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Ente Nazionale Italiano Via Battistotti Sassi, 11b

di Unificazione 20133 M ilano - Italia

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TUTELA LEGALE LEGAL PROTECTION


Il cliente assicura a UNI la fornitura di tutte le informazioni necessarie The client shall guarantee to UNI the supply of all information required to
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qualsiasi controversia è quello di Milano.
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Regole di sicurezza per la costruzione e l’installazione di


NORMA ITALIANA ascensori UNI EN 81-28
Ascensori per il trasporto di persone e merci
Teleallarmi per ascensori e ascensori per merci

MAGGIO 2004

Safety rules for the construction and installation of lifts


Lifts for the transport of persons and goods
Remote alarm on passenger and goods passenger lifts

CLASSIFICAZIONE ICS 13.320; 91.140.90

NORMA EUROPEA
SOMMARIO La norma si applica ai sistemi di allarme per tutti i tipi di ascensori e ascen-
sori per merci, in particolare per quelli trattati dalla serie di norme EN 81.

RELAZIONI NAZIONALI

RELAZIONI INTERNAZIONALI = EN 81-28:2003


La presente norma è la versione ufficiale in lingua italiana della norma
europea EN 81-28 (edizione giugno 2003).

ORGANO COMPETENTE Commissione "Impianti di ascensori, montacarichi, scale mobili e apparec-


chi similari"

RATIFICA Presidente dell’UNI, delibera del 12 marzo 2004

UNI © UNI - Milano


Ente Nazionale Italiano Riproduzione vietata. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente documento
di Unificazione può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza
Via Battistotti Sassi, 11B il consenso scritto dell’UNI.
20133 Milano, Italia

Gr. 5 UNI EN 81-28:2004 Pagina I


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PREMESSA NAZIONALE
La presente norma costituisce il recepimento, in lingua italiana, del-
la norma europea EN 81-28 (edizione giugno 2003), che assume
così lo status di norma nazionale italiana.
La traduzione è stata curata dall’UNI.
La Commissione "Impianti di ascensori, montacarichi, scale mobili
e apparecchi similari" dell’UNI segue i lavori europei sull’argomento
per delega della Commissione Centrale Tecnica.

Le norme UNI sono revisionate, quando necessario, con la pubbli-


cazione di nuove edizioni o di aggiornamenti.
È importante pertanto che gli utilizzatori delle stesse si accertino di es-
sere in possesso dell’ultima edizione e degli eventuali aggiornamenti.
Si invitano inoltre gli utilizzatori a verificare l’esistenza di norme UNI
corrispondenti alle norme EN o ISO ove citate nei riferimenti normativi.

Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le parti
interessate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare il reale stato
dell’arte della materia ed il necessario grado di consenso.
Chiunque ritenesse, a seguito dell’applicazione di questa norma, di poter fornire sug-
gerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dell’arte
in evoluzione è pregato di inviare i propri contributi all’UNI, Ente Nazionale Italiano di
Unificazione, che li terrà in considerazione, per l’eventuale revisione della norma stessa.

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INDICE

INTRODUZIONE 1

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE 1

2 RIFERIMENTI NORMATIVI 1

3 TERMINI E DEFINIZIONI 2

4 REQUISITI DI SICUREZZA E/O MISURE DI PROTEZIONE 3


4.1 Disposizioni generali ............................................................................................................................... 3
4.1.1 Allarmi ............................................................................................................................................................... 3
4.1.2 Fine dell’allarme ............................................................................................................................................ 3
4.1.3 Alimentazione elettrica di emergenza .................................................................................................... 3
4.1.4 Indicazioni nella cabina dell’ascensore .................................................................................................. 4
4.1.5 Filtro degli allarmi........................................................................................................................................... 4
4.1.6 Identificazione ................................................................................................................................................. 4
4.1.7 Comunicazione ............................................................................................................................................... 4
4.2 Caratteristiche tecniche ......................................................................................................................... 4
4.2.1 Disponibilità/Affidabilità ............................................................................................................................... 4
4.2.2 Interfaccia elettrica ....................................................................................................................................... 4
4.2.3 Dispositivo di attivazione dell’allarme .................................................................................................... 4
4.2.4 Accessibilità al dispositivo di allarme ...................................................................................................... 5
4.2.5 Modifica dei parametri .................................................................................................................................. 5

