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NRIF AA017672
IDcompl
ITEM3
UNI EN 12390-4:2002 - 01-06-2002 - Prova sul calcestruzzo indurito - Resistenza alla compressione - Specifiche per macchine di prova
UNICEMENTO
NORMA TECNICA
DATA
UNI EN 12390-4:2002
01/06/2002
AUTORI
UNICEMENTO
TITOLO
SOMMARIO
91.100.30
AA10D0103
PARZIALMENTE SOSTITUITA
GRADO DI COGENZA
STATO DI VALIDITA'
Raccomandata
In vigore
COLLEGAMENTI INTERNAZIONALI
LINGUA
Italiano
PAGINE
14
PREZZO EURO
UNI EN 12390-4
GIUGNO 2002
Testing hardened concrete
Compressive strength
CLASSIFICAZIONE ICS
91.100.30
SOMMARIO
RELAZIONI NAZIONALI
RELAZIONI INTERNAZIONALI
= EN 12390-4:2000
La presente norma la versione ufficiale in lingua italiana della norma
europea EN 12390-4 (edizione aprile 2000).
ORGANO COMPETENTE
UNICEMENTO - Ente di Normazione dei Leganti Idraulici, Malte, Calcestruzzi e Cemento Armato
RATIFICA
UNI
Ente Nazionale Italiano
di Unificazione
Via Battistotti Sassi, 11B
20133 Milano, Italia
UNI - Milano
Riproduzione vietata. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente documento
pu essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza
il consenso scritto dellUNI.
Gr. 6
UNI EN 12390-4:2002
NORMA EUROPEA
Pagina I
PREMESSA NAZIONALE
La presente norma costituisce il recepimento, in lingua italiana, della norma europea EN 12390-4 (edizione aprile 2000), che assume
cos lo status di norma nazionale italiana.
La traduzione stata curata dallUNI.
LUNICEMENTO, ente federato allUNI, segue i lavori europei
sullargomento per delega della Commissione Centrale Tecnica.
Le norme UNI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione di nuove edizioni o di aggiornamenti.
importante pertanto che gli utilizzatori delle stesse si accertino di essere in possesso dellultima edizione e degli eventuali aggiornamenti.
Si invitano inoltre gli utilizzatori a verificare lesistenza di norme UNI
corrispondenti alle norme EN o ISO ove citate nei riferimenti normativi.
Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le parti
interessate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare il reale stato
dellarte della materia ed il necessario grado di consenso.
Chiunque ritenesse, a seguito dellapplicazione di questa norma, di poter fornire suggerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dellarte
in evoluzione pregato di inviare i propri contributi allUNI, Ente Nazionale Italiano di
Unificazione, che li terr in considerazione, per leventuale revisione della norma stessa.
UNI EN 12390-4:2002
UNI
Pagina II
INDICE
1
RIFERIMENTI NORMATIVI
TERMINI E DEFINIZIONI
prospetto
prospetto
prospetto
2
Tolleranze della scala per la forza .......................................................................................................... 3
Deviazione dalla linearit della tensione in uscita ............................................................................. 4
Valori massimi ammissibili relativi al rapporto medio di deformazione, differenza
massima riferita a tale rapporto e rapporto di deformazione per mm di spostamento.......... 5
APPENDICE
(normativa)
figura
A.1
figura
A.2
Posizionamento ............................................................................................................................................. 8
APPENDICE
(normativa)
UNI EN 12390-4:2002
11
UNI
Pagina III
UNI EN 12390-4:2002
UNI
Pagina IV
EN 12390-4
APRILE 2000
Testing hardened concrete
EUROPEAN STANDARD
Compressive strength
Specification for testing machines
Essais pour bton durci
NORME EUROPENNE
Rsistance en compression
Charactristiques des machines dessai
Prfung von Festbeton
EUROPISCHE NORM
DESCRITTORI
ICS
91.100.30
CEN
COMITATO EUROPEO DI NORMAZIONE
European Committee for Standardization
Comit Europen de Normalisation
Europisches Komitee fr Normung
Segreteria Centrale: rue de Stassart, 36 - B-1050 Bruxelles
2000 CEN
Tutti i diritti di riproduzione, in ogni forma, con ogni mezzo e in tutti i Paesi, sono
riservati ai Membri nazionali del CEN.
