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Apparecchi di sollevamento
N O RM A Accessi UNI EN 13586
E U R OP E A

LUGLIO 2008

Versione italiana
Cranes del marzo 2009
Access

La norma specifica i requisiti per la progettazione di accessi non


motorizzati installati sugli apparecchi di sollevamento.

TESTO ITALIANO

La presente norma è la versione ufficiale in lingua italiana della


norma europea EN 13586:2004+A1 (edizione aprile 2008).

La presente norma sostituisce la UNI EN 13586:2005.

ICS 53.020.20

UNI © UNI
Ente Nazionale Italiano Riproduzione vietata. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente documento
di Unificazione può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza
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20137 Milano, Italia www.uni.com

UNI EN 13586:2008 Pagina I


ISET SRL, SOCIETA'UNIPERSONALE - 2011 - 728873 - eco

PREMESSA NAZIONALE
La presente norma costituisce il recepimento, in lingua italiana,
della norma europea EN 13586:2004+A1 (edizione aprile 2008),
che assume cosÏ lo status di norma nazionale italiana.

La presente norma è stata elaborata sotto la competenza della


Commissione Tecnica UNI
Apparecchi di sollevamento e relativi accessori

La presente norma è stata ratificata dal Presidente dell’UNI ed è


entrata a far parte del corpo normativo nazionale il 24 luglio 2008.

Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le parti
interessate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare il reale stato
dell’arte della materia ed il necessario grado di consenso.
Chiunque ritenesse, a seguito dell’applicazione di questa norma, di poter fornire sug-
gerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dell’arte
in evoluzione è pregato di inviare i propri contributi all’UNI, Ente Nazionale Italiano di
Unificazione, che li terrà in considerazione per l’eventuale revisione della norma stessa.

Le norme UNI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione di nuove edizioni o
di aggiornamenti.
È importante pertanto che gli utilizzatori delle stesse si accertino di essere in possesso
dell’ultima edizione e degli eventuali aggiornamenti.
Si invitano inoltre gli utilizzatori a verificare l’esistenza di norme UNI corrispondenti alle
norme EN o ISO ove citate nei riferimenti normativi.

UNI EN 13586:2008 © UNI Pagina II


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EUROPEAN STANDARD EN 13586:


NORME EUROPÉENNE 2004+A1
EUROPÄISCHE NORM April 2008

ICS 53.020.20 Supersedes


EN 13586:2004

English version

Cranes - Access

Appareils de levage à charge suspendue - Accès Krane - Zugang

This European Standard was approved by CEN on 1 October 2003 and includes Corrigendum 1 issued by CEN on 24 January 2007
and Amendment 1 approved by CEN on 4 March 2008.

CEN members are bound to comply with the CEN/CENELEC Internal Regulations which stipulate the conditions for giving
this European Standard the status of a national standard without any alteration. Up-to-date lists and bibliographical references
concerning such national standards may be obtained on application to the CEN Management Centre or to any CEN member.

This European Standard exists in three official versions (English, French, German). A version in any other language made by
translation under the responsibility of a CEN member into its own language and notified to the CEN Management Centre has
the same status as the official versions.

CEN members are the national standards bodies of Austria, Belgium, Bulgaria, Cyprus, Czech Republic, Denmark, Estonia,
Finland, France, Germany, Greece, Hungary, Iceland, Ireland, Italy, Latvia, Lithuania, Luxembourg, Malta, Netherlands,
Norway, Poland, Portugal, Romania, Slovakia, Slovenia, Spain, Sweden, Switzerland and United Kingdom.

EUROPEAN COMMITTEE FOR STANDARDIZATION


COMITÉ EUROPÉEN DE NORMALISATION
EUROPÄISCHES KOMITEE FÜR NORMUNG

Management Centre: rue de Stassart, 36 B-1050 Brussels

© 2008 CEN All rights of exploitation in any form and by any means reserved worldwide Ref. No. EN 13586:2004
+A1:2008: E
for CEN national Members.

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INDICE

PREMESSA 1

INTRODUZIONE 2

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE 2

2 RIFERIMENTI NORMATIVI 2

3 TERMINI, DEFINIZIONI E SIMBOLI 3


3.1 Simboli ............................................................................................................................................................ 3
3.2 Termini e definizioni................................................................................................................................. 4

4 ELENCO DEI PERICOLI SIGNIFICATIVI 4


prospetto 1 Elenco dei pericoli significativi e requisiti associati ........................................................................... 4

5 CLASSIFICAZIONE DEGLI ACCESSI 5

6 REQUISITI DI SICUREZZA E/O MISURE DI PROTEZIONE 5


6.1 Selezione dell'accesso ........................................................................................................................... 5
figura 1 Intervalli di angolazione per i diversi mezzi di accesso nella loro posizione di lavoro .......... 5
6.2 Generalità...................................................................................................................................................... 6
figura 2 Distanza tra uno scalino o un piolo e il bordo più vicino di qualsiasi superficie di supporto ......... 6
6.3 Scale e scale a castello ......................................................................................................................... 7
figura 3 Parametri dimensionali per le scale e le scale a castello ................................................................ 7
prospetto 2 Dimensioni per le scale............................................................................................................................... 8
prospetto 3 Dimensioni per le scale a castello ........................................................................................................... 8
6.4 Scale a pioli - appigli ............................................................................................................................... 8
figura 4 Parametri dimensionali per maniglie e corrimano ............................................................................. 9
figura 5 Parametri dimensionali per le scale a pioli ........................................................................................ 10
figura 6 Spazio libero attorno al piolo (scala a pioli senza riparo ad anello).......................................... 10
prospetto 4 Dimensioni per i pioli e le scale a pioli ................................................................................................ 11
figura 7 Dimensioni dell'appiglio ........................................................................................................................... 11
6.5 Ripari ad anello ....................................................................................................................................... 12
figura 8 Spazio libero all'interno della struttura ................................................................................................ 12
figura 9 Esempio di protezione aggiuntiva ........................................................................................................ 12
prospetto 5 Dimensioni dei ripari ad anello .............................................................................................................. 13
6.6 Corridoi di passaggio, corridoi di passaggio inclinati, piattaforme e botole ........... 13
figura 10 Passaggio installato lungo una superficie continua ....................................................................... 14
figura 11 Rapporto tra l'altezza e altre dimensioni ............................................................................................ 14
prospetto 6 Dimensioni per corridoi di passaggio, corridoi di passaggio inclinati, piattaforme,
piattaforme di riposo e botole ............................................................................................................... 15
6.7 Maniglie, corrimano, correnti intermedi e protezione laterale ........................................ 15
figura 12 Parametri dimensionali per la protezione laterale .......................................................................... 16
prospetto 7 Dimensioni per maniglie, corrimano e protezione laterale ........................................................... 16
6.8 Spazio libero minimo per un corridoio di passaggio e un corridoio
di passaggio inclinato .......................................................................................................................... 17
figura 13 Spazi liberi minimi per corridoi di passaggio e corridoi di passaggio inclinati ....................... 17
6.9 Portello ......................................................................................................................................................... 18
6.10 Resistenza ................................................................................................................................................. 18

