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UNI riconosce al cliente di questo prodotto scaricato on-line dal For this product downloaded online from the UNI webstore (hereafter
webstore UNI (d’ora in avanti denominati solo “prodotto”) i diritti non referred to as "products") UNI grants the client with the non-exclusive
esclusivi e non trasferibili di cui al dettaglio seguente, in conseguenza and non-transferable rights as specified in detail below, subordinate to
del pagamento degli importi dovuti. Il cliente ha accettato di essere payment of the sums due. The client accepted the limits stated in this
vincolato ai termini fissati in questa licenza circa l'installazione e la license regarding the installation or production of copies or any other
realizzazione di copie o qualsiasi altro utilizzo del prodotto. La licenza use of the products. The user license does not confer to clients
d'uso non riconosce al cliente la proprietà del prodotto, ma ownership of the product, but exclusively the right to use according to
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licenza d'uso.
COPYRIGHT COPYRIGHT
Il cliente ha riconosciuto che: The client acknowledged that:
– il prodotto è di proprietà di UNI in quanto titolare del copyright -così – The product is property of UNI, as copyright owner –as specified in
come indicato all'interno del prodotto- e che tali diritti sono tutelati the product itsselves– and the said rights are governed by national
dalle leggi nazionali e dai trattati internazionali sulla tutela del legislation and international agreements on copyright.
copyright – All rights, deeds and interests in and on the product shall remain
– tutti i diritti, titoli e interessi nel e sul prodotto sono e saranno di UNI, property of UNI, including those of intellectual property.
compresi i diritti di proprietà intellettuale.
GIUGNO 2004
NORMA EUROPEA
SOMMARIO La norma specifica le tecniche fondamentali di radiografia al fine di otte-
nere risultati soddisfacenti e ripetibili in modo economico. La norma si
applica al controllo radiografico dei giunti saldati per fusione di lamiere e
tubi di materiali metallici. La norma non specifica livelli di accettabilità delle
indicazioni.
PREMESSA NAZIONALE
La presente norma costituisce il recepimento, in lingua italiana, del-
la norma europea EN 1435 (edizione agosto 1997), dell’aggiorna-
mento A1 (edizione maggio 2002) e dell’aggiornamento A2 (edizio-
ne dicembre 2003), che assumono così lo status di norma naziona-
le italiana.
La traduzione è stata curata dall’UNI.
La Commissione "Saldature" dell’UNI segue i lavori europei sull’ar-
gomento per delega della Commissione Centrale Tecnica.
Rispetto all’edizione precedente è stato sostituito l’accordo tra le
parti con il riferimento a specifiche. Sono state inoltre modificate le
figure relative a: la disposizione di ripresa radiografica per esposi-
zione a parete singola di pezzi curvi (saldatura di bocchello inseri-
to), la disposizione di ripresa radiografica per esposizione a doppia
parete-immagine singola di pezzi curvi per la valutazione della pa-
rete vicino alla pellicola con l’IQI posto vicino alla pellicola, il numero
minimo di esposizioni per tecnica a singola parete e sorgente ester-
na con una variazione massima ammissibile di spessore attraversa-
to del 10% e il numero minimo di esposizione per tecnica a singola
parete e sorgente esterna con una variazione massima ammissibile
di spessore attraversato del 20%.
Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le parti
interessate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare il reale stato
dell’arte della materia ed il necessario grado di consenso.
Chiunque ritenesse, a seguito dell’applicazione di questa norma, di poter fornire sug-
gerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dell’arte
in evoluzione è pregato di inviare i propri contributi all’UNI, Ente Nazionale Italiano di
Unificazione, che li terrà in considerazione, per l’eventuale revisione della norma stessa.
