO DI NORMAZIONE
European Committee for Standardization
Comit Europen de Normalisation
Europisches Komitee fr Normung
Segreteria Centrale: rue de Stassart, 36 - B-1050 Bruxelles
2000 CEN
Tutti i diritti di riproduzione, in ogni forma, con ogni mezzo e in tutti i Paesi, sono
riservati ai Membri nazionali del CEN.
UNI EN 1288-1:2001
UNI
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PREMESSA
La presente norma europea stata elaborata dal Comitato Tecnico CEN/TC 129 "Vetro
per edilizia", la cui segreteria affidata all'IBN.
Alla presente norma europea deve essere attribuito lo status di norma nazionale, o mediante pubblicazione di un testo identico o mediante notifica di adozione, entro dicembre 2000,
e le norme nazionali in contrasto devono essere ritirate entro dicembre 2000.
Il CEN/TC 129/WG8 "Resistenza meccanica" ha redatto la presente norma "Glass in
building - Determination of the bending strength of glass - Foundamentals of testing glass".
Vi sono altre quattro parti della presente norma:
- Parte 2: Coaxial double ring test on flat specimens with large test surface areas
- Parte 3: Test with specimen supported at two points (four point bending)
- Parte 4: Testing of channel shaped glass
- Parte 5: Coaxial double ring test on flat specimens with small test surface areas
In conformit alle Regole Comuni CEN/CENELEC, gli enti nazionali di normazione dei seguenti Paesi sono tenuti a recepire la presente norma europea: Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia,
Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Spagna, Svezia e Svizzera.
UNI EN 1288-1:2001
UNI
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RIFERIMENTI NORMATIVI
La presente norma europea rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposizioni
contenute in altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appropriati
del testo e vengono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, successive
modifiche o revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se introdotte
nella presente norma europea come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti non
datati vale l'ultima edizione della pubblicazione alla quale si fa riferimento.
EN 1288-2
Glass in building - Determination of the bending strength of glass Coaxial double ring test on flat specimens with large test surface
areas
EN 1288-3
Glass in building - Determination of the bending strength of glass Test with specimen supported at two points (four point bending)
EN 1288-4
Glass in building - Determination of the bending strength of glass Testing of channel shaped glass
EN 1288-5
Glass in building - Determination of the bending strength of glass Coaxial double ring test on flat specimens with small test surface
areas
EN 572-1
Glass in building - Basic soda lime silicate glass products Definitions and general physical and mechanical properties
EN 572-2
Glass in building - Basic soda lime silicate glass products - Float
glass
EN 572-3
Glass in building - Basic soda lime silicate glass products Polished wired glass
EN 572-4
Glass in building - Basic soda lime silicate glass products - Drawn
sheet glass
EN 572-5
Glass in building - Basic soda lime silicate glass products Patterned glass
EN 572-6
Glass in building - Basic soda lime silicate glass products - Wired
patterned glass
EN 572-7
Glass in building - Basic soda lime silicate glass products - Wired
or unwired channel shaped glass
EN 1748-1
Glass in building - Special basic products - Borosilicate glasses
EN 1748-2
Glass in building - Special basic products - Glass ceramics
EN 1863-1
Glass in building - Heat strengthened soda lime silicate glass Definition and description
UNI EN 1288-1:2001
UNI
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EN 12150-1
EN 12337-1
EN ISO 12543-1
prEN 13024-1
DEFINIZIONI
Ai fini della presente norma europea, si applicano le seguenti definizioni.
3.1
vetro piano: Qualsiasi prodotto di vetro in conformit alle EN 572-2, EN 572-3, EN 572-4,
EN 572-5, EN 572-6, EN 1748-1, EN 1748-2, o qualsiasi vetro trasformato ricavato da tali
prodotti senza generare deliberatamente profili o curvature.
3.2
sforzo di flessione: Sforzo di trazione indotto per flessione sulla superficie di un provino.
Nota
3.3
3.4
Ai fini delle prove, lo sforzo di flessione dovrebbe essere uniforme su una specifica porzione della superficie.
sforzo efficace di flessione: Media ponderata degli sforzi di flessione per trazione,
calcolata applicando un fattore che tenga conto della non uniformit del campo di sollecitazione.
resistenza a flessione: Sforzo di flessione o sforzo efficace di flessione che causa la
rottura del provino.
