Esplora E-book
Categorie
Esplora Audiolibri
Categorie
Esplora Riviste
Categorie
Esplora Documenti
Categorie
pdf
NRIF AA016934
filename2 UNIN133701
IDcompl UNI EN 1337-1:2001 - 30-11-2001 - Appoggi strutturali - Regole generali di progetto
SOMMARIO La presente norma è la versione ufficiale in lingua italiana della norma europea EN
1337-1 (edizione giugno 2000). La norma stabilisce le regole generali di progetto degli
appoggi strutturali impiegati in ponti o altre strutture.
PARZIALMENTE SOSTITUITA
COLLEGAMENTI INTERNAZIONALI
LINGUA Italiano
PAGINE 26
PREZZO EURO Non Soci 51,50 Euro - Soci 25,75 Euro
Documento contenuto nel prodotto UNIEDIL STRUTTURE edizione 2005-2.
E' vietato l'uso in rete del singolo documento e la sua riproduzione. E' autorizzata la stampa per uso interno.
NOVEMBRE 2001
Structural bearings
General design rules
NORMA EUROPEA
SOMMARIO La norma stabilisce le regole generali di progetto degli appoggi strutturali
impiegati in ponti o altre strutture.
RELAZIONI NAZIONALI
PREMESSA NAZIONALE
La presente norma costituisce il recepimento, in lingua italiana, del-
la norma europea EN 1337-1 (edizione giugno 2000), che assume
così lo status di norma nazionale italiana.
La traduzione è stata curata dall’UNI.
La Commissione "Ingegneria strutturale" dell’UNI segue i lavori euro-
pei sull’argomento per delega della Commissione Centrale Tecnica.
Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le parti
interessate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare il reale stato
dell’arte della materia ed il necessario grado di consenso.
Chiunque ritenesse, a seguito dell’applicazione di questa norma, di poter fornire sug-
gerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dell’arte
in evoluzione è pregato di inviare i propri contributi all’UNI, Ente Nazionale Italiano di
Unificazione, che li terrà in considerazione, per l’eventuale revisione della norma stessa.
INDICE
2 RIFERIMENTI NORMATIVI 1
3 DEFINIZIONI E SIMBOLI 2
prospetto 1 Tipi più comuni di appoggi ......................................................................................................................... 3
figura 1 Esempi dei tipi più comuni di appoggi elencati nel prospetto 1 ................................................... 7
figura 2 Esempio di un sistema di appoggi ....................................................................................................... 13
4 PRINCIPI GENERALI 14
5 PRINCIPI PROGETTUALI 14
GIUGNO 2000
DESCRITTORI
ICS 91.010.30
CEN
COMITATO EUROPEO DI NORMAZIONE
European Committee for Standardization
Comité Européen de Normalisation
Europäisches Komitee für Normung
Segreteria Centrale: rue de Stassart, 36 - B-1050 Bruxelles
© 2000 CEN
Tutti i diritti di riproduzione, in ogni forma, con ogni mezzo e in tutti i Paesi, sono
riservati ai Membri nazionali del CEN.
PREMESSA
La presente norma europea è stata elaborata dal Comitato Tecnico CEN/TC 167 "Appog-
gi strutturali", la cui segreteria è affidata all'UNI.
Alla presente norma europea deve essere attribuito lo status di norma nazionale, o me-
diante la pubblicazione di un testo identico o mediante notifica di adozione, entro dicem-
bre 2000, e le norme nazionali in contrasto devono essere ritirate entro dicembre 2000.
Il prEN 1337 "Structural bearings" si compone delle seguenti 11 parti:
Parte 1: General design rules
Parte 2: Sliding elements
Parte 3: Elastomeric bearings
Parte 4: Roller bearings
Parte 5: Pot bearings
Parte 6: Rocker bearings
Parte 7: Spherical and cylindrical PTFE bearings
Parte 8: Guided bearings and restrained bearings
Parte 9: Protection
Parte 10: Inspection and maintenance
Parte 11: Transport, storage and installation
La parte 1 "General design rules" include le appendici A, B e C (informative).
A seguito di una decisione del CEN/TC 167, le parti 1 e 2 formano un gruppo di norme
che entrano in vigore insieme, mentre le altre parti entrano in vigore separatamente dopo
la pubblicazione delle parti 1 e 2.
