Sei sulla pagina 1di 25

E n t e Nazionale Italiano

Via Battistotti Sassi, 11b

di Unificazione

2 0 1 3 3 M i l a n o - Italia

Ente riconosciuto

Telefono (02) 700241

con DPR n. 1522

Telefax Sett. Vendite (02) 70105992

del 20.9.1955

Telefax Sett. Tecnico (02) 70106106

Membro Italiano ISO e CEN

Internet: http://www.uni.com

P.IVA 06786300159

CCP 31636202

CF 80037830157

LICENZA DUSO
UNI riconosce al cliente di questo prodotto scaricato on-line dal webstore UNI (dora in avanti denominati
solo prodotto) i diritti non esclusivi e non trasferibili di cui al dettaglio seguente, in conseguenza del
pagamento degli importi dovuti.
Il cliente ha accettato di essere vincolato ai termini fissati in questa licenza circa l'installazione e la
realizzazione di copie o qualsiasi altro utilizzo del prodotto.
La licenza d'uso non riconosce al cliente la propriet del prodotto, ma esclusivamente un diritto d'uso
secondo i termini fissati in questa licenza.
UNI pu modificare in qualsiasi momento le condizioni di licenza d'uso.
COPYRIGHT
Il cliente ha riconosciuto che:
il prodotto di propriet di UNI in quanto titolare del copyright -cos come indicato all'interno del
prodotto- e che tali diritti sono tutelati dalle leggi nazionali e dai trattati internazionali sulla tutela del
copyright
tutti i diritti, titoli e interessi nel e sul prodotto sono e saranno di UNI, compresi i diritti di propriet
intellettuale.
UTILIZZO DEL PRODOTTO
Il cliente pu installare ed utilizzare esclusivamente per fini interni del proprio personale dipendente una sola
copia di questo prodotto, su postazione singola.
Le condizioni per l'installazione che permetta la condivisione del prodotto da parte di pi postazioni devono
essere concordate con UNI.
Al cliente consentita la realizzazione di UNA SOLA COPIA del file del prodotto, ai fini di backup.
Il
testo
del
prodotto
non
pu
essere
modificato,
tradotto,
adattato
e
ridotto.
L'unica versione del testo che fa fede quella conservata negli archivi UNI.
autorizzata la riproduzione -NON INTEGRALE- del prodotto solo su documenti ad esclusivo uso interno
del cliente.
vietato dare il prodotto in licenza o in affitto, rivenderlo, distribuirlo o cederlo a qualunque titolo in alcuna
sua parte, n in originale n in copia.
AGGIORNAMENTO DEL PRODOTTO
Questo prodotto scaricato on-line dal webstore UNI la versione in vigore al momento della vendita.
Il prodotto revisionato, quando necessario, con la pubblicazione di nuove edizioni o di aggiornamenti. UNI
non si impegna ad avvisare il cliente della pubblicazione di varianti, errata corrige o nuove edizioni che
modificano, aggiornano o superano completamente il prodotto; importante quindi che il cliente si accerti di
essere in possesso dell'ultima edizione e degli eventuali aggiornamenti.
RESPONSABILITA UNI
N UNI n un suo dirigente, dipendente o distributore pu essere considerato responsabile per ogni
eventuale danno che possa derivare, nascere o essere in qualche modo correlato con il possesso o l'uso del
prodotto da parte del cliente. Tali responsabilit sono a carico del cliente.
TUTELA LEGALE
Il cliente assicura a UNI la fornitura di tutte le informazioni necessarie affinch sia garantito il pieno rispetto
dei termini di questo accordo da parte di terzi. Nel caso in cui l'azione di terzi possa mettere in discussione il
rispetto dei termini di questo accordo, il cliente si impegna a collaborare con UNI al fine di garantirne
l'osservanza.
UNI si riserva di intraprendere qualsiasi azione legale nei confronti del cliente a salvaguardia dei propri diritti
in qualsiasi giurisdizione presso la quale vi sia stata una violazione del presente accordo.
L'accordo regolato dalla normativa vigente in Italia e il tribunale competente per qualsiasi controversia
quello di Milano.

Licenza d'uso acquistata da: GIMAV GIMAV/GIMAV Ordine UNIstore N. 2004-379100/Documento scaricato il: 2004-04-22
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc)

Vetro per edilizia


NORMA ITALIANA

Determinazione della resistenza a flessione del vetro

UNI EN 1288-1

Principi fondamentali delle prove sul vetro

NOVEMBRE 2001
Glass in building

Determination of the bending strength of glass

CLASSIFICAZIONE ICS

81.040.20

SOMMARIO

La norma specifica i principi da seguire per la determinazione della resistenza a flessione di vetro monolitico destinato ad essere usato in edilizia.
Sono escluse dalla norma le prove su vetrocamera e su vetro stratificato.

RELAZIONI NAZIONALI
RELAZIONI INTERNAZIONALI

= EN 1288-1:2000
La presente norma la versione ufficiale in lingua italiana della norma
europea EN 1288-1 (edizione giugno 2000).

ORGANO COMPETENTE

Commissione "Vetro"

RATIFICA

Presidente dellUNI, delibera dell11 ottobre 2001

UNI
Ente Nazionale Italiano
di Unificazione
Via Battistotti Sassi, 11B
20133 Milano, Italia

UNI - Milano
Riproduzione vietata. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente documento
pu essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza
il consenso scritto dellUNI.

Gr. 7

UNI EN 1288-1:2001

NORMA EUROPEA

Fundamentals of testing glass

Pagina I

Licenza d'uso acquistata da: GIMAV GIMAV/GIMAV Ordine UNIstore N. 2004-379100/Documento scaricato il: 2004-04-22
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc)

PREMESSA NAZIONALE
La presente norma costituisce il recepimento, in lingua italiana, della norma europea EN 1288-1 (edizione giugno 2000), che assume
cos lo status di norma nazionale italiana.
La traduzione stata curata dallUNI.
La Commissione "Vetro" dellUNI segue i lavori europei sullargomento per delega della Commissione Centrale Tecnica.
Le norme UNI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione di nuove edizioni o di aggiornamenti.
importante pertanto che gli utilizzatori delle stesse si accertino di essere in possesso dellultima edizione e degli eventuali aggiornamenti.
Si invitano inoltre gli utilizzatori a verificare lesistenza di norme UNI
corrispondenti alle norme EN o ISO ove citate nei riferimenti normativi.

Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le parti
interessate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare il reale stato
dellarte della materia ed il necessario grado di consenso.
Chiunque ritenesse, a seguito dellapplicazione di questa norma, di poter fornire suggerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dellarte
in evoluzione pregato di inviare i propri contributi allUNI, Ente Nazionale Italiano di
Unificazione, che li terr in considerazione, per leventuale revisione della norma stessa.

