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Corso di Organizzazione del cantiere

Appunti sommari – dispenza n. 9

- pilastri realizzati in officina e collegati con collegamenti


IL CANTIERE INDUSTRIALIZZATO bagnati (giunto in calcestruzzo) o meccanici (piastre bullonate
ecc.)
L’edilizia industrializzata è normalmente suddivisa in due grandi - cellule spaziali scatolari accatastabili (prefabbricazione
categorie: edilizia ciclo chiuso o a ciclo aperto. pesante)
L’edilizia industrializzata a ciclo chiuso prevede che un elemento - trasferimento nella produzione edilizia dei criteri dell’industria
costruttivo funzionale (anche complesso) possa essere prodotto meccanica (prefabbricazione leggera) ottenendo
serialmente in officina e montato in cantiere per realizzare solo un - scheletri portanti in acciaio o alluminio
determinato tipo di edificio e non è quindi utilizzabile in altre categorie - chiusure verticali tipo curtain walls
di edifici. Le singole parti dell’edificio, dette «componenti - partizioni interne spostabili
industrializzate», sono coordinate dimensionalmente e capaci di - cellule spaziali in materiali metallici o plastici.
connessioni solo per quel determinato tipo edilizio. - eventuale industrializzazione dei getti: in officina sono prodotte le
In pratica l’edilizia industrializzata a ciclo chiuso significa la casseforme piane o spaziali (cassaforma tunnel) che costituiscono le
produzione di un tipo edilizio predeterminato mediante la matrici standard degli organismi edilizi dove poi saranno realizzati in
prefabbricazione di serie in officina degli elementi costruttivi getti in calcestruzzo, sovrapponendo ogni volta le casseforme. In
funzionali o mediante l’industrializzazione dei getti. Questo questo caso il cantiere si deve organizzare a livello di officina
procedimento ha trovato molta risposta in Francia e Russia nel industriale attraverso un elevato grado di meccanizzazione. Le
dopoguerra alla crescente domanda di alloggi e servizi collettivi, casseforme possono essere anche gonfiabili per realizzare un
generata dalla ricostruzione e dal fenomeno dell’inurbamento. È organismo ad «involucro globale». In precedenza si era tentato di
evidente che limita le possibilità del mercato edilizio, condiziona la superare i limiti imposti dalla prefabbricazione in officina (l’impianto
programmazione degli interventi a prevedere commesse di grande di produzione soddisfa forniture in cantiere solo entro un preciso raggio
entità per ogni tipo edilizio; favorisce, dati i notevoli costi di impianto, di influenza) utilizzando officine foranee mobili da trasportare di volta
le grandi imprese; infine, da un punto di vista tipologico, la casa in volta sul cantiere. Questa sistema, in realtà, pur presentando
acquista connotazioni estremamente industriali. Nello sviluppo di vantaggi (maggiore flessibilità di utilizzo delle attrezzature) all’atto
questo procedimento hanno avuto un ruolo determinante le aziende pratico non ha dato i benefici sperati (specie in rapporto ai tempi e a i
produttrici di carpenterie metalliche e di infissi metallici; si è cioè costi di installazione dell’officina foranea).
inteso estendere il modello del preassemblaggio proprio dell’ossatura Il passaggio successivo è stato quindi quello di razionalizzare e
metallica a tutto l’organismo edilizio, producendo un oggetto smontato meccanizzare in modo integrale i tradizionali getti in opera, attraverso
in tutte le sue parti, da ricomporre in sito con semplici operazioni il procedimento detto industrializzazione dei getti. Diffuso in Francia
meccaniche. Il grado di flessibilità progettuale e costruttiva è molto negli anni sessanta per far fronte ad un progressivo inurbamento, il
limitato. Anche se si afferma che nella produzione seriale si possono procedimento si basa sull’impiego di casseforme tecnologicamente
variare le dimensioni e la forma in base alle richieste della molto avanzate, con sistemi semiautomatizzati di armo e disarmo,
committenza, in pratica, una volta approntato l’impianto di manovrate da gru. In base anche ai risultati ottenuti per opere
prefabbricazione finalizzato ad un primo intervento che ne ha infrastrutturali (viadotti e dighe), dove venivano impiegate casseforme
giustificato l’installazione, le successive realizzazioni terranno conto metalliche unificate di tipo «marciante» si è impostato il procedimento
dei vincoli sul piano tecnologico, organizzativo ed economico che su di un insieme di casseforme spaziali in acciaio prodotte in officina,
hanno determinato il procedimento stesso. capaci di assorbire tutte le operazioni di un cantiere tradizionale per
I procedimenti di edilizia industrializzata a ciclo chiuso comportano: predisporre i casseri, le opere di sostegno, i ponteggi.
- trasferimento in officina dei cicli di lavorazione tipici del cantiere Se da un lato ebbero grande impulso i sistemi di prefabbricazione a
tradizionale ottenendo grandi pannelli, dall’altro e in contemporanea si svilupparono le
- pannelli parete in cemento armato prefabbricati tecnologie di razionalizzazione dei getti che, con bassi investimenti (le

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casseforme), diminuivano i tempi e i costi propri degli impianti di L’integrazione dei diversi componenti industrializzati è possibile grazie
prefabbricazione. al concetto di coordinamento dimensionale modulare (modulo misura
1M = 10 cm concordato internazionalmente; o modulo oggetto, cioè
La produzione e l’impiego di componenti prefabbricati in c.a. e in una entità tridimensionale: cellule spaziali o apparecchiature costruttive
c.a.p. è legiferato dalla Circolare ministeriale n. 13 del 20 gennaio reticolari spaziali) che deve interessare l’ambito progettuale, quello
1982. Tale circolare affronta in termini di sicurezza, tra gli altri normativo, quello produttivo. L’edilizia industrializzata a ciclo aperto
argomenti, i seguenti: ha iniziato a diffondersi negli anni cinquanta, specialmente in
le modalità di imbracatura degli elementi e le relative attenzioni, Inghilterra. Anche questo procedimento consente l’industrializzazione
la modalità di stoccaggio sia in officina che in cantiere, dei getti ma in questo caso le matrici, le casseforme, dovranno essere in
la modalità di fabbricazione dell’elemento coordinamento dimensionale modulare e consentire l’accoppiabilità
la modalità di carico, trasporto e scarico, per i quali devono essere con più tipi di componenti degli altri elementi di fabbrica. È il
adottati mezzi idonei procedimento aperto che è stato portato avanti nello sviluppo,
l’idoneità del personale addetto al montaggio attraverso l’apertura dell’edilizia industrializzata a ciclo chiuso e la
la necessità da parte del fabbricante di fornire istruzioni scritte maggiore apertura di quella a ciclo aperto così da immettere sul
relativamente la montaggio del componente mercato componenti con alti gradi di combinabilità e accoppiabilità.
l’obbligo di un piano antinfortunistico in assenza del quale è vietato il Inoltre c’è da dire che la modulazione è presente anche nel ciclo chiuso
montaggio; tale piano deve comprendere le procedure di sicurezza, che come modulazione interna al processo realizzativo.
preveda anche il caso della presenza di più ditte, la necessità di valutare Combinabilità: capacità del componente di essere in coordinamento
le condizioni meteorologiche e la velocità del vento dimensionale con altri componenti;
la necessaria protezione contro la caduta del personale Accoppiabilità: capacità di connessione sul piano costruttivo attraverso
la necessità di impedire il passaggio al di sotto dei componenti che si adeguate attrezzature di giunto.
stanno montando.
IL COORDINAMENTO DIMENSIONALE MODULARE
L’edilizia industrializzata a ciclo aperto, anche denominata
“fabbricazione per componenti”, segue temporalmente nell’ideazione E’ alla base della produzione industriale del componente edilizio e di
quella a ciclo chiuso; si basa sul principio di produrre elementi un particolare procedimento progettuale per il quale tutto l’organismo è
costruttivi funzionali (componenti industrializzati) polivalenti, tali da impostato su un modulo misura, convenzionalmente fissato in 10 cm =
poter essere utilizzati per la realizzazione di edifici di diverso tipo e 1M. Quando la progettazione o la produzione si basano su tale modulo
categoria. Anche in questo caso vi è la realizzazione di parti di oggetti o su moduli consimili, e quindi su un reticolo dimensionale, si dice che
edilizi serialmente in officina e la industrializzazione dei getti, ma sono in coordinamento dimensionale modulare.
nell’ottica di poter impiegare tali prodotti nella più ampia casistica La modularità può essere semplice (un solo modulo) o composta
possibile. In pratica, l’edilizia industrializzata a ciclo aperto prevede la (combinazione di più moduli), piana o spaziale. Per conseguire la
produzione di organismi edilizi mediante procedimenti industrializzati, massima flessibilità di collocazione si impiega il cosiddetto “reticolo
in officina o in cantiere, o di elementi costruttivi funzionali, in variabile”, basato sul sistema della “coppia di numeri” (combinazione
coordinamento dimensionale modulare, non legati a priori a particolari di progressioni geometriche con una serie di Fibonacci). Il sistema
tipi edilizi. Questo procedimento consente maggiori flessibilità, anche della coppia di numeri è basato sulla relazione
per la valutazione economica dell’impiego, maggiore
commercializzazione del prodotto intermedio, limita i costi di impianto (a-1) x (b-1) = Nc
per le aziende specializzate nella realizzazione di un solo prodotto,
inserisce nel processo produttivo le piccole e medie imprese, favorendo in cui a e b sono valori in nM (primi fra loro) in modo che al di sopra
la conversione di quelle improntate su criteri tradizionali, e consente del valore critico Nc gli incrementi siano di 1M in 1M (al di sotto di
infine maggiore libertà progettuale. tale valore si avranno dimensioni modulari pari a Nc/2-1).