UNI EN 12390-4:2002
UNI
Pagina V
PREMESSA
La presente norma europea stata elaborata dal Comitato Tecnico CEN/TC 104 "Calcestruzzo (prestazioni, produzione, posa in opera e criteri di conformit)", la cui segreteria
affidata al DIN.
Alla presente norma europea deve essere attribuito lo status di norma nazionale, o mediante pubblicazione di un testo identico o mediante notifica di adozione, entro ottobre 2000, e
le norme nazionali in contrasto devono essere ritirate entro dicembre 2003.
In conformit alle Regole Comuni CEN/CENELEC, gli enti nazionali di normazione dei seguenti Paesi sono tenuti a recepire la presente norma europea: Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia,
Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Spagna, Svezia e Svizzera.
La presente norma fa parte di una serie di metodi di prova per il calcestruzzo indurito.
Durante gli anni 80 un numero di Paesi ritenne necessario introdurre norme per specificare pi precisamente la prestazione delle macchine a compressione per sottoporre a prova
i provini di calcestruzzo. La presente norma stata scritta per portare avanti questa iniziativa e per ovviare alla mancanza di una norma europea.
Un progetto della presente norma stato pubblicato nel 1996 per l'inchiesta CEN come prEN 12390. Esso faceva parte di una serie di metodi di prova per il calcestruzzo fresco o indurito numerati singolarmente. Per comodit stato deciso di combinare queste
norme separate in tre nuove norme con parti distinte per ogni metodo, come segue:
- Testing fresh concrete (EN 12350)
- Testing hardened concrete (EN 12390)
- Testing concrete in structures (EN 12504)
Questa serie di EN 12390 include le parti seguenti dove tra parentesi dato il numero con
il quale ogni metodo di prova stato pubblicato per l'inchiesta CEN:
Parte 1: Shape, dimensions and other requirements of specimens and moulds (former
prEN 12356:1996)
Parte 2: Making and curing specimens for strength tests (former prEN 12379:1996)
Parte 3: Compressive strength of test specimens (former prEN 12394:1996)
Parte 4: Compressive strength - Specification for testing machines (former prEN 12390:1996)
Parte 5: Flexural strength of test specimens (former prEN 12359:1996)
Parte 6: Tensile splitting strength of test specimens (former prEN 12362:1996)
Parte 7: Density of hardened concrete (former prEN 12363:1996)
Parte 8: Depth of penetration of water under pressure (former prEN 12364:1996)
Le tre classi di macchine di prova sono riconosciute come corrispondenti ad accuratezze
di scala dell'1%, 2% e 3%. evidente che tali classi di accuratezza hanno un impatto diverso sull'accuratezza del risultato della prova ed compito di ogni Paese decidere se limitare la gamma di classi, per esempio 1% e 2%.
Il requisito nella presente norma dell'applicazione delle forze anche importante in riferimento all'effetto sulla resistenza a compressione misurata. Comunque, il requisito pu difficilmente essere soddisfatto con le vecchie macchine di prova. quindi compito di ogni
Paese decidere se, al momento, questo requisito deve applicarsi soltanto alle nuove macchine come riportato nella presente norma o se deve applicarsi a tutte le macchine.
I requisiti per le macchine di prova stabiliti nella presente norma sono stati formulati per
soddisfare ai bisogni delle prove di compressione sui provini di calcestruzzo che sono
specificate nella EN 206.
Le macchine conformi alla presente norma possono essere utilizzate per altri impieghi,
ma ci deve essere attentamente valutato alla luce di prove individuali.
Bisogna fare attenzione prima di utilizzare le macchine conformemente alla presente norma per prove di compressione su piccoli provini, per esempio quelli con dimensioni laterali
significativamente minori di 100 mm. La preoccupazione maggiore che lo snodo sferico
del piatto superiore possa essere troppo largo per allinearsi in modo soddisfacente alle
sommit di ciascun provino piccolo e possono rendersi necessari degli adattamenti.