5 INFORMAZIONI 5
5.1 Informazioni da fornire con il sistema di allarme ..................................................................... 5
5.2 Informazioni da fornire con l'ascensore ........................................................................................ 5
5.3 Informazioni che il proprietario dell'impianto deve fornire al servizio di soccorso ........... 5

6 PROVE PRIMA DELLA MESSA IN SERVIZIO 6

7 MARCATURE, AVVISI 6
figura 1 Campanello di allarme ................................................................................................................................ 6

APPENDICE A COMUNICAZIONE BIDIREZIONALE TIPICA TRA ASCENSORE(I) E


(normativa) SERVIZIO DI SOCCORSO 7
figura A.1 Comunicazione bidirezionale tipica tra ascensore(i) e servizio di soccorso............................. 7

APPENDICE B INFORMAZIONI GENERALI PER IL FUNZIONAMENTO DEI SERVIZI DI


(informativa) SOCCORSO 8
B.1 Disposizioni generali................................................................................................................................. 8
B.2 Funzionamento ........................................................................................................................................... 8
B.3 Tempo di risposta ...................................................................................................................................... 8
B.4 Identificazione.............................................................................................................................................. 9
B.5 Comunicazione ........................................................................................................................................... 9
B.6 Servizio di riserva....................................................................................................................................... 9
B.7 Prove periodiche ........................................................................................................................................ 9
B.8 Addestramento ........................................................................................................................................... 9

APPENDICE ZA PUNTI DELLA PRESENTE NORMA EUROPEA RIGUARDANTI I REQUISITI


(informativa) ESSENZIALI O ALTRE DISPOSIZIONI DELLE DIRETTIVE UE 10

BIBLIOGRAFIA 11

UNI EN 81-28:2004 © UNI Pagina III


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Regole di sicurezza per la costruzione e l'installazione di


ascensori EN 81-28
NORMA EUROPEA Ascensori per il trasporto di persone e merci
Teleallarmi per ascensori e ascensori per merci

GIUGNO 2003

Safety rules for the construction and installation of lifts


EUROPEAN STANDARD Lifts for the transport of persons and goods
Remote alarm on passenger and goods passenger lifts
Règles de sécurité pour la construction et l’installation des ascenseurs
NORME EUROPÉENNE Elévateurs pour le transport de personnes et d’objets
Téléalarme pour ascenseurs et ascenseurs de charge
Sicherheitsregeln für die Konstruktion und den Einbau von Aufzügen
EUROPÄISCHE NORM Aufzüge für den Personen- und Gütertransport
Fern-Notruf für Personen- und Lastenaufzüge

DESCRITTORI

ICS 13.320; 91.140.90

La presente norma europea è stata approvata dal CEN il 13 febbraio 2003.


I membri del CEN devono attenersi alle Regole Comuni del CEN/CENELEC
che definiscono le modalità secondo le quali deve essere attribuito lo status di
norma nazionale alla norma europea, senza apportarvi modifiche. Gli elenchi
aggiornati ed i riferimenti bibliografici relativi alle norme nazionali corrisponden-
ti possono essere ottenuti tramite richiesta alla Segreteria Centrale oppure ai
membri del CEN.
La presente norma europea esiste in tre versioni ufficiali (inglese, francese e
tedesca). Una traduzione nella lingua nazionale, fatta sotto la propria respon-
sabilità da un membro del CEN e notificata alla Segreteria Centrale, ha il me-
desimo status delle versioni ufficiali.
I membri del CEN sono gli Organismi nazionali di normazione di Austria,
Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda,
Italia, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito,
Repubblica Ceca, Slovacchia, Spagna, Svezia, Svizzera e Ungheria.

CEN
COMITATO EUROPEO DI NORMAZIONE
European Committee for Standardization
Comité Européen de Normalisation
Europäisches Komitee für Normung
Segreteria Centrale: rue de Stassart, 36 - B-1050 Bruxelles

© 2003 CEN
Tutti i diritti di riproduzione, in ogni forma, con ogni mezzo e in tutti i Paesi, sono
riservati ai Membri nazionali del CEN.