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principale obiettivo dell’edilizia industrializzata. L’adozione quindi del


Il coordinamento dimensionale modulare è un semplice strumento di modulo internazionale intende coordinare a livello generale la
verifica che pone in relazione la configurazione dell’edificio con gli produzione dei componenti.
elementi standards dei componenti industrializzati e con le relative Gli elementi costruttivi funzionali realizzati in officina o in opera
operazioni di posa in opera e montaggio. Una volta che tutte le parti mediante casseforme per risultare modulari implicano che anche le
risultano “combinabili”, i reticoli modulari hanno esaurito la loro casseforme siano in coordinamento dimensionale modulare.
funzione e certamente non si tracceranno in cantiere, salvo quelli che Le dimensioni modulari non sono le dimensioni reali del componente,
coincidono con gli spiccati, in quanto sono impliciti nei componenti e ma solo valori di riferimento ai fini della combinabilità geometrica. Ai
nel piano di montaggio. fini del montaggio occorre tenere conto della dimensione nominale e
Il progettista dell’organismo edilizio, nell’ambito del ciclo aperto, della dimensione effettiva del componente.
dovrebbe poter scegliere tra i componenti che sono disponibili sul La dimensione nominale Dn è pari alla dimensione modulare meno il
mercato quelli adatti alle sue finalità. Se nella progettazione giunto g necessario per l’unione e cioè
dell’organismo è ovviamente necessario un coordinamento Dn = Dm-g
dimensionale modulare per la «collocazione» dei componenti la dimensione effettiva De è conseguente al considerare gli errori
appartenenti ai vari elementi di fabbrica, dall’altra è necessario che dimensionali che inevitabilmente si manifestano nel ciclo produttivo
questi, in fase di montaggio, abbiano dei gradi di combinabilità e di del componente; pertanto
accoppiabilità tali da risultare tra loro compatibili. Quindi, per garantire De = Dn +- T (valore della tolleranza di fabbricazione, posizionamento
anche certe libertà progettuali, è necessario che il componente stesso e montaggio)
abbia proprie caratteristiche morfologiche di prestazione che non lo Le tolleranze sono determinate statisticamente attraverso prove su
leghino in modo univoco ad un tipo edilizio. In teoria il componente campione o addirittura attraverso cicli di lavorazione e montaggio
dovrebbe avere una polivalenza tale da poter essere applicato in tutti i sperimentale. La tolleranza rappresenta quindi l’intervallo massimo di
tipi edilizi possibili. Ciò in realtà avviene raramente poiché il errore ammesso. Vi è un limite di tolleranza superiore Ls e un limite
componente è comunque collegato ad una configurazione inferire Li. La relazione Ls-Li determina il campo di tolleranza
dell’organismo, ad un procedimento costruttivo, a certe funzioni. Il ammissibile nella lavorazione.
sistema promuove ovviamente una intesa sia sul piano tecnologico che
commerciale tra ditte produttrici di oggetti edilizi e imprese costruttrici. TRASPORTO E MONTAGGIO DEGLI ELEEMNTI
Sul piano del montaggio, un manuale fornisce in genere i dati per il PREFABBRICATI
montaggio del componente, nonché le caratteristiche di prestazione.
Porre in commercio un componente con possibilità di impiego in uno o L’impiego di elementi prefabbricati svincola in gran parte dai
più procedimenti costruttivi e in una o più tipologie edilizie ha condizionamenti legati ai fattori climatici e quindi, velocizza le fasi
condotto al “catalogo” e al “certificato di idoneità”. Per rendere note costruttive rispetto ad un cantiere che impiega sistemi più tradizionali.
all’utilizzatore le capacità prestazionali e di impiego del componente e La produzione degli elementi avviene in officina, il trasporto può
di ciascun insieme assemblato con uno o più tipi di componente, si è avvenire in qualsiasi condizione che non sia proibitiva per tutti i
provveduto a predisporre una “scheda tecnica”con i dati necessari a veicoli, il montaggio è l’unica fase che risente dei fattori climatici e
fornire gli attributi di qualità, combinabilità, accoppiabilità, nonché le delle capacità organizzative del cantiere.
modalità di trasporto, posa in opera, manutenzione. C’è, infine, il Il trasporto in cantiere richiede l’osservanza del Codice della strada
«certificato di qualità», un documento ufficiale attraverso il quale si che, per evitare la presenza della scorta, prescrive che le dimensioni
attestano le prestazioni illustrate nella scheda tecnica. Ciascun massime di ingombro e peso siano contenute nei seguenti valori:
componente prodotto industrialmente deve essere quindi in larghezza m 2,50
coordinamento dimensionale. Inizialmente le fabbriche produttrici altezza m. 2,70 (massima altezza ammessa m 4,00 compreso il
avevano un proprio interno modulo misura, ma questo non consentiva pianale)
l’accoppiabilità con altri elementi di fabbrica, facendo cadere il lunghezza m 12