UNI EN 1288-1:2001

UNI

Pagina II

Licenza d'uso acquistata da: GIMAV GIMAV/GIMAV Ordine UNIstore N. 2004-379100/Documento scaricato il: 2004-04-22
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc)

INDICE
1

SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE

RIFERIMENTI NORMATIVI

DEFINIZIONI

SIMBOLI

5
5.1

FATTORI DA CONSIDERARE DURANTE LE PROVE SUL VETRO


3
Vetro come materiale.............................................................................................................................. 3
prospetto

Effetti approssimati dell'area superficiale di prova sulla resistenza a flessione/media


misurata ........................................................................................................................................................... 5

5.2
5.3
5.4
5.5

Sforzo di flessione e resistenza a flessione ............................................................................... 5


Tipi di vetro ................................................................................................................................................... 6
Orientamento dei provini ....................................................................................................................... 7
Numero dei provini ................................................................................................................................... 7

6
6.1

SPIEGAZIONE DEI METODI DI PROVA


7
Prova con doppi anelli concentrici su grandi superfici sollecitate .................................. 7
figura

Dipendenza schematica degli sforzi radiali e tangenziali sul raggio del provino
durante la prova con doppi anelli concentrici ...................................................................................... 8

figura

Sviluppo dello sforzo radiale lungo la mediana della superficie convessa del provino
piegato .............................................................................................................................................................. 9

figura

Sviluppo dello sforzo tangenziale lungo la mediana della superficie convessa del
provino piegato ........................................................................................................................................... 10

Prova con provino appoggiato su due punti ............................................................................ 11

6.2
figura

6.3
prospetto

Variazione attraverso la larghezza dello sforzo al centro della luce di un provino di


vetro float di 8,2 mm di spessore ......................................................................................................... 12

Prova con doppi anelli concentrici su piccole superfici sollecitate .............................. 13


Costante K1 in funzione del numero di Poisson, ........................................................................ 14

7
7.1
7.2
7.3
7.4
7.5

CAMPO DI APPLICAZIONE DEI METODI DI PROVA


14
Limitazioni generali ............................................................................................................................... 14
Limitazioni alla EN 1288-2 ................................................................................................................ 14
Limitazioni alla EN 1288-3 ................................................................................................................ 15
Limitazioni alla EN 1288-4 ................................................................................................................ 15
Limitazioni alla EN 1288-5 ................................................................................................................ 15

TARATURA DELLE MACCHINE DI PROVA

15

RACCOMANDAZIONI PER L'USO SICURO DELL'ATTREZZATURA


PER PROVE

15

BIBLIOGRAFIA

17

APPENDICE
(informativa)

UNI EN 1288-1:2001

UNI

Pagina III

Licenza d'uso acquistata da: GIMAV GIMAV/GIMAV Ordine UNIstore N. 2004-379100/Documento scaricato il: 2004-04-22
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc)

UNI EN 1288-1:2001

UNI

Pagina IV

Licenza d'uso acquistata da: GIMAV GIMAV/GIMAV Ordine UNIstore N. 2004-379100/Documento scaricato il: 2004-04-22
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc)

Vetro per edilizia


NORMA EUROPEA

EN 1288-1

Determinazione della resistenza a flessione del vetro


Principi fondamentali delle prove sul vetro

GIUGNO 2000
Glass in building
EUROPEAN STANDARD

Determination of the bending strength of glass


Fundamentals of testing glass
Verre dans la construction

NORME EUROPENNE

Dtermination de la rsistance du verre la flexion


Principes fondamentaux des essais sur le verre
Glas im Bauwesen

EUROPISCHE NORM

Bestimmung der Biegefestigkeit von Glas


Grundlagen

DESCRITTORI

ICS

81.040.20

La presente norma europea stata approvata dal CEN il 5 settembre 1999.


I membri del CEN devono attenersi alle Regole Comuni del CEN/CENELEC
che definiscono le modalit secondo le quali deve essere attribuito lo status di
norma nazionale alla norma europea, senza apportarvi modifiche. Gli elenchi
aggiornati ed i riferimenti bibliografici relativi alle norme nazionali corrispondenti possono essere ottenuti tramite richiesta alla Segreteria Centrale oppure ai
membri del CEN.
La presente norma europea esiste in tre versioni ufficiali (inglese, francese e
tedesca). Una traduzione nella lingua nazionale, fatta sotto la propria responsabilit da un membro del CEN e notificata alla Segreteria Centrale, ha il medesimo status delle versioni ufficiali.
I membri del CEN sono gli Organismi nazionali di normazione di Austria,
Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda,
Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito,
Repubblica Ceca, Spagna, Svezia e Svizzera.

CEN
COMITATO EUROPEO DI NORMAZIONE
European Committee for Standardization
Comit Europen de Normalisation
Europisches Komitee fr Normung
Segreteria Centrale: rue de Stassart, 36 - B-1050 Bruxelles

2000 CEN
Tutti i diritti di riproduzione, in ogni forma, con ogni mezzo e in tutti i Paesi, sono
riservati ai Membri nazionali del CEN.
UNI EN 1288-1:2001

UNI

Pagina V

Licenza d'uso acquistata da: GIMAV GIMAV/GIMAV Ordine UNIstore N. 2004-379100/Documento scaricato il: 2004-04-22
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc)

PREMESSA
La presente norma europea stata elaborata dal Comitato Tecnico CEN/TC 129 "Vetro
per edilizia", la cui segreteria affidata all'IBN.
Alla presente norma europea deve essere attribuito lo status di norma nazionale, o mediante pubblicazione di un testo identico o mediante notifica di adozione, entro dicembre 2000,
e le norme nazionali in contrasto devono essere ritirate entro dicembre 2000.
Il CEN/TC 129/WG8 "Resistenza meccanica" ha redatto la presente norma "Glass in
building - Determination of the bending strength of glass - Foundamentals of testing glass".
Vi sono altre quattro parti della presente norma:
- Parte 2: Coaxial double ring test on flat specimens with large test surface areas
- Parte 3: Test with specimen supported at two points (four point bending)
- Parte 4: Testing of channel shaped glass
- Parte 5: Coaxial double ring test on flat specimens with small test surface areas
In conformit alle Regole Comuni CEN/CENELEC, gli enti nazionali di normazione dei seguenti Paesi sono tenuti a recepire la presente norma europea: Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia,
Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Spagna, Svezia e Svizzera.

UNI EN 1288-1:2001

UNI

Pagina VI

Licenza d'uso acquistata da: GIMAV GIMAV/GIMAV Ordine UNIstore N. 2004-379100/Documento scaricato il: 2004-04-22
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc)

SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE


La presente norma europea si applica per determinare la resistenza a flessione del vetro
monolitico per uso edilizio. La presente norma non comprende le prove per vetrate isolanti
o vetro stratificato.
La presente norma descrive:
-

le considerazioni di cui tenere conto quando si effettuano prove sul vetro,

le spiegazioni dei motivi che inducono a studiare differenti metodi di prova,

i limiti dei metodi di prova,

e fornisce le necessarie indicazioni relative ai requisiti di sicurezza per il personale che


opera con le attrezzature per prove.
La EN 1288-2, la EN 1288-3, la EN 1288-4 e la EN 1288-5 specificano in dettaglio i
metodi di prova.
I metodi di prova specificati nella presente norma hanno lo scopo di fornire un gran
numero di valori di resistenza a flessione che possono essere utilizzati quale base per la
valutazione statistica della resistenza del vetro.

RIFERIMENTI NORMATIVI
La presente norma europea rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposizioni
contenute in altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appropriati
del testo e vengono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, successive
modifiche o revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se introdotte
nella presente norma europea come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti non
datati vale l'ultima edizione della pubblicazione alla quale si fa riferimento.
EN 1288-2
Glass in building - Determination of the bending strength of glass Coaxial double ring test on flat specimens with large test surface
areas
EN 1288-3
Glass in building - Determination of the bending strength of glass Test with specimen supported at two points (four point bending)
EN 1288-4
Glass in building - Determination of the bending strength of glass Testing of channel shaped glass
EN 1288-5
Glass in building - Determination of the bending strength of glass Coaxial double ring test on flat specimens with small test surface
areas
EN 572-1
Glass in building - Basic soda lime silicate glass products Definitions and general physical and mechanical properties
EN 572-2
Glass in building - Basic soda lime silicate glass products - Float
glass
EN 572-3
Glass in building - Basic soda lime silicate glass products Polished wired glass
EN 572-4
Glass in building - Basic soda lime silicate glass products - Drawn
sheet glass
EN 572-5
Glass in building - Basic soda lime silicate glass products Patterned glass
EN 572-6
Glass in building - Basic soda lime silicate glass products - Wired
patterned glass
EN 572-7
Glass in building - Basic soda lime silicate glass products - Wired
or unwired channel shaped glass
EN 1748-1
Glass in building - Special basic products - Borosilicate glasses
EN 1748-2
Glass in building - Special basic products - Glass ceramics
EN 1863-1
Glass in building - Heat strengthened soda lime silicate glass Definition and description

UNI EN 1288-1:2001

UNI

Pagina 1

Licenza d'uso acquistata da: GIMAV GIMAV/GIMAV Ordine UNIstore N. 2004-379100/Documento scaricato il: 2004-04-22
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc)

EN 12150-1
EN 12337-1
EN ISO 12543-1
prEN 13024-1

Glass in building - Thermally toughened soda lime silicate safety


glass - Definition and description
Glass in building - Chemically strengthened soda lime silicate
glass - Definition and description
Glass in building - Laminated glass and laminated safety glass Definitions and description of component parts
Glass in building - Thermally toughened borosilicate safety glass Definition and description

DEFINIZIONI
Ai fini della presente norma europea, si applicano le seguenti definizioni.