In conformità alle Regole Comuni CEN/CENELEC, gli enti nazionali di normazione dei se-
guenti Paesi sono tenuti a recepire la presente norma europea: Austria, Belgio, Danimar-
ca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia,
Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Spagna, Svezia e Svizzera.
2 RIFERIMENTI NORMATIVI
La presente norma europea rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposizioni
contenute in altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appropriati
del testo e vengono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, successive
modifiche o revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se introdotte
nella presente norma europea come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti non
datati vale l'ultima edizione della pubblicazione alla quale si fa riferimento.
prEN 1337-2 Structural bearings - Sliding elements
prEN 1337-3 Structural bearings - Elastomeric bearings
prEN 1337-4 Structural bearings - Roller bearings
prEN 1337-5 Structural bearings - Pot bearings
prEN 1337-6 Structural bearings - Rocker bearings
prEN 1337-7 Structural bearings - Spherical and cylindrical PTFE bearings
prEN 1337-8 Structural bearings - Guided bearings and restrained bearings
EN 1337-9:1997 Structural bearings - Protection
prEN 1337-10 Structural bearings - Inspection and maintenance
EN 1337-11:1997 Structural bearings - Transport, storage and installation
ENV 1991-1:1994 Eurocode 1: Basis of design and actions on structures - Basis of
design
ENV 1992-2:1996 Eurocode 2: Design of concrete structures - Concrete bridges
ENV 1993-2:1997 Eurocode 3: Design of steel structures - Steel bridges
ENV 1994-2:1997 Eurocode 4: Design of composite steel and concrete structures -
Composite bridges
3 DEFINIZIONI E SIMBOLI
3.1.1 appoggi: Gli appoggi sono elementi che consentono la rotazione tra due membri di una
struttura e trasmettono i carichi definiti nei requisiti relativi nonché impedire spostamenti
(appoggi fissi), consentirli in una sola direzione (appoggi guidati) o in tutte le direzioni di
un piano (appoggi liberi) a seconda di quanto richiesto.
I tipi più comuni di appoggi sono elencati nel prospetto 1 ed esempi di queste tipologie
sono illustrati nella figura 1 assieme agli assi di coordinate corrispondenti.
È fatta distinzione tra le seguenti categorie:
Categoria 1: Appoggi a rotazione completa
Categoria 2: Appoggi a rotazione uniassiale
Categoria 3: Appoggi sferici e cilindrici con carico orizzontale supportato dalla superficie
di scorrimento curva
Categoria 4: Tutti gli altri appoggi
Gli appoggi di cui ai numeri da 1.1 a 3.1, 3.3, da 3.5 a 4.3, 8.1 e 8.2 appartengono alla
categoria 1.
Gli appoggi di cui ai numeri da 5.1 a 6.2, 7.3 e 7.4 appartengono alla categoria 2.
Gli appoggi di cui ai numeri 3.2, 3.4, 7.1 e 7.2 appartengono alla categoria 3.
schematica
2 3 4 5 6 7 8 υx in υy in υz in αx αy αz forze momento
1
1)
X X 1.2 Appoggio elastomerico con vincoli (RS) per nessuno Vx Vy N
un asse4)
UNI EN 1337-1:2001
1)
X X X 1.3 EB con parte scorrevole mobile scorri- nessuno Vy N
unidirezionalmente ed RS per l'altro asse mento e
Tipi più comuni di appoggi
deforma-
zione
X X 1.4 Appoggio elastomerico con parte scorrevole scorri- deforma- N
mobile multidirezionalmente mento e zione
deforma-
zione
X X 1.5 Appoggio elastomerico con parte scorrevole deforma- Vy N
mobile unidirezionalmente zione
Documento contenuto nel prodotto UNIEDIL STRUTTURE edizione 2005-2.
1)
X X 1.6 Appoggio elastomerico con dispositivo di nessuno nessuno Vx Vy N
fissaggio per due assi
© UNI
1) Per i singoli tipi di appoggio αz può avere tolleranze rigide, tanto da rendere necessario un progetto speciale se così richiesto. Ai fini di un normale progetto "nessuno" significa nessun movimento oltre a quelli dovuti alle
tolleranze di fabbricazione e alla deformazione.
