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ISSN 2307-8928
Ogni tavola di dettaglio sarà scaricabile in formato PDF in alta risoluzione in fondo all'articolo.
Il Magazine
La ragione di questo ciclo di articoli è all’interno di questo mio pensiero che fece parte
della premessa di quel libro e che continua ad alimentare i miei ideali professionali: “nel
Consolidamento e Restauro degli Edifici la scienza e le applicazioni della scienza si
innescano dall’ideazione all’esecuzione, senza soluzione di continuità … sempre
all’unisono” … cosicché “ho raggiunto, da tempo, la convinzione che sia ora di diffondere
prima di tutto la pratica colta del “saper leggere” le strutture, interpretarne le necessità e
individuarne le patologie per ricorrere alle più idonee tecniche di intervento, nel peculiare
rispetto del bene su cui si opera”. per poi modellare e calcolare con il sapere di cui noi
Ingegneri siamo padroni”.
Per esperienza so che i professionisti, in particolare i più giovani, durante il loro percorso
lavorativo, hanno sempre bisogno di vedere chi progetta e chi esegue per divenire partecipi al
futuro, migliorando il proprio sapere acquisito.
Ovviamente le tecniche di intervento descritte in questo articolo sono tra le numerose altre
possibili e quindi non dovranno ritenersi risolutive per qualsiasi dissesto o patologia
strutturale… mai perdurare, in monotematismi tecnologici “salvifici” che si credono ristorativi
di tutte le necessità, perché ogni struttura dissestata mostra la propria individuale identità e la
propria specifica sofferenza.
Cosicché, sulla base di questi princìpi elementari, ho da sempre esposto le mie esperienze che,
sono sicuro, i Colleghi con la pratica e con le nuove conoscenze scientifiche miglioreranno
come spero di aver fatto io con i miei Maestri.
Una precisazione: in tutte le tecniche di consolidamento strutturale che saranno esposte
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2/6/2021 Particolari costruttivi di interventi di consolidamento delle volte in edifici in muratura
Una precisazione: in tutte le tecniche di consolidamento strutturale che saranno esposte
nell’articolo si è tenuto conto della “componente verticale del sisma” e del “Jerk -
derivata prima dell’accelerazione sismica e terza dello spostamento” (1); quest’ultimo
genera azioni impulsive corrispondenti al contenuto in alta frequenza del moto sismico ed
è forte concausa delle crisi locali delle connessioni, dei fenomeni disgregativi di accumulo
News Vedi tutte
L’intervento di consolidamento di una volta dissestata, intonacata e priva di presenze Regime ordinario e forfettario:
pittoriche (Figure 1 e 2) ha previsto il suo confinamento all’interno di un micro intonaco di quando non si può tornare indietro
calce, inerti e acqua, armato in questo caso con rete di acciaio zincata (si può raggiungere
lo stesso scopo con una rete di altro materiale riconosciuto valido dalla Normativa vigente) e
Manutenzione ordinaria e
di una soletta orizzontale di calcestruzzo armato leggero eseguito in corrispondenza del straordinaria: differenze, edilizia
piano di calpestio superiore. libera, CILA, SCIA
Le due parti strutturali descritte sono state collegate con perforazioni verticali armate con
barre di acciaio, al cui vertice inferiore sono state saldate piattine di acciaio zincato che hanno Decreto Semplificazioni e Recovery:
le novità del Superbonus 110%
vincolato la rete intradossale, e il cui vertice superiore è stato piegato a 90° e inglobato dentro
la soletta in c.a..
Decreto Semplificazioni 2021: novità
per progettazione integrata e rilascio
VIA
FIGURA 1 - Confinamento della volta dissestata all’interno di un “micro-intonaco armato” al suo
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f Particolari costruttivi di interventi di consolidamento delle volte in edifici in muratura
Le perforazioni sono state saturate con resine epossidiche (valide anche quelle a base di
vinilestere) bicomponenti a media densità e con il 70% della loro maturazione raggiunta entro
15 minuti dall’iniezione.
Queste caratteristiche così stringenti sono sempre finalizzate ad evitare, prima che avvenga il
suo indurimento, la dispersione del “collante” all’interno del riempimento eterogeneo e aperto
della volta.