3.1

vetro piano: Qualsiasi prodotto di vetro in conformit alle EN 572-2, EN 572-3, EN 572-4,
EN 572-5, EN 572-6, EN 1748-1, EN 1748-2, o qualsiasi vetro trasformato ricavato da tali
prodotti senza generare deliberatamente profili o curvature.

3.2

sforzo di flessione: Sforzo di trazione indotto per flessione sulla superficie di un provino.
Nota

3.3

3.4

Ai fini delle prove, lo sforzo di flessione dovrebbe essere uniforme su una specifica porzione della superficie.

sforzo efficace di flessione: Media ponderata degli sforzi di flessione per trazione,
calcolata applicando un fattore che tenga conto della non uniformit del campo di sollecitazione.
resistenza a flessione: Sforzo di flessione o sforzo efficace di flessione che causa la
rottura del provino.

3.5

resistenza a flessione equivalente: Apparente resistenza a flessione del vetro stampato,


per il quale le irregolarit di spessore non consentono un calcolo preciso dello sforzo di
flessione.

3.6

resistenza a flessione del profilo: Quoziente del massimo momento flettente e modulo di
resistenza della sezione di un vetro profilato. (EN 572-7)

3.7

fattore di concentrazione dello sforzo: Misura dello sforzo all'estremit di una cricca.

3.8

vetro pretensionato: Qualsiasi prodotto di vetro conforme alle EN 1863, EN 12150,


EN 12337, ed al prEN 13024.

SIMBOLI
F

Carico applicato

Spessore del provino

Lunghezza di lato del campione di prova quadrato

Costante per il calcolo dello sforzo di flessione nel prEN 1288-3

K1, K2 Costante per il calcolo dello sforzo di flessione nel prEN 1288-5
MbB

Massimo momento flettente

Pressione del gas applicata all'interno dell'anello di carico nel prEN 1288-2

PbB

Resistenza a flessione del profilo (di un vetro profilato) = MbB/Z

r1

Raggio dell'anello di carico

r2

Raggio dell'anello d'appoggio

r3

Raggio del provino circolare

r3m

Raggio medio del provino (per valutazione)

UNI EN 1288-1:2001

UNI

Pagina 2

Licenza d'uso acquistata da: GIMAV GIMAV/GIMAV Ordine UNIstore N. 2004-379100/Documento scaricato il: 2004-04-22
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc)

y0

Freccia centrale del provino

Modulo di resistenza della sezione (di vetro profilato)

Numero di Poisson dei provini


Per il vetro sodico-calcico (vedere EN 572-1) si usa un valore pari a 0,23.

Nota

Sforzo di flessione

beff

Sforzo efficace di flessione

bB

Resistenza a flessione

beqB Resistenza a flessione equivalente


rad

Sforzo radiale

Sforzo tangenziale

Sforzo in direzione della lunghezza del provino

FATTORI DA CONSIDERARE DURANTE LE PROVE SUL VETRO

5.1

Vetro come materiale

5.1.1

Generalit
Il vetro un materiale isotropo omogeneo che presenta un comportamento elasticolineare quasi perfetto in tutto il suo campo di di resistenza a trazione.
Il vetro ha una resistenza alla compressione molto elevata e teoricamente una resistenza
a trazione molto elevata, ma la sua superficie ha molte irregolarit che rappresentano il
suo punto debole, quando il vetro sottoposto ad uno sforzo di trazione. Queste irregolarit sono causate da attacchi da parte dell'umidit e dal contatto con materiali duri (per
esempio sabbia) e sono costantemente modificate dall'umidit sempre presente nell'aria.
Dalla struttura molecolare si pu dedurre una resistenza a trazione di circa
10 000 N/mm2, ma il vetro cede generalmente a spazi considerevolmente minori di
100 N/mm2.
La presenza delle irregolarit e le loro modificazioni a causa dell'umidit hanno un effetto
sulle propriet del vetro che devono essere considerate durante l'esecuzione delle prove
di resistenza.
Grazie all'elevata resistenza alla compressione, il vetro si rompe sempre sotto sforzi di
trazione. Dato che i vetri negli edifici sono raramente usati in tensione diretta, la propriet
pi importante per la resistenza al carico la resistenza a flessione. Tutte le prove
descritte nella presente norma hanno lo scopo di valutare la resistenza a flessione del
vetro.
La resistenza a flessione influenzata dai seguenti fattori:
a)

condizione della superficie (vedere 5.1.2);

b)

velocit di applicazione e durata del carico (vedere 5.1.3);

c)

area di superficie sottoposta a sforzo di trazione (vedere 5.1.4);

d)

ambiente circostante, attraverso criccatura per corrosione sotto sforzo, come


pure risanamento dei danneggiamenti superficiali del vetro (vedere 5.1.5 e [1]
dell'appendice A);

e)

invecchiamento, cio il tempo trascorso dall'ultimo trattamento meccanico superficiale o modifica per simulare un danno (vedere 5.1.6);

f)

temperatura (vedere 5.1.7).

La presente norma ha tenuto conto dell'influenza esercitata dai fattori da b) a f) sulla


resistenza a flessione.

UNI EN 1288-1:2001

UNI

Pagina 3

Licenza d'uso acquistata da: GIMAV GIMAV/GIMAV Ordine UNIstore N. 2004-379100/Documento scaricato il: 2004-04-22
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc)

5.1.2

Effetto della condizione della superficie


Ai fini delle prove di resistenza a flessione in conformit con la presente norma, il vetro si
comporta come un materiale quasi perfettamente elastico lineare, che si rompe in modo
fragile. Questa fragilit comporta che il contatto con un qualsiasi oggetto duro pu
causare danni sotto forma di fratture e scheggiature ultra sottili e parzialmente sub-microscopiche. Un danno superficiale di questo tipo, che praticamente inevitabile durante il
normale impiego del vetro, esercita un'azione d'intaglio che il fattore principale nel
ridurre la resistenza meccanica, mentre la composizione chimica del vetro ha soltanto
un'importanza minore e, in alcuni casi, del tutto trascurabile.
Da ci si deduce che la resistenza a flessione determinata con i metodi a cui si fa riferimento nella presente norma ampiamente in relazione con la condizione della superficie
del provino da sottoporre a prova.
La condizione della superficie caratterizzata dalle seguenti caratteristiche principali.

5.1.3

a)

La condizione della superficie prodotta con un particolare metodo di trattamento, che


produce uno specifico spettro di danneggiamento e che risulta pertanto in una
resistenza che specifica per quella determinata condizione di finitura superficiale;

b)

le sollecitazioni residue, per esempio sotto forma di precompressione termica o


chimica prodotta intenzionalmente, come pure le sollecitazioni residue non intenzionali.