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peso tonnellate 20. h/elemento e 0,24 h/mq di solaio. La sigillatura viene eseguita con
Il cantiere deve predisporre piste di avvicinamento sufficientemente sigillanti siliconici e coprigiunti in PVC.
solide, spaziose e eventuali luoghi ove stoccare gli elementi In conclusione la squadra di montaggio è composta da 3 gruppi di
prefabbricati che possono essere anche molto ingombranti. lavoro1:
Conoscere le procedure e le modalità di assemblaggio degli elementi imbracatura e stoccaggio 3 operai
fra di loro è quindi condizione imprescindibile per valutare l’incidenza tracciamento e posizionamento 5 operai
oraria della manodopera deputata a questo compito e fare una corretta collegamento e sigillature 3 operai
previsione dei tempi necessari al montaggio. L’attrezzatura di giunto Complessivamente sono quindi richiesti 11 operai più il gruista.
deve infatti non solo collegare stabilmente i due elementi, ma Considerando che per un edificio residenziale una gru movimenta
permettere l’autoportanza dell’elemento, per evitare costose opere mediamente 20 pezzi al giorno, l’incidenza della manodopera è data
provvisionali in fase di montaggio. da:
Il collegamento tra gli elementi prefabbricati può avvenire secondo 12 operai x 8 ore giornaliere = 96 diviso 20 (numero dei pezzi montati
due modalità diverse: giornalmente) = 4,8 h/elemento.
- collegamento di tipo asciutto, che si attua mediante una Maggiore sarà il numero dei pezzi montati giornalmente, minore sarà
connessione meccanica e/o mediante saldatura l’incidenza della manodopera.
- collegamento di tipo bagnato, quando la connessione richiede
la presenza di un getto integrativo di calcestruzzo. IL CALCESTRUZZO E LE CASSEFORME
Per un edifico residenziale a grandi pannelli le fasi di montaggio degli
elementi prefabbricati prevedono le seguenti fasi: Oltre le modalità di getto del calcestruzzo già viste vi sono altri
- tracciamento dei riferimenti geometrici, di pianta e di quota, sistemi di uso più specifico e quindi più limitato.
necessari al collocamento in opera degli elementi e posizionamento Trasporto pneumatico: in un recipiente a chiusura ermetica si introduce il
delle piastre metalliche di riscontro con malta o resina sulle quali cls da una tramoggia superiore. Chiusa la serranda, si immette aria
vanno ubicati i prefabbricati; questa fase richiede la presenza di 2 compressa (7-14 atm) nello spazio libero sopra il cls che viene così spinto
operai; in tubi del diametro da 15 a 30 cm. Richiede un potente impianto ad aria
- predisposizione, con finalità antinfortunistica, dei parapetti e di tutti i compressa. Vi è il pericolo di introdurre aria nell'impasto. Ha qualche
sistemi di protezione collettiva (funi di sicurezza ecc.) necessari a applicazione per la realizzazione dei getti di rivestimento delle gallerie.
lavorare in sicurezza; questa fase richiede la presenza di 2 operai per Gunitatura: un impiego particolare del trasporto pneumatico del
circa 2 ore ogni 100 mq di solaio; calcestruzzo è quello finalizzato al contenimento di roccia in galleria o per
- imbracatura, sollevamento e atterraggio del carico; questa operazione la formazione di intonaci resistenti, compatti e impermeabili per il
impiega per tutta la giornata 3 operai più il gruista; i tempi di lavoro contenimento di fronti di scavo. Il calcestruzzo viene proiettato sulla
sono legati alla velocità della gru utilizzata e sono variabili tra 0,08 e superficie da trattare per mezzo di aria compressa, passando in un condotto
0,16 h/elemento; flessibile. La macchina è analoga a quella del trasporto pneumatico,
- collocamento in opera del prefabbricato che prevede il soltanto che in questo caso il cemento, la sabbia e il ghiaietto vengono, di
posizionamento provvisorio sulle piastre di riscontro. Oltre ai solito, immessi asciutti già mescolati e lanciati dall'aria compressa immessa
lavoratori impegnati nel tracciamento sono necessari altri 3 operai . I nel serbatoio (a circa 6 atm) verso la tubazione, al cui inizio fa capo il tubo
tempi dipendono dal tipo di attrezzatura di giunto; mediamente si può dell'acqua che fornisce la dose necessaria.
pensare a 2 h/elemento e 0,40 h/mq di solaio; La messa in opera del cls
- collegamento e sigillatura che costituiscono le fasi di stabilizzazione Il calcestruzzo più resistente è quello che nell'impasto ha avuto la minima
e completamento del prefabbricato. Sono generalmente necessari 3 quantità di acqua. Tale calcestruzzo asciutto, nelle pareti sottili e nel
operai. I tempi dipendono dalla tipologia di giunto e nel caso del
giunto bagnato, il più usato, si può prevedere un tempo di circa 1,20 1
Cfr. M. Lacava, G. Solustri, Progetto e sicurezza del cantiere, NIS, Roma
1997, pp. 359-363

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groviglio delle armature, riempie difficilmente le casseforme lasciando Si può avere una vibrazione diretta, con dispositivi immersi nel getto o
vuoti e porosità che ne compromettono la resistenza. Le casseforme applicati in superficie, ovvero indiretta, con dispositivi applicati ai casseri.
conferiscono al getto la forma desiderata: la rimozione non deve avvenire I sistemi usati si realizzano mediante:
prima che il conglomerato abbia raggiunto una resistenza sufficiente per la - dispositivi pneumatici, basati o sul movimento alternativo di una massa
funzione statica alla quale è chiamato. Le norme vigenti impongono i (come nei martelli perforatori) o sul movimento rotativo di una massa
seguenti tempi minimi di disarmo per getti di calcestruzzo normale (tra eccentrica comandata da un motore ad ingranaggi;
parentesi se il calcestruzzo impiega cemento ad alta resistenza): - dispositivi elettrici, basati sulla rotazione di una massa eccentrica
- 3 (2) giorni per sponde di travi e pilastri; comandata da motore elettrico o sul movimento alternativo di un nucleo in
- 10 (4) giorni per casseri di solette di luce modesta; un campo magnetico. I vibratori elettrici sono preferiti; quelli portatili
- 24 (12) giorni per puntelli di travi, archi e volte; funzionano a 30-40 V, per evitare elettrocuzioni. I sistemi usati sono.
- 28 (14) giorni per strutture a sbalzo
Vibrazione diretta interna:
Calcolo delle casseforme
Nel dimensionarle si considera il cls come un liquido omogeneo del peso 1) Vibrazione diretta:
specifico di 2,5 t/mc, che esercita una pressione di tipo idrostatico. La a) Per vibrazione con aghi ad immersione è la più semplice, economica ed
pressione laterale varia linearmente con l'altezza (P = densità x altezza). Più efficace. L'ago è costituito da una camicia metallica stagna entro la quale
il calcestruzzo è asciutto più la pressione laterale è minore. La pressione ruota una massa eccentrica. Raggio d'azione 20-60 cm, spessore minimo
laterale è maggiore all'atto del getto e durante la presa, diminuendo col del getto 15 cm, spessore migliore 30-50 cm. Tempo da 10 a 30 sec per
progredire della presa e annullandosi al suo completamento (circa 12 ore in immersione (finché non compare in superficie il latte di cemento), (circa 3
condizioni normali). La diminuzione della pressione è attorno a 0,5 t/mq min per mc di calcestruzzo vibrato); frequenza 6000 periodi, meglio 8000.
ogni ora a partire dalla seconda ora. La vibrazione accresce la pressione Perché il sistema sia soddisfacente occorre che:
laterale. Se il calcestruzzo viene proiettato dall'alto si deve tenere conto - lo slump sia di 1-2 cm;
dell'effetto dinamico dell'urto. - l'ago non deve immergersi più di 1 m (la lunghezza utile è attorno ai 2/3
I carichi di cui si deve tener conto nella realizzazione di casseforme sono: della lunghezza dell'ago), deve essere introdotto verticalmente, deve essere
- Peso proprio del cls (2500 Kg/mc); spostato verticalmente.
- I carichi accidentali: maestranze ed attrezzi. - non conviene avvicinare l'ago a meno di 10 cm dalle casseforme;
Per riempire bene le forme è necessario costipare il calcestruzzo; la - una ripresa corretta fra due gettate successive richiede la penetrazione del
costipazione era eseguita a mano con pestello del peso di 10-12 kg per vibratore per 10-20 cm nello strato sottostante (se non ha già fatto presa);
grosse sezioni e con pestelli di ferro a sezione quadrata del peso di 3-4 kg - se le armature sono molto frequenti e non è possibile vibrare bene il
per le pareti sottili; oggi è fatta con la vibrazione. calcestruzzo, si possono far vibrare i tondi applicando una barra vibrante ad
almeno due tondi grossi. I tondini devono essere fatti vibrare mentre si
Vibratori introduce il calcestruzzo nelle casseforme.
La vibrazione è caratterizzato dalla frequenza (numero di oscillazioni, cicli b) per vibrazione con galleggiante: l'apparecchio galleggia sul cls fresco;
o periodi per primo) e dall'ampiezza (spostamento massimo dalla posizione conviene per muri di medio spessore molto alti e pilastri di forte sezione.
di riposo): imprime al calcestruzzo fresco delle oscillazioni di appropriata
frequenza (>8000 Hz, meglio 15000-20000 Hz), per effetto delle quali il cls Vibrazione diretta superficiale
scorre come un liquido riempiendo perfettamente le casseforme e a) Per rivestimenti di cls di strade e piste di aeroporti. Va eseguita con
avvolgendo le armature: il calcestruzzo sarà così più resistente e prudenza per non impoverire la zona inferiore dello strato. L'azione si
impermeabile; vi sarà un aumento della compattezza e della permeabilità trasmette al massimo per uno spessore di 15-20 cm. La frequenza è di
per eliminazione dei vuoti e delle bolle d'aria; e vi sarà un aumento della 4000-5000 periodi. La macchina avanza su ruote con velocità di 1-2
resistenza per la possibilità di usare minori quantità di acqua. m/min.