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7 VERIFICA DEI REQUISITI DI SICUREZZA E/O DELLE MISURE DI


PROTEZIONE 18
prospetto 8 Metodi da utilizzare per verificare la conformità ai requisiti di sicurezza e/o alle
misure di protezione ................................................................................................................................ 18

8 INFORMAZIONI PER L'USO 19

APPENDICE A ELENCO DELLE REGOLE DI PROGETTAZIONE ESISTENTI PER


(informativa) GLI APPARECCHI DI SOLLEVAMENTO 20

APPENDICE B ESEMPI DI SUPERFICIE CONSIDERATA ANTISCIVOLO 21


(informativa)

APPENDICE ZA RAPPORTO FRA LA PRESENTE NORMA EUROPEA E I REQUISITI


(informativa) ESSENZIALI DELLA DIRETTIVA 98/37/CE 22

APPENDICE ZB RAPPORTO FRA LA PRESENTE NORMA EUROPEA E I REQUISITI


(informativa) ESSENZIALI DELLA DIRETTIVA UE 2006/42/CE 23

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PREMESSA
Il presente documento (EN 13586:2004+A1:2008) è stato elaborato dal WG 4 sotto la
supervisione del Comitato Tecnico CEN/TC 147 "Apparecchi di sollevamento - Sicurezza", la
cui segreteria è affidata al BSI.
Alla presente norma europea deve essere attribuito lo status di norma nazionale, o mediante
pubblicazione di un testo identico o mediante notifica di adozione, entro ottobre 2008, e le
norme nazionali in contrasto devono essere ritirate entro ottobre 2008.
Il presente documento sostituisce la EN 13586:2004.
Il presente documento comprende l’aggiornamento A1, approvato dal CEN, il 4 marzo 2008,
e le correzioni del 24 gennaio 2007.
Il presente documento è stato elaborato nell'ambito di un mandato conferito al CEN dalla
Commissione Europea e dall'Associazione Europea di Liberto Scambio ed è di supporto
ai requisiti essenziali della(e) Direttiva(e) dell'UE.
Per quanto riguarda il rapporto con la(e) Direttiva(e) UE, si rimanda alle appendici
informative ZA e ZB che costituiscono parte integrante del presente documento.
In conformità alle Regole Comuni CEN/CENELEC, gli enti nazionali di normazione dei
seguenti Paesi sono tenuti a recepire la presente norma europea: Austria, Belgio,
Bulgaria, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda,
Islanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia,
Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna,
Svezia, Svizzera e Ungheria.

UNI EN 13586:2008 © UNI Pagina 1


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INTRODUZIONE
La presente norma europea è una norma armonizzata con la finalità di fornire un mezzo
di accesso sugli apparecchi di sollevamento per soddisfare i requisiti essenziali di
sicurezza e di salute pertinenti della Direttiva Macchine 98/37/CE.
La presente norma europea è una norma del tipo C come definito nella EN 1070.
Il macchinario interessato e il grado di copertura dei pericoli, delle situazioni e degli eventi
pericolosi sono indicati nello scopo e campo di applicazione della presente norma.
Quando le disposizioni della presente norma di tipo C differiscono da quelle indicate in
norme di tipo B, le disposizioni della presente norma di tipo C hanno la precedenza su
quelle delle altre norme, per macchine che sono state progettate e costruite in conformità
alle disposizioni della presente norma di tipo C.

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE


La presente norma europea specifica i requisiti di progettazione per gli accessi non
motorizzati installati sugli apparecchi di sollevamento.
Nota 1 Per altri tipi di accesso è specificato un requisito sulle informazioni da fornire.
La presente norma europea tratta gli accessi alle stazioni di comando e tutti gli accessi
necessari per la manutenzione, determinate operazioni di montaggio e smontaggio
(vedere sotto) e l'emergenza.
Per gli apparecchi di sollevamento che sono destinati ad essere montati e smontati sui
luoghi di lavoro, requisiti specifici per gli accessi necessari durante queste operazioni sono
forniti nelle norme europee appropriate per i tipi di apparecchi di sollevamento specifici.
Nota 2 I requisiti specifici per gli accessi a particolari tipi di apparecchi di sollevamento sono indicati nella norma
europea appropriata per il particolare tipo di apparecchio di sollevamento.
Le dimensioni fornite nella presente norma europea non tengono conto delle distanze di
sicurezza relative a:
- ripari;
- movimento relativo tra l'apparecchio di sollevamento e la struttura adiacente;
- temperatura superficiale pericolosa;
- apparecchiature elettriche.
I pericoli significativi trattati dalla presente norma europea sono identificati nel punto 4.
La presente norma europea non è applicabile agli apparecchi di sollevamento fabbricati
prima della data di pubblicazione della presente norma da parte del CEN.