Effetto della velocit del carico


Per l'interpretazione dei valori di resistenza a flessione, determinati come descritto nella
presente norma, la velocit del carico particolarmente importante.
Le cricche si propagano nel vetro per un'ampia gamma di valori di sforzi di trazione
(vedere [2] dell'appendice A). Esiste un limite inferiore del fattore di concentrazione dello
sforzo, al di sotto del quale le cricche non si propagano (vedere [1] dell'appendice A).
A livelli pi elevati del fattore di concentrazione dello sforzo si ha una certa propagazione
sub-critica delle cricche, che influenzata dall'umidit, dalla temperatura e dagli agenti
chimici. Al di sopra di un valore critico del fattore di concentrazione dello sforzo, la propagazione delle cricche molto rapida e provoca delle rotture (quasi) istantanee. La conseguenza della propagazione sub-critica delle cricche , per esempio, il fatto che l'incremento dell'entit del carico e/o la durata del carico statico influenzano la resistenza a
flessione.
Per il vetro pretensionato, questa dipendenza dal tempo non si manifesta fino a quando lo
sforzo di trazione indotto nella superficie non eccede lo sforzo di compressione costantemente presente in essa (vedere [3] dell'appendice A).

5.1.4

Effetto dell'area superficiale di prova


Anche la diminuzione della resistenza a flessione del vetro, con l'aumentare delle dimensioni dell'area di prova esposta a un grande sforzo, importante (vedere [4]
dell'appendice A). Questo effetto-superficie si spiega con la distribuzione statistica dei
difetti superficiali, variabili per efficacia; quanto pi grande l'area di prova, tanto
maggiore la probabilit che tale area contenga un grande difetto superficiale. Di conseguenza, l'influenza dell'effetto-superficie aumenta con il diminuire dell'incidenza dei difetti
superficiali, cosicch questa influenza pi pronunciata nel caso di superfici di vetro non
danneggiate, per esempio ribruciate (vedere [5] dell'appendice A).
Sono possibili delle differenze tra i valori medi della resistenza a flessione misurata in
conformit con la EN 1288-2 (area maggiormente sollecitata: 240 000 mm2) o utilizzando
i dispositivi R45 e R30 in conformit con la EN 1288-5 (area maggiormente sollecitata:
254 mm2 e 113 mm2), a causa delle dimensioni dell'area sotto sforzo. A seconda del
danno superficiale, i risultati ottenuti dalle prove su aree superficiali pi piccole possono
essere significativamente maggiori di quelli ottenuti dalle prove su aree superficiali pi
grandi, come indicato nel prospetto 1.

UNI EN 1288-1:2001

UNI

Pagina 4

Licenza d'uso acquistata da: GIMAV GIMAV/GIMAV Ordine UNIstore N. 2004-379100/Documento scaricato il: 2004-04-22
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc)

prospetto

Effetti approssimati dell'area superficiale di prova sulla resistenza a flessione/media misurata


Metodo di prova

Apparecchiatura

Resistenza a flessione relativa

EN 1288-2

100%

EN 1288-5

R45

da 140% a 270%

EN 1288-5

R30

da 145% a 300%

Dato che il vetro usato per l'edilizia spesso di grandi dimensioni, i metodi di prova specificati nelle EN 1288-2 ed EN 1288-3 forniscono valori pi adatti per essere utilizzati quale
base per progettare il vetro piano per uso edilizio. Il metodo di prova specificato nella
EN 1288-5 pu risultare utile quale metodo di valutazione della resistenza a flessione
comparata del vetro piano.

5.1.5

Effetto dell'ambiente circostante


L'ambiente circostante, in cui sono eseguite le prove sul vetro, influenza la resistenza del
vetro stesso, in particolare modo se il livello di umidit molto basso. Quando si utilizza il
vetro in edilizia, l'umidit relativa varia generalmente dal 30% al 100%. Entro questo intervallo, l'effetto sulla resistenza a flessione, secondo le prove della presente norma, non
elevato. Tuttavia, le prove su vetro per edilizia devono essere eseguite in condizioni di
prova con livelli di umidit dal 40% al 70%, per eliminare questo effetto quando si mettono
a confronto i risultati di resistenza a flessione.

5.1.6

Effetto di invecchiamento
Se la superficie del vetro modificata (a seguito di abrasione, acidatura, lavorazione dei
bordi, ecc.) prima delle prove, si deve consentire il risanamento del danno recente prima
di procedere alla prova. La continua modifica della superficie a causa dell'umidit
influenza il danno in un modo tale che pu ridurne l'effetto di indebolimento (vedere [1]
dell'appendice A). In pratica, assai improbabile che il vetro venga sollecitato immediatamente dopo essere stato sottoposto a trattamento, pertanto dovrebbe essere condizionato per almeno 24 h prima delle prove.

5.1.7

Effetto della temperatura


La resistenza a flessione del vetro influenzata dai cambiamenti di temperatura.
Nell'ambito del normale campo di temperature a cui sottoposto il vetro in edilizia, questo
effetto non molto significativo, ma, per evitare delle possibili complicazioni nel confronto
fra i valori di resistenza a flessione, le prove devono essere effettuate in un campo limitato
di temperature.

5.2

Sforzo di flessione e resistenza a flessione

5.2.1

Generalit
I metodi di prova descritti nelle EN 1288-2, EN 1288-3, EN 1288-4 e EN 1288-5 hanno lo
scopo di indurre uno sforzo di flessione uniforme su di un'area (l'area di prova) del
provino. Tuttavia, le prove sono statisticamente indeterminate, cio gli sforzi causati dai
carichi indotti dipendono sia dalla natura del materiale sottoposto a prova che dalla distribuzione del carico.

5.2.2

Sforzo efficace
Quando la sollecitazione varia in modo significativo sull'area di prova, come nel caso della
prova descritta nella EN 1288-3 (vedere 6.2.2), lo sforzo pu essere rappresentato da un
valore medio ponderato, chiamato sforzo di flessione, beff efficace. La ponderazione si
ottiene per via statistica valutando la probabilit di rottura in qualsiasi punto dell'area
sollecitata.

UNI EN 1288-1:2001

UNI

Pagina 5

Licenza d'uso acquistata da: GIMAV GIMAV/GIMAV Ordine UNIstore N. 2004-379100/Documento scaricato il: 2004-04-22
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc)

5.2.3

Resistenza a flessione equivalente


Le variazioni di omogeneit o spessore del provino influenzano la distribuzione dello
sforzo. Pertanto, la resistenza a flessione bB, non rappresenta mai un valore preciso e, in
alcuni casi, meglio definirla resistenza a flessione equivalente beqB.
Per alcuni dei tipi di vetro sottoposti a prova (per esempio il vetro float), tali variazioni sono
molto ridotte e la resistenza a flessione determinata mediante le prove sufficientemente
prossima all'esatta resistenza a flessione da rendere trascurabile la differenza.
Nel caso di vetri stampati, tuttavia, si pu determinare solo la resistenza a flessione
equivalente.

5.2.4

Resistenza a flessione del profilo


Quando si eseguono prove su vetro profilato in conformit con la EN 1288-4, la maggior
parte dei provini si rompe a causa di fratture che hanno la loro origine ai bordi del profilo,
dove si incontrano l'anima e l'ala e non all'estremo dell'ala o sulla superficie dell'anima.
Ci dovuto agli sforzi secondari generati dall'allargamento delle ali quando la sezione
profilata piegata. Per questa prova, la resistenza a flessione viene meglio espressa
quale resistenza a flessione del profilo, PbB.

5.3

Tipi di vetro

5.3.1

Generalit
Le prove specificate nelle EN 1288-2, EN 1288-3 e EN 1288-5 sono concepite per il vetro
piano. Ci comprende vetro float, vetro in lastre tirate, vetro stampato, vetro stampato
armato, vetro lustro armato e vetro pretensionato, purch non vi sia alcuna curvatura o
profilo indotti deliberatamente (a meno che non si tratti della superficie di un vetro
stampato).

5.3.2

Vetro stampato
La prova con doppi anelli concentrici su grandi superfici di sollecitate (EN 1288-2) pu
essere utilizzata per determinare la resistenza a flessione equivalente del vetro stampato,
purch la differenza tra gli spessori massimo e minimo non superi il 30% o 2 mm, quale
dei due sia il minore, rispetto allo spessore medio. Ci dovuto al fatto che difficile fare
aderire perfettamente l'anello di pressione sulla superficie stampata.
Non esiste alcun limite allo spessore di decorazione se si adotta la prova di flessione in
quattro punti (EN 1288-3).