UNI EN 81-28:2004 © UNI Pagina V


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PREMESSA
Il presente documento (EN 81-28:2003) è stato elaborato dal Comitato Tecnico CEN/TC 10
"Ascensori per persone, merci e servizi", la cui segreteria è affidata all'AFNOR.
Alla presente norma europea deve essere attribuito lo status di norma nazionale, o median-
te pubblicazione di un testo identico o mediante notifica di adozione, entro dicembre 2003,
e le norme nazionali in contrasto devono essere ritirate entro dicembre 2003.
Il presente documento è stato elaborato nell'ambito di un mandato conferito al CEN dalla
Commissione Europea e dall'Associazione Europea di Libero Scambio ed è di supporto ai
requisiti essenziali della/e Direttiva/e dell'UE.
Per quanto riguarda il rapporto con la/e Direttiva/e UE, si rimanda all'appendice informa-
tiva ZA che costituisce parte integrante del presente documento.
Il presente documento è una parte della serie di norme EN 81 "Safety rules for the
construction and installation of lifts". Questa è la prima edizione della EN.
L'appendice A è normativa.
L'appendice B è informativa.
In conformità alle Regole Comuni CEN/CENELEC, gli enti nazionali di normazione dei se-
guenti Paesi sono tenuti a recepire la presente norma europea: Austria, Belgio, Danimar-
ca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Malta,
Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Slovacchia, Spagna,
Svezia, Svizzera e Ungheria.

UNI EN 81-28:2004 © UNI Pagina VI


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INTRODUZIONE
La presente norma europea è una norma di tipo C come specificato nella EN 1070.
La presente norma è stata elaborata per essere una norma armonizzata in grado di
fornire un mezzo per assicurare la conformità ai requisiti essenziali di sicurezza della
Direttiva ascensori.
Il macchinario interessato e l'estensione dei pericoli trattati sono indicati nello scopo e
campo di applicazione della norma.
Quando le prescrizioni della presente norma di tipo C sono diverse da quelle che sono
stabilite nelle norme di tipo A o B, le prescrizioni della presente norma di tipo C hanno la
precedenza sulle prescrizioni delle altre norme, limitatamente agli ascensori che sono
stati progettati e costruiti secondo le prescrizioni della presente norma di tipo C.
Nella formulazione della presente norma sono state fatte le seguenti ipotesi:
1) La rete di comunicazione (vedere appendice A) non è soggetta a guasti.
2) Il guasto della rete elettrica di alimentazione non si verifica in maniera tale che tutti
gli ascensori di un'area geografica provochino contemporaneamente degli intrappo-
lamenti.
3) La presente norma è impiegata insieme alle corrispondenti norme della serie EN 81.
La presente norma fornisce anche informazioni generali in relazione al livello di servizio
offerto da un'organizzazione di soccorso.

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE


La presente norma si applica ai sistemi di allarme per tutti i tipi di ascensori e ascensori
per merci, in particolare per quelli trattati dalla serie di norme EN 81.
La presente norma prende anche in considerazione le informazioni minime date al
proprietario dell'impianto relativamente alla manutenzione e al servizio di soccorso.
La presente norma tratta i seguenti pericoli significativi relativi agli ascensori quando essi
sono utilizzati come previsto e nelle condizioni indicate dall'installatore/fabbricante:
- intrappolamento di utenti a causa di un funzionamento non corretto dell'ascensore.
La presente norma non è applicabile ai sistemi di allarme l'impiego dei quali è previsto per
le richieste di aiuto in altri casi, per esempio attacco cardiaco, richiesta di informazioni,
ecc.
La presente norma si applica ai sistemi di allarme impiegati per gli ascensori che sono
stati fabbricati e installati dopo la data della sua pubblicazione da parte del CEN. Tuttavia,
si può tenere conto della presente norma quando applicata ad ascensori esistenti.
La EN 81-70 fornisce requisiti ulteriori per le persone disabili.
In relazione al teleallarme, la presente norma sostituisce le EN 81-1:1998 e
EN 81-2:1998 (punto 14.2.3).

2 RIFERIMENTI NORMATIVI
La presente norma europea rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposizioni
contenute in altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appropriati
del testo e vengono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, successive
modifiche o revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se introdotte
nella presente norma europea come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti non
datati vale l'ultima edizione della pubblicazione alla quale si fa riferimento (compresi gli
aggiornamenti).
EN 81-1:1998 Safety rules for the construction and installation of lifts - Electric
lifts
EN 81-2:1998 Safety rules for the construction and installation of lifts - Hydraulic
lifts

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EN 81-70:2003 Safety rules for the construction and installations of lifts -


Particular applications for passenger and good passenger lifts -
Accessibility to lifts for persons including persons with disability
EN 292-1 Safety of machinery - Basic concepts, general principles for
design - Basic terminology, methodology
EN 292-2 Safety of machinery - Basic concepts, general principles for
design - Technical principles and specifications
EN 1070:1998 Safety of machinery - Terminology
EN 13015:2001 Maintenance for lifts and escalators - Rules for maintenance
instructions

3 TERMINI E DEFINIZIONI
Ai fini della presente norma europea si applicano i termini e le definizioni date nelle
EN 81-1:1998 ed EN 81-2:1998 ed EN 1070:1998 così come le definizioni aggiuntive
seguenti.