INDICE
2 RIFERIMENTI NORMATIVI 1
3 DEFINIZIONI 2
5 GENERALITÀ 2
5.1 Protezione dalle radiazioni ionizzanti ............................................................................................. 2
5.2 Preparazione della superficie e stadio di fabbricazione ...................................................... 3
5.3 Posizione della saldatura sulla radiografia ................................................................................. 3
5.4 Identificazione delle radiografie ........................................................................................................ 3
5.5 Marcatura ...................................................................................................................................................... 3
5.6 Sovrapposizione delle pellicole ......................................................................................................... 3
5.7 Tipi e posizioni degli indicatori di qualità d'immagine (IQI) ................................................ 3
5.8 Valutazione della qualità d'immagine............................................................................................. 4
5.9 Valori minimi della qualità d'immagine .......................................................................................... 4
5.10 Qualificazione del personale .............................................................................................................. 4
7 RAPPORTO DI CONTROLLO 18
AGOSTO 1997
Non-destructive testing of welds + A1 MAGGIO 2002
EUROPEAN STANDARD Radiographic testing of welded joints + A2 DICEMBRE 2003
DESCRITTORI
ICS 25.160.40
CEN
COMITATO EUROPEO DI NORMAZIONE
European Committee for Standardization
Comité Européen de Normalisation
Europäisches Komitee für Normung
Segreteria Centrale: rue de Stassart, 36 - B-1050 Bruxelles
© 2003 CEN
Tutti i diritti di riproduzione, in ogni forma, con ogni mezzo e in tutti i Paesi, sono
riservati ai Membri nazionali del CEN.
PREMESSA ALL’AGGIORNAMENTO A1
Il presente documento EN 1435:1997/A1:2002 è stato elaborato dal Comitato Tecnico
CEN/TC 121 "Saldature", la cui segreteria è affidata al DS.
Al presente aggiornamento alla norma europea EN 1435:1997 deve essere attribuito lo
status di norma nazionale, o mediante pubblicazione di un testo identico o mediante noti-
fica di adozione, entro novembre 2002, e le norme nazionali in contrasto devono essere ri-
tirate entro novembre 2002.
Il presente documento è stato elaborato nell’ambito di un mandato conferito al CEN dalla
Commissione Europea e dall’Associazione Europea di Libero Scambio ed è di supporto ai
requisiti essenziali della(e) Direttiva(e) UE.
Per quanto riguarda il rapporto con la(e) Direttiva(e) UE, si rimanda all’appendice informa-
tiva ZA, che costituisce parte integrante del presente documento.
Le appendici A e B sono normative.
In conformità alle Regole Comuni CEN/CENELEC, gli enti nazionali di normazione dei se-
guenti Paesi sono tenuti a recepire la presente norma europea: Austria, Belgio, Danimar-
ca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Malta,
Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Spagna, Svezia e
Svizzera.
PREMESSA ALL’AGGIORNAMENTO A2
Il presente documento EN 1435:1997/A2:2003 è stato elaborato dal Comitato Tecnico
CEN/TC 121 "Saldature", la cui segreteria è affidata al DS.
Al presente aggiornamento alla norma europea EN 1435:1997 deve essere attribuito lo
status di norma nazionale, o mediante pubblicazione di un testo identico o mediante noti-
fica di adozione, entro giugno 2004, e le norme nazionali in contrasto devono essere riti-
rate entro giugno 2004.
Il presente documento è stato elaborato nell’ambito di un mandato conferito al CEN dalla
Commissione Europea e dall’Associazione Europea di Libero Scambio.
In conformità alle Regole Comuni CEN/CENELEC, gli enti nazionali di normazione dei se-
guenti Paesi sono tenuti a recepire la presente norma europea: Austria, Belgio, Danimar-
ca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Malta,
Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Slovacchia, Spagna,
Svezia, Svizzera e Ungheria.
2 RIFERIMENTI NORMATIVI
La presente norma europea rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposizioni
contenute in altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appropriati
del testo e vengono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, successive
modifiche o revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se introdotte
nella presente norma europea come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti non da-
tati vale l'ultima edizione della pubblicazione alla quale si fa riferimento.