5.3.3

Vetro stratificato
La presente norma non contempla le prove di resistenza a flessione per il vetro stratificato
(vedere EN ISO 12543-1).
In una prova di flessione, la deformazione di taglio aggiuntiva ha origine negli strati
intermedi elastici o plastici (slittamento delle lastre di vetro duro sullo strato intermedio).
Questo effetto comporta che probabile che la misurazione della resistenza a flessione
del vetro stratificato dia un valore di resistenza inferiore alla reale resistenza a flessione di
un vetro monolitico avente lo stesso spessore. La deformazione di taglio particolarmente sensibile agli effetti della temperatura e alla velocit del carico.
Il vetro stratificato ricavato da prodotti in vetro monolitico che possono essere sottoposti
a prova individualmente mediante i metodi di prova descritti nelle EN 1288-2, EN 1288-3
e EN 1288-5.
Dato che improbabile che il procedimento di fabbricazione causi dei cambiamenti significativi nella resistenza a flessione dei vetri componenti, non necessario eseguire la
prova sui vetri stratificati, che si pu presumere abbiano resistenze a flessione adeguate
ai loro componenti individuali.
La resistenza al carico del vetro stratificato dipende dalle interazioni tra le parti componenti della struttura composita, il che non rientra nello scopo e campo di applicazione
della presente norma.

UNI EN 1288-1:2001

UNI

Pagina 6

Licenza d'uso acquistata da: GIMAV GIMAV/GIMAV Ordine UNIstore N. 2004-379100/Documento scaricato il: 2004-04-22
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc)

5.4

Orientamento dei provini


Molti prodotti di vetro difettano di simmetria nella loro produzione. Ci pu essere
immediatamente palese come nel caso del vetro stampato, che pu presentare una
superficie molto pi profondamente stampata dell'altra ed in cui il motivo direzionale, o
meno evidente, come nel caso del lato su cui stato eseguito il taglio alla mola
(vedere figura 1 nella EN 1288-3).
Ove tale asimmetria sia presente, pu rendersi necessario sottoporre a prova il vetro in
vari orientamenti differenti per determinare la resistenza a flessione. I campioni di vetro da
sottoporre a prova devono avere tutti i provini nominalmente identici.

5.5

Numero dei provini


La resistenza a flessione del vetro mostra un'ampia variazione tra provini nominalmente
identici. Pochissime informazioni si possono ottenere sottoponendo a prova solo pochi
provini, dato che esiste una considerevole indeterminazione sul fatto che i relativi risultati
siano o meno rappresentativi.
In termini statistici, questa indeterminazione pu essere espressa come limiti di confidenza, valori tra i quali si ha una determinata probabilit di trovare il risultato cercato.
Se il risultato cercato si trova nella parte centrale della distribuzione della resistenza a
flessione (per esempio il valore medio), allora i limiti di confidenza possono risultare
abbastanza ristretti anche solo con un numero limitato di provini.
Una determinazione precisa dello sforzo di trazione che genera una bassa probabilit di
rottura pu richiedere un gran numero di provini se, per esempio, si deve determinare uno
sforzo caratteristico, uno sforzo ammissibile o un valore di progetto della resistenza a
flessione.

SPIEGAZIONE DEI METODI DI PROVA

6.1

Prova con doppi anelli concentrici su grandi superfici sollecitate


Nota

6.1.1

Questa prova specificata nella EN 1288-2.

Eliminazione degli effetti di bordo


La particolare caratteristica della prova a flessione con doppi anelli concentrici secondo la
EN 1288-2 consiste nel fatto che solo una limitata area di forma circolare della superficie
del provino - tuttavia, non i suoi bordi - sottoposta alla massima sollecitazione. Contrariamente ad altre prove a flessione (vedere per esempio la EN 1288-3), in cui il bordo del
provino sottoposto al massimo sforzo, il procedimento in conformit con la EN 1288-2
adatto per superfici sottoposte esclusivamente a sforzo di flessione (o condizioni di
superfici diverse). L'effetto delle condizioni del bordo dei provini viene in massima parte
eliminato.

6.1.2

Analisi dello sviluppo della sollecitazione


Se le deflessioni sono relativamente ridotte, l'area superficiale centrale sottoposta ad
una sollecitazione di trazione uniforme [vedere figura 1 a)] ove le sollecitazioni radiali e
tangenziali sono di uguale entit.
Se le deflessioni diventano maggiori, cio se superano la met circa dello spessore della
lastra (il limite esatto dipende dal rapporto degli anelli r2/r1), ci provoca degli aumenti
localizzati di sollecitazione al di sotto del bordo dell'anello di carico, la cui entit aumenta
con l'aumentare del carico [vedere figura 1 b)]. A questo stadio del carico, le sollecitazioni
radiali e tangenziali cambiano in modo diverso e non pi possibile eseguire un semplice
calcolo delle sollecitazioni. Le sollecitazioni calcolate in base alla teoria della flessione
lineare sarebbero troppo elevate.

UNI EN 1288-1:2001

UNI

Pagina 7

Licenza d'uso acquistata da: GIMAV GIMAV/GIMAV Ordine UNIstore N. 2004-379100/Documento scaricato il: 2004-04-22
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc)

figura

Dipendenza schematica degli sforzi radiali e tangenziali sul raggio del provino durante la prova con
doppi anelli concentrici
Legenda
1
Sforzo di trazione
2
Sforzo di compressione
a)
nell'intervallo delle piccole deflessioni
b)
nell'intervallo delle grandi deflessioni

stato dimostrato che, per mezzo di una combinazione tra carico sull'anello e carico
superficiale, (vedere [6], [7] e [8] dell'appendice A), si pu evitare questo aumento nella
sollecitazione al di sotto del bordo dell'anello di carico. Con una forza costante del pistone,
F, la pressione del gas, p, pu essere ottimizzata in modo che le sollecitazioni di trazione
radiale o tangenziale si sviluppino quasi uniformemente all'interno dell'anello di carico
(vedere figure 2 e 3). Non tuttavia possibile ottimizzare la pressione del gas, p, rispetto allo
sviluppo della sollecitazione a trazione sia radiale che tangenziale allo stesso tempo.
Se la pressione del gas, p, ottimizzata rispetto alla distribuzione della sollecitazione
radiale (come indicato nella figura 2, curva p = 0,33 bar), la sollecitazione tangenziale
diminuisce in prossimit dell'anello di carico (come indicato nella figura 3,
curva p = 0,33 bar). Se la pressione del gas, p, ottimizzata rispetto alla distribuzione della
sollecitazione tangenziale (come indicato nella figura 3, curva p = 0,15 bar), la sollecitazione radiale aumenta in prossimit dell'anello di carico (come indicato nella figura 2, curva
p = 0,15 bar). Dato che, nel caso di materiali fragili, sono sempre le sollecitazioni normali a
causare l'innesco delle fratture, la distribuzione non omogenea della sollecitazione radiale
il fattore decisivo nell'innesco della rottura. Per questo motivo la pressione del gas, p,
sempre ottimizzata rispetto allo sviluppo della sollecitazione radiale ai fini pratici delle prove.