2 RIFERIMENTI NORMATIVI
La presente norma europea rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposizioni
contenute in altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appropriati del
testo e sono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, successive modifiche
o revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se introdotte nella presente
norma europea come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti non datati vale l'ultima
edizione della pubblicazione alla quale si fa riferimento (compresi gli aggiornamenti).
EN 292-1:1991 Safety of machinery - Basic concepts, general principles for
design - Part 1: Basic terminology, methodology
EN 292-2:1991 + A1:1995 Safety of machinery - Basic concepts, general principles for
design - Part 2: Technical principles and specifications
EN 349 Safety of machinery - Minimum gaps to avoid crushing of
parts of the human body
EN 363 Personal protective equipment against falls from a height -
Fall arrest systems
EN 1070:1998 Safety of machinery - Terminology

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3 TERMINI, DEFINIZIONI E SIMBOLI

3.1 Simboli
b Estremità del piolo
d Distanza tra la linea mediana del piolo e la superficie verticale
e Distanza tra la scala a pioli e un ostacolo verso la parte posteriore
f Distanza tra l'asse della scala a pioli e un ostacolo laterale
g Pedata
g Spazio tra i montanti verticali se questi sono discontinui
g Spazio tra sezioni separate dei corrimano quando questi sono discontinui
h Alzata
i Passo del piolo
k Dimensione del piolo
l Larghezza libera
m Larghezza libera
n Diametro, larghezza, spessore
p Profondità del gradino
p Lunghezza libera per la distanza per le mani
q Distanza per le mani dalla superficie di montaggio
r Distanza verticale tra la parte inferiore dei corrimano e delle maniglie e il
pavimento o l'appiglio
s Distanza verticale tra la parte superiore del corrimano e il pavimento della
piattaforma o della piattaforma di riposo situata alla sommità della scala a pioli o
della scala
t Corrimano situato lungo una scala a pioli. Luce tra il bordo del corrimano e il bordo
del piolo o della guida laterale della scala a pioli
u Luce tra corrimano paralleli attraverso i quali deve passare il corpo
v Distanza tra il pavimento o la scala e il corrimano o il parapetto
v1 Spazio tra la sommità della tavola fermapiede e il fondo del corrente intermedio
v2 Spazio tra la sommità del corrente intermedio e il fondo del corrimano
w Distanza tra il pavimento e la sommità della tavola fermapiede
y Luce tra il pavimento e il bordo inferiore della tavola fermapiede
z Distanza tra pioli e maniglie o corrimano
A Larghezza dei corridoi di passaggio, corridoi di passaggio inclinati
B u C Lunghezza/larghezza libera delle piattaforme di riposo
D u E Lunghezza/larghezza libera delle piattaforme
F Apertura effettiva della botola - Lato di una sezione quadrata o diametro di una
sezione tonda
H u W Apertura effettiva della botola - Sezione rettangolare (altezza u larghezza)
K Altezza libera sopra il pavimento di corridoi di passaggio, corridoi di passaggio
inclinati: persona in posizione inginocchiata
U Altezza libera sopra il pavimento di corridoi di passaggio, corridoi di passaggio
inclinati: persona in movimento in piedi
U Altezza libera sopra il pavimento delle piattaforme
L Apertura effettiva della botola - Lunghezza di passaggio attraverso la botola

UNI EN 13586:2008 © UNI Pagina 3


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3.2 Termini e definizioni


Ai fini della presente norma europea, si applicano i termini e le definizioni della
EN 1070:1988 e i seguenti.

3.2.1 piattaforma di riposo: Area di sosta per consentire alle persone di riposare, situata a
intervalli tra le rampe di scale o scale a pioli.

3.2.2 piattaforma: Area di sosta per consentire alle persone di lavorare, per esempio per la
manutenzione o l'ispezione.

3.2.3 corrimano: Dispositivo che fornisce un supporto continuo per le mani tra due posizioni.
3.2.4 maniglia: Mezzo per fornire supporto posizionando una sola mano.
3.2.5 appiglio: Mezzo per fornire supporto per uno o due piedi.
3.2.6 botola: Apertura di accesso per consentire il passaggio di una persona e che potrebbe
disporre di un coperchio.

3.2.7 portello: Apertura di accesso per consentire il passaggio di una persona e che dispone di
una porta incernierata.

4 ELENCO DEI PERICOLI SIGNIFICATIVI


Il prospetto 1 contiene i pericoli significativi e le situazioni e gli eventi pericolosi, nella
misura in cui sono trattati nella presente norma, identificati mediante una valutazione dei
rischi significativa per questo tipo di macchinario e che richiedono un'azione per
l'eliminazione o la riduzione del rischio.
prospetto 1 Elenco dei pericoli significativi e requisiti associati

N° Pericoli EN 292 EN 292 Appendice A della Punto(i)


Parte 1:1991 Parte 2:1991 EN 292-2:1991 pertinente(i) nella
A1:1995 presente norma
1 Pericoli di natura meccanica
1.1 Generati da parti di macchina o pezzi in lavorazione, causati per 4.2 3.1, 3.2, 4 1.3
esempio da
1.1.1 Forma 6.2.6, 6.4
1.1.5 Insufficienza della resistenza meccanica 6.2.3b, 6.5.2, 6.10
1.3 Forme elementari di pericoli meccanici 4.2.1 1.3
1.3.3 Pericolo di taglio o di sezionamento 6.2.6
7 Pericoli generati da materiali e sostanze (e dagli elementi che li
costituiscono) lavorati, utilizzati dalla macchina
7.2 Pericolo di incendio 4.8 3.4 1.5.6, 1.5.7 6.2.3c
8 Pericoli provocati dall'inosservanza dei principi ergonomici in fase
di progettazione della macchina, provocati per esempio da:
8.1 Posizioni insalubri o sforzo eccessivo 4.9 3.6.1, 6.2.1, 1.1.2d, 1.1.5, 6.1, 6.2.1, 6.2.2,
6.2.3, 6.2.4, 1.6.2, 1.6.4 6.2.3a, 6.3, 6.4,
6.2.6 6.5, 6.6, 6.7, 6.8
8.2 Inadeguata considerazione dell'anatomia di mano/braccio o 4.9 3.6.2 1.1.2d, 2.2 6.2.2, 6.3, 6.4, 6.7
piede/gamba
8.3 Inosservanza dell'uso dei dispositivi di protezione individuale 3.6.6 1.1.2e 5, 6.6, 6.3, 6.4
17 Caduta o proiezione di oggetti o fluidi 4.2.2 3.3, 3.8 1.3.3 6.2.5, 6.7
19 Scivolamento, inciampo e caduta di persone (relativi alla macchina) 4.2.3 6.2.4 1.5.15 6.2.3c, 6.6, 6.7
21 Connessi con la postazione di lavoro (compreso il posto di guida)
della macchina
21.1 Caduta di persone durante l'accesso al (o presso/dal) posto di lavoro 3.2.1, 3.2.3, 3.4.5, 6.2.1, 6.2.2, 6.2.3c,
3.4.7 6.2.6, 6.2.7, 6.3,
6.4, 6.5, 6.6, 6.7
21.10 Insufficienti mezzi di evacuazione/uscita di sicurezza 3.2.1 6.2.4