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Vibrazione indiretta attraverso le casseforme - problemi di natura ecologica per l’alto consumo di legname;
- numero notevole di ore di manodopera per la realizzazione delle
Viene effettuata nell'esecuzione di pareti sottili e nella produzione di casseforme pari a circa 2 h/mq;
elementi prefabbricati collegando rigidamente i vibratori alle pareti dei - limitato reimpiego.
casseri (non di legno poiché smorzano le vibrazioni). I vibratori da parete Sono sempre meno adoperate per il loro alto costo.
sono costituiti da una carcassa, munita di fori o morsetti per il fissaggio ai 2) metalliche: rappresentano i primi espedienti per consentirne un maggior
casseri, contenenti una massa eccentrica posta in rotazione da un motore numero di reimpieghi (100-500), e quindi maggiore economia, una
elettrico o pneumatico notevole celerità e precisione di messa in opera. Un sistema di casseforme
metalliche comprende:
Esterna alle casseforme: richiede casseforme robuste e capaci di trasmettere - pannelli piani rettangolari di dimensioni modulari (1-2-3 m x 5-10-15-20-
le vibrazioni, per questo il funzionamento è migliore con le casseforme di 25-50 cm) realizzati in lamiera di acciaio (spessore 2-3 mm,
acciaio; eccezionalmente 4-6), irrobustiti ai bordi da nervature, ricavate per
Interna alle casseforme: si fissa rigidamente un'asta di acciaio al vibratore e stampaggio, oppure costituite da cantonali a C saldati;
si passa col vibratore attraverso il calcestruzzo fresco in modo che l'asta - pannelli di larghezza variabile che consentono di realizzare casseri di
venga in contatto con la cassaforma (usato per solette sottili: <15 cm). Le dimensioni non modulari;
casseforme in ferro si prestano meglio alla vibrazione; quelle in legno - pannelli flessibili per la realizzazione di superfici curve con piccolo
ammortizzano la vibrazione. raggio;
Per finitura superficiale: si appoggia un vibratore portatile leggero contro la - pannelli d'angolo;
cassaforma mediante una scarpa piana di piccola superficie per ottenere una - pannelli rinforzati che costituiscono in alcuni casi la struttura portante del
superfici liscia del paramento. cassero;
- organi di collegamento (chiavette, bulloni, morsetti), atti a collegare i vari
Vibrazione indiretta per elementi prefabbricati elementi tra loro e con la struttura di sostegno, ed altri elementi accessori
Vibrazione delle casseforme in ferro degli elementi, uso di tavole vibranti. (cantonali, squadrette, cravatte, tiranti).
I pannelli costituiscono la superficie di contenimento del getto: essi sono
Le armature sostenuti da un'idonea struttura portante realizzata con tubi o con elementi a
Il ferro necessario per le strutture comuni in c.a. è 50-70 kg/mc per le struttura reticolare.
solette, 60-120 kg/mc per i pilastri, 60-200 kg/mc per le travi semplici e Nel getto di pareti la spinta idrostatica è assorbita da tiranti che collegano le
fino a 300kg/mc per le travi reticolari. casseforme contrapposte.
Il posto del ferraiolo comprende: una cesoia per tondi a mano (nei piccoli
cantieri) o a motore; un apparecchi universale per piegare i ferri e maschere
varie. Casseforme speciali
Sullo studio delle casseforme per ottimizzarne l’uso e renderle meno
Le casseforme possono essere: onerose si sono impegnati molti studiosi tra i quali ricordiamo Pier
1) in legno: consentono un numero limitato di reimpieghi (4-6, Luigi Nervi per i particolari tipi di casseforme e sistemi costruttivi con
eccezionalmente 10-15). Il fabbisogno di legame si ottiene i quali ha realizzato opere di rilievo internazionale.
moltiplicando la superficie delle casseforme per un coefficiente Tra le casseforme speciali vi sono:
maggiorativo (1,5-2) per tener conto degli elementi necessari 1) Casseforme tunnel, oggi poco utilizzate
(traversini, sbadacchi, giunzioni) e dello sfrido. Le casseforme 2) Casseri a ripresa. Sono impiegati per la costruzione di piloni, di muri di
tradizionali in legname hanno sempre comportato alcuni sostegno, di sili. Il getto viene eseguito per strati successivi di altezza 1,5-2
inconvenienti: m; le casseforme ed i ponti di servizio per il getto di ciascuno strato sono
- alti costi dal punto di vista dei materiali, con una richiesta di legno di sostenuti da piantane ancorate nello strato precedente già indurito. [con
circa 0,04 mc/mq di cassero; tecnica del pisé]