3.1 allarme: Lo stato tra l'azionamento del dispositivo di attivazione dell'allarme e la fine
dell'allarme.

3.2 riconoscimento: Informazione emessa dal servizio di soccorso destinata al dispositivo di


allarme per informarlo che l'allarme è stato preso in considerazione.

3.3 dispositivo di allarme: Parte del sistema di allarme in grado di rilevare, identificare, conva-
lidare un allarme effettivo e iniziare la comunicazione bidirezionale. Il dispositivo di allarme
è parte dell'ascensore.

3.4 fine dell'allarme: Informazione emessa dal dispositivo di allarme e destinata al servizio di
soccorso per informarlo che la situazione di intrappolamento è terminata.

3.5 dispositivo di attivazione dell'allarme: Dispositivo(i) previsto(i) per gli utenti intrappolati
nell'impianto al fine di chiedere assistenza esterna, esemplificato nell'appendice A.

3.6 sistema di allarme: Combinazione del(i) dispositivo(i) di attivazione dell'allarme e del(i)


dispositivo(i) di allarme esemplificato nell'appendice A.

3.7 risposta umana: Risposta data direttamente da una persona del servizio di soccorso
attraverso il sistema di allarme.

3.8 dispositivo di ricezione: Dispositivo esterno all'ascensore (per esempio nel servizio di
soccorso), in grado di gestire le informazioni degli allarmi e la comunicazione bidire-
zionale. Esemplificato nell'appendice A.

3.9 servizio di soccorso: Organizzazione incaricata di ricevere gli allarmi e soccorrere le


persone intrappolate nell'impianto, esemplificata nell'appendice A. Un servizio di soccorso
può essere parte dell'organizzazione di manutenzione. Vedere appendice B.

3.10 trasmettitore: Parte del sistema di comunicazione bidirezionale tra il sistema di allarme e
il dispositivo di ricezione esemplificato nell'appendice A.

3.11 proprietario dell'impianto: La persona fisica o giuridica che ha il potere di disporre


dell'impianto e ne assume la responsabilità del funzionamento e dell'utilizzo incluso il
salvataggio delle persone intrappolate.

3.12 installatore: La persona fisica o giuridica che si assume la responsabilità dell'installazione


dell'ascensore (degli ascensori), compreso il sistema di allarme.

UNI EN 81-28:2004 © UNI Pagina 2


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3.13 fabbricante del sistema di allarme: La persona fisica o giuridica che si assume la respon-
sabilità della progettazione, della fabbricazione e della commercializzazione dei sistemi di
allarme.

3.14 impianto: Ascensore o ascensore per merci completamente installato compreso(i) il(i)
sistema(i) di allarme.

3.15 organizzazione di manutenzione: Ditta o parte di una ditta dove un(dei) manutentore(i)
competente(i) svolge(svolgono) le operazioni di manutenzione per conto del proprietario
dell'impianto.

4 REQUISITI DI SICUREZZA E/O MISURE DI PROTEZIONE

4.1 Disposizioni generali


I sistemi di allarme devono soddisfare i requisiti di sicurezza e/o le misure di protezione
date in 4.
In aggiunta, i sistemi di allarme devono essere progettati secondo i principi delle
EN 292-1 e EN 292-2 per i pericoli relativi ma non significativi, che non sono trattati dalla
presente norma (per esempio spigoli vivi).

