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MAGGIO 2005
Versione italiana
del dicembre 2006
Pressure equipment
Part 4: Establishment of technical delivery conditions for metallic materials
La norma specifica i requisiti per la definizione delle condizioni tec-
niche di consegna in forma di:
- norma europea armonizzata per il materiale;
- benestare europeo del material;
- valutazione dei materiali particolari;
per i materiali metallici destinati ad essere utilizzati in attrezzature a
pressione in tutte le forme di prodotto ed è attualmente limitata
all’acciaio. I prodotti per la saldatura non rientrano nella presente
norma.
TESTO ITALIANO
ICS 23.020.30
UNI © UNI
Ente Nazionale Italiano Riproduzione vietata. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente documento
di Unificazione può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza
Via Sannio, 2 il consenso scritto dell’UNI.
20137 Milano, Italia www.uni.com
PREMESSA NAZIONALE
La presente norma costituisce il recepimento, in lingua italiana, del-
la norma europea EN 764-4 (edizione ottobre 2002), che assume
così lo status di norma nazionale italiana.
Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le parti
interessate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare il reale stato
dell’arte della materia ed il necessario grado di consenso.
Chiunque ritenesse, a seguito dell’applicazione di questa norma, di poter fornire sug-
gerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dell’arte
in evoluzione è pregato di inviare i propri contributi all’UNI, Ente Nazionale Italiano di
Unificazione, che li terrà in considerazione per l’eventuale revisione della norma stessa.
Le norme UNI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione di nuove edizioni o
di aggiornamenti.
È importante pertanto che gli utilizzatori delle stesse si accertino di essere in possesso
dell’ultima edizione e degli eventuali aggiornamenti.
Si invitano inoltre gli utilizzatori a verificare l’esistenza di norme UNI corrispondenti alle
norme EN o ISO ove citate nei riferimenti normativi.
EUROPEAN STANDARD
EN 764-4
NORME EUROPÉENNE
EUROPÄISCHE NORM October 2002
ICS 23.020.30
English version
Equipements sous pression - Partie 4: Etablissement des Druckgeräte - Teil 4: Erstellung von technischen
conditions techniques de livraison des matériaux Lieferbedingungen für metallische Werkstoffe
métalliques
CEN members are bound to comply with the CEN/CENELEC Internal Regulations which stipulate the conditions for giving
this European Standard the status of a national standard without any alteration. Up-to-date lists and bibliographical references
concerning such national standards may be obtained on application to the Management Centre or to any CEN member.
This European Standard exists in three official versions (English, French, German). A version in any other language made by
translation under the responsibility of a CEN member into its own language and notified to the Management Centre has the same
status as the official versions.
CEN members are the national standards bodies of Austria, Belgium, Czech Republic, Denmark, Finland, France, Germany,
Greece, Iceland, Ireland, Italy, Luxembourg, Malta, Netherlands, Norway, Portugal, Spain, Sweden, Switzerland and United Kingdom.
© 2002 CEN All rights of exploitation in any form and by any means reserved worldwide Ref. No. EN 764-4:2002 E
for CEN national Members.
INDICE
PREMESSA 1
2 RIFERIMENTI NORMATIVI 2
BIBLIOGRAFIA 39
PREMESSA
Il presente documento EN 764-4 è stato elaborato dal Comitato Tecnico CEN/TC 54
"Recipienti a pressione non sottoposti a fiamma", la cui segreteria è affidata al BSI.
Alla presente norma europea deve essere attribuito lo status di norma nazionale, o
mediante pubblicazione di un testo identico o mediante notifica di adozione, entro
aprile 2003, e le norme nazionali in contrasto devono essere ritirate entro aprile 2003.
La presente norma europea "Pressure equipment" è composta dalle sette parti seguenti:
- Parte 1: Pressure, temperature, volume, nominal size
- Parte 2: Quantities, symbols and units
- Parte 3: Definition of parties involved
- Parte 4: Establishment of technical delivery conditions for materials
- Parte 5: Compliance and inspection - Documentation of Materials
- Parte 6: Operating instructions
- Parte 7: Safety systems and unfired pressure equipment
Le appendici da A a F sono normative.
La terminologia per i sistemi di sicurezza è trattata nel prEN 13340 "Pressure equipment
- Safety devices for the prevention of excessive pressure - Terminology".
In conformità alle Regole Comuni CEN/CENELEC, gli enti nazionali di normazione dei
seguenti Paesi sono tenuti a recepire la presente norma europea: Austria, Belgio,
Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo,
Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Spagna, Svezia
e Svizzera.
2 RIFERIMENTI NORMATIVI
La presente norma europea rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposizioni
contenute in altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appropriati
del testo e sono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, successive
modifiche o revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se introdotte
nella presente norma europea come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti non
datati vale l'ultima edizione della pubblicazione alla quale si fa riferimento (compresi gli
aggiornamenti).