Un'altra preoccupazione quella di determinare accuratamente il carico a rottura di provini piccoli o a bassa resistenza.
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Pagina VI
RIFERIMENTI NORMATIVI
La presente norma europea rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposizioni
contenute in altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appropriati
del testo e vengono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, successive
modifiche o revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se introdotte
nella presente norma europea come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti non
datati vale l'ultima edizione della pubblicazione alla quale si fa riferimento.
EN ISO 7500-1:1999 Metallic materials - Verification of static uniaxial testing machines Tension/compression testing machines - Verification and
calibration of the force-measuring system (ISO 7500-1:1999)
EN 10002-3
Metallic materials - Tensile testing - Calibration of force proving
instruments for the verification of uniaxial testing machines
prEN 12390-1:1999 Testing hardened concrete - Shape, dimensions and other
requirements of specimens and moulds
ISO 6507-1
Metallic materials - Vickers hardness test - Test method
ISO 4287:1997
Geometrical Product Specification (GPS) - Surface texture: Profile
method - Terms, definitions and surface texture parameters
TERMINI E DEFINIZIONI
Ai fini della presente norma si applicano le definizioni seguenti.
3.1
piatti ausiliari: Piatti separati destinati a proteggere i piatti della macchina, normalmente
delle stesse dimensioni nominali del provino.
3.2
3.3
forza indicata: Forza indicata sulla scala o sul visore della macchina.
3.4
campo di indicazione: Campo totale della forza, da zero al valore massimo, mostrato dalla
macchina.
3.5
piatti della macchina: Piatto inferiore e superiore con snodo sferico, entrambi centrati
rispetto allasse verticale centrale della macchina.
3.6
campo di misurazione: Intervallo del campo di lettura della forza entro cui la macchina
risulta conforme ai valori di accuratezza specificati nella presente norma.
3.7
3.7.1
forza vera: Differenza tra il valore medio della forza indicata e il valore vero della forza
espressa come percentuale del valore vero della forza.
3.7.2
forza indicata: Differenza tra il valore medio della forza vera e il valore indicato della forza
espressa come percentuale della forza indicata.
3.8
3.8.1
forza vera: Massima differenza tra i valori indicati della forza corrispondenti a ripetute
applicazioni di una forza vera espressa come percentuale di forza vera.
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3.8.2
forza indicata: Massima differenza tra i valori veri della forza corrispondenti a ripetute
applicazioni di una forza indicata espressa come percentuale della forza indicata.
3.9
risoluzione della forza: Il pi piccolo incremento di forza che possa essere valutato,
stimato o letto per ogni campo di misura della forza (vedere appendice B).
3.10
blocchi distanziali: Blocchi metallici usati per regolare lo spazio disponibile per i provini.
3.11
forza vera: Valore della forza indicata su un dispositivo calibrato di misurazione della forza.
4.1
4.1.1
I piatti della macchina e quelli ausiliari devono essere realizzati con un materiale che non
subisca deformazioni irreversibili durante luso della macchina.
4.1.2
I piatti della macchina e quelli ausiliari devono avere un valore di durezza di almeno
550 HV 30 (HRC 53) quando provati in accordo con la ISO 6507-1.
4.1.3
La tolleranza di planarit dei piatti della macchina e di quelli ausiliari deve essere 0,03 mm
per larea di contatto con il provino.
Nota 2
Ai fini della presente norma europea, la planarit pu essere valutata mediante misurazione della rettilineit
in quattro posizioni (vedere appendice B del prEN 12390-1:1999).
4.1.4
Il valore di rugosit (Ra) della tessitura superficiale dei piatti della macchina e di quelli
ausiliari per larea a contatto con i provini deve essere compreso nel campo tra 0,4 m e
3,2 m quando valutato in accordo con la ISO/R468.