2) Se la verifica di υz nei casi singoli sia importante o meno.
E' vietato l'uso in rete del singolo documento e la sua riproduzione. E' autorizzata la stampa per uso interno.
Pagina 3
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14
Parti relative N° Simbolo nella Simbolo nella direzione Tipo di appoggio Movimenti relativi Reazioni
della norma vista
x y spostamenti rotazione
schematica
2 3 4 5 6 7 8 υx in υy in υz in αx αy αz forze momento
direzione direzione direzione Rispetto Rispetto Rispetto
x y z all'asse x all'asse y all'asse z
UNI EN 1337-1:2001
1)
X X 2.2 Appoggio metallico a disco elastomerico con scorri- Vy N
parte scorrevole mobile unidirezionalmente mento
scorri-
X X 2.3 Appoggio metallico a disco elastomerico con scorri- N
mento e
parte scorrevole mobile multidirezionalmente mento
deforma-
zione
X 3.1 Appoggio sferico con RS oltre la parte nessuno nessuno quasi scorri- scorri- scorri- Vx Vy N
rotante nessuno mento mento mento
X 3.2 Appoggio sferico con parte rotante nello Vx Vy N
stesso senso dello RS
Documento contenuto nel prodotto UNIEDIL STRUTTURE edizione 2005-2.
© UNI
1) Per i singoli tipi di appoggio αz può avere tolleranze rigide, tanto da rendere necessario un progetto speciale se così richiesto. Ai fini di un normale progetto "nessuno" significa nessun movimento oltre a quelli dovuti alle
tolleranze di fabbricazione e alla deformazione.
Pagina 4
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14
Parti relative N° Simbolo nella Simbolo nella direzione Tipo di appoggio Movimenti relativi Reazioni
della norma vista
x y spostamenti rotazione
schematica
2 3 4 5 6 7 8 υx in υy in υz in αx αy αz forze momento
direzione direzione direzione Rispetto Rispetto Rispetto
x y z all'asse x all'asse y all'asse z
UNI EN 1337-1:2001
X X 4.2 Appoggio a contatto puntiforme di acciaio scorri- Vy N
con parte scorrevole mento
mobile unidirezionalmente
X X 4.3 Appoggio a contatto puntiforme di acciaio scorri- scorri- N
con parte scorrevole mobile mento mento
multidirezionalmente
mobile unidirezionalmente
X X 5.3 Appoggio a contatto lineare di acciaio con scorri- scorri- N Mx
parte scorrevole mobile multidirezionalmente mento mento
© UNI
1) Per i singoli tipi di appoggio αz può avere tolleranze rigide, tanto da rendere necessario un progetto speciale se così richiesto. Ai fini di un normale progetto "nessuno" significa nessun movimento oltre a quelli dovuti alle
tolleranze di fabbricazione e alla deformazione.
3) La combinazione con un appoggio scorrevole provoca tensioni sfavorevoli nel PTFE.
E' vietato l'uso in rete del singolo documento e la sua riproduzione. E' autorizzata la stampa per uso interno.
Pagina 5
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14
Parti relative N° Simbolo nella Simbolo nella direzione Tipo di appoggio Movimenti relativi Reazioni
della norma vista
x y spostamenti rotazione
schematica
2 3 4 5 6 7 8 υx in υy in υz in αx αy αz forze momento
direzione direzione direzione Rispetto Rispetto Rispetto
x y z all'asse x all'asse y all'asse z
UNI EN 1337-1:2001
Vx Mx
direzione y mento
1) Per i singoli tipi di appoggio αz può avere tolleranze rigide, tanto da rendere Forze Momenti Spostamenti Rotazioni
necessario un progetto speciale se così richiesto. Ai fini di un normale
progetto "nessuno" significa nessun movimento oltre a quelli dovuti alle
tolleranze di fabbricazione e alla deformazione.
2)
© UNI
Se la verifica di υz nei casi singoli sia importante o meno.
3) La combinazione con un appoggio scorrevole provoca tensioni sfavorevoli
nel PTFE.