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5 CLASSIFICAZIONE DEGLI ACCESSI


Ai fini della presente norma, si applicano i casi seguenti:
a) Accesso di tipo 1: Accesso progettato per l'utilizzo senza dispositivi di protezione
individuale contro le cadute dall'alto;
b) Accesso di tipo 2: Accesso per il quale alcune caratteristiche dell'accesso di tipo 1
non sono rispettate e l'utilizzo del quale può richiedere un dispositivo di protezione
individuale contro le cadute dall'alto (vedere EN 363).
Nota Per la progettazione dell'ancoraggio per i dispositivi di protezione individuale, vedere EN 795.

6 REQUISITI DI SICUREZZA E/O MISURE DI PROTEZIONE


6.1 Selezione dell'accesso
6.1.1 Selezione del mezzo di accesso
Il mezzo di accesso deve essere conforme ai requisiti di sicurezza e/o alle misure di
protezione del presente punto. L'attrezzatura deve inoltre essere progettata in conformità
ai principi della EN 292 relativi a pericoli specifici, ma non significativi che non sono trattati
dalla presente norma.
Durante la determinazione dei mezzi di accesso da fornire, i fabbricanti devono tenere in
considerazione quanto segue:
a) frequenza di utilizzo;
b) apparecchiature o attrezzi da trasportare;
c) distanza verticale da coprire;
d) natura dell'uso, per esempio manutenzione, ispezione, corridoio di passaggio.
figura 1 Intervalli di angolazione per i diversi mezzi di accesso nella loro posizione di lavoro
Legenda
1 Scala a pioli
2 Scala a castello
3 Dovrebbe essere evitato
4 Scala
5 Dovrebbe essere evitato
6 Corridoio di passaggio inclinato
7 Corridoio di passaggio
8 Zona non consentita

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La messa a disposizione di un accesso dovrebbe avvenire di preferenza nel seguente


ordine: scala, scala a pioli, scala a castello. Inoltre i mezzi fissi (per esempio riparo ad
anello, protezione laterale) devono essere preferiti ai dispositivi di protezione individuale.
Quando l'altezza che l'operatore deve percorrere dal punto di accesso sull'apparecchio di
sollevamento alla stazione di comando è maggiore di 25 m, si dovrebbe fornire un
sistema di accesso motorizzato. Se è previsto un sistema di accesso motorizzato,
l'apparecchio di sollevamento deve essere progettato per riceverlo. In questo caso, si
deve anche provvedere ad un mezzo di accesso complementare di tipo 1.

6.1.2 Selezione del tipo di accesso


La selezione del tipo di accesso deve essere come segue:
- accesso alla stazione di comando e alle apparecchiature di avviamento: accesso di
tipo 1;
- accesso per un periodo di manutenzione più frequente di una volta al mese:
accesso di tipo 1.
Nei casi seguenti si può utilizzare un accesso di tipo 2:
- accesso per un periodo di manutenzione meno frequente di una volta al mese. In
questo caso, l'accesso deve essere progettato per l'utilizzo senza dispositivo di
protezione individuale contro le cadute dall'alto;
- accesso per il montaggio e lo smontaggio.

6.2 Generalità

6.2.1 Si deve fare in modo di fornire su ogni accesso un supporto a tre punti simultaneo.
(Due mani e un piede o due piedi e una mano.)

6.2.2 Quando è necessario un movimento laterale del corpo dal piolo di una scala a un'altra
superficie di supporto, la distanza tra il gradino o il piolo e il bordo più vicino della
superficie di supporto deve essere compresa entro un raggio sferico massimo di 0,3 m
(vedere figura 2).
figura 2 Distanza tra uno scalino o un piolo e il bordo più vicino di qualsiasi superficie di supporto
Legenda
R Raggio sferico
SS Superficie di supporto

6.2.3 I mezzi di accesso, le aree di passaggio e di sosta devono:


a) avere la(e) posizione(i) di utilizzo designata(e) (per esempio una piattaforma su un
braccio articolato necessita di una posizione definita del braccio per l'accesso);
b) tenere in considerazione il numero di persone e la presenza di oggetti quali attrezzi
e parti di ricambio;
c) essere costruiti con materiali specificati come non combustibili e con superfici
antiscivolo (vedere appendice B) che non trattengono liquidi.

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6.2.4 Ogni stazione di comando deve disporre di almeno un'uscita su un mezzo di accesso
fisso. Un mezzo di uscita alternativo deve essere previsto quando il mezzo di accesso
fisso non può essere raggiunto da tutte le posizioni di lavoro della stazione di comando o
dell'apparecchio di sollevamento.

6.2.5 Qualsiasi apertura nel pavimento di una passerella, corridoio di passaggio inclinato,
pianerottolo o piattaforma situati sopra un'area in cui potrebbero essere presenti persone
deve presentare fessure o interstizi che:
a) non consentano il passaggio di una sfera di 20 mm;
b) abbiano una larghezza massima di 12 mm quando la lunghezza è maggiore o
uguale a 200 mm.

6.2.6 I supporti per le mani devono avere superfici lisce. I bordi devono essere arrotondati
(minimo 2 mm) o smussati (minimo 2 mm u 2 mm).
Le estremità dei pioli per trattenere le mani o i piedi devono essere provviste di maniglie
o appigli.
6.2.7 Quando è previsto l'accesso con scale a pioli portatili, si devono fornire mezzi permanenti
per impedire il movimento della testa della scala.
Tali scale a pioli devono soddisfare i requisiti relativi alle scale a pioli della presente norma.
6.2.8 Quando sono forniti mezzi di accesso tra le parti mobili della struttura dell'apparecchio di
sollevamento, i pericoli di intrappolamento, schiacciamento e caduta devono essere affrontati
di preferenza secondo l'ordine seguente: interblocco, bloccaggio, informazioni/marcatura.
Secondo il risultato dell'analisi dei pericoli, si devono fornire mezzi di preferenza secondo
l'ordine seguente: interblocco, bloccaggio, informazioni/marcatura.