prEN 764-1:2001 Pressure equipment - Terminology - Part 1: Pressure,
temperature, volume, nominal size
EN 764-2:2002 Pressure equipment - Terminology - Part 2: Quantities, symbols
and units
EN 895 Destructive tests on welds in metallic materials - Transverse
tensile test
EN 1011-2 Welding - Recommendations for welding of metallic materials -
Part 2: Arc welding of ferritic steels
EN 10002-1 Metallic materials - Tensile testing - Part 1: Method of test at
ambient temperature
EN 10002-5 Metallic materials - Tensile testing - Part 5: Method of testing at
elevated temperature
EN 10045-1 Metallic materials - Charpy impact test - Part 1: Test method
EN 10045-2 Metallic materials - Charpy impact test - Part 2: Verification of the
testing machine (pendulum impact)
EN 10204:1991 Metallic products - Types of inspection documents
EN 10213-1 Technical delivery conditions for steel castings for pressure
purposes - Part 1: General
EN 10291 Metallic materials - Uniaxial creep testing in tension - Method of
test
EN 13445-2:2002 Unfired pressure vessels - Part 2: Materials
prEN ISO 17642-1 Destructive tests on welds in metallic materials - Cold cracking
tests for weldments - Part 1: General
prEN ISO 17642-2 Destructive tests on welds in metallic materials - Cold cracking
tests for weldments - Part 2: Self-restraint tests
prEN ISO 17642-3 Destructive tests on welds in metallic materials - Cold cracking
tests for weldments - Part 3: Externally loaded tests
EURONORM 103-71 Microscopic determination of the ferrite or austenitic grain size of
steels
CR ISO 15608:2000 Welding - Guidelines for a metallic material grouping system
(ISO/TR 15608:2000)
EURONORM 114-72 Determination of the resistance of stainless austenitic steels to
intergranular corrosion; corrosion test in sulfuric acid copper
sulfate solution (Monypenny-Strauss test)
3.1.1 approvazione europea dei materiali (EAM): Approvazione tecnica dei materiali per le
attrezzature a pressione senza norma armonizzata, vedere anche [1], Articolo 11.
3.1.2 scheda dati europea dei materiali (EMDS): Documento che definisce i requisiti di un
materiale approvato per l’utilizzo nella fabbricazione di attrezzature a pressione mediante
un’approvazione europea dei materiali secondo le disposizioni dell’appendice A.
3.1.3 materiale definito: Materiali metallici specificati in una norma di prodotto per attrezzature
a pressione; o in una EAM.
3.1.4 materiale nuovo: Materiale metallico non incluso in una norma di prodotto o in una EAM.
prospetto 2 Abbreviazioni
Abbreviazione Descrizione
EAM Approvazione europea dei materiali
CE Commissione Europea
EMDS Scheda dati europea dei materiali
NDE Esame non distruttivo
PED Direttiva attrezzature a pressione
OJEC Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee
RA Autorità responsabile
Nota Nell’ambito dello scopo e campo di applicazione della PED per le attrezzature a pressione di categoria III e
IV, la valutazione dei materiali particolari deve essere effettuata dall’organismo notificato incaricato della
valutazione della conformità delle attrezzature a pressione.
Quando pertinenti per l’attrezzatura a pressione considerata, i requisiti forniti nelle
appendici da B a F possono essere utilizzati come guida.
5.1 Generalità
Le condizioni tecniche di consegna dei materiali per attrezzature a pressione devono
descrivere il materiale con le sue proprietà specifiche e devono contenere almeno i punti
sullo scopo e campo di applicazione, i riferimenti normativi, i requisiti, le prove e
l’ispezione, la marcatura e le limitazioni all’applicazione quando necessarie. Le EMDS e
le valutazioni dei materiali particolari devono tenere conto della lavorazione dei materiali.
Se appropriato, le informazioni sull’assegnazione del materiale al gruppo di materiali
pertinente della CR ISO 15608 devono essere fornite con le specifiche tecniche del
materiale. Le valutazioni dei materiali particolari devono sempre specificare nel dettaglio
il campo di applicazione.
Per le EMDS si deve fornire, quando appropriato, un elenco dei fabbricanti dei materiali.
5.2 Requisiti
5.2.1 Fabbricazione
Il metodo di fabbricazione del materiale deve essere specificato. I dettagli devono essere
specificati solo nella misura necessaria per garantire la qualità specificata.
d) Proprietà tecnologiche
Quando necessario, devono essere specificati i requisiti di foggiabilità, per esempio
sulla base di prove di schiacciamento o di schiacciamento su anello o sulla base
delle prove per le proprietà di deformazione perpendicolari alla superficie del
prodotto (vedere EN 10164), o i requisiti per altre proprietà tecnologiche importanti
per la lavorazione o l’utilizzo del materiale.
5.4 Marcatura
La marcatura delle unità o dei prodotti da consegnare deve garantire la tracciabilità tra
questi e i documenti di ispezione.
Per i materiali regolati da norme europee, la marcatura deve soddisfare i requisiti della
norma di prodotto pertinente.
Per gli altri materiali la marcatura deve contenere almeno:
a) la specifica del materiale (riferimento, designazione del materiale);
b) il nome o il marchio del fabbricante del materiale;
c) il timbro del rappresentante di ispezione, se applicabile;
d) un’identificazione che consenta di stabilire la correlazione tra il prodotto o l’unità
consegnata e il documento di ispezione pertinente.
prospetto A.1 Informazioni necessarie per la preparazione di una scheda dati europea dei materiali trasposta da
una norma o una specifica nazionale sui materiali esistenti
prospetto A.1 Informazioni necessarie per la preparazione di una scheda dati europea dei materiali trasposta da
una norma o una specifica nazionale sui materiali esistenti (Continua)
A.3.2 L’organismo notificato deve verificare i requisiti del punto A.1. Quando appropriato, si
devono considerare le informazioni tecniche dettagliate sintetizzate nel prospetto A.2.