4) Dispositivo per trasferire le forze Vx o Vy .
Note In pratica x è la direzione principale di movimento per i ponti (vedere
ENV 1992-2 e ENV 1993-2) e z la direzione delle forze dovute a carichi
E' vietato l'uso in rete del singolo documento e la sua riproduzione. E' autorizzata la stampa per uso interno.
verticali.
Pagina 6
Documento contenuto nel prodotto UNIEDIL STRUTTURE edizione 2005-2.
E' vietato l'uso in rete del singolo documento e la sua riproduzione. E' autorizzata la stampa per uso interno.
figura 1 Esempi dei tipi più comuni di appoggi elencati nel prospetto 1
Legenda
1 Superfici curve
3.2.4 Pedici
a Sfavorevole
c Calcestruzzo
d Progetto
k Caratteristica
l Valore limite
max Massimo
min Minimo
p Ancoraggio, dispositivo di fissaggio
r Alleviamento; Reversibile
x, y, z Coordinate
R Resistenza, resistenza di carico
4 PRINCIPI GENERALI
Appoggi e supporti devono essere progettati in modo che sia possibile, in caso di
necessità, effettuare ispezioni, operazioni di manutenzione e sostituzione degli appoggi o
di parti degli appoggi, allo scopo di garantirne la funzionalità per l'intera durata prevista
della struttura.
Gli appoggi devono essere progettati in modo da permettere il movimento specificato con
la minor forza di reazione possibile.
Se possibile, si deve evitare la preregolazione. Se necessaria, la preregolazione richiesta
deve essere eseguita presso l'impianto di fabbricazione. Se non è possibile evitare una
nuova regolazione in sito, questa deve essere eseguita solo dal fabbricante dell'appoggio
o sotto la sua supervisione.
5 PRINCIPI PROGETTUALI
5.1 Generalità
Il progetto dei vari appoggi deve basarsi sullo stato limite ultimo/di esercizio in base alla
classificazione di sicurezza dello stato limite preso in considerazione.
Nel caso in cui i valori delle caratteristiche e dei fattori parziali di sicurezza per i carichi e
i movimenti non fossero inclusi nella presente norma europea o in un Eurocodice, il
progettista deve determinare i propri valori in accordo con i principi definiti nella
ENV 1991-1 e nelle ENV 1992-2, ENV 1993-2 o ENV 1994-2.
Nota Una speciale appendice B informativa nella ENV 1993-2 tratta gli appoggi.
Negli altri casi i valori per µk e γµ devono essere ricavati dal risultato delle prove. Nel caso
di strutture sottoposte a sollecitazione dinamica con possibili fluttuazioni estreme del
carico, per esempio, ponti ferroviari e strutture antisismiche, l'attrito non deve esercitare
resistenza nei confronti delle forze orizzontali. In questi casi µk deve essere preso pari a
zero.
La sicurezza allo scorrimento nelle superfici di interfaccia formate da appoggi elastomerici
privi di ancoraggi meccanici deve essere verificata in accordo con il prEN 1337- 3.
n αn
≤4 1
4 < n < 10 16 – n
-----------------
12
≥10 0,5
7.1.1 Nel caso di appoggi progettati per resistere alle forze orizzontali, ha luogo qualche
movimento prima di considerare il gioco. Tale movimento deve essere mantenuto al
minimo. A questo scopo il gioco totale tra gli estremi di movimento non deve essere
maggiore di 2 mm a meno che non specificato altrimenti.
7.1.2 Se il valore summenzionato viene superato si deve esercitare una particolare cautela per
assicurare che questo non comprometta la funzione della struttura.
7.1.3 I giochi non devono essere presi in considerazione quando si calcola il movimento
orizzontale a meno che non si possa dimostrare che questi saranno permanentemente
disponibili nella direzione corretta.
7.1.4 Se è richiesto più di un appoggio per resistere alle forze orizzontali, gli appoggi e i loro
supporti devono essere progettati in modo da assicurare che una distribuzione
sfavorevole dei giochi non impedisca che ciò avvenga.
7.3.1 Tutti gli appoggi devono essere marcati con il nome del fabbricante e il luogo di
fabbricazione, l'anno di fabbricazione e un numero di serie che deve essere un numero
individuale per ogni singolo appoggio e univoco per ogni tipo di appoggio.