3.5
3.6
resistenza a flessione del profilo: Quoziente del massimo momento flettente e modulo di
resistenza della sezione di un vetro profilato. (EN 572-7)
3.7
fattore di concentrazione dello sforzo: Misura dello sforzo all'estremit di una cricca.
3.8
SIMBOLI
F
Carico applicato
K1, K2 Costante per il calcolo dello sforzo di flessione nel prEN 1288-5
MbB
Pressione del gas applicata all'interno dell'anello di carico nel prEN 1288-2
PbB
r1
r2
r3
r3m
UNI EN 1288-1:2001
UNI
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y0
Nota
Sforzo di flessione
beff
bB
Resistenza a flessione
Sforzo radiale
Sforzo tangenziale
5.1
5.1.1
Generalit
Il vetro un materiale isotropo omogeneo che presenta un comportamento elasticolineare quasi perfetto in tutto il suo campo di di resistenza a trazione.
Il vetro ha una resistenza alla compressione molto elevata e teoricamente una resistenza
a trazione molto elevata, ma la sua superficie ha molte irregolarit che rappresentano il
suo punto debole, quando il vetro sottoposto ad uno sforzo di trazione. Queste irregolarit sono causate da attacchi da parte dell'umidit e dal contatto con materiali duri (per
esempio sabbia) e sono costantemente modificate dall'umidit sempre presente nell'aria.
Dalla struttura molecolare si pu dedurre una resistenza a trazione di circa
10 000 N/mm2, ma il vetro cede generalmente a spazi considerevolmente minori di
100 N/mm2.
La presenza delle irregolarit e le loro modificazioni a causa dell'umidit hanno un effetto
sulle propriet del vetro che devono essere considerate durante l'esecuzione delle prove
di resistenza.
Grazie all'elevata resistenza alla compressione, il vetro si rompe sempre sotto sforzi di
trazione. Dato che i vetri negli edifici sono raramente usati in tensione diretta, la propriet
pi importante per la resistenza al carico la resistenza a flessione. Tutte le prove
descritte nella presente norma hanno lo scopo di valutare la resistenza a flessione del
vetro.
La resistenza a flessione influenzata dai seguenti fattori:
a)
b)
c)
d)
e)
invecchiamento, cio il tempo trascorso dall'ultimo trattamento meccanico superficiale o modifica per simulare un danno (vedere 5.1.6);
f)
UNI EN 1288-1:2001
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5.1.2
5.1.3
a)
b)
5.1.4
UNI EN 1288-1:2001
UNI
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prospetto
Apparecchiatura
EN 1288-2
100%
EN 1288-5
R45
da 140% a 270%
EN 1288-5
R30
da 145% a 300%
Dato che il vetro usato per l'edilizia spesso di grandi dimensioni, i metodi di prova specificati nelle EN 1288-2 ed EN 1288-3 forniscono valori pi adatti per essere utilizzati quale
base per progettare il vetro piano per uso edilizio. Il metodo di prova specificato nella
EN 1288-5 pu risultare utile quale metodo di valutazione della resistenza a flessione
comparata del vetro piano.
5.1.5
5.1.6
Effetto di invecchiamento
Se la superficie del vetro modificata (a seguito di abrasione, acidatura, lavorazione dei
bordi, ecc.) prima delle prove, si deve consentire il risanamento del danno recente prima
di procedere alla prova. La continua modifica della superficie a causa dell'umidit
influenza il danno in un modo tale che pu ridurne l'effetto di indebolimento (vedere [1]
dell'appendice A). In pratica, assai improbabile che il vetro venga sollecitato immediatamente dopo essere stato sottoposto a trattamento, pertanto dovrebbe essere condizionato per almeno 24 h prima delle prove.
5.1.7
5.2
5.2.1
Generalit
I metodi di prova descritti nelle EN 1288-2, EN 1288-3, EN 1288-4 e EN 1288-5 hanno lo
scopo di indurre uno sforzo di flessione uniforme su di un'area (l'area di prova) del
provino. Tuttavia, le prove sono statisticamente indeterminate, cio gli sforzi causati dai
carichi indotti dipendono sia dalla natura del materiale sottoposto a prova che dalla distribuzione del carico.