Dopo la verifica, l’organismo notificato deve preparare una bozza di EMDS in conformità
al punto A.6. Per garantire la conformità del materiale specificato ai requisiti della norma
di prodotto applicabile, la bozza di EMDS può contenere condizioni aggiuntive alla
specifica/norma originale.
prospetto A.2 Informazioni tecniche dettagliate per la verifica della conformità della specifica sui materiali
approvata a livello nazionale ai requisiti di una scheda dati europea dei materiali
prospetto A.2 Informazioni tecniche dettagliate per la verifica della conformità della specifica sui materiali
approvata a livello nazionale ai requisiti di una scheda dati europea dei materiali (Continua)
A.3.3 L’organismo notificato deve emettere la scheda dati europea dei materiali finale seguendo
il procedimento descritto nell’articolo 11 della PED.
A.4.1 Generalità
La prima produzione di un materiale definito non prodotto precedentemente da un
fabbricante di materiali deve essere sottoposta a prima prova come definito nel
punto A.4.3.
Quando un fabbricante di materiali ha già prodotto materiali molto simili e può presentare
dati relativi alla composizione chimica, alle caratteristiche dei materiali, al processo di
fabbricazione e alle forme di prodotto, i dati di questo materiale devono essere utilizzati
per soddisfare i requisiti del punto A.4.3.
Quando un fabbricante di materiali richiede solo un’estensione dello scopo e campo di
applicazione di una EAM esistente e ha esperienza in relazione a tale materiale, la
quantità delle prove definite deve essere ridotta fornendo una giustificazione nel
resoconto di valutazione.
Quando un fabbricante di materiali ha già prodotto e consegnato precedentemente il
materiale definito e può fornire informazioni soddisfacenti su questo materiale, le prove
richieste nel punto A.4.3 non sono necessarie.
A.4.2 Responsabilità
La responsabilità per le prime prove e, se non diversamente concordato, per la
valutazione dei risultati delle prove pertinenti è:
a) nel caso di materiali dei gruppi di acciaio 1.1, 1.2 e 8.1 in conformità alla
CR ISO 15608:2000 è del reparto del fabbricante dei materiali competente per
l’emissione di certificati in conformità alla EN 10204:1991, certificato tipo 3.1.B;
b) in tutti gli altri casi è dell’organismo notificato.
A.4.3 Procedimento per le prime prove di materiali definiti non prodotti precedentemente
A.4.3.1 Le prime tre - cinque colate devono essere eseguite per rappresentare la gamma
specificata di composizione dei materiali specificata dal fabbricante del materiale.
A.4.3.2 Il numero di campioni richiesti dalle condizioni tecniche di consegna deve essere
raddoppiato per le prime tre - cinque colate ma non deve essere maggiore di due campioni
per lamiera laminata, bobina, tratto di tubo fabbricato, pezzo forgiato o pezzo fuso.
A.4.3.3 Quando si prelevano due campioni per prodotto campione, questi devono provenire da
estremità opposte del prodotto. Sotto tutti gli altri aspetti le condizioni di campionamento
devono essere uguali a quanto specificato nelle condizioni tecniche di consegna.
A.4.3.4 Per ogni campione si devono eseguire una prova di trazione a temperatura ambiente e,
quando l’energia d’urto su provini Charpy con intaglio a V è specificata nelle condizioni
tecniche di consegna, tre prove di resilienza su provini Charpy con intaglio a V.
Quando l’energia d’urto è specificata per più di una temperatura, la prova deve essere
eseguita alla temperatura per la quale è specificato il valore di 27 J per l’acciaio ferritico e
per l’acciaio in lega di nichel da 1,5% a 5% e di 40 J per il materiale austenitico o alla
temperatura di prova più prossima a questo livello di energia.
A.4.3.5 Per i materiali con proprietà di trazione specificate a temperature elevate, queste proprietà
devono essere determinate facendo riferimento al punto 5.2.4 c) per ogni colata in
conformità al punto A.4.3.1 fino alla temperatura di prova massima definita.
A.5.1.1 Quando si richiede la EAM di un materiale nuovo, l’organismo notificato deve stabilire che:
a) il materiale non è trattato da alcuna altra EAM esistente;
b) la proposta soddisfa i requisiti del punto 5;
c) le caratteristiche del materiale rilevanti per la lavorazione e l’applicazione previste
del materiale stesso sono disponibili e se queste sono ad un livello che non
necessita di precauzioni particolari durante la lavorazione e l’applicazione, per
esempio:
- foggiabilità a caldo e a freddo;
- saldabilità;
- comportamento alla bonifica;
- comportamento all’invecchiamento;
- resistenza alla fatica;
- resistenza alla corrosione;
d) le caratteristiche dei materiali necessarie per la EAM proposta possono essere
coerentemente soddisfatte.
A.5.1.2 Per la definizione della EAM, deve essere messo a punto un programma di prova in
cooperazione tra il fabbricante del materiale e l’organismo notificato per soddisfare i
requisiti del punto A.5.1.1 c) e d). Il tipo e l’estensione delle prove devono considerare la
lavorazione e l’utilizzo delle forme di prodotto nonché le proprietà minime previste. Le
appendici da B ad F possono essere utilizzate come linee guida per selezionare le prove
pertinenti da includere nel programma di prova.
Il programma di prova deve includere 5 colate. Il programma di prova deve specificare
quali prove devono essere confermate dall’organismo notificato.
A.5.2 Requisiti per l’inclusione di ulteriori fabbricanti di materiali in una EAM limitata a
determinati fabbricanti
Se un fabbricante di materiali richiede di essere qualificato per la fabbricazione di un
materiale specificato in una EAM, si devono seguire i requisiti del punto A.5.1 con le
eccezioni seguenti:
- il programma di prova deve essere quello applicato per la definizione della EAM
originale. Questo programma può essere ridotto o modificato se l’esperienza con
questo materiale lo giustifica;
- a meno che non si prevedano variazioni considerevoli nel programma di prova, il
punto A.5.1.2 non si applica.