7.3.2 Inoltre tutti gli appoggi diversi dagli appoggi elastomerici devono essere marcati con le
informazioni seguenti:
- tipo di appoggio;
- numero d'ordine del fabbricante;
- valori massimi di progetto della capacità di carico per forze perpendicolari e di taglio;
- valori massimi di progetto per la capacità di spostamento;
- posizione nella struttura;
- direzione di installazione.
Con l'eccezione delle ultime due voci, queste marcature devono essere in forma tale da
essere visibili in qualsiasi momento e leggibili e comprensibili per tutta la vita utile
dell'appoggio.
7.4.1 Tutti gli appoggi che si compongono di diverse parti, non rigidamente fissate assieme,
devono essere serrati con dispositivi di bloccaggio temporaneo presso il luogo di
fabbricazione. Tali dispositivi di bloccaggio devono essere sufficientemente resistenti da
trattenere i vari componenti dell'appoggio nelle posizioni corrette durante la
movimentazione, il trasporto e l'installazione. Devono essere marcati, per esempio dipinti
di un colore diverso dall'appoggio. Devono essere facilmente rimovibili dopo l'installazione
o progettati per spezzarsi, senza danneggiare l'appoggio, una volta che questo inizi a
svolgere la sua funzione.
7.4.2 Tutti gli appoggi troppo pesanti per essere facilmente movimentati in modo manuale
devono disporre di accessori per il collegamento di dispositivi di sollevamento.
Esempio 1:
Esistono due diverse dimensioni da considerare per gli appoggi a contatto puntiforme: per
il dimensionamento del contatto di questi appoggi, la dimensione significativa è il raggio di
curvatura, r1; per il dimensionamento dell'arresto limite della piastra di appoggio esterna
degli appoggi a contatto, la dimensione significativa è il raggio della cavità, r2.
Esempio 2:
Per gli appoggi metallici a disco elastomerico, la dimensione significativa è il raggio del
basamento o del pistone, r.
Esempio 3:
Esistono due diverse dimensioni da considerare per gli appoggi sferici: per il
dimensionamento della superficie di scorrimento degli appoggi sferici, la dimensione
significativa è il raggio di curvatura della sfera, r1, mentre per il dimensionamento
dell'arresto limite, la dimensione significativa è il semidiametro interno ai bordi della
guida, r2.
Laddove i movimenti siano di scarsa estensione il loro calcolo tende ad essere inesatto.
Questo si applica alla maggior parte dei movimenti rotatori e ai movimenti traslazionali di
ridotta entità. Lo scopo di 5.4 è quello di garantire che in tali casi esista un margine
adeguato nel progetto dell'appoggio per assicurare che un piccolo errore di calcolo o
regolazione non conduca a un serio malfunzionamento dell'appoggio.
A.2.5 Aggiunta a 5.5 "Movimenti minimi da presumere per l'analisi delle forze"
Si dovrebbe prestare particolare attenzione al calcolo dei movimenti dell'appoggio se il
risultato viene ottenuto sommando due movimenti di grande entità in direzione opposta
(la differenza tra due numeri di grande entità). Si dovrebbe presumere la combinazione di
fattori più sfavorevole per dare il massimo movimento possibile.
Esempio 4:
Il gioco massimo tra due posizioni estreme sarebbe uguale a:
∆ u = ∆ u1 + ∆ u2 + ∆ u3 + ∆ u4
B.1 Generalità
Lo scopo di una scheda per appoggi per ponti è quello di elencare le informazioni
generalmente richieste per la progettazione degli appoggi per una particolare struttura.
Queste informazioni dovrebbero assicurare che gli appoggi siano progettati e costruiti in
modo che pur sotto l'effetto di ogni possibile azione siano evitati effetti sfavorevoli
dell'appoggio sulla struttura. La scheda dovrebbe essere accompagnata da un disegno
che mostri la disposizione degli appoggi con marcature di identificazione, ad inclusione di
una sezione trasversale tipica del ponte e dei particolari di qualsiasi requisito speciale di
posizionamento. Le funzioni di appoggio dovrebbero essere indicate sul disegno con i
simboli previsti dal prospetto 1. Quando si prevede l'impiego di un particolare tipo di
appoggio questo dovrebbe essere descritto in accordo con il prospetto 1. Quando i
requisiti definiti nella scheda possono essere soddisfatti da diversi tipi, le voci della
scheda non dovrebbero contenere alcuna indicazione oppure dovrebbero elencare le
possibili tipologie alternative.
