UNI EN 932-5:2001 - 30-04-2001 - Metodi di prova per determinare le proprietà generali degli aggregati - Attrezzatura comune e taratura
IDcompl
ITEM3 UNICEMENTO
TITOLO Metodi di prova per determinare le proprietà generali degli aggregati - Attrezzatura
comune e taratura
Tests for general properties of aggregates - Common equipment and calibration
SOMMARIO La presente norma è la versione ufficiale in lingua italiana della norma europea EN 932-5
(edizione novembre 1999). La norma specifica i requisiti generali relativi all'attrezzatura
comune, alle procedure di taratura e ai reagenti necessari all'esecuzione delle prove
intese a determinare le proprietà degli aggregati.
PARZIALMENTE SOSTITUITA
COLLEGAMENTI INTERNAZIONALI
LINGUA Italiano
PAGINE 11
PREZZO EURO Non Soci 32,00 Euro - Soci 16,00 Euro
Documento contenuto nel prodotto UNIEDIL STRUTTURE edizione 2007.1
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APRILE 2001
NORMA EUROPEA
SOMMARIO La norma specifica i requisiti generali relativi all’attrezzatura comune, alle
procedure di taratura e ai reagenti necessari all’esecuzione delle prove
intese a determinare le proprietà degli aggregati.
RELAZIONI NAZIONALI
ORGANO COMPETENTE UNICEMENTO - Ente di Normazione dei Leganti Idraulici, Malte, Calce-
struzzi e Cemento Armato
RICONFERMA
PREMESSA NAZIONALE
La presente norma costituisce il recepimento, in lingua italiana, del-
la norma europea EN 932-5 (edizione novembre 1999), che assu-
me così lo status di norma nazionale italiana.
La traduzione è stata curata dall’UNI.
L’UNICEMENTO, ente federato all’UNI, segue i lavori europei
sull’argomento per delega della Commissione Centrale Tecnica.
Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le parti
interessate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare il reale stato
dell’arte della materia ed il necessario grado di consenso.
Chiunque ritenesse, a seguito dell’applicazione di questa norma, di poter fornire sug-
gerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dell’arte
in evoluzione è pregato di inviare i propri contributi all’UNI, Ente Nazionale Italiano di
Unificazione, che li terrà in considerazione, per l’eventuale revisione della norma stessa.
INDICE
2 RIFERIMENTI NORMATIVI 1
3 TERMINI E DEFINIZIONI 1
4 ATTREZZATURA COMUNE 2
prospetto 1 Esempi di categorie di bilance ................................................................................................................. 2
5 TARATURA 4
prospetto 2 Distribuzione granulometrica del campione per la verifica delle prestazioni di stacci
di prova con apertura di maglia uguale a d mm ................................................................................ 9
6 REAGENTI 10
APPENDICE A BIBLIOGRAFIA 11
(informativa)
NOVEMBRE 1999
DESCRITTORI
ICS 91.100.20
CEN
COMITATO EUROPEO DI NORMAZIONE
European Committee for Standardization
Comité Européen de Normalisation
Europäisches Komitee für Normung
Segreteria Centrale: rue de Stassart, 36 - B-1050 Bruxelles
© 1999 CEN
Tutti i diritti di riproduzione, in ogni forma, con ogni mezzo e in tutti i Paesi, sono
riservati ai Membri nazionali del CEN.
PREMESSA
La presente norma europea è stata elaborata dal Comitato Tecnico CEN/TC 154 "Aggre-
gati", la cui segreteria è affidata al BSI.
Alla presente norma europea deve essere attribuito lo status di norma nazionale, o mediante
la pubblicazione di un testo identico o mediante notifica di adozione, entro maggio 2000, e le
norme nazionali in contrasto devono essere ritirate entro dicembre 20031).
In conformità alle Regole Comuni CEN/CENELEC, gli enti nazionali di normazione dei se-
guenti Paesi sono tenuti a recepire la presente norma europea: Austria, Belgio, Danimarca,
Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi
Bassi, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Spagna, Svezia e Svizzera.