4.1.1 Allarmi
Il dispositivo di allarme deve garantire, essendo soggetto al filtro degli allarmi di cui in
4.1.5, che l'informazione completa dell'allarme (vedere 4.1.6) sia emessa fino al ricono-
scimento, anche durante la manutenzione.
Se un'emissione fallisce prima del riconoscimento, il ritardo della(e) nuova(e) emissione(i)
deve essere ridotto al minimo compatibile con la rete di comunicazione (vedere il punto
0.2.5 della EN 81-1:1998 e il punto 0.2.5 della EN 81-2:1998).
Se le caratteristiche della rete di comunicazione lo richiedessero, (vedere il punto 0.2.5
della EN 81-1:1998 e il punto 0.2.5 della EN 81-2:1998) e se la comunicazione si è inter-
rotta, ogni nuova emissione dopo il riconoscimento non deve essere impedita dal dispo-
sitivo di allarme. Il sistema di allarme deve essere in grado di accettare comunicazioni dal
servizio di soccorso fino a che non si sia verificata la fine dell'allarme.
L'emissione dell'informazione di allarme al trasmettitore non deve essere ritardata, tranne
che durante le operazioni di filtro.
Tra il riconoscimento e la fine dell'allarme, deve essere escluso qualunque filtro degli
allarmi.
Dopo il riconoscimento, se la comunicazione è interrotta, l'apparecchiatura di allarme
deve arrestare la riemissione automatica.

4.1.2 Fine dell'allarme


Devono essere previsti mezzi che consentano l'indicazione, dal sistema di allarme al
servizio di soccorso, che l'allarme è stato risolto e che non ci sono più utenti intrappolati.
La fine dell'allarme deve essere attivata solo dall'impianto dal quale l'allarme ha avuto
origine. I mezzi per attivare la fine dell'allarme devono essere fuori della portata di
qualunque persona non competente.
Devono essere prese misure affinché il sistema di allarme consenta il reset a distanza.

4.1.3 Alimentazione elettrica di emergenza


Nessun allarme deve essere impedito o perduto neppure in caso di commutazione o di
guasto dell'alimentazione elettrica.
Se si utilizza una alimentazione elettrica di emergenza ricaricabile, devono essere previsti
mezzi per informare automaticamente il servizio di soccorso non appena la autonomia sia
divenuta inferiore a quella necessaria per garantire un'ora di funzionamento del sistema di
allarme.

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4.1.4 Indicazioni nella cabina dell'ascensore


Un segnale visibile e udibile deve rispondere ai requisiti dati al punto 5.4.4.3 della
EN 81-70:2003 e informare il(i) passeggero(i) che l'allarme è stato convalidato come un
allarme effettivo.

4.1.5 Filtro degli allarmi


Devono essere previste misure per rendere il sistema di allarme in grado di filtrare gli
allarmi indebiti.
A tal fine il filtro deve essere in grado di eliminare l'allarme quando si verifica uno
qualunque degli eventi seguenti:
- quando la cabina è nella zona di sbloccaggio delle porte e le porte di cabina e di
piano sono completamente aperte;
- la cabina è in movimento e le porte si aprono alla fermata successiva.
Tuttavia, nessun allarme attivato durante la manutenzione e/o la riparazione deve essere
scartato.
Il sistema di allarme deve anche prevedere mezzi per consentire al servizio di soccorso di
disattivare e riattivare il filtro degli allarmi.

4.1.6 Identificazione
Il dispositivo di allarme deve consentire al servizio di soccorso di identificare almeno
l'impianto, anche durante le prove.

4.1.7 Comunicazione
Dopo l'azionamento del dispositivo di attivazione dell'allarme, non deve essere neces-
saria alcuna azione ulteriore da parte dell'utente intrappolato.
Dopo l'attivazione dell'allarme il passeggero non deve essere in grado di interrompere la
comunicazione bidirezionale. Durante l'allarme, il passeggero deve sempre essere in
grado di azionarlo nuovamente.

4.2 Caratteristiche tecniche

4.2.1 Disponibilità/Affidabilità
Il sistema di allarme deve essere in grado di funzionare tutte le volte che si prevede
l'accesso di utenti all'ascensore (vedere il punto 0.2.5 della EN 81-1:1998 e il punto 0.2.5
della EN 81-1:1998).
Il dispositivo di allarme deve essere in grado di emettere informazioni di allarme per un
dispositivo di ricezione alternativo.
Il dispositivo di allarme deve simulare automaticamente il segnale di ingresso di un
allarme (prova automatica) e attivare a fini di prova la conseguente connessione al dispo-
sitivo di ricezione con la frequenza richiesta dalla sicurezza degli utenti quando
l'ascensore è utilizzato secondo l'uso previsto, ma almeno ogni 3 giorni.