6.3 Scale e scale a castello


Le scale di tipo 1 devono essere provviste di un corrimano e di un corrente intermedio
(vedere punto 6.7 e prospetto 7) su entrambi i lati.
Se la distanza tra le scale e una superficie continua è minore di 0,2 m, è consentito
omettere i correnti intermedi.
Quando le scale di tipo 2 non sono provviste di un corrimano, si deve provvedere all'utilizzo di
attrezzature di protezione individuale contro le cadute dall'alto come definite nella EN 363.
Tutte le scale a castello devono essere provviste di corrimano o maniglie su entrambi i lati
(vedere punto 6.7).
I gradini devono essere distanziati a intervalli regolari. La distanza dal pavimento al primo
gradino dovrebbe essere uguale all'alzata della scala o della scala a pioli; ma può variare
per tenere conto del movimento tra il pavimento e il gradino o per l'installazione di
componenti normalizzati.
Le scale e le scale a castello devono avere dimensioni conformi alla figura 3, al prospetto 2
e al prospetto 3.
figura 3 Parametri dimensionali per le scale e le scale a castello

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prospetto 2 Dimensioni per le scale

Dimensioni in m

Accesso di tipo 1 Accesso di tipo 2

Figura 3 min. max. min. max.


Larghezza libera l 0,45 - 0,32
Alzata h 0,18 0,25 0,18 0,25
Profondità del gradino p 0,24 0,2
a)
Pedata g 0,15 -0,27 0,15 0,27
Altezza tra il pavimento e il gradino 0,6 0,7
a) Si deve applicare la formula seguente:
0,6 < 2 u alzata + pedata < 0,66 m
2 u alzata + pedata = 0,63 m è consigliato.

prospetto 3 Dimensioni per le scale a castello

Dimensioni in m

Accesso di tipo 1 Accesso di tipo 2

Figura 3 min. max. min. max.


Larghezza libera l 0,45 - 0,32 -
a)
Alzata h 0,23 0,3 0,23 0,3
a)
Pedata g 0,08 - 0,08 -
Altezza tra il pavimento e il gradino - 0,6 - 0,7
a) Il rapporto tra l'alzata e la pedata fornito nel prospetto 2 per le scale non è valido per le scale a castello.

6.4 Scale a pioli - appigli

6.4.1 Scale a pioli


I requisiti seguenti si applicano alle scale a pioli o ai pioli fissati a una superficie.
I pioli devono essere regolarmente distanziati ad eccezione del primo piolo che può
variare per tenere conto del movimento tra il pavimento e il piolo o per l'installazione di
componenti normalizzati.
Devono essere fornite maniglie (vedere punto 6.7) per consentire l'accesso alla o dalla
scala a pioli (vedere figura 4 e prospetto 7).

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figura 4 Parametri dimensionali per maniglie e corrimano

Quando una scala verticale consente l'accesso a un corridoio di passaggio, a una


piattaforma o a una piattaforma di riposo, non è necessario fornire maniglie se una delle
condizioni seguenti è soddisfatta:
a) sono previsti due corrimano (vedere punto 6.7) ad almeno 1 m di altezza dal
pavimento del corridoio di passaggio, dalla piattaforma o dalla piattaforma di riposo;
b) i montanti della scala a pioli si estendono almeno fino a 1 m di altezza dal pavimento
del corridoio di passaggio, della piattaforma o della piattaforma di riposo;
c) un corrimano e un montante della scala a pioli sono previsti fino ad almeno 1 m di
altezza dal pavimento del corridoio di passaggio, dalla piattaforma o dalla
piattaforma di riposo.
Le scale a pioli di tipo 1 che presentano un rischio di caduta maggiore di 5 m devono
essere provviste di un riparo ad anello (vedere punto 6.5).
Per le scale a pioli di tipo 2, il riparo ad anello può essere sostituito da dispositivi per
l'utilizzo di attrezzature di protezione individuale contro le cadute dall'alto come definiti
nella EN 363.
Le scale a pioli di tipo 1 devono avere piattaforme di riposo almeno ogni 6 m.
Le rampe delle scale a pioli devono essere posizionate, o altri mezzi devono essere
forniti, per impedire alle persone di cadere da un'altezza maggiore di 6 m.
La sezione trasversale di un piolo deve essere circolare oppure avere spigoli arrotondati.
Le dimensioni dei pioli e delle scale a pioli devono essere conformi alle figure 5 e 6 e al
prospetto 4.

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figura 5 Parametri dimensionali per le scale a pioli

figura 6 Spazio libero attorno al piolo (scala a pioli senza riparo ad anello)

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prospetto 4 Dimensioni per i pioli e le scale a pioli

Dimensioni in m

Accesso di tipo 1 Accesso di tipo 2

Figura 5 Figura 6 min. max. min. max.


Passo del piolo i 0,23 0,30 0,23 0,30
Altezza tra il pavimento e il piolo - 0,6 - 0,7
a)
Distanza tra la linea mediana del piolo e la superficie verticale d 0,15 - 0,15 -
b)
Dimensione del piolo k 0,016 0,040 0,016 0,040
Estremità del piolo b 0,02
Larghezza libera m 0,30 - 0,30c) -
Spazio tra i montanti verticali se questi sono discontinui g Uno spazio tra 0,01 e 0,05 Uno spazio tra 0,01 e 0,05
non è consentito non è consentito
Distanza tra l'asse della scala a pioli e un ostacolo laterale f 0,30 - 0,25 -
Distanza tra la scala a pioli e un ostacolo verso la parte posteriore e 0,7 - 0,7 -
a) La distanza può essere ridotta a 0,1 con ostacoli discontinui.
b) Diametro della sezione trasversale circolare o diametro del cerchio inscritto per una sezione di forma regolare con più di tre spigoli o larghezza della
superficie piana superiore per altri profili.
c) Per il posizionamento di un solo piede vedere figura 5.