La presente norma appartiene a una serie di metodi di prova per determinare le proprietà
generali degli aggregati. I metodi di prova relativi ad altre proprietà degli aggregati saran-
no trattati da parti delle seguenti norme europee:
EN 933 Tests for geometrical properties of aggregates [Prove per determi-
nare le caratteristiche geometriche degli aggregati]
EN 1097 Tests for mechanical and physical properties of aggregates [Prove
per determinare le proprietà meccaniche e fisiche degli aggregati]
EN 1367 Tests for thermal and weathering properties of aggregates [Prove per
determinare le proprietà termiche e la degradabilità degli aggregati]
EN 1744 Tests for chemical properties of aggregates [Prove per determinare
le proprietà chimiche degli aggregati]
EN 13179 Tests for filler aggregate used in bituminous mixtures [Prove per
aggregati complementari usati negli impasti bituminosi]
Le altre parti della EN 932 sono le seguenti:
Parte 1: Methods for sampling [Metodi di campionamento]
Parte 2: Methods for reducing laboratory samples [Metodi per la riduzione
dei campioni di laboratorio]
Parte 3: Procedure and terminology for simplified petrographic description
[Procedura e terminologia per la descrizione petrografica semplificata]
Parte 6: Definitions of repeatability and reproducibility [Definizioni di ripeti-
bilità e riproducibilità]
Nell’appendice A (informativa) si fa riferimento alla classificazione effettuata dall’International
Organization for Legal Metrology (OIML) che viene adottata nella presente norma al fine
di determinare la frequenza per la taratura delle masse per bilance.
1) Nota nazionale - A seguito di decisioni del Bureau Technique del CEN, è ammesso, in casi ben definiti e per un periodo
transitorio fissato dal CEN, di mantenere in vigore norme nazionali contrastanti con norme europee.
Al termine del periodo transitorio, le norme nazionali contrastanti devono essere ritirate.
In relazione al gruppo di norme europee, per le prove per determinare le proprietà generali degli aggregati, il CEN ha fis-
sato per la presente norma europea un periodo transitorio con scadenza dicembre 2003.
2 RIFERIMENTI NORMATIVI
La presente norma europea rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposizioni
contenute in altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appropriati
del testo e vengono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, successive
modifiche o revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se introdotte
nella presente norma europea come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti non da-
tati vale l’ultima edizione della pubblicazione alla quale si fa riferimento.
EN 933-1 Tests for geometrical properties of aggregates - Determination of
particle size distribution - Sieving method [Prove per determinare
le caratteristiche geometriche degli aggregati - Determinazione
della distribuzione granulometrica - Analisi granulometrica per
stacciatura]
EN 933-2 Tests for geometrical properties of aggregates - Determination of
particle size distribution - Test sieves, nominal size of apertures
[Prove per determinare le caratteristiche geometriche degli aggre-
gati - Determinazione della distribuzione granulometrica - Stacci di
controllo, dimensioni nominali delle aperture]
ISO 386 Liquid-in-glass laboratory thermometers - Principles of design,
construction and use [Termometri di laboratorio a dilatazione di li-
quido in un bulbo in vetro - Principi di progettazione, costruzione
ed uso]
ISO 3310-1 Test sieves - Technical requirements and testing - Test sieves of
metal wire cloth [Stacci di prova - Requisiti tecnici e verifiche -
Stacci di prova in tessuto metallico]
ISO 3310-2 Test sieves - Technical requirements and testing - Test sieves of
perforated metal plate [Stacci di prova - Requisiti tecnici e verifiche
- Stacci di prova in lamiera metallica forata]
prEN ISO 3650 Geometrical product specifications (GPS) - Length standards -
Gauge blocks [Specifiche geometriche dei prodotti (GPS) - Campioni
di lunghezza - Blocchetti piani paralleli] (ISO/FDIS 3650:1998)
ISO 4788 Laboratory glassware - Graduated measuring cylinders [Vetreria
da laboratorio - Cilindri graduati]
ISO 6353-2 Reagents for chemical analysis - Specifications - First series
[Reagenti per analisi chimiche - Specifiche - Prima serie]
ISO 6353-3 Reagents for chemical analysis - Specifications - Second series
[Reagenti per analisi chimiche - Specifiche - Seconda serie]
3 TERMINI E DEFINIZIONI
Ai fini della presente norma, si applicano le definizioni seguenti.