4.2.2 Interfaccia elettrica


Qualunque interfaccia elettrica tra il sistema di allarme e i componenti dei circuiti di
sicurezza dell'ascensore deve rispettare i requisiti dei punti 13.2.2 e 14.1.2.1.3 della
EN 81-1:1998 e dei punti 13.2.2 e 14.1.2.1.3 della EN 81-2:1998.

4.2.3 Dispositivo di attivazione dell'allarme


Il(I) dispositivo(i) di attivazione dell'allarme deve(devono) essere installato(i) nei luoghi
dove esiste il rischio di intrappolamento degli utenti. Il(I) dispositivo(i) di attivazione
dell'allarme in cabina deve(devono) essere generalmente posto(i) nel(i) quadro(i) di
manovra.
Nota Per mantenere l'integrità della funzione di allarme, il dispositivo di attivazione dell'allarme dovrebbe essere
resistente al vandalismo in conformità al prEN 81-71.

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4.2.4 Accessibilità al dispositivo di allarme


Il dispositivo di allarme deve essere installato sulla/nella cabina [ma non accessibile al(i)
passeggero(i)], nel vano di corsa o in uno spazio per il macchinario/pulegge.

4.2.5 Modifica dei parametri


L'accesso ai parametri funzionali del sistema di allarme deve essere protetto mediante
mezzi adeguati, come codici di accesso.

5 INFORMAZIONI

5.1 Informazioni da fornire con il sistema di allarme


Il fabbricante del sistema di allarme deve informare l'installatore di quanto segue:
- istruzioni per l'installazione, le prove e la manutenzione in condizioni di sicurezza;
- informazioni separate da fornire al proprietario in relazione al punto 5.3, in parti-
colare quelle riguardanti la prova del sistema di comunicazione bidirezionale (prova
manuale) e la periodicità della prova.

5.2 Informazioni da fornire con l'ascensore


L'installatore deve informare il proprietario dell'impianto di quanto segue:
- la necessità per il proprietario dell'impianto di assicurare che l'ascensore sia
collegato a un servizio di soccorso;
- le informazioni che devono essere trasferite al servizio di soccorso, vedere 5.3;
- la necessità di mantenere sempre il dispositivo di allarme funzionante per fornire una
comunicazione bidirezionale con un servizio di soccorso;
- la necessità di porre l'impianto fuori servizio quando la comunicazione bidirezionale
non è funzionante;
- controllo periodico della risposta vocale proveniente dal servizio di soccorso, impie-
gando il(i) dispositivo(i) di attivazione dell'allarme (prova manuale), vedere anche il
punto 4.3.2.16 a) della EN 13015:2001;
- le informazioni per l'uso dei sistemi di allarme;
- i requisiti minimi di manutenzione per il sistema di allarme;
- le informazioni su come modificare i parametri per la chiamata telefonica, cioè i
numeri di telefono, se sono inclusi nel dispositivo di allarme.

5.3 Informazioni che il proprietario dell'impianto deve fornire al servizio di soccorso


Il proprietario dell'impianto deve informare il servizio di soccorso di quanto segue:
- le istruzioni/informazioni generali dell'installatore tenendo conto anche dei requisiti
della presente norma;
- la necessità di stabilire sempre una comunicazione bidirezionale che consenta il
contatto con gli utenti intrappolati, inclusa la possibilità di parlare regolarmente con
essi e di informarli dello stato delle operazioni di soccorso;
Nota Il proprietario dell'impianto può richiedere una risposta umana in una(delle) lingua(e) più
specifica(specifiche) in aggiunta a quella(e) ufficiale(i) (vedere il punto 0.2.5 della EN 81-1:1998 e il
punto 0.2.5 della EN 81-2:1998).
- le informazioni fornite dall'installatore in relazione a come interfacciare il sistema di
allarme;
- i controlli periodici;
- le prove automatiche;
- l'indirizzo che ha originato l'allarme, inclusa la dislocazione dell'ascensore;

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- l'organizzazione dell'edificio inclusa la necessaria disponibilità del servizio di


soccorso, per esempio in ogni ciclo di 24 h;
- descrizione dei mezzi per ottenere l'accesso all'(agli) utente(i) intrappolato(i);
- qualunque rischio speciale relativo all'ingresso nell'edificio e all'ottenimento
dell'accesso all'impianto;
- necessità di assicurare la compatibilità tra i dispositivi per consentire di ricevere e
identificare correttamente e completamente l'(gli) allarme(i) prima che il riconosci-
mento sia inviato al dispositivo di allarme;
- informare dei limiti di tempo dell'alimentazione di emergenza del sistema di allarme.