UNI EN 1288-1:2001

UNI

Pagina 8

Licenza d'uso acquistata da: GIMAV GIMAV/GIMAV Ordine UNIstore N. 2004-379100/Documento scaricato il: 2004-04-22
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc)

Tuttavia, il vantaggio della condizione di sollecitazione su due assi, le cui due tensioni
principali sono di uguale entit, viene annullato nel caso di deflessioni ridotte (vedere 6.3),
come appare chiaro durante la prova a flessione con doppi anelli coassiali. Tuttavia
questo svantaggio pi che controbilanciato dalla prova su grandi superfici di sollecitazione, a meno che il danno superficiale non abbia una precisa direzione preferenziale (per
esempio una o pi scalfitture parallele).
Nel caso di provini quadrati, la distribuzione della sollecitazione leggermente
direzionale: le sollecitazioni lungo le mediane e le diagonali differiscono leggermente
entro un'intervallo di circa il 5%.
Le curve di cui alla figura 3 della EN 1288-2 ed i valori riportati nel prospetto 3 della
EN 1288-2 sono state determinate in base a misurazioni. Le deviazioni di singoli valori
misurati rispetto alle curve o i valori di prospetto sono al massimo del 5%.
figura

Sviluppo dello sforzo radiale lungo la mediana della superficie convessa del provino piegato
Legenda
A
Posizione dell'anello di carico

0,15 bar

Posizione dell'anello di supporto

0,0 bar

0,54 bar

rad N/mm2

0,33 bar

r mm

Questo grafico stato misurato utilizzando i seguenti parametri:


Provino quadrato: 1 000 mm 1 000 mm 6 mm
r1 = 300 mm;
r2 = 400 mm;
Forza del pistone, F: 22 220 N;
Parametri: pressione gas, p
Ci determina che la pressione ottimale del gas, p, pari a 0,33 bar.

UNI EN 1288-1:2001

UNI

Pagina 9

Licenza d'uso acquistata da: GIMAV GIMAV/GIMAV Ordine UNIstore N. 2004-379100/Documento scaricato il: 2004-04-22
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc)

figura

Sviluppo dello sforzo tangenziale lungo la mediana della superficie convessa del provino piegato
Legenda
A
Posizione dell'anello di carico

0,15 bar

Posizione dell'anello di supporto

0,0 bar

0,54 bar

T N/mm2

0,33 bar

r mm

Questo grafico stato misurato utilizzando i seguenti parametri:


Provino quadrato: 1 000 mm 1 000 mm 6 mm
r1 = 300 mm;
r2 = 400 mm;
Forza del pistone, F: 22 220 N;
Parametri: pressione gas, p
Ci determina che la pressione ottimale del gas, p, pari a 0,15 bar.

6.1.3

Prove su vetro stampato


I provini con una o due superfici stampate non possono essere esaminati mediante prova
con doppi anelli concentrici su piccole superfici sollecitate (vedere 6.3 e EN 1288-5), dato
che l'estensione delle decorazioni stampate ha approssimativamente le stesse dimensioni della superficie di sollecitazione.
Tuttavia possibile esaminare vetri con superfici stampate mediante la prova a flessione
con doppi anelli concentrici su grandi superfici di sollecitazione in conformit con la
EN 1288-2. La profondit strutturale ammesso indicato al punto 5.3.2 (deviazioni locali
dallo spessore medio per un massimo del 30% o 2 mm, a seconda di quale dei due valori
sia il pi basso) si basa su risultati sperimentali.
Se vi sono una o due superfici stampate, la condizione di applicazione della forza lungo una
linea da parte del bordo dell'anello di carico non rispettata per la necessit di inserire uno
strato intermedio pi spesso dalla parte dell'anello di carico. Tuttavia, il solo effetto quello
di ridurre in qualche modo le dimensioni dell'area superficiale di omogenea distribuzione
delle sollecitazioni radiali. Per il resto i valori di sollecitazione restano pressoch invariati.
UNI EN 1288-1:2001

UNI

Pagina 10

Licenza d'uso acquistata da: GIMAV GIMAV/GIMAV Ordine UNIstore N. 2004-379100/Documento scaricato il: 2004-04-22
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc)

6.2

Prova con provino appoggiato su due punti


Nota

6.2.1

Questa prova specificata nella EN 1288-3.

Inclusione di effetti di bordo


La presente prova eseguita come una prova di flessione su travi, utilizzando una trave
larga. I bordi del provino, cos come la superficie, sono sottoposti alla massima sollecitazione nella luce centrale sottoposta a sollecitazione unidirezionale nominalmente
uniforme. Se necessario determinare la resistenza a flessione del vetro, nei casi in cui
siano importanti gli effetti di bordo, occorre adottare questo metodo di prova.

6.2.2

Analisi dello sviluppo delle sollecitazioni


La teoria semplice presuppone che nessuna sollecitazione si sviluppi attraverso la
larghezza di una trave quando la stessa viene sottoposta a flessione nel senso della sua
lunghezza. Tuttavia, mentre questo assunto pu costituire una buona approssimazione
per le travi strette, l'effetto di Poisson genera delle sollecitazioni significative lungo la
larghezza di travi larghe. Queste sollecitazioni provocano una controflessione lungo la
larghezza della trave cosicch la sollecitazione longitudinale non pu essere considerata
uniforme attraverso l'intera larghezza (vedere [9] dell'appendice A). L'effetto quello di
fare aumentare la trazione per flessione sviluppata ai bordi della trave e di fare diminuire
gli spazi di flessione alla mezzeria della trave (come illustrato nella figura 4).

UNI EN 1288-1:2001

UNI

Pagina 11

Licenza d'uso acquistata da: GIMAV GIMAV/GIMAV Ordine UNIstore N. 2004-379100/Documento scaricato il: 2004-04-22
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc)

figura

Variazione attraverso la larghezza dello sforzo al centro della luce di un provino di vetro float
di 8,2 mm di spessore
Legenda
A
Tensione
B
Compressione
X
Distanza dell'asse mediano del provino lungo la larghezza (mm)
Y
N/mm2
1
Lo sforzo presunto in base alla semplice teoria pari ad una
di 60,3 N/mm2
2
Lo sforzo presunto in base alla semplice teoria pari ad una
di 43,5 N/mm2
3
Lo sforzo presunto in base alla semplice teoria pari ad una
di 38,6 N/mm2
4
Lo sforzo presunto in base alla semplice teoria pari ad una
di 33,7 N/mm2
5
Lo sforzo presunto in base alla semplice teoria pari ad una
di 28,9 N/mm2
6
Lo sforzo presunto in base alla semplice teoria pari ad una
di 24,0 N/mm2
7
Lo sforzo presunto in base alla semplice teoria pari ad una
di 19,1 N/mm2
8
Lo sforzo presunto in base alla semplice teoria pari ad una
di 14,2 N/mm2
9
Lo sforzo presunto in base alla semplice teoria pari ad una
di 12,5 N/mm2
10
Lo sforzo presunto in base alla semplice teoria pari ad una
di 2,2 N/mm2

tensione o compressione
tensione o compressione
tensione o compressione
tensione o compressione
tensione o compressione
tensione o compressione
tensione o compressione
tensione o compressione
tensione o compressione
tensione o compressione

Se si conosce l'esatta origine della frattura, possibile ottenere, mediante calcoli


complessi, l'esatta sollecitazione locale di flessione che ha causato la rottura del provino.
Se, tuttavia, si considera la probabilit di difetti e la distribuzione degli stessi, esiste un
ulteriore approccio che pu essere adottato a seconda che la resistenza a flessione
richiesta venga ottenuta da tutti i risultati della prova a flessione (resistenza globale) o se

UNI EN 1288-1:2001

UNI

Pagina 12

Licenza d'uso acquistata da: GIMAV GIMAV/GIMAV Ordine UNIstore N. 2004-379100/Documento scaricato il: 2004-04-22
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc)

sono da considerare solo i risultati relativi alle rotture di bordo (resistenza di bordo). Si
pu dimostrare che applicando un fattore, k, alla sollecitazione a flessione calcolata si pu
trasformare la stessa trasformandola in una "media ponderata" delle sollecitazioni a
flessione, chiamata resistenza efficace a flessione, beff. I fattori sono:
k = ks = 1,00
se vengono incluse tutte le fratture
k = ke
se vengono incluse sole le fratture di bordo
Il valore di ke dipende dalla deflessione centrale del provino ed i valori per questo
parametro sono riportati nella EN 1288-3.