3.1 taratura: Insieme delle operazioni che permettono di stabilire, in condizioni specificate, la
relazione tra valori la cui grandezza è indicata da uno strumento o da un sistema di misu-
razione, oppure tra valori rappresentati da una misura materializzata o da un materiale di
riferimento, e i corrispondenti valori realizzati per mezzo di campioni standard.
Nota Vedere ISO 10012-2.
4 ATTREZZATURA COMUNE
4.1 Tolleranze
4.1.1.2 Massa
Quando la massa viene specificata, la tolleranza di fabbricazione deve essere uguale a ± 1%
della massa specificata, salvo quando diversamente indicato.
4.2.2 Termometri
I termometri devono essere scelti in funzione del metodo di prova. Gli intervalli di graduazione
o le cifre digitali non devono essere maggiori della metà della precisione di lettura richiesta.
Per i termometri a dilatazione di liquido in un bulbo di vetro, le graduazioni devono essere
come specificato nella ISO 386. La taratura dei termometri deve essere conforme a quan-
to indicato al 5.5.3.
4.2.3.3 Micrometri
I dispositivi di misurazione micrometrici devono permettere una lettura rispettivamente al-
meno di 0,01 mm oppure almeno di 0,002 mm in funzione della risoluzione richiesta dal
metodo di prova. La taratura deve essere conforme a quanto indicato al 5.5.4.
4.2.3.4 Comparatori
I comparatori devono consentire una lettura rispettivamente di almeno 0,01 mm oppure di
almeno 0,002 mm in funzione della risoluzione e dell’estensione della corsa richieste dal
metodo di prova. I comparatori devono essere tarati conformemente a quanto indicato al 5.5.4.
4.2.4 Contatempo
I contatempo devono essere tarati conformemente a quanto indicato al 5.5.5.
Nota 1 Sono appropriati i contatempo che permettono una lettura a 1 s.
Nota 2 È consentito utilizzare anche un orologio a muro provvisto di lancetta dei secondi a condizione che sia suffi-
cientemente grande e posto in modo da poter essere letto dalla stazione di lavoro.
4.2.6 Forni
I forni utilizzati per l’essiccazione degli aggregati devono essere provvisti di un termostato
con regolazioni di ± 5 °C per mantenere la temperatura di funzionamento specificata.
Ciascun forno deve essere provvisto di un indicatore di temperatura con campo e accura-
tezza conformi a quanto richiesto.
I forni devono essere tarati in conformità a quanto indicato al 5.6.1.
4.2.11 Riscaldatori
Una piastra riscaldante elettrica deve essere munita di un comando regolabile per portare
il contenuto di un recipiente all’ebollizione e/o mantenerlo riscaldato alle temperature specificate.
Nota In alternativa, come fonte di calore regolabile, può essere utilizzato un becco Bunsen provvisto di treppiede
e reticella metallica.
5 TARATURA
*) EUROMET è un organismo che raggruppa gli Istituti Europei di Metrologia e/o laboratori di taratura.
5.3.1 Riferibilità
Tutte le attività di misurazione necessarie all’esecuzione delle prove descritte dalla pre-
sente norma devono potere essere riferibili, ove tale concetto può essere applicato, a dei
campioni di misura nazionali o internazionali attraverso un continuo processo di tarature.
Il numero delle fasi del processo non deve essere maggiore di quanto strettamente ne-
cessario per ottenere l’accuratezza richiesta.
5.5.1 Bilance
Le bilance devono essere verificate, regolate e tarate entro il loro campo di lavoro comple-
to, utilizzando masse di riferimento certificate. Tali operazioni devono essere effettuate al-
meno una volta all’anno o, se necessario, più frequentemente, per impedire che gli errori
massimi di lettura superino i valori specificati in 4.2.1.
5.5.2 Masse
Prima del loro uso iniziale, le masse devono essere calibrate. Per le masse di classe F1 o
classe inferiore si deve effettuare una ritaratura ogni 12 mesi. Le masse di classe E1 ed E2
devono essere ritarate ogni due anni (vedere nota).