EN 444 Non-destructive testing - General principles for the radiographic
examination of metallic materials by X - and gamma-rays
EN 462-1 Non-destructive testing - Image quality of radiographs - Image
quality indicators (wire type) - Determination of image quality value
EN 462-2 Non-destructive testing - Image quality of radiographs - Image
quality indicators (step/hole type) - Determination of image quality
value
EN 462-3 Non-destructive testing - Image quality of radiographs - Image
quality classes for ferrous metals
EN 462-4 Non-destructive testing - Image quality of radiographs - Experimental
evaluation of image quality values and image quality tables
EN 473 Qualification and certification of non-destructive personnel - General
principles
EN 584-1 Non-destructive testing - Industrial radiographic film - Classification
of film systems for industrial radiography
EN 584-2 Non-destructive testing - Industrial radiographic film - Control of film
processing by means of reference values
EN 25580 Non-destructive testing - Industrial radiographic illuminators - Minimum
requirements (ISO 5580:1985)
3 DEFINIZIONI
Ai fini della presente norma, si applicano le definizioni seguenti:
3.1 spessore nominale, t : Spessore nominale del solo materiale base. Le tolleranze di fab-
bricazione non devono essere considerate.
3.2 spessore attraversato, w : Spessore del materiale base nella direzione del fascio di ra-
diazioni, calcolato sulla base dello spessore nominale.
Nel caso delle tecniche a pareti multiple lo spessore attraversato dalle radiazioni viene
calcolato dallo spessore nominale.
3.3 distanza pezzo-pellicola, b : Distanza fra il pezzo in esame lato sorgente e la superficie
della pellicola, misurata lungo l'asse centrale del fascio di radiazioni.
3.6 distanza sorgente-pezzo, f : Distanza fra la sorgente di radiazioni e il pezzo in esame lato
sorgente, misurata lungo l'asse centrale del fascio di radiazioni.
5 GENERALITÀ
5.5 Marcatura
Per localizzare con precisione la posizione di ciascuna radiografia si devono fare marca-
ture permanenti sul pezzo da esaminare.
Quando la natura del materiale e/o le sue condizioni di servizio non permettono l'uso di
marcature permanenti, la posizione delle radiografie deve essere documentata mediante
schizzi precisi.
Quando gli IQI sono posti dal lato pellicola si deve mettere la lettera "F" vicino all'IQI e ciò
deve essere annotato nel rapporto di controllo.
Se sono state prese le misure opportune per assicurare che le radiografie di componenti
simili e loro zone siano ottenute con tecniche identiche di esposizione e di trattamento e
che non siano attendibili differenze di qualità d'immagine, non è necessario verificare la
qualità d'immagine su ciascuna radiografia; in questo caso l’estensione della verifica della
qualità d'immagine deve essere definita in una specifica.
Nel caso di esposizione di tubi di diametro 200 mm ed oltre con la sorgente interna cen-
trata, si dovrebbero disporre almeno tre IQI ugualmente distanziati lungo la circonferenza.
La/e pellicola/e mostrante/i le immagini degli IQI è/sono allora considerata/e rappresenta-
tiva/e di tutta la circonferenza.
6.1.1 Generalità
In generale si devono usare le tecniche radiografiche in conformità ai punti da 6.1.2 a 6.1.9.
La tecnica di ripresa ellittica (doppia parete/doppia immagine) conforme alla figura 11 non
dovrebbe essere usata per diametri esterni De > 100 mm, spessore di parete t > 8 mm e
larghezza della saldatura maggiore di De/4. Se t /De < 0,12 sono sufficienti due radiografie
effettuate a 90° fra loro. La distanza fra le due immagini della saldatura deve essere ugua-
le, all'incirca, alla larghezza della saldatura.
Quando è difficile effettuare una ripresa ellittica su diametri De ≤ 100 mm, si può usare la
tecnica ortogonale in conformità a 6.1.7 (vedere figura 12). In questo caso sono necessa-
rie tre esposizioni a 120° o intervallate di 60°.
Nel caso di disposizioni di ripresa conformi alle figure 11, 13 e 14, l'inclinazione del fascio
deve essere tenuta la più piccola possibile ed essere tale da evitare la sovrapposizione
delle due immagini della saldatura. La distanza sorgente-pezzo, f, deve essere la più pic-
cola possibile, in conformità a 6.6. L'IQI deve essere posto dal lato pellicola insieme alla
lettera di piombo "F".
Si possono utilizzare altre tecniche radiografiche per esempio per la configurazione geo-
metrica del pezzo o per differenze di spessore del materiale. In 6.1.9 è illustrato un esem-
pio di un caso simile. Non devono essere utilizzate tecniche con pellicole multiple per ri-
durre i tempi di esposizione su zone di spessore uniforme.