Nel caso attuato, trattandosi di una volta di un chiostro di un convento, è stato previsto inoltre
di creare l’ancoraggio della sua parte esterna, poggiante sulle colonne, alla parete interna
dell’edificio per mezzo di barre di acciaio che, prima del getto della soletta orizzontale, sono
state pre-sollecitate con il “Dispositivo Massimo Mariani” (di cui si parlerà in questo ciclo di
articoli con INGENIO o si potrà trovare pubblicato sui miei libri). Le barre di acciaio orizzontali
all’interno della soletta sono state vincolate alle murature con perforazioni armate, iniettate
con lo stesso tipo di materiale già descritto.
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FIGURA 4 - Particolare costruttivo di cui alla Figura 3.
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La volta di figura 5, composta da una muratura in pietra “a vista”, è stata consolidata con la
tecnica della “ristilatura armata” (che verrà descritta su un altro articolo di questo ciclo)
diffusa sull’impianto murario strutturale dell’edificio e, in alcune parti, combinata a quella
dell’intonaco armato eseguita al suo interno.
In questo caso sono state effettuate perforazioni dall’intradosso verso l’alto, armate con barre
filettate che, sulle imposte, sono state inoltrate nelle murature terminando al loro interno.
Sulle reni queste sono state fatte uscire sull’estradosso, in corrispondenza dell’orizzontamento,
per essere inglobate dentro la soletta in calcestruzzo leggero armato.
FIGURA 5 - Consolidamento di una volta composta da una muratura in pietra “a vista“ usando
la tecnica della “ristilatura armata” eseguita al suo intradosso.
(La tavola in alta risoluzione è disponibile in allegato in fondo all'articolo)
Come per le altre esperienze descritte, le perforazioni sono state saturate con resine
epossidiche bicomponenti a media densità e con maturazione del 70% raggiunta entro
quindici minuti.
Tutte le barre a raggiera del consolidamento della volta sono state fornite di un foro (cruna) su
un loro esterno che ha accolto la fune di acciaio della “ristilatura armata” intradossale. Queste
perforazioni armate, oltre a collegare le due parti, ristilatura armata e soletta che producono
confinamento della volta, generano un sistema di rinforzo che si contrappone anche alle
sollecitazioni sismiche di taglio, spesso ignorate, perpendicolari alla sezione.
L’intervento mostrato nella figura 6 è analogo a quello precedente per il quale è stato previsto
un intonaco armato anche sui piedritti delle volte, lasciando al loro intradosso le pietre “a
vista”.
FIGURA 6 - Consolidamento di una volta composta da una muratura in pietra “a vista“ usando
la tecnica della “ristilatura armata” eseguita al suo intradosso e rinforzando i piedritti e le pareti
portanti con “intonaco armato” e “ristilatura armata”. (La tavola in alta risoluzione è disponibile in
allegato in fondo all'articolo)
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FIGURA 7 - Intervento analogo a quello della Figura 5 precedente eseguito solo sulla volta.
(La tavola in alta risoluzione è disponibile in allegato in fondo all'articolo)
FIGURA 8 - Intervento di consolidamento di una volta in muratura con la rimozione del suo
riempimento estradossale.
(La tavola in alta risoluzione è disponibile in allegato in fondo all'articolo)
Completa l’armatura di questa ricostruzione armata della volta una rete di acciaio
elettrosaldata posta orizzontalmente che, risvoltata, è stata sovrapposta a quella dell’intonaco
armato interno all’edificio costituendo in questo modo un sistema strutturale di tipo
“scatolare” combinato con l’intonaco armato anche all’esterno.
La rete dell’intonaco armato interno è stata prolungata sino all’interno del getto del
riempimento in c.a. leggero della volta.
Intervento di consolidamento di una volta in muratura attraverso la
rimozione del suo riempimento estradossale con l’aggiunta di un micro
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rimozione del suo riempimento estradossale con l aggiunta di un micro-
intonaco armato all’intradosso collegato al suo riempimento strutturale
leggero
Quanto detto sulla ricostruzione della volta nel precedente intervento descritto vale anche per
quello mostrato dalle figure 9 e 10, con la variante costituita dall’esecuzione del micro-
intonaco armato all’intradosso collegato al suo riempimento strutturale in c.a. leggero per
mezzo di barre verticali, fornite di piattine di acciaio zincato saldate ad uno degli estremi delle
stesse che hanno avuto la funzione di vincolare la rete porta intonaco. L’altro estremo è stato
piegato a 90°. Questo sistema è idoneo quando l’intonaco all’intradosso può essere rimosso
perché privo di presente pittoriche o fregi da tutelare.