Nota Il punto A.5.2 è da riconsiderare in relazione alle linee guida della PED sui materiali per attrezzature a
pressione, non appena disponibili.
A.6 Schema del titolo e struttura di una scheda dati europea dei materiali (EMDS) per
materiali per attrezzature a pressione
Una scheda dati europea dei materiali (EMDS) per i materiali per attrezzature a pressione
deve contenere gli elementi applicabili indicati nel prospetto A.3 e lo schema del titolo di
quel prospetto.
prospetto A.3 Schema del titolo e struttura di una scheda dati europea dei materiali (EMDS) per materiali per
attrezzature a pressione
........................................................
1 Designazione del materiale
2 Forma del prodotto
3 Dimensioni
4 Scopo (campo di applicazione)
5 Riferimenti
6 Requisiti
6.1 Condizioni di consegna (trattamento termico)
6.2 Tipo di fabbricazione (processo di fabbricazione dell’acciaio)a)
6.3 Disossidazionea)
6.4 Composizione chimica
Analisi di colata
Analisi del prodottoa)
6.5 Proprietà meccaniche e tecnologiche
Proprietà di trazione (per esempio ReH, ReL, Rp0,2, Rp1,0, Rm) e prova di piegamento a
temperatura ambiente
Proprietà di trazione a temperature elevate
Proprietà d’urto
Altre prove, per esempio prove di durezza, prove ad anello
6.6 Condizione di trattamento superficiale
6.7 Integrità interna
6.8 Altre proprietà, se applicabile (per esempio corrosione)
7 Prove e ispezione
7.1 Tipi e contenuto dei documenti di ispezione
7.2 Frequenza delle prove
7.3 Campionamento e preparazione dei provini
7.4 Procedimenti di prova
Composizione chimica
Prova di trazione a temperatura ambiente
Prova di trazione a temperature elevate
Prova di resilienza
Esame visivo e dimensionale
Prova di tenuta alle perditea)
Resistenza alla corrosione intercristallina
Prova di identificazione
Prove non distruttive
Altre prove
7.5 Riprove
8 Marcatura
9 Linee guida per la lavorazione
prospetto A.3 Schema del titolo e struttura di una scheda dati europea dei materiali (EMDS) per materiali per
attrezzature a pressione (Continua)
........................................................
9.1 Foggiatura a freddo e a caldo
9.2 Saldatura, taglio termico
9.3 Trattamento termico post-saldatura
10 Dati di progettoa)
11 Altri datia)
12 Elenco dei fabbricanti del materiale
.....................................................................................................................................................
.....................................................................................................................................................
13 EMDS preparata da
a) Quando applicabile.
B.1 Generalità
La presente appendice ha lo scopo di fornire un elenco delle proprietà e dei procedimenti
di prova che possono essere pertinenti nella caratterizzazione di nuovi acciai ferritici e
martensitici e nella determinazione dei requisiti sulle proprietà dei materiali.
Quando si valutano i requisiti sulle proprietà dei materiali, per ogni materiale specifico, le
proprietà del materiale da valutare, per le quali devono essere specificati parametri,
devono essere selezionate in conformità al punto A.5.1.1. I requisiti seguenti sono validi
per gli acciai ferritici-perlitici laminati o fucinati, inclusi gli acciai a grano fine normalizzati1),
e gli acciai martensitici o bainitici bonificati all’aria o in liquido e gli acciai al rame induriti
per invecchiamento.
B.2.1 Il tipo di prove dipende dalla lavorazione e dall’utilizzo delle forme di prodotto in questione.
Se non diversamente specificato, le prove devono essere condotte nelle condizioni di
consegna normali.
Devono essere indicate le norme relative alle prove applicabili.
B.2.2 Nel caso di valutazione simultanea di un dato numero di forme di prodotto o di spessori, i
campioni da sottoporre a prova devono essere selezionati in modo da coprire lo scopo e
campo di applicazione proposti per la valutazione e i procedimenti di fabbricazione
necessari. Ci si deve sforzare di scegliere il minor numero possibile di campioni di prova,
coprendo l’intera gamma di dimensioni, vedere prospetto B.1.
B.2.3 La valutazione delle forme di prodotto deve essere effettuata in considerazione dello
spessore di ogni forma di prodotto come indicato nel prospetto B.1.
I II III
Nastro <4,5 da 4,5 a 12 >12
Lamiera <30 da 30 a 70 >70
Tubo <30 da 30 a 70 >70
Pezzo forgiato/barra laminata <150 da 150 a 300 >300
B.2.4 I prodotti da sottoporre a prova dovrebbero rientrare nel limite superiore dell’intervallo di
spessore richiesto, cioè non meno dell’80% dello spessore massimo proposto.
B.2.5 Le prove possono essere divise tra quelle che devono essere condotte prima della prima
consegna (prove base) e quelle che devono essere eseguite durante le consegne iniziali
(prove successive).
1) Gli acciai a grano fino sono quelli non legati o a basso tenore di lega con una dimensione del grano minore uguale a 6
EUR 103-71.
Generalmente le prove di trazione sono eseguite sull’intero spessore per uno spessore
del prodotto e ≤ 30 mm. Per uno spessore del prodotto e > 30 mm, lo spessore può
essere ridotto a ≥30 mm conservando una superficie laminata sul provino rettangolare.
I provini circolari sono ammessi ma devono essere forniti solo per uno spessore del
prodotto e > 30 mm. Il provino deve avere un diametro minimo di 10 mm. Per uno
spessore del prodotto e > 70 mm, si deve sottoporre a prova anche un provino circolare
prelevato a metà dello spessore del prodotto.