5.2.2
Sforzo efficace
Quando la sollecitazione varia in modo significativo sull'area di prova, come nel caso della
prova descritta nella EN 1288-3 (vedere 6.2.2), lo sforzo pu essere rappresentato da un
valore medio ponderato, chiamato sforzo di flessione, beff efficace. La ponderazione si
ottiene per via statistica valutando la probabilit di rottura in qualsiasi punto dell'area
sollecitata.
UNI EN 1288-1:2001
UNI
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5.2.3
5.2.4
5.3
Tipi di vetro
5.3.1
Generalit
Le prove specificate nelle EN 1288-2, EN 1288-3 e EN 1288-5 sono concepite per il vetro
piano. Ci comprende vetro float, vetro in lastre tirate, vetro stampato, vetro stampato
armato, vetro lustro armato e vetro pretensionato, purch non vi sia alcuna curvatura o
profilo indotti deliberatamente (a meno che non si tratti della superficie di un vetro
stampato).
5.3.2
Vetro stampato
La prova con doppi anelli concentrici su grandi superfici di sollecitate (EN 1288-2) pu
essere utilizzata per determinare la resistenza a flessione equivalente del vetro stampato,
purch la differenza tra gli spessori massimo e minimo non superi il 30% o 2 mm, quale
dei due sia il minore, rispetto allo spessore medio. Ci dovuto al fatto che difficile fare
aderire perfettamente l'anello di pressione sulla superficie stampata.
Non esiste alcun limite allo spessore di decorazione se si adotta la prova di flessione in
quattro punti (EN 1288-3).
5.3.3
Vetro stratificato
La presente norma non contempla le prove di resistenza a flessione per il vetro stratificato
(vedere EN ISO 12543-1).
In una prova di flessione, la deformazione di taglio aggiuntiva ha origine negli strati
intermedi elastici o plastici (slittamento delle lastre di vetro duro sullo strato intermedio).
Questo effetto comporta che probabile che la misurazione della resistenza a flessione
del vetro stratificato dia un valore di resistenza inferiore alla reale resistenza a flessione di
un vetro monolitico avente lo stesso spessore. La deformazione di taglio particolarmente sensibile agli effetti della temperatura e alla velocit del carico.
Il vetro stratificato ricavato da prodotti in vetro monolitico che possono essere sottoposti
a prova individualmente mediante i metodi di prova descritti nelle EN 1288-2, EN 1288-3
e EN 1288-5.
Dato che improbabile che il procedimento di fabbricazione causi dei cambiamenti significativi nella resistenza a flessione dei vetri componenti, non necessario eseguire la
prova sui vetri stratificati, che si pu presumere abbiano resistenze a flessione adeguate
ai loro componenti individuali.
La resistenza al carico del vetro stratificato dipende dalle interazioni tra le parti componenti della struttura composita, il che non rientra nello scopo e campo di applicazione
della presente norma.
UNI EN 1288-1:2001
UNI
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5.4
5.5
6.1
6.1.1
6.1.2
UNI EN 1288-1:2001
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figura
Dipendenza schematica degli sforzi radiali e tangenziali sul raggio del provino durante la prova con
doppi anelli concentrici
Legenda
1
Sforzo di trazione
2
Sforzo di compressione
a)
nell'intervallo delle piccole deflessioni
b)
nell'intervallo delle grandi deflessioni
stato dimostrato che, per mezzo di una combinazione tra carico sull'anello e carico
superficiale, (vedere [6], [7] e [8] dell'appendice A), si pu evitare questo aumento nella
sollecitazione al di sotto del bordo dell'anello di carico. Con una forza costante del pistone,
F, la pressione del gas, p, pu essere ottimizzata in modo che le sollecitazioni di trazione
radiale o tangenziale si sviluppino quasi uniformemente all'interno dell'anello di carico
(vedere figure 2 e 3). Non tuttavia possibile ottimizzare la pressione del gas, p, rispetto allo
sviluppo della sollecitazione a trazione sia radiale che tangenziale allo stesso tempo.