Nota Nell'appendice A è indicato il numero minimo di radiografie necessario per ottenere una copertura radiogra-
fica accettabile di tutta la circonferenza per una saldatura testa a testa su tubo.
6.1.2 Sorgente di radiazioni posta di fronte al pezzo e pellicola posta dal lato opposto (vedere figura 1)
figura 1 Disposizione di ripresa radiografica per pezzi piani ed esposizione a parete singola (vedere 3 per f, b, t )
Legenda
S Sorgente di radiazioni
F Pellicola
6.1.3 Sorgente di radiazioni posta esternamente al pezzo e pellicola posta all'interno (vedere figure
da 2 a 4)
figura 2 Disposizione di ripresa radiografica per esposizione a parete singola di pezzi curvi
Legenda
S Sorgente di radiazioni
F Pellicola
figura 3 Disposizione di ripresa radiografica per esposizione a parete singola di pezzi curvi (saldatura di boc-
chello inserito)
Legenda
S Sorgente di radiazioni
F Pellicola
figura 4 Disposizione di ripresa radiografica per esposizione a parete singola di pezzi curvi (saldatura di boc-
chello appoggiato)
Legenda
S Sorgente di radiazioni
F Pellicola
6.1.4 Sorgente di radiazioni interna al pezzo, centrata, e pellicola esterna (vedere figure da 5 a 7)
figura 5 Disposizione di ripresa radiografica per esposizione a parete singola di pezzi curvi
Legenda
S Sorgente di radiazioni
F Pellicola
figura 6 Disposizione di ripresa radiografica per esposizione a parete singola di pezzi curvi (saldatura di boc-
chello inserito)
Legenda
S Sorgente di radiazioni
F Pellicola
figura 7 Disposizione di ripresa radiografica per esposizione a parete singola di pezzi curvi (saldatura di boc-
chello appoggiato)
Legenda
S Sorgente di radiazioni
F Pellicola
6.1.5 Sorgente di radiazioni interna al pezzo, non centrata, e pellicola esterna (vedere figure da 8 a 10)
figura 8 Disposizione di ripresa radiografica per esposizione a parete singola di pezzi curvi
Legenda
S Sorgente di radiazioni
F Pellicola
figura 9 Disposizione di ripresa radiografica per esposizione a parete singola di pezzi curvi (saldatura di boc-
chello inserito)
Legenda
S Sorgente di radiazioni
F Pellicola
figura 10 Disposizione di ripresa radiografica per esposizione a parete singola di pezzi curvi (saldatura di boc-
chello appoggiato)
Legenda
S Sorgente di radiazioni
F Pellicola
6.1.8 Sorgente di radiazioni esterna al pezzo e pellicola posta dall'altro lato (vedere figure da 13 a 18)
figura 13 Disposizione di ripresa radiografica per esposizione a doppia parete-immagine singola di pezzi curvi
per la valutazione della parete vicina alla pellicola con l'IQI posto vicino alla pellicola
Legenda
S Sorgente di radiazioni
F Pellicola
figura 15 Disposizione di ripresa radiografica per esposizione a doppia parete-immagine singola di saldature
longitudinali
Legenda
S Sorgente di radiazioni
F Pellicola
figura 16 Disposizione di ripresa radiografica per esposizione a doppia parete-immagine singola di pezzi curvi
per la valutazione della parete vicina alla pellicola
Legenda
S Sorgente di radiazioni
F Pellicola
figura 17 Disposizione di ripresa radiografica per verificare la penetrazione nelle saldature d'angolo
Legenda
S Sorgente di radiazioni
F Pellicola
figura 18 Disposizione di ripresa radiografica per verificare la penetrazione nelle saldature d'angolo
Legenda
S Sorgente di radiazioni
F Pellicola
6.1.9 Tecnica di ripresa radiografica per pezzi con spessori differenti (vedere figura 19)