Per le prove di resilienza i provini devono essere prelevati vicino alla superficie per uno
spessore del prodotto e ≤ 40 mm. Per uno spessore del prodotto e > 40 mm, la posizione
del provino deve essere in e /4, per e > 70 mm anche in e /2.
B.3.1 Generalità
Le prove base devono essere condotte da ogni fabbricante di materiali su almeno due
colate, che dovrebbero coprire la gamma specificata di analisi e di trattamento termico.
B.3.3.1 Le prove di trazione a temperatura ambiente devono essere condotte in conformità alla
EN 10002-1 per determinare la resistenza a snervamento superiore e inferiore (o se la
resistenza allo snervamento non fosse indicata, la resistenza di prova allo 0,2%), la
resistenza a trazione, l’allungamento alla frattura (A ) e la riduzione dell’area.
I campioni devono essere sottoposti a prova nelle direzioni longitudinale e
trasversale/tangenziale. I risultati di prova indicano il grado di direzionalità che si verifica
nelle proprietà di un prodotto e la direzione con le proprietà meccaniche inferiori.
B.3.8 Produzione di un grafico di rinvenimento per gli acciai bonificati e induriti per
invecchiamento
La caratteristica di rinvenimento deve essere determinata per la resistenza a
snervamento, la resistenza a trazione, il rapporto tra resistenza a snervamento e
resistenza a trazione, l’allungamento a frattura, la riduzione di area e l’energia d’urto ad
un minimo di tre diverse temperature di rinvenimento comprese tra 550 °C e 700 °C e per
due durate di rinvenimento. Le temperature di rinvenimento e i tempi di mantenimento
devono essere trasformati in parametri di Larson-Miller e la variazione delle proprietà
meccaniche deve essere tracciata sul parametro di Larson-Miller2). Le temperature e le
durate dovrebbero essere fissate in modo da rivelare qualsiasi tendenza verso
l’infragilimento da rinvenimento.
Si devono effettuare prove di trazione e prove di resilienza con provini trasversali
Charpy con intaglio a V a tre temperature significative nell’intervallo di transizione,
comprendendo la temperatura minima specificata.
B.3.12.1 Generalità
I requisiti si applicano principalmente agli acciai a grano fine. Possono essere richieste
modifiche per l’applicazione ad altri acciai. I materiali d’apporto di saldatura devono,
tenendo in considerazione le condizioni di saldatura, essere scelti in modo che il metallo
di saldatura sia conforme ai requisiti minimi per le proprietà del metallo base ma che la
sua resistenza non sia molto maggiore dei valori minimi specificati per il metallo base.
B.5.1 Generalità
Prove collettive possono essere effettuate per soddisfare importanti indagini necessarie
da parte di un dato numero di fabbricanti in un programma congiunto.
C.1 Generalità
La presente appendice ha lo scopo di fornire un elenco delle proprietà e dei procedimenti
di prova che possono essere pertinenti nella caratterizzazione dei "materiali" nuovi e nella
determinazione dei requisiti sulle proprietà dei materiali.
Per ogni materiale specifico, le proprietà da utilizzare come base per la valutazione dei
requisiti sulle proprietà dei materiali devono essere selezionate in conformità al
punto A.5.1.1.
I requisiti seguenti sono validi per gli acciai austenitici e austenitici-ferritici (Duplex)
laminati e forgiati incluse le leghe di nichel e a base di nichel.
C.2.1 Il tipo e l’estensione delle prove dipendono dai requisiti minimi previsti, in considerazione
della lavorazione e dell’utilizzo delle forme di prodotto e della gamma di dimensioni in
questione. Se non diversamente specificato, le prove sono eseguite nella condizione di
consegna normale. I provini devono essere prelevati dai limiti dimensionali massimo e
minimo in conformità al prospetto C.1. Tutte le prove seguenti devono essere effettuate sul
materiale base:
- analisi chimica inclusi gli elementi di accompagnamento e gli elementi in tracce in
conformità al punto C.3.2;
- prove di trazione del giunto saldato in conformità al punto C.3.3;
- prove di resilienza con barra intagliata per verificare la zona termicamente alterata in
conformità al punto C.3.4;
- prove tecnologiche in conformità al punto C.3.5;
- indagini metallografiche in conformità al punto C.3.6;
- prove di resistenza alla corrosione in conformità al punto C.3.7;
- prove di invecchiamento a lungo termine in conformità al punto C.3.8;
- indagine degli effetti della foggiatura a freddo in conformità al punto C.3.9.
C.2.2 Nel caso di valutazione simultanea di un dato numero di forme o spessori di prodotto, i
provini devono essere selezionati in modo da coprire lo scopo e campo di applicazione
proposti per la valutazione e i procedimenti di fabbricazione necessari. Ci si deve sforzare
di scegliere il minor numero di provini possibile, coprendo l’intera gamma di dimensioni (I,
II o III, vedere prospetto C.1).
Solitamente sono applicabili i seguenti intervalli di spessore delle pareti per ogni forma di
prodotto come indicato nel prospetto C.1.
I II III
Nastro <1,5 da 1,5 a 6 >6
Lamiera <15 da 15 a 75 >75
Tubo <6 da 6 a 18 >18
Pezzo forgiato/barra laminata <25 da 25 a 160 >160
C.2.3 I prodotti da sottoporre a prova dovrebbero rientrare nel limite superiore dell’intervallo di
spessore richiesto, cioè non meno dell’80% dello spessore massimo proposto.