6.3

Prova con doppi anelli concentrici su piccole superfici sollecitate


Nota

6.3.1

Questa prova specificata nella EN 1288-5.

Eliminazione degli effetti di bordo


La particolare caratteristica della prova a flessione con doppi anelli concentrici secondo la
EN 1288-5 consiste nel fatto che solo una limitata area di forma circolare della superficie
del provino - tuttavia, non i suoi bordi - viene sottoposto alla massima sollecitazione.
Contrariamente ad altre prove a flessione (vedere per esempio EN 1288-3), in cui il bordo
del provino sottoposto al massimo sforzo, il procedimento secondo la EN 1288-5
adatto per superfici sottoposte esclusivamente a sforzo di flessione (o condizioni di
superfici diverse). L'effetto delle condizioni del bordo dei provini generato mediante
lavorazione meccanica a freddo viene in massima parte eliminato.

6.3.2

Analisi dello sviluppo delle sollecitazioni


I vantaggi sottolineati ai punti 6.1.1 e [10] dell'appendice A suggeriscono la scelta della
prova a flessione con doppi anelli concentrici quale metodo di prova per determinare la
resistenza a flessione del vetro. Uno di questi vantaggi il fatto di poter caricare il provino
con l'anello di carico in modo uniforme ed indipendentemente dalla direzione, il che
significa che la direzione di possibili difetti superficiali non influenza il risultato. Tuttavia,
ci vale solo per limitate deflessioni, y0, al centro del provino stesso.
Oltre questo limite, si possono verificare delle sollecitazioni locali eccessive sotto i bordi
portanti dell'anello di carico, la cui grandezza aumenta con l'aumento del carico. Contemporaneamente, le sollecitazioni tangenziali e radiali subiscono delle modifiche variabili, troppo
complesse per dei semplici calcoli. In questo caso le sollecitazioni calcolate in base alla
teoria di flessione lineare risultano essere eccessivamente elevate (vedere punto 6.1).
Per quanto riguarda la scelta qui fatta di un rapporto dimensionale dell'anello r2/r1 = 5, la
gamma di deflessione ammessa data in via approssimativa da y0/h < 1,0. I valori minimi
per lo spessore dei provini specificati nella EN 1288-5 sono stati scelti per sollecitazioni a
flessione fino a 600 N/mm2 in modo che, per moduli di elasticit non minori di 50 kN/mm2,
le relative deflessioni y0/h al centro del provino non superino 0,75. Le differenze di sollecitazione nella regione dell'anello di carico risultano cos minori del 2% in conformit con
[11] e [12] dell'appendice A. Ai fini della EN 1288-5, la resistenza a flessione pu essere
calcolata dal carico di prova, utilizzando le equazioni indicate nella EN 1288-5, purch si
rispettino le dimensioni degli anelli e del provino ed i valori del minimo spessore di provino.
Per questo campo di variazione quasi lineare del carico sui provini, trova applicazione la
seguente equazione per le sollecitazioni sulla superficie dei provini circolari delimitata
dall'anello di carico (vedere [5] dell'appendice A):
2

r 2 (1 ) r 2 r 1 F
3(1 + )
- ----- rad = T = --------------------- ln ----- + ------------------ --------------r 1 ( 1 + ) 2r 2 h 2
2
3

(1)

Supponendo un rapporto costante tra i valori di r1, r2, e r3 ed un numero di Poisson, , per
il provino di 0,23, la formula usata nel prEN 1288-5, per un provino circolare, pu essere
ottenuta dalla seguente formula:
F
rad = T = K 1 -----2h

(2)

con K1 = 1,09.

UNI EN 1288-1:2001

UNI

Pagina 13

Licenza d'uso acquistata da: GIMAV GIMAV/GIMAV Ordine UNIstore N. 2004-379100/Documento scaricato il: 2004-04-22
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc)

Il prospetto 2 mostra l'effetto del numero di Poisson su K1.


prospetto

Costante K1 in funzione del numero di Poisson,


Numero di Poisson

Costante
K1

Errore di supposizione = 0,23


%

0,18

1,059

2,7

0,19

1,065

2,1

0,20

1,071

1,6

0,21

1,076

1,1

0,22

1,082

0,5

0,23

1,088

0,0

0,24

1,094

0,5

0,25

1,100

1,1

0,26

1,106

1,6

Il numero di Poisson per il vetro sodo-calcico (EN 572-1) indicato in 0,23. Per altri tipi di
vetro, per esempio vetro di borosilicato (EN 1748-1) e vetro ceramica (EN 1748-2), si deve
scegliere il valore di K1 per adeguarsi al numero di Poisson del vetro.
Per provini quadrati, l'equazione (1) trova applicazione utilizzando il raggio medio del
provino, come segue:
(1 + 2) L
r 3m = ---------------------- --- = 0, 60 L
2
2

(3)

Qui, r3m corrisponde alla media dei raggi dei cerchi che circoscrivono ed inscrivono il
quadrato. Ci porta ad una costante K2 = 1,04, nella EN 1288-5, per provini quadrati di
vetro sodico-calcico.
Quando si eseguono le prove utilizzando dispositivi R45 e R30, come specificato nella
EN 1288-5, la sollecitazione tangenziale a trazione al bordo della lastra di circa il 30%
della massima sollecitazione tangenziale (= sollecitazione radiale) nell'ambito dell'anello
di carico. Se ci provoca rotture ai bordi, si raccomanda di aumentare il raggio del
provino r3 o la lunghezza laterale, L, e di conseguenza la proiezione del provino al di l
dell'anello di supporto. Con un rapporto r3/r2 = 2 o L/2r2 = 2, la sollecitazione tangenziale
ai bordi della lastra chiaramente minore del 10% del valore massimo (vedere [10]
dell'appendice A), cosicch la possibilit di rotture ai bordi pu essere virtualmente
esclusa. In questo caso, tuttavia, le costanti K1 e K2 devono essere ricalcolate
dall'equazione (1).
Nelle prove di interlaboratorio, il principio di calcolo qui indicato per provini quadrati e
circolari ha portato ad un accordo soddisfacente dei valori di resistenza a flessione determinati per entrambe le forme di provini.

CAMPO DI APPLICAZIONE DEI METODI DI PROVA

7.1

Limitazioni generali
I metodi di prova specificati nella presente norma non sono adatti per eseguire prove su
vetro stratificato o vetrate isolanti.

7.2

Limitazioni alla EN 1288-2


Questo metodo di prova vale solo per il vetro piano (vedere 3.1).
Il vetro stampato pu essere sottoposto a prova purch gli spessori massimo e minimo
non si discostino pi del 30% e non pi di 2 mm rispetto lo spessore medio.

UNI EN 1288-1:2001

UNI

Pagina 14

Licenza d'uso acquistata da: GIMAV GIMAV/GIMAV Ordine UNIstore N. 2004-379100/Documento scaricato il: 2004-04-22
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc)

7.3

Limitazioni alla EN 1288-3


Questo metodo di prova vale solo per il vetro piano (vedere 3.1).
Il vetro stampato pu essere sottoposto a prova senza alcuna limitazione.

7.4

Limitazioni alla EN 1288-4


Questo metodo di prova vale solo per il vetro profilato.

7.5

Limitazioni alla EN 1288-5


Questo metodo di prova vale solo per il vetro piano (vedere 3.1).
Il vetro stampato non pu essere sottoposto a prova con questo metodo.