4.1.5
Larea dei piatti della macchina a contatto con il provino deve avere almeno le stesse
dimensioni dellarea del provino sottoposto alla prova.
4.1.6
La distanza tra gli spigoli opposti di un piatto ausiliario quadrato o il diametro di un piatto
ausiliario circolare non deve essere minore della dimensione nominale del provino.
4.1.7
Le due facce di contatto di un piatto ausiliario devono essere parallele con tolleranza di
0,05 mm.
4.1.8
4.1.9
Se viene richiesta la riduzione della distanza tra i piatti della macchina, possono essere
usati fino a quattro blocchi distanziali.
4.1.10
Un blocco distanziale pu avere sezione circolare o quadrata e deve essere adeguatamente supportato.
Nota 3
Per i blocchi distanziali si raccomanda un diametro o una lunghezza di lato di almeno 200 mm.
4.1.11
4.1.12
4.1.13
I blocchi distanziali devono essere collocati in modo ben saldo, e centrati lungo lasse
verticale della macchina.
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Pagina 2
4.2
4.2.1
scala graduata o visore digitale che consenta la lettura della forza con la necessaria
accuratezza (vedere B.1.2);
un sistema che consenta la lettura del massimo valore di forza raggiunto dopo il
termine della prova e fino allazzeramento;
Il pi piccolo valore verificabile (vedere B.1.4) di ogni campo di misurazione deve essere
minore o uguale al 20% del massimo valore del campo di misurazione. Se la macchina
equipaggiata con diversi campi di misurazione questa prescrizione deve essere applicabile a ciascun campo.
Il sistema di indicazione della forza della macchina non deve essere influenzato dal
cedimento esplosivo del provino.
4.2.2
1)
2)
4.2.3
Errore relativo di
accuratezza
Errore relativo
di ripetibilit
Risoluzione della
macchina1)
%2)
%2)
1
1,0
1,0
0,2
0,5
2,0
2,0
0,4
1,0
3,0
3,0
0,6
1,5
%2)
4.2.4
Nota
4.2.5
Eventuali interferenze elettriche o di altra natura possono influire sullaccuratezza dellindicatore di forza e in
tal caso possono essere necessari speciali provvedimenti per superare tali interferenze.
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prospetto
0,1
0,2
0,3
4.3
4.3.1
4.3.2
4.3.3
4.4
4.4.1
A meno che prescrizioni nazionali stabiliscano altrimenti, i punti da 4.4.5 fino a 4.4.8
devono essere applicati soltanto alle nuove macchine installate dopo lentrata in vigore
della presente norma.
4.4.2
Il piatto superiore deve incorporare uno snodo sferico. Il piatto superiore e lo snodo sferico
possono essere costruiti separatamente o in unico pezzo.
4.4.3
Nella fase progettuale, il produttore deve assicurare che il centro di rotazione dello snodo
sferico coincida con il centro dellarea di contatto del piatto macchina e sia consentita una
rotazione di almeno tre gradi.
4.4.4
Allinizio di una prova, quando si verifica il primo contatto, il piatto superiore deve autoallinearsi con la superficie del provino o con un piatto ausiliario, prima del bloccaggio nella
posizione in cui rimarr durante la prova.
4.4.5
4.4.6
Il trasferimento della forza deve essere valutato mediante una colonna strumentata con
estensimetri (flessiometro) come descritto nellappendice A, o mediante unattrezzatura
equivalente.
4.4.7
4.4.8
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Pagina 4
prospetto
Valori massimi ammissibili relativi al rapporto medio di deformazione, differenza massima riferita a
tale rapporto e rapporto di deformazione per mm di spostamento
Forza
Massima differenza
Massimo valore ammissibile
ammissibile per il rapporto di del rapporto di deformazione
deformazione
medio
Massimo rapporto di
deformazione ammissibile
per mm di spostamento
kN
Nota
200
0,10
0,10
0,06
2 000
N/A
N/A
0,04
La forza massima (usata soltanto durante lesame della limitazione del movimento del piatto superiore) deve
corrispondere al minore tra i valori della capacit massima della macchina o 2 000 kN.