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3) Casseri scorrevoli. Il metodo si applica nell'esecuzione di opere a Le casseforme tunnel sono di due tipi: a sezione intera e a mezza
prevalente sviluppo verticale (sili, serbatoi, ciminiere, torri, piloni, edifici sezione. Le prime con forma ad U rovescia, sono riutilizzabili per
civili). Il getto si esegue entro casseri che vengono sollevati con continuità circa 100 reimpieghi, sono lunghe circa 1,25 m (la lunghezza più
man mano che lo strato più basso del calcestruzzo in essi contenuto non ha economica della campata, coincidente con la larghezza del fabbricato,
raggiunto un sufficiente grado di indurimento. è circa 12-14 m), il peso è circa 80 kg/mq. Necessitano di una gru di
4) Casseri mobili. Nell'esecuzione di opere a prevalente sviluppo grande portata 8dalle 6 alle 12 tonn) mentre l’incidenza media della
orizzontale (gallerie, canali), le casserature vengono talora montate su manodopera per la sola carpenteria è pari a 0,15 h/mq di superbie
carrelli dotati di dispositivi automatici per il posizionamento; il getto viene bagnata.
eseguito a sezioni, spostando man mano i carrelli. Le casseforme a mezza sezione, con forma ad L rovescia, sono lunghe
0,65 m, pesano 67 kg/mq (per la minore presenza di puntoni e
Le casseforme tunnel leverismi), richiedono gru di minori portate, da 2,5 a 5 tonnellate.
Sono reimpiegabili circa 800 volte. La sezione della campata è
La tecnologia della industrializzazione dei getti si sviluppa in Francia ottenuta mediante l’accostamento di due casseforme a mezza sezione.
nei primi anni sessanta per far fronte alla grande richiesta di abitazioni Queste ultimi risultano più flessibili per il minore peso e quindi una
che segue l’inurbamento di grandi masse di popolazione proveniente più facile movimentazione, per l’impiego di gru più ordinarie, in uso
dalle campagne. Oltre le casseforme a grandi pannelli che, con bassi nella maggior parte dei cantieri e per una minore rigidezza
investimenti, già rendevano più economiche e veloci le fasi getto del progettuale, potendo disporre più liberamente le due mezze sezioni ed
calcestruzzo, si diffondono – specialmente in Francia - le casseforme ottenere campate differenti all’interno dello stesso fabbricato.
tunnel, una tecnologia costruttiva molto particolare e adatta alle In Italia queste casseforme hanno avuto un impiego limitato rispetto
tipologie abitative economiche e popolari. Si tratta di casseforme agli altri Paesi europei. Le critiche che sono sempre state mosse al
prefabbricate in acciaio con le quali si costruiscono setti portanti di sistema riguardano la rigidezza del ciclo lavorativo per la quale se una
calcestruzzo armato gettati insieme ai solai. La cassaforma realizza delle lavorazioni intermedie viene interrotta per qualsiasi motivo, si
quindi contemporaneamente due pareti e una soletta piena di mette in crisi l’intera giornata di lavoro, con pesanti risvolti
calcestruzzo. I setti sono armati con reti elettrosaldate e hanno economici; poi è stata osservata la rigidezza architettonica a causa
spessore che varia tra 12 e 20 centimetri, in relazione ai carichi; i della stretta modularità e ripetitività derivante dall’impiego di queste
solai, per luci di 5 metri, le più convenienti con questo sistema, sono casseforme, che renderebbero il fabbricato poco flessibile anche da un
alti 18 cm. punto di vista funzionale; in ultimo si è notata la scarsa durabilità
Le casseforme tunnel sono realizzate in lamiera di acciaio da 30/10, degli elementi costruttivi, in particolare per le tamponature, e la
irrigidite da nervature e dotate di puntoni e leverismi che servono ad difficoltà di manutenzione. Sul piano organizzativo si è lamentata la
mettere in opera e disarmare la cassaforma. Le dimensioni sono sostanziale esclusione dal settore edilizio delle imprese di piccole
variabili e prevedono altezza da 2,60 a 3 m e larghezza variabile da 3 a dimensioni (quelle più diffuse in Italia) per la necessità di procedure
7,20 m. Nei casseri è possibile inserire le riservazioni (i controtelai di particolari, di attrezzature potenti e manodopera specializzata.
porte e finestre, il sistema impiantistico ecc.). Esse richiedono Per ovviare a questi inconvenienti il mercato edilizio si è orientato
l’impiego di una cassaforma per le testate dell’edificio dotata di verso le banches e tables, cioè grandi casseforme per pareti e
passerella di servizio. Le casseforme sono posizionate su baggioli in impalcati metallici per solai, di superficie pari agli ambienti da coprire
cls eseguiti sopra i solai mediante dime metalliche. Le pareti del con il solaio e completi di puntelli di appoggio. Il solaio era sempre
cassero sono collegate da barre tipo Diwidag che e assicurano la realizzato con una soletta pena Questo sistema consentiva di differire
stabilità in fase di getto. Il ciclo di lavoro è giornaliero e prevede la il getto della pareti da quello dei solai, rendeva più flessibili i cicli di
maturazione accelerata del getto tramite bruciatori e teli: durante il lavoro in cantiere, ma restava vincolato alla movimentazione degli
girono si getta il cls, la notte si fa maturare e il giorno dopo si prepara impalcati, alle loro dimensioni e alla presenza di una soletta piena .
per il nuovo getto. Il passo successivo verso la maggiore flessibilità costruttiva ed
organizzativa del cantiere ha previsto l’impiego di banches e

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predalles, oggi estesamente diffuse. Le predalles sono lastre di solaio coinvolte. I rischi maggiori riguardano infatti fasi di movimentazione
semiprefabbricate, lunghe fino a 12 m e larghe generalmente 120 cm, della cassaforma, la fase di messa in opera, le fasi di getto e di
costituite da una sottile lastra di calcestruzzo con integrata l’armatura maturazione del calcestruzzo.
per i travetti ed eventualmente completata con pignatte laterizie o pani Tra le maggiori cause di pericolo, infatti, si evidenziano:
di polistirolo. Le predalles richiedono il getto di completamento di a) Movimentazione
calcestruzzo. • Scorretta imbracatura delle unità casseranti;
• Errori di traiettoria dell’organo di sollevamento;
Casseri a ripresa e scorrevoli • Deviazione di traiettoria a causa del vento;
• Errato rilascio delle imbracature;
Parallelamente alle casseforme tunnel si è andata sviluppando una b) Messa in opera
tecnologia di casseforme a grandi pannelli che, eliminando il legname • Errato collegamento degli elementi casseranti;
tradizionale, determina dei risparmi sui materiali, sulla manodopera e • Errato montaggio delle opere provvisionali;
in particolare sui tempi e costi di esecuzione del manufatto da c) Fase di getto e maturazione
realizzare. Sono nate, così, le casseforme in legname del tipo • Errato dimensionamento strutturale della cassaforma;
compensato marino multistrato, irrigidite da apposite orditure • Controventatura inadeguata;
destinate ad assorbire i carichi di costruzione ed a trasmetterli ad un • Velocità di getto eccessiva;
telaio metallico ancorato alla zona sottostante di calcestruzzo già • Disarmo precoce.
scasserato, dotate di facili sistemi di montaggio e in grado di essere Una poca attenzione nei dettagli operativi può inoltre invalidare la
reimpiegate centinaia di volte. corretta progettazione della struttura e il corretto funzionamento del
Le prime notizie sull'uso di questa tecnologia provengono dal Texas sistema casserante.
(USA), dove nel 1855 fu realizzato un serbatoio per l'acqua di Le tecnologie costruttive maggiormente impiegate sono: il sistema
modeste dimensioni. Più tardi, nel 1903, sempre negli Stati Uniti, fu scorrevole, il sistema rampante e il sistema semi-rampante. La
adottato per la prima volta un martinetto meccanico a vite per il principale distinzione di questi sistemi, si riferisce alla tecnologia di
sollevamento dei casseri. sollevamento adottata per traslare l’intero complesso, servendosi di
Il secondo dopoguerra portò un impulso a questa tecnologia mediante sistemi idraulici completamente autonomi nella salita o usufruendo di
la quale, negli anni '60, si raggiunse il record di velocità costruttiva, mezzi di sollevamento, quali la gru.
realizzando una ciminiera di 32.4 m di altezza e 4.5 m di diametro, in
soli nove giorni lavorativi. Casseforme scorrevoli o slip-form
Oggi, il perfezionamento di questo sistema costruttivo ne consente
l’uso per le applicazioni più svariate, non più confinate nell’ambito La cassaforma scorrevole (coffrage glissant o slip-form), costituisce
dei serbatoi, dei silos, delle ciminiere, delle dighe o delle torri. un importante capitolo dell’evoluzione delle metodologie costruttive
Attualmente, questa nuova tipologia di casseforme viene utilizzata per verso la meccanizzazione delle costruzioni delle pile dei ponti. La
la realizzazione di elementi strutturali in calcestruzzo nei quali risulta tecnologia scorrevole, infatti, fornisce un sistema razionalizzato che
dominante lo sviluppo verticale. La particolarità consiste nel poter consente la realizzazione in situ, senza interruzione del getto. Il
raggiungere altezze elevate ed adattarsi a qualsiasi configurazione sistema scivolante consiste in un complesso di casseforme metalliche
geometrica (circolare, curva o rettangolare) per mezzo di pennellature, scorrevoli dal basso verso l’alto, adeguate a contenere getti di
accessori e dispositivi speciali di movimentazione e regolazione conglomerato, sia semplice che armato.
necessari per il getto a ripresa del calcestruzzo, garantendo la massima Il principio di funzionamento è simile all'estrusione, con la differenza
sicurezza degli operatori di cantiere e la buona riuscita dell’opera. che, anziché avere un fluido forzato in una filiera, nel cassero
Allo stesso tempo, non mancano i problemi relativi all’uso scorretto di scorrevole è la forma che trasla lentamente, mentre il calcestruzzo
questa tecnologia, che rappresenta uno dei motivi più frequenti di fluido subisce man mano il passaggio di stato da fluido a solido.
infortunio nei cantieri, a causa della molteplicità di fasi operative