Dato che non è stato possibile raggiungere un accordo sulla forma che la scheda per
appoggi dovrebbe assumere, vengono offerte due possibili alternative. La prima viene
fornita in B.2 e si conforma alla prassi britannica, mentre la seconda fornita in B.3 si
conforma alla prassi tedesca. Il prescrittore dovrebbe utilizzare la forma che meglio si
adatta ai suoi requisiti, oppure svilupparne una personalizzata.
Ogni elemento del modello di scheda dovrebbe essere preso in considerazione, ma
alcuni possono non essere applicabili a un appoggio particolare. Dovrebbero essere
fornite solo le informazioni rilevanti e quando un elemento del programma non risulta
applicabile, questa condizione dovrebbe essere indicata. Dovrebbero essere aggiunte
informazioni aggiuntive quando esistono condizioni speciali.
7) Spostamento.
I movimenti di spostamento della sovrastruttura su un appoggio dovrebbero essere
determinati e amplificati mediante un coefficiente di sicurezza. Si dovrebbe tenere
conto di ogni movimento della struttura di supporto.
Generalmente, i movimenti trasversali e longitudinali si verificano, rispettivamente, in
direzione perpendicolare e parallela all'asse longitudinale di una campata di ponte.
Laddove vi sia una qualche possibilità di ambiguità (ad esempio nel caso di campate
sghembe) le direzioni di movimento dovrebbero essere chiaramente indicate sul
disegno di accompagnamento.
8) Rotazione.
I movimenti rotatori irreversibili e reversibili allo stato limite di esercizio richiesto per
l'appoggio dovrebbero essere forniti in radianti. Nel caso di appoggi elastomerici,
dovrebbe essere fornito anche il rapporto massimo, ovvero dovrebbe anche essere
fornita la proporzione.
rotazione di progetto (radianti)
100 × -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
carico verticale coesistente di progetto (kN)
9) Dimensioni massime dell'appoggio.
Le dimensioni massime consentite dell'appoggio dovrebbero essere indicate, dato
che questo offre l'ottimale flessibilità nella progettazione dell'appoggio.
10) Movimento tollerabile dell'appoggio sottoposto a carichi transitori.
Dovrebbe essere fornito il movimento tollerabile dall'appoggio sottoposto a carichi
transitori, nelle direzioni nelle quali l'appoggio è inteso offrire resistenza.
11) Reazione allo spostamento nello stato limite di esercizio.
Nella progettazione della struttura, la reazione ai movimenti di spostamento può
essere significativa e in tal caso dovrebbe essere indicata la forza orizzontale
accettabile generata dall'appoggio allo stato limite di esercizio. Per gli appoggi
elastomerici, i valori da fornire sono quelli per i movimenti applicati lentamente alle
temperature normali (ogni altra tolleranza resa necessaria da basse temperature e
movimenti ad applicazione rapida dovrebbe essere considerata dal progettista della
struttura).
12) Reazione alla rotazione nello stato limite di esercizio.
Nella progettazione della struttura, la reazione alla rotazione può essere significativa
e in tal caso dovrebbe essere indicato il momento di reazione accettabile generato
dall'appoggio quando questo sia sottoposto a effetti di carico critico di progetto allo
stato di servizio di progetto. Gli appoggi elastomerici dovrebbero essere trattati come
previsto dalla voce 11.
13) Tipo di fissaggio richiesto.
Sono disponibili vari mezzi di fissaggio degli appoggi alla sovrastruttura e alla
sottostruttura, appropriati a diversi tipi di appoggio. Dovrebbe essere indicato ogni
requisito particolare, quali per esempio attrito, bulloni, perni, chiavette o altri
dispositivi.
Se una parte delle forze traslazionali deve essere trattenuta per attrito, dovrebbero
essere indicate quella parte e le condizioni necessarie della superficie.