4.5
4.5.1
Per assicurare il corretto posizionamento del provino in relazione allasse di carico, il piatto
inferiore della macchina deve essere munito di linee di centratura, o dime di posizionamento o altri dispositivi di centratura dei provini.
4.5.2
Se vengono utilizzati dei dispositivi fisici per il posizionamento dei provini o dei piatti
ausiliari, questi non devono impedire la deformazione del provino durante la prova.
4.5.3
5.1
Caratteristiche da verificare
Lesame del corretto funzionamento di una macchina di prova deve consistere nella
calibrazione:
5.2
del trasferimento della forza (stabilit); (soltanto per le nuove macchine, fatte salve
eventuali differenti prescrizioni nazionali);
Frequenza di calibrazione
Alla prima installazione della macchina, calibrare secondo 5.1.
La ricalibrazione deve essere effettuata con una frequenza concordata con un ente accreditato di controllo qualit o annualmente e comunque dopo:
-
una riparazione o sostituzione di qualche parte suscettibile di influenzare le caratteristiche verificate secondo 5.1.
6.1
Specifiche
Il fornitore/costruttore deve indicare almeno le informazioni seguenti nella documentazione tecnica a corredo della macchina di prova:
a)
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UNI
Pagina 5
6.2
b)
c)
d)
e)
f)
g)
h)
i)
Installazione e collegamento
Il fornitore/costruttore deve fornire almeno i dettagli seguenti riguardanti linstallazione ed
i collegamenti:
6.3
a)
b)
c)
d)
e)
Manutenzione
Il fornitore/produttore deve fornire almeno i dettagli seguenti sulla manutenzione:
a)
b)
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Pagina 6
APPENDICE
(normativa)
Le presenti procedure dovrebbero essere effettuate da personale esperto. Sono qui riportate per fornire una
forma normalizzata di dispositivo di prova e le procedure per i laboratori qualificati a condurre la prova.
Nota 2
Luso di altri dispositivi e metodi di verifica consentito quando sia dimostrato che sono in grado di fornire una
verifica comparabile dei requisiti.
A.1
In alternativa pu essere usato un dispositivo di visualizzazione simultanea per le uscite dei quattro ponti nel
caso in cui siano forniti i mezzi idonei per controllare la sensibilit dei quattro canali da controllare e, se necessario, per equilibrarli immediatamente prima di effettuare una serie di letture.
Il flessiometro deve essere utilizzato in collegamento con un idoneo strumento di misurazione delle deformazioni.
Il limite massimo di errore per lo strumento di misurazione della deformazione deve
essere il valore pi grande tra 0,1% oppure 5 micron di deformazione.
Il flessiometro munito del dispositivo di misurazione della deformazione deve essere
calibrato secondo le norme nazionali almeno ogni due anni.
A.2
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Pagina 7
figura
A.1
figura
A.2
Posizionamento
Dimensioni in mm
Misurare le distanze dal centro di ciascun bordo superiore del piatto di posizionamento e
il punto pi vicino al bordo inferiore del flessiometro e correggere la posizione del flessiometro fino a che le differenze tra le coppie di misurazioni dei bordi opposti del piatto e del
dispositivo risultano non maggiori di 0,10 mm.
Nota
Ci pu essere facilitato fissando un riscontro di arresto al bordo del piatto e inserendo distanziatori accuratamente calibrati per centrare il dispositivo oppure usando un apposito telaio dimensionato sullo specifico
dispositivo.
Azionare la macchina in modo da portare la faccia superiore del dispositivo a non pi di
5 mm dal piatto superiore della macchina e inclinare il piatto superiore verso il basso
verso il punto A, attorno allasse BD sia per tutta la sua corsa sia fino a che entra in
contatto con il dispositivo. Rilasciare dolcemente il piatto superiore della macchina ed
azionare la macchina in modo che il piatto superiore si allinei con il dispositivo. Aumentare
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Pagina 8
lentamente la forza indicata sul dispositivo fino ad un valore nominale di almeno 200 kN.