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Per esemplificare in immagini il principio di funzionamento, il sistema al centro della sezione chiusa da realizzare, oppure di un ponteggio
a casseri scorrevoli è assimilabile ai movimenti di un lombrico su un interno.
ramo o, ancora più semplicemente, ad un uomo che si arrampica su Le piattaforme di lavorazione, sia interne che esterne alla sezione
una pertica. Dapprima si sostiene con le braccia facendo forza su di scatolare, possono essere a due o tre livelli. Nel primo caso il ponte
esse per sollevare il corpo, quindi si mantiene in posizione stringendo superiore viene utilizzato per lo stoccaggio dei materiali e per le
le gambe sulla pertica per raggiungere con le braccia la nuova operazioni di getto, mentre il ponte inferiore, posto ad 1.80 m dal
posizione. Questo breve esempio, rispecchia in modo concreto quanto precedente, serve per lo svolgimento delle operazioni di finitura del
avviene nell’applicazione reale, ovvero, durante la fase di traslazione calcestruzzo che emerge dalla cassaforma man mano che essa sale
dalla base sino alla sommità dell’oggetto da realizzare. verso l’alto. Nel caso di un sistema a tre ponti di lavoro, il terzo ponte
viene montato al disopra del giogo ed è solitamente destinato
Componenti del sistema esclusivamente allo stoccaggio dei materiali.
Le casseforme sono costituite, nella loro più semplice configurazione, Per il ponte esterno la larghezza minima è di 90 cm, per quello interno
da due lamiere nervate d’acciaio (spessore 20/10) normalmente di almeno 120 cm. Il piano di calpestio è realizzato da un assito in legno
altezza pari a l,20 m, montate all'inizio della fase di lavoro sui completo di tavola fermapiede su ambo i lati ed è studiato per
perimetri interni e su quelli esterni della struttura da realizzare, e consentire il transito comodo e in sicurezza sulla passerella di ripresa
smontate soltanto dalla sommità dell'opera stessa a lavoro ultimato. sia davanti che dietro il paramento; infatti esso è posizionato
L’intero complesso del cassero scorrevole può essere scomposto in sei direttamente sulla mensola e tutti i componenti che interferiscono si
subsistemi principali: trovano al di sotto della stessa facilitando qualsiasi tipo di operazione
• il paramento; quale, ad esempio, il montaggio dei ferri di armatura e la pulizia del
• il telaio di irrigidimento; pannello di rivestimento della cassaforma.
• il giogo (o cavalletto, o staffoni); L'andamento dei carichi sulle piattaforme deve essere controllato
• le piattaforme di lavoro; frequentemente, per evitare sovraccarichi indesiderati in grado di
• le aste di arrampicamento; esercitare forze impreviste che potrebbero disassare il sistema, anche
• i martinetti. se l’elevata portata delle mensole consente grandi luci (quindi
I pannelli metallici sono opportunamente irrigiditi in senso verticale passerelle di grandi dimensioni) ed elevate combinazioni di carico.
da profili aperti; in alternativa possono essere adottati pannelli lignei I martinetti scorrono sull’asta di arrampicamento, aggrappandosi ad
multistrato fissati ad una batteria di travetti e montanti in legno; essa con le ganasce. L’asta è realizzata in acciaio e ha un diametro di
l'altezza del paramento varia tra 1.0÷1.2 m. La scelta del paramento 25÷30 mm. E’ costituita da un insieme di barre che hanno lunghezza
deve sempre tenere in considerazione la rugosità della superficie a variabile di 2.5÷3 m, filettate in testata e unite mediante boccole in
contatto del getto, per via delle forze di attrito che si generano in fase acciaio, man mano che il cassero sale.
di manovra di sollevamento. Il telaio di irrigidimento, costituito da Per tutta la durata delle operazioni di getto l'asta rimane all'interno del
correnti orizzontali metallici, ha la funzione di sostenere e mantenere cassero, generando il necessario contrasto e scaricando alla base le
in posizione il paramento, di sostenere le piattaforme di lavoro, di forze. A getto ultimato, la barra di salita viene sfilata e smontata; tale
trasmettere le forze di sollevamento dal giogo al paramento. La operazione è resa possibile da una guaina di protezione in ferro che,
funzione del giogo è duplice: trasmettere le forze di sollevamento dal scorrendo verticalmente in modo solidale al martinetto, lascia nel
martinetto alla sottostruttura e mantenere tutto il sistema di casseratura calcestruzzo un foro di diametro di poco superiore a quello della barra,
nella corretta posizione, contrastando in modo considerevole la spinta consentendo lo sfilaggio e il successivo riutilizzo per le fasi seguenti.
del calcestruzzo fluido appena gettato. Sull'asta di arrampicamento vengono contrassegnate le tacche di quota
Sulla traversa del giogo vengono montati i martinetti. L'irrigidimento necessarie a mantenere tutti i martinetti allo stesso livello, garantendo
orizzontale del sistema può essere realizzato mediante una cosiddetta cosi la corretta e regolare planarità del sistema.
"ragnatela" di barre d'acciaio da 30 mm di diametro che si intersecano I martinetti di sollevamento possono essere a vite, pneumatici e
idraulici, i più diffusi. Illustrando semplicemente il funzionamento di