Nota Le masse vengono classificate secondo una tolleranza o un errore massimo ammissibile come specificato
nella Raccomandazione Internazionale N° 20 della OIML (vedere appendice A). Anche il materiale costitutivo
e la qualità della finitura sono considerati ai fini della classificazione.
Classe E1 ed E2 Masse interamente costruite di acciaio inossidabile senza marcature né camera di tara-
tura (tolleranza ± 0,5 mg/kg o ± 1,5 mg/kg).
Classe F1 Masse di acciaio inossidabile, eventualmente provviste di una maniglia avvitata (tolleran-
za ± 5 mg/kg).
Classe F2 Masse di ottone placcato (tolleranza ± 15 mg/kg).
Classe M1 Masse di ottone (prive di corrosione o ossidazione) o di ghisa con una finitura a vernice
di buona qualità (tolleranza ± 50 mg/kg).
5.5.3 Termometri
I termometri da laboratorio a dilatazione di liquido in bulbo di vetro conformi alla ISO 386
devono essere tarati o sostituiti come minimo ogni cinque anni. Gli altri termometri a dilata-
zione di liquido in bulbo di vetro devono essere tarati prima del loro utilizzo iniziale compa-
randoli con un campione di riferimento e devono essere ritarati o sostituiti come minimo
ogni cinque anni.
In aggiunta alla ritaratura prescritta ogni cinque anni, sui termometri si deve effettuare una
verifica del punto fisso del ghiaccio, oppure di un diverso punto unico adeguato, sei mesi
dopo il primo utilizzo e quindi con frequenza annuale.
Le termocoppie, ove utilizzate (per esempio per verificare le temperature dei forni), devo-
no essere tarate almeno con frequenza semestrale, per confronto con una termocoppia di
riferimento, un termometro di riferimento a resistenza di platino oppure a dilatazione di li-
quido in bulbo di vetro.
5.5.5 Contatempo
Almeno una volta all’anno, i dispositivi per la determinazione del tempo, quali i contatempo,
devono essere tarati a 10 min ± 1 s.
5.6.1 Forni
Si deve controllare l’andamento della temperatura di un forno vuoto prima del suo uso iniziale
e dopo qualsiasi importante intervento di riparazione o in seguito alla sostituzione degli
elementi riscaldanti e/o del termostato.
La temperatura impostata nel punto centrale dello spazio utile del forno vuoto deve essere
controllata almeno una volta all’anno mediante un dispositivo tarato per la misurazione
della temperatura.
Nota La procedura indicata qui di seguito è un metodo appropriato per verificare l’andamento della temperatura del
forno, ma si possono utilizzare altre procedure a condizione di potere dimostrare che permettono di ottenere
dati con un livello di precisione sufficiente.
Per misurare l’andamento della temperatura nello spazio utile del forno si dovrebbero utilizzare otto dispositivi
tarati per la misurazione della temperatura oltre al dispositivo ubicato nel punto centrale. Quattro di tali dispo-
sitivi dovrebbero essere posti nel terzo superiore dello spazio del forno mentre gli altri quattro nel terzo inferiore.
Ciascuno degli otto dispositivi tarati dovrebbe trovarsi ad almeno 75 mm dalle pareti interne della camera del
forno. La temperatura rilevata in ciascuno degli otto punti dovrebbe essere entro ± 5 °C rispetto alla tempe-
ratura impostata misurata nel punto centrale dello spazio utile del forno.
prospetto 2 Distribuzione granulometrica del campione per la verifica delle prestazioni di stacci di prova con
apertura di maglia uguale a d mm
Si deve scegliere la massa del campione per la verifica delle prestazioni in modo che non
sia minore del 50% e non maggiore del 100% della massa massima di trattenuto specifi-
cata nella EN 933-1.