figura 19 Tecnica con pellicola multipla
Legenda
S Sorgente di radiazioni
F Pellicola
6.2 Scelta della tensione del tubo radiogeno e della sorgente di radiazioni
figura 20 Tensione massima del tubo radiogeno per apparecchi a raggi X fino a 500 kV in funzione dello spes-
sore attraversato e del materiale
Legenda
X Spessore attraversato, w in mm
Y Tensione del tubo radiogeno in kV
1 Rame/nichel e loro leghe
2 Acciaio
3 Titanio e sue leghe
4 Alluminio e sue leghe
prospetto 1 Campi di spessore attraversato per sorgenti di raggi gamma e per apparecchi a raggi X di energia
uguale o maggiore di 1 MeV per acciaio e leghe a base di rame e di nichel
prospetto 2 Classi dei sistemi di pellicole e schermi metallici per la radiografia di acciai e leghe a base di rame e
di nichel
Sorgente di radiazioni Spessore attraversato Classe del sistema di pellicole1) Tipo e spessore degli schermi metallici
w
Classe A Classe B Classe A Classe B
Tensione apparecchi a raggi X Nessuno schermo o schermi di piombo anteriore e
≤ 100 kV posteriore fino a 0,03 mm
Tensione apparecchi a raggi X C5 C3 Schermi di piombo anteriore e posteriore fino a 0,15 mm
> 100 kV fino a 150 kV
Tensione apparecchi a raggi X C4 Schermi di piombo anteriore e posteriore da 0,02 mm
> 150 kV fino a 250 kV a 0,15 mm
w < 5 mm C3 Nessuno schermo o schermi di piombo anteriore e
Yb 169 posteriore fino a 0,03 mm
C5
Ym 170 w ≥ 5 mm C4 Schermi di piombo anteriore e posteriore da 0,02 mm
a 0,15 mm
Tensione apparecchi a raggi X w ≤ 50 mm C4 Schermi di piombo anteriore e posteriore da 0,02 mm
> 250 kV fino a 500 kV a 0,2 mm
C5
w > 50 mm C5 Schermo di piombo anteriore da 0,1 mm a 0,2 mm2)
Schermo di piombo posteriore da 0,02 mm a 0,2 mm
Se 75 C5 C4 Schermi di piombo anteriore e posteriore da 0,1 mm a
0,2 mm
Schermo di piombo Schermo di piombo ante-
anteriore da 0,02 mm a riore da 0,1 mm a 0,2 mm2)
Ir 192 C5 C4 0,2 mm2)
Schermo di piombo posteriore da 0,02 mm a 0,2 mm
w ≤ 100 mm C4 Schermi di acciaio o rame3) anteriore e posteriore da
Co 60 C5
w > 100 mm C5 0,25 mm a 0,7 mm
prospetto 3 Classi dei sistemi di pellicole e schermi metallici per la radiografia di alluminio e titanio
Sorgente di radiazioni Classe del sistema di pellicole1) Tipo e spessore degli schermi
di rinforzo
Classe A Classe B
Tensione apparecchi a raggi X Nessuno schermo o schermi di
≤ 150 kV piombo anteriore fino a 0,03 mm e
posteriore fino a 0,15 mm
Tensione apparecchi a raggi X Schermi di piombo anteriore e poste-
> 150 kV fino a 250 kV riore da 0,02 mm a 0,15 mm
Tensione apparecchi a raggi X C5 C3 Schermi di piombo anteriore e posteriore
> 250 kV fino a 500 kV da 0,1 mm a 0,2 mm
Yb 169 Schermi di piombo anteriore e poste-
riore da 0,02 mm a 0,15 mm
Se 75 Schermi di piombo anteriore di 0,2 mm2)
e posteriore da 0,1 mm a 0,2 mm
1) Si possono anche usare classi migliori del sistema di pellicole.
2) Invece di uno schermo di piombo di 0,2 mm si può usare uno schermo di 0,1 mm con un filtro ulteriore di 0,1 mm.
b 2⁄3
Per la classe B: f ⁄ d ≥ 15 ⋅ ⎛ ----------⎞ [2]
⎝ mm⎠
1) Classe B.
2) Classe A.
Se si usa la tecnica a pellicole multiple per l'interpretazione delle radiografie singole, la den-
sità ottica di ciascuna radiografia deve essere conforme a quella indicata nel prospetto 4.
Se la lettura viene eseguita con doppia pellicola, la densità ottica di ogni singola pellicola
deve essere non minore di 1,3.