6.4.2 Appigli
In base alla forma degli appigli, le loro dimensioni sono simili a quelle dei pioli delle scale
a pioli o come indicato in figura 7, i valori di "m " e "d " sono forniti nel prospetto 4, "u " e
"z " sono forniti nel prospetto 7.
Devono essere fornite maniglie (vedere punto 6.7) per consentire l'accesso all'appiglio o
dall'appiglio (vedere figura 7 e prospetto 7).
Gli appigli devono essere distanziati a intervalli regolari. La distanza tra il pavimento e il
primo appiglio deve essere uguale all'alzata, ad eccezione del primo appiglio che può
variare per tenere conto del movimento tra il pavimento e il piolo o per l'installazione di
componenti normalizzati.
figura 7 Dimensioni dell'appiglio
Legenda
1 Corrimano
Dimensioni in metri

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6.5 Ripari ad anello

6.5.1 Le scale a pioli richiedono un riparo ad anello quando sussiste un rischio di caduta
maggiore di 5 m, salvo quando la scala a pioli è situata all'interno di una struttura i cui
elementi strutturali forniscono una protezione equivalente. Tale protezione equivalente si
ottiene quando le due condizioni seguenti sono soddisfatte:
a) una sfera di 0,6 m di diametro non può passare orizzontalmente attraverso la
struttura verticale;
b) lo spazio libero all'interno della struttura è equivalente a quello fornito dal riparo ad
anello, vedere gli esempi forniti in figura 8.
figura 8 Spazio libero all'interno della struttura
Legenda
1 Diametro interno = dimensione dell'anello

Le dimensioni dei ripari ad anello devono essere conformi al prospetto 5.


Gli anelli devono essere collegati mediante tre o cinque barre longitudinali ugualmente
distanziate attorno all'anello. In tutti i casi, una barra deve essere fissata in una posizione
diametralmente opposta alla linea mediana della scala a pioli.
Quando una piattaforma (misurata perpendicolarmente alla scala a pioli) ha una
larghezza minore o uguale a 1 m, lo spazio tra l'anello inferiore e il corrimano deve essere
ridotto per impedire a una persona di cadere attraverso di esso.
La resistenza del riparo ad anello supportato mediante le barre longitudinali deve
consentire l'applicazione in qualsiasi punto di un anello di una forza verticale di 1 000 N
distribuita su 0,1 m; non ne deve risultare alcuna deformazione permanente.
Nota Ciò si può ottenere collegando l'anello al corrimano o a una protezione equivalente (vedere figura 9).
figura 9 Esempio di protezione aggiuntiva
Dimensioni in metri

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6.5.2 Ripari ad anello mobili possono essere utilizzati congiuntamente a una cabina o una
piattaforma mobile.

6.5.2.1 I ripari ad anello mobili per le scale a pioli devono:


a) avere il loro movimento guidato lungo la scala di accesso;
b) essere progettati per tutte le posizioni operative in modo che gli anelli rimangano
perpendicolari alla scala a pioli;
c) essere provvisti di almeno cinque fascette flessibili.

6.5.2.2 Ogni fascetta flessibile deve:


a) avere una resistenza minima di 25 kN;
b) presentare un allungamento elastico non maggiore del 10% della lunghezza quando
è applicata una forza di 10 kN.
Le dimensioni dei ripari ad anello devono essere conformi al prospetto 5.
prospetto 5 Dimensioni dei ripari ad anello

Dimensioni in m

Accesso di tipo 1 Accesso di tipo 2

min. max.
Distanza verticale tra il pavimento 2,2 2,5 In presenza di ripari ad anello, stesse
e il primo anello dimensioni degli accessi di tipo 1
Diametro interno dell'anello
Passo dell'anello 0,7 0,8
- con 3 barre verticali - 0,9
- con 5 barre verticali - 1,5
Solo riparo ad anello mobile
Diametro interno dell'anello 0,6 0,65
Passo dell'anello 0,8

6.6 Corridoi di passaggio, corridoi di passaggio inclinati, piattaforme e botole


Ogni lato di corridoi di passaggio, corridoi di passaggio inclinati, piattaforme di riposo e
piattaforme per il quale sussiste un rischio di caduta maggiore di 1 m deve essere
provvisto di una protezione laterale (vedere punto 6.7).
Quando lungo una superficie continua è installato un corridoio di passaggio che è
destinato a fornire supporto nel caso di caduta, un corrimano non è necessario lungo la
superficie continua a condizione che (b + c ) t1,25 m e b t0,7 m (vedere figura 10).

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figura 10 Passaggio installato lungo una superficie continua


Legenda
1 Superficie continua
2 Protezione laterale
3 Corridoio di passaggio

Nota Le superfici continue includono per esempio quelle di tipo perforato, scanalato e a rete.
Per la scelta della dimensione delle piattaforme di tipo 2, si devono considerare le voci da
a) a d) del punto 6.1.1 e il rapporto tra l'altezza e la lunghezza minima di qualsiasi lato
deve essere conforme alla figura 11. Vedere anche punto 6.8.
Per la scelta della dimensione dei corridoi di passaggio di tipo 2 e dei corridoi di passaggio
inclinati, si devono considerare le voci da a) a d) del punto 6.1.1 e il rapporto tra l'altezza
libera e la larghezza deve essere conforme alla figura 11. Vedere anche punto 6.8.
figura 11 Rapporto tra l'altezza e altre dimensioni
Legenda
a) Piattaforma
1 Area consentita
2 Non consentito
3 Lunghezza minima di qualsiasi lato
4 Altezza sopra il pavimento
Dimensioni in metri

a)

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figura 11 Rapporto tra l'altezza e altre dimensioni (Continua)


Legenda
b) Corridoio di passaggio o corridoio di passaggio inclinato
1 Area consentita
2 Non consentito
3 Larghezza
4 Altezza sopra il pavimento
Dimensioni in metri

b)

Le dimensioni di corridoi di passaggio, corridoi di passaggio inclinati, piattaforme e botole


devono essere conformi al prospetto 6.
prospetto 6 Dimensioni per corridoi di passaggio, corridoi di passaggio inclinati, piattaforme, piattaforme di
riposo e botole

Dimensioni in m

Accesso di tipo 1 Accesso di tipo 2

min. max. min. max.