Ad ogni staccio di lavoro deve essere associato un staccio campione con la stessa aper-
tura di maglia. Lo staccio campione non deve essere stato precedentemente impiegato
per nessun altro uso e deve essere conservato esclusivamente per usarlo come staccio
campione fino al momento previsto per la sua sostituzione. La sostituzione dello staccio
campione dovrà avvenire dopo 200 impieghi oppure dopo otto anni, secondo quale situa-
zione si verifichi per prima.
La procedura di controllo delle prestazioni (vedere nota 1) deve essere espletata prima
dell’uso iniziale dello staccio di lavoro. Tale procedura consiste nello stacciare a secco il
campione per la verifica delle prestazioni prima con lo staccio campione ed in seguito con
lo staccio di lavoro, utilizzando gli stessi metodi, fino al raggiungimento di un punto finale
stabilito. Calcolare e registrare la differenza tra la massa percentuale del passante dallo
staccio campione e la massa percentuale del passante dallo staccio di lavoro.
Dopo un intervallo di tempo adeguato (vedere nota 2), la procedura di verifica delle pre-
stazioni deve essere nuovamente seguita utilizzando altri campioni per la verifica delle
prestazioni (vedere nota 3). Uno staccio di lavoro deve essere considerato non conforme
ai criteri della verifica delle prestazioni quando il valore della differenza varia di più di 5 ri-
spetto al valore registrato prima dell’uso iniziale dello staccio.
Gli stacci di lavoro in uso al momento della prima verifica delle loro prestazioni si devono
considerare come aventi prestazioni equivalenti al primo utilizzo se il valore della differen-
za rispetto al primo controllo non è maggiore di 5.
Gli stacci di prova che non superano i controlli della misura dell’apertura o delle prestazio-
ni devono essere chiaramente identificati come tali e devono essere scartati oppure utiliz-
zati come stacci di protezione quando servono.
Non è richiesto l’utilizzo di stacci campione se sono disponibili dei "campioni di riferimento"
debitamente certificati.
Nota 1 La procedura per la verifica delle prestazioni stabilisce la differenza tra uno staccio di prova nuovo ed uno
staccio campione. La procedura permette di sorvegliare la velocità di usura dello staccio di prova con un livello
di precisione conforme alle tolleranze di fabbricazione dello staccio e alle prove per le quali viene utilizzato.
Nota 2 Il logorio degli stacci dipende molto dal modo in cui vengono utilizzati e dall’abrasività del materiale da con-
trollare. Fino al momento in cui il laboratorio non disporrà di informazioni sufficienti per determinare la velocità
di usura e pertanto stabilire la frequenza appropriata per i controlli, le verifiche di prestazione dovrebbero es-
sere effettuate ad intervalli non maggiori di 3 mesi.
Nota 3 Il campione per la verifica delle prestazioni può essere conservato e riutilizzato. Può non essere necessario
utilizzare lo staccio campione per ogni verifica delle prestazioni a condizione che vengano adottate le dovute
misure per controllare la degradazione e la perdita di particelle del campione per la verifica delle prestazioni.
5.6.4 Stampi
I pezzi delle attrezzature, quali gli stampi, devono essere controllati determinando le loro
dimensioni essenziali e, se applicabile, la massa. Per verificare l’usura, tali controlli devo-
no essere effettuati sui pezzi prima dell’uso iniziale e ripetuti ad intervalli regolari, in fun-
zione della frequenza d’uso. Il pezzo non deve più essere usato quando le variazioni do-
vute all’usura superano le tolleranze di lavoro ammesse.
6 REAGENTI
APPENDICE A BIBLIOGRAFIA
(informativa)
ISO 10012-2:1997 Quality assurance for measuring equipment - Guidelines for control
of measurement processes
ISO 45001:1998 General criteria for the operation of testing laboratories
International Organization for Legal Metrology (OIML), Internal Recommendation No 20,
Weights of Accuracy, classes E1, E2, F1, F2, M1, from 50 kg to 1 mg
UNI
Ente Nazionale Italiano La pubblicazione della presente norma avviene con la partecipazione volontaria dei Soci,
di Unificazione dell’Industria e dei Ministeri.
Via Battistotti Sassi, 11B Riproduzione vietata - Legge 22 aprile 1941 Nº 633 e successivi aggiornamenti.
20133 Milano, Italia