Mantenere la forza costante e leggere le uscite dei quattro ponti. Se il valore della forza
supera 200 kN ma minore di 220 kN prima che possa essere tenuta costante, non
ridurla prima di effettuare le letture. Ricominciare la prova se il valore della forza supera
220 kN.
Utilizzare il valore medio em delle quattro uscite dei ponti e1, e2, e3 ed e4 per calcolare il
rapporto di deformazione (en - em)/em per ciascun ponte, dove en la deformazione al
ponte in esame.
Ripetere la prova prima con il piatto superiore della macchina inclinato verso il basso, verso
il punto C, attorno allasse BD, e successivamente con il piatto superiore della macchina
inclinato verso il basso, verso il punto B, attorno allasse AC ed infine con il piatto superiore
della macchina inclinato verso il basso, verso il punto D, attorno allasse AC.
Se il dispositivo correttamente costruito e tarato, la sensibilit dei quattro ponti sar
uguale. Tuttavia se vi un dubbio, ripetere le letture, prima con il ponte 1 adiacente a B,
quindi con il ponte 1 adiacente a C e infine con il ponte 1 adiacente a D (vedere
figura A.2).
Le letture cos ottenute, unitamente a quelle ottenute con il ponte 1 opposto ad A, devono
essere mediate per eliminare le differenze di sensibilit dei ponti del dispositivo. Questo
deve essere fatto per tutte le letture ai quattro ponti.
A.3
A.4
A.5
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(A.1)
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A.6
(A.2)
Requisiti di sicurezza
Quando si utilizza il dispositivo, soprattutto quando non centrato, si deve controllare che
la forza indicata non superi il valore specificato per il dispositivo stesso.
Sul dispositivo deve essere chiaramente riportata lindicazione "massima forza permessa
quando applicata centralmente".
Nota
Se il dispositivo sovraccaricato in una posizione eccentrica, le forze motrici orizzontali risultanti possono
superare le forze di attrito fra le superfici di compressione della macchina di prova e le superfici del dispositivo
e ci potrebbe provocare lespulsione violenta del dispositivo stesso dallarea di prova.
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UNI
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APPENDICE
(normativa)
B.1
Generalit
B.1.1
B.1.2
B.1.2.1
Scala analogica
Lampiezza delle incisioni graduate che definiscono il pi piccolo intervallo di scala sulla
scala stessa deve essere uniforme ed approssimativamente uguale alla larghezza
dellago indicatore. Se lindicazione della forza effettuata per mezzo di un registratore a
carta, la larghezza delle linee che definiscono il pi piccolo intervallo di scala sulla carta
dovrebbe essere uniforme e approssimativamente uguale alla larghezza della traccia.
Nota
La larghezza delle incisioni di graduazione non dovrebbe superare la risoluzione permessa per la scala considerata.
Un intervallo di scala deve essere suddiviso a stima in modo da determinare la risoluzione
(r) come segue:
a)
b)
c)
B.1.2.2
Scala digitale
La risoluzione deve essere determinata quando nella macchina non ci sono forze
applicate a materiali e deve essere uguale ad un mezzo del campo di fluttuazione della
lettura sul visualizzatore digitale ma non deve essere minore di una unit di conteggio.
La risoluzione deve essere espressa in unit di forza.
B.1.3
Calibrazione
La calibrazione deve essere effettuata per ogni sistema di misurazione della forza per cui
si deve determinare la classe.
B.1.4
UNI EN 12390-4:2002
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Pagina 11
dove:
a
ha i valori seguenti:
r
Nota
B.2
La calibrazione dovrebbe essere effettuata soltanto quando la macchina di prova in buone condizioni di
funzionamento.
B.3
Procedura preliminare
B.3.1
Allineamento
Lattrezzatura di calibrazione deve essere montata sulla macchina in modo che le forze
siano applicate lungo lasse di carico della macchina.