a)
Larghezza dei corridoi di passaggio, corridoi di passaggio inclinati A 0,45 - 0,23 -
Lunghezza/larghezza libera delle piattaforme di riposo BuC 0,4 u 0,4
Lunghezza/larghezza libera delle piattaforme DuE 0,6 u 0,6 - 0,4 u 0,4 -
Altezza libera sopra il pavimento di corridoi di passaggio, corridoi
di passaggio inclinati:
- persona in movimento in piedi U 2b) 1,4c)
- persona in posizione inginocchiata K - - 0,9c)
Altezza libera sopra il pavimento delle piattaforme U 2b) - 1,4c) -
Apertura effettiva della botola
- Lato di una sezione quadrata o diametro di una sezione tonda F 0,60 - 0,50 -
- Sezione rettangolare (altezza u larghezza) HuW 0,50 u 0,65 - 0,50 u 0,65 -
- Lunghezza del passaggio attraverso la botola L - 0,5 0,5
Nota Vedere anche punto 6.8.
a) La larghezza del passaggio può essere ridotta localmente a 0,4 m per tenere conto di un'ostruzione fissa all'interno dei percorsi di accesso.
b) Nel caso di un ostacolo fisso con una lunghezza massima di 1 m, questa distanza può essere ridotta a 1,4 m. In tal caso, l'ostacolo deve essere
marcato in modo evidente.
c) Per l'area dalla quale si deve eseguire la manutenzione, sono applicabili i corrispondenti valori del tipo 1.

6.7 Maniglie, corrimano, correnti intermedi e protezione laterale


Le maniglie devono essere orientate coerentemente al movimento.
I corrimano e la linea di eventuali maniglie devono essere paralleli al percorso di
movimento dell'utilizzatore.

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Si deve ottenere una protezione laterale con un corrimano, un corrente intermedio e una
tavola femapiede, o qualsiasi altro mezzo per garantire una protezione almeno
equivalente.
Quando la protezione laterale in un corridoio di passaggio, un corridoio di passaggio
inclinato o una piattaforma di riposo è interrotta per via dell'accesso con una scala o una
scala a pioli collegata, non occorre proteggere lo spazio di accesso.
Quando la protezione laterale su una piattaforma è interrotta per consentire l'accesso, e
sussiste il rischio di caduta, l'interruzione deve essere protetta installando un dispositivo a
chiusura automatica che non possa aprirsi verso l'esterno, per esempio un cancello.
Per la protezione laterale non è consentito utilizzare elementi flessibili quali catene, funi, ecc.
Le dimensioni di maniglie, corrimano, correnti intermedi e protezione laterale devono
essere conformi alle figure 4, 7 e 12 e al prospetto 7.
Se, durante il funzionamento dell'apparecchio di sollevamento, si verifica un movimento
relativo tra sezioni separate dei corrimano o della protezione laterale, si devono applicare
i requisiti della EN 349.
figura 12 Parametri dimensionali per la protezione laterale

prospetto 7 Dimensioni per maniglie, corrimano e protezione laterale

Dimensioni in m

Accesso di tipo 1 Accesso di tipo 2

Figure 4 Figura min. max. min. max.


e7 12
Diametro, larghezza, spessore n 0,016 0,04 0,016 0,04
Lunghezza libera per la distanza per le mani p 0,15 - 0,15 -
Distanza tra pioli e maniglie o corrimano z 0 0,2 0 0,2
Distanza per le mani dalla superficie di montaggio q 0,075 - 0,075 -
Distanza tra il pavimento o la scala e il corrimano o il parapetto v 1,1 - 1,1 -
Spazio tra la sommità della tavola fermapiede e il fondo del corrente v1 - 0,5 - 0,5
intermedio
Spazio tra la sommità del corrente intermedio e il fondo del v2 - 0,5 - 0,5
corrimano
Distanza tra il pavimento e la sommità della tavola del fermapiede w 0,10 - 0,05 per corridoi di passaggio -
0,10 per piattaforme
Luce tra il pavimento e il bordo inferiore della tavola fermapiede y - 0,01 - 0,01

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prospetto 7 Dimensioni per maniglie, corrimano e protezione laterale (Continua)

Dimensioni in m

Accesso di tipo 1 Accesso di tipo 2

Figure 4 Figura min. max. min. max.


e7 12
Distanza verticale tra la parte inferiore dei corrimano e delle r 1 1,6 1 1,6
maniglie e il pavimento o l'appiglio
Distanza verticale tra la parte superiore del corrimano e il s 1,1 - 1,1 -
pavimento della piattaforma o della piattaforma di riposo situata alla
sommità della scala a pioli o della scala
Corrimano situato lungo una scala a pioli. Luce tra il bordo del t 0,075 0,2 0,075 0,2
corrimano e il bordo del piolo o della guida laterale della scala a
pioli
Luce tra corrimano paralleli attraverso i quali deve passare il corpo u 0,45 - 0,45a) -
Spazio tra sezioni separate dei corrimano se questi sono discon- g 0,05 0,2 0,05 0,2
tinui
a) Questa dimensione deve essere rispettata anche per corridoi di passaggio e corridoi di passaggio inclinati con una larghezza minore
(vedere prospetto 6, tipo 2) vedere figura 13.
Nel caso di una lunghezza di 4 m, questa luce può essere ridotta a 0,3 m con un'altezza di 2 m.

Nota Vedere anche punto 6.8.

6.8 Spazio libero minimo per un corridoio di passaggio e un corridoio di passaggio inclinato
Lo spazio libero minimo per i corridoi di passaggio e i corridoi di passaggio inclinati deve
essere determinato tenendo conto di:
- figura 11 che indica il rapporto tra l'altezza e altre dimensioni;
- altezza libera sopra il pavimento dei corridoi di passaggio e dei corridoi di passaggio
inclinati come definiti nel prospetto 6;
- gioco tra corrimano paralleli attraverso i quali deve passare il corpo (dimensione "u"
illustrata nelle figure 4 e 7 e definita nel prospetto 7).
L'illustrazione è fornita nella figura 13.
figura 13 Spazi liberi minimi per corridoi di passaggio e corridoi di passaggio inclinati
Legenda
1 Accesso di tipo 1
2 Accesso di tipo 2
Dimensioni in metri

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6.9 Portello
I portelli devono potere essere aperti solo in opposizione alla gravità. Quelli nelle
piattaforme di riposo e nei corridoi di passaggio devono essere provvisti anche di un
mezzo per assicurare lo sportello in posizione aperta. I portelli nelle piattaforme devono
chiudersi automaticamente, per esempio per gravità.
La forza necessaria per aprire un portello non deve essere maggiore di 135 N.