14) Requisiti speciali.
Dovrebbero essere forniti i dettagli relativi a qualsiasi condizione speciale, per
esempio estrema esposizione, alta concentrazione di ozono, accesso limitato,
allettamento non orizzontale, appoggi non in squadra con le travi, vincoli temporanei.
Dovrebbero essere indicate le temperature massime e minime e i dettagli di ogni
condizione biologica speciale alla quale l'appoggio potrebbe trovarsi esposto durante
il servizio se tali condizioni sono diverse da quelle normalmente osservabili.
1 Nome dell'edificio
2 Posizione di installazione (asse)
Tipo di appoggio
Tipo di appoggio (numero in base al prospetto 1)
Numero di appoggi
3 Dimensioni limite degli appoggi Lunghezza (mm)
Altezza (mm)
Larghezza (mm)
4 Preregolazione υvx (mm)
5 Combinazione di valori di progetto:
Forze, spostamenti, rotazioni
Nsd max. (kN)
permanente (kN)
min. (kN)
max. Vx,Sd (kN)
max. VyS,d (kN)
υx,d max. (mm)
min. (mm)
υy,d max. (mm)
min. (mm)
αy,d max. (‰)
min. (‰)
ξx,d max. (‰)
min. (‰)
C.1 Temperatura
Per la stima della temperatura durante l'installazione vedere appendice A della
EN 1337-11:1997. Per gli appoggi strutturali, l'azione della temperatura atmosferica è
un'azione base per tutte le combinazioni. I valori caratteristici di queste azioni variabili
possono essere valutati sulla base della loro frequenza media di insorgenza, per
esempio, periodi giornalieri e annuali per combinazioni frequenti e un periodo di 30 anni
per le combinazioni rare, registrate dalla stazione meteorologica più vicina.
Le fluttuazioni di temperatura tmax - tmin all'interno della struttura sono dipendenti dalle
temperature ambiente locali massima e minima e da altri fattori climatici, quali la
differenza tra clima continentale e marittimo. L'effetto di tali fattori è al di là dello scopo e
campo di applicazione della presente norma europea.
Le temperature tmin e tmax sono valori medi per la struttura. La sezione trasversale e il
materiale della struttura, le condizioni climatiche locali e le regole nazionali esistenti
devono tutte essere considerate durante la loro stima.
La fluttuazione di temperatura all'interno della struttura è:
∆t = t max – t min [C.1]
Se la temperatura esatta della struttura è nota durante l'installazione:
∆t l = 1,35 × ∆t
laddove:
∆tl è la variazione "realistica" nella temperatura.
A meno che dati più accurati vengano resi disponibili, i valori dovrebbero essere
aumentati più o meno egualmente sia sul lato caldo che su quello freddo, così che:
t l,min – t min ≥ t l,max – t max
tl,min, tl,max siano temperature limite "realistiche".
Se la temperatura della struttura durante l'installazione viene stimata preventivamente
deve essere incluso un ∆t* aggiuntivo in conformità con il prospetto C.1:
*
t l,min = t l,min – ∆t *
*
t l,max = t l,max + ∆t *
con
t*l,min, t*l,max temperature limite "ipotetiche".
1 2 3
Fluttuazioni di temperatura Temperature limite "realistiche" quando la temperatura temperature limite "ipotetiche"
all'interno della struttura esatta della struttura durante l'installazione sia nota e sia quando la temperatura esatta della
stata presa in considerazione struttura durante l'installazione
sia stata stimata preventivamente
tmin tmax tl,min tmax t*l,min t*l,max
( t - t * = ∆t *
∆ tl l l
-------- = 1,35 a meno che non diversamente specificato ∆t * = 10 K per il calcestruzzo,
∆t ∆t * = 15 K per l'acciaio e
l'acciaio su calcestruzzo)
UNI
Ente Nazionale Italiano La pubblicazione della presente norma avviene con la partecipazione volontaria dei Soci,
di Unificazione dell'Industria e dei Ministeri.
Via Battistotti Sassi, 11B Riproduzione vietata - Legge 22 aprile 1941 Nº 633 e successivi aggiornamenti.
20133 Milano, Italia