C.3.1 Generalità
Le prove base devono essere effettuate da ogni fabbricante di materiali su almeno due
colate, che dovrebbero coprire l’intervallo specificato di analisi e di trattamento termico.
C.3.3.1 Le prove di trazione a temperatura ambiente devono essere eseguite per determinare la
resistenza di prova allo 0,2% e all’1,0% (per gli acciai austenitici-ferritici solo la resistenza
di prova allo 0,2%), la resistenza a trazione, l’allungamento a frattura e il rapporto del limite
di snervamento su provini piatti e, per spessori del prodotto >16 mm, anche su provini
rotondi, nel cui caso si deve determinare anche la riduzione dell’area. Qualora il processo
di fabbricazione o il tipo di materiale lo richiedano, possono essere necessarie prove
aggiuntive nel caso di lamiere con spessore >15 mm sul provino nella direzione dello
spessore.
C.3.3.2 Le prove di trazione (provini rotondi) devono essere eseguite a temperature elevate a
intervalli di 100 K fino a 50 K circa sopra la temperatura di esercizio massima per gli acciai
con resistenza a snervamento/trazione ad alta temperatura garantita. I valori caratteristici
da determinare devono essere in conformità al punto C.3.2.1.
Quando il fabbricante del materiale fornisce ulteriori garanzie in relazione alla resistenza
alla corrosione (per esempio fessurazione per corrosione da sollecitazione), queste
devono essere verificate alle condizioni di garanzia.
C.3.8.1 Le prove a lungo termine devono essere effettuate su materiali ad alta temperatura su
provini lisci e con intaglio.
Nota Ulteriori dettagli non sono attualmente considerati.
C.3.8.2 Le prove d’invecchiamento devono essere eseguite per un minimo di 1 000 h, 2 000 h e
5 000 h per determinare la tendenza all’infragilimento indotto da precipitazione, se si
prevede che tale infragilimento possa verificarsi nel corso della vita in servizio. Si può
effettuare la stima della temperatura di esercizio massima consentita o dell’intervallo di
temperature se ciò risulta da equazioni parametriche, per esempio in conformità a
Larson-Miller:
PLM = T (C + log t )
dove:
C è la costante (solitamente C = 20);
T è la temperatura in kelvin;
t è il tempo in h.
Le prove sono eseguite su provini Charpy con intaglio a V in conformità alla EN 10045.
C.4 Campionamento
figura C.2 Dimensioni di riferimento e posizioni dei provini per barre con diametro o spessore ≥160 mm e pezzi
forgiati semplici
Dimensioni in millimetri
C.4.3 Tubo
Nel caso di materiale in tubi, per quanto la loro geometria lo consenta, si devono
sottoporre a prova provini trasversali invece che provini longitudinali. Per le prove di
trazione non si dovrebbero utilizzare provini rotondi con un diametro minore di 8 mm. I
tubi con diametro minore possono essere sottoposti a prova interi. Per verificare
l’uniformità, si devono sottoporre a prova provini aggiuntivi per ogni forma di prodotto in
posizioni e direzioni diverse del provino.
C.5.1 Le prove in conformità ai punti C.3.2, C.3.3.1, C.3.3.2, C.3.4, C.3.5, C.3.6 e al punto C.3.7
devono essere effettuate per ogni gamma dimensionale (limiti dimensionali in conformità
al punto C.2.3 per singoli valori garantiti) di ogni forma di prodotto.
C.5.2 Le prove in conformità al punto C.3.8.2 e al punto C.3.9 devono essere effettuate per una
dimensione per ciascuna forma di prodotto.
C.5.3 Nel caso di prove in conformità al punto C.3.10, si deve fornire lo spessore pertinente
identico di un prodotto formato da una colata. Gli spessori solitamente considerati come
pertinenti sono il materiale più sottile e più spesso forniti per la saldatura. Lo spessore
minimo deve essere sottoposto a prova ogni volta. Per il limite superiore, le prove che sono
state eseguite su spessori >30 mm sono sufficienti per un intervallo fino a 1,5 volte lo
spessore sottoposto a prova.
C.5.4 Come regola generale, le prove in conformità al punto C.3.11 sono effettuate su una sola
colata.
D.1 Generalità
La presente appendice ha lo scopo di fornire un elenco delle proprietà e dei procedimenti
di prova che possono essere pertinenti nella caratterizzazione dei "materiali" nuovi e nella
determinazione dei requisiti relativi alle proprietà dei materiali.
Per ogni materiale specifico, le proprietà da utilizzare come base per la valutazione dei
requisiti relativi alle proprietà dei materiali devono essere selezionate in conformità al
punto A.5.1.1.
I requisiti seguenti sono validi per gli acciai fusi.
D.2.1 Il tipo e l’estensione delle prove dipendono dai requisiti minimi previsti, in considerazione
della lavorazione e dell’utilizzo delle forme di prodotto in questione. Se non diversamente
specificato, le prove sono condotte nella condizione di consegna normale. I provini devono
essere prelevati dai limiti dimensionali superiore e inferiore in conformità al prospetto C.1.
Tutte le prove seguenti devono essere effettuate sul materiale base:
- analisi chimica inclusi gli elementi di accompagnamento e gli elementi in tracce in
conformità al punto D.3.2;
- prove di trazione in conformità al punto D.3.3;
- prove di resilienza con barra intagliata per verificare la zona termicamente alterata in
conformità al punto D.3.4;
- indagini metallografiche in conformità al punto D.3.5;
- prove di durezza in conformità al punto D.3.6;
- indagine delle caratteristiche di rinvenimento in conformità al punto D.3.7;
- determinazione del comportamento di trasformazione in conformità al punto D.3.8;
- prove di resistenza alla corrosione in conformità al punto D.3.9;
- prove di invecchiamento a lungo termine in conformità al punto D.3.10;
- indagine sulle saldabilità in conformità al punto D.3.11.