B.3.2
B.3.3
B.4
Procedura di calibrazione
B.4.1
Metodo
Deve essere utilizzato uno dei metodi seguenti di calibrazione:
a)
forza vera
La macchina deve essere azionata in modo da equilibrare una data forza vera cos
come determinata dallapparecchiatura di calibrazione. La forza indicata dalla
macchina deve essere quindi registrata;
b)
forza indicata
la macchina deve essere azionata in modo da applicare una forza indicata data e deve
essere registrata la forza vera misurata mediante lapparecchiatura di calibrazione.
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B.4.2
B.4.2.1
Generalit
Il numero totale delle forze richieste per la calibrazione di una macchina di prova su
materiali dipende dal numero di campi con i quali la macchina stata progettata. Deve
essere utilizzato lappropriato numero di forze elencato da B.4.2.2 a B.4.2.4.
B.4.2.2
B.4.2.3
B.4.2.4
Macchine per prova su materiali con indicatori digitali a selezione automatica della scala
Deve essere utilizzata una serie di almeno 5 valori di forze equispaziate, a partire dal 20%
del massimo della lettura dellindicatore digitale. Deve essere applicata almeno una forza
supplementare per ciascun 6% del massimo valore letto, a partire dal 20% del limite
inferiore di calibrazione (vedere B.4.2.3). Devono essere verificate almeno due forze in
ciascuna parte della scala dove lincremento del conteggio non cambia.
B.4.3
B.4.3.1
Procedimento
Per ciascuna scala devono essere applicate le serie di valori di forza in ordine crescente
e ciascuna serie deve essere ripetuta in modo da fornire tre serie di tali forze. La forza
deve essere completamente annullata al termine dellapplicazione di ciascuna serie. La
lettura di zero deve essere registrata non meno di 30 s e non oltre 2 min dallannullamento
della forza.
Lindicatore della forza deve essere azzerato dopo lannullamento della forza con la
macchina nella stessa condizione meccanica che aveva prima dellapplicazione della
serie di forze.
Se necessario, lindicatore di forza deve essere riportato a zero allinizio di ciascuna serie
di letture, ma non deve essere effettuata alcuna correzione delle letture gi acquisite.
Nota
B.4.3.2
In alcune macchine di prova si pu incontrare difficolt nel mantenere una forza costante; in tali circostanze
le misurazioni possono essere effettuate in condizioni di forza leggermente crescente.
B.4.3.3
UNI EN 12390-4:2002
UNI
Pagina 13
B.5
B.6
Classi
B.6.1
B.6.2
Macchine multiscala
A ciascuna scala deve essere attribuita una classe secondo quanto indicato in B.6.1
Nota
La risoluzione e quindi il limite inferiore di calibrazione possono cambiare quando selezionata una nuova
scala.
Una macchina con un indicatore digitale a selezione automatica della scala (cio un
indicatore dove gli incrementi di misura della forza indicata cambiano automaticamente in
corrispondenza di punti prefissati fra zero e il valore massimo), deve essere classificata
come una macchina a singola scala cos come descritto in B.6.1. Tuttavia, lattribuzione di
una classe pu essere fatta solo su tutta la scala, se il rapporto tra la forza indicata e
lincremento di conteggio per quella di forza non minore dei valori seguenti:
B.6.3
Certificato di classe
Quando una macchina di prova su materiali stata classificata e calibrata in accordo con
la presente appendice, deve essere emesso un certificato che riporta quanto segue:
a)
b)
la risoluzione, la classe, il modo e la classe delle forze per ciascun sistema di misurazione della forza calibrato;
c)
se pertinente, ogni sistema di misurazione della forza che non sia stato calibrato;
d)
e)
f)
g)
se pertinente, il tipo di carta utilizzata durante la calibrazione e una accurata misurazione della larghezza della carta.
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UNI
Ente Nazionale Italiano
di Unificazione
Via Battistotti Sassi, 11B
20133 Milano, Italia
La pubblicazione della presente norma avviene con la partecipazione volontaria dei Soci,
dellIndustria e dei Ministeri.
Riproduzione vietata - Legge 22 aprile 1941 N 633 e successivi aggiornamenti.