6 PROVE PRIMA DELLA MESSA IN SERVIZIO


Le prove prima della messa in servizio devono riguardare le funzioni del sistema di
allarme.
Nota Il controllo e la prova dell'impianto completo dovrebbero essere in accordo con le norme corrispondenti della
serie EN 81.

7 MARCATURE, AVVISI
La marcatura minima in cabina deve comprendere:
- indicazione che la cabina è equipaggiata con un sistema di allarme e collegata a un
servizio di soccorso;
Nota Possono essere usati pittogrammi.
- Il dispositivo di attivazione dell'allarme, cioè il pulsante del dispositivo di allarme, il
comando a sfioramento, ecc. deve essere di colore giallo e identificato dal segno
grafico:
figura 1 Campanello di allarme

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APPENDICE A COMUNICAZIONE BIDIREZIONALE TIPICA TRA ASCENSORE(I) E SERVIZIO DI


(normativa) SOCCORSO
figura A.1 Comunicazione bidirezionale tipica tra ascensore(i) e servizio di soccorso
Legenda
1 Servizio di soccorso
2 Luogo di installazione
3 Sistema di allarme
4 Limiti della presente norma
5 Dispositivo di ricezione
6 Rete di comunicazione
7 Trasmettitore
8 Dispositivo di allarme
9 Dispositivo di attivazione dell'allarme
10 Ascensori

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APPENDICE B INFORMAZIONI GENERALI PER IL FUNZIONAMENTO DEI SERVIZI DI SOCCORSO


(informativa)

B.1 Disposizioni generali


Un'analisi dei rischi ha mostrato che un servizio di soccorso dovrebbe fornire misure
organizzative per assicurare che un utente intrappolato sia liberato entro il più breve
tempo possibile.
Il servizio di soccorso dovrebbe eseguire una valutazione dei rischi per determinare che
le sue procedure, la struttura organizzativa, ecc. siano in grado di fornire un servizio
adeguato.
Il servizio di soccorso dovrebbe tenere conto delle istruzioni dell'installatore e di qualsiasi
informazione fornita dal proprietario dell'impianto.
Il seguito fornisce una guida sulle modalità secondo le quali un servizio di soccorso
dovrebbe svolgere i propri compiti.
Nota Se una regolamentazione nazionale per il servizio di soccorso differisse in maniera più restrittiva, essa deve
essere applicata.

B.2 Funzionamento
Il sistema di allarme dovrebbe permettere una comunicazione bidirezionale che consenta
un contatto adeguato tra le persone intrappolate e un servizio di soccorso. L'apparec-
chiatura di un servizio di soccorso dovrebbe essere sempre atta a fornire tale servizio e il
servizio di soccorso dovrebbe essere in grado di rispondere rapidamente a ogni allarme.
Se esiste la possibilità di allarmi che richiedano assistenza a qualunque ora del giorno,
per prestare soccorso agli utenti, adeguato significa un funzionamento 24 h su 24.
Se l'impianto non richiede un funzionamento per gli utenti lungo l'arco di 24 h, in tal caso
la garanzia del soccorso può essere limitata alle ore del suo funzionamento.
Per accrescere la sicurezza delle persone che intervengono e per ridurre il rischio di un
intrappolamento prolungato, le procedure di intervento, incluso l'ottenimento dell'accesso
all'edificio, dovrebbe essere gestito, seguito e registrato dal servizio di soccorso per
assicurare che la liberazione abbia successo.

B.3 Tempo di risposta


Il servizio di soccorso dovrebbe assicurare che il tempo intercorso tra la ricezione
dell'informazione di allarme e l'emissione del riconoscimento dell'allarme nei servizi di
soccorso non sia maggiore di cinque minuti in condizioni normali.
Per tali motivi, il servizio di soccorso dovrebbe disporre di risorse sufficienti relative a:
- mezzi materiali necessari per gestire il numero di installazioni collegate (special-
mente mezzi di comunicazione sufficienti);
- risorse umane, specialmente se il servizio di soccorso sceglie di disattivare il filtro
degli allarmi;
- persone addestrate per soccorrere gli utenti intrappolati;
- strutture di riserva (vedere punto B.6).
Dopo il riconoscimento dell'allarme, il tempo di intervento nel luogo dell'impianto
dovrebbe essere il più breve possibile, cioè non più di un'ora in condizioni normali, per
esempio senza ingorghi di traffico, condizioni meteorologiche avverse, ecc.