D.2.2 Nel caso di valutazione simultanea di un dato numero di forme o spessori di prodotto, i
provini devono essere selezionati in modo da coprire lo scopo e campo di applicazione
proposti per la valutazione e i procedimenti di fabbricazione richiesti. Ci si deve sforzare
di scegliere il minor numero di provini possibile, coprendo l’intera gamma di dimensioni (I,
II o III, vedere prospetto D.1).
Normalmente si applicano i seguenti intervalli di spessore delle pareti per ogni forma di
prodotto come indicato nel prospetto D.1.
D.2.3 Quando i pezzi fusi contengono più di un intervallo di spessore, ognuno di questi intervalli
deve essere sottoposto a prova separata.
D.3.1 Generalità
Le prove base devono essere effettuate da ogni fabbricante di materiali su almeno due
colate, che dovrebbero coprire l’intervallo specificato di analisi e di trattamento termico.
D.3.3.1 Le prove di trazione a temperatura ambiente devono essere effettuate su provini rotondi
per determinare la resistenza di prova allo 0,2% o all’1,0%, la resistenza a trazione,
l’allungamento alla frattura e la riduzione dell’area.
D.3.3.2 Le prove di trazione (provini rotondi) devono essere eseguite a temperature elevate a
intervalli di 100 K fino a circa 50 K oltre la massima temperatura di esercizio per acciai con
una resistenza garantita a snervamento/trazione ad alta temperatura. I valori caratteristici
da determinare devono essere in conformità al punto C.3.3.1.
D.3.3.3 Nel caso dell’acciaio fuso austenitico per bassa temperatura, le prove di trazione devono
essere eseguite su:
a) provini semplici alla minima temperatura di esercizio ma non minore di -196 °C, al
fine di determinare la resistenza di prova allo 0,2% e all’1,0%, la resistenza a
trazione, l’allungamento a rottura e la riduzione di area;
b) provini semplici e intagliati con la stessa area So alla base dell’intaglio, per
determinare il rapporto di trazione all’intaglio. Il rapporto tra la massima
sollecitazione dei bordi e la sollecitazione media deve essere almeno 4,5. Le prove
di trazione all’intaglio devono risultare in un rapporto di Rm intagliato/Rm semplice ≥ 1.
D.3.7 Produzione di un grafico di rinvenimento per gli acciai bonificati e induriti per
invecchiamento
Le caratteristiche di rinvenimento devono essere determinate per la resistenza allo
snervamento, la resistenza a trazione, il rapporto tra resistenza allo snervamento e
resistenza a trazione, l’allungamento a frattura, la riduzione di area e l’energia d’urto della
barra intagliata ad un minimo di cinque diverse temperature di rinvenimento sopra 300 °C
e per tre durate di rinvenimento. Le temperature e le durate dovrebbero essere fissate in
modo da rivelare qualsiasi tendenza verso l’infragilimento da rinvenimento e la sensibilità
a durate prolungate.
Si devono effettuare prove di trazione e si devono realizzare curve di transizione
dell’energia d’urto. Secondo i risultati dei punti D.3.4 e D.3.5, i provini dovrebbero essere
selezionati in modo da potere anticipare i risultati minimi.
D.3.10.1 Le prove a lungo termine devono essere effettuate su materiali ad alta temperatura su
provini semplici o con intaglio.
Nota Ulteriori dettagli non sono attualmente considerati.
D.3.10.2 Le prove d’invecchiamento devono essere eseguite per un minimo di 1 000 h, 2 000 h e
5 000 h per determinare la tendenza all’infragilimento indotto da precipitazione, se si
prevede che tale infragilimento possa verificarsi nel corso della vita in servizio. Si può
effettuare la stima della temperatura di esercizio massima consentita se l’occasione risulta
da equazioni parametriche, per esempio in conformità a Larson-Miller:
PLM = t (C + log T )
dove:
C è la costante (solitamente C = 20);
T è la temperatura in kelvin,
t è il tempo in h.
Le prove sono eseguite su provini Charpy con intaglio a V in conformità alla EN 10045-1.
D.4 Campionamento
D.4.1 I provini devono essere prelevati in conformità alla EN 10213-1 e inoltre un provino deve
essere prelevato a metà spessore per spessori delle pareti >50 mm e un provino a un
quarto dello spessore e a metà spessore per spessori delle pareti >100 mm.
D.4.2 Nel caso di prove di resilienza con barre intagliate, l’intaglio deve essere perpendicolare
alla superficie.
D.4.3 Il campionamento per le prove di resistenza alla corrosione intercristallina deve essere
concordato.
D.5.1 Le prove in conformità ai punti D.3.2, D.3.3.1, D.3.3.2, D.3.4, D.3.5 e al punto D.3.6 devono
essere effettuate per ogni gamma dimensionale (limiti dimensionali in conformità al punto
D.2.3 per singoli valori garantiti) di ogni forma di prodotto.
D.5.2 Nell’esecuzione delle prove di rottura per viscosità in conformità al punto D.3.10.1, si
devono annotare i requisiti della EN 10291.
D.5.3 Le prove in conformità al punto D.3.10.2 e al punto D.3.11 devono essere eseguite per una
dimensione di ogni forma di prodotto.
D.5.4 Per le prove in conformità al punto D.3.3.3 b) sono sufficienti una forma di prodotto e una
colata.