6.10 Resistenza
La resistenza di tutte le parti degli accessi e della relativa struttura di supporto deve
essere considerata come parte della progettazione strutturale dell'apparecchio di
sollevamento (vedere appendice A).
Il carico da considerare deve includere il peso delle persone e degli
attrezzi/apparecchiature da sostenere.

7 VERIFICA DEI REQUISITI DI SICUREZZA E/O DELLE MISURE DI PROTEZIONE


La verifica dei mezzi di accesso deve in genere essere eseguita sull'apparecchio di
sollevamento montato. Tuttavia, quando applicabile, singoli componenti possono essere
verificati o sottoposti a prova separatamente.
La conformità ad ogni requisito di sicurezza e/o misura (forniti nel punto 6) deve essere
verificata con i metodi specificati nel prospetto 8.

prospetto 8 Metodi da utilizzare per verificare la conformità ai requisiti di sicurezza e/o alle misure di protezione

Punto Controllo visivo o Misurazione Prova Conformità al manuale di istruzioni


funzionale dell'apparecchio di sollevamento
6.1 X X
6.2.1 X
6.2.2 X
6.2.3.a X X
6.2.3.b X X
a)
6.2.3.c X
vedere appendice B
6.2.4 X X
6.2.5 X
6.2.6 X X
6.2.7 X
6.3 X X
6.4 X X
6.5.1 X X
6.5.2 X X X
6.6 X X X
6.7 X X
6.8 X X
6.9 X X
6.10 X
o controllo del calcolo
a) Per la superficie antiscivolo, vedere appendice B.

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8 INFORMAZIONI PER L'USO


Nota Si richiama l'attenzione sul punto 5 della EN 292-2:1991.
Si devono fornire istruzioni per l'uso dei mezzi di accesso. Il manuale di istruzioni deve
fornire informazioni sui punti di ancoraggio disponibili per l'utilizzo dei DPI contro le
cadute dall'alto.
Quando accade che l'accesso installato sull'apparecchio di sollevamento non possa
essere utilizzato per le riparazioni o per emergenze, si devono fornire informazioni
sull'uso di altri metodi.

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APPENDICE A ELENCO DELLE REGOLE DI PROGETTAZIONE ESISTENTI PER GLI APPARECCHI


(informativa) DI SOLLEVAMENTO
FEM 1.001:1997 Rules for the design of hoisting appliances
DIN 18800-1:1990/A1:1996 Steel structures; design and construction
DIN 15018-1:1984 Cranes; principles for steel structures; stress analysis
DIN 15018-2:1984 Cranes; steel structures; design principles
DIN 15018-3:1984 Cranes; principles for steel structures; stress analysis of
mobile cranes
NEN 2019/NBN 52 003 Cranes - The metal structure
NEN 2018/NBN 52 002 Cranes - Loads and combination of loads
NEN 2023/NBN 52 007 Cranes - Structural requirements regarding safety
NF E 52 081:1975 Tower cranes - Calculation rules
NF E 52 082:1982 Tower cranes - general rules relative to safety of tower
cranes
IKH 4.30.01 Standard for steel structures for cranes - calculation
BS 2573 Permissible stresses in cranes
Nota Una norma CEN, il prEN 13001 "Cranes Safety - General design" è in corso di preparazione.

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APPENDICE B ESEMPI DI SUPERFICIE CONSIDERATA ANTISCIVOLO


(informativa)
Qui di seguito sono forniti esempi di superfici considerate antiscivolo:
a) Presa aperta: Griglia con bottoni perforati rialzati.

b) Presa aperta: Griglia con motivo a diamante avente bordi superficiali scanalati.
c) Rivestimento di sabbia: Superficie rivestita con sabbia contenente vernice o vernice
a cui è stata applicata sabbia prima dell'essiccazione.
d) Pedata flessibile: Materiale in lastre nervate ad attrito elevato, composto da una
pellicola di plastica rivestita con particelle abrasive di carburo di silicio. Il dorso della
pellicola è rivestito con un adesivo sensibile alla pressione.

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APPENDICE ZA RAPPORTO FRA LA PRESENTE NORMA EUROPEA E I REQUISITI ESSENZIALI


(informativa) DELLA DIRETTIVA 98/37/CE
La presente norma europea è stata elaborata nell'ambito di un mandato conferito al CEN
dalla Commissione Europea e dall'Associazione Europea di Libero Scambio per fornire
un mezzo per soddisfare ai requisiti essenziali della Direttiva del Nuovo Approccio
98/37/CE modificata dalla 98/79/CE sulle macchine.
Una volta che la presente norma è stata citata nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione
Europea come rientrante in quella Direttiva e che è stata adottata come norma nazionale
in almeno uno Stato membro, la conformità ai punti della presente norma conferisce,
entro i limiti dello scopo e campo di applicazione della presente norma, una presunzione
di conformità con i corrispondenti requisiti essenziali di quella Direttiva e dei regolamenti
EFTA associati.
AVVERTENZA: Altri requisiti e altre Direttive UE possono essere applicabili al(ai)
prodotto(i) che rientra(rientrano) nello scopo e campo di applicazione della presente
norma.

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APPENDICE ZB RAPPORTO FRA LA PRESENTE NORMA EUROPEA E I REQUISITI ESSENZIALI


(informativa) DELLA DIRETTIVA UE 2006/42/CE
La presente norma europea è stata elaborata nell'ambito di un mandato conferito al CEN
dalla Commissione Europea e dall'Associazione Europea di Libero Scambio per fornire
un mezzo per soddisfare ai requisiti essenziali della Direttiva del Nuovo Approccio
2006/42/CE sulle macchine.
Una volta che la presente norma è stata citata nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione
Europea come rientrante in quella Direttiva e che è stata adottata come norma nazionale
in almeno uno Stato membro, la conformità ai punti della presente norma conferisce,
entro i limiti dello scopo e campo di applicazione della presente norma, una presunzione
di conformità con i corrispondenti requisiti essenziali di quella Direttiva e dei regolamenti
EFTA associati.
AVVERTENZA: Altri requisiti e altre Direttive UE possono essere applicabili al(ai)
prodotto(i) che rientra(rientrano) nello scopo e campo di applicazione della presente
norma

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