FIGURA 9 - Intervento simile a quello mostrato nella figura 8 con l’aggiunta di un “micro-
intonaco armato” all’intradosso, collegato al suo riempimento strutturale in c.a leggero.
(La tavola in alta risoluzione è disponibile in allegato in fondo all'articolo)
La sezione di figura 10 mostra una volta deformata a causa dell’ultimo sisma sopportato che
sarà conservata nelle sue condizioni trattandosi di un edificio vincolato per legge e,
soprattutto, per custodire la memoria (“le cicatrici”) dell’accaduto, pur raggiungendo la
sicurezza che l’intervento di consolidamento previsto dovrà garantire.
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FIGURA 10 - Intervento analogo a quello descritto con la figura 9. Recupero di una volta
deformata dal sisma.
(La tavola in alta risoluzione è disponibile in allegato in fondo all'articolo)
FIGURA 11 - Intervento post-sismico con la conservazione delle murature alla base in pietra a
vista e delle volte del primo orizzontamento di un edificio semi distrutto dal sisma.
(La tavola in alta risoluzione è disponibile in allegato in fondo all'articolo)
Da questa parte strutturale di pregio che costituisce il lontano impianto originario, sopra il
quale fu edificato l’elevato offeso che sarà, supportato da una sottofondazione diffusa
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composta da pali di grande e di piccolo diametro, ripartirà una “muratura armata“ formata da
blocchi di laterizio portante contenenti, al loro interno, ad intervalli definiti dalle esigenze,
pilastrini in cemento armato.
Passando in modo specifico al consolidamento della volta e dei suoi piedritti (pareti), in primo
luogo, sarà eseguita un’attenta opera di puntellamento diffuso su tutta la sua superficie
intradossale; successivamente si passerà al suo svuotamento e alla ricucitura di ogni
incertezza strutturale rilevata a seguito di questa operazione e si inizierà la sua ricostruzione
strutturale che avverrà con calcestruzzo leggero, armato con barre che saranno ancorate alla
muratura all’interno di perforazioni, saturate con resine epossidiche bicomponenti (o con
materiali di pari efficacia da concordare e testare con la Direzione dei Lavori) a media densità e
con tempo di maturazione non superiore a 15 minuti.
L’operazione successiva sarà quella del consolidamento della muratura del piedritto esterno e
di quelli interni.
Per i piedritti (pareti) interni all’edificio è stato previsto un intonaco armato che le rivestirà fino
alle imposte per lasciare in vista le volte di pregio in pietra.
Ringrazio i miei allievi-collaboratori Alessia Travanti, Luca Ranocchia, Nicola Pero Nullo,
Stefano Gesumaria e Fulvio Massimo Mariani per avermi coadiuvato in questo articolo e per
aver eseguito i disegni.
Tutti i disegni contenuti nel presente articolo non sono coperti da copyright, quindi sono
utilizzabili per fini professionali personali.
(1) Questi due argomenti sono stati oggetto degli studi e della ricerca condotti con Francesco
Pugi e diffusi con articoli sul portale web INGENIO (che ringrazio), sulla rivista INGENIO
MAGAZINE nonché su pubblicazioni internazionali i cui link sono riportati in fondo a questo mio
contributo.
Allegato
Allegato 1
Allegato 2
Allegato 3
Allegato 4
Allegato 5
Allegato 6
Allegato 7
Allegato 8
Allegato 9
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Allegato 10
Allegato 11
Allegato 12
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lontano dalla sorgente
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MURATURA
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lesioni nelle murature
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n. 638/75/2012 del 27/4/2012. Direttore Responsabile: Andrea Dari.
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Sp.
(Sp.-10cm)
3/4B
3/4B
B B
15°
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B=Sp.muro
3/4B
B B
3/4B
15° 15°
15° 15°
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60°
15°
B
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3/4B
10cm 15°
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3/4B 10cm
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