D.5.5 Nel caso di prove in conformità al punto D.3.11, si deve fornire lo spessore pertinente
identico di un prodotto formato da una colata. Gli spessori solitamente considerati come
pertinenti sono il materiale più sottile e il più spesso forniti per la saldatura. Lo spessore
minimo deve essere sottoposto a prova ogni volta. Per il limite superiore, le prove che sono
state eseguite su spessori >30 mm sono sufficienti per un intervallo fino a 1,5 volte lo
spessore sottoposto a prova.
D.5.6 Come regola generale, le prove in conformità al punto D.3.11 sono effettuate su una sola
colata.
E.1 Generalità
La saldabilità del materiale nuovo deve essere qualificata mediante provini saldati. Se non
esiste alcuna modifica essenziale nell’analisi all’interno di un dato intervallo di spessore,
lo spessore del prodotto da saldare dovrebbe essere in corrispondenza del limite
superiore dell’intervallo di spessore richiesto.
Siccome per la struttura nella ZTA (come nel materiale di apporto) è determinante il
tempo di raffreddamento t8/5, che è definito dall’apporto termico della saldatura, dallo
spessore della lamiera e dalla temperatura di preriscaldamento e/o di esercizio, si devono
realizzare giunti saldati per determinare i tempi t8/5 minimo e massimo; il tempo t8/5
minimo influisce principalmente sulla durezza massima della zona termicamente alterata
(ZTA) e pertanto sulla probabilità di fessurazione a freddo, il tempo di raffreddamento
massimo t8/5 è responsabile per un comportamento all’urto sufficiente nella ZTA.
Nota 1 Si raccomanda di saldare giunti con tempi di raffreddamento t8/5 compresi tra 7 s e 25 s (o 40 s, se
appropriato).
Nota 2 Se si dimostra, per esempio mediante prova di fessurazione a freddo, che è impossibile mantenere un tempo
di raffreddamento di t8/5 di 7 s, questo dovrebbe essere aumentato gradualmente fino a un valore maggiore
di 8 o 9 o 10 s.
Nota 3 Se si prevede di saldare il materiale nuovo con un apporto termico di saldatura elevato, si può utilizzare un
tempo di raffreddamento maggiore di 25 s, per esempio 40 s. Se risulta evidente durante le prove della
tenacità all’urto della ZTA che l’energia d’urto di 27 J o di 40 J alla temperatura caratteristica per il materiale
base non è raggiunta, si deve ridurre il tempo di raffreddamento sotto i 40 s.
figura E.2 Tempo di raffreddamento dei cordoni sulla lamiera con flusso di calore tridimensionale, in funzione
dell’apporto termico e della temperatura di preriscaldamento T0 in caso di saldatura ad arco
sommerso
Legenda
Y Spessore di transizione do (mm)
X Apporto di calore (kJ/cm)
figura E.3 Tempo di raffreddamento dei cordoni sulla lamiera con flusso di calore bidimensionale,in funzione
dell’apporto termico e della temperatura di preriscaldamento T0 in caso di saldatura ad arco
sommerso
Legenda
Y Spessore di transizione do (mm)
X Apporto di calore (kJ/cm)
La posizione della sezione deve essere determinata mediante la struttura del grano nella
sezione trasversale e il modello della zona termicamente alterata (ZTA).
BIBLIOGRAFIA
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il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati Membri in materia di attrezzature a
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Commission, ISBN 92-826-8584-5
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[10] 'Guidance on methods for assessing the acceptability of flaws in fusion welded
structures', BSI: PD 6493:1991
[11] 'Assessment of the Integrity of Structures Containing Discontinuities', INSTA
Technical Report, Materials Standards Institute, Stockholm 1991
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EN 13445-2:2002 (prepared by SG Low Temperature), document
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[13]EN 287-1 Approval testing of welders - Fusion welding - Part 1: Steels
[14]EN 288-1 Specification and qualification of welding procedures for
metallic material - Part 1: General rules for fusion welding
[15]EN 288-2 Specification and qualification of welding procedures for
metallic material - Part 2: Welding procedure specification for
arc welding
[16]EN 1252-2 Cryogenic vessels - Materials - Part 2: Toughness requirements
for the temperature between - 80 °C and - 20 °C
[17]EN 10164 Steel products with improved deformation properties
perpendicular to the surface of the product - Technical delivery
conditions
[18]prEN 12074 Welding consumables - Quality requirements for manufacture,
supply and distribution of consumables for welding and allied
processes
[19]ENV 22605-1 Steel products for pressure purposes - Derivation and
verification of elevated temperature properties - Part 1: Yield or
proof stress of carbon and low alloy steel products
(ISO 2605-1:1976)
[20]ENV 22605-2 Steel products for pressure purposes - Derivation and
verification of elevated temperature properties - Part 2: Proof
stress of austenitic steel products (ISO 2605-2:1976)
[21]ENV 22605-3 Steel products for pressure purposes - Derivation and
verification of elevated temperature properties - Part 3: An
alternative procedure for deriving the elevated temperature
yield of proof stress properties when data are limited
(ISO 2605-3:1985)
[22]EN ISO 3690 Welding and allied processes - Determination of hydrogen
content in ferritic arc weld metal
[23]EN ISO 377 Steel and steel products - Location of samples and test pieces
for mechanical testing (ISO 377:1997)
[24]EN ISO 642:1999 Steel - Hardenability test by end quenching (Jominy test)
(ISO 642:1999)
[25]EN 764-5 Pressure equipment - Part 5: Compliance and Inspection
Documentation of Materials
UNI
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di Unificazione
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20137 Milano, Italia