Se la pressione del gas, p, ottimizzata rispetto alla distribuzione della sollecitazione
radiale (come indicato nella figura 2, curva p = 0,33 bar), la sollecitazione tangenziale
diminuisce in prossimit dell'anello di carico (come indicato nella figura 3,
curva p = 0,33 bar). Se la pressione del gas, p, ottimizzata rispetto alla distribuzione della
sollecitazione tangenziale (come indicato nella figura 3, curva p = 0,15 bar), la sollecitazione radiale aumenta in prossimit dell'anello di carico (come indicato nella figura 2, curva
p = 0,15 bar). Dato che, nel caso di materiali fragili, sono sempre le sollecitazioni normali a
causare l'innesco delle fratture, la distribuzione non omogenea della sollecitazione radiale
il fattore decisivo nell'innesco della rottura. Per questo motivo la pressione del gas, p,
sempre ottimizzata rispetto allo sviluppo della sollecitazione radiale ai fini pratici delle prove.
UNI EN 1288-1:2001
UNI
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Tuttavia, il vantaggio della condizione di sollecitazione su due assi, le cui due tensioni
principali sono di uguale entit, viene annullato nel caso di deflessioni ridotte (vedere 6.3),
come appare chiaro durante la prova a flessione con doppi anelli coassiali. Tuttavia
questo svantaggio pi che controbilanciato dalla prova su grandi superfici di sollecitazione, a meno che il danno superficiale non abbia una precisa direzione preferenziale (per
esempio una o pi scalfitture parallele).
Nel caso di provini quadrati, la distribuzione della sollecitazione leggermente
direzionale: le sollecitazioni lungo le mediane e le diagonali differiscono leggermente
entro un'intervallo di circa il 5%.
Le curve di cui alla figura 3 della EN 1288-2 ed i valori riportati nel prospetto 3 della
EN 1288-2 sono state determinate in base a misurazioni. Le deviazioni di singoli valori
misurati rispetto alle curve o i valori di prospetto sono al massimo del 5%.
figura
Sviluppo dello sforzo radiale lungo la mediana della superficie convessa del provino piegato
Legenda
A
Posizione dell'anello di carico
0,15 bar
0,0 bar
0,54 bar
rad N/mm2
0,33 bar
r mm
UNI EN 1288-1:2001
UNI
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figura
Sviluppo dello sforzo tangenziale lungo la mediana della superficie convessa del provino piegato
Legenda
A
Posizione dell'anello di carico
0,15 bar
0,0 bar
0,54 bar
T N/mm2
0,33 bar
r mm
6.1.3
UNI
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6.2
6.2.1
6.2.2
UNI EN 1288-1:2001
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figura
Variazione attraverso la larghezza dello sforzo al centro della luce di un provino di vetro float
di 8,2 mm di spessore
Legenda
A
Tensione
B
Compressione
X
Distanza dell'asse mediano del provino lungo la larghezza (mm)
Y
N/mm2
1
Lo sforzo presunto in base alla semplice teoria pari ad una
di 60,3 N/mm2
2
Lo sforzo presunto in base alla semplice teoria pari ad una
di 43,5 N/mm2
3
Lo sforzo presunto in base alla semplice teoria pari ad una
di 38,6 N/mm2
4
Lo sforzo presunto in base alla semplice teoria pari ad una
di 33,7 N/mm2
5
Lo sforzo presunto in base alla semplice teoria pari ad una
di 28,9 N/mm2
6
Lo sforzo presunto in base alla semplice teoria pari ad una
di 24,0 N/mm2
7
Lo sforzo presunto in base alla semplice teoria pari ad una
di 19,1 N/mm2
8
Lo sforzo presunto in base alla semplice teoria pari ad una
di 14,2 N/mm2
9
Lo sforzo presunto in base alla semplice teoria pari ad una
di 12,5 N/mm2
10
Lo sforzo presunto in base alla semplice teoria pari ad una
di 2,2 N/mm2
tensione o compressione
tensione o compressione
tensione o compressione
tensione o compressione
tensione o compressione
tensione o compressione
tensione o compressione
tensione o compressione
tensione o compressione
tensione o compressione
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sono da considerare solo i risultati relativi alle rotture di bordo (resistenza di bordo). Si
pu dimostrare che applicando un fattore, k, alla sollecitazione a flessione calcolata si pu
trasformare la stessa trasformandola in una "media ponderata" delle sollecitazioni a
flessione, chiamata resistenza efficace a flessione, beff. I fattori sono:
k = ks = 1,00
se vengono incluse tutte le fratture
k = ke
se vengono incluse sole le fratture di bordo
Il valore di ke dipende dalla deflessione centrale del provino ed i valori per questo
parametro sono riportati nella EN 1288-3.