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B.4 Identificazione
Per rendere minimo il tempo di intervento e accrescere la sicurezza delle persone
coinvolte nel soccorso, il servizio di soccorso, non appena sia stato ricevuto un allarme,
dovrebbe avere disponibili le informazioni necessarie per il soccorso, quali:
a) indirizzo da cui è partito l'allarme, compresa la dislocazione dell'ascensore;
b) identificazione della cabina;
c) descrizione dei mezzi per avere accesso agli utenti intrappolati;
d) qualunque pericolo e qualunque rischio relativo all'ingresso nell'edificio e all'accesso
all'impianto.

B.5 Comunicazione
Il servizio di soccorso dovrebbe controllare che l'informazione dell'allarme sia stata
ricevuta completamente e correttamente prima che sia inviato il riconoscimento al
sistema di allarme e sia data la risposta umana.
La risposta umana dovrebbe essere data almeno nella(e) lingua(e) ufficiale(i) del Paese
dove è situato l'ascensore.
Il servizio di soccorso dovrebbe essere in grado in ogni momento di ristabilire la comuni-
cazione bidirezionale con gli utenti intrappolati per informarli dello stato dell'operazione di
soccorso.
Se il servizio di soccorso lo ritenesse necessario, per esempio al fine di evitare panico,
esso dovrebbe essere in grado di parlare regolarmente con gli utenti intrappolati.

B.6 Servizio di riserva


Nell'eventualità che il servizio di soccorso non fosse più in grado di ricevere o gestire gli
allarmi, dovrebbe essere previsto un servizio di riserva dotato di opportune risorse.

B.7 Prove periodiche


Il servizio di soccorso dovrebbe gestire e controllare tutte le prove periodiche in
conformità a quanto indicato in 4.2.1 e 5.2 e dovrebbe intraprendere le azioni appropriate
in caso di guasto.

B.8 Addestramento
Le persone incaricate di trattare l'/gli allarme/i dovrebbero essere addestrate e dotate
degli attrezzi necessari. Dovrebbe essere data considerazione speciale al reset in condi-
zioni di sicurezza del dispositivo di allarme, se esiste tale possibilità.
Le persone incaricate di soccorrere gli utenti intrappolati dovrebbero essere addestrate
secondo il punto 6.1 della EN 13015:2001.

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APPENDICE ZA PUNTI DELLA PRESENTE NORMA EUROPEA RIGUARDANTI I REQUISITI ESSEN-


(informativa) ZIALI O ALTRE DISPOSIZIONI DELLE DIRETTIVE UE
La presente norma europea è stata elaborata nell'ambito di un mandato conferito al CEN
dalla Commissione Europea e dall'Associazione Europea di Libero Scambio ed è di
supporto ai requisiti essenziali della Direttiva UE 95/16/CE (Direttiva ascensori).
AVVERTENZA: Altri requisiti e altre Direttive UE possono essere applicabili al/ai
prodotto/i che rientra/rientrano nello scopo e campo di applicazione della presente
norma.
La presente norma è di supporto ai requisiti essenziali di sicurezza della Direttiva:
95/16/CE.
La conformità alla presente norma fornisce un mezzo per soddisfare i requisiti essenziali
specifici delle Direttive interessate e dei regolamenti EFTA associati.

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BIBLIOGRAFIA
[1] prEN 81-71 Safety rules for the construction and installations of
lifts - Particular applications for passenger and
goods passenger lifts - Vandal resistant lifts
[2] TBR 21:1998 Terminal Equipment (TE); Attachment requirements
for pan-European approval for connection to the
analogue Public switched telephone networks
(PSTNs) of TE (excluding TE supporting the voice
telephone service) in which network addressing, if
provided, is by means of dual tone multi frequency
(DTMF) signalling
[3] TR 101 150 v1.1.1:May 1998 Report on the application of TBR 21

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UNI
Ente Nazionale Italiano La pubblicazione della presente norma avviene con la partecipazione volontaria dei Soci,
di Unificazione dell’Industria e dei Ministeri.
Via Battistotti Sassi, 11B Riproduzione vietata - Legge 22 aprile 1941 Nº 633 e successivi aggiornamenti.
20133 Milano, Italia

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