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un martinetto idraulico si può dire che in una prima fase esso è scarico evitare la segregazione del calcestruzzo, e la caduta deve avvenire da
e le ganasce sono serrate sulla barra; nella seconda il martinetto stesso distanza ravvicinata e in modo verticale. Quando non è possibile
spinge sulla barra sollevando la cassaforma collegata con gli staffoni avvicinare la benna al punto di posa occorre accompagnare il
complessivamente per circa 3,5 m e infine il martinetto si scarica e le calcestruzzo mediante tubi flessibili o spezzoni di tubi; per getti di
molle spingono le ganasce inferiori in alto sostenendo l’intera notevole quantità ed elevate altezze è preferibile avvalersi
struttura. In particolare: prevalentemente dell'uso di una pompa per realizzare il getto in
1) Nella posizione di riposo, le griffe superiori del martinetto, continuità e in ogni punto della costruzione, riducendo in tal modo i
aggrappandosi alla barra d’arrampicamento, mantengono il sistema sul tempi ed i costi del getto. Il getto di calcestruzzo deve essere eseguito
livello raggiunto; le griffe inferiori sono aperte ed il mollone a riposo. in strati orizzontali non superiori di 30÷40 cm per volta, tale da
2) La pressione nella camera di espansione provoca il rilascio delle permettere una buona vibrazione; il tempo che intercorre tra il getto di
griffe superiori e l'innalzamento della testa del martinetto; allo stesso uno strato ed il getto successivo deve essere inferiore al tempo di
tempo si bloccano le griffe inferiori. Essendo la testa del martinetto presa, per evitare i cosiddetti giunti freddi fra uno strato e l’altro.
solidale alla parte inferiore, il suo movimento verso l'alto mette in Durante il getto, inoltre, bisogna sempre tener presente che la
compressione il mollone. In questa fase avviene il sollevamento di pressione sulle casseforme varia in funzione della velocità con cui
tutto il sistema, solidale al martinetto mediante i cavallotti. cresce il livello del calcestruzzo; dalla spinta del cls dipende la
3) Al raggiungimento della quota prevista si ha la distensione della massima altezza di getto.
molla che fa risalire il pistone. Con questo movimento le griffe La valutazione della pressione del calcestruzzo fresco fa riferimento
inferiori rilasciano la barra d’arrampicamento, quelle superiori ci si ad un apposito diagramma in conformità con la norma DIN 182181, il
aggrappano nuovamente, riportandosi nella situazione di riposo della quale mostra le correlazioni con due fattori di maggiore influenza,
fase 1. cioè la classe di consistenza e la velocità d’innalzamento dello stesso.
Per strutture massicce, come ad esempio le pile, è consigliabile
Problematiche d’uso avvalersi di calcestruzzo con classi di consistenza basse: S1-S2-S3,
Sul piano operativo l’impiego di questa tecnologia si traduce in una ovvero, la lavorabilità dell’impasto deve essere umida, plastica e
ferrea organizzazione dei cicli di lavorazione. Con l’utilizzo delle semifluida e si deve tenere conto per la sua composizione e
casseforme scorrevoli si arriva ad ottenere una velocità media di maturazione delle classi di esposizione del manufatto ( UNI 98582).
sollevamento di circa 50 cm/h; il sollevamento medio giornaliero delle Questa scelta è necessaria sia per l’avanzamento “a strappo” nella
casseforme, considerando un periodo di 8 ore lavorative, è di circa 4 esecuzione, sia per prevenire gli effetti della separazione degli
m; tuttavia, nella stagione estiva viste le elevate temperature, si elementi del conglomerato, con conseguente precipitazione e deposito
possono raggiungere elevazioni di 6 m ed oltre. degli inerti più pesanti sul fondo. In sostanza deve esserci una stabilità
Il ciclo di lavoro è legato a un turno operativo discontinuo (8 ore al di forma che solo una ridotta mobilità del calcestruzzo garantisce,
giorno) o continuativo (24 ore al giorno) di gran lunga più produttivo fondamentale per l’innalzamento progressivo delle scorrevoli.
per l’attrezzatura e più valido anche dal punto di vista estetico (con Di contro però la resistenza meccanica derivante da un calcestruzzo a
riprese di getto eliminate). Naturalmente, più è rapido l'indurimento minor consistenza è fortemente dipendente dall’efficacia di
del calcestruzzo, tanto maggiore può essere la produzione giornaliera. vibrazione; questa deve essere effettuata con vibratori ad ago ad
Per garantire la planarità delle casseforme è necessario controllare con immersione, evitando di interessare anche il precedente strato di
sistemi elettronici il posizionamento a livello dei martinetti rispetto calcestruzzo che ha già iniziato la presa. Se al proposito si
alle tacche; per contenere la tolleranza di verticalità del sistema su confrontano due calcestruzzi di pari composizione ma di differenti
valori di ± l cm, si esegue un controllo ogni 25÷30 cm di salita. lavorabilità si otterranno stesse resistenze meccaniche alla
Le armature sono posate nell’angusto spazio tra le casseforme ed i scasseratura, purché i due impasti siano vibrati per un tempo tanto più
cavalletti, non potendo realizzare rese accettabili. lungo, quanto più bassa è la classe di consistenza.
La posa in opera del calcestruzzo, deve avvenire entro 60 ÷ 90 minuti Il disarmo dei getti dovrà essere eseguito in conformità alle istruzioni
dopo l’impasto. La velocità di scarico deve essere moderata, per del direttore dei lavori, non prima comunque che il calcestruzzo abbia

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raggiunto la resistenza richiesta per sopportare le sollecitazioni Aspetti operativi dei due sistemi
conseguenti al disarmo e al nuovo riarmo. Infatti, prima di essere Il vero collo di bottiglia della cassaforma semirampante è
caricato nuovamente dal peso del nuovo getto, il conglomerato della rappresentato dal numero di gru a disposizione, dalla loro portata
ripresa precedentemente eseguita deve possedere una resistenza tale limitata e dallo spazio ridotto in gran parte dei cantieri.
da sopportare con sicurezza i carichi su di esso gravanti. Le La cassaforma rampante, o sistema di ripresa autosollevante
raccomandazioni ACI4 Standard 347/78 precisano che il disarmo non Automatic Climbing System (ACS), supera queste problematiche,
dovrebbe avvenire fintanto che il calcestruzzo non abbia raggiunto il poiché l’innalzamento avviene senza l’ausilio dei mezzi di
70% della resistenza di progetto. Tale resistenza può essere raggiunta sollevamento e quindi, con qualsiasi condizione di tempo ed a
alle brevi stagionature in un tempo di qualche giorno o in poche ore, a qualsiasi altezza, agendo sulla centralina di comando. La traslazione
seconda della composizione del calcestruzzo e delle sue prestazioni. avviene per mezzo di pistoni idraulici a lunga corsa, uno per ogni
Resistenze inferiori ai valori oltre che inficiare l’aspetto superficiale pannello. In questo caso un binario di ripresa viene inserito dall’alto
dei getti, potrebbero produrre crolli o situazioni di grave pericolo per tramite una gru e poi assicurato all’opera realizzata.
la incolumità degli operatori presenti sui piani della cassaforma. Lo Gli impalcati di calpestio, sia nel sistema rampante che semi-
standard americano ACI fissa comunque dei tempi minimi di disarmo rampante, prevedono una botola scorrevole per l’accesso alla scala
che si aggirano per le pareti intorno ad un periodo variabile tra le 12 e protetta per scendere sulle passerelle inferiori, che a loro volta devono
le 24 ore. essere provviste su tutti i lati liberi di un parapetto regolare (in correnti
e tavole fermapiede).
Le casseforme semi-rampanti e rampanti Le passerelle di ripresa non devono essere utilizzate per lo stoccaggio
La tecnologia dei sistemi di casseratura semi-rampanti e rampanti è di materiale, e in particolar modo, a lavori eseguiti lo smontaggio
utilizzata in alternativa alla cassaforma scorrevole. Questa tecnologia delle attrezzature provvisionali deve essere effettuato esclusivamente
offre una buona flessibilità per i più svariati tipi di impiego, grazie alla previo calo a terra della cassaforma e sua collocazione nelle aree di
adattabilità a qualsiasi progetto costruttivo, con qualsiasi pendenza e smontaggio.
geometria di pianta (regolare o irregolare) e con la possibilità di
realizzare qualsiasi superficie di calcestruzzo desiderata. Componenti principali delle casseforme rampanti e semi-rampanti
Queste casseforme consentono cadenze di attività liberamente In entrambi i casi le unità casseranti sono costituite da elementi di
definibili e semplificano l’organizzazione del cantiere e della logistica. paramento, di altezza solitamente compresa in 2.50÷5.40 m, irrigiditi
Inoltre, consentono di operare con una buona rapidità di lavoro, con da apposite orditure destinate ad assorbire i carichi di costruzione ed a
conseguente risparmio di tempo e di costo (grazie alle grandi trasmetterli ad un telaio metallico ancorato alla zona sottostante di
dimensioni delle unità di traslazione) e con un adattamento perfetto calcestruzzo già scasserato.
delle tempistiche e delle fasi di lavoro. Questi sistemi garantiscono I tiranti di collegamento tra le due facce del sistema sono realizzati
sempre la massima sicurezza per il personale operativo in ogni fase di mediante barre di acciaio a perdere annegate nel getto, oppure da
lavoro. bulloni recuperabili passanti attraverso tubi annegati opportunamente
Come si è detto, il principale elemento che contraddistingue i due filettati. Completano l’attrezzatura un ponte di lavoro esterno ed uno
sistemi risiede essenzialmente nella tecnologia e nella dinamica di interno che permettono alla manodopera di lavorare senza difficoltà e
sollevamento. pericoli e nel pieno rispetto delle norme antinfortunistiche, eliminando
Mentre il complesso semi-rampante fa ricorso all’impiego della gru così del tutto il ponteggio tradizionale. Sono previsti, inoltre, due
quello rampante si affida esclusivamente ad un sistema idraulico sottoponti sempre ancorati all’attrezzatura, uno per ogni lato della
comandato da dispositivi posti a terra o sullo stesso piano di lavoro. cassaforma, utili per le operazioni di rifinitura.
Sul ponte di lavoro un meccanismo di traslazione orizzontale consente
l’arretramento del paramento, mediante una semplice leva di manovra,
di circa 75÷90 cm, creando lo spazio necessario per l’alloggiamento
degli ancoraggi, l’elevazione successiva, la posa dei ferri d'armatura,