TARATURA DELLE MACCHINE DI PROVA


Le macchine di prova usate in conformit alle EN 1288-2, EN 1288-3, EN 1288-4 e
EN 1288-5 devono essere state tarate dall'utilizzatore non pi di 3 mesi prima dell'esecuzione di una prova.
Ai fini della taratura di una macchina di prova, il provino di vetro pu essere sostituito da
una piastra di metallo (per esempio di acciaio) di adeguato spessore.
Per eseguire la taratura dello strumento di misurazione della forza, un dinamometro con
taratura ufficiale dotato di sistema di lettura indipendente e avente una precisione di 1%
deve essere messo in serie con lo strumento di misurazione della forza della macchina di
prova.
Per eseguire la taratura dello strumento di misurazione della pressione del gas, un
manometro con taratura ufficiale dotato di sistema di lettura indipendente e avente una
precisione di 1% deve essere messo in parallelo con lo strumento di misurazione della
pressione della macchina di prova.
Si deve aumentare la forza o la pressione in almeno cinque stadi approssimativamente
equidistanti che coprano i campi di misura. Ad ogni stadio si devono registrare le letture
strumentali ottenute dalla macchina di prova e dal dinamometro/manometro con taratura
ufficiale. Entrambe le letture devono coincidere entro 1% sull'intera gamma di misurazione. Se le differenze tra le due letture supera 1%, lo strumento di misurazione della
macchina di prova deve essere adeguatamente regolato.
Per la taratura si devono utilizzare solo dinamometri/manometri con taratura ufficiale.
Ogni tre anni devono ottenere una nuova taratura ufficiale.

RACCOMANDAZIONI PER L'USO SICURO DELL'ATTREZZATURA PER PROVE


Utilizzando macchine di prova per materiali, sia l'utilizzatore che altre persone possono
essere esposti a pericoli derivanti dalla progettazione della macchina e dal comportamento del provino.
Le macchine di prova su materiali devono essere progettate in modo che l'utilizzatore e le
altre persone siano protetti, per quanto possibile, da pericoli di ogni genere quando la
macchina viene utilizzata in modo adeguato.
I metodi di prova specificati nella presente norma sono concepiti per provocare la rottura
del vetro sottoposto ad elevate sollecitazioni. Pertanto esiste un ovvio pericolo rappresentato dai frammenti di vetro. Durante le prove su provini di vetro, si devono adottare le
adeguate precauzioni per evitare i particolari pericoli derivanti dalla rottura del vetro sia
per gli operatori che per gli eventuali osservatori. Tali misure possono comprendere:
-

fornitura di adeguato abbigliamento di protezione, per esempio occhiali e guanti di


sicurezza, specialmente per la movimentazione dei provini di vetro e dei frammenti
di vetro;

UNI EN 1288-1:2001

UNI

Pagina 15

Licenza d'uso acquistata da: GIMAV GIMAV/GIMAV Ordine UNIstore N. 2004-379100/Documento scaricato il: 2004-04-22
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc)

applicazione di una pellicola adesiva sulla superficie del vetro, non sottoposto a
tensione di flessione, per assicurarsi che tutti i frammenti rotti restino insieme dopo
la rottura del vetro;

utilizzo di schermi di sicurezza trasparenti posti tra gli osservatori e/o gli operatori ed
il provino.

Se ci non fosse possibile a causa


-

della particolare natura del procedimento di prova,

del diverso ed imprevedibile comportamento del provino durante il procedimento di


prova,

per ottenere una sicura operabilit della macchina di prova mediante misure di sicurezza
di progetto o ulteriori dotazioni di sicurezza, l'uso della macchina di prova deve essere
riservato ad un gruppo ristretto di persone in grado di valutare i possibili rischi.

UNI EN 1288-1:2001

UNI

Pagina 16

Licenza d'uso acquistata da: GIMAV GIMAV/GIMAV Ordine UNIstore N. 2004-379100/Documento scaricato il: 2004-04-22
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc)

APPENDICE
(informativa)

A BIBLIOGRAFIA
[1]

[2]
[3]
[4]
[5]

[6]

[7]

[8]

[9]

[10]

[11]

[12]

Wiederhorn, S. M.: Environmental Stress Corrosion Cracking of Glass. National


Bureau of Standards, Washington D.C. Corros. Fatigue: Chem. Mech. Microstruct.
(1971), 731-742
Kerkhof, F.: Bruchvorgange in Glsern. (Processi di rottura nel vetro.)
Deutsche Glastechnische Gesellschaft, Frankfurt/Main 1970, p. 209 ff
Shand, E. B.: Glass Engineering Hand Book. McGraw-Hill Book Comp., New York
1958
Scheidler, H.: Verletzlichkeit und technische Festigkeit von Glas (Vulnerabilit e
resistenza tecnologica del vetro). Glastechn. Ber. 50 (1977), N 9, pp. 214-222
Woelk, H.; Elsenheimer, K.: Biegebruchspannung von Floatglas und thermisch
vorgespanntem Floatglas (Resistenza finale a flessione del vetro levigato e vetro
levigato precompresso termicamente). Glastechn. Ber. 52 (1979), N 1, pp. 14-24
Schmitt, R. W.: Die Doppelringmethode mit berlagertem Gasdruck als Prfverfahren
zur Bestimmung der Bruchspannungen von grossformatigen ebenen Glasplatten
kleiner Dicke. (Il metodo del doppio anello con pressione del gas sovraimpostata quale
procedimento di prova per determinare la sollecitazione a rottura di lastre in vetro di
grandi dimensioni e spessore ridotto)
Diplomarbeit am Institut fr Maschinenelemente und Maschinengestaltung (Tesi di
laurea presso l'Istituto per componenti meccanici e progetti meccanici)
Relatore: Professor Dr. H. Peeken, RWTH Aachen, 1982
Schmitt R, W.: Entwicklung eines Prfverfahrens zur Ermittlung der Biegefestigkeit von
Glas und Aspekte der statistischen Behandlung der gewonnenen Messwerte.
(Sviluppo di un procedimento di prova per la determinazione della resistenza a
flessione del vetro ed alcuni aspetti della valutazione statistica dei risultati di prova)
Diss. RWTH Aachen, 1987
Blank, K.; Schmitt, R. W.; Troeder, Chr.: Ein modifiziertes Doppelringverfahren zur
Bestimmung der Biegezugfestigkeit grossformatiger Glasplatten. (Un modificato
metodo di prova a flessione con doppi anelli concentrici per provare la resistenza a
flessione di lastre in vetro di grandi dimensioni)
Glastechn. Ber. 56K (1983), volume 1, pp. 414-419 (Vortrag auf dem 13 Internationalen
Glas-Kongress, Hamburg, 1983)
Blank, K.; Durkop, D.; Durchholz, M.; Gruters, H.; Helmich, G.; Senger, W.: Strength
tests of flat glass by means of four point bending. Glastechnisce Berichte 67 (1994)
N 1, pp. 9-15
Schmitt, R. W.; Blank, K.; Schonbrunn, G.: Experimentelle Spannungsanalyse zum
Doppelringverfahren (Analisi sperimentale di resistenza per il metodo a doppi anelli
concentrici)
Sprechsaal 116 (1983), N 5, pp. 397-405 e correzione errori di stampa in Sprechsaal
116 (1983), N 8, p. 669
Kao, R.; Perrone, N.; Capps, W.: Large-Deflection Solution of the Coaxial-RingCircular-Glass-Plate Flexure Problem. J. Am. Ceram. Soc 54 (1971), N 11,
pp. 566-571
Fayet, A.: Dtermination de la rsistance mcanique des plaques circulaires des verres
minces l'aide d'un test de flexion par anneaux concentriques. Revue Franaise de
Mcanique (1971) N 37, pp. 53-75

UNI EN 1288-1:2001

UNI

Pagina 17

Licenza d'uso acquistata da: GIMAV GIMAV/GIMAV Ordine UNIstore N. 2004-379100/Documento scaricato il: 2004-04-22
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc)

UNI
Ente Nazionale Italiano
di Unificazione
Via Battistotti Sassi, 11B
20133 Milano, Italia

La pubblicazione della presente norma avviene con la partecipazione volontaria dei Soci,
dellIndustria e dei Ministeri.
Riproduzione vietata - Legge 22 aprile 1941 N 633 e successivi aggiornamenti.

Potrebbero piacerti anche