6.9 Trattamento
Le radiografie sono trattate in conformità alle condizioni raccomandate dai fabbricanti del-
le pellicole e dei prodotti chimici di trattamento, in modo da ottenere la classe richiesta del
sistema pellicola. Si deve porre un'attenzione particolare alla temperatura, al tempo di svi-
luppo ed al tempo di lavaggio. Il trattamento delle radiografie deve essere controllato re-
golarmente in conformità alla EN 584-2. Le radiografie devono essere esenti da difetti do-
vuti al trattamento o ad altre cause suscettibili di interferire con la loro interpretazione.
7 RAPPORTO DI CONTROLLO
Per ciascuna esposizione, o serie di esposizioni, dovrebbe essere redatto un rapporto di
controllo con informazioni sulla tecnica radiografica usata, e su ogni altra circostanza par-
ticolare che possa permettere una migliore interpretazione dei risultati.
Il rapporto di controllo deve includere almeno le informazioni seguenti:
a) denominazione dell'ente di controllo;
b) pezzo;
c) materiale;
d) trattamento termico;
e) configurazione geometrica della saldatura;
f) spessore del materiale;
g) procedimento di saldatura;
h) specifica del controllo radiografico, comprendente i requisiti di accettabilità;
i) tecnica e classe radiografica, sensibilità richiesta dell'IQI in conformità alla presente
norma;
j) disposizione di ripresa radiografica in conformità a 6.1;
k) sistema di marcatura usato;
l) schema di posizionamento delle pellicole;
m) sorgente di radiazioni, tipo e dimensione dell'area focale con identificazione dell'appa-
recchio usato;
n) pellicole, schermi e filtri;
o) tensione e intensità di corrente del tubo radiogeno utilizzate o attività della sorgente
radioattiva;
p) tempo di esposizione e distanza sorgente-pellicola;
q) tecnica di trattamento: manuale/automatica;
r) tipo e posizione degli indicatori di qualità d'immagine;
s) risultati del controllo, inclusi dati sulla densità della pellicola e sulla lettura dell'IQI;
t) eventuali deviazioni dalla presente norma, oggetto di accordo particolare;
u) nome, riferimento al certificato e firma della(e) persona(e) responsabile(i);
v) data(e) dell'esposizione e del rapporto di controllo.
figura A.1 Numero minimo di esposizioni, N, per tecnica a singola parete e sorgente esterna, con una varia-
zione massima ammissibile di spessore attraversato ∆t /t del 10% dovuta all'inclinazione dei raggi
nelle zone di interesse, in funzione dei rapporti t /De e De/f
figura A.2 Numero minimo di esposizioni, N, per esposizione non centrata, sorgente interna, a doppia parete,
con una variazione massima ammissibile di spessore attraversato ∆t /t del 10% dovuta all'inclina-
zione dei raggi nelle zone di interesse, in funzione dei rapporti t /De e De/DSP
Legenda
1 Parete del tubo
figura A.3 Numero minimo di esposizioni, N, per tecnica a singola parete e sorgente esterna, con una varia-
zione massima ammissibile di spessore attraversato ∆t /t del 20% dovuta all'inclinazione dei raggi
nelle zone di interesse, in funzione dei rapporti t /De e De/f
figura A.4 Numero minimo di esposizioni, N, per esposizione non centrata, sorgente interna, a doppia parete,
con una variazione massima ammissibile di spessore attraversato ∆t /t del 20% dovuta all'inclina-
zione dei raggi nelle zone di interesse, in funzione dei rapporti t /De e De/DSP
Legenda
1 Parete del tubo
Tecnica a doppia parete; immagine singola o doppia; IQI dal lato pellicola.
prospetto B.9 IQI a fili prospetto B.10 IQI a gradini e fori
Tecnica a doppia parete; immagine singola o doppia; IQI dal lato pellicola.
prospetto B.11 IQI a fili prospetto B.12 IQI a gradini e fori
UNI
Ente Nazionale Italiano La pubblicazione della presente norma avviene con la partecipazione volontaria dei Soci,
di Unificazione dell’Industria e dei Ministeri.
Via Battistotti Sassi, 11B Riproduzione vietata - Legge 22 aprile 1941 Nº 633 e successivi aggiornamenti.
20133 Milano, Italia