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la pulizia delle casseforme ed eventuali lavori al paramento di necessarie ad offrire alle imprese interessate a queste nuove tecnologie
calcestruzzo. corsi di formazione per le loro maestranze di cantiere. Una volta
L’organo idraulico di sollevamento delle casseforme rampanti ACS si completato l’assemblaggio a terra, la cassaforma viene fissata alla
contrasta con la parte di parete sottostante, nella quale vengono passerella di ripresa e può essere pertanto sollevata e movimentata
montati appositi ancoraggi a staffa che assicurano l'arrampicamento. come una unica unità monolitica.
Questo avviene ad una velocità di circa 0.5 m/min, per una forza di Il ciclo è eseguibile in 8 ore e la resa media è di circa di 0,40 h/mq di
sollevamento del meccanismo pari a circa 50kN; il dislivello superficie casserata, realizzando sensibili risparmi nel costo della posa
superabile può arrivare fino ad un massimo di 100 m di altezza. dell’armatura e nel getto del calcestruzzo rispetto alle casseforme
scorrevoli. Diversamente da questi, è infatti possibile utilizzare qui le
Criteri e tecniche di ancoraggio reti elettrosaldate. Inoltre nelle scorrevoli il getto deve avvenire in
Il sistema di cassaforma rampanti ACS, come già detto, fa ricorso ad maniera continuativa, anche per piccole quantità, tenendo sempre
un meccanismo di sollevamento idraulico. Questo tipo di cassaforma impegnata la gru e quindi sottoutilizzandola; nelle rampanti o
traslabile non ha bisogno di ancoraggi intermedi; il sollevamento semirampanti il getto è eseguito in un tempo ridotto, impegnando le
tramite martinetti idraulici è graduale e quindi senza "strappi", mentre attrezzature di sollevamento in maniera più razionale. Utilizzando una
la disposizione delle mensole di ripresa è variabile in base alle pompa per il cls si può raggiungere una velocità effettiva di
specifiche esigenze dell’opera. La cassaforma rimane ancorata alla sollevamento pari a 20 cm/min e ad ogni campo di corsa la cassaforma
struttura per mezzo di dispositivi di bloccaggio a pistoni idraulici rampante viene innalzata di circa 60 cm.
Nelle casseforme semirampanti la traslazione è affidata
esclusivamente agli organi di sollevamento disponibili in cantiere; per Problematiche d’uso di entrambi i sistemi
l’ancoraggio dei moduli e delle passerelle di ripresa si impiegano La spinta laterale del calcestruzzo sul paramento viene schematizzata
solitamente elementi conici realizzati con materiali ad alte resistenze, mediante un carico simile a quello idrostatico a causa della vibrazione
tali che, una volta inseriti nella struttura già gettata assicurano un buon a cui viene sottoposto il conglomerato durante le operazioni di getto;
ancoraggio ed una elevata stabilità della cassaforma. Le attrezzature di l’entità di tale forza è quindi data in funzione della densità del
ancoraggio vengono annegate nel calcestruzzo in corrispondenza della calcestruzzo e della altezza del battente fluido.
prima sezione verticale di ripresa e ad esse vengono connessi gli L’uso corrente di procedere a getti per strati successivi di altezza pari
attacchi di sospensione. In pratica i componenti del sistema di ad 1 m (a differenza di quanto avviene per quelle scorrevoli, dove
ancoraggio vengono serrati sul paramento anteriore della cassaforma e l’altezza del getto è pari a 40 cm, a causa del limitato spazio
annegati nel calcestruzzo. Dopo il disarmo del primo ciclo gli attacchi necessario per la predisposizione delle armature), fa sì che non tutta la
di sospensione per la ripresa vengono avvitati a questi componenti e massa di calcestruzzo si comporti come un fluido perfetto. A seguito
successivamente l’unità di ripresa viene agganciata, con l’ausilio della della presa iniziale, infatti, la parte inferiore del conglomerato
gru e posizionata in quota per il successivo ciclo di lavorazione. comincia a sviluppare una quota di resistenza al taglio che riduce, in
tale zona, la pressione laterale.
Fase di assemblaggio e ciclo di lavoro Vi sono una serie di fattori che influenzano, in diversa misura, il
Tutti gli elementi che costituiscono i due sistema di casseratura, carico laterale del calcestruzzo. I principali li possiamo indicare come:
rampante e semi-rampante, possono essere acquistati o noleggiati • velocità di getto: espressa in metri di riempimento verticale (v=m/h);
come qualsiasi altra macchina di cantiere. In caso di nolo, i fattori maggiore è la velocità, maggiore sarà la pressione laterale sul
determinanti che influiscono sul costo totale sono il costo fisso paramento.
mensile di permanenza (che naturalmente può variare da azienda ad • vibrazione e modalità di getto: la vibrazione provoca un aumento di
azienda); i costi variabili in funzione della geometria e complessità pressione nello strato interessato.
dell’opera, della tipologia della cassaforma, della quantità richiesta. • dimensione del manufatto: la pressione laterale aumenta con la
Per l’assemblaggio è indispensabile la presenza di personale altamente dimensione minima dell’elemento da realizzare, essendo la resistenza
qualificato; la casa costruttrice spesso si fa carico di tutte le spese a taglio piccola rispetto alla massa di calcestruzzo.

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• consistenza del getto: tiene conto della coesione e dell’attrito interno


del conglomerato, si misura attraverso una prova di slump alla bocca
della betoniera, un elevato valore di slump implica una bassa
consistenza e quindi valori di pressioni laterali maggiori.
• velocità di idratazione: le basse temperature rallentano la velocità di
idratazione cosicché il calcestruzzo rimane in fase fluida più a lungo,
aumentando il periodo di esercizio della pressione laterale.

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