6.3
6.3.1
6.3.2
r 2 (1 ) r 2 r 1 F
3(1 + )
- ----- rad = T = --------------------- ln ----- + ------------------ --------------r 1 ( 1 + ) 2r 2 h 2
2
3
(1)
Supponendo un rapporto costante tra i valori di r1, r2, e r3 ed un numero di Poisson, , per
il provino di 0,23, la formula usata nel prEN 1288-5, per un provino circolare, pu essere
ottenuta dalla seguente formula:
F
rad = T = K 1 -----2h
(2)
con K1 = 1,09.
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Costante
K1
0,18
1,059
2,7
0,19
1,065
2,1
0,20
1,071
1,6
0,21
1,076
1,1
0,22
1,082
0,5
0,23
1,088
0,0
0,24
1,094
0,5
0,25
1,100
1,1
0,26
1,106
1,6
Il numero di Poisson per il vetro sodo-calcico (EN 572-1) indicato in 0,23. Per altri tipi di
vetro, per esempio vetro di borosilicato (EN 1748-1) e vetro ceramica (EN 1748-2), si deve
scegliere il valore di K1 per adeguarsi al numero di Poisson del vetro.
Per provini quadrati, l'equazione (1) trova applicazione utilizzando il raggio medio del
provino, come segue:
(1 + 2) L
r 3m = ---------------------- --- = 0, 60 L
2
2
(3)
Qui, r3m corrisponde alla media dei raggi dei cerchi che circoscrivono ed inscrivono il
quadrato. Ci porta ad una costante K2 = 1,04, nella EN 1288-5, per provini quadrati di
vetro sodico-calcico.
Quando si eseguono le prove utilizzando dispositivi R45 e R30, come specificato nella
EN 1288-5, la sollecitazione tangenziale a trazione al bordo della lastra di circa il 30%
della massima sollecitazione tangenziale (= sollecitazione radiale) nell'ambito dell'anello
di carico. Se ci provoca rotture ai bordi, si raccomanda di aumentare il raggio del
provino r3 o la lunghezza laterale, L, e di conseguenza la proiezione del provino al di l
dell'anello di supporto. Con un rapporto r3/r2 = 2 o L/2r2 = 2, la sollecitazione tangenziale
ai bordi della lastra chiaramente minore del 10% del valore massimo (vedere [10]
dell'appendice A), cosicch la possibilit di rotture ai bordi pu essere virtualmente
esclusa. In questo caso, tuttavia, le costanti K1 e K2 devono essere ricalcolate
dall'equazione (1).
Nelle prove di interlaboratorio, il principio di calcolo qui indicato per provini quadrati e
circolari ha portato ad un accordo soddisfacente dei valori di resistenza a flessione determinati per entrambe le forme di provini.
7.1
Limitazioni generali
I metodi di prova specificati nella presente norma non sono adatti per eseguire prove su
vetro stratificato o vetrate isolanti.
7.2
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7.3
7.4
7.5
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applicazione di una pellicola adesiva sulla superficie del vetro, non sottoposto a
tensione di flessione, per assicurarsi che tutti i frammenti rotti restino insieme dopo
la rottura del vetro;
utilizzo di schermi di sicurezza trasparenti posti tra gli osservatori e/o gli operatori ed
il provino.
per ottenere una sicura operabilit della macchina di prova mediante misure di sicurezza
di progetto o ulteriori dotazioni di sicurezza, l'uso della macchina di prova deve essere
riservato ad un gruppo ristretto di persone in grado di valutare i possibili rischi.
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APPENDICE
(informativa)
A BIBLIOGRAFIA
[1]
[2]
[3]
[4]
[5]
[6]
[7]
[8]
[9]
[10]
[11]
[12]
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UNI
Ente Nazionale Italiano
di Unificazione
Via Battistotti Sassi, 11B
20133 Milano, Italia
La pubblicazione della presente norma avviene con la partecipazione volontaria dei Soci,
dellIndustria e